L analisi strategica per le decisioni aziendali Guida alla lettura del Grant (le prime quattro sezioni) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 1
Temi e articolazione Introduzione alla strategia Il concetto di strategia (cap.1) Gli strumenti dell analisi strategica Analisi di settore (cap.3) Analisi dei concorrenti (cap.4) Obiettivi, valori e risultati (cap.2) Risorse e competenze (cap.5) Forme organizzative (cap.6) L analisi del vantaggio competitivo Natura e fonti del vantaggio competitivo (cap.7) Vantaggio di costo (cap.8) Vantaggio di differenziazione (cap.9) Le strategie di business in diversi contesti competitivi Evoluzione del settore (cap.10) Tecnologia e gestione dell innovazione (settori emergenti) (cap11) Settori maturi (cap.12) Le strategie di gruppo Integrazione verticale (cap.13) Strategie globali (cap.14) Diversificazione (capp.15 e 16) Tendenze attuali (cap.17) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 2
Il concetto di strategia (Cap.1) Cosa è per Grant? Strategia di successo (pp.15-24) In che modo analizzarla? (pp.24-26) e pp.47-48 (schema libro) Cosa è in generale e come è stata studiata? (pp.26-37) Quali sono i livelli della strategia? (pp.37-39) Quali sono i diversi approcci alla strategia? (pp.39-43) Quali ruoli assegnare alla strategia? (pp. 43-47) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 3
Decisioni (un approfondimento in aula per capire la strategia) Chi le prende? Da cosa sono influenzate? In che modo le prende? Intuitive, Pianificate, Negoziate,. Relativamente a quale aspetto dell impresa? Strategiche, organizzative, operative A che livello le prende? Di Business o di Corporate Di business: come competere? Con chi competere? Di corporate: dove competere? In più business? In più aree geografiche? Come pensa di attuarle? Decidere se allearsi, se fare da soli, se acquisire un altra impresa Quale è il risultato delle decisioni? Strategia deliberata, emergente ed attuata. 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 4
Obiettivi, valori, risultati (Cap.2) Partire dalla fig.1.2 di pag.25 Per Grant: obiettivo è la max del profitto a lungo termine; ma anche la creazione di valore (per le strategie di successo) Che significa valore? Come si misura? (pp.53-77) + fig. 2.4 di p. 83 Cosa sono i valori? Cosa è la missione? Cosa è la visione? (pp.77-83) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 5
Lo schema di analisi: la strategia come collegamento fra imprese e il suo ambiente (fig.1.2 di pag.25) Impresa Obiettivi & Valori Risorse & Competenze Struttura e Sistemi organizzativi STRATEGY STRATEGIA Ambiente settoriale Concorrenti Clienti Fornitori 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 6
L analisi di settore (Cap.3) Dall ambiente generale all ambiente settoriale (fig.3.1 pag.87) Cosa è un settore? In cosa è diverso dal mercato? (pp.111-115) L attrattività dei settori spiegata col modello di Porter (pp.88-105) Prevedere la redditività futura dei settori (pp.105-111) e i fattori critici di successo delle imprese (pp.115-121)! " 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 7
Modello delle cinque forze di Porter Fornitori Potere contrattuale! Concorrenti Diretti Potenziali Entranti Minaccia Rivalità fra imprese esistenti Minaccia Prod.sostit. Potere contrattuale Clienti 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 8
Domanda 1. Quali sono le caratteristiche economiche dominanti del settore? Dimensione del mercato e tasso di crescita Numero di concorrenti Ampiezza della concorrenza Numero di acquirenti Grado di differenziazione del prodotto Innovazione del prodotto Rapporto domanda/offerta Ritmo del cambiamento tecnologico Integrazione verticale Economie di scala Effetti della curva di esperienza 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 9
Domanda 2. Quali tipologie di pressioni competitive affrontano le imprese? Pressioni competitive associate alle politiche delle imprese del settore Pressioni competitive associate alla minaccia di nuovi entranti Pressioni competitive derivanti dal tentativo di altri settori di attirare gli acquirenti con prodotti sostitutivi Pressioni competitive generate dal potere contrattuale dei fornitori e dalla collaborazione fra fornitori e venditori Pressioni competitive generate dal potere contrattuale degli acquirenti e dalla collaborazione fra venditori e acquirenti 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 10
Dall analisi di settore all analisi dei concorrenti (Cap.4) Premessa. Lo schema di Porter presenta dei limiti (pp.123-124) Estendere il modello di Porter (pp.124-129) Andare oltre il modello di Porter (pp.129-138 su teoria dei giochi) Passare all analisi dei concorrenti (pp.138-154: informazioni e comportamenti concorrenti; segmentazione; gruppi strategici). Vedere schema p.140 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 11
Le risorse e le competenze come base della strategia(cap.5) Premessa. Il nucleo del pensiero strategico si sposta verso l ambiente interno all impresa (p.155) Il ruolo delle risorse e delle competenze nella strategia (pp. 155-164; pp.164-170 su risorse; pp.170-177 su competenze) fig.5.6 catena del valore Come utilizzare risorse e competenze per massimizzare il profitto a lungo termine, e dunque per ottenere il vantaggio competitivo? (pp.177-183) Come sviluppare le risorse e le competenze? (pp.191-202) Il capitolo contiene una guida pratica su come valutare risorse e competenze (pp.183-191) e un appendice sulla KBV (pp.204 e segg.) # #$ 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 12
La catena del valore (fig.5.6 p.174) Infrastrutture dell impresa Gestione delle risorse umane Sviluppo della tecnologia Approvvigionamento (procurement) ATTIVITA di SUPPORTO LOGISTICA PRODUZIONE LOGISTICA MARKETING SERVIZIO IN ENTRATA IN USCITA & VENDITE ATTIVITA PRIMARIE 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci
Forme organizzative e sistemi direzionali(cap.6) Premesse. La strategia influenza l organizzazione o viceversa? Le caratteristiche organizzative sono importanti per l implementazione efficace di una strategia di successo? Evoluzione verso la grande impresa: è una via obbligata? (pp.216-219) Principi di progettazione organizzativa (pp.219-224) ed importanza della gerarchia (pp.225-232) Applicazione dei principi di progettazione organizzativa (pp.232-235) Le diverse strutture organizzative risultanti dall applicazione dei principi di progettazione organizzativa (pp.235-242) I sistemi di coordinamento e di controllo (pp.243-250) #% & 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 14
La natura e le fonti del vantaggio competitivo(cap.7) E un capitolo che propone un quadro unitario degli elementi dell analisi del vantaggio competitivo. La fig.7.1 di p.257. Spiega come nasce un vantaggio competitivo (pp.256-264), come si difende (pp.265-270), come può cambiare in differenti condizioni di mercato (pp.270-276) Spiega in cosa consiste il vantaggio competitivo: costo e differenziazione (pp.276-280). 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 15
Le strategie generiche di Porter fig.7.3 pag.278 Fonte del vantaggio competitivo Low cost Differenziaz. Settore COST DIFFERENZIAZ. Ambito LEADERSHIP Competitivo Segmento FOCALIZZAZIONE 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci
Il vantaggio di costo(cap.8) Il capitolo analizza le determinanti di costo, cioè le varie economie (pp.282-298). Individua attraverso lo strumento della catena del valore di Porter, dove si possono localizzare le fonti del vantaggio competitivo di costo (pp.298-301). Discutere il tema della riduzione dei costi e le sue implicazioni (pp.302-304) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 17
Il vantaggio di differenziazione (Cap.9) Analogamente al capitolo precedente, analizza le determinanti della differenziazione (pp.307-309), soffermandosi prima sulla domanda (pp.311-319) e poi sull offerta (pp.319-327) Individua attraverso lo strumento della catena del valore di Porter, dove si possono localizzare le fonti del vantaggio competitivo di differenziazione (pp.327-332). 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 18
L evoluzione del settore (Cap.10) Il capitolo analizza lo strumento del ciclo di vita (pp.335-343) Tabella 10.1 di p.344 sintetizza le principali caratteristiche di ogni stadio del ciclo di vita del settore, illustrate a pp.343-350 Il par.3 (pp.350-359) analizza diversi profili tematici legati al tema dell adattamento organizzativo e del cambiamento, sottolineando la rilevanza dell approccio contingentista (criterio della congruenza) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 19
Il ciclo di vita del settore Vendite settore Introduzione Crescita Maturità Declino Tempo Fattori determinanti l evoluzione del settore: Sviluppo della domanda (pp.336-337) Creazione e diffusione della conoscenza (pp.337-341) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci
Tecnologie e gestione dell innovazione (Cap.11) Il vantaggio competitivo in diversi contesti settoriali: i settori ad alta tecnologia (pp.367-368) Il processo innovativo (pp.369-370) e la redditività dell innovazione, spiegata attraverso il regime di appropriabilità (fig. 11.2) che viene spiegato a pp. 371-376. Come e quando entrare? Come sfruttare l innovazione? (pp.376-386) Sfruttando l innovazione, come competere per gli standard? (pp.386-394) Sfruttando l invovazione, come utilizzarla a fini strategici? (pp.394-403) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 21
Il vantaggio competitivo nei settori maturi (Cap.12) Il vantaggio competitivo in diversi contesti settoriali: i settori maturi (407-408)e in declino (pp.423-427) I fattori critici di successo nei settori maturi (pp.408-419) e il concetto di innovazione strategica (fig.12.1) Se si compete in settori maturi, come si implementa (attua) la strategia? pp.419-423) ' (% 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 22
La sezione V del libro: Le strategie di gruppo Esistono due livelli della strategia: Di business Di corporate. A livello di business, la domanda chiave è come competere (vantaggio competitivo) A livello di corporate (o gruppo), la domanda chiave è dove competere 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 23
Gli ultimi capitoli affrontano profili diversi del dove competere In tutta o in parte la filiera? (cap.13 sull integrazione verticale) Nei mercati nazionali o in quelli esteri (cap.14 sulle strategie globali)? In un solo business o in più business (cap.15 sulle strategie di diversificazione e cap.16 sulla gestione delle imprese diversificate) Il capitolo 17 è conclusivo sulle tendenze attuali nella gestione strategica 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 24
I videos proiettati in aula Videos Tema Capitoli di riferimento Madonna (You tube) Strategia di successo Dinamiche dominanti (You tube) Teoria dei giochi Gladiator (film) Risorse e competenze Mr. Hula Hoop (film) Differenziazione - Innovazione Henry Ford (film) Vantaggio di costo Renzo Rosso Diesel (You tube) Differenziazione e pubblicità Barilla (miniclip su storia) Impresa ed ambiente esterno Sunglasses Valley (Occhiali) Economie esterne Superga (spot istituzionale) Differenziazione Crisi (fimato autoprodotto) Ambiente esterno 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 25