Verso una valutazione responsabile: oltre la curva di Gauss Maria Rosaria Gambuli IC D. Cimarosa - IV Circolo Aversa (CE) UN TRIPLICE IMPEGNO PER LA SCUOLA LA QUALITÀ DELL ISTRUZIONE L UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ FORMATIVE LA TUTELA DELLE DIFFERENZE Istruire non è selezionare, al contrario è sforzarsi di far riuscire tutti, è quindi lottare contro la curva di Gauss presa come modello di selezione. G. De Landsheere
COSA SIGNIFICA OGGI VALUTARE? LA VALUTAZIONE COME SISTEMA APERTO, DINAMICO E FUNZIONALE. LA VALUTAZIONE COME ATTRIBUZIONE DI SENSO. VALUTAZIONE DEL CURRICOLO: DEL CURRICOLO COME BASE DEI SAPERI (ACCERTAMENTO), DEL CURRICOLO COME PROGETTO DIDATTICO (VERIFICA), DEL CURRICOLO COME RIFLESSIONE CONSAPEVOLE (METAVALUTAZIONE). IL MASTERY LEARNING: UNA STRATEGIA EFFICACE ASSUMONO UN RUOLO DETERMINANTE NELLA STRATEGIA DEL MASTERY LEARNING DUE FUNZIONI DELL ATTIVITÀ DIDATTICA: QUELLA DI VALUTAZIONE E QUELLA DI RECUPERO INDIVIDUALIZZATO. TRA QUESTE DUE FUNZIONI SI INSTAURA UNA RELAZIONE CIRCOLARE, PER LA QUALE L INFORMAZIONE, DERIVANTE DALLA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA INIZIALE, ATTIVA LA COMPENSAZIONE-RECUPERO E NE DETERMINA IL CONTENUTO. DALLA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA ALLA VALUTAZIONE ANALOGICA
PRINCIPALI VARIABILI DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO SECONDO B. S. BLOOM INDIVIDUALIZZAZIONE NEL MASTERY LEARNING
LIMITI DELLE STRATEGIE DI INDIVIDUALIZZAZIONE ORIENTATE ALLA COMPENSAZIONE LE STRATEGIE DI INDIVIDUALIZZAZIONE SI FONDANO SU RETROAZIONI ATTIVATE DA PROVE FORMATIVE, CHE RISCHIANO DI NON PRODURRE GLI EFFETTI DESIDERATI SPECIALMENTE QUANDO GLI ALLIEVI APPAIONO MOLTO DIFFERENZIATI, PER ATTEGGIAMENTI, COMPETENZE E STILI DI STUDIO. È APPARSO COL TEMPO EVIDENTE CHE UNA INDIVIDUALIZZAZIONE EFFETTIVA NON POTEVA CONSISTERE SOLO NEL PREDISPORRE COMPENSAZIONI PER QUANTI AVESSERO RIVELATO ATTRAVERSO LE PROVE FORMATIVE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO. D.I.V.A. Didattica Individualizzata con Valutazione Analogica UNA SOLUZIONE VALUTATIVA DIVERSA CHE CONSISTE NEL PROPORRE AGLI ALLIEVI, PRIMA DELL INIZIO DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO, UNA SPECIALE PROVA, CHE PER LE SUE CARATTERISTICHE È STATA DEFINITA ANALOGICA. I QUESITI SONO FORMULATI IN MODO DA PROPORRE OPERAZIONI CHE, PUR NON COMPORTANDO IL POSSESSO DI SPECIFICHE COMPETENZE, POSSONO ESSERE ASSOCIATE IN MODO ANALOGICO A QUELLE CHE SARANNO EFFETTIVAMENTE SOLLECITATE NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO.
LA VALUTAZIONE ANALOGICA TRA MASTERY LEARNING E TEORIA DI FEUERSTEIN CONVERGENZA TRA LA VALUTAZIONE ANALOGICA E IL METODO FEUERSTEIN TEORIA DELLA MODIFICABILITÀ COGNITIVA STRUTTURALE TEORIA DELL APPRENDIMENTO MEDIATO (EaM) GLI ASPETTI DINAMICI-INTERATTIVI DELLA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DI APPRENDIMENTO (LPAD) IMPLICAZIONE DI ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (Zsp) DI VYGOTSKIJ E LA VALUTAZIONE ANALOGICA Il SOGGETTO E LE FUNZIONI COGNITIVE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO LE FUNZIONI COGNITIVE INTERVENGONO NELL INTERAZIONE SOGGETTO-MONDO NEL MOMENTO IN CUI QUESTI CERCA DI DARE SIGNIFICATO AGLI STIMOLI CHE PROVENGONO DALL AMBIENTE CIRCOSTANTE. SONO DELLE ABILITÀ CHE ORIENTANO IL COMPORTAMENTO INTELLETTIVO DELL INDIVIDUO, DIRIGONO I SUOI PROCESSI DI APPRENDIMENTO E DI DECODIFICA DELL INFORMAZIONE E DETERMINANO LA PERCEZIONE E L INTERPRETAZIONE DEL MONDO. FEURSTEIN LE DEFINISCE COME «I PREREQUISITI DEL PENSIERO» EGLI FORNISCE INOLTRE UN ELENCO DELLE FUNZIONI COGNITIVE CARENTI, NATO DALL OSSERVAZIONE IN CONTESTO DIAGNOSTICO, DELLE CAUSE DELLE DIFFICOLTÀ PIÙ FREQUENTI NELLA RISOLUZIONE DI PROBLEMI.
ESEMPIO DI PROVA ANALOGICA 1 Prova analogica sul metodo di studio. (Classe terza scuola primaria) Obiettivo didattico: Aiutare i bambini a sfruttare a fondo i propri punti di forza e intervenire sui propri punti deboli adottando opportune strategie. Tema:Strategie di studio, porsi domande e compilare schemi Foro: Sistemazione di parole in un racconto Prova analogica (la prova è costituita da un racconto nato dall esperienza dei bambini e consta di cinque item; l esempio è riferito al quarto item)..con pazienza la nonna spiegò: la MAGLIA che indosso è stata realizzata con la LANA di una PECORA. Il FORMAGGIO che produciamo, invece, con il suo LATTE. Il COSCIOTTO, GLI SPIEDINI che cuciniamo provengono dalla CARNE degli agnelli, che sono i figli delle pecore, anche le COPERTE e i TAPPETI sono fatti con la sua lana. 4) SISTEMA LE PAROLE EVIDENZIATE IN BASE A QUELLO CHE PREFERISCI Decido di usare un elenco Decido di usare uno schema ad albero, raggruppando per categorie. Decido di non usare nessuno schema e copiare le parole nell ordine in cui sono scritte, separate da una virgola. Decido di scrivere la parola pecora al centro e scrivere intorno tutte le altre parole, senza un ordine preciso. Rapporto analogico: la disposizione delle parole sta alla comprensione del racconto come uno schema ad albero sta all organizzazione di n- elementi. ESEMPIO DI PROVA ANALOGICA 2 Prova analogica sulla relazione causa-effetto. (Classe terza primaria) Obiettivi: Saper individuare relazioni logiche -Comprendere la relazione di causa ed effetto. Tema: Le azioni sono collegate da una rete costituita da relazioni di tanti tipi, una particolare relazione è quella di causa-effetto. Foro: Lo stesso episodio raccontato con relazioni diverse. Prova analogica tratta dall esperienza scolastica. Luigi è caduto prima di entrare in classe, alla maestra ha raccontato l accaduto in un modo e ai compagni in un altro. a) Correvo come un matto, non ho visto Mario e sono caduto. b) Sono caduto, poiché non ho visto Mario, dato che correvo come un matto. Leggi le frasi, osserva e rifletti: 1. Il significato è lo stesso. 2. Il significato è lo stesso, ma la prima presenta i fatti in ordine e la seconda spiega meglio perché si è fatto male. 3. Una frase è più lunga dell altra. 4. In una frase Luigi dichiara la verità e nell altra la bugia. Rapporto analogico: la caduta di Mario sta alle azioni che l hanno preceduta come l effetto di una qualsiasi azione sta alla sua causa.
CONCLUSIONE Insegnare a pensare significa promuovere una crescita cognitiva in senso mentale ed emotivo, capace di gestire i cambiamenti BIBLIOGRAFIA B. Vertecchi, M. La Torre, E. Nardi, Valutazione analogica e istruzione individualizzata, Firenze, La Nuova Italia, 1994; E. Nardi (a cura di), Per una didattica individualizzata. Gli esperimenti Diva, Napoli, Tecnodid, 1997 B. Vertecchi, La qualità dell istruzione, Torino, Loescher, 1978. G.DOMENICI, Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Laterza, 2003 S. Guetta, Il successo formativo nella prospettiva di Reuven Feuerstein. Materiali di studio sul processo di apprendimento, Liguori, Napoli, 2001 E.Morin, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano 2001
Siamo ciò che facciamo per cambiare quello che siamo Eduardo Galeano