PREVENZIONE SECONDARIA

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Transcript:

PREVENZIONE SECONDARIA dell ictus ischemico N. Lovera, Neurologia, Ospedale G. Bosco

Dalla malattia al..futuro Consapevolezza Pregiudizi Affollamento terapeutico Pericolosità dei farmaci

Identificazione dei fattori di rischio (nei vari sottotipi) Età Abitudini di vita Ipertensione arteriosa Diabete mellito Dislipidemia Problemi cardiaci Ateromatosi grossi vasi

Valutazione cardiologica Ictus ed infarto hanno un comune fattore fisiopatologico, l ATEROTROMBOSI. La CAD è la più frequente causa di morte dei pazienti con patologia cerebrovascolare, specie a distanza. Il 20-30% degli ictus ha già una CAD nota; nei restanti il 20-30% viene individuata nel corso del ricovero

Antiaggreganti piastrinici Nei TIA e nell ictus ischemico non cardioembolico è indicato il trattamento antiaggregante per la prevenzione delle recidive.

Antiaggreganti piastrinici Nei TIA e nell ictus ischemico non cardioembolico è indicato il trattamento con ASA 100-325 mg/die

Antiaggreganti piastrinici Nei TIA e nell ictus ischemico NON cardioembolico è indicato il trattamento con clopidogrel 75 mg/die E indicato come alternativa nel caso ASA sia inefficace o non tollerato

Antiaggreganti piastrinici Nei TIA e nell ictus non cardioembolico è indicato trattamento con ticlopidina 500 mg/die, che però presenta un profilo di sicurezza meno favorevole del clopidogrel e richiede il controllo dell emocromo ogni due settimane per i primi tre mesi

Antiaggreganti piastrinici L associazione ASA 50 mg/die più dipiridamolo a lento rilascio 400 mg /die è più efficace di ASA da sola, quindi è indicata nei TIA e nell ictus non cardioembolico Secondo il gruppo SPREAD l ASA rimane comunque la prima scelta.

Antiaggreganti piastrinici L associazione ASA e clopidogrel non è indicata per la prevenzione delle recidive dell ictus ischemico,perché comporta un aumento dei rischi emorragici senza un aumento dei benefici presumibili. SPREAD grado D Idem associazione ASA- ticlopidina

Anticoagulanti orali Nell ictus o TIA cardioembolico associato a cardiopatie emboligene e valvulopatie emboligene è indicata la TAO mantenendo INR tra 2 e 3. SPREAD grado C

ANTIPERTENSIVI L effetto protettivo sulle manifestazioni cerebrovascolari è nettamente dipendente dal calo dei valori pressori. Nelaa scelta dei farmaci antipertensivi è importante l associazione di patologia ( diabete, danno renale,coronaropatia..)

Statine Nei casi di ictus e TIA non necessariamente con colesterolo elevato è indicato l utilizzo con statine perché determinano una riduzione degli eventi ischemici maggiori.

STENOSI CAROTIDEE Sintomatiche Asintomatiche Se l ultimo episodio ischemico cerebrale o retinico congruo si è verificato nei 3 mesi precedenti Riscontro occasionale

STENOSI CAROTIDEE L EA carotidea è indicata nella stenosi sintomatica uguale o maggiore del 70% L EA carotidea non è indicata nella stenosi sintomatica inferiore a 50%.

STENOSI CAROTIDEE L EA carotidea è indicata nella stenosi sintomatica compresa tra il 50 e il 69% anche se il vantaggio rispetto alla terapia medica, modesto nei primi anni, diventa maggiore negli anni successivi, SPECIE per pazienti DEFINITI A PIU ALTO RISCHIO ( ischemia recente,con sintomi cerebrali e non oculari, con placca ulcerata, di età avanzata, di sesso maschile, non diabetici)

STENOSI CAROTIDEE L EA in caso di stenosi carotidea asintomatica uguale o maggiore di 60% è indicata solo se il rischio perioperatorio di complicanze gravi è basso ( almeno inferiore al 3%) Il beneficio in termini di riduzione assoluta del rischio di ictus è modesto ( 1% per anno) e aumenta con gli anni successivi.