Storia della Matematica - rogora@mat.uniroma1.it Università di Roma 3 Marzo 2017 - Roma (UniRoma) 3 Marzo 2017 1 / 20
Matematica in Egitto e Mesopotamia Prescrizioni per risolvere problemi aritmetici o geometrici, senza tentativi di giustificazioni. La matematica egiziana è una matematica omogenea al corpus di conoscenze empiriche necessarie per le realizzazioni tecnologiche, anche molto sofisticate, dell antico Egitto: piramidi, opere di canalizzazione, ecc. La matematica ha elaborato dei concetti quale quello di area e di volume, ma sempre in maniera strettamente collegata a concreti problemi, come il calcolo del numero di mattoni necessario per una costruzione, ecc. Analoghi sono i caratteri della matematica mesopotamica che pur raggiunse un superiore livello di elaborazione. (UniRoma) 3 Marzo 2017 2 / 20
Confronto Matematica Pre - ellenica - Ellenica PRE - ELLENICA Prescrittiva Regole Fonti numerose ELLENICA Argomentativa Dimostrazioni Fonti inesistenti (UniRoma) 3 Marzo 2017 3 / 20
Matematica ellenica La tradizione greca fa risalire la nascita della matematica ellenica a Talete: inizio dell analisi razionale dei risultati della matematica egiziana; Pitagora: fondatore di una famosa associazione filosofica - scientifica - politica e religiosa. Per la matematica ellenica abbiamo una assenza totale di fonti primarie. La ricostruzione della matematica ellenica avviene solo attraverso la consultazione di fonti indirette. Consideriamo, per esempio, la figura di Talete. (UniRoma) 3 Marzo 2017 4 / 20
Proclo (411 485) su Talete Proclo, dal commento al primo libro di Euclide: Si dice che Talete fu il primo a dimostrare che il cerchio è bisecato dal diametro, la causa della bisezione essendo il passaggio del segmento retto attraverso il centro. (...) Si dice che Talete sia stato il primo ad aver conosciuto e ad aver enunciato [il teorema] che gli angoli alla base di un triangolo isoscele sono uguali, sebbene, secondo l uso arcaico, egli descrivesse angoli uguali come simili. (...) Questo teorema, che quando due linee rette si tagliano l un l altra, gli angoli verticali e opposti sono uguali fu scoperto per primo, come afferma Eudemo, da Talete, sebbene la dimostrazione scientifica fosse migliorata dall autore degli Elementi. (...) Sull uguaglianza dei triangoli. Eudemo nella sua, storia della geometria attribuisce questo teorema [[che triangoli aventi uguali un lato e i due angoli adiacenti sono uguali]] a Talete. Poichè egli dice che il metodo attraverso cui Talete mostrò come calcolare la distanza di navi in mare, presuppone necessariamente questo metodo. (UniRoma) 3 Marzo 2017 5 / 20
Diogene Laerzio su Talete Diogene Laerzio, dalle Vite dei Filosofi: Panfilo dice che, avendo imparato la geometria presso gli egiziani, egli fu il primo a inscrivere in un cerchio un triangolo rettangolo, e che sacrificò un bue in onore di questa scoperta. (UniRoma) 3 Marzo 2017 6 / 20
Plutarco su Talete Plutarco: Dal Simposio dei sette saggi Il re ti ammira molto e in particolare egli si compiacque immensamente del tuo metodo per misurare le piramidi, perché senza alcun clamore e senza chiedere strumento alcuno, semplicemente drizzasti il tuo bastone al bordo dell ombra della piramide e con i due triangoli formati con i raggi del sole intercettati [dalla piramide e dal bastone], tu dimostrasti che l altezza della piramide aveva il medesimo rapporto con il bastone della lunghezza dell ombra della piramide con quella dell ombra del bastone. (UniRoma) 3 Marzo 2017 7 / 20
Talete e il calcolo dell altezza della piramide (UniRoma) 3 Marzo 2017 8 / 20
Teorema di Talete Si attribuisce impropriamente a Talete anche il seguente teorema: un fascio di rette parallele intersecanti due trasversali determina su di esse classi di segmenti direttamente proporzionali (UniRoma) 3 Marzo 2017 9 / 20
Osservazioni sui risultati attribuiti a Talete 1. Secondo Proclo, che riporta l opinione di Eudemo, autore di una storia dela geometria andata perduta, Talete avrebbe dimostrato che un diametro divide un cerchio in due parti uguali e che angoli opposti al vertice sono eguali. Non è possibile però che affermazioni così apparentemente ovvie siano state i primi oggetti di dimostrazione. L utilità del metodo dimostrativo deve essere stata notata per dimostrare affermazioni non evidenti. (cfr. Neugebauer p. 179)) 2. L attribuzione a Talete del teorema sulla congruenza dei triangoli è basata su un fraintendimento di Eudemo. Egli afferma che l applicazione della tesi del teorema implica che il teorema deve essere stato precedentemente dimostrato. Questo fraintendimento mostra la difficoltà di concepire l idea di dimostrazione come era concepita da Euclide, cioè come logica conseguenza di un piccolo insieme di postulati. Quale idea di dimostrazione avevano i greci nell età ellenica? La dimostrazione contenuta nel Menone dell uguaglianza del quadrato costruito sull ipotenusa di un triangolo rettangolo isoscele con il doppio del quadrato costruito su un cateto da leggere, getta luce sulla questione. (UniRoma) 3 Marzo 2017 10 / 20
Aristotele sui pitagorici I Pitagorici per primi si applicarono alle matematiche e le fecero progredire e, nutriti dalle medesime, credettero che i principi di queste fossero principi di tutti gli esseri. E, poiché nelle matematiche i numeri sono per loro natura i principi primi, e appunto nei numeri essi ritenevano di vedere, più che nel fuoco e nella terra e nell acqua, molte somiglianze con le cose che sono e che si generano [...] pensarono che gli elementi dei numeri fossero elementi di tutte le cose. Aritotele, Metafisica, A5, 985-b24-986a2 [Giaq. p. 12] Geometricamente sembra che i pitagorici pensassero una unità numerica come un punto esteso o una sfera estremamente piccola. Teoria figurativa dei numeri, [Giaq. p. 13]. (UniRoma) 3 Marzo 2017 11 / 20
Aporie Nello sviluppo della matematica ellenica, sembra che un ruolo importante sia stato giocato alcune aporie, cioè conseguenze contraddittorie ottenute da certe premesse. 1 Incommensurabilità tra diagonale e lato di un quadrato 2 Paradossi di Zenone Queste aporie si presentarono come argomenti filosofici che mettevano in discussione una concezione filosofica del mondo. Le aporie mostrano quanto siano delicati i concetti di spazio, tempo e infinito e l inadeguatezza del linguaggio ordinario per trattare tali questioni. Esse scompaiono quando vengono considerate all interno di un adeguato modello matematico di spazio e di movimento di cui però rimane parzale e problematica la corrispondenza con il reale. (UniRoma) 3 Marzo 2017 12 / 20
L incommensurabilità tra segmenti Secondo la concezione filosofica dei pitagorici doveva esistere una unità geometrica fondamentale, analoga all unità dei numeri naturali. Questo implica che ogni coppia di segmenti debba ammettere un sottomultiplo comune. L incommensurabilità tra diagonale e lato di un quadrato mostra l incoerenza della filosofia naturale pitagorica. Per i Pitagorici non si tratta semplicemente di aver scoperto che esistono rapporti non razionali, ma di aver scoperto che il loro mondo è contraddittorio La reazione dei pitagorici è di comprensibile sgomento. (UniRoma) 3 Marzo 2017 13 / 20
La scoperta dell irrazionalità Di Ippaso si racconta che fosse dei Pitagorici, ma che, per aver divulgato per primo la costruzione della sfera di dodici pentagoni, perisse in mare come empio:... (246)Colui che per primo rivelò la natura delle grandezze commensurabili e incommensurabili agli indegni di partecipare a tali cognizioni, si dice che incorresse in tanto odio che non solo fu escluso da ogni compagnia e convivenza, ma anche gli fu costruita una tomba, come se colui, ch era una volta un compagno, avesse davvero cessato di vivere. (247)Altri dicono che anche la divinità si adirasse con i divulgatori delle dottrine di Pitagora. Perì infatti come empio in mare colui che rivelò come s iscrive nella sfera l icosagono, cioè il dodecaedro, una delle cinque figure dette solide. Alcuni però narrano che questo accadesse a colui che aveva propagato la dottrina degli irrazionali άλογος e degli incommensurabili (UniRoma) LezioneGiamblico 2 (245-3253 d.c.) Marzo 2017 14 / 20
Aristotele sulla dimostrazione dell irrazionalità Aristotele, nella sua esposizione del metodo di ragionamento per assurdo, in Primi Analitici (41a 24-50a 37), rimanda alla dimostrazione dell irrazionalità del rapporto tra lato e diagonale del quadrato in questo modo: se il lato e la diagonale sono supposti commensurabili, si può dedurre che i numeri dispari sono uguali ai numeri pari; questo assurdo ci dà l incommensurabilità delle grandezze considerate. Una dimostrazione completa secondo queste linee ci è pervenuta come scholio (commento ) al decimo libro di Euclide. Linee essenziali della dimostrazione: Detto α il rapporto tra il lato e la diagonale del quadrato, supponiamo che α = m/n sia razionale e che m ed n siano ridotti ai minimi termini. Per il teorema di Pitagora relativo ai triangoli rettangoli isosceli (cfr. Platone,Menone (82b-85b), m 2 /n 2 = 2, quindi m 2 = 2n 2 è pari, allora m è pari, quindi m 2 è divisibile per 4, quindi n 2 è divisibile per 2, quindi n è pari e questo mostra l assurdo. (UniRoma) 3 Marzo 2017 15 / 20
Il pentagono e l irrazionalità È possibile che non fu la diagonale e il lato del quadrato la prima coppia di segmenti incommensurabili scoperta dai pitagorici, ma la coppia costituita dalla diagonale e dal lato del pentagono regolare. Infatti la ricerca della misura comune tra la diagonale e il lato del pentagono con l algoritmo di Euclide richiede di costruire la coppia con il lato e la differenza della diagonale con il lato. Ma questa coincide con la coppia diagonale lato di un pentagono regolare più piccolo, che quindi presenta lo stesso rapporto. L algoritmo di Euclide non può quindi aver termine e pertanto la coppia è incommensurabile (UniRoma) 3 Marzo 2017 16 / 20
Eudosso Se per i pitagorici la scoperta dei rapporti irrazionali è inconciliabile con la loro filosofia del mondo, per i matematici si tratta invece di elaborare una teoria capace di trattare anche i rapporti non razionali. La scoperta dell irrazionalità ha probabilmente portato a riconsiderare l intero edificio della geometria elementare in modo da includere nella teoria delle proporzioni i rapporti non razionali. La soluzione di Eudosso è quella di rinunciare a trattare i rapporti irrazionali in maniera aritmetica, ma di considerarli geometricamente, secondo la teoria esposta nel quinto libro degli elementi di Euclide. (UniRoma) 3 Marzo 2017 17 / 20
Da Pitagora ad Euclide Fase eroica della matematica: Raramente uomini così sprovvisti di mezzi hanno affrontato problemi matematici di importanza così fondamentale. [Cfr. Boyer]. Temi dominanti Algebra geometrica. Teoria delle proporzioni. I tre problemi classici: quadratura del cerchio, trisezione dell angolo, duplicazione del cubo. Studio delle coniche. (UniRoma) 3 Marzo 2017 18 / 20
Algebra geometrica Metodo delle proporzioni Costruzione del quarto proporzionale dopo tre, Costruzione del medio proporzionale tra due. Metodo delle aree Applicazione parabolica delle aree Applicazione ellittica delle aree Applicazione iperbolica delle aree (UniRoma) 3 Marzo 2017 19 / 20
I tre problemi classic: irrisolubili con riga e compasso Quadratura del cerchio Antifonte: [Giaq. p. 31]; Spirale di Archimede, quadratrice di Ippia, concoide di Nicomede [Boyer]. Quadratura delle lunule [Cfr. Giaq. p. 30]. Duplicazione del cubo Lettera di Eutocio [cfr. Giaq. p. 32]. Ippocrate, con due medie proprzionali in progressione continua. Eudosso e Nicomede (concoide), Apollonio (cissoide). Trisezione dell angolo Pappo, [Cfr. Giaq. p. 33]. Quadratrice di Ippia [Cfr. Giaq. pp. 34 35]. Critiche all uso della quadratrice [Cfr. Giaq. p. 36]. (UniRoma) 3 Marzo 2017 20 / 20