Settimana dei Mercati



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Settimana dei Mercati La settimana entrante Europa: occhi puntati sui dati di produzione industriale di giugno, che dovrebbero mostrare un ritorno alla crescita per l attività in Germania e un rallentamento in Francia. Stabili invece sono le previsioni per la produzione spagnola, mentre le stime finali dei PMI non dovrebbero modificare il quadro di aggiustamento della fiducia in luglio. Le vendite al dettaglio per l area euro sono attese in calo a giugno. Risultati societari: HSBC, Crédit Agricole, AXA, BMW, Continental, Société Générale, ING, Rio Tinto, Deutsche Telekom, KBC, Metro, Allianz. Italia: a seguito dell inaspettata e ampia accelerazione del PMI manifatturiero di luglio, sono stabili le attese per l indice relativo ai sevizi. La produzione industriale in giugno dovrebbe segnare un brusco rallentamento, tornando a contrarsi. Risultati societari: Atlantia, Astaldi, Mediobanca, Buzzi Unicem, Campari, Unicredit, Telecom Italia, Banca Popolare dell Emilia, Unipol-Sai, Pirelli&C., Banca MPS, Banca Popolare di Milano, UBI Banca, Banco Popolare. USA: al margine dell Employment report, occhi puntati sulle indagini di fiducia per i settori produttivi con gli indici ISM visti in crescita stabile a luglio. Spesa e reddito personale dovrebbero mostrare ampie correzioni in giugno. Ris. societari: Walt Disney, Time Warner. Focus della settimana Nota settimanale Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Team Retail Research Analisti Finanziari Attese di crescita stabile per il mercato del lavoro USA. Evento centrale della settimana per il calendario macro è la pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro negli USA: secondo le previsioni di consenso, in luglio non si dovrebbero registrare cambiamenti significativi, con gli occupati in crescita stabile a 225 mila unità e la disoccupazione ferma al 5,3%. Se si considera poi che tradizionalmente in luglio gli indicatori relativi all occupazione del manifatturiero sono soggetti a incertezza per l attività di manutenzione degli impianti nel settore automobilistico, la lettura delle statistiche dovrebbe assumere un tono positivo. In prospettiva nel 2 semestre gli occupati dovrebbero crescere a ritmi un po più moderati rispetto all ultimo anno ma comunque sostenuti, registrando variazioni medie comprese fra 180 e 230 mila posti. Nel breve termine dovrebbe aggiustarsi anche il tasso di partecipazione alla forza lavoro che, dopo le inattese flessioni degli ultimi mesi, è atteso in aumento a 62,7%, da 62,6% di giugno, in un progressivo trend di normalizzazione. Nuovi progressi si dovrebbero registrare anche sul fronte dei salari, con i dati orari visti in crescita di 0,2% m/m. Se finora la mancata accelerazione delle remunerazioni orarie, pur a fronte di un ininterrotto calo della disoccupazione, aveva lasciato qualche dubbio al FOMC riguardo la riduzione delle risorse inutilizzate e l avvio della fase di normalizzazione, tali dubbi appaiono ormai superati. Come mostra l Employment Cost Index, misura preferita dalla Fed, i salari sono in rialzo da metà 2014 e, dato il rinnovato focus sui dati macro, aumentano le probabilità per un primo rialzo in settembre. Misure di disoccupazione e partecipazione alla forza lavoro (%) Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale.

Scenario macro Area euro Segnali misti dai dati: se da un lato le indagini di fiducia della Commissione Europea sorprendono le attese e le stime flash per i PIL del 2 trimestre mostrano un accelerazione della crescita in Spagna e Irlanda, sono invece deboli le indicazioni dal mercato del lavoro. Rimane infatti stabile la disoccupazione in aggregato a giugno mentre torna a crescere quella italiana. Inflazione: indici nazionali e dati aggregati a confronto Fonte: Bloomberg È misto il quadro delineato dalle stime preliminari per l inflazione in luglio; in particolare i dati nazionali segnalano un ritorno della deflazione in Spagna e un accelerazione superiore alle attese per il CPI italiano. Continuano a crescere a un tasso stabile, ma estremamente modesto, i prezzi al consumo tedeschi. Nel complesso, dunque, il dato di sintesi per la zona euro continua a segnare un espansione dello 0,2% a/a in luglio, confermando il tasso del mese precedente e rimanendo ancora ampiamente al di sotto del target del 2% fissato dalla BCE. Sorprende invece l inflazione core, che accelera dal +0,8% a/a di giugno a +1,0% a/a, tornando sui massimi da 15 mesi. Sarà importante però verificare il contributo delle varie componenti e il valore della stima finale dato che l evoluzione del CPI core ha mostrato negli ultimi mesi un certo grado di volatilità. Anche se appare superato il punto di minimo per l inflazione, è improbabile che l accelerazione dei prezzi prosegua sullo stesso trend nei prossimi mesi. Quello del CPI dovrebbe rimanere invece un lento trend di convergenza al target. Stati Uniti Sono positive le indicazioni per i settori produttivi, con ordini di beni durevoli in recupero a giugno e indici di fiducia per le imprese in accelerazione a luglio. Deludono invece le indagini per la fiducia dei consumatori (Michigan e Conference Board). La serie storica per il PIL subisce una revisione al ribasso per gli ultimi 3 anni sulla base dell applicazione dei nuovi criteri di calcolo. PIL: tasso di crescita e dettaglio delle componenti (%, t/t annualizzato) Fonte: Bloomberg La riunione del FOMC restituisce un messaggio positivo riguardo l economia e sposta l attenzione sui dati macro per la definizione delle tempistiche relative al rialzo dei tassi. Il focus per la Fed torna dunque sulle variabili chiave del mandato della Banca centrale: piena occupazione e inflazione. Se da un lato gli ampi progressi sul mercato del lavoro potrebbero spingere per un primo rialzo in settembre, l evoluzione ancora incerta e volatile dell inflazione potrebbe convincere il FOMC a gestire con estrema gradualità il successivo sentiero dei Fed funds. Da questo punto di vista il comunicato è esplicito nel riconoscere che sul mercato del lavoro non solo vi sono stati una crescita solida di occupati e un calo della disoccupazione, ma anche una riduzione del sottoutilizzo delle risorse di lavoro da inizio anno. In tal senso, sembra destinato a pesare poco il dato sul PIL inferiore alle attese nel 2 trimestre, che peraltro può contare su una significativa revisione al rialzo del precedente e su una dinamica solida di consumi e investimenti residenziali, principali elementi di sostegno alla ripresa del ciclo. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 2

Mercati Obbligazionari Titoli di Stato Continua il recupero dei titoli di stato europei, sia core che periferici. Scendono solo marginalmente i tassi a breve termine mentre migliore risulta la performance sul lungo. Il BTP a due anni chiude a 0,9% e il decennale a 1,76% con lo spread in area 112pb (-5pb) Sovraperformance dell Italia verso la Spagna Note: differenziale di rendimento sulla scadenza decennale, in pb. Fonte: Bloomberg L ultima ottava è stata ancora caratterizzata da una buona performance per i titoli di stato europei, con i temi dominanti che restano, da una parte, l attesa di un recupero dell attività economica e, dall altra, gli acquisti della BCE. In particolare, il QE, unito alla stagionalità che vede affievolirsi ritmo e entità delle emissioni sul mercato primario, potrebbe dare un buon supporto ai governativi, soprattutto sul segmento lungo, anche nel prossimo periodo. In questo contesto, nonostante le fasi più acute della vicenda greca siano alle spalle, i mercati iniziano anche a guardare oltre il periodo estivo. Le riflessioni sulle elezioni politiche spagnole, in agenda per ottobre, sono probabilmente alla base della diversa performance che nell ultima ottava si registra tra Italia e Spagna, con i BTP che vedono un restringimento dello spread rispetto alla Germania sulla scadenza decennale, mentre i Bonos registrano un allargamento. Dopo la vicenda greca, il timore è che Podemos, il partito anti-austerity spagnolo, possa portare un incremento della volatilità sul debito iberico. Corporate I titoli IG non hanno evidenziato negli ultimi giorni un trend direzionale chiaro e l ottava si chiude con una performance in area +0,15%/+0,20%, sulla scia della flessione dei tassi core. Sugli HY il bilancio settimanale è negativo (ritorno totale a -0,1%), a fronte di un modesto allargamento del premio al rischio. Jumbo bond (numero di obbligazioni societarie con valore nominale superiore ai 10 mld di dollari) Fonte: Dealogic; i dati 2015, segnati da un asterisco, sono provvisori e aggiornati al mese di luglio. Nel corso dell ultimo mese i volumi sul mercato primario della carta a spread hanno avuto un andamento altalenante, sulla scia di diversi fattori di disturbo, tra cui la crisi greca. E interessante segnalare che nel 2015 sono significativamente cresciuti i jumbo bond cioè i bond di importo molto rilevante. Da gennaio ci sono state 12 operazioni di dimensione superiore ai 10 miliardi di dollari. Fino a un paio di anni fa un bond superiore ai 5 miliardi era considerato jumbo, mentre ora non sono rare operazioni da 10-15 miliardi. Molti di questi collocamenti sono da mettere in relazione ad operazioni di M&A e ciò potrebbe costituire un fattore di rischio potenziale, anche se molto dipende dall aggressività finanziaria delle acquisizioni. L interesse degli investitori per i jumbo bond è anche da collegare al fatto che questi titoli garantiscono maggiore liquidità, permettendo di aggirare uno dei principali fattori di debolezza dell asset class che è proprio rappresentato dalla limitata liquidità. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 3

Valute e Commodity Cambi Sul fronte cambi movimenti minimi a inizio settimana, con il biglietto verde che si prende una pausa nel recupero verso le principali controparti valutarie, dopo i dati USA di venerdì non molto brillanti. Il dollaro resta sostenuto sulla prospettiva di rialzo dei tassi Fed già a settembre. Tassi ufficiali BCE e BoE (programma di acquisto titoli APT) Fonte: Bloomberg, elaborazioni Intesa Sanpaolo Dollaro che appare in rialzo a seguito dell esplicita prospettiva di un inasprimento del costo del denaro già a settembre, come è apparso dal messaggio della Fed. Si consolida pertanto lo scenario di divergenza della politica monetaria fra BCE e Fed consentendoci di riaffermare il possibile raggiungimento della parità fra euro e dollaro, in un orizzonte però più lungo. Giovedì 6 agosto è previsto il meeting della BoE con anche la pubblicazione dell'inflation Report. Non si attendono sorprese ma si intensificherà la discussione sul rialzo dei tassi, evento che scivola sempre di più verso il 2016 piuttosto che sul finale del 2015. La forza della sterlina, la stretta fiscale, la crescita lenta nell'eurozona e l'indebolimento del ciclo in Cina sono motivi sufficienti per procrastinare la stretta monetaria. Inoltre, l attuale debolezza del petrolio suggerisce che il recupero dell inflazione previsto entro il 2015 potrebbe subire dei rallentamenti. Tuttavia, dal momento che la BoE sarà la seconda Banca centrale del G10 ad aumentare i tassi di interesse, sarà probabile assistere a una stabilità della sterlina. Materie Prime Commodity deboli ad inizio ottava, complici i dati dalla Cina poco confortanti: il PMI Manifatturiero e Servizi è ai minimi degli ultimi 2 anni. Petrolio ancora in ribasso; a deprimere i corsi l'andamento dell offerta OPEC, salita a nuovi record nel mese di luglio. Produzione membri OPEC (migliaia di barili) Ritorna il pessimismo sulle commodity dopo alcune sedute di blando recupero nella scorsa ottava; pesano i dati dalla Cina poco confortanti. Nella lettura finale di luglio, il PMI sul Manifatturiero e sui Servizi a cura di Markit/Caixin (quest'ultima sostituisce la banca HSBC) si porta sui minimi degli ultimi 2 anni, scivolando a 47,8 da 49,4 di giugno dopo il 48,2 della stima flash. Pubblicato sabato, l'indicatore sulla manifattura compilato dall'ist. Naz. di Statistica che resta sulla soglia dei 50 pt., tra espansione e contrazione, contro un'attesa di lettura invariata a 50,2 (giugno). Prosegue anche il ribasso del petrolio dopo che i vertici OPEC hanno ribadito come, nonostante i timori circa un eccesso di offerta, non ci sarà alcuna riduzione della produzione. A Mosca Abdullah al-badri, segretario generale dell'opec ha ribadito la scorsa settimana come l'aumento della domanda impedirà un ulteriore deprezzamento del greggio, lasciando intendere che i tagli alla produzione avrebbero un impatto limitato sul mercato, escludendo un possibile intervento del cartello. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 4

Mercati Azionari Area euro Dopo una ripida salita fino ad aprile, le borse europee sono in un trend laterale che alterna brusche prese di beneficio a cui seguono fasi di ricopertura. Buon avvio delle trimestrali per la maggior parte delle società, che mostrano un andamento del business superiore alle attese di consenso. Le aziende risultano avvantaggiate da un indebolimento dell euro che ne favorisce la competitività. La politica espansiva della BCE dispiega i suoi effetti e le aspettative delle imprese tedesche (indice IFO) migliorano. Rimangono i timori sul rallentamento della crescita cinese, che sta avendo pesanti ripercussioni sui listini asiatici ma non lascia esenti neppure quelli europei. Intanto riapre la borsa di Atene dopo cinque settimane di chiusura con un calo del 23%. Andamento indice Euro Stoxx, Cem&Costruzioni e Farmaceutico Nota: 03.01.2014 = base 100. Fonte: Bloomberg Lieve rimbalzo del comparto Materie Prime dopo le flessioni delle scorse settimane legate ai timori dei minori consumi sul mercato cinese; soffre anche il comparto Auto, che teme di veder ridursi una parte consistente di fatturato che le compagnie europee realizzano sul mercato asiatico. Andamento positivo per il comparto farmaceutico, dopo la revisione al rialzo delle stime di fine anno da parte di primari operatori europei. Il comparto Cemento e Costruzioni beneficia delle recenti operazioni di M&A annunciate dalla tedesca HeidelbergCement su Italcementi e dalla svizzera Holcim con la francese Lafàrge. La fase di consolidamento del settore è necessaria per raggiungere maggiori economie di scala dove la redditività è sotto pressione a causa della debolezza della domanda di cemento in Europa. Stati Uniti Prosegue la dicotomia fra il Nasdaq e gli altri indici statunitensi, con il primo che conferma forza relativa poco lontano dal nuovo record del 21 luglio, mentre S&P500 e Dow mantengono il trend laterale degli ultimi mesi senza fornire spunti decisi. Wall Street resta sostenuta dall attività di M&A, dall avvio positivo delle trimestrali e dall attesa di un atteggiamento ancora cauto della Fed sul rialzo dei tassi, avvalorato dagli ultimi dati sui salari, cresciuti meno delle attese. Le trimestrali evidenziano risultati superiori alle attese nel 70,3% dei casi, nonostante gli effetti del rafforzamento del dollaro. Di contro, le valutazioni risultano a premio, a fronte di attese di crescita degli utili per l anno in corso molto risicate. Andamento indice S&P500, Euro Stoxx e FTSE MIB 130 120 110 100 90 80 S&P500 Eurostoxx FTSEMIB 70 gen-14 apr-14 lug-14 ott-14 gen-15 apr-15 lug-15 A livello settoriale, recupera forza l Industriale, sostenuto in particolare dal segmento legato ai trasporti. In questo caso, le trimestrali mostrano infatti un incremento medio degli utili pari all 8,1%, rispetto alla flessione registrata dall intero settore, penalizzato in particolare dalla debolezza dei beni di investimento. Dopo i minimi di metà luglio, recuperano forza nel breve le Utility, in scia ai rialzi dei titoli governativi statunitensi, ai quali il comparto è direttamente correlato; prosegue la forza relativa del Retail sui massimi storici, grazie a trimestrali superiori alle attese. L Energia conferma debolezza, con il greggio che cede anche l importante area di 47 dollari al barile, tornando ai minimi dello scorso marzo. Nota: 03.01.2014 = base 100. Fonte: Bloomberg Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 5

Analisi tecnica FTSEMIB FTSEMIB grafico settimanale Livelli tecnici Resistenze Supporti 26.464 23.293 26.387 23.035-22.951 25.585 22.809 24.916 22.554 24.558 22.337-22.332 22.332 24.157 21.519 23.813-23.885 20.937 23.690-23.700 20.890 20.496 20.246-20.231 20.231 Fonte: Bloomberg Stoxx 600 Stoxx 600 grafico settimanale Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza Livelli tecnici Resistenze Supporti 439 394-393 422 385-381 381 415,20 373,8-371 371 412-413 368 408-410 410 365-364 364 402,55 358-357 400 353-351 351 Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza S&P500 S&P500 grafico settimanale Fonte: Bloomberg Livelli tecnici Resistenze Supporti 2.256-2.260 2.094-2.093 2.093 2.240 2.069-2.063 2.063 2.210 2.052 2.174 2.044 2.132-1.134 1.134 2.041 2.116-2.118 2.118 2.039 39-2.036 2.022-2.020 1.988-1.980 1.980 1.972 1.965-1.964 1.964 1.951-1.946 Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 6

Gli appuntamenti della settimana entrante Calendario mercati italiani Data Evento Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 3 Dati macro ( ) PMI Manifattura di luglio (*) 55,3 53,9 Immatricolazioni nuove auto a/a (%) di luglio - 14,35 ( ) Bilancio statale (in miliardi di euro) di luglio - 12,3 Risultati societari Atlantia, Astaldi Martedì 4 Dati macro - Risultati societari Mediobanca, Buzzi Unicem, Campari Mercoledì 5 Dati macro ( ) PMI Servizi di luglio 53,0 53,4 ( ) Produzione industriale m/m (%) di giugno -0,3 0,9 ( ) Produzione industriale a/a (%) di giugno 1,4 3,0 Risultati societari Unicredit Giovedì 6 Dati macro - Risultati societari Telecom Italia, Banca Popolare dell Emilia,, Unipol-Sai, Pirelli&C., Banca MPS Venerdì 7 Dati macro - Risultati societari Banca Popolare di Milano, UBI Banca, Banco Popolare Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. ( ) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l importanza del dato nel periodo di riferimento; ; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il i l dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 7

Calendario mercati esteri Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 3 Area Euro (*) ( ) PMI Manifattura di luglio, finale 52,4 52,2 Germania (*) ( ) PMI Manifattura di luglio, finale 51,8 51,5 Francia (*) ( ) PMI Manifattura di luglio, finale 49,6 49,6 Regno Unito (*) ( ) PMI Manifattura di luglio 51,9 51,5 USA ( ) ISM Manifatturiero di luglio 53,5 53,5 ( ) ISM Manifatturiero, indice dei prezzi di luglio 49,3 49,5 ( ) Spesa per costruzioni m/m (%) di giugno 0,6 0,8 ( ) Vendite di auto (milioni, annualizzato) di luglio 17,2 17,1 ( ) Reddito personale m/m (%) di giugno 0,3 0,5 ( ) Deflatore dei consumi privati m/m (%) di giugno 0,2 0,2 ( ) Consumi privati m/m (%) di giugno 0,2 0,9 Risultati Europa HSBC Risultati USA - Martedì 4 Area Euro PPI a/a (%) di giugno -2,2-2,0 PPI m/m (%) di giugno 0,0 0,0 Regno Unito PMI Costruzioni di luglio 58,5 58,1 USA ( ) Nuovi ordini all'industria m/m (%) di giugno 1,7-1 Giappone Base monetaria a/a (%) di luglio - 34,2 Risultati Europa Crédit Agricole, AXA,, BMW, Continental Risultati USA Walt Disney Mercoledì 5 Area Euro ( ) PMI Servizi di luglio, finale 53,8 53,8 ( ) PMI Composito di luglio, finale 53,7 53,7 ( ) Vendite al dettaglio m/m (%) di giugno -0,2 0,2 ( ) Vendite al dettaglio a/a (%) di giugno 2,0 2,4 Germania ( ) PMI Servizi di luglio, finale 53,7 53,7 Francia ( ) PMI Servizi di luglio, finale 52,0 52,0 Regno Unito PMI Servizi di luglio 58,0 58,5 USA ( ) Variazione degli occupati ADP (migliaia) di luglio 210 237 ( ) ISM non Manifatturiero di luglio 56,2 56,0 ( ) Bilancia commerciale (miliardi di dollari) di giugno -42,9-41,9 Risultati Europa Société Générale rale, ING Risultati USA Time Warner Giovedì 6 Germania ( ) Ordini all'industria m/m (%) di giugno 0,3-0,2 ( ) Ordini all'industria a/a (%) di giugno 5,2 4,7 Regno Unito ( ) Riunione Banca d'inghilterra (decisione sui tassi, %) 0,5 0,5 ( ) Produzione industriale m/m (%) di giugno 0,1 0,4 ( ) Produzione industriale a/a (%) di giugno 2,2 2,1 ( ) Produzione manifatturiera m/m (%) di giugno 0,1-0,6 ( ) Produzione manifatturiera a/a (%) di giugno 0,4 1,0 USA ( ) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale 273 267 ( ) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale 2.253 2.262 Giappone ( ) Indicatore anticipatore di giugno, preliminare 106,9 106,2 Risultati Europa Rio Tinto, Deutsche Telekom,, KBC, Metro Risultati USA - Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. ( ) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l importanza del dato nel periodo di riferimento; ; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 8

Calendario mercati esteri Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Venerdì 7 Germania ( ) Produzione industriale m/m (%) di giugno 0,3 0,0 ( ) Produzione industriale a/a (%) di giugno 2,2 2,1 ( ) Bilancia commerciale (miliardi di euro) di giugno 21,0 19,5 Francia ( ) Bilancia commerciale (milioni di euro) di giugno -3.668-4.020 ( ) Deficit di bilancio (miliardi di euro) di giugno - -63,9 ( ) Produzione industriale m/m (%) di giugno 0,2 0,4 ( ) Produzione industriale a/a (%) di giugno 1,4 2,8 Produzione manifatturiera m/m (%) di giugno 0,2 0,6 Produzione manifatturiera a/a (%) di giugno 1,8 3,3 Regno Unito ( ) Bilancia commerciale (milioni di sterline) di giugno -9.300-8.000 USA ( ) Variazione degli occupati non agricoli (migliaia) di luglio 225 223 ( ) Tasso di disoccupazione (%) di luglio 5,3 5,3 ( ) Variazione degli occupati nel settore Manifatturiero (migliaia) di luglio 5 4 ( ) Credito al consumo (miliardi di dollari) di giugno 17,0 16,1 Risultati Europa Allianz Risultati USA - Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. ( ) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l importanza del dato nel periodo di riferimento. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 9

Performance delle principali asset class Azionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno MSCI 1,8 1,2 3,5 3,3 MSCI - Energia 2,5-5,6-29,3-12,2 MSCI - Materiali 2,5-4,8-15,1-5,2 MSCI - Industriali 2,5 0,0 1,0 0,4 MSCI Beni di consumo durevoli 2,1 2,1 14,8 9,2 MSCI Beni di consumo non durevoli 1,5 4,4 9,3 5,3 MSCI - Farmaceutico 2,3 3,6 21,7 13,6 MSCI - Servizi Finanziari 1,3 1,4 3,5 3,1 MSCI - Tecnologico 1,1 1,5 10,1 3,1 MSCI - Telecom 1,5 1,4 0,0 5,1 MSCI - Utility 2,3 3,7-1,4-4,9 Stoxx 600 3,0 3,7 19,8 16,0 Eurostoxx 300 2,3 4,1 19,8 16,2 Stoxx Small 200 2,3 2,5 22,9 18,6 FTSE MIB 3,2 4,6 15,6 23,9 CAC 40 3,2 5,8 21,0 19,0 DAX 2,2 2,2 22,7 15,3 FTSE 100 2,9 1,7 0,2 2,0 S&P 500 1,2 1,3 9,3 2,2 Nikkei 225 1,0 0,0 32,4 17,7 Bovespa 3,3-3,2-9,0 1,7 Hang Seng China Enterprise 0,2-6,4-0,5 3,4 Micex 5,2 2,2 21,3 19,4 Sensex 2,4 0,4 10,7 2,6 FTSE/JSE Africa All Share 1,5 0,2 2,2 4,6 Indice BRIC 1,3-7,3-12,5-2,7 Emergenti MSCI 1,0-6,5-14,9-5,7 Emergenti - MSCI Est Europa 2,3-4,4-24,8 8,6 Emergenti - MSCI America Latina 1,2-7,4-32,7-15,5 Principali indici azionari economie avanzate (var. %) Principali indici azionari economie emergenti (var. %) Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 10

Obbligazionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno Governativi area euro 0,4 2,5 5,6 1,2 Governativi area euro breve termine (1-3 anni) 0,0 0,3 0,8 0,7 Governativi area euro medio termine (3-7 anni) 0,2 1,2 2,8 1,0 Governativi area euro lungo termine (+7 anni) 0,8 4,4 10,1 1,6 Governativi area euro - core 0,3 1,6 4,9 0,6 Governativi area euro - periferici 0,3 4,7 4,3 1,2 Governativi Italia 0,7 3,7 7,5 3,0 Governativi Italia breve termine 0,1 0,6 1,5 1,4 Governativi Italia medio termine 0,3 2,1 4,3 2,1 Governativi Italia lungo termine 1,4 6,4 12,8 4,3 Obbligazioni Corporate 0,2 1,1 2,3-0,4 Obbligazioni Corporate Investment Grade 0,2 0,9 1,5-0,7 Obbligazioni Corporate High Yield -0,1 0,6 2,9 2,3 Obbligazioni Paesi Emergenti USD 0,5 0,4-1,3 2,2 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR 0,2 1,2 3,0 0,8 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina 0,1 0,8-0,2-1,0 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa 0,2 1,4 3,7 1,3 Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %) Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %) Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 11

Valute e materie prime (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno EUR/USD -1,1-1,1-18,1 9,2 EUR/JPY 0,5 0,1 0,9 6,4 EUR/GBP 1,6 1,6 13,3 10,5 EUR/ZAR 0,7-1,9 2,9 0,3 EUR/AUD 1,2-1,8-4,5-1,6 EUR/NZD 0,7-0,3-5,5-6,8 EUR/CAD 0,5-3,1 1,6-2,5 EUR/TRY 1,1-1,8-6,0-7,0 WTI -1,5-18,0-52,3-12,3 Brent -3,3-14,3-50,7-9,8 Oro -0,1-5,8-15,3-7,5 Argento 0,8-5,4-27,8-5,5 Grano -1,3-15,3-7,2-15,9 Mais -1,6-12,6 4,1-7,6 Rame 0,1-9,8-26,6-17,5 Alluminio -1,9-6,0-18,6-13,2 Per le valute le performance indicano il rafforzamento (numero positivo) o indebolimento (numero negativo) della divisa estera rispetto all euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Principali valute (var. %) Principali materie prime (var. %) Note: un numero positivo indica un rafforzamento mentre un numero negativo indica un indebolimento della divisa estera rispetto all euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 12

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