quale progettazione organizzativa negli ospedali Massimiliano Raponi Direttore Sanitario
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- Emma Bruno
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1 Sicurezza dei pazienti e qualità: quale progettazione organizzativa negli ospedali Massimiliano Raponi Direttore Sanitario
2 La cornice per la Qualità Coinvolgimento dei pazienti e della popolazione avversi Definizione dei Servizi Linee Guida Gestione degli eventi Sicurezza del farmaco e dei dispositivi medici Organizzazione nazionale e regionale del sistema sanitario Formazione continua degli operatori Indicatori Audit Visite ispettive Certificazioni Standard chiari Erogazione locale affidabile Verifica degli standard
3 Il miglioramento continuo della Qualità in OPBG Comitato Qualità Direzioni (Presidente e Direttori) Enterprise Risk Management Servizi esternalizzati Associazioni familiari/pazienti Piano Annuale Qualità Programma JCI Programma ISO Report trimestrale Feed back informazioni Audit Formazione personale Inserimento nuovo personale
4 Piano annuale qualità: attuazione, monitoraggio e disseminazione 122 Politiche/Procedure Audit mensili Report trimestrale Sicurezza: 30 indicatori Efficacia: 9 indicatori Tempestività ed Equità: 4 indicatori Centralità del Paziente: 7 indicatori Competenze e formazione del personale: 4 indicatori Processi Organizzativi Assistenziali: 23 indicatori Quality Day Annuale
5 Approccio integrato al Governo Clinico Controllo dei rischi Gestione della Performance insoddisfacente Miglioramento della qualità Condivisione della Cultura Miglioramento delle Infrastrutture Promozione della Coerenza Personale ben formato Procedure chiare Ambiente sicuro Individuazione rapida Intervento deciso Autoregolazione efficace Feedback sulla performance Buone pratiche condivise Politiche cliniche basate sull evidenza Imparare dai fallimenti del sistema Miglioramento integrato dei processi Apertura e partecipazione Leadership attenta Formazione e ricerca Collaborazione con i pazienti Filosofia del lavoro di gruppo Accesso all evidenza Pianificazione Strategie di formazione e sviluppo Supporti IT per la pratica clinica Allineamento degli obiettivi dei singoli, dei gruppi e dell organizzazi one Comunicazioni eccellenti Collaborazioni con l esterno Scally G, Donaldson L J BMJ 1998;317:61-65 Paziente e Famiglia Scally G, Donaldson L J BMJ 1998;317:61-65
6 Approccio Integrato alla Sicurezza Comitato Valutazione Sinistri (Contenziosi) Gruppo Dispositivi Programma Aziendale Qualità Facility Management & Safety - Piani FMS 1. Sicurezza 2. Protezione antincendio e altre emergenze 3. Gestione del maxi afflusso di feriti ed emergenza intraospedaliera 4. Gestione dei materiali pericolosi 5. Tecnologie biomediche 6. Manutenzione degli impianti fissi 7. Vigilanza
7 Qualità e sicurezza: il percorso negli anni IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO (INCIDENT REPORTING, REVISIONE DELLE CARTELLE CLINICHE, PEDIATRIC TRIGGER TOOL) VALUTAZIONE DEL RISCHIO (RCA, FMEA) PREVENZIONE DEL RISCHIO (POLITICHE, PROCEDURE, PROTOCOLLI) MONITORAGGIO E AUDITING (INDICATORI REPORT TRIMESTRALE) Forte leadership & Cambiamento culturale NORMATIVA/ JOINT COMMISSION INTERNATIONAL /ISO
8 Identificazione del Rischio: Eventi Avversi Incident Reporting Software on-line accessibile da intranet Accesso disponibile per tutte le persone con account ospedaliero (medici, infermieri, tecnici, farmacisti, biologi, specialisti in formazione) Team medico-infermieristico Direzione Sanitaria Valutazione quotidiana delle segnalazioni Condivisione delle segnalazioni con i Dipartimenti e le Direzioni interessate Root Cause Analysis FMEA
9 Incident reporting: numero di eventi segnalati per 100 dimissioni, per trimestre Avvio software
10 Distribuzione per tipo degli eventi segnalati nel gennaio-settembre 2013
11 Farmaci: Analisi del rischio Root Cause Analysis 2008: somministrazione per via parenterale di un farmaco prescritto per aerosol 2011: sovradosaggio flecainide somministrata per os ad un lattante, per errata preparzione del prodotto, disponibile solo in compresse 2013: sovradosaggio nutrizione parenterale, per errata impostazione pompa infusionale FMEA 2010: gestione chemioterapici in UU.OO. di degenza 2011: gestione terapia parenterale in TIN 2012: gestione chemioterapici in DH
12 Farmaci: Prevenzione del rischio Procedure e Protocolli Gestione dei farmaci Comunicazioni verbali in emergenza Gestione soluzioni concentrate di elettroliti Gestione terapia insulinica Gestione degli stupefacenti e sostanze psicotrope Allestimento farmaci chemioterapici antiblastici Assistenza pazienti sottoposti a chemioterapia Prescrizione della nutrizione parenterale in DNMC Gestione CVC
13 Farmaci: Prevenzione del rischio Interventi attuati Scheda Terapia integrata medico infermieristica Elenco farmaci ad alto rischio, loro etichettatura e conservazione separata Verifica dell appropriatezza prescrittiva da parte di un secondo medico Verifica della diluizione e velocità di infusione degli elettroliti concentrati da parte di un secondo infermiere Preparazione centralizzata NP e chemioterapici Prevenzione delle interruzioni durante la preparazione e somministrazione dei farmaci
14 Farmaci: Prevenzione del rischio Interventi in corso di attuazione Prescrizione informatizzata dei farmaci con preparazione centralizzata in farmacia (chemioterapici, nutrizione parenterale) Preparazione centralizzata in farmacia di antibimicrobici con richiesta motivata Preparazione centralizzata di farmaci ad alto rischio non disponibili in formulazioni pediatriche (ad es. Antiaritmici)
15 Eventi avversi legati a farmaci Tasso di segnalazione per 100 dimissioni, per trimestre. OPBG; gennaio 2010-settembre 2013
16 Eventi avversi legati a farmaci Percentuale di eventi segnalati con esito > moderato per trimestre. OPBG; gennaio 2010-settembre 2013
17 La gestione del rischio: un processo integrato Ricerca Rispetto dell asepsi Comunica zione tra operatori Information Technology Farmaci Competen ze del personale Educazione paziente e familiari Catena di approvvigio namento Disponibili tà dei presidi
18 Failure Mode and Effect Analysis 2012: processo chemioterapici in DH ALTO Gravità del danno Matrice di interpretazione dei rischi AREA A MEDIO RISCHIO AREA A BASSO RISCHIO AREA AD ALTO RISCHIO rischio infettivo per mancato mantenimento dell asepsi durante le esecuzione medicazioni cvc medicazioni rischio infettivo dei IRC CVC 75 IRC 75 INTERVENTO: monitoraggio attivo delle modalità di gestione dei CVC errato farmaco per mancato controllo dell verifica prescrittiva IRC 40 Rischio errato farmaco o dose per mancata verifica di appropriatezza IRC 40 INTERVENTO: prescrizione informatizzata con obbligo verifica appropriatezza BASSO 1 BASSO Verifica delle dosi prescritte per Probabilità per Rilevabilità di accadimento (PxR) ALTO Rischio errata dose per mancata visibilità dei dati auxologici del paziente da parte della superfice corporea in fase di preparazione farmacia IRC 48 - mancanza dei dati auxologici in INTERVENTO: prescrizione informatizzata con farmacia visibilità IRC 48 per la Farmacia dei dati auxologici e dei protocolli prescrittivi
19 Incidenza delle sepsi CVC associate confermate in laboratorio nelle UU.OO. di oncoematologia Aprile Settembre CLABSI/1000 CL days US 90 percentile rate US median rate Benchmark: U.S. National Healthcare Safety Network Report, Data Summary for 2010; Device associated module
20 Cultura della Sicurezza QUALITY DAY Buone Pratiche Cliniche OPBG I Direttori di Dipartimento e i Coordinatori Infermieristici valutano i progetti La valutazione: Innovazione Coerenza con gli standard JCI e il Piano Qualità Risultati conseguiti (variazione risultati pre-post intervento) Trasferibilità ad altri dipartimenti
21 I Progetti presentati nel Obiettivo: Promuovere percorsi di miglioramento della qualità sicurezza dei pazienti continuità delle cure innovazione nella gestione delle risorse innovazione nell'informazione ai pazienti innovazione nell'uso di tecnologie sanitarie : 55 Progetti
22 Think global, Act local!
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I dati sui sinistri 2003 2004 2005 Totale aperto 705 57,65% 853 62,13% 1127 78,43% 2685 66,58% liquidato 331 27,06% 336 24,47% 206 14,34% 873 21,65% senza seguito 187 15,29% 184 13,40% 104 7,24% 475 11,78%
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