L urbanistica sostenibile e la ristrutturazione dell esistente

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1 Università IUAV di Venezia - Facoltà di Architettura Clasa AA Progettazione urbanistica 1G - Prof.ssa Chiara Barattucci (Sintesi per gli studenti della lezione del 21/10/2010) L urbanistica sostenibile e la ristrutturazione dell esistente Chiara Barattucci 1.Urbanizzazioni disperse e danni ambientali Nel quadro dell urbanizzazione occidentale europea degli ultimi cinque secoli, la crescente urbanizzazione dispersa del XX secolo ha provocato molte e profonde trasformazioni territoriali. Gli studi e le ricerche degli ultimi decenni di diversi attori del sapere urbano e urbanistico hanno permesso, anche attraverso la produzione di diverse immagini interpretative, di comprendere e dare visibilità alla grande trasformazione insediativa europea. Allo stesso tempo alcuni di questi studi hanno anche suggerito molte piste per le azioni urbanistiche e altri ancora hanno permesso di mettere in luce le gravi conseguenze di un eccessiva dispersione urbana sul territorio Nel corso del XX secolo la crescente urbanizzazione del territorio europeo è costata molto in termini non solo economici, ma anche sociali ed ambientali causando spesso un importante consumo di risorse non rinnovabili (energetiche, territoriali e materiali). Davanti alle evidenti ripercussioni sull ambiente di tali urbanizzazioni legate ad un sempre crescente consumo di suolo come risorsa finita, ad una sua eccessiva cementificazione, ma anche all inquinamento dell aria, delle acque e del suolo (con conseguenti dissesti idrogeologici, frequenti alluvioni, degrado vegetazionale, ecc.) negli ultimi anni sempre più è cresciuta in Europa la necessità di ridefinire la pianificazione e la progettazione urbanistica in senso sostenibile a tutte le scale, dal progetto di bioarchitettura fino alla pianificazione territoriale 1

2 2- Sviluppo sostenibile e città compatta In Europa la necessità di un urbanistica sostenibile a tutte le scale è diventata sempre più evidente negli ultimi decenni del XX secolo in connessione alle riflessioni legate allo sviluppo sostenibile. Svolta culturale che si manifesta evidente specie dagli anni ottanta con l esplodere della questione ambientale, della presa di coscienza dei limiti dello sviluppo economico fondato su risorse finite e alla conseguente messa a fuoco dell obiettivo di uno sviluppo capace rendere centrali le preoccupazioni ambientali nel complesso dei suoi fattori e delle sue differenti dimensioni Dagli anni 60 ad oggi Alcune tappe del dibattito internazionale: Club di Roma ; 1972 Boston, Rapporto MIT ; 1973 : crisi energetica conseguente alla guerra arabo-israeliana Stoccolma, Conferenza delle Nazioni Unite; Rapporto Bruntland: definizione di sviluppo sostenibile come sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri; 1990: Libro Verde sull ambiente urbano della Commissione europea, l immagine di città compatta come città sostenibile diventa protagonista 1992 : Conferenza delle nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro e nel 1993 : prima conferenza ambientale dell Unione Europea a Bruxelles (Agende 21); 1994: Aalborg : prima conferenza sulle città sostenibili : è soprattutto nella città che devono attuarsi le politiche di sostenibilità (Carta di Aalborg) ; 1997 Noordwijk - Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (e successivi incontri), ancora città compatta fino al 1999 Dichiarazione di Siviglia Dal 2000 Hannover; Kyoto, Joannesburg ecc. ecc.) Le tre dimensioni principali dello sviluppo sostenibile: dimensione economica dimensione sociale dimensione ambientale Insieme al dibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile nei differenti paesi europei si mettono a punto strumenti operativi per controllare l impatto dell antropizzazione del territorio e la concreta fattibilità delle trasformazioni proposte. Tra questi strumenti negli ultmi dieci anni la VIA - Valutazione di impatto ambientale (Direttiva 85/337/CEE) e la VAS - Valutazione ambientale strategica (Direttiva 42/2001/CEE) Queste valutazioni misurano soprattutto l impatto sull ambiente di differenti progetti (nei dossiers fondamentale è descrivere il progetto e in particolare i potenziali suoi effetti sull ambiente anche in relazione alle norme in materia ambientale) 2

3 Tra i diversi strumenti italiani importanti sono stati anche i Contratti di quartiere per la riqualificazione anche in senso sostenibile delle aree urbane degradate con il coinvolgimento del cittadino nella gestione del proprio spazio. In molti e differenti strumenti di trasfrormazione del territorio urbano, sempre più importante diventa la condivisione degli abitanti rispetto ai progetti che trasformano il suo ambiente di vita, perché un progetto di trasformazione sia sostenibile deve essere condiviso dalla società insediata mettendo in primo piano l importanza delle relazioni ecologiche tra l uomo e il suo ambiente di vita Ecologia (neologismo creato nel 1866 dal biologo tedesco E. Haeckel): scienza che tratta delle relazioni tra gli organismi viventi e l ambiente in cui vivono e si sviluppano L ecologia in relazione all urbanistica riguarda dunque il rapporto tra l uomo con l ambiente in cui vive, l ambiente dell uomo oggi è soprattutto l ambiente urbano in tutte le sue forme, dalla città concentrata all urbanizzazione dispersa L urbanistica ecologica deve dunque occuparsi dell ambiente urbano vissuto dall uomo rispettando e valorizzando le specifiche caratteristiche del luogo (fisiche, sociali, climatiche, culturali) evitando lo spreco di tutte le sue risorse e il loro inquinamento occupandosi delle relazioni tra l abitante e tutti i diversi aspetti dell abitare In particolare lo sviluppo sostenibile-ecologico urbano ha come idea di città cui tendere : una città compatta (non dispersa) come metropoli policentrica strutturata su una mobilità sostenibile. Per il raggiungimento di questo obiettivo tre sono le parole chiave : 1. compattezza (evitando il consumo di suolo, cercando dunque di evitare la continua urbanizzazione dispersa sui territori agricoli, ristrutturando l esistente, riusando, riciclando, riqualificando. ), 2. mixité (sociale progettando quartieri capaci di accogliere classi sociali e/o culture diverse, mixité funzionale - basta con i pezzi di città monofunzionali, si alla mescolanza delle attività in uno stesso quartiere, in una stessa parte di città, prossimità di attività e servizi e trasporti collettivi ) 3. cittadinanza (la città partecipativa, della democrazia locale, della democrazia partecipativa. coordinare le azioni frammentate e integrarle per la costruzione di progetti condivisi concertazione e partecipazione) 3

4 3-La ristrutturazione dell esistente Per tendere verso questa città compatta, condivisa, policentrica ed ecologica, sempre più l urbanistica europea tende ad evitare l ulteriore consumo di suolo e a rifare la città (il territorio urbanizzato) su se stessa prima di urbanizzare e di costruire ex novo. La nozione operativa chiave della progettazione urbanistica europea sostenibile sembra essere sempre più ristrutturazione. Una ristrutturazione del territorio esistente che comprende differenti azioni: compattare il territorio in forme urbane policentriche strutturate su una mobilità di prossimità, riciclare i tessuti urbani esistenti recuperando le aree degradate e dismesse, riusare e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, riqualificare gli spazi pubblici e gli spazi aperti, densificare dove possibile, connettere col verde differenti frammenti urbani, ecc. Questa urbanistica di ristrutturazione dell esistente deve soprattutto affrontare i territori della dispersione insediativa sotto differenti aspetti. Mobilità, prossimità e mixité : Questi territori sono strutturati su una mobilità dipendente dall utilizzo automobile privata, per una mobilità sostenibile alternativa, non soltanto per ridurre il traffico e le esternalità negative legate all uso dell automobile, ma anche per migliorare l abitabilità dell urbano in ogni sua parte. Anche per permettere l accessibilità ad ogni parte di territorio urbano fondamentali sono i trasporti pubblici, i trasporti collettivi (intensificazione degli autobus, tram, uso della ferrovia, ecc), ma anche pratiche di car sharing, creazione di luoghi dell intermodalità, ecc.. In questo quadro, sempre più importante diventa l attenta progettazione di percorsi pedonali e ciclabili, ecc., ma lavorando contemporaneamente sulla mixité delle funzioni nelle differenti parti urbane, sulle corte distanze a scala di quartiere, principi di prossimità. Ristrutturare la dispersione urbana esistente significa anche pensare a reti di spazi pubblici con attrezzature e servizi, mixité delle funzioni, creare connessioni verdi di spazi pubblici tra i frammenti urbani, ecc. Rompere quindi l estrema privatizzazione dello spazio residenziale con giardini pubblici, con la creazione di parchi agricoli o di orti urbani, ecc. Senza dimenticare che si può rispondere alla domanda costante di case monofamiliari con giardino in modi molto diversi e meno consumatori di suolo, pensando a tipi edilizi alternativi e intermedi tra le torri, le stecche e le case monofamiliari, fino ad arrivare alla progettazione di veri e propri eco-quartieri. Anche alla domanda di natura si può rispondere in modi alternativi, dalla creazione di corridoi ecologici che si insinuano in tutto il territorio urbanizzato fino all importanza dei parchi urbani progettare i vuoti 4

5 Se l attenzione alla sostenibilità deve necessariamente essere non soltanto ambientale (ma anche economica e sociale) è anche vero che la progettazione urbanistica degli ultimi anni si è soprattutto concentrata sulla dimensione ambientale della sostenibilità. Anche nell urbanistica di ristrutturazione dell urbanizzazione dispersa esistente, la dimensione ambientale della sostenibilità diventa essere sempre più importante. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale riguardano differenti risorse finite da tutelare come l acqua, la flora e la biodiversità, riguardano l attenzione al cambiamento climatico e al risparmio energetico, sull importanza di tecnologie bioclimatiche ed ecocompatibili ; della gestione energetica (impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, soluzioni bioclimatiche, attenzione al sole ); del controllo dell inquinamento (riduzione degli impatti dovuti ai trasporti, ma anche attraverso l inserimento di spazi verdi e utilizzo della vegetazione); della ristrutturazione dei corsi d acqua, ecc. Nella dimensione ambientale dell urbanistica sostenibile sono dunque molti i temi che si intrecciano e di cui si deve tenere conto e che dovrebbero essere affrontati in un approccio integrato urbanistico. In realtà la molteplicità di problematiche ambientali (che vanno dagli aspetti più prettamente ambientali fino alla crescente espansione del costruito sui territori rurali) è associata anche una pluralità e diversità di approcci alla sostenibilità che mettono l accento su un aspetto piuttosto che su un altro Le preoccupazioni di sostenibilità (ambientale, economica e sociale) nella loro diversità sono al centro di molti piani e progetti europei degli ultimi anni (che vi mostrerò nelle prossime lezioni)*. *NB : Questo testo non è pubblicato, si tratta di una breve sintesi per gli studenti di molte mie letture e deriva in particolare da alcune lezioni e comunicazioni da me già tenute e in particolare da: C. Barattucci: La restructuration soutenable des urbanisations dispersées (testo di una lezione tenuta al Master en études avancées Urbanisme durable Eco-urbanisme, Projet urbain, Gouvernance, Unil, Université de Lausanne, Faculté des géosciences et de l environnement, febbraio 2008); C. Barattucci, Restructurer le territoire habité (testo della comunicazione orale al Congresso Puca Densifier les périphéries, Rennes, giugno 2007). Per avere un primo libro di supporto all esercitazione progettuale (prima di avere una bibliografia dettagliata lezione per lezione) gli studenti del Laboratorio vedano anche: A. Giachetta, A. Magliocco, Progettazione sostenibile. Dalla pianificazione territoriale all ecodesign, Carocci, Roma,

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