Dal testing statico al testing dinamico. Come valutare i processi di apprendimento

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1 Dal testing statico al testing dinamico. Come valutare i processi di apprendimento Unità n. 1 Università Cà Foscari di Venezia Centro Feuerstein per la ricerca sulle metodologie metacognitive in educazione - Un introduzione alla Valutazione Dinamica dei processi cognitivi - Prof. Mario Di Mauro 1

2 I nuovi modelli cognitivi dell uomo sollecitano nuove modalità di valutazione del comportamento umano I sistemi di rilevazione delle competenze individuali tendono a valutare in modo dinamico le performances di un individuo La prestazione nei termini del qui e ora perde la centralità di strumento di verifica del processo di apprendimento E LO STESSO PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE CHE VA CAMBIANDO 2

3 Il processo di apprendimento sociale in una società premoderna Gestione del sapere Sviluppo tecnico a basso livello di complessità L IMPEGNO DELLA SOCIETA COSTRUIRE LA PERSONA DOTTA 3

4 Il cambiamento del processo di apprendimento sociale in una società moderna Gestione del saper fare Sviluppo tecnico a medio livello di complessità L IMPEGNO DELLA SOCIETA COSTRUIRE LA PERSONA COMPETENTE 4

5 Il cambiamento del processo di apprendimento sociale in una società post-moderna Gestione del saper divenire Sviluppo tecnico ad alto livello di complessità L IMPEGNO DELLA SOCIETA COSTRUIRE LA PERSONA CAPACE 5

6 Ma capacità, cosa è? 6

7 La capacità rappresenta la propensione di un individuo ad agire, pensare, fare in un certo modo. Capacità è un concetto basilare e binario in quanto coniuga in modo esclusivo la conoscenza con l azione. Una persona è capace perché è in grado di fare qualcosa e questo coinvolge sempre tutto ciò che egli è e che può essere in modo integrato ed unitario. 7

8 Oggi la capacità viene considerata cifra di valore per l uomo, ma come fare per rilevarla, per valutarla? Valutare la capacità, analizzando il pensiero e il suo ambiente di sviluppo: l apprendimento 8

9 Analisi dei processi di apprendimento Studiare i processi di apprendimento significa Come affrontare il tema? comprendere bene cosa si intende per APPRENDIMENTO 9

10 APPRENDIMENTO (Come descriverlo) 10

11 APPRENDIMENTO (Come rilevarlo) 11

12 La domanda è: Cosa si deve fare per valutare correttamente il processo di apprendimento di un bambino in modo da permettergli di sviluppare tutte le sue potenzialità personali? 12

13 NEL VALUTARE L APPRENDIMENTO, VALUTARE IL RISULTATO O IL POTENZIALE? il risultato, è quanto costituisce l'oggetto immediato della valutazione di una prestazione riferita ad un compito cognitivo che si esaurisce nel suo contesto di apprendimento. il potenziale è ciò che emerge dell insieme dei processi cognitivi attivati dal compito e riguarda le capacità di apprendimento che per qualche ragione non hanno avuto occasione di manifestarsi. 13

14 Lo sviluppo della persona comporta sempre lo sviluppo del suo apprendimento, ma anche Lo sviluppo del suo pensiero Lo sviluppo delle sue emozioni Lo sviluppo della sua intelligenza 14

15 Il problema dell intelligenza Molte domande, poche risposte 15

16 Le prestazioni ai test standard di intelligenza variano da un gruppo etnico (o razziale) all altro Sono Sono differenze di intelligenza? Sono educazioni differenti? Sono distorsioni dei test? Sono sotto-insiemi di abilità differenti? Quali le domande da fare sulle capacità umane e sull intelligenza? Quali le domande a cui rispondono i dati realmente disponibili? 16

17 LA CONCEZIONE OCCIDENTALE DELL INTELLIGENZA L INTELLIGENZA TECNOLOGICA Rapidità di elaborazione dati Generalizzazione Ottimizzazione problem solving Pensiero creativo LA CONCEZIONE ORIENTALE DELL INTELLIGENZA L INTELLIGENZA SOCIALE Conoscenza adattiva Capacità di ascolto Profondità di pensiero Abilità pratiche 17

18 I punti su cui teorie e metodi convengono a proposito di intelligenza: L intelligenza è una capacità di adattamento all ambiente costituita da una componente presumibilmente innata ma influenzata profondamente da fattori socio-ambientali; L intelligenza come capacità individuale si incrementa nell età evolutiva permettendo via via di compiere operazioni mentali progressivamente sempre più complesse. 18

19 1996 L INTELLIGENZA DI SUCCESSO DI R.J. STERNBERG CAPACITA DI ADATTAMENTO, DI MODELLAMENTO, DI SCELTA DI AMBIENTI PER CONSEGUIRE I PROPRI OBIETTIVI E QUELLI DELLA PROPRIA SOCIETA E CULTURA DI APPARTENENZA Identificare i punti di forza / di debolezza personali e sviluppare metodi per sfruttare i primi e correggere i secondi LE TRE AREE 1. ANALITICA 2. CREATIVA 3. PRATICA Per analizzare e valutare le alternative disponibili Per determinare le modalità di soluzione dei problemi Per realizzare le soluzioni prescelte e farle funzionare 19

20 L INTELLIGENZA EMOTIVA DI D. GOLEMAN, D. MAYER, P. SALOVEY CAPACITA CHE CIASCUNO POSSIEDE DI PERCEPIRE CON PRECISIONE, DI CONOSCERE, DI VALUTARE ED ESPRIMERE LE EMOZIONI Alcuni test sperimentali suggeriscono l esistenza nell uomo di una forma di intelligenza emotiva basata su una gestione vantaggiosa delle emozioni I tre punti chiave 1. CONOSCERE E COMPRENDERE LE EMOZIONI 2. GENERARE EMOZIONI QUANDO FAVORISCONO IL PENSIERO 3. REGOLARE LE EMOZIONI QUANDO OSTACOLANO IL PENSIERO 20

21 1983 L INTELLIGENZA MULTIPLA DI H. GARDNER Intelligenza logico-matematica Intelligenza naturalista Intelligenza esistenziale Intelligenza spirituale Intelligenza linguistica Intelligenza spaziale Intelligenza musicale Intelligenza corporeo-cinestetica Intelligenza intrapersonale Intelligenza interpersonale MODELLO DI ANALISI 1. ANALISI FATTORIALE 2. ANALISI CRITERIALE Riscontro con test psicometrici Riscontro abilità eccezionali Padronanza per storia personale evolutiva Riscontro con prove sperimentali 21

22 NUOVI FILONI DI RICERCA SUL PENSIERO E SULL APPRENDIMENTO PENSIERO CONCETTUALE = FORMA DI RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA Sviluppo concettuale basato sui CONTENUTI e sulle STRUTTURE della rappresentazione della conoscenza 1 Il Copione K. NELSON Conoscenza schematica su eventi in cui agiscono ATTORI che eseguono AZIONI legati da NESSI CAUSALI in un CONTESTO SPAZIO-TEMPORALE in vista di un preciso SCOPO Sviluppo concettuale Separazione nel copione delle singole unità Costruzione di categorie 22

23 NUOVI FILONI DI RICERCA SUL PENSIERO E SULL APPRENDIMENTO PENSIERO CONCETTUALE = FORMA DI RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA Sviluppo concettuale basato sui TRATTI PERCETTIVO-DESCRITTIVI comuni a più esemplari 2 Il Prototipo E. ROSCH Elemento che presenta la maggiore quantità di tratti in comune con gli altri membri della stessa categoria Sviluppo concettuale Validità predittiva Rappresentatività della classe Costruzione di categorie 23

24 NUOVI FILONI DI RICERCA SUL PENSIERO E SULL APPRENDIMENTO PENSIERO CONCETTUALE = FORMA DI RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA Sviluppo concettuale basato sui MODI DI ORGANIZZAZIONE degli oggetti e delle categorie nella nostra memoria 3 Lo Schema H. RUMELHART Insieme di conoscenze e di connessioni tra queste rappresentative di nozioni memorizzate relative ad oggetti, situazioni, azioni, sequenze dinamiche Sviluppo concettuale Processo BOTTOM-UP (input schema - schema) Processo TOP-DOWN (conoscenza schema - schema) 24

25 Secondo qualcuno tuttavia L intelligenza è tutto ciò che i test di intelligenza misurano (Boring G.G.) 25

26 L INTELLIGENZA PSICOMETRICA LA TEORIA PSICOFISICA 1883 L INTELLIGENZA COME SENNO 1916 IL MODELLO GERARCHICO 1993 F. GALTON A. BINET T. SIMON J.B. CARROLL J.L. HORN Forza della mano Acutezza visiva Adattamento all ambiente 1 STRATO 2 STRATO 3 STRATO Rapidità di pensiero Velocità di ragionamento e consapevolezza fonemica Intelligenza fluida e Intelligenza cristallizzata Intelligenza generale 26

27 IL SIGNIFICATO ATTRIBUITO AD UNA PROVA STANFORD-BINET QI >140 Intelligenza eccezionale e molto superiore alla norma 140 > QI >120 Intelligenza superiore alla norma 120 > QI >110 Intelligenza media 110 >QI >90 Intelligenza normale 90 >QI > 80 Intelligenza ai limiti di quella normale 80 > QI >70 Intelligenza al limite della debolezza mentale 70 >QI > 50 Intelligenza coincidente con la debolezza mentale 50 > QI >20-25 Intelligenza coincidente con l imbecillità 27

28 DA UNA RICERCA NEL REGNO UNITO (riportata da Eysenck e Wison, 1976) QI=140 docenti universitari, ricercatori, dirigenti statali, professionisti QI=130 medici e chirurghi, avvocati, ingegneri, professionisti QI=120 insegnanti, farmacisti, ragionieri, infermieri, stenografi, dirigenti industriali QI=110 capireparto, impiegati, telefonisti, venditori, poliziotti, elettricisti, aggiustatori meccanici, macellai, saldatori, negozianti QI=100 magazzinieri, carpentieri, cuochi, fornai, coltivatori, camionisti QI=90 manovali, giardinieri, tappezzieri, operai agricoli, minatori, operai non qualificati 28

29 Un punto chiave Misurare l intelligenza per misurare l apprendimento o misurare l apprendimento per misurare l intelligenza? 29

30 ALCUNE QUESTIONI CHIAVE PER COMPRENDERE LA NATURA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO 30

31 I pensieri e le memorie collocati nella memoria di lavoro possono influenzare ciò di cui ci occupiamo, il modo in cui vediamo le cose, il modo in cui ci comportiamo. J. LeDoux,

32 Le connessioni sinaptiche sono riorganizzate dall attività neurale indotta dall ambiente in sistemi neuronali. Quando questi cambiamenti si verificano durante le prime fasi della vita di un individuo si parla di plasticità evolutiva. Quando intervengono successivamente sono considerati come apprendimento 32

33 Se le cellule che processano gli eventi sensoriali possono essere soggette a plasticità in conseguenza del tipo di attività che quegli eventi innescano nei sistemi sensoriali, perché allora le cellule che processano un pensiero non potrebbero modificare le connessioni delle cellule con cui sono in comunicazione? Ovviamente lo fanno. Dobbiamo solo comprendere in modo più preciso come questo avvenga! (Joseph LeDoux, 2002) 33

34 Un pensiero in quanto pattern di attività neurale in una rete, non solo può determinare l attività di un altra rete, ma può anche determinarne il cambiamento e la plasticità 34

35 Cambiamo punto di vista. Dalla valutazione dell intelligenza alla valutazione dei processi cognitivi. Come è possibile rilevare la qualità di un processo cognitivo? E ancora, si può intervenire sui processi cognitivi per modificarli, potenziarli o svilupparli? 35

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