I giallumi della vite nel territorio di San Colombano al Lambro.

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1 I giallumi della vite nel territorio di San Colombano al Lambro. Piano operativo provinciale L attività di monitoraggio nel territorio di San Colombano al Lambro si è svolta dapprima prendendo in considerazione: 1. gli insetti vettori Scaphoideus titanus Ball. e Hyalesthes obsoletus Signoret, mediante campionamenti visivi sulle foglie e utilizzando trappole cromotropiche. Quest anno si è valutato per la prima volta anche la presenza di una nuova cicalina, che da qualche anno è presente nel territorio e segnalata sulle trappole predisposte nei vigneti della collina.. valutazione dei tempi di esecuzione dei trattamenti obbligatori. I fattori considerati sono stati: Le condizioni climatiche e microclimatiche nelle località più sensibili della collina. La reale consistenza delle popolazioni e gli stadi di sviluppo, soprattutto ad inizio stagione; Le segnalazioni riportate nel comunicato del Servizio Fitosanitario Regione Lombardia.. Monitoraggio delle viti con sintomi tipo e (precoci a giugno-luglio e tardivi dopo la metà di agostosettembre). Monitoraggio 007 dei vettori dei giallumi della vite. Per quantificare la presenza dei vettori Scaphoideus titanus Ball e Hyalesthes obsoletus Signoret, sono stati condotti dei campionamenti visivi sulle foglie per il controllo degli stadi giovanili (giugno luglio) e a partire dai primi di luglio alla fine di agosto, sono state posizionate le trappole cromotropiche adesive, collocate all altezza della fascia produttiva delle viti, per la cattura degli adulti. Nella tabella n 1 a pag. e nei grafici n 1 e a pag. e 4 sono riportati i risultati del campionamento visivo e le catture dei vettori con le trappole cromotropiche. Tavola n 1 Località monitorate mediante campionamenti visivi e trappole cromotropiche. CHIAVAROLI GATTINI N CAPRA MONTOLDO GOBBA MOCCIA VALBISSERA CAPRONE VALDEMAGNA COLADA VALCONCA MERLA BARACCA MORETTO ROVERONE SERAFINA CA DEL MAZZA VALLONE 1

2 Tabella n 1: risultati del campionamento visivo delle foglie nel 007. Data Località Insetti vettori neanidi ninfe adulti 05/06/07 Valconca S. titanus Montoldo Diversi esemplari di H. obsoletus 07/06/007 Gattini S. titanus e 1 esuvia 1/06/007 Valconca 1 S. titanus 14/06/007 Gattini 1 S. titanus e esuvie Merla- Esuvia di S. Pomogranino titanus 19/06/007 Valconca 1 S. titanus e 0 1 H. obsoletus diversi esemplari di H. obsoletus 1/06/007 Gattini 0 1 H. obsoletus 0 8/06/007 Valconca 1 S. titanus e 1 esuvia 05/07/007 Chiavaroli Esuvia di S. titanus 19/07/007 Moccia 1 H. obsoletus 5/07/007 Valconca esuvie di S. titanus Periodo di riferimento: dal 1/05/007 al 0/08/007. Località monitorate: Valconca; Montoldo, Gattini, Chiavaroli; Merla-Pomogranino; Roverone; Valdemagna; Baracca; Moretto; Cà del Mazza; Moccia. I risultati del campionamento visivo delle foglie indicano le prime presenze di forme giovanili (neanidi) di S. titanus e H. obsoletus dai primi di giugno. In questo periodo le viti si presentavano particolarmente rigogliosi e per questo erano elevati i timori per una presenza iniziale più numerosa di vettori nei vigneti, ma le prime osservazioni sulle foglie indicavano scarse presenze in generale di cicaline della vite e pochissimi vettori nei primi stadi di sviluppo. Le forme giovanili di H. obsoletus sono state rilevate all interno dei vigneti sotto manti di convolvolo e vilucchio ben sviluppati (foto n e 4 a pag. ) date le buone condizioni microclimatiche e per il susseguirsi di brevi temporali che hanno determinato un ritardo nell esecuzione dello sfalcio del cotico erboso e nel controllo delle infestanti all interno dei vigneti. In questa fase è stato effettuato il 1 trattamento obbligatorio contro le forme giovanili, peraltro rimandato verso la metà di giugno per le condizioni appena descritte. Il trattamento obbligatorio contro gli adulti è stato eseguito dal 5 di luglio. Non sono stati rilevati adulti di S. titanus, ma si sono osservate ancora forme giovanili tra le foglie basali (stadio di neanide). I primi adulti di H. obsoletus sono stati rilevati sulle trappole cromotropiche successivamente al sfalcio del cotico erboso eseguito attorno alla metà di luglio, che ha spinto le forme adulte a spostarsi sulle viti. Anche in questo caso alcuni temporali dei giorni precedenti hanno ritardato l esecuzione dei lavori, compreso il trattamento obbligatorio, soprattutto nei vigneti a conduzione biologica. Foto n 1: esuvie di Scaphoideus titanus rinvenute sulle foglie di vite durante i campionamenti visivi. Nella foto le esuvie al centro e a destra appartengono delle neanidi, mentre l esuvia a sinistra è di una ninfa Foto n : Adulto di Scaphoideus titanus rinvenuto su una trappola cromotropica. 1

3 I risultati del monitoraggio 007 dei vettori con le trappole cromotropiche mettono in evidenza come su venti siti di rilevamento sono stati catturati solo tre adulti di S. titanus (foto n a pag. ), mentre sono stati catturati venticinque esemplari di H. obsoletus (foto n 5 a pag. 5), nel periodo compreso tra il 1/07/07 e il 7/08/07. Rispetto al monitoraggio del 006 si è registrato un crollo di presenze del vettore della Flavescenza dorata, mentre si è rilevato un aumento delle catture di H. obsoletus, con un picco di presenze ben definito a metà luglio. Inoltre sono sempre più gli esemplari che completato il loro ciclo nella vegetazione spontanea presente all interno dei vigneti (foto n e 4). Invece, sono rare le presenze del vettore del Legno nero verso la fine di luglio e assenti in agosto. Nulla esclude che possano essere degli effetti collaterali del trattamento non obbligatorio contro lo S. titanus eseguito a fine luglio-primi di agosto. 4 Grafico 1 - Monitoraggio del vettore della Flavescenza dorata nel 007 Foto n e 4: stadi ninfali di Hyalesthes obsoletus rinvenuti tra le radici di convolvolo e vilucchio (Convolvulus arvensis e Calystegia sepium) lungo i filari di viti. 4 n di cat ture d i Sc ap hoid eus ti tanus Valco nca Colad a Serafi na Morett o Merla- Cà del Valde Baracc Rover Mocci Pomog Mazza magna a one a r. Chiav aroli 1/07/007 1 Gattini Monto ldo 19/07/ /07/ /08/ /08/ /08/007 Località monitorate con le trappole cromotropiche.

4 Grafico n - Dinamica di popolazione dell'insetto vettore della Flavescenza dorata. n di catture di Scaphoideus titanus Grafico n - Monitoraggio del vettore del Legno nero nel 007 n di catture di Hyalesthes obsoletus Serafin a Valcon ca Moretto Cà del Mazza Colada Valdem agna Baracca Rovero ne Merla- Pom ogr Moccia Montol do anino 1/07/ /07/ /07/ /08/ /08/007 7/08/007 Gattini Località monitorate con le trappole cromotropiche. 4

5 n di catture di Hyalesthes obsoletus e Reptalus sp Grafico n 4 - Dinamica di popolazione degli insetti vettori del Legno nero H. obsoletus Reptalus sp Dal 005 nella collina di San Colombano sono stati rinvenuti in alcune trappole cromotropiche alcuni esemplari di Cixiidi (Auchenorrhyncha: Cixiidae) diversi da Hyalesthes obsoletus. Probabilmente appartengono al Genere Reptalus (foto n 6), le cui specie note sono il R. quinquecostatus (Dufour, 18) e il R. panzeri (Low, 188). In letteratura sono riportate poche notizie riguardanti questo tipo di cicalina, però sembra che siano state condotte delle analisi molecolari su alcuni esemplari di R. quinquecostatus rinvenuti nei vigneti del lucchese tra il 005 e il 006, risultati poi positivi al Legno nero. 5 Foto n 5 e 6: a sinistra adulti di H. obsoletus (maschio in alto, femmina in basso); a destra esemplare di cicalina del Genere Reptalus. 6 Monitoraggio dei giallumi della vite. Attualmente nella collina di San Colombano al Lambro i sintomi tipici ( e ) come gli arrossamenti e accartocciamenti fogliari, la mancata lignificazione dei tralci e il disseccamento dei grappoli sono rilevabili nei vigneti impiantati prima del 000; spesso queste sintomatologie si presentano nei vigneti con distribuzione a macchia di leopardo, con piante singole o gruppi di piante malate sparse tra i filari di piante sane. Nel 005 erano state segnalate diffuse infezioni nei vigneti impiantati dal 000, con livelli di infezione superiori al 0 % al 5 anno dall impianto e in alcuni casi già dal anno (in particolare, sulle varietà Barbera e Chardonnay). Nel 006 e 007 il monitoraggio delle viti con sintomi e il prelievo di campioni per le analisi molecolari (PCR e RFLP per la ricerca dei fitoplasmi responsabili dei giallumi della vite, presso il laboratorio Fitopatologico del SFR con sede a Minoprio) è stato effettuato nei vigneti impiantati a partire dal 004. In ultima analisi, durante il monitoraggio 007 sono state prese in considerazioni anche altre problematiche, come le malattie sosia dei giallumi, le carenze nutrizionali e gli stress idrici, che negli ultimi anni stanno interessando sempre più i vigneti della collina. 5

6 MONTOLDO VALDEMAGNA <5% VALLONE Legenda Tavola. Campioni di viti affetti da Flavescenza dorata (). MOCCIA 5% GATTINI VALCONCA 0% Campioni di viti affetti da Legno nero (). VALBISSERA SERAFINA MERLA 5% ROVERONE <5% Cà DEL MAZZA 5% Tavola n : monitoraggio della Flavescenza dorata e del Legno nero nel 006 e 007. Sulla mappa sono riportate le % di piante con sintomi tipo e rilevati nel 007. Tabella n. Monitoraggio delle viti con sintomi nel Località, anno di rilevamento. Anno di impianto, forma di allevamento e varietà coltivate. Superficie (ha) Campioni per N punti % piante analisi osserva ti. con sintomi. Altre fisiopatologie rilevate. molecolari. Moretto, , Guyot, varie. 0,5 0% NO Valconca, , Guyot, Chardonnay. < 0,5 5% 004, Guyot, Barbera e Cabernet Serafina, 006 S. 0,5-1 4 % Roverone, , Guyot, Uva rara, Merlot N., Croatina, Barbera. 0,5 6% % Virus dell'accartocciamento Pomogranino - Merla, fogliare (GLRaV-1 e 006 e , Gu yot, B arbera. < 0,5 5% GLRaV-). Valbissera, , Guyot, Pinot Nero < 0,5 7% Virus dell'accartocciamento fogliare (GLRaV-), sintomi provocati da Cicadella Valconca, , Guyot, Croatina < 0,5 0% bufalo. 0, ,50% Valdemagna 006 e , Guyot, Barbera. 0,5-1 4 < 5% Virus dell'accartocciamento fogliare (GLRaV-). Roverone (parte bassa), , Merlot < 0,5 < 5 % Cà del Mazza, , Barbera < 0,5 5% Mal dell'esca; Virus dell'accartocciamento fogliare (GLRaV-). Moccia, , Guyot, Uva rara, Croatina, Barbera 0, % Peronospora; Virus dell'accartocciamento fogliare (GLRaV-). Moccia, , Guyot, Croatina < 0,5 5% Virus dell'accartocciamento fogliare (GLRaV-). Cà del Mazza, , Guyot, Merlot < 0,5 0% Mal dell'esca; 6

7 Tabella n. Monitoraggio e 006: risultati delle analisi molecolari PCR e RFLP per la ricerca dei fitoplasmi responsabili dei giallumi della vite. Codice Provenienza e LOCA LITA' VAR IETA', ETA' DELLE RISULTATI INSETTI VETTORI data PIANTE DELLE ANALI RILEVATI NEGLI PER E ULTIMI ANNI. PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L 07/09/006 VALLON CELLA Uva rara, NEGATIVO 1 esemplare di S. titanus e di H. obsoletus PRO V.MI./S.C.L./N S.C.L 07/09/006 GATTINI Croatina, 00. NEGATIVO PR OV.MI./S.C.L./N S.C.L 07/09/006 VALCONCA Chardonnay, esemplare di S. titanus PROV.MI./S.C.L./N 4 S.C.L 07/09/006 VALCONCA Chardonnay, 005. NEGATIVO PROV.MI./S.C.L./N 5 S.C.L 07/09/006 MONTOLDO Uva rara, 004. PROV.MI./S.C.L./N 6 S.C.L 07/09/006 MONTOLDO Uva rara, PR OV.MI./S.C.L./N 7 S.C.L 07/09/006 MONTOLDO Barbera, 004. PROV.MI./S.C.L./N 8 S.CL. 1/09/006 VALLONE Croatina, 001 PROV.MI./S.C.L./N 9 S.CL. 1/09/006 VAL LONE Croatina, 001 PROV.MI./S.C.L./N 10 S.CL. 1/09/006 VALLONE Croatina, 001 P ROV.MI./S.C.L./N 11 S.CL. 1/09/006 VALLONE Croatina, 001 PROV.MI./S.C.L./N 1 S.CL. 1/09/006 VALLONE Barbera, 001. PRO V.MI./S.C.L./N 1 S.CL. 1/09/006 VALLONE Barbera, 001. PROV.MI./S.C.L./N 14 S.CL. 1/09/006 VALLONE Barbera, 001. P ROV.MI./S.C.L./N 15 S.C.L 6/ 09/006 SERAFINA Barbera, 004. PROV.MI./S.C.L./N 16 S.C.L 6/09/006 SERAFINA Barbera, 004. PRO V.MI./S.C.L./N 17 S.C.L 6/09/ 006 SERAFINA Barbera, 004. PRO V.MI./S.C.L./N 18 S.C.L 6/09/006 ROV ERONE Croatina, 004. P ROV.MI./S.C.L./N 19 S.C.L 6/09/006 RO VERONE Croatina, esemplare di S. titanus e 1 di H. obsole tus 1 esemplare di H. obsoletus nel 004 e esemplari nel esem plari di H. obsoletus nel esemplare di H. obsoletus PROV.MI./S.C.L./N 0 S.C.L 6/09/006 VALDEMAGNA Barbera, esemplare di S. titanus PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L 6/09/006 VALBISSERA Pinot nero, 000 PROV.MI./S.C.L./N S.C.L 6/09/006 VALBISSERA Pinot nero, 000 NEGATIVO PROV.MI./S.C.L./N S.C.L 6/09/006 VALBISSERA Pinot nero, 000 PROV.MI./S.C.L./N 4 S.C.L 6/09/006 VALBISSERA Pinot nero, 000 PROV.MI./S.C.L./N 5 S.C.L 6/09/006 MERLA Barbera, 004. PROV.MI./S.C.L./N 6 S.C.L 6/09/006 MERLA Barbera, esemplare di H. obsoletus : Campione con presenza di fitoplasmi agenti della Flavescenza dorata. : Campione con presenza di fitoplasmi agenti del Legno nero. Negativo: Campione privo di fitoplasmi agenti dei giallumi della vite. 7

8 Tabella n 4. Monitoraggio e 007: risultati delle analisi molecolari PCR e RFLP per la ricerca dei fitoplasmi responsabili dei giallumi della vite e test E.L.I.S.A per i virus della vite -GLRaV-1 e GLRa-, virus dell accartocciamento fogliare della vite-. INSETTI VETTORI RISULTATI RISULTATI DELLE RILEVATI Provenienza e VARIETA', ETA' DELLE ANALI ANALI per i VIRUS NEGLI ULTIMI INDENTIFICATIVO data LOCALITA' DELLA PIANTA. per e DELLA VITE ANNI. PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L. 1/09/007 Moccia Uva rara, 004 NEGATIV O NEGATIVO PROV.MI./S.C.L./N S.C.L. 1/09/007 Moccia Croatina, 004 NEGATIVO GLRaV- PROV.MI./S.C.L./N S.C.L. 1/09/007 Moccia Barbera, 004 NEGATIVO PROV.MI./S.C.L./N 4 S.C.L. 1/09/007 Moccia Croatina, 007 NEGATIVO NEGATIVO PROV.MI./S.C. L./N 5 S.C.L. 1/09/007 Moccia Croatina, 007 NEGATIVO GLRaV- esemplari di H. obsoletus PROV.MI./S.C.L./N 6 S.C.L. 1/09/007 Moccia Croatina, 007 NE GATIVO GL RaV- PROV.MI./S.C.L./N 7 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Chardonnay, 00 PROV.MI./S.C.L./N 8 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Chardonnay, 00 PROV.MI./S.C.L./N 9 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Chardonnay, 00 PROV.MI./S.C.L./N 10 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Barbera, 004 NEGATIVO NEGATIVO PROV.MI./S.C.L./N 11 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Barbera, 004 PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Barbera, 004 PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L. 1/09/007 Cà del Mazza Barbera, 004 NEGATIVO GLRaV- PROV.MI./S.C.L./N 14 S.C.L. 18/09/007 Valconca Croatina, 006 NEGATIVO 5 esemplari di PROV.MI./S.C.L./N 15 S.C.L. 18/09/007 Valconca Croatina, 006 NEGATIVO H. obsoletus e 1 Reptalus sp. Roverone (parte PROV.MI./S.C.L./N 16 S.C.L. 18/09/007 bassa) Merlot, 005 Roverone (parte PROV.MI./S.C.L./N 17 S.C.L. 18/09/007 bassa) Merlot, 005 NEGATIVO NEGATIVO Roverone (parte PROV.MI./S.C.L./N 18 S.C.L. 18/09/007 bassa) Merlot, 005 NESSUNO PROV.MI./S.C.L./N 19 S.C.L. 18/09/007 Valdemagna Barbera, 005 PROV.MI./S.C.L./N 0 S.C.L. 18/09/007 Valdemagna Barbera, 005 NEGATIVO GLRaV- PROV.MI./S.C.L./N 1 S.C.L. 18/09/007 Valdemagna Barbera, 005 NEGATIVO GLRaV-1 e GLRaV- Pomogranino - GLRaV-1 e GLRaV- PROV.MI./S.C.L./N S.C.L. 18/09/007 Merla Barbera, 004 Pomogranino - PROV.MI./S.C.L./N S.C.L. 18/09/007 Merla Barbera, 004 NEGATIVO NEGATIVO Pomogranino - Barbera, 004 PROV.MI./S.C.L./N 4 S.C.L. 18/09/007 Merla NEGATIVO NESSUNO NESSUNO PROV.MI./S.C.L./N 5 S.C.L. 18/09/007 Cà del Mazza Merlot, 005 *** Merlot, 005 PROV.MI./S.C.L./N 6 S.C.L. 18/09/007 Cà del Mazza *** : Campione con presenza di fitoplasmi agenti della Flavescenza dorata. : Campione con presenza di fitoplasmi agenti del Legno nero. Negativo: Campione privo di fitoplasmi agenti dei giallumi della vite. GLRaV-1 e GLRaV-: Virus dell'accartocciamento fogliare della vite. ***, ****: I campioni n 5 e 6 prelevati in località Cà del Mazza provengono da un vigneto interessato da infezioni di Mal dell Esca. Le piante da cui sono stati prelevati i campioni non presentavano sintomi da giallumi della vite. I risultati del monitoraggio delle viti con sintomi e delle analisi molecolari PCR e RFLP (tabella n - e 4 a pag. 6-7 e 8) mettono in evidenza come nella maggior parte dei casi nelle località monitorate sono presenti soprattutto infezioni di Legno nero () e in minor misura di Flavescenza dorata (). Negli impianti realizzati a partire dal 004 si rilevano livelli di infezione non superano il 7% (Barbera, Croatina, Uva rara, Merlot N. e Pinot nero), mentre possono raggiungere e in qualche caso superare il 0 % (Chardonnay e Barbera) negli impianti realizzati prima del 004. Inoltre, da alcuni anni si rileva nei vigneti della collina la presenza e diffusione del Mal dell Esca, i cui sintomi di tipo acuto come apoplessia delle piante sono particolarmente accentuati a causa della siccità degli ultimi anni, tanto da interessare non solo singole piante ma anche interi filari. Si segnala anche la presenza della virosi Accartocciamento fogliare della vite (GLRaV-1 e GLRaV-), negli impianti realizzati dal 004 e anche nel materiale di propagazione. 8

9 7 8 9 Foto n 7 e 8: pianta di Chardonnay affetta da. I sintomi sono ingiallimenti delle foglie, lembi fogliari ripiegati a triangolo e tralci poco lignificati con internodi a zig-zag (impianto del 00). Foto n 9: pianta di Barbera affetta da. I s intomi sono diff usi arrossamenti delle foglie, tra lci p oco lignificati. (impianto del 004). Foto n 10: pianta di Croatina affetta da. I sintomi sono diffusi arrossamenti delle foglie, con tralci poco lignificati. Assenza di grappoli (impianto del 004). Foto n 11: pianta di Croatina affetta dalla virosi GLRaV-. Le foglie presentano arrossamenti a settori con nervature verdi e tralci normalmente lignificati. I grappoli si sono turgidi fino a maturazione (impianto del 004) Foto n 1 e 1: barbatella innestate affetta dalla virosi GLRaV-. Alcune foglie presentano degli arrossamenti a settori con nervature verdi e tralci normalmente lignificati. (impianto del 007). 1 1 Foto n 14 e 15: pianta di Merlot affetta da Mal dell esca e da. La pianta non presenta sintomi tipici da giallumi della vite (impianto del 005)

10 Conclusioni. Nel corso del monitoraggio dei giallumi della vite dai campionamenti visivi delle piante con sintomi e dalle analisi molecolari (PCR e RFL e dal 007 anche il test E.L.I.S.A per le virosi della vite) è emerso che i livelli di infezione non superano al 7 % (Barbera, Croatina, Uva rara, Merlot N. e Pinot) negli impianti realizzati dal 004 in poi, mentre per impianti antecedenti al 004 si possono raggiungere e in alcuni casi superare livelli di infezione del ordine del 0% (su Chardonnay e Barbera). Inoltre, in molti vigneti le infezioni sono soprattutto di Legno nero () oppure miste a Flavescenza dorata (), raramente solo di quest ultima. Da alcuni anni nei vigneti si sta rilevando sempre più la presenza e diffusione del Mal dell Esca, i cui sintomi di tipo acuto come apoplessia delle piante sono particolarmente accentuati a causa della siccità di questi ultimi anni e anche la presenza della virosi Accartocciamento fogliare della vite (GLRaV-1 e GLRaV-) negli impianti realizzati dal 004 e nel materiale di propagazione. Al momento per quest ultima malattia il problema sembra essere limitato in alcune zone. Per quanto riguarda il monitor aggio dei vettori dei giallumi della vite i risultati dei campionamenti fogliari e delle catture con le trappole cromotropiche indicano un aumento della presenza di H. obsoletus principale vettore di, rilevabile all interno dei nu ovi e vecchi impianti, con filari inerbiti o lavorati. Le catture degli adulti sono soprattutto concentrate verso la metà di luglio (in funzione delle condizioni climatiche e microclimatiche, tipo di vigneto, vegetazione spontanea, etc.) e riguardano sempre più esemplari che vivono e completano il loro ciclo nella vegetazione spontanea, come sottolineano i ritrovamenti di forme giovanili tra le radici di convolvolo e vilucchio presen ti all interno dei vigneti (non solo tra le capezzagne, i fossi e la vegetazione ai margini di aree boschive). Tale situazione comporta per i viticoltori la necessità di una più attenta e mirata gestione del cotico erboso e delle erbe infestanti all interno dei loro vigneti, per contrastare lo sviluppo delle forme giovanili presenti (fino alla metà di giugno), evitando quando possibile interventi tardi quando sono in atto i primi voli degli adulti (inizio metà luglio in funzione delle condizioni climatiche, etc.). Inoltre, nelle vicinanze degli impianti il controllo delle erbe infestanti (in particol are ortica, convolvolo e vilucchio ) non dovrebbe protrarsi oltre la metà di giugno, evitando quando è possibile interventi nel periodo estivo. Solo su ccessivamente, a fine estate-inizio autunno, si può prevedere un intervento mirato di diserbo totale (meccanico e/o chimico) contro le piante ospiti, per colpire le forme giovanili che sverneranno tra le radici. Per quanto riguarda Scaphoideus titanus vettore della Flavescenza dorata i risultati del monitoraggio 007 sono in linea con i rilievi del , con presenze molto contenute nell ordine di singoli o poche esemplari, di cui le forme giovanili (neanidi) rilevabili verso metà giugno e gli adulti dopo la metà di luglio. Un elemento certo e che la presenza di viti selvatiche, siepi, vigneti non trattati o in stato di semi-abbandono, possono costituire luoghi di rifugio, soprattutto durante i trattamenti. Ciò spiegherebbe perché il vettore e le piante con sintomi tipo tendono a concentrasi ai margini dei vigneti, interessando soprattutto le viti più rigogliose. Un ultima nota, negli ultimi anni nelle trappole cromotropiche sono stati rinvenuti alcuni esemplari di Cixiidi, probabilmente appartenenti al Genere Reptalus, di cui si hanno poch e notizie sul coinvolgimento e trasmissibilità dei giallumi, in particolare, del Legno nero. Sarebbe importante verificare se anche quest anno questo tipo di cicaline sarà rilevata nei vigneti e soprattutto, avere più conoscenze sui possibili vettori alternativi della Flavescenza dorata e del Legno nero. 10

11 Il Piano Operativo Provinciale ha evidenziato come nella realtà della collina di San Colombano al Lambro la situazione legata alla presenza dei giallumi della vite e dei loro vettori è progressivamente mutata nel corso anni. Infatti, l incidenza dei giallumi sulla viticoltura della collina non è aumentata rispetto al periodo , ma è cambiato il rapporto tra la Flavescenza dorata e il Legno nero sul territorio, così come sono cambiate le dinamiche di popolazione dei loro vettori. Questa situazione comporterà per il futuro un adattamento anche delle Misure di lotta obbligatoria alla Flavescenza dorata e del suo vettore sul territorio, visto e considerato che fino ad ora il Legno nero e il suo principale vettore H. obsoletus - ma non unico- erano considerati almeno nella collina come una problematica secondaria nella lotta ai giallumi della vite, così come il problema legato presenza di altre cicaline comuni nel territorio o di nuova provenienza, che potrebbero avere un ruolo se pur contenuto nella trasmissione dei giallumi e. Quindi sarà necessario poter avere a disposizione informazioni più aggiornate e valutare nuove strategie, che alla fine siano applicabili al territorio, consentendo di sviluppare una viticoltura più moderna e più sicura dal punto di vista fitosanitario nella collina di San Colombano al Lambro. 11

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