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1 Cap. III LA PROGETTAZIONE DEL CAMPIONARIO La preparazione del campionario o della collezione è una delle attività più importanti e strategiche che le aziende di confezione devono svolgere, perché il successo o l insuccesso di una collezione dipende in larga misura dal contenuto stilistico e creativo dei capi presentati, nonché dai materiali e dagli accessori, dall immagine e dalla presentazione del lavoro svolto dagli stilisti. Nonostante la fase creativa sia la più importante, con i ritmi odierni non è possibile lasciare niente all improvvisazione per cui, parallelamente alla fase creativa della collezione, dovranno essere pianificate in maniera puntuale molte altre attività come la data d uscita della collezione (e conseguentemente tutte le fasi del ciclo di produzione antecedenti l uscita del campionario), il numero dei modelli e le varianti da presentare, mediando le esigenze della clientela e degli stilisti con l industrializzazione dei prodotti. Nel calendario vengono, quindi, racchiuse tutte le scadenze della pianificazione annuale, riportando: 1) la quantità da produrre 2) il momento 3) il costo minimo 4) la successione delle fasi operative, dalla scelta dei tessuti alla consegna. Purtroppo se il campionario non risulterà centrato, ovvero non sarà un mix di performances positive come gusto, varianti, prezzi, ecc., si dovrà sconvolgere l intero programma, in quanto l azienda dovrà ricorrere a costose modifiche, integrando o a volte rifacendo il campionario stesso e, cosa forse più pesante anche se di difficile valorizzazione economica, posticipando nella pianificazione tutte le date previste e riducendo i tempi assegnati alle varie operazioni: queste modifiche sulle pianificazioni normalmente creano difficoltà al settore commerciale e di distribuzione, per il corretto svolgimento del lavoro diminuendo la qualità del prodotto ed il rendimento degli addetti alla produzione. III.1 IL CALENDARIO STAGIONALE Il calendario stagionale è uno dei documenti di fondamentale importanza nelle aziende di confezione in quanto riporta la macro pianificazione delle attività legate alla progettazione delle collezioni che, in generale, sono due e concentrate in due ben determinati periodi: la prima collezione copre, la stagione Primavera - Estate ; l altra copre la stagione Autunno - Inverno. Per la progettazione del Calendario stagionale occorre eseguire un grafico temporale (diagramma di Gantt) che comprenda le attività da svolgere con i relativi tempi e scadenze, in modo da rendere velocemente individuabili colli di bottiglia o sovrapposizioni di fasi che non possono essere realizzate senza il termine di quelle precedenti. In funzione dell organizzazione aziendale questa pianificazione temporale può essere parzialmente o sensibilmente diversa soprattutto se la produzione si svolge internamente all azienda o, come spesso si verifica, si avvale di terzisti e società satelliti. Gli obiettivi che ciascuna aziende deve stabilire preliminarmente riguardano: il tipo di produzione la quantità di ciascun articolo/variante il costo minimo Dopo aver definito questi tre parametri fondamentali si è praticamente definito cosa e come produrre. Riportiamo, a titolo di esempio, come può essere formulato un Calendario Stagionale. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 15

2 III.1.1 Esempio di calendario stagionale (Diagramma di Gantt) Comm. Stile Presentazione Briefing Dicembre 2000 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Stile Tecn. Prime griglie Sti/Tec Import Sti/Tec Import Sti/Mod. Tecn. Scelta tesuti cartella colori Indicazioni per tessuti import Passaggio prototipi Modelli Industr. Passaggio cartamodelli Industr. Sti/Mod. Industr. Schede descrittive Sdifettamento prototipi Simulazione costi Stile Comm. Stile Acquisti Stile Stile Acquisti Stile Sti/Tec.Ac quisti Stile Sti/Tec.Ac quisti Progr. Acquisti Comm. Stile Verifica progetti Accantonamento accessori Griglie definitive Inserimento anagrafica Immissione distinta base Invio schede tecniche accessori e cliché Ordine tessuti e nuovi accessori Esecutivi e coloriture, stampe e ricami Arrivo tessuti test ingresso Definizione cartelle colori Ordine tirelle per cartelle colori Stampa commessa di lavorazione Quotazione M.P. per costi definitivi Bozze per cartelle colori Arrivo tessuti per cartelle colori Sti/Tec.Co Costi definitivi mm. Sti/Tec.Co Consegna campioni mm. Stile Comm. Presentazione campionario Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 16

3 Comm. Stile Presentazione Briefing Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio 2002 Stile Tecn. Prime griglie Sti/Tec Import Sti/Tec Import Scelta tesuti cartella colori Indicazioni per tessuti import Sti/Mod.Tecn Passaggio prototipi. Modelli Industr. Passaggio cartamodelli Industr. Schede descrittive Sti/Mod.Indu str. Sdifettamento prototipi Simulazione costi Stile Comm. Verifica progetti Stile Acquisti Accantonamento accessori Stile Griglie definitive Inserimento anagrafica Immissione distinta base Invio schede tecniche accessori e cli- ché Ordine tessuti e Stile Acquisti nuovi accessori Esecutivi e Stile coloriture, stampe e ricami Sti/Tec.AcquArrivo tessuti isti test ingresso Definizione cartelle Stile colori Sti/Tec.AcquOrdine tirelle per isti cartelle colori Progr. Acquisti Stampa commessa di lavorazione Quotazione M.P. per costi definitivi Bozze per cartelle colori Arrivo tessuti per Comm. Stile cartelle colori Sti/Tec.Com Costi definitivi m. Sti/Tec.Com Consegna campioni m. Presentazione campionario Stile Comm. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 17

4 III.2 III.2.1 III.2.2 LA DEFINIZIONE DELLA COLLEZIONE La definizione della collezione comporta un attività progettuale che coinvolge molte attività e competenze diverse e, conseguentemente, diversi reparti e gruppi di lavoro; solo un mix delle sinergie delle persone coinvolte, può portare alla creazione di una collezione vincente. Analisi del campionario precedente Come prima attività viene eseguita un analisi della precedente collezione, per poter acquisire dati pregressi ed informazioni per migliorarsi. L analisi viene eseguita, inizialmente, consultando la statistica del venduto (analisi ABC o analisi di Pareto), ed in particolare vengono presi in esame i modelli di classe C, ovvero vengono individuati i numerosi articoli che hanno rappresentato una bassa percentuale di vendita rispetto al venduto globale, valutando su essi i motivi dell insuccesso di ciascun modello. Le cause possono essere le più disparate: l abbinamento del tessuto con il modello; la vestibilità non soddisfacente; il prezzo fuori mercato; ecc. Oltre all analisi interna ci si avvale anche dei rapporti dei rappresentanti, con note e critiche emerse dal confronto con i distributori e con la clientela, dai quali si possono ricavare nuovi elementi orientativi. La sintesi di tutte queste informazioni porta alla redazione di un documento nel quale vengono riportati i consigli e le indicazioni per la nuova progettazione. Il reparto preposto alla elaborazione delle nuove collezioni è l ufficio modelli, che è uno dei servizi della Direzione Tecnica. Gli addetti che operano in questo ufficio si occupano del design dei prodotti e, quindi, della ideazione del campionario (vedi calendario stagionale). Nella preparazione di un campionario si devono distinguere due momenti: quello creativo (v. rep. Creativo) e quello esecutivo di vera e propria progettazione (v. rep. Progettazione). Attività del reparto creativo Riferendosi alle fasi riportate nel calendario stagionale, possiamo analizzare i vari step. Dopo la disposizione del briefing, la direzione commerciale trasmette degli input all ufficio modelli per la creazione e la progettazione, tenendo conto delle esigenze d industrializzazione del prodotto. Le informazioni che saranno trasmesse contengono i seguenti argomenti e sono raggruppate in: 1) esigenze per tipologia di consumatore 2) esigenza del mercato 3) tipologie dei tessuti 4) fasce di prezzo. In questo reparto vengono concretizzate le informazioni provenienti dal reparto commerciale, con la realizzazione di centinaia di schizzi o figurini, con varianti di colori ed accessori che propongono gli indirizzi della moda futura. Si tratta di un lavoro di grande responsabilità, il cui successo dipende dalle doti creative dello stilista e dal riuscire a captare ciò che i grandi propongono, per poi adattare le loro soluzioni alle esigenze della propria ditta, intuendo ciò che invoglierà il consumatore ad adottare un modo di vestire piuttosto che un altro. In sintesi lo schizzo deve rispettare, oltre che le esigenze creative dello stilista, anche le esigenze del mercato, le esigenze produttive dell azienda, e le tendenze moda. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 18

5 III III Inoltre lo schizzo deve riportare in maniera esatta i particolari del modello e tutte quelle informazioni tecniche necessarie per un esauriente lettura da parte del modellista, che deve essere in grado di realizzarlo senza dover richiedere ulteriori informazioni chiarificatrici. Analisi dei nuovi tessuti Parallelamente all attività di definizione dei modelli, vengono analizzate tutte le novità tessili, per verificare se la progettazione dovrà tener conto di nuovi parametri e di nuove caratteristiche di tessuti ed accessori. Oltre a verificare con collaudi di laboratorio le performance dichiarate dal fornitore, occorrerà anche controllare che i nuovi tessuti siano compatibili con i modelli che si andranno a progettare, sia per quanto riguarda lo stile sia per quanto riguarda l impiego dei capi stessi. Selezione schizzi e tessuti La prima selezione di figurini, tessuti ed accessori proposti dallo stilista, avviene con criteri diversi e con la collaborazione dei responsabili della Direzione Comme r- ciale - Tecnica - Amministrativa. I figurini scelti, sempre in numero maggiore rispetto a quello definito per la reale produzione dei capi, saranno quelli che risulteranno più in linea con le varie esigenze emerse e che si presume possano essere più facilmente venduti. La preparazione del campionario ha un elevata incidenza nei costi generali, perciò un considerevole numero di ore viene investito per discutere, confrontarsi e definire i modelli comprensivi di tutti gli abbinamenti (tessuti ed accessori) da realizzare. Nella determinazione delle coppie modello-tessuto, si dovrà tener ben presente la scala dei prezzi preventivamente fissata dalla Direzione commerciale. Non sempre questa scala è di aiuto per le scelte, anzi, molto spesso rappresenta un limite, e può condizionare negativamente il campionario con l eliminazione di abbinamenti costosi che potrebbero anche riscuotere un discreto successo. Le aziende che utilizzano il CAD hanno la possibilità di compiere una scelta più accurata ed obiettiva, osservando a video i vari abbinamenti sia di colore sia di tessuto, modificando in tempo reale le varie opzioni ed affinando, rapidamente, la definizione della collezione. Si riportano nelle figure delle pagine successive un esempio degli elementi su cui lavorano stilisti e creativi, in particolare: fig III-1 Esempio di Cartella Colori Tessuti fig III-2 Schizzo di un Modello di Giacca per Donna fig III-3 Schizzo di un Modello di Giaccone per Donna fig III-4 Associazione Modello Tessuto fig III-5 Schizzo di un Completo per Uomo fig III-6 Schizzo di una Giacca Casual per Uomo fig III-7 Modello di Giubbotto con Particolari fig III-8 Modello di Pantalone con Particolari fig III-9 Associazione Modello Tessuto Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 19

6 fig III-1 Esempio di Cartella Colori Tessuti Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 20

7 fig III-2 Schizzo di un Modello di Giacca per Donna Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 21

8 fig III-3 Schizzo di un Modello di Giaccone per Donna Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 22

9 fig III-4 Associazione Modello Tessuto Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 23

10 fig III-5 Schizzo di un Completo per Uomo Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 24

11 fig III-6 Schizzo di una Giacca Casual per Uomo Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 25

12 fig III-7 Modello di Giubbotto con Particolari Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 26

13 fig III-8 Modello di Pantalone con Particolari Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 27

14 fig III-9 Associazione Modello Tessuto Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 28

15 III Scelta dei tessuti Il criterio per la scelta dei tessuti varia da ditta a ditta ed a seconda delle diverse esigenze della stessa; per esempio può cambiare in relazione al tipo di produzione: maschile o femminile, ragazzo o adulto, abbigliamento classico o casual, alta moda o prêt-à-porter. Una scelta più accurata sarà necessaria nel caso della produzione maschile che, risentendo meno dell influenza della moda, tenderà più alla qualità del tessuto. La scelta viene fatta visionando preliminarmente le tirelle degli articoli nelle varianti di colore, e successivamente portando a termine lo studio e la ricerca degli abbinamenti. Definiti, poi i tessuti, verrà emesso l ordine per gli articoli scelti, nella quantità minima necessaria per confezionare i prototipi, e solo dopo la selezione degli stessi, si procederà ad ordinare i tessuti necessari per realizzare le pre-serie del campionario. Per ciascuna variante di colore dei tessuti saranno, infine, ordinati i metraggi necessari per approntare le tirelle da consegnare ai clienti. Nella scelta dei tessuti dovremo tenere conto dei seguenti criteri: compatibilità con il settore di mercato a cui si rivolge l azienda (quelle sensibili ai cambiamenti di moda si interessano maggiormente alle novità del tessuto, alla tonalità del colore o alla fantasia della stoffa, piuttosto che al risultato qualitativo a lungo termine, mentre quelle che si rivolgono all abbigliamento classico scelgono i tessuti per le loro caratteristiche di qualità). ottimo rapporto qualità prezzo serietà del fornitore. Lo stilista provvede poi agli abbinamenti schizzo-tessuto o viceversa e alla scelta degli eventuali accessori come per esempio, bottoni, fibbie, applicazioni, cerniere, cinture, ecc. Da qui inizia la produzione dei figurini, che vengono successivamente organizzati in griglie tramite le quali si può rapidamente visualizzare l abbinamento tessutocolore-modello. La figura di seguito riportata (fig III-10) ne è un semplice esempio. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 29

16 Modelli Tessuti Mod. Dania 01 Mod. Mars 02 Mod. Teck TC Art. 2G02/160613TC Art. 2G03/160613TC Col.14 TC Art. 2G01/col.14TC Art. 2G03/col. 4TC Col. 15 TC Art. 2G01/col.15TC Art. 2G02/col.15TC fig III-10 Griglia di Abbinamento Tessuto-Colore-Modello III Il reparto stile può essere suddiviso in svariate linee che si occupano di differenti tipi di produzione. Infine le griglie vengono passate all ufficio tecnico, che provvede alla loro codifica e in seguito all organizzazione delle liste degli accessori, dei prototipi, e dei modelli. Preparazione cartella colori La cartella colori viene preparata una volta prese tutte le decisioni e fatti tutti gli studi di ricerca necessari alla definizione dei tessuti che verranno utilizzati per la collezione. Saranno preparate cartelle e schede singole contenenti: l articolo del tessuto la composizione i simboli di manutenzione (lavaggio, candeggio, stiratura, lavaggio a secco e asciugatura) il campione di tessuto, con variante di colore Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 30

17 Per ogni tessuto scelto sarà preparata una cartella colore da consegnare ai rappresentanti per la presentazione del campionario (vedi fig III-11). ART TC Comp. 80% WO 20% PA Col. 14TC Col. 15TC III LAVAGGIO Col. 16TC Col. Col. Col.19TC fig III-11 Cartella colori Tessuto Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 31

18 III.2.3 III Attività del reparto progettazione Dopo aver definito l impostazione globale della collezione, inizia la progettazione di tutti i suoi modelli. L ufficio modelli è il reparto della divisione tecnica che cura la realizzazione del modello in base al figurino definito dal reparto creativo. Il modellista deve possedere la capacità tecnica di realizzare un capo secondo dettami della costruzione industriale, unitamente a quella sensibilità artigianale che si rende necessaria per tradurre delle forme disegnate in realtà tridimensionale. Dovrà conoscere, pertanto, tutte le caratteristiche dei materiali che saranno impiegati per la realizzazione del manufatto unitamente ai passaggi industriali cui sarà sottoposto il capo in modo da poter prevedere i vari comportamenti durante le varie fasi di lavorazione. Alle dirette dipendenze del modellista collaborano una o più persone che svolgono mansioni complementari (es. modellatore di fodere, d interni ecc.). Preparazione del cartamodello La preparazione del cartamodello consiste nella traduzione su carta della linea definita nel figurino (vedi fig III-12, fig III-13) Il modellista realizza prima un modello in carta, poi in cartone nella tg. base, che per la donna è la tg. 42/44 e per l uomo tg. 48/50. Tramite la lettura del figurino, delle note esplicative in esso contenute e tenendo bene presenti le caratteristiche del tessuto utilizzato viene realizzato ogni singolo componente del capo di vestiario,. Il modellista non esegue quasi mai un modello del tutto nuovo, ma modifica una base precedentemente realizzata (ogni modellista si costruisce nel corso della propria attività un archivio di modelli base, frutto di studi accurati, di ritocchi e collaudi) adattandola alle caratteristiche del nuovo progetto. Le ditte che utilizzano i CAD per la progettazione eseguono un lavoro analogo, modificando e riadattando modelli base già registrati in archivio. In questo caso i nuovi figurini che arriveranno dal reparto stile con le note tecniche vengono esaminati per valutare se è possibile riutilizzare, almeno in parte, le basi già archiviate nel computer. Nel caso di nuove linee e, quindi di nuovi modelli, si disegnano preventivamente a mano, e successivamente con l ausilio del Digitizer, le basi del modello in carta vengono digitalizzate e registrate in archivio. Una volta effettuate le eventuali trasformazioni sulla tg. base viene realizzato il capo campione; successivamente viene provato, corretto (in gergo viene sdifettato ), e, in alcuni casi, modificato ancora. Tutte queste operazioni vengono effettuate dallo staff che comprende: lo stilista il responsabile della modelleria le modelliste il tecnico della industrializzazione Tutte le modifiche vengono riportate in apposite schede, divise in due sezioni che riportano rispettivamente, le note tecniche e sartoriali e le note relative agli accessori e di etichettatura. Una volta effettuate tutte le verifiche, il modello è definito e può essere impiegato per l esecuzione delle successive fasi. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 32

19 III III Allestimento prototipo In questa fase viene realizzato il prototipo di ciascun modello con un attività semi industriale; questa attività si traduce nel cucire il capo con tutti i suoi accessori (bottoni, cerniere, velcri e adesivi) e, nel caso di capi foderati, anche nella valutazione della compatibilità del tessuto con l interno scelto. Il prototipo deve essere realizzato con lo stesso tessuto che sarà utilizzato nella produzione e mai con tessuti di fortuna, perché l effetto e la verifica del cartamodello potrebbero riservare spiacevoli sorprese nella successiva lavorazione in serie. La confezione dei prototipi (detti anche capi pre-serie) avviene fuori dalle linee di lavorazione e precisamente in un piccolo reparto con personale molto qualificato; questo consente un più facile e puntuale controllo dei capi in fase di esecuzione e permette di non arrestare il normale processo produttivo. Selezione modelli I capi pre-serie di una collezione, una volta definiti, vengono esaminati da una commissione composta dai responsabili dei diversi settori i quali verificano se la collezione, nei singoli modelli e nell insieme, risponde ai requisiti fissati in partenza (briefing). In questa fase vengono concordate correzioni, integrazioni e selezioni sia dei modelli sia dei tessuti. I prototipi modificati e definitivamente approvati vengono eventualmente sviluppati in alcune taglie fondamentali e prodotti in un numero variabile di esemplari (30-40 max per modello) che serviranno ai rappresentanti per la presentazione ai clienti. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 33

20 fig III-12 Sviluppo del Cartamodello di una Giacca Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 34

21 fig III-13 Sviluppo del Cartamodello di un Pantalone Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 35

22 TEST DI VERIFICA N 1 Per ciascuna delle dieci domande sotto riportate sono presenti 3 affermazioni; contrassegnare con X quelle che ritenete corrette, sapendo che possono esserci più risposte esatte. A) Il ciclo di lavorazione: 1) è l insieme cronologico di tutte le fasi che devono essere svolte durante la realizzazione del capo con il sistema di lavorazione artigianale; 2) consiste nella descrizione delle fasi di lavorazione del sistema di lavorazione industriale; 3) è l insieme cronologico di tutte le fasi di lavorazione che devono essere svolte durante la realizzazione del capo sia con il sistema di lavorazione artigianale che industriale. B) Quando in confezione si parla di sistema artigianale ci si riferisce ad un particolare sistema di lavorazione: 1) con questo sistema viene realizzato un singolo capo, basandosi su misure rilevate direttamente dal soggetto; 2) con questo sistema viene realizzato un singolo capo, basandosi su misure rilevate dalla tabella taglie standard; 3) con il sistema di produzione artigianale si possono realizzare uno o più capi con un sistema basato sui tempi di lavorazione e sui costi. C) Il sistema di confezione industriale deve realizzare capi per vestire qualsiasi conformazione corporea: 1) vengono realizzati uno o più capi su commessa con l ausilio di svariate macchine; 2) sono realizzati più capi basandosi su misure rilevate da una tabella taglie e concentrando la produzione in particolari periodi dell anno; 3) la produzione dei capi confezionati è realizzata in serie con l azienda suddivisa in più reparti produttivi ognuno dei quali è specializzato nell esecuzione di un certo numero di operazioni. D) La determinazione delle misure è alla base della progettazione di un qualsiasi modello: 1) nel sistema artigianale le misure si rilevano direttamente sul soggetto e sono raggruppate in misure di lunghezza (livelli) e di larghezza; 2) nel sistema artigianale le misure possono essere rilevate sia da un manichino sia da una tabella taglie standard; 3) le misure rilevate da un soggetto servono per la costruzione della tabella taglie standard. E) La tabella taglie standard si basa su misure medie del normotipo femminile e maschile: 1) la tabella taglie è un insieme di misure rilevate su un soggetto normotipo, ovvero derivante dalla media nazionale dei soggetti; 2) le taglie sono espresse da un numero che si basa sulla misura corrispondente alla circonferenza torace; 3) la tabella taglie è un insieme di misure standard determinate in base ad un soggetto femminile generalmente con taglia 42 ed uno maschile generalmente con taglia 48. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 36

23 F) Per la costruzione di alcune tipologie di modelli occorre utilizzare la tabella valori di vestibilità: 1) la tabella valori di vestibilità contiene una serie di valori in centimetri da sommare ad alcune misure della tabella taglie per ottenere in quei punti delle ampiezze maggiori; 2) la tabella valori di vestibilità contiene tutte quelle informazioni necessarie alla progettazione di un modello di tipo aderente; 3) la tabella valori di vestibilità è univoca e serve per dare ampiezza ad alcuni capi. G) Analizzando la tabella taglie standard e quella dei valori di vestibilità si possono fare le seguenti affermazioni: 1) Le due tabelle si possono usare indifferentemente per la costruzione dei modelli; 2) Una tabella è complementare all altra nella costruzione del modello; 3) La tabella taglie serve per costruire modelli aderenti al corpo mentre la tabella valori vestibilità serve per ampliare alcuni modelli. H) La progettazione di una collezione in una confezione industriale porta allo svolgimento di tutta una serie di azioni, in particolare la progettazione si basa: 1) su una ricerca di mercato e stilistica che definirà il tipo di produzione, la quantità per ciascun articolo/variante ed il costo minimo; 2) sulla stagione per cui è ideata, basandosi sulle informazioni derivanti dalla collezione precedente; 3) basandosi su ciò che l azienda produce. I) La definizione di una collezione comporta l attività progettuale del reparto creativo e del reparto progettazione: 1) sia nel reparto creativo che in quello di progettazione si realizzano schizzi e disegni dei modelli da realizzare nella nuova collezione; 2) nel reparto creativo si concretizzano le informazioni pervenute da altri reparti e nel reparto progettazione si realizzano i modelli base definiti dal reparto creativo; 3) nel reparto progettazione si eseguono le associazioni tessuto-modello in funzione del migliore risultato ottenibile in fase di confezione. J) Il tessuto con cui verrà realizzato ciascun modello della collezione deve soddisfare una serie di requisiti: 1) la scelta del tessuto dipende dal tipo di produzione dell azienda di confezione (maschile o femminile, ragazzo o adulto, abbigliamento classico o casual); 2) la scelta del tessuto dipende dal rapporto qualità/prezzo ed è indipendente dal fornitore e dal settore di mercato a cui si rivolge l azienda; 3) nell associazione tessuto-colore-modello si può prescindere da composizione, massa e manutenzione dei tessuto. Il Tessuto e la Confezione: Conoscersi per Capirsi pag. 37

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