Metodologia dell allenamento.. Aldo Castaldo
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- Basilio Parente
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1 Metodologia dell allenamento.. Aldo Castaldo
2 il vizio (del movimento) non è padre dell ozio da soli per partecipare per star bene o in compagnia oppure per vincere forse solo per piacerci di più
3 cerchiamo spazi, tempi, occasioni per muoverci tentiamo di dare sensibilità, affidabilità, disponibilità allo strumento deputato alla realizzazione movimento: l apparato locomotore
4 Circuito motorio chiuso Circuito motorio aperto? Neuroni specchio
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8 S.N.C. e S.N.P.
9 Sentire il movimento La raccolta di dati è affidata a cellule specializzate: i recettori periferici Le informazioni propriocettive (posizione del corpo, tensione di muscoli,articolazioni e tendini). enterocettive (fame, sete, variazione di pressione del sangue), provenienti dall interno del nostro corpo; esterocettive con i dati esterni al nostro corpo
10 Le informazioni sono condotte dai nervi verso il SNC e raggiungono la corteccia cerebrale. Qui vi sono zone specifiche deputate al riconoscimento delle informazioni provenienti dalla periferia
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14 Analizzatori stato dinamico e cinestesico Stato dinamico (vestibolare) Ci informa delle accelerazioni a cui il corpo è soggetto, in particolare angolari, e, della posizione della testa rispetto al corpo. Le sue informazioni consentono di controllare e regolare l equilibrio Cinestesico (motorio ) Elaborando informazioni riguardanti il movimento ne consente la regolazione. L apprendimento tecnico è condizionato dal grado di sensibilità di questo analizzatore. La sua sensibilità risulta maggiormente elevata in atleti praticanti discipline polivalenti. Il maggior livello tecnico dipende da una maggiore capacità di differenziazione cinestesica: soprattutto in relazione alla disciplina praticata (specificità).
15 Ricordare il movimento Le acquisizioni motorie possono essere memorizzate; questa particolarità consente: Di scegliere il movimento o la sequenza di movimenti più adeguata per risolvere per una situazione già sperimentata Di accedere alle informazioni di carattere sensopercettivo che hanno accompagnato le precedenti acquisizioni ( impronta motoria)
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17 maturazione La ricchezza delle sperimentazioni (esplorazione orizzontale e verticale) L orientamento verso le corrette percezioni Il controllo cosciente degli esercizi Consentono la valida educazione delle attività senso-percettive
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19 Capacità motorie sono i prerequisiti indispensabili per la realizzazione del movimento
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21 Le fasi della coordinazione motoria
22 Cosa è l allenamento? E un processo d azione psicopedagogico complesso che, a seguito di corretti ed appropriati stimoli ed interventi, tende al miglioramento qualitativo e quantitativo dei livelli minimi delle abilità psico-motorie del soggetto
23 L allenamento si compone di: Obiettivi Contenuti Mezzi Metodologie
24 Obiettivi dell allenamento Apprendimento psicomotorio Apprendimento cognitivo Apprendimento affettivo
25 Contenuti dell allenamento Esercizi di sviluppo generale Esercizi speciali Esercizi specifici o di gara
26 Mezzi dell allenamento Di tipo organizzativo Attrezzi Di genere informativo
27 Metodologie di allenamento Sono le procedure pianificate che vengono sviluppate allo scopo di realizzare gli obiettivi dell allenamento
28 L allenamento si effettua tramite: Tecniche di movimento Forme di esercizio Esso avviene con Carichi abbinati a date Forme d allenamento
29 Carico fisico: l insieme degli stimoli dell allenamento lo stimolo E l elemento/i che determina la variazione di un sistema rispetto alla condizione iniziale. sistema = organismo stimolo = esercizio fisico elementi dello stimolo intensità specificità durata grandezza densità Il carico può essere: interno: risposta dell organismo allo stimolo proposto esterno: è il compito proposto, lo stimolo utilizzato per raggiungere un obiettivo dall allenatore
30 Intensità rappresenta il grado, il livello di impegno richiesto rispetto alla massima capacità del soggetto di eseguire quel compito. Possiamo dire che l intensità dipende dal rapporto tra grandezza dello stimolo e capacità del sistema. E possibile calibrare l intensità considerando: specificità Uno stimolo, in base alle proprie peculiarità, determina una risposta del sistema. Il fatto che quello stimolo dia luogo a quella reazione e non ad un altra, ne costituisce la specificità. durata La quantità di tempo in cui si manifesta contribuisce alla caratterizzazione dello stimolo. La durata è strettamente connessa alla specificità dello stimolo stesso
31 grandezza Il numero di serie, il numero di ripetizioni, la distanza per ripetizione; la quantità, la somma dei metri è un altro parametro utile all individuazione della corretta intensità con cui svolgere l esercitazione. A volte, purtroppo, viene utilizzato come unico elemento per organizzare l allenamento. densità Il recupero ha lo scopo di riportare, in un certo tempo, il sistema alle condizioni che precedevano la sollecitazione. Modificando la durata del recupero che separa gli esercizi possiamo: modulare la specificità variare la durata dello stimolo ( recupero incompleto) Il rapporto tra tempo di lavoro e recupero rappresenta la densità.
32 Il miglioramento avviene scegliendo tra le varie metodologie le più appropriate al soggetto dopo aver considerato le sue caratteristiche: età, sesso, maturazione fisica, stato psichico il suo livello: valore delle capacità motorie al momento il periodo: momento dell inizio dell allenamento
33 Le principali metodologie Il metodo continuo Il metodo delle ripetizioni o frazionato Il metodo variabile Il metodo degli intervalli Il metodo delle competizioni
34 I metodi della tecnica Il metodo analitico Il metodo globale Il metodo complesso
35 Costruzione dell allenamento Pianificazione Periodizzazione Programmazione Ciclizzazione
36 Pianificazione: è la formulazione, in uno spazio di tempo ampio, di obiettivi intermedi e finali, e della strategia delle macrovariazioni di struttura dell allenamento. Tale procedimento diretto al raggiungimento di un obiettivo, deve tenere conto dello stato individuale di prestazione, della strutturazione sistematica ed avere un carattere previsionale del processo d allenamento a lungo termine. Prevede la scelta delle metodologie più adatte per il raggiungimento dell obiettivo.
37 Periodizzazione: è l enunciazione, nell ambito di un determinato ciclo ed in base agli obiettivi preposti, dei principi teorici relativi all andamento dello sviluppo del carico d allenamento. Tale procedimento diretto al raggiungimento di obiettivi intermedi, suddivide il piano a lungo termine d allenamento in periodi all interno dei quali vengono adottati taluni metodi d allenamento.
38 Programmazione: è la concretizzazione dei principi teorici della periodizzazione nella stesura e nell ordinazione dei mezzi d allenamento
39 Ciclizzazione: è la realizzazione della programmazione tramite l organizzazione della periodizzazione in cicli d allenamento di varia durata con l obiettivo del potenziamento delle qualità necessarie al miglioramento dell atleta; si suddivide in macrocicli e microcicli. Il ciclo d allenamento è l insieme delle sedute preparatorie relative ad un obiettivo in un arco temporale che precede e posticipa l obiettivo stesso.
40 La ciclizzazione dell allenamento prevede una successione temporale di più periodi: il periodo di preparazione il periodo competitivo il periodo di transizione In genere la ciclizzazione è annua
41 Macrociclo: E un elemento della periodizzazione di lunga e determinata durata che ricerca il raggiungimento di un dato obiettivo intermedio Microciclo: E un elemento del macrociclo di breve e determinata durata la cui ripetizione ciclica consente di ottenere l obiettivo intermedio del macrociclo
42 Nella Ciclizzazione si possono individuare: una macrostruttura; cioè l organizzazione dei grandi cicli d allenamento che può comprendere, in caso di ciclizzazione annua, alcuni mesi; una mesostruttura; cioè l articolazione delle fasi d allenamento che comprendono una serie relativamente completa di unità d allenamento di microcicli, ad esempio 7 giorni, 10 giorni, 3 settimane, un mese; una microstruttura; cioè l articolazione di un frammento compiuto di una mesostruttura nella quale sono contenuti, almeno una volta, tutti gli elementi presenti nella mesostruttura, la sua durata è in genere di 2-3 giorni, una settimana;
43 Unità d allenamento: E la singola seduta d allenamento che viene organizzata all interno del microciclo; essa può non essere unica nella giornata e nella sua struttura si possono distinguere: una fase preparatoria o di riscaldamento una fase centrale o principale una fase finale o di defaticamento Organizzazione dell unità d allenamento: Riscaldamento Attività con forte impegno coordinativo e/o neuromuscolare (reattive, esplosive, elastiche, di potenza), Attività di medio impegno coordinativo e/o neuromuscolare (resistenza-veloce), Attività di tipo misto Defaticamento
44 "QUELLI CHE SI INNAMORAN DI PRATICA SENZA SCIENZA, SONO COME I NOCCHIERI CH'ENTRAN IN NAVILIO SENZA TIMONE O BUSSOLA, CHE MAI HAN CERTEZZA DOVE SI VADA" Leonardo da Vinci
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