INDICAZIONI OBBLIGATORIE PER L'ETICHETTATURA
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- Gastone Giovanni Casati
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1 INDICAZIONI OBBLIGATORIE PER L'ETICHETTATURA L'etichetta dei prodotti alimentari deve avere tutte le informazioni obbligatorie. Queste informazioni si devono: capire con facilità, vedere bene, leggere chiaramente e l'inchiostro con cui sono stampate deve essere indelebile, non deve cioè potersi cancellare. Alcune di esse devono essere presenti nello stesso campo visivo (posto). Le informazioni obbligatorie sono: la denominazione di vendita cioè il nome del prodotto come previsto dalla legge (e non il nome commerciale o di fantasia (per esempio il nome lattuga di mare è un nome di fantasia. Alghe è la denominazione di vendita corretta; panettone è il nome commerciale, prodotto dolciario da forno è la denominazione di vendita) l'elenco degli ingredienti cioè delle sostanze contenute nel prodotto. Questi devono essere indicati in ordine di peso: il primo è quello presente in quantità maggiore e l'ultimo quello presente in quantità minore. I prodotti devono essere indicati con il loro nome specifico. Solo in alcuni casi queste regole possono essere evitate (deroghe previste dagli allegati I, II, III e III Bis. Se un ingrediente appartiene a più categorie, viene indicata solo la categoria principale. Solo in alcune condizioni è possibile non indicare gli ingredienti nell'etichetta e cioè in caso di 1. frutta e verdura fresca (ortofrutticoli freschi) 2. acque gassificate 3. aceti di fermentazione 4. formaggi, burro, latte e crema fermentata 5. prodotti fatti con un solo ingrediente quando la denominazione di vendita è uguale al nome dell'ingrediente o permette capire con certezza il tipo di ingrediente. Alcuni additivi ed enzimi non sono considerati come ingredienti. Sono quelli usati come ausiliari tecnologici o quelli contenuti in un ingrediente ma che non hanno una funzione tecnologica nel prodotto finito. La quantità di un ingrediente o di una categoria di ingredienti espressa in percentuale. Questa viene indicata quando: - l'ingrediente è nella denominazione di vendita o è generalmente associato alla denominazione di vendita. - è messo in rilievo nell'etichetta con parole, immagini o rappresentazione grafica (per es. nel caso dei ravioli al salmone ) - è importante per caratterizzare un determinato prodotto.
2 La quantità netta (cioè del solo prodotto, senza la confezione) espressa in unità di volume (in genere: l, dl, cl o ml) per i prodotti liquidi e in unità di massa (in genere: Kg, hg, g, mg) per gli altri prodotti. Ci sono regole particolari per i prodotti venduti al pezzo e per quelli solidi presentati in un liquido di copertura (per es. olive nel vasetto o tonno sott'olio). Il termine minimo di conservazione: è formato dal giorno, dal mese e dall'anno in tutti i casi meno che in questi 3: 1. Se l'alimento ha un termine di conservazione di 3 mesi, sono sufficienti giorno e mese. 2. Se ha un termine massimo di 18 mesi, sono sufficienti mese e anno. 3. Se l'alimento ha un termine di conservazione superiore ai 18 mesi, è sufficiente l'anno. Prima del termine è scritta la dicitura: Da consumarsi preferibilmente entro il... quando c'è l'indicazione del giorno. Se è indicato solo il mese o l'anno la dicitura è: Da consumarsi preferibilmente entro fine.... Per alcuni prodotti non è richiesta l'indicazione del termine minimo di conservazione. Questi sono: 1. frutta e verdura fresche non trattate 2. vini e bevande che contengono una quantità di alcol uguale o superiore a 10% in volume 3. bevande rinfrescanti non alcolizzate 4. succhi di frutta e bevande alcolizzate in recipienti individuali di più di 5 litri, per le collettività 5. i prodotti della panetteria e della pasticceria consumati normalmente entro le 24 ore dopo la fabbricazione 6. l'aceto 7. il sale da cucina 8. gli zuccheri allo stato solido 9. i prodotti di confetteria fatti quasi solo di zuccheri aromatizzati e/o colorati 10. le gomme da masticare 11. le porzioni individuali di gelati. I prodotti alimentari che deperiscono rapidamente, non hanno il termine minimo di conservazione ma la data di scadenza.
3 Condizioni particolari di conservazione e utilizzazione (per esempio: olio tenere al riparo dalla luce; pasta: conservare in luogo fresco ed asciutto). Il nome o il nome dell'azienda (che si chiama Ragione Sociale) e l'indirizzo del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità Economica Europea. Il burro che viene prodotto in uno degli stati della Comunità Europea, può essere venduto con soltanto il nome del fabbricante, del confezionatore o del venditore in etichetta. Il luogo d'origine o di provenienza soltanto nel caso in cui chi compra o consuma potrebbe essere confuso sul luogo d'origine o di provenienza. Le istruzioni per l'uso devono essere in etichetta in modo che il consumatore possa usare il prodotto in modo appropriato La quantità di alcol presente nel prodotto (titolo alcolometrico volumico effettivo) se la bevanda è alcolica e contiene più dell'1,2 % di alcol
4 Legge 30 aprile 1962, n.283 Regolamento di esecuzione DPR 327/80 Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande Art. 5 E' vietato usare nella preparazione di alimenti o bevande, è vietato vendere, detenere (conservare) per vendere o somministrare come mercede (ricompensa, premio) ai propri dipendenti, o comunque distribuire: a) sostanze alimentari che non hanno più completamente o in parte, i loro elementi nutritivi, sostanze mescolate ad altre sostanze di qualità inferiore o trattate in modo che la loro composizione è diversa da quella naturale (a parte i casi previsti dalla legge o da regolamenti speciali) b) sostanze in cattivo stato di conservazione c) sostanze che contengono un numero di microbi superiore ai limiti che sono stati decisi dalla legge (regolamento di esecuzione e ordinanze ministeriali) d) sostanze sporche, piene di parassiti, alterate o, comunque nocive, o che sono state lavorate o trattate apposta per mascherare un'alterazione e) cancellata f) cancellata g) sostanze con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dal Ministro per la Sanità o, se sono autorizzati, se non vengono osservate le norme prescritte per il loro uso. I decreti di autorizzazione vengono riscritti ogni anno. h) Sostanze che contengono prodotti usati in agricoltura o usati per la difesa di sostanze immagazzinate, che sono tossici per l'uomo. Il Ministro per la Sanità stabilisce quali prodotti sono ammessi e quale intervallo di tempo deve trascorrere tra l'uso dei prodotti in agricoltura o nei magazzini e il momento del consumo.
5 Nuove etichette alimentari: Regolamento UE 1169/2011 Il 22 novembre 2011 è stato pubblicato il nuovo regolamento europeo sulle etichette alimentari. Ecco le novità più importanti: Gli alimenti confezionati devono avere una tabella nutrizionale con 7 elementi: valore energetico grassi acidi grassi saturi carboidrati proteine zuccheri sale La quantità degli elementi deve essere espressa in grammi e riferita a 100 g di prodotto oppure in ml e riferita a 100 ml di prodotto. Può esserci una colonna con le quantità in grammi o in ml riferiti ad una porzione di prodotto. Si possono usare altri schemi solo se sono di facile comprensione (nel Regno Unito viene usato uno schema a semafori (semaforo verde: alimenti sani, che possono essere consumati senza limiti. Semaforo giallo: alimenti da mangiare con moderazione. Semaforo rosso: alimenti poco sani, da mangiare semmai solo una volta ogni tanto). Le scritte devono essere ben visibili. E' previsto un carattere tipografico (font) di minimo 1,2 mm (0,9 mm per le confezioni più piccole). E' obbligatorio indicare il paese d'origine o il luogo di provenienza per: la carne suina la carne ovina la carne caprina il pollame Entro 5 anni dall'entrata in vigore del regolamento, la Commissione europea deciderà se allargare l'obbligo di indicare l'origine anche a: latte e prodotti non trasformati o formati da un unico ingrediente (mono-ingrediente) alcuni ingredienti come il latte, nei prodotti lattiero-caseari, la carne nella preparazione di altri cibi, o altri ingredienti quando questi rappresentano più del 50% dell'alimento. Un alimento congelato o surgelato venduto scongelato, deve riportare sull'etichetta la parola scongelato. La carne, le preparazioni a base di carne e i prodotti della pesca venduti come filetti, fette o porzioni, che sono stati arricchiti con una quantità d'acqua superiore al 5%, devono indicare la presenza sull'etichetta. La carne, le preparazioni a base di carne e i prodotti della pesca proposti come una fetta o un filetto ma composti da diversi pezzetti uniti con additivi o enzimi, devono avere in etichetta la specificazione che il prodotto è ottenuto dalla combinazione di più pezzi (per es. carne separata meccanicamente* (*) Composto a base di carne ottenuto lavorando mediante mezzi meccanici (alta pressione), le carcasse degli animali (le ossa e una rimanenza di muscoli e cioè ciò che resta dopo che ad un animale sono stati tolti tutti i tagli di carne)
6 I salumi insaccati devono indicare quando l'involucro (cioè la pelle ) non è commestibile. Gli allergeni devono essere evidenziati con colore o dimensione (grassetto) nella lista degli ingredienti in modo da essere ben visibili. La scritta oli e grassi vegetali deve essere accompagnata dall'indicazione del tipo di olio o grasso usato (per es. soia, palma, arachide, ecc.). Nelle miscele si può aggiungere la scritta: in proporzione variabile. L'acqua aggiunta a un prodotto deve sempre essere indicata nell'etichetta quando la sua presenza nel prodotto finito è più del 5% Caffeina: se in una bevanda diversa da caffè, tè o drink a base di tè e caffè, è presente in quantità superiore ai 150 mg/l, l'etichetta della bevanda deve riportare la scritta Tenore elevato di caffeina (norma introdotta nel 2003) e l'avvertenza Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento. La data di scadenza deve essere scritta anche sulle confezioni preconfezionate all'interno del prodotto. La carne, le preparazioni a base di carne e i prodotti ittici (pesci o altri prodotti del mare) surgelati o congelati non lavorati, devono avere l'indicazione del giorno, mese e anno della surgelazione o del congelamento. Acidi grassi trans**- entro 3 anni dall'entrata del regolamento, le autorità scriveranno un rapporto per decidere se scrivere nella tabella nutrizionale anche la quantità di acidi grassi trans. Fino a quel momento è vietato riportare questa indicazione. Le informazioni obbligatorie, le informazioni nutrizionali e le informazioni relative all'origine del prodotto, devono essere nello stesso campo visivo (cioè vicine) della denominazione di vendita. Quando la confezione è inferiore ai 10 cm 2 si possono scrivere solo le informazioni essenziali e cioè : denominazione di vendita allergeni eventualmente presenti peso netto termine minimo di conservazione data di scadenza L'elenco degli ingredienti può essere scritto in un posto diverso dalla confezione (per es. stand di vendita) ma deve essere sempre disponibile per il consumatore che lo richiede. Il regolamento è entrato in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue. Le nuove regole devono essere applicate entro 3 anni dalla sua entrata in vigore (5 anni per le informazioni nutrizionali). (**)sono acidi grassi insaturi che presentano una conformazione particolare, speculare a quella normalmente presentata dagli acidi grassi. Rappresentano una piccola quantità degli acidi grassi insaturi ma sembra siano responsabili di alcuni problemi)
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