ISTITUTO COMPRENSIVO U.FERRARI DI CASTELVERDE SCUOLA INFANZIA IL GIRASOLE SAN MARTINO IN BELISETO
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- Flavia Cirillo
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO U.FERRARI DI CASTELVERDE SCUOLA INFANZIA IL GIRASOLE SAN MARTINO IN BELISETO progettazione di un percorso didattico per competenze Orti in cassetta
2 ESPERIENZA DI ACCOGLIENZA E TUTORAGGIO n 2 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PREMESSA Il progetto nasce per dar seguito all esperienza messa in essere ad inizio anno scolastico che ha visto i bambini di cinque anni intraprendere il percorso di tutoraggio volto a sperimentare la capacità di decentrarsi superando le difficoltà nell ascoltare ed accogliere diversi punti di vista a riconoscere le emozioni altrui ed allo stesso tempo riconoscere le proprie capacità e difficoltà mettendosi in gioco in situazioni concrete ovvero : progettando, organizzando, condividendo i propri saperi, dirigendo invece di essere guidati dall'adulto. Si intende mettere in atto un processo organizzato e sviluppato in ottica di didattica per competenze che implica necessariamente un organizzazione precisa del lavoro ovvero una definizione di obiettivi condivisi che richiedono una struttura flessibile e aperta ma organizzata rigorosamente. La novità di questa seconda trance di esperienza di tutoring intende fissare orari cadenzati e regolari per le attività da svolgere in collaborazione, sperimentare con i bambini tecniche di lavoro, scelte di materiali, applicazione di un sistema di monitoraggio e di supervisione. Ogni tutor ( bambini di cinque anni) impara a essere formativo nei confronti del proprio pupillo, sviluppando un senso di orgoglio e di autorealizzazione finalizzata a sviluppare fiducia, senso di responsabilità ed adeguatezza al ruolo. Ci si augura che il tutoring fra i bambini di età diversa si dimostri anche un ottimo mezzo per facilitare lo scambio e la crescita sociale fra membri di una stessa scuola, che possa nascere l amicizia personale con un bambino più piccolo, rafforzando nel contempo l autostima del grande.
3 La mission del progetto, intesa come presa in cura degli altri nell'ambiente scuola sviluppa la capacità di agire in modo responsabile alla base della formazione ad una cittadinanza attiva a e responsabile. Proprio per questo si è deciso di progettare un percorso basato sulle competenze di cittadinanza sociali e civiche anche nella seconda parte dell'anno scolastico. o SCUOLA: San Martino In Beliseto o SEZIONE: Nuvole e Delfini o INSEGNANTI COINVOLTE: Ardighieri, Napolitano o TEMPI: dal 23 febbraio al 15 giugno con cadenza settimanale. CORNICE DI RIFERIMENTO L ESPERIENZA VIENE PROGETTATA E CONDIVISA A LIVELLO DI ISTITUTO E VEDE COINVOLTE TUTTE LE CINQUE SCUOLE DELL INFANZIA CHE INDIVIDUANO UN PERCORSO METODOLOGICO DIFFERENZIATO NEI VARI PLESSI SVILUPPO DEL PERCORSO Competenza chiave : competenze sociali e civiche Raccomandazioni del 18 dicembre, 2006, inserite nelle Indicazioni del
4 Citando il testo delle Nuove Indicazioni...vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell ascolto, l attenzione al punto di vista dell altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell ambiente e della natura. Tenendo presente le tre aree : del sé, affettivo relazionale e cognitiva, le finalità generali che ci si pone riguardo gli alunni di anni 3 sono: Accettare le indicazioni verbali del tutor Eseguire correttamente quanto indicato dal tutor di riferimento Comunicare il proprio pensiero al compagno Collaborare attivamente nella realizzazione del compito Percorso metodologico: SVILUPPO DEL PROGETTO ORTI IN CASSETTA il percorso prenderà avvio dalla considerazione del fatto che tutto nasce dalla terra (sostanza organica). Cura, rispetto, riposo e lavoro dell uomo compongono un equilibrio che è generatore di fertilità. Il primo ingrediente per la generazione del cibo è la
5 terra. Per gli antichi la terra era una madre. Come tutte le madri lei conosce i suoi figli (i semi) e sa se questi hanno bisogno di essere scaldati oppure no. Ecco il perché delle due colture (a caldo e a freddo). Durante gli incontri i bambini saranno educati alla costituzione di un orto in cassetta: dalla preparazione delle cassette, alla semina, alla scoperta delle particolarità delle piante tipiche del territorio e delle tradizioni legate ad esse. Se le condizioni meteo lo permetteranno, si procederà a breve alla preparazione delle cassette a letto caldo e letto freddo. Lavoro in cassetta e racconti brevi, leggende, storie, filastrocche su piante e semi. Ad ogni piantina sarà dedicata una storia/racconto. Il gruppo dei bambini di cinque anni delle due sezioni sarà diviso in due gruppi che si alterneranno nell ascolto di racconti e nel lavoro in cassetta e verrà individuato per ciascun alunno in bambino piccolo verso il quale svolgerà azione di tutoraggio. SVILUPPO DELLA COMPETENZA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Competenza di cittadinanza POF di Istituto Competenze in uscita a 6 anni curricolo di Istituto Campi di esperienza Traguardi di sviluppo obiettivi
6 COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE COLLABORA : condivide il traguardo da raggiungere con i compagni offrendo le proprie competenze ed accettando quelle degli altri. PARTECIPA : presta attenzione e interviene in modo pertinente portando il proprio contributo, alle varie esperienze. ORGANIZZA IL LAVORO : esegue le consegne in modo autonomo e porta a termine il lavoro seguendo le indicazioni date in Storia ed in Educazione alla Cittadinanza Si orienta nello spazio/tempo in contesti di vita quotidiana. Rispetta, accetta, riconosce, sa lavorare in gruppo. Sa portare a termine i compiti. Il sé e l'altro -Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. -Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. -Sa di avere una storia personale e familiare. -Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Anni 3 -Conoscere se stesso (il mio nome è, i miei genitori sono). -Acquisire sicurezza in sé attraverso esperienze positive. -Conoscere e rispettare le prime regole di vita sociale. Anni 4 -Avere consapevolezza della propria identità in rapporto agli altri e a se stesso. -Acquisire sicurezza in sé attraverso esperienze positive. -Sapere stabilire relazioni positive con adulti e compagni Anni 5 -Effettuare scelte il più possibile consapevoli ed autonome. -Rendersi conto delle proprie capacità e utilizzarle. -Acquisire sicurezza in se attraverso esperienze positive. -Rafforzare la disponibilità alla collaborazione. -Condividere regole per realizzare un progetto comune. -Sapere stabilire positivi rapporti interpersonali con coetanei ed adulti. -Sa esprimere e comunicare agli altri anni 3 Esprimere verbalmente le
7 COMUNICA riconosce l'interlocutore.instaura relazioni interattive.utilizza adeguatamente gli strumenti della comunicazione attraverso tentativi per prove ed errori In italiano : Usa un linguaggio verbale corretto per comunicare, raccontare, chiedere e spiegare. Usa in situazioni concrete un lessico adeguato. i discorsi e le parole emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. -Chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. proprie necessità. anni 4 Esprimere il proprio vissuto, punto di vista, bisogni, idee, desideri, impressioni anni 5 Usare un linguaggio verbale corretto per fare domande e chiedere spiegazioni. Elaborare un messaggio verbale in modo comprensibile. Partecipare attivamente ed in modo adeguato alle conversazioni.
8 Individuazione del pupillo interazione tra bambini della sezione A e sezione B predisposizione personale del bambino/a di cinque anni verso un mezzano oppure un piccolo attenzione ai bambini con bisogni speciali Passaggi chiave Esplorazione/Informazione: Momento dell innesco: creazione del clima; evento stimolo; presentazione del nuovo percorso in termini di conoscenze e abilità. Attività Metodologia Tempi Rielaborazione verbale Conoscenza della figura dell agronomo Narrazione delle proprie esperienze nell ambiente familiare o di amicizie rispetto alla cura delle coltivazioni. Idee e progetti da mettere in atto. Circle time brainstorming 45 min. 30 min.
9 Lavoro in cassetta con preparazione di letto caldo e letto freddo nello spazio esterno della scuola. Osservazione e cura del terreno Attività individuali e di gruppo all esterno. 30 minuti Preparazione della prima pagina del prontuario del bravo ortolano con la tecnica del pop-up che sintetizza le tappe degli apprendimenti acquisiti (letto caldo, letto freddo) Rappresentazioni grafiche individuali e guidate 60 minuti Apprendimento della tecnica della talea (rosmarino) e della semina (spinaci) a dimora nel terreno a letto freddo. Attività individuali e di gruppo all aperto 40 minuti
10 Storie di primavera Narrazioni, individuazione del racconto e rielaborazione 40 minuti Individuazione del pupillo sulla base di indicazioni date Preferenze personali e loro motivazione Predisposizione del cartellone esplicativo 40 minuti Racconti brevi, leggende, storie, filastrocche su piante e semi. Ad ogni piantina sarà dedicata una storia/racconto. Cosa semineremo In base alla stagione verranno seminati: Pisello Insalatina da taglio Zucchine (da regalare ai genitori) Ravanelli Pomidoro (da regalare ai genitori) Spinaci Erba cipollina Basilico Attività individuali e di gruppo De-briefing (dopo-gioco con funzione riflessiva) 6 ore circa
11 Talee di Salvia Rosmarino (da coltivare con i mezzani e i piccoli) Le semine possono subire delle variazioni a seconda dell andamento della stagione. Sistematizzazione/Consolidamento: Momento dell elaborazione: sviluppo, rinforzo e consolidamento del nuovo apprendimento attraverso la presentazione e l organizzazione delle attività, tenendo presente le conoscenze pregresse. Attività Metodologia Tempi Predisposizione di diagramma di flusso su cartellone per fissare l attenzione sulle fasi della semina Discussione Indagine esplorativa finalizzata a stimolare l'osservazione e la verbalizzazione 30 minuti Raccolta, riordino, scelta di materiali fotografici funzionali alle azioni da svolgere per la Discussione Indagine esplorativa finalizzata a stimolare l'osservazione e la verbalizzazione 30 minuti
12 realizzazione di una talea Esperienze di raccolta dati con il p.c. Mobilitazione:Momento del compito autentico: uso del nuovo apprendimento in una situazione inedita. Consegna operativa: I grandi hanno ben chiaro quali sono le azioni utili per svolgere tutoraggio, sono pronti per l applicazione sul campo in una situazione inedita: insegnare ai piccoli la semina ed ai mezzani come fare una talea: immagina di essere un agronomo devi insegare al tuo pupillo come effettuare una semina o una talea, come occuparsi della piantina per poterla regalare ai genitori per Pasqua Articolazione delle attività, metodologia e tempi Attività Metodologia Tempi Prove in situazione/simulazioni orientate ad individuare e scegliere un ruolo rassicurante per ciascuno Individuazione del pupillo E presentazione Conversazione in piccoli gruppi elettivi Rappresentazione grafica E costruzione del cartellone Oppure foto. 20 minuti 30 minuti Semina o predisposizione della talea Attività di manipolazione della terra, dei 30 minuti
13 Accompagnamento del pupillo alla cura dei prodotti Abbellimento del prodotto pronto con materiali della scuola Consegna ufficiale della piantina al pupillo semi, delle piantine Accudimento, accompagnamento Attività di manipolazione 45 minuti 30 minuti 30 minuti Risorse a disposizione: Terra (un angolo del giardino della scuola) Una dozzina di cassette di legno Scatoloni di cartone usati Una confezione di spiedi in bambu Una bottiglietta da ½ litro di plastica per alunno 4 vasetti dello yogurt vuoti e lavati per persona Un rastrellino, una palettina un paio di bottiglie plastica vuote Terriccio Concime secco Semi vari Macchina fotografica P.C.
14 Ricostruzione: Momento dell acquisizione e consapevolezza dei processi attuati da parte degli alunni nel compito autentico Attività Metodologia Tempi Conversazione guidata di gruppo attraverso domande tese a far esplicitare in ciascun bambino il livello di consapevolezza inerente all intero percorso attivato Riflessione a posteriori. 20 minuti Foto dell evento della consegna ufficiale di ciascun tutor al proprio pupillo Rielaborazione personale e di gruppo 30 minuti Questionario rivolto ai genitori Questionario valutativo Non quantificabili Indicatori riferiti alle fasi di lavoro Esperienza di coltivazione delle piante Efficacia dei materiali utilizzati per la presentazione Questionario di autovalutazione
15 Strategie auto-valutative - Questionario autovalutativo da sottoporre ai bambini di 5 anni L insegnante raccoglie le risposte di ciascun bambino e utilizza gli indicatori sotto precisati. Consegna al bambino due smile e chiede a ciascuno, di volta in volta, di alzare con le mani uno o l altro in base alla riflessione personale. LEGENDA: mi è piaciuto non mi è piaciuto
16 griglia di verifica progetto tutoraggio alunni gruppo piccoli ALUNNO Accetta le indicazioni verbali del tutor Esegue correttamente quanto indicato dal tutor di riferimento Comunica il proprio pensiero al compagno Collabora attivamente nella realizzazione del compito
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