Da strumento a patrimonio: documenti e opere PIERANGELO CAVANNA Storico della Fotografia, Torino

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Da strumento a patrimonio: documenti e opere PIERANGELO CAVANNA Storico della Fotografia, Torino"

Transcript

1 Da strumento a patrimonio: documenti e opere PIERANGELO CAVANNA Storico della Fotografia, Torino Ciò che mi propongo con questo intervento è di ripercorrere le vicende che hanno portato alla costituzione delle diverse raccolte che formano il patrimonio fotografico della Fondazione Torino Musei direttamente gestito dalla loro Fototeca 1, con la duplice intenzione di indagarne la natura (e di farne emergere quindi un eventuale definizione, non solo tipologica 2 ) a partire dalla considerazione dei diversi modi e delle differenti ragioni e occasioni che ne hanno determinato la crescita, tracciando un percorso che si sviluppa parallelo a quello della considerazione stessa della fotografia e qui delle fotografie. Poiché l archivio non nasce in quanto tale, né risulta immediatamente chiara, nella storia museale, non tanto cosa debba intendersi per fototeca quanto la necessità della sua stessa esistenza. Più in generale credo che non sia difficile verificare come nel corso del Novecento si sia assistito ad uno slittamento e poi ad uno scambio semantico tra i due termini: convenzionalmente il termine fototeca veniva e in parte ancora viene riferito all insieme delle immagini raccolte e criticamente ordinate da uno studioso, mentre col termine archivio si indicavano le strutture istituzionali di accesso (per quanto ridotto) e quindi lo strumento di condivisione di insiemi più o meno organizzati di fonti fotografiche. Oggi il primo termine ha goduto di una estensione semantica che rimanda all assunzione delle funzioni già proprie del secondo sulla base, direi, di un corrispondente incremento quantitativo del suo ambito d uso, che ha assunto come parametro l insieme degli utilizzatori: passato dall unità ad un numero tendenzialmente infinito. Da testimonianza degli interessi, del metodo e dell opera di un singolo studioso alle necessità eterodirette di un utenza. Il termine archivio mi pare oggi circoscritto a definire l insieme del patrimonio fotografico documentario - e non è precisazione senza conseguenze - pertinente a una istituzione 3 ed eventualmente costituito da fondi ma anche (con variazioni e delimitazioni a volte incerte) da collezioni e semplici raccolte 4. Ulteriore testimonianza infine del passaggio credo irreversibile, specialmente dopo che se ne è consumata la fine - della fotografia da puro strumento conoscitivo e ausilio mnemonico a prodotto culturale e materiale (di cultura anche materiale, cioè) cui si riconosce una valenza, e quindi un valore di bene cui corrisponde finalmente una diversa modalità di lettura, e di accesso, ormai estesa al riconoscimento delle caratteristiche complessive del lavoro fotografico e degli oggetti che questo ha prodotto: delle fotografie.

2 Per questo credo possa essere di un qualche interesse provarsi a mostrare i nessi tra cronologia e definizione tipologica delle diverse raccolte che progressivamente hanno costituito il patrimonio fotografico dei Musei civici torinesi, provando a identificare e poi a riflettere sulle conseguenze che il diverso statuto riconosciuto alle fotografie, ma meglio sarebbe dire alla Fotografia, e quindi ai fototipi: dalla categoria all oggetto, ha determinato nel tempo in relazione alle mutevoli concezioni culturali espresse dall istituzione museale. In questa prospettiva credo sia ormai tempo di riconsiderare le pur notevoli riflessioni di Rosalind Krauss, che aveva auspicato la necessità di abbandonare, o almeno di sottoporre a una seria critica, categorie derivate dall estetica come quelle di autore, opera e genere (come nel caso del paesaggio), [per] cercare di mantenere la fotografia antica nel suo statuto di archivio e di chiedere che si esamini questo archivio in modo archeologico, come Foucault ce ne ha fornito insieme la teoria e l esempio. 5 Vorrei dire allora che, per quanto concettualmente problematici in ambito fotografico 6, la figura, il ruolo, la funzione, la consapevolezza, insomma il progetto autoriale per quanto minimo e tecnologicamente condizionato - non possono essere dimenticati o peggio abbandonati: pena l impossibilità di comprendere storicamente e culturalmente il senso dei materiali prodotti e delle loro sedimentazioni. Con l avvento della tecnologia digitale improvvisamente tutta la fotografia è diventata antica, quindi tendenzialmente passibile di essere riconosciuta nel suo statuto di archivio. Il problema non è però semplicemente questo: non si tratta tanto di sottoporre a critica le categorie indicate dalla Krauss, quanto di stigmatizzarne l uso poco consapevole (e sovente improprio) che ne è stato fatto. Penso infatti sia inutile e dannoso oltre che antistorico provarsi ad escluderle, ma che sia indispensabile liberarle da ogni implicazione meccanicamente e acriticamente derivata dall orizzonte teorico e metodologico, dalla tradizione estetica, e mercantile, della storia e della critica d arte, che va intesa solo come uno dei possibili orizzonti interpretativi. L immagine fotografica deve essere letta e intesa in una prospettiva più complessa e pertinente, che provo a dire culturale; in questo senso è necessario assegnare a ciascuna fotografia un doppio valore documentario: prodotto di una cultura (sociale e individuale, tecnologica e autoriale) che è precisamente espressa da ciascuna fotografia in quanto tale, nella sua individuale materialità di oggetto come nella sua strutturazione discorsiva, ma anche testimonianza di una realtà altra da sé, della condizione storica del referente, rispetto alla quale il valore è fondato interamente sulla sua essenza, sul suo noema. Ciò implica il riconoscimento teorico e fattuale dell'opera fotografica non solo come bene culturale, quale forma particolare di documento/ monumento aperto e disponibile a letture diverse, ma anche quale prodotto e agente di una storia più intrecciata e complessa, a sua volta esito attuale di una cultura di massa fortemente

3 segnata dalla fotografia e dalle altre forme di (ri)produzione e comunicazione tecnologica dell informazione. La fototeca e l archivio, nella loro possibile configurazione e condizione materiale e ancor più nell infinità virtuale delle reti, sono oggi soprattutto strumenti di accesso, di acquisizione e quindi, necessariamente di appropriazione delle immagini che vi si trovano. Non è mia intenzione affrontare, neppure sommariamente, le implicazioni di questi scenari, semmai richiamare l attenzione sulle conseguenze che ne possono derivare in termini di produzione (o negazione) culturale. Vorrei ricordare come proprio l estensione incommensurabile delle possibilità di accesso, acquisizione e manipolazione richiedano una ancora più forte e precisa definizione e rivendicazione dell identità di ciascuna delle fotografie che formano ogni archivio o fototeca che si voglia a regola d arte 7. Non è infatti difficile pensare al patrimonio iconografico che le costituisce come a un infinita fonte di possibilità discorsive, dove le immagini possono diventare altro da sé, disponibili per la strutturazione di nuovi discorsi, di altre narrazioni. È quanto esattamente è avvenuto e avviene nella pratica critica di ogni storico dell arte come in quella artistica, a partire almeno dalle avanguardie storiche. È quanto avviene ogni giorno nelle diverse occasioni della comunicazione e dell uso. Tutte metodiche e pratiche irrinunciabili, che dimostrano però la necessità di ancorare le immagini alla loro identità originaria come al riconoscimento della loro fortuna critica, per quanto ridotta. Una costruzione che è fatta di occasioni e di autori, di scelte tecnologiche più o meno consapevoli, di ragioni e di progetti; di soglie anche minime di considerazione, di decisioni e di caso (e di casi, ovvio) che han fatto sì che dopo essere state prodotte non fossero distrutte o disperse. Senza la consapevolezza e la descrizione (che chiamiamo catalogazione) di quella rete causale che costituisce la loro storia di produzione (e di conservazione) esse perdono la possibilità di essere comprese, di essere coinvolte in un discorso nuovo che non le condanni all oblio dei materiali inerti. Provare a seguire, a inseguire anche 8, le mutazioni incorse nella concezione della fotografia espressa da un istituzione museale consente allora di comprendere come il suo limitarsi a intenderla nel suo statuto di archivio non solo non ne esaurisca il senso ma anche abbia comportato, e a volte comporti ancora rischi non solo per la sua comprensione critica, ma per la sua stessa tutela materiale e giuridica. La fotografia al Museo

4 Il Museo civico di Torino, inaugurato il 4 giugno 1863, nei primi tempi non ebbe carattere ben definito: alle collezioni di oggetti antichi romani e medioevali [rinvenuti nel corso delle demolizioni della Cittadella e in occasione degli scavi per la nuova ferrovia a Porta Susa, ], ai quadri antichi e alle memorie patrie si erano aggiunte due raccolte: la preistorica e l etnologica, in parte avuta in dono e in parte acquistata. 9 I primi materiali fotografici entrarono verosimilmente già negli anni immediatamente successivi alla sua istituzione, sotto forme differenti e in occasioni diverse per la maggior parte oggi non identificabili, ma delle quali può essere utile tentare una prima classificazione: opere sistematiche, quali i bellissimi fascicoli dedicati alle incisioni di Marco Antonio Raimondi da Benjamin Delessert nel , accompagnati da una lucidissima introduzione metodologica 10, o gli album illustrativi e celebrativi, come Turin ancien et moderne che Henri Le Lieure pubblicava nel 1867 con un ricco corredo di testi di autori diversi, una vera e propria guida illustrata alla città, forse pervenuto per il tramite di Pio Agodino, primo Direttore del Museo e tra i redattori dei testi. Alla stessa tipologia appartengono le prime riproduzioni fotografiche di dipinti comprese negli Album della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino a partire dal , considerate una bella novità nonostante le riserve legate alla meccanicità del procedimento, che ne escludeva l artisticità, come quelle che costituiscono l album fotografico dedicato a L opera pittorica di Massimo d Azeglio, realizzato da Cesare Bernieri nel 1866, con presentazione di Federico Sclopis 12. Sono esempi precoci di riproducibilità tecnica delle opere d arte in un contesto come quello torinese particolarmente attento a questo ordine di problemi, come testimoniano gli interventi nelle pagine degli stessi Album di Federico Pastoris (1862) e ancor prima (1860) di Carlo Felice Biscarra, il quale avrebbe ripreso il tema ancora dieci anni dopo in un articolo dedicato alla tecnica di stampa fotoglittica, meglio nota come woodburytipia, adoperata in Francia con esclusiva proprietà dal rinomatissimo editore Goupil, che vi ha consacrato ben mezzo milione di lire 13, la cui licenza italiana era stata recentemente acquistata da Le Lieure con ingente somma. Ben più numerose, come è lecito attendersi, erano le riproduzioni realizzate e pervenute in forma occasionale ed episodica, legate a richieste di perizia e proposte di acquisto 14 di dipinti o di oggetti diversi così come a scambi di cortesie tra artisti e responsabili museali. 15. A Torino, in ambito artistico (ed è nuovamente una distinzione significativa e necessaria 16 ) ancora alle soglie del XX secolo siamo in presenza non tanto di vere e proprie raccolte quanto di forme di accumulo non programmato, in cui secondo la consueta considerazione della fotografia propria della cultura ottocentesca europea (la umile ancella di Baudelaire 17 ) non solo prevaleva la funzione strettamente referenziale, ma mancava ogni idea benché positiva di uso sistematico di

5 questo potente strumento documentario, mancava ancora - non solo da noi, in quegli anni ogni idea di catalogo, e ancor più di archivio. Ciò valeva ancora per Vittorio Avondo ( ) pittore e collezionista, direttore dal 1890 al 1910 del Museo Civico torinese, una delle figure centrali della cultura torinese a cavallo tra XIX e XX che pure usò della fotografia per molte e diverse ragioni 18. Sono riferibili agli anni della sua formazione le trentasette immagini di soggetto romano, tra cui un nucleo significativo di stampe delle Vedute di Roma e dei contorni in fotografia pubblicate da Giacomo Caneva nel 1855, mentre dipendono dai diversi ruoli istituzionali da lui successivamente ricoperti la presenza della serie di vedute di architetture piemontesi e valdostane realizzate nel 1882 da Giovanni Battista Berra e da Vittorio Ecclesia per la Commissione conservatrice dei monumenti di antichità e d arte della Provincia di Torino 19 o quella con figuranti in costume realizzata ancora da Ecclesia nel 1884 al Borgo Medievale di Torino costruito per l Esposizione generale italiana del 1884 sotto la direzione di Alfredo d Andrade; un opera in cui più chiara risulta a diversi livelli l influenza della cultura della fotografia (l idea di catalogo, l idea di vero/simile). 20 Alla direzione museale di Avondo va poi riferito il progetto della riproduzione fotografica e quindi in fotocollografia e in cromolitografia dei migliori capi d arte del Museo 21, edita nel 1905 sotto il titolo di Museo Civico di Torino - Sezione Arte antica 22. Il volume ebbe ampia distribuzione e notevole successo, richiesto da studiosi e istituzioni diverse: da Robert Forrer a Bernard Berenson, dalle Scuole d Arte applicata di Venezia a R. Agostoni fabbricante torinese di mobili, adempiendo così a quella funzione di istruttiva raccolta per ricchi e poveri cui mirava anche il coevo progetto di Pubblica Raccolta Fotografica che portò alla costituzione del ricetto di Brera 23. Sebbene fosse una campagna documentaria dedicata al patrimonio museale nessuna traccia documentale porta a credere che questa implicasse la costituzione di un archivio o di un qualsivoglia strumento di studio. Di un progetto di comunicazione a fini celebrativi semmai, come negli stessi anni accadeva (sempre per restare a Torino) con le collezioni dell Armeria Reale, ma anche senza contraddizione con intenti didascalici e divulgativi, rivolgendosi paternalisticamente agli artigiani, i destinatari ideologicamente ideali di ogni arte applicata, meglio sarebbe dire applicabile a un attività che solo nominalmente si poteva definire industria. Una prima consapevole attenzione per la raccolta sistematica di documentazione fotografica nell ambito dei Musei civici torinesi si ebbe con Giovanni Vacchetta, nominato Direttore della Sezione Arte Antica e Arti Applicate alla Industria nel 1913, a tre anni dalla morte di Avondo. Da tempo 24 sensibile al dibattito internazionale e locale sulla costituzione di raccolte fotografiche documentarie, tra i suoi atti iniziali vi fu l istituzione di un primo nucleo di archivio fotografico

6 mediante l acquisizione delle 463 lastre commissionate all Istituto Italiano d Arti Grafiche di Bergamo in vista della realizzazione del padiglione piemontese per l Esposizione romana del 1911 in occasione del cinquantenario dell Unità 25, e successivamente di altre 126 riprese eseguite dagli Alinari nel Secondo la ricostruzione fatta da Vittorio Viale, in questo periodo il Museo disponeva quindi di un corpus di circa 600 lastre, che costituivano il maggior complesso di documentazione fotografica, che di monumenti e di oggetti d arte del Piemonte sia liberamente a disposizione degli studiosi 26. Notazione forse velatamente polemica nei confronti del ben più ricco e chiuso archivio fotografico delle Soprintendenze, ma per noi particolarmente interessante per quanto rivela dell idea di archivio propria della Direzione museale: non gli album e le stampe ottocentesche, e neppure la documentazione sistematica (seppur parziale) del patrimonio museale, ma quella del patrimonio artistico regionale, mentre Lorenzo Rovere - successore di Vacchetta alla Direzione del Museo - andava costituendo per personali ragioni di studio una fototeca vera e propria, dove le circa seimila immagini (fototipi e cartoline, anche non fotografiche) erano da lui raccolte e organizzate in stretta relazione con le schede di storia dell arte e con il ricco fondo librario 27. Vittorio Viale, che gli successe nel 1930, procedette lungo la direttrice tracciata da Vacchetta e l anno successivo formalizzò l istituzione dell Archivio Fotografico dei Musei Civici di Torino con una prima dotazione annua di L mediante la quale diede avvio ad una campagna di riproduzione dei principali quadri e i più interessanti oggetti del Museo torinese 28 che ampliava la documentazione prodotta da Augusto Pedrini per il volume di Mario Soldati, Galleria d Arte Moderna del Museo Civico di Torino, edito nel 1927, ancora sotto la direzione di Lorenzo Rovere. Nello stesso tempo non rinunciava però alla possibilità di costituire un Archivio Fotografico dei monumenti e degli oggetti d arte del Piemonte (formulata nel 1932 al Congresso della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti di Cavallermaggiore), allo scopo di riunire il materiale prodotto dalle diverse Società di Studi, ritenuto a rischio di dispersione: per questo invitava a donare le lastre, anzi le belle lastre, che ogni anno qui fra noi, studiosi e fotografi, eseguiscono per le loro ricerche archeologiche o artistiche. 29 Le sollecitazioni del Direttore non rimasero senza risposta: negli anni immediatamente successivi confluirono infatti nell Archivio Fotografico dei Musei civici torinesi le fotografie raccolte dalla Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti (oggi non chiaramente identificabili), quelle prodotte in occasione della Mostra della SS.Sindone del 1931 e verosimilmente anche quelle realizzate da Albert Erich Brinkmann per il suo Theatrum Novum Pedemontii, (Düsseldorf, L.Scwann, 1931). A queste si aggiunsero successivamente le riprese commissionate per le grandi esposizioni promosse da Viale quali Gotico e Rinascimento in Piemonte, Torino ,

7 Vercelli e la sua provincia dalla romanità al fascismo, Vercelli 1939 o ancora l imponente Mostra del Barocco piemontese, del 1963 per la cui preparazione vennero realizzate quasi settemila riprese. Per quanto significative nei loro esiti le committenze istituzionali hanno costituito però solo una parte del meccanismo di accrescimento e diversificazione del patrimonio fotografico museale, che si è progressivamente arricchito per rilevanti acquisizioni di Fondi, senza determinare però alcuna significativa mutazione nella considerazione della fotografia. Solo con benevola attenzione possiamo riconoscere alcuni slittamenti di senso del suo valore documentario: passato inavvertitamente da referenziale a storico. Ciò è stato specialmente vero per le circa cinquemila stampe fotografiche comprese nel Fondo d Andrade 30, donato dal figlio Ruy nel Il recupero e la salvaguardia di questo fondamentale patrimonio da un lato ribadivano l originario utilizzo referenziale della fotografia mentre la assumevano forse per la prima volta in questo contesto e per quanto implicitamente - tra le fonti documentarie storiche. Anche la tormentata acquisizione del Fondo Gabinio 31, parzialmente acquisito nel , rispondeva ad analoghe esigenze ed è proprio al permanere del puro interesse referenziale che dobbiamo la perdita di una rilevantissima parte della produzione di quello che è stato uno dei più significativi autori dei primi decenni del Novecento. Delle 4424 lastre che costituivano la consistenza originaria dell offerta, allo stato attuale ne risultano presenti solo 1078 essendo le altre - relative a soggetti già documentati - state scartate dallo stesso Direttore. Viale si dimostrava così, nonostante la rilevanza della cultura fotografia nel contesto torinese di primo Novecento, ancora insensibile ai suoi autonomi valori espressivi, incapace di accogliere l idea del fotografo come autore, della fotografia come opera (non necessariamente d arte) 33, del valore intrinseco del fondo come corpus. Per registrare un diverso atteggiamento, una differente sensibilità occorre procedere ben oltre negli anni e giungere almeno alla fine del secolo quando, nel 1997, venne perfezionata l acquisizione dell importante fondo di Stefano Bricarelli 34, autorevole esponente della fotografia artistica italiana nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, per donazione della figlia Carla. In questa occasione finalmente ciò a cui si è mirato sono stati proprio il riconoscimento e la salvaguardia dell intero archivio. La volontà di acquisizione si è fondata sul riconoscimento del valore autoriale, considerando solo in seconda istanza quello della testimonianza documentaria che pure è inevitabilmente presente e non può, né deve essere disconosciuto. And in the end Le Fototeche d Arte saranno (mai state?) a regola d arte : e cosa mai si potrà intendere con ciò? Che è l arte a dettarne le regole, ovvero il suo studio? E se il Museo è il tempio dell Arte com è che

8 questo almeno qui, da noi, in una storia non brevissima per lungo tempo non ha avuto una Fototeca, ma forse un Archivio e certamente delle raccolte, anche dei Fondi, ma non delle collezioni? E poi, ancora: forse che la Fototeca d Arte corrisponde a un idea di fotografia che non corrisponde più allo stato dell arte? Insomma: le vicende sottese alla definizione storica di un termine (non di una struttura: concettuale e materiale) apparentemente semplice e piano come fototeca mostrano ancora una volta come solo il lavoro critico possa sperare di recuperare il senso delle diverse accezioni storicamente determinate, forse anche per farlo fruttare nell oggi. Basta però un solo passo falso per ritornare alla partenza: come nel gioco dell oca. 1 La Fondazione costituisce dal 2002 l ente autonomo di gestione dei Musei civici torinesi: Borgo e Rocca Medioevale; GAM - Galleria civica d Arte Moderna e Contemporanea; MAO - Museo di Arti Orientali (apertura prevista fine 2008); Palazzo Madama Museo civico d Arte antica, Biblioteca d Arte e Fototeca. Le diverse Raccolte e Fondi sono prevalentemente conservati presso l Archivio fotografico, che ha nella Fototeca la sua struttura di gestione e di accesso e ad oggi una consistenza complessiva di circa fototipi, cui si sono aggiunte nel corso del 2007 le circa fotografie già facenti parte del patrimonio della Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. Numerose immagini sono presenti anche nella Biblioteca d Arte e, a partire dall ultimo decennio, nelle Collezioni della GAM, qui specialmente nella forma propriamente contemporanea di opera, frutto di una politica di acquisizioni espressa non solo in relazione a singoli eventi espositivi, che ha portato all arricchimento del patrimonio museale con opere di Gabriele Basilico, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, per non citarne che alcuni. 2 Nel corso di un recente convegno dedicato agli Archivi fotografici on-line, Tiziana Serena si è provata tra le altre cose - a misurare la varietà terminologica con cui si indicano questi multiformi ed eterogenei insiemi di sedimentazione di immagini fotografiche ( raccolte fotografiche, fototeche, iconoteche, collezioni, fino a sfondare i confini disciplinari per riferirsi a fondi e archivi ) (p.3 ) per arrendersi infine, almeno in occasione del suo intervento in queste giornate senesi ( chiamatele come volete ). Questo provocante cedimento mi pare un ulteriore indizio della distanza che ancora ci separa da una possibile definizione condivisa, ma è un invito che non vorrei accogliere, e - in termini generali - non avrei paura a provare a definire cosa sia un Fondo fotografico (in attesa della scheda ICCD, certo) cosa un archivio o una fototeca. Certo non mi pare si sfondi alcun confine disciplinare parlando di fondi e archivi anche a proposito di fotografie, nel momento in cui queste vengono a costituire insiemi storicamente e culturalmente determinati e identificabili, mentre altra questione potrebbe porsi (forse) in merito alla definizione di fototeca, sebbene anche qui la risposta (non temendo di misurarsi con la banalità) sembra essere piuttosto semplice, soprattutto se pensata in analogia con altre strutture organizzate di accesso al contenuto informativo di specifiche tipologie di oggetti, sulla scia del modello antico delle biblioteche. Ciò di cui invece sono convinto è che sia poco utile guardare ai sistemi utilizzati dai produttori, dai fotografi per tentare di individuare modelli o risposte: le tassonomie e i criteri organizzativi messi a punto da questi autori si muovono su di un terreno e in un quadro diverso; bastano e devono bastare a loro stessi proprio in quanto attori privilegiati della relazione coi materiali da loro stessi prodotti. La loro organizzazione non è intesa quale percorso di conoscenza, quale momento di una ricerca (se non, a volte, di senso) ma più comunemente quale necessità di reperimento. Cfr. Tiziana Serena, Il posto della fotografia (e dei calzini) nel villaggio della memoria iconica totale. Uno sguardo sulle raccolte fotografiche oggi, in Archivi fotografici on-line, Cinisello Balsamo, Museo di Fotografia Contemporanea, giugno 2007, a cura di Gabriella Guerci, Atti disponibili on-line all indirizzo da leggersi ora in parallelo con l intervento qui pubblicato. 3 Quasi superfluo ricordare che si parla di archivio anche in relazione al patrimonio fotografico di enti diversi dai musei (industrie, università, strutture ospedaliere, organi di polizia e istituzioni militari e simili, editori e giornali ecc.) così come all intera produzione di singoli fotografi o agenzie. Pur senza estendere ulteriormente la riflessione alle implicazioni pertinenti a questi differenti contesti, credo sia utile ricordare come ciascuno di questi archivi si trasformi in fondo nel momento in cui venga versato in una struttura conservativa di ordine superiore. 4 Pur non potendo entrare nel merito vorrei ricordare come non di rado il lavoro critico condotto su di un corpus di opere determini un mutamento anche sostanziale del riconoscimento autoriale, con conseguenze giuridiche per le quali rimando al saggio di Carlo Eligio Mezzetti qui pubblicato - ma anche conservative, mercantili e patrimoniali. 5 Rosalind Krauss, Teoria e storia della fotografia, Milano, Bruno Mondadori, 1996, p.48. Una profonda riconsiderazione critica di alcuni concetti fondamentali della cultura fotografica è stata operata anche da André Rouillé, La photographie entre document et art contemporain, Paris, Gallimard, 2005, che ha espresso forti riserve sul valore degli apporti strutturalisti e semiotici nella definizione della fotografia. Se la storia dell arte e quella della fotografia si devono trasformare in una più generale e problematica storia delle immagini che aspira ad essere una storia, necessariamente culturale, delle rappresentazioni, allora tutti i nostri strumenti analitici e critici andranno ripensati allontanandosi come già aveva sostenuto Ian Jeffrey anni fa ( Introduction, in Id., Photography. A Concise History, London, Thames and Hudson, 1981, pp. 7 9) dai modelli interpretativi mutuati più o meno consapevolmente dalla storiografia artistica. In questo senso credo vada accolto l invito, forse la sfida di André Gunthert a verificare la possibilità di pensare una storia del fotografico, inserita nel più ampio orizzonte di studi di cui si è detto; si vedano i diversi interventi contenuti in Joan Fontcuberta, editor, Photography. Crisis of History, Barcelona, ACTAR, Nella contemporaneità lunga che si avvia con le prime avanguardie storiche la figura e il ruolo dell autore in relazione allo statuto dell opera sono stati certamente condizionati da ciò che negli anni recenti è stato definito come il fotografico cioè una logica di funzionamento dell immagine e una sua relazione con la realtà, con l autore e con i fruitori tipica della fotografia, ma comune anche a molte altre espressioni dell arte contemporanea ( ) un vasto e unitario (per quanto sfaccettato) ambito d esperienza ( ) in cui i confini

9 tradizionali tra fotografia e arte sembrano venir meno, o piuttosto costituire essi stessi un nuovo campo di attività e di teoria., Roberto Signorini, Arte del fotografico: i confini della fotografia e la riflessione teorica degli ultimi vent anni, Pistoia, Editrice C.R.T., 2001:7. Per quanto riguarda l altro ambito problematico di definizione della figura dell autore, quello catalografico, mi permetto di rimandare al mio Oggetti, autori, cataloghi, in Oriana Goti, Sauro Lusini, a cura di, Strategie per la fotografia. Incontro degli archivi fotografici, Atti del convegno, Prato 30 novembre 2000, Prato, Archivio Fotografico Toscano, 2001, pp in cui riflettevo criticamente sulle conseguenze dell eccesso di autorialità che caratterizzava l approccio concettuale su cui si fondava il tracciato della Scheda F/ ICCD del 1999, anche qui riducendo la feconda ambiguità della fotografia. 7 In termini più generali il significato di ogni fotografia è profondamente embricato di elementi sociali e politici. [Ma non dobbiamo credere che] i significati e gli elementi politici si infiltrino semplicemente dall esterno in una fotografia in paziente attesa. Cos è la fotografia in sé stessa, prima che entri a far parte di uno specifico contesto socio politico? La domanda è tanto impossibile quanto necessaria; impossibile perché non può mai darsi un prima incondizionato, necessaria perché il postulare un momento originario è la condizione fondante dell identità stessa. Geoffrey Batchen, Each Wild Idea: Writing Photography History, Cambridge Massachussets, The MIT Press, 2001: VIII-IX (traduzione mia). 8 Le ricerche condotte sulla formazione delle raccolte fotografiche che costituiscono il patrimonio della Fondazione Torino Musei ma il problema è certo comune ad altre istituzioni simili hanno mostrato con grande evidenza come sia difficile anche solo ritrovare tracce documentali delle diverse fasi e occasioni in cui queste sono state storicamente acquisite, per non dire delle ragioni. Rimando per questo al volume da me curato Vittorio Avondo e la fotografia, Torino, Fondazione Torino Musei, 2005, ma voglio almeno ricordare, a titolo esemplificativo, come il Dessin photographique d après le procedé de M. Daguerre con la Veduta della chiesa della Gran Madre di Dio, realizzato da Enrico Federico e Carlo Jest l 8 ottobre 1839, ad oggi il più antico dagherrotipo italiano noto, venne rinvenuto nei depositi museali solo nel 1977, senza che se ne sia potuta stabilire la provenienza o la data di ingresso. 9 Memoria sulla storia del Museo e le sue collezioni, 1899, citata in Carla Ceresa, Valeria Mosca, Daniela Siccardi, a cura di, Archivio dei Musei civici: Inventario , Torino, Città di Torino, 2001:I, p Benjamin Delessert, Notice de la vie de Marc Antoine Raimondi graveur Bolonais accompagné de reproductions photographiques de quelques uns de ses estampes, 7 voll., Paris- Londres, Goupil & C. Colnaghi & C., Nella nota esplicativa l autore dichiara che «les planches qui accompagnent cette Notice sont la reproduction la plus exacte possible des gravures mêmes de Marc-Antoine. La grandeur est scrupuleusement celle de l original ; et non seulement l effet général de l estampe, mais chaque trait, chaque contour doit être fidèlement rendu. J ai voulu faire moi-même les négatifs de ces planches : tous ont été faits sur papier. Quelques personnes m ont conseillée des types sur glace par l albumine ou le collodion : j aurais obtenu plus de finesse et de netteté, mais je n aurais pu éviter, je crois, une dureté et une séchesse qui n existent pas dans les estampes de Marc-Antoine ; ces procédés selon moi, conviennent principalement aux graveurs de l école de Pontius, de Bolswert, de Wille.», vol. I, p Cfr. Dario Reteuna, Fotografia e Belle Arti alla Promotrice di Torino, in Fotologia, vol.13, primavera/estate 1991, pp L album è costituito da venti stampe all albumina da lastre di grande formato. A Bernieri si deve anche l importante lavoro di documentazione del cantiere del Canale Cavour, cfr. P.Cavanna, Culture photographique et societé en Piemont: , in Le Monde Alpin et Rhodanien, n.2-4, 1995, pp Carlo Felice Biscarra, Fotoglittica Stabilimento Le Lieure in Torino, in L Arte in Italia, IV, 1870, p Testimonia la rilevanza di queste forme di accumulo non programmato di documentazione fotografica il puro dato quantitativo di stampe di riproduzione di opere d arte delle più diverse tipologie conservate nel Fondo Avondo, cronologicamente riferibili per la gran parte agli anni compresi tra l istituzione del Museo (1863) e il compimento della sua Direzione (1910). Tale materiale, sinora mai studiato, presenta un rilevantissimo interesse in relazione alle vicende del mondo dell arte piemontese, e in parte italiana, in tutte le sue sfaccettature, dalla produzione al collezionismo alla museologia e costituisce l ulteriore testimonianza della pervasività della fotografia nella cultura delle belle arti sin dai primissimi decenni successivi all invenzione. 15 Sebbene apparentemente distante dal tema delle vere e proprie fototeche d arte credo valga almeno la pena di ricordare la consuetudine dello scambio tra artisti di carte de visite o di ritratti ambientati, ciò che ha portato alla formazione di vere e proprie gallerie tascabili che sono a loro volta la visualizzazione di trame di relazione in molti casi non altrimenti documentabili, sebbene allo stato attuale delle conoscenze a volte irrimediabilmente mute. (Si confrontino ad esempio le serie di ritratti pubblicati in Telemaco Signorini: una retrospettiva, catalogo della mostra, Firenze, 1997, Firenze, Artificio, 1997 e in Vittorio Avondo e la fotografia, 2005). Vorrei ancora aggiungere la consuetudine, già ottocentesca, di commissionare e conservare la documentazione fotografica della propria produzione artistica, come fu ad esempio per Domenico Morelli, che raccolse alcune centinaia di riproduzioni di suoi dipinti e disegni (cfr. Domenico Morelli: il pensiero disegnato, catalogo della mostra, Torino 2001, a cura di Claudio Poppi, Torino, GAM, 2001 ). Quella pratica, poi ampiamente diffusa sino all oggi, ha portato alla costituzione di fototeche d arte di tipologia ancora differente da quelle considerate in queste giornate di studi, ma altrettanto problematiche e interessanti. 16 Per una puntuale considerazione delle diverse iniziative in ambito nazionale si veda Marina Miraglia, La fortuna istituzionale della fotografia dalle origini agli inizi del Novecento, in 1899, un progetto di fototeca pubblica per Milano: il ricetto fotografico di Brera, catalogo della mostra, Milano, 2000, a cura di M. Miraglia, Matteo Ceriana, Milano, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, 2000,pp Diverso fu l atteggiamento in ambito internazionale e poi italiano - nei confronti del patrimonio architettonico, oggetto di sistematiche attenzioni a partire almeno dal Giovanni Fiorentino, L Ottocento fatto immagine, Palermo, Sellerio, 2007: 76 passim, ha recentemente messo a confronto queste posizioni con il diverso pensiero dell americano Oliver Wendelll Holmes in un affascinante quadro sulle origini della comunicazione di massa. 18 Tra i beni pervenuti al Museo col suo legato testamentario del 1911 risultano circa 3000 fotografie che solo con una accurata operazione critica è stato possibile assegnare rispettivamente alla sua biografia ovvero al suo ruolo istituzionale. Cfr. Vittorio Avondo e la fotografia, Nel 1878 il Ministro della Pubblica Istruzione Bonghi aveva invitato ogni prefetto a rivolgersi alle Commissioni Conservatrici perché colla scorta dell Elenco dei Monumenti approvato dalla Giunta Superiore di Belle Arti e rimessole nel 1875, voglia indicare per ciascuno dei più importanti le figure d insieme e quelle di dettaglio che meglio valgano a darne una chiara idea. Avute queste indicazioni, Ella mi farà cosa graditissima se acquisterà, e al caso farà eseguire in doppia copia le fotografie corrispondenti, cercando di averle di dimensioni il più possibili uniformi e prossime a 0,30 x 0,40. ( Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino, III, 1880, p.10). Nell ottobre dello stesso anno la neonata Commissione conservatrice dei monumenti di arte e di antichità di Torino discuteva la proposta ministeriale, ma solo quattro anni più tardi, nel 1882, venne deliberato di assegnare il compito di

10 fotografare il circondario di Torino e Susa e il territorio di Ivrea e Aosta a due dei migliori professionisti piemontesi Giovanni Battista Berra (Fotografia Subalpina) e Vittorio Ecclesia, assistiti rispettivamente da Carlo Felice Biscarra e da Crescentino Caselli. In occasione della Esposizione generale italiana del 1884 prese poi avvio il progetto di costituzione di una Raccolta completa e sistematicamente ordinata di riproduzioni architettoniche di edifici nazionali che la I Sezione del V Congresso degli Ingegneri e Architetti Italiani che si svolse in quella occasione aveva affidato al Collegio torinese; nel successivo congresso (Venezia, 1887) questo presenterà il Catalogo del neonato Museo Regionale di Architettura, ospitato al Borgo Medievale. (Collegio Architetti di Torino, Catalogo del Museo Regionale di Architettura, Torino, Camilla e Bertolero, 1887, p.1). È utile ricordare a questo proposito che un analogo progetto di costituzione di un Museo di Architettura e Belle Arti della Liguria, da realizzarsi nella chiesa restaurata di Sant Agostino a Genova, fosse stato avanzato già nel dicembre 1883 proprio da Alfredo d Andrade, figura centrale nelle vicende della realizzazione del Borgo Medioevale di Torino e del citato Congresso torinese del 1884 (cfr. Giorgio Rossini, Chiesa di S. Agostino, in Alfredo d Andrade: Tutela e restauro, catalogo della mostra, Torino, 1981, a cura di M.G. Cerri, D. Biancolini Fea, L. Pittarello, Firenze, Vallecchi, pp ). 20 Tra la documentazione fotografica pervenuta al Museo torinese durante la direzione di Avondo va ricordato anche l importante nucleo di stampe presentate in occasione della Prima Esposizione Italiana di Architettura inaugurata nel febbraio del A conclusione dell evento le opere esposte vennero affidate al locale Circolo degli Artisti per essere quindi donate, nell aprile dell anno 1900 al costituendo Museo civico di Architettura, poi non realizzato. Entrarono così a far parte del patrimonio del Museo civico anche decine e decine di fotografie, intere serie documentarie realizzate dai più autorevoli fotografi italiani: dai palazzi veneziani fotografati da Paolo Salviati alle architetture ferraresi minuziosamente descritte da Pietro Poppi (Fotografia dell Emilia), dalla campagna documentaria sul patrimonio monumentale friulano di Antonio Sorgato alle affascinanti vedute siciliane di Giuseppe Bruno: un primo reale nucleo di collezione e di archivio fotografico di cui nessuno dei direttori successivi seppe riconoscere l interesse e il valore. 21 Verbale del 15 giugno 1900, AMCTO CAP5, n.80. Il progetto editoriale originava dalla divisione, stabilita nel , delle due sezioni museali: la pinacoteca moderna venne spostata nella palazzina realizzata per l Esposizione nazionale di Belle Arti del 1880 nell allora Corso Siccardi (oggi Galileo Ferraris) sul sedime dell attuale Galleria d Arte Moderna e Contemporanea, mentre la sezione di Arte Antica rimase nella primitiva sede di via Gaudenzio Ferrari. Inizialmente prevista per la grande esposizione del 1898, la pubblicazione vide la luce solo nel 1905 per una serie di difficoltà istituzionali e produttive. Della campagna documentaria realizzata per l occasione attualmente si conservano in Archivio solo alcune decine di stampe originali. 22 Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della Direzione del Museo, da riprese appositamente effettuate dalla Studio di riproduzioni artistiche di Edoardo Balbo Bertone di Sambuy, come specifica il sottotitolo. 23 Il testo integrale del progetto è stato pubblicato da Andrea Strambio, Profilo documentario della Fototeca di Brera, in 1899, un progetto di fototeca pubblica per Milano, 2000, pp (p.32). Per più ampie considerazioni sul contesto milanese rimando all intervento di Silvia Paoli in questi Atti. 24 Nel 1897 Vacchetta aveva già elaborato per il Circolo degli Artisti di Torino un progetto di catalogazione del patrimonio piemontese mediante l istituzione di un Museo Piemontese di Architettura, che nella sezione V doveva ospitare negative fotografiche, allo scopo di non disperdere energie e informazioni. I timori espressi dalla commissione del Circolo degli Artisti lo portarono poi a ridimensionare il progetto, ridotto infine alla più vaga intenzione di ospitare qualunque negativo fotografico, giudicato buono ed in ottimo stato di conservazione, riproducente un monumento artistico del Piemonte. (R. Albanese, E. Finocchiaro, M. Pecollo, a cura di, G. Vacchetta. Volontà d arte: il gusto del particolare, Cuneo, Comune di Cuneo Assessorato per la Cultura, 1990, p. 141) L iniziativa non ebbe alcun seguito sebbene la Sezione di Architettura del Circolo raccogliesse negli anni le fotografie presentate alle diverse esposizioni, come quella del 1890, poi cedute come si è detto - al Museo Civico nel maggio Quella campagna fotografica venne nello stesso anno ampiamente utilizzata per il volume dedicato a Torino, edito dallo stesso Istituto per la cura di Pietro Toesca. 26 Vittorio Viale, Necessità di un archivio fotografico dei monumenti e degli oggetti d arte del Piemonte, Torino, Tip. Anfossi, 1933, p Il materiale raccolto da Rovere ( ) è entrato a far parte del patrimonio museale alla morte dello studioso, per donazione da parte della famiglia. La documentazione iconografica, suddivisa per autore o per scuola, riguarda il patrimonio artistico, in particolare pittorico in un arco cronologico che giunge, pur con limitazioni progressive sino al XIX secolo, mentre quasi nulla è la documentazione di opere del Novecento. Allo stato attuale delle conoscenze non risulta invece che Rovere avesse promosso l accrescimento della raccolta fotografica museale, sebbene la sua attenzione per i temi della documentazione fotografica risalisse almeno al 1911, quando aveva proposto alla Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti di raccogliere colla cooperazione di tutti i soci le fotografie dei monumenti d arte e di antichità del Piemonte costituendo nella società un archivio fotografico, coinvolgendo nell iniziativa fotografi dilettanti e professionisti. (R. Albanese, E. Finocchiaro, M. Pecollo, p.193). 28 Viale, 1933, p Viale, p Sulla figura e l opera di D Andrade risulta ancora fondamentale il riferimento a Alfredo d Andrade, Sulle vicende che portarono progressivamente all acquisizione di questo Fondo si veda Mario Gabinio: dal paesaggio alla forma. Fotografie , catalogo della mostra, Torino , a cura di P. Cavanna, Paolo Costantini, Torino, Umberto Allemandi, Anche il decennio successivo si presenta ricco di importanti acquisizioni (Carlo Nigra: ; Lorenzo Rovere: 1950; l editore Celanza: 1951) e alla fine del mandato di Viale (1965) il patrimonio complessivo dell Archivio fotografico è valutato in più di ventimila fototipi, ai quali si aggiungono verso la fine del decennio (1968) i circa negativi e positivi di Gabinio pervenuti con la donazione Marcellino-Alessio (cui si aggiunse l acquisto di circa un migliaio di stampe nel 1991), più altri tremila fototipi provenienti da commesse e doni diversi, non specificati dalle fonti. 33 La fortuna critica della figura e dell opera di Gabinio credo costituiscano un caso esemplare di quanto la considerazione delle fotografie (non della Fotografia) quale documento o quale opera abbia rilevantissime implicazioni in termini di salvaguardia e tutela, non solo fisica ma anche giuridica delle stesse, per tacere delle implicazioni patrimoniali. 34 Si veda Stefano Bricarelli: fotografie, catalogo della mostra, Torino 2005, a cura di P. Cavanna, Torino, GAM, Il Fondo è costituito da circa negativi su pellicola, 2700 stampe in diverse tecniche e circa 2000 diapositive, con cronologia Quasi superfluo poi ribadire che - come anche per Gabinio, e come sempre dovrebbe accadere solo la disponibilità di un fondo

11 fotografico sostanzialmente esaustivo se non, illusoriamente, completo consente di affrontare compiutamente lo studio critico di un autore.

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

Storia della Catalogazione in Italia. Prof. Francesco Morante

Storia della Catalogazione in Italia. Prof. Francesco Morante Storia della Catalogazione in Italia Prof. Francesco Morante Origini della catalogazione Le prime disposizioni legislative legate alla catalogazione dei beni culturali sorgono per la necessità di limitare

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

L INDICIZZAZIONE SEMANTICA

L INDICIZZAZIONE SEMANTICA L INDICIZZAZIONE SEMANTICA Nell indicizzazione semantica un documento viene indicizzato per il contento concettuale dell opera che manifesta ovvero secondo il significato. Essa pertanto ha lo scopo di

Dettagli

Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie

Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie useo Mercantile 2014/15 Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie Elisabetta Carnielli, tel. 0471 945530 e-mail: elisabetta.carnielli@camcom.bz.it http://www.camcom.bz.it/it-it/altriservizi/museo_mercantile.html

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Gruppo Territoriale Piemonte

Gruppo Territoriale Piemonte Gruppo Territoriale Piemonte L avvio Verso la fine degli anni Novanta un piccolo gruppo di coordinatori pedagogici e di educatori ha sentito il bisogno di riorganizzare una rete di collegamento tra le

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE LE ESSENZIALI DI DISEGNO E classe prima Liceo scientifico utilizzare regole e tecniche grafiche progettare un minimo percorso grafico costruire un disegno geometrico, impiegando in maniera appropriata

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA SECONDA EDIZIONE RIVISTA E AMPLIATA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Seconda edizione rivista ed ampliata EDIZIONE DELL AUTORE In

Dettagli

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei.

Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei. REGIONE PIEMONTE BU32 07/08/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 21 luglio 2014, n. 32-151 Adesione della Regione Piemonte in qualita' di Socio Fondatore Successivo alla Fondazione Torino Musei. A

Dettagli

RISOLUZIONE N. 23/E. Roma, 19 febbraio 2014

RISOLUZIONE N. 23/E. Roma, 19 febbraio 2014 RISOLUZIONE N. 23/E Roma, 19 febbraio 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Scambio punti nell ambito di operazioni a premio rilevanza ai fini dell imposta sostitutiva di cui all articolo 19, comma

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone

Dettagli

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 udita la relazione del Segretario Generale; esaminato l art.3 del d.l. 138/2011, convertito

Dettagli

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti Il nostro paese Incontro con Collegio Docenti Concorezzo, 28 Ottobre 2015 1 L Archivio Storico (ASC) Via S.Marta 20 Concorezzo www.archiviodiconcorezzo,it mail: info@archiviodiconcorezzo.it L Archivio

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704. Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze. d iniziativa del senatore AMATO

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704. Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze. d iniziativa del senatore AMATO Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore AMATO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 28 MAGGIO 2008 Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze TIPOGRAFIA

Dettagli

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Con questo termine si identifica lo spazio pubblico, diverso dallo Stato, creato all interno dei café francesi dell

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento

LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) relatore: Monica riferimento Poletto Perché lavorate insieme? Non farsi questa domanda e non comunicarsi la risposta ha conseguenze negative sulla vita dell

Dettagli

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome. Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

BILANCIO PREVENTIVO 2015. Linee programmatiche

BILANCIO PREVENTIVO 2015. Linee programmatiche BILANCIO PREVENTIVO 2015 Linee programmatiche Il 2014 ha rappresentato, così come nelle intenzioni del Consiglio, un anno di forte rilancio delle attività della Fondazione e conseguentemente di ampliata

Dettagli

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

COMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo

COMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo COMMISSIONE GRANDI RISCHI Programma Operativo Nel primo incontro della Commissione Grandi Rischi, tenutosi a Celano il 15 luglio, è stato discusso il documento preliminare e sono state individuati i primi

Dettagli

PALAZZO RISO, MUSEO D ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA CONCORSO DI IDEE PER LA COPERTURA DELLA SCALA DELLA NUOVA ALA DEL MUSEO RISO DI PALERMO

PALAZZO RISO, MUSEO D ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA CONCORSO DI IDEE PER LA COPERTURA DELLA SCALA DELLA NUOVA ALA DEL MUSEO RISO DI PALERMO Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell Identità siciliana Dipartimento dei Beni culturali e dell Identità siciliana PALAZZO RISO, MUSEO D ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA CONCORSO DI IDEE

Dettagli

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Lavorare in gruppo Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Premessa La conoscenza del gruppo e delle sue dinamiche, così come la competenza nella gestione dei gruppi, deve prevedere

Dettagli

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina

Dettagli

Benvenuti in BPER Banca.

Benvenuti in BPER Banca. Benvenuti in BPER Banca. Passato Presente e Futuro si intrecciano a formare una storia unica che parla di evoluzione, conquiste e risultati tangibili. Il Presente si arricchisce del Passato, ascolta il

Dettagli

Oggetto: parere legale in merito alla competenza professionale degli. E stato chiesto di conoscere il mio parere in merito alla competenza

Oggetto: parere legale in merito alla competenza professionale degli. E stato chiesto di conoscere il mio parere in merito alla competenza Oggetto: parere legale in merito alla competenza professionale degli Architetti a rilasciare una certificazione energetica. E stato chiesto di conoscere il mio parere in merito alla competenza professionale

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

D- Localizzazione La zona è vicina al centro storico di Schio, ed è situata tra la Fabbrica Alta e il torrente Leogra.

D- Localizzazione La zona è vicina al centro storico di Schio, ed è situata tra la Fabbrica Alta e il torrente Leogra. Il Quartiere operaio Nuova Schio di Schio ( Vicenza ) A- Indirizzo del sito Via Maraschin/ Torrente Leogra I-36015 SCHIO B- Contatto Arch. Farida Cavedon, Comune di Schio, Servizio Urbanistica Via Pasini

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Formazione e sviluppo per la Pubblica Amministrazione

Formazione e sviluppo per la Pubblica Amministrazione Formazione e sviluppo per la Pubblica Amministrazione aread L evoluzione tecnologica, linguistica, tecnico-normativa nella Pubblica Amministrazione L Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

La Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica

La Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli

Dettagli

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara Allegato 7 RELAZIONE: IL TEST DEI RITRATTI COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL CAMBIAMENTO DELLA PERCEZIONE DELLE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI L elaborazione del modello transteorico di

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA Anno Accademico 2015/2016 Docente Patrizia Gioia patrizia.gioia@uniroma1.it 28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale CULTURA E FORMAZIONE I musei rappresentano una straordinaria

Dettagli

Genova-Italia 1931-2011

Genova-Italia 1931-2011 LA LIGURIA ALLA MOSTRA DEL GIARDINO A CURA DI ANDREA LEONARDI La Mostra del Giardino Italiano è stata una tappa fondamentale per lo studio dei giardini storici. L iniziativa, svoltasi a Firenze nel 9,

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

SHORT on Work Concorso internazionale di documentar brevi sul lavoro

SHORT on Work Concorso internazionale di documentar brevi sul lavoro Scuola Internazionale di Dottorato in Relazioni di Lavoro SHORT on Work Concorso internazionale di documentar brevi sul lavoro 2013-2 edizione Short on Work global short-video contest on contemporary work

Dettagli

GLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI

GLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI Convegno Standard per i musei della Regione Piemonte GLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI Adriano Da Re Torino, 3 Dicembre 2007 Agenda La Fondazione Torino Musei

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

I Gas palestre di democrazia

I Gas palestre di democrazia I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

Sistema di valutazione della performance

Sistema di valutazione della performance COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO PREMESSA Il Sistema Oasi WWF Italia è attualmente costituito da 118 oasi, di cui 77 sono

Dettagli

D&P Turismo e Cultura snc

D&P Turismo e Cultura snc D&P Turismo e Cultura snc La Società D&P turismo e cultura si occupa generalmente della valorizzazione del patrimonio culturale e della promozione turistica della regione Marche, offrendo una vasta gamma

Dettagli

idee per il libero mercato

idee per il libero mercato idee per il libero mercato Quali forme di gestione per i musei italiani? La Grande Brera e il futuro del nostro patrimonio culturale Finalità dello studio Produrre una panoramica anche attraverso l esposizione

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART DI FRONTE ALL OPERA D ARTE IMPARARE A LEGGERE UN SISTEMA COMPLESSO L arte contemporanea ci pone problemi inaspettati. Quando entriamo in un museo o in una galleria,

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Ventennale del Museo Barovier&Toso

Ventennale del Museo Barovier&Toso Ventennale del Museo Barovier&Toso IL PRIMO MUSEO VETRARIO PRIVATO A VENEZIA FESTEGGIA VENTI ANNI Giugno 2015 S ono ormai trascorsi venti anni dall inaugurazione del Museo Barovier&Toso, unico museo privato

Dettagli

FPf per Windows 3.1. Guida all uso

FPf per Windows 3.1. Guida all uso FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete

Dettagli