OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE"

Transcript

1 1/2 3,6k k 1,5k OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE Stima e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza delle per fascia dimensionale APRILE 2015 #1 (2 a+2b) 12,5% 75,5%

2 2 SOFFERENZE IN CALO TRA PMI E GRANDI IMPRESE SINTESI DEI RISULTATI Il gap tra e aziende rimarrà significativamente superiore rispetto a quello pre-crisi I prestiti alle imprese rappresentano il fattore di maggiore vulnerabilità per le banche italiane: dello stock di 184 miliardi di euro di sofferenze lorde raggiunto a dicembre, oltre la metà (131 miliardi, pari al 16% dei crediti concessi) è originato da società non finanziarie. Nonostante alcuni recenti segnali di miglioramento, il flusso di nuove sofferenze delle imprese è rimasto su livelli storicamente molto elevati, che ne rendono necessario un attento monitoraggio. Tra i dati ufficiali rilasciati dalla Banca d Italia sulle sofferenze non esistono però dettagli relativi a un importante aspetto del fenomeno, la dimensione delle imprese che entrano in default. Abi e Cerved hanno avviato un progetto congiunto che ha il duplice scopo di stimare i tassi di ingresso in sofferenza per le diverse fasce dimensionali delle imprese, con un ampio grado di copertura del territorio e del settore in cui operano le società italiane, e di formulare previsioni per questi insiemi, basate su scenari macroeconomici aggiornati periodicamente. In generale, la ricostruzione delle serie storiche per classe dimensionale delle imprese conferma la percezione di una maggiore rischiosità associata a dimensioni minori di impresa, ma con alcune notevoli eccezioni 1. Nel complesso, le imprese (meno di 10 addetti e un giro d affari inferiore a 2 milioni di euro) evidenziano tassi di ingresso in sofferenza doppi rispetto a quelli delle società (oltre 250 addetti e più di 50 milioni di euro di fatturato). Questo non avviene nelle costruzioni, settore in cui con la crisi le sofferenze si sono impennate in misura maggiore tra le imprese e la loro incidenza ha superato quella stimata per le PMI e per le aziende. 1. Al maggior rischio in media delle imprese di minori dimensioni non corrisponde un maggiore rischiosità nei termini di rischio di portafoglio. Numerose evidenze mostrano, infatti, che il rischio delle imprese di minori dimensioni ha una componente idiosincratica più elevata di quella delle imprese maggiori e quindi risulta più bassa la correlazione tra gli eventi di default e si riduce, di conseguenza, la rischiosità del portafoglio crediti delle imprese.

3 3 Stime e previsioni dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze 1,7% totale società 1,2% 1% 0,6% 3,8% 3,9% 3,1% 2,6% 2,6% 1,9% 1,9% 3,6% 2,9% 2,5% 1,9% 1,3% Secondo le previsioni, nel 2016 il tasso di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie è previsto in calo dall attuale picco del 3,7% al 3%. Il miglioramento riguarderà tutte le fasce dimensionali, ma nel 2016 il differenziale di rischio tra società minori e società di dimensione maggiore sarà significativamente superiore a quello precrisi: la lunga fase di recessione e di stagnazione che ha colpito l economia italiana ha infatti innalzato i tassi di ingresso in sofferenza in tutte le fasce dimensionali, colpendo con maggiore durezza le società più. Per il 2015 e il 2016 si prevede l avvio di un graduale processo di convergenza dei tassi, con una riduzione dei gap tra le società minori e quelle di dimensione maggiore, ma insufficiente per compensare l ampliamento di questo divario, osservato tra e.

4 4 LE SOFFERENZE BANCARIE DELLE IMPRESE ITALIANE Secondo i dati più recenti della Banca d Italia, alla fine del, lo stock di sofferenze lorde bancarie ha raggiunto la cifra record di 183,7 miliardi di euro, pari al 9,6% del totale dei crediti verso la clientela. É un valore che, per effetto della lunga crisi che ha colpito l economia italiana, si è più che quadruplicato rispetto ai circa 43 miliardi di fine 2. I dati evidenziano che la parte più rilevante delle sofferenze, sia in termini assoluti che in relazione ai prestiti erogati, riguarda le, che alla fine dello scorso anno hanno accumulato 130,8 miliardi di sofferenze lorde, il 16,2% rispetto allo stock di crediti concessi (808,4 miliardi). Sofferenze lorde del sistema bancario italiano 183,7 miliardi di euro 130,8 altri Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia dic 07 dic 08 dic 09 dic 10 dic 11 dic 12 dic 13 dic 14 Il flusso di nuove sofferenze delle imprese indica che questo stock non è destinato a ridursi nei prossimi mesi: benché in calo, a settembre del l incidenza sui crediti in bonis è infatti rimasta su livelli storicamente elevati, quadrupli rispetto a quelli osservati prima dell inizio della crisi. Se calcolato con riferimento al numero di prestiti (e non al loro importo), il tasso di ingresso in sofferenza mostra invece una tendenza in aumento, con un massimo del 3,7% raggiunto nel terzo trimestre dello scorso anno. Tassi di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 4,3 3,7 numeri importi 1,6 1,1 Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q Diversamente dai dati di settembre, i valori di fine non includevano i dati di Cassa Depositi e Prestiti

5 5 Il diverso andamento del tasso di ingresso in sofferenza per numero e importo sembrerebbe indicare un miglioramento della situazione per le imprese di maggiore dimensione, ma questo fenomeno non può essere misurato dalle statistiche ufficiali. Tra i dati rilasciati dalla Banca d Italia esistono infatti dettagli relativi alle sofferenze per area geografica, settore dell impresa, importo del credito erogato dalle banche, ma non alla dimensione delle società che ricevono il prestito. Sulla base degli score individuali di rischio che Cerved produce per le imprese italiane, è possibile produrre delle stime che replicano con un buon grado di accuratezza le statistiche ufficiali e che consentono di colmare questo vuoto informativo (v. box). La ricostruzione delle serie storiche per classe dimensionale delle imprese conferma la percezione di una maggiore rischiosità associata a dimensioni minori di impresa, ma con alcune notevoli eccezioni. Nel (l ultimo anno per cui sono state rilasciate le statistiche ufficiali per tutti i quadrimestri) il tasso di ingresso in sofferenza pari al 3,6% per la generalità delle è stimato al 3,8% per le imprese, al 3,1% per le società, al 2,6% per le aziende e all 1,9% per le società di dimensione maggiore. In altri termini, in base alle stime, il tasso di ingresso in sofferenza delle aziende è nel doppio rispetto a quello delle. L esercizio di stima conferma per il andamenti eterogenei tra le società di maggiore dimensione e quelle più : le e le imprese hanno interrotto l aumento dei tassi, che si confermano sui livelli dell anno precedente; viceversa, le e le aziende hanno visto aumentare ulteriormente l incidenza delle sofferenze sui prestiti in bonis, ampliando il gap con le altre fasce dimensionali. L incidenza relativa delle sofferenze tra diverse dimensioni di impresa non è risultato stabile nel tempo e le serie storiche così stimate possono essere anche un utile strumento per capire come si è trasformato con la crisi il rischio relativo delle diverse fasce dimensionali. Gli indici evidenziano che nelle fasi di tensione finanziaria (dopo la crisi finanziaria dovuta al crollo delle torri gemelle nel settembre del 2001 e dopo la crisi dei mutui subprime dell estate del ) il rischio tra le diverse classi dimensionali tende a ridursi, probabilmente per la maggiore reattività delle imprese a situazioni di difficoltà finanziaria. Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa totale società 1,7% 1,2% 1% 0,6% 3,8% 3,9% 3,1% 2,6% 2,6% 1,9% 1,9%

6 6 IL PROGETTO ABI-CERVED PER LA STIMA DEI TASSI DI DECADIMENTO PER DIMENSIONE DI IMPRESA Cerved e Abi hanno avviato un progetto congiunto che ha lo scopo di stimare e prevedere i tassi di decadimento per classe dimensionale delle imprese, contribuendo così ad ampliare il set informativo a disposizione degli analisti e, più in generale, di tutti gli operatori interessati. Il progetto si pone l obiettivo di stimare i tassi di ingresso in sofferenza in numeri a partire dal 1990 per macrosettore di attività economica, area geografica e classe dimensionale delle imprese, per un totale di 64 cluster, e di modellare i tassi così ottenuti per poter costruire previsioni e simulazioni. La stima dei tassi di decadimento è ottenuta attraverso un processo che utilizza uno score di Cerved disponibile per il complesso delle società italiane, il CeBi-Score4, come valutazione sintetica del rischio economico-finanziario di un impresa, trasformandolo in indicatori individuali del rischio delle singole o EIDR (Expected Individual Default Rates) e riproporziando gli EIDR sulla serie storica pubblicata dalla Banca d Italia. La possibilità di disporre di un indicatore a livello individuale con la proprietà di replicare, in media, le dinamiche dei tassi di decadimento di sistema, fornisce un potente stimatore del tasso stesso a livello di cluster dimensionale. Attraverso una proporzione è stata quindi ricostruita la serie storica dal 1990 dei tassi di decadimento (TD) per i 64 cluster considerati nel progetto. Nell ambito del progetto di ricerca, Cerved e Abi distinguono le in quattro classi dimensionali, utilizzando i criteri definiti dalla Commissione Europea: CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER DIMENSIONE Microimpresa Piccola impresa Media impresa Grande impresa Occupati < 10 < 50 < e e e oppure Fatturato 2mil 10mil 50mil > 50mil oppure oppure oppure e Attivo 2mil 10mil 43mil > 43mil I tassi di decadimento ottenuti alimentano un modello di stima di rischiosità dei prestiti alle imprese con un grado di dettaglio dato dall intersezione tra i livelli di dettaglio settoriale, territoriale e dimensionale.

7 7 GLI ANDAMENTI SETTORIALI Secondo i dati della Banca d Italia, nel il tasso di ingresso in sofferenza si è attestato al 3,5% nell industria, al 5% nell edilizia e al nel terziario, con un forte ampliamento dei divari settoriali rispetto ai livelli del (compresi tra l 1,5% e l 1,8%). In base alle stime, nell industria è previsto un miglioramento già nel, mentre nelle costruzioni e nei servizi i tassi risulteranno in ulteriore aumento toccando valori, rispettivamente, del 5,4% e del. Tassi di ingresso in sofferenza per macrosettore 5,0% 5,4% flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti per dimensione delle società non finanziarie 3,5% servizi costruzioni industria agricoltura 1,8% 1,5% 1,5% Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia Nell industria il gap tra aziende minori e imprese più risulta ancora più pronunciato di quello stimato per il complesso delle : nel il tasso di ingresso in sofferenza è dell 1,8% tra le imprese e più del doppio per le imprese, il 4%. In tutte le fasce dimensionali manifatturiere è stato raggiunto un picco negativo nel, mentre si stima un miglioramento di un decimo percentuale nel, quando l incidenza delle sofferenze dovrebbe toccare nel complesso il. Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nell'industria totale industria 2,1% 1,3% 1,1% 0,7% 4,0% 3,9% 2,9% 2,8% 2,5% 2,4% 1,8% 1,7%

8 8 Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nelle costruzioni 7,1% 6,8% 6,2% 6,3% 5,6% 5,8% 4,9% 5,2% totale costruzioni Diversamente da quanto osservato nel resto dell economia, nelle costruzioni a una maggior dimensione di impresa non corrisponde un minor tasso di sofferenza. Nel le società hanno evidenziato tassi che hanno toccato un record del 7,1%, contro il 6,2% delle imprese, il 5,6% delle aziende e il 4,9% delle imprese. In base alle stime, questa anomalia ha iniziato a manifestarsi nel con differenziali che si sono ampliati fino al. Nel il tasso di ingresso in sofferenza è previsto in aumento nell edilizia al 5,4% (dal 5%) con un ulteriore peggioramento per le imprese e per le PMI, mentre le società riducono il loro tasso di tre decimi percentuali. Il differenziale si riduce, ma rimane negativo per le società maggiori. Nel per le imprese del terziario sono stimati tassi di ingresso in sofferenza pari all, la metà rispetto al dato ufficiale, che si riferisce a tutte le fasce dimensionali. I tassi aumentano al 2,2% per le società, al 2,6% per le aziende e al per le imprese. Nel il tasso, in aumento di due decimi percentuali, cresce in tutte le fasce dimensionali con un ampliamento dei gap tra le aziende di diversa dimensione. Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nei servizi 2,6% 2,2% 3,6% 2,8% 1,7% totale servizi 1,1% 0,9% 0,6%

9 9 GLI ANDAMENTI TERRITORIALI I dati territoriali relativi ai tassi di ingresso in sofferenza delle evidenziano una forte divaricazione dei differenziali che già si osservavano prima della crisi: nel i tassi si sono attestati al 3,1% nel Nord Ovest (1,4% nel ), al 2,8% nel Nord Est (1,2%), 4% nel Centro Italia (1,7%), 4,8% nel Mezzogiorno e nelle Isole (). Per il, si stima che i tassi rimarranno agli stessi livelli del nel Nord Est e nel Centro, aumenteranno di un decimale nel Nord Ovest e cresceranno di mezzo punto nelle regioni meridionali, che aumenteranno il gap negativo con il resto della Penisola. In tutte le aree del Paese a una minore dimensione aziendale corrispondono tassi di ingresso in sofferenza maggiori e in tutte le fasce dimensionali considerate il rischio di insolvenza è superiore nelle regioni Centro-Meridionali rispetto a quanto stimato per quelle del Nord. Tassi di ingresso in sofferenza per macroarea flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 5,3% 4,8% 4,0% 4,0% 3,1% Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 1,7% 1,4% 1,2% 2,8% 2,8% Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia Tra e i tassi sono aumentati di 2,5 punti tra le imprese del Mezzogiorno, arrivando a toccare il 4,8%, il massimo osservato in tutta la Penisola. Nel Centro, l aumento dell incidenza delle sofferenze stimato tra le società minori è leggermente minore, del e porta il tasso dell area al 4,1%. Minore l impatto sulle imprese settentrionali, che però più che raddoppiano i tassi tra e : dall al nel Nord Ovest e dal 1,4% al 3,1% nel Nord Est. Microimprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 1,8% 1,4% 5,3% 4,8% 4,1% 4,1% 3,5% 3,1% 3,1%

10 10 Le imprese del Sud e delle Isole sono le società che, in base alle stime, hanno sofferto di più la crisi, con un incremento delle sofferenze tra e di 2,6 punti percentuali, dal 2,1% al 4,7% e un tasso che sfiora quello delle imprese. Più contenuti, ma comunque significativi, gli aumenti osservati nel Centro (di 2,2 punti al 3,7%), nel Nord Est (+, al 2,5%) e nel Nord Ovest (+ al 2,6%). Nel si stima ancora un forte incremento nel Mezzogiorno (di un ulteriore mezzo punto, con un tasso che arriverà al 5,2%), un ulteriore lieve aumento nel Nord Ovest (di un decimo di punto), un tasso che rimarrà allo stesso livello tra le società del Centro, mentre nel Nord Est si stima un inversione di tendenza, con un calo dell incidenza delle sofferenze di 0,1 punti percentuali. Anche tra le imprese i tassi di ingresso in sofferenza sono aumentati maggiormente nel Centro-Sud, con incrementi di oltre due punti tra e, contro aumenti di 1,3-1,4 punti nel Nord. Nel, l incidenza delle sofferenze è stimata al 4,5% nel Sud e nelle Isole, al 3,3% al Centro, al nel Nord Ovest e all 1,8% nel Nord Est. Piccole imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea 4,7% 5,2% flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 2,1% 1,5% 1,0% 0,9% 3,7% 3,7% 2,6% 2,7% 2,5% 2,4% Medie imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea 4,2% 4,5% flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 2,0% 3,3% 2,2% Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 1,4% 0,8% 0,7% 1,9% 1,8%

11 11 Grande imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 1,2% 0,8% 0,6% 0,5% 3,8% 2,7% 2,7% 1,5% 1,4% 1,2% Le stime relative ai tassi di ingresso in sofferenza per le imprese indicano che il divario Nord-Sud è particolarmente ampio per questa fascia dimensionale, con tassi del tra le società maggiori del Mezzogiorno, oltre il doppio di quanto stimato per quelle settentrionali (1,5% nel Nord Ovest e 1,4% nel Nord Est). Nel loro complesso, le società meridionali risultano rischiose come una impresa del Nord Ovest e più di una impresa del Nord Est. Nel, il divario è atteso in ulteriore aumento, con un tasso che toccherà il 3,8% nel Mezzogiorno, aumenterà di un decimale nel Nord Ovest, rimarrà allo stesso livello nel Centro e si ridurrà di 0,2 punti nel Nord Est.

12 12 LE PREVISIONI AL 2016 Secondo lo scenario macroeconomico di riferimento utilizzato per formulare le previsioni sui tassi di ingresso in sofferenza, nel 2015 l economia italiana uscirà dalla recessione, con una moderata crescita del Pil (+0,6%), che dovrebbe prendere vigore nel 2016 (+1,1%). La ripresa dovrebbe essere supportata da una graduale e lenta ripresa della domande interna e da un contributo più incisivo delle esportazioni, che dovrebbero crescere del 3-4% nel biennio di previsione. Pil Consumi famiglie Consumi pubblici Investimenti fissi lordi di cui: in attrezz. e macch. in costruzioni altri investimenti Esportazioni Importazioni Scenario macroeconomico di riferimento Prezzi al consumo (NIC) Tasso di disoccupazione -1,9-2,8-0,7-5,4-4,5-6,8-2,0 0,6-2,7 1,2 12,2-0,4 0,4-0,6-3,4-3,1-4,4 0,0 2,3 0,3 0,4 12, ,6 0,6-0,2 0,7 1,3 0,4 0,6 3,2 2,5 0,8 12, ,1 0,8 0,5 2,0 2,6 2,0 0,1 3,7 2,6 1,1 12,4 Fonte: Istat e previsioni Abi In base a questo scenario, si prevede che per il complesso delle italiane i tassi di ingresso in sofferenza si ridurranno al nel 2015 e al 3% nel Le previsioni per dimensione di impresa indicano l avvio di un graduale processo di convergenza dei tassi, con una riduzione dei gap tra le società minori e quelle di dimensione maggiore. Il fenomeno dovrebbe essere favorito da un lato, dalla ripresa dell economia e, dall altro, dal processo di ristrutturazione che ha interessato il sistema economico, con l uscita dal mercato delle imprese più fragili, soprattutto di dimensione minore. Previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa totale società 3,9% 3,7% 2,6% 1,9% 3,6% 2,9% 3,0% 2,5% 1,9% 1,3% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved

13 13 Industria: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 3,9% 2,8% 2,4% 3,5% 2,9% 3,0% 2,5% 1,9% totale industria 1,7% 1,9% 1,3% 1,5% 1,0% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Al termine dell esercizio di previsione, l incidenza delle sofferenze è attesa al 2,5% nell industria, in calo di circa un punto rispetto alla stima per il. La riduzione prevista è di un punto per e imprese, di 0,9 punti per le aziende e di 0,7 punti per le società maggiori, che saranno quelle più vicine ai valori pre-crisi. Nelle costruzioni il tasso di ingresso in sofferenza, pur in calo di 0,9 punti rispetto al, è previsto nel 2016 a livelli storicamente molto elevati, pari a quasi il triplo di quanto osservato nel. In base ai modelli, il recupero sarà particolarmente sostenuto tra le società di maggiore dimensione, per cui i tassi diminuiranno dai 6,8 punti percentuali del ai 4,7 del 2016, tornando al di sotto di quelli stimati per le PMI (4,9% per le aziende e 5,2% per le società) ma non di quelli previsti per le imprese (al 4,4%). Costruzioni: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 6,8% 6,3% 5,8% 5,4% 5,2% 5,6% 5,4% 5,2% 4,8% 4,7% 5,2% 4,9% 4,7% 4,5% 4,4% totale costruzioni Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved

14 14 Servizi: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa totale servizi 3,6% 2,8% 1,7% 2,6% 2,1% 2,9% 2,8% 1,8% 1,4% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Nel 2016 si prevede che l incidenza delle sofferenze diminuirà al 2,8% nei servizi, in calo dal del. Il miglioramento è maggiore per le imprese (dal 3,6% al 2,9%), rispetto a quanto atteso per le aziende (da 2,8% a ), alle (da a 1,8%) e alle (da 1,7% a 1,4%). Dal punto di vista territoriale, i modelli indicano un miglioramento diffuso a tutte le aree del Paese, ma alla fine dell esercizio di previsione il gap tra il Centro-Sud e il resto del Paese rimarrà significativo. Nel 2016 il tasso di ingresso in sofferenza è infatti previsto nel Sud e nelle Isole al 4,4%, nel Centro al, nel Nord Ovest al 2,4% e nel Nord Est al 2,2%. Le previsioni per dimensione di impresa indicano che ancora nel 2016 il rischio delle società del Mezzogiorno () rimarrà superiore a quello delle imprese che hanno sede nel Nord. Previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per macroarea flusso annuale di sofferenze rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 5,3% 4,0% 2,8% 4,9% 3,7% 2,8% 2,5% 4,4% 2,4% 2,2% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved

15 Consulta i grafici interattivi su know.cerved.com

OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE

OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE DICEMBRE #17 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 RITARDI AI MINIMI E PROTESTI IN FORTE CALO NEL TERZO TRIMESTRE SINTESI DEI RISULTATI

Dettagli

EvoluzionE E cifre sull agro-alimentare CredIto I trimestre 2014

EvoluzionE E cifre sull agro-alimentare CredIto I trimestre 2014 AGRItrend Evoluzione e cifre sull agro-alimentare Credito I trimestre 2014 A 4 CREDITO impieghi per il settore agricolo. In particolare, tutte le circoscrizioni hanno mostrato una tendenza all aumento

Dettagli

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Agosto 2012 Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Aumentano le imprese con Ebitda insufficiente per sostenere oneri e debiti finanziari Alla ricerca della marginalità perduta Sintesi dei risultati

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese

La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese Valerio Vacca Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Presentazione rapporto Fedart, 9 dicembre 2015 Vacca Congiuntura

Dettagli

CONFINDUSTRIA-CERVED: RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2015

CONFINDUSTRIA-CERVED: RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2015 CONFINDUSTRIA-CERVED: RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2015 Duro l impatto della crisi, ma anche dalle PMI del Sud arrivano primi segnali di ripartenza. Servono più imprese gazzelle per trainare ripresa. Più di

Dettagli

Rapporto PMI Mezzogiorno 2015

Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Il Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Gli effetti della crisi sulle PMI meridionali Il rischio delle PMI meridionali Le prospettive e le misure necessarie per favorire la ripresa

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Salvio CAPASSO Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e del Territorio Napoli, 12 maggio 2015 Agenda

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento 26 marzo 2013 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI in provincia di Trento il contesto economico Nel 2012 l area dell euro è nuovamente in recessione, con una riduzione del Pil pari allo 0,6%; si stima che permanga

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Presentazione del Rapporto

Presentazione del Rapporto Presentazione del Rapporto Cremona, 5 giugno 5 L economia della Lombardia Paola Rossi Banca d Italia Sede di Milano Divisione Analisi e Ricerca economica territoriale Camera di Commercio di Cremona L economia

Dettagli

L attività degli intermediari finanziari

L attività degli intermediari finanziari L economia del Friuli Venezia Giulia L attività degli intermediari finanziari Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Del Linguaggio, dell Interpretazione e della Traduzione Università di Trieste

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del

Dettagli

MUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE

MUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE MUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE Nel primo trimestre del 2015 il mercato della compravendita degli immobili residenziali non dà segni di ripresa.

Dettagli

Workshop di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e Provincia 21 luglio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa

Workshop di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e Provincia 21 luglio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa Workshop di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e Provincia 21 luglio 2015 Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 Fattori POSITIVI CRITICITA EROGAZIONI in aumento DOMANDA

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010 Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

L attività dei confidi

L attività dei confidi L attività dei confidi Un analisi sui dati della Centrale dei rischi Valerio Vacca Banca d Italia febbraio 214 1 Di cosa parleremo Il contributo dei confidi ail accesso al credito delle pmi La struttura

Dettagli

BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A

BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A L economia del Veneto Venezia, 17 giugno 2014 Le imprese L'eredità della crisi Indice del PIL (2007=100) Nel Nord Est la riduzione cumulata del PIL è di 8 punti percentuali.

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) 1. A giugno 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è sempre

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari Economie regionali L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008 2009 Cagliari 2 0 0 9 20 La nuova serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014)

RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) 1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) PRINCIPALI GRANDEZZE BANCARIE: CONFRONTO 2013 VS 2007 2007 2013 Prestiti all'economia (mld di euro) 1.673 1.851 Raccolta da clientela (mld di euro)

Dettagli

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA Presentazione dei dati del 4 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA 1 Nell ormai consueto

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO PREMESSA Il mercato del credito sta dando segnali di ripartenza. Le prime avvisaglie di miglioramento si erano viste già dalla

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

L economia della Liguria

L economia della Liguria L economia della Liguria Genova, 15 novembre 2011 Il contesto: la situazione 2010 VARIAZIONI ANNUALI DEL PIL (valori percentuali) VARIAZIONI ANNUALI DEGLI OCCUPATI (valori percentuali) 4 1 2 1,7 1,3 0,5

Dettagli

CONFINDUSTRIA-CERVED: II RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2016 PMI DEL SUD RIALZANO LA TESTA, MA IL CONTO DELLA CRISI RESTA SALATO

CONFINDUSTRIA-CERVED: II RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2016 PMI DEL SUD RIALZANO LA TESTA, MA IL CONTO DELLA CRISI RESTA SALATO CONFINDUSTRIA-CERVED: II RAPPORTO PMI MEZZOGIORNO 2016 PMI DEL SUD RIALZANO LA TESTA, MA IL CONTO DELLA CRISI RESTA SALATO Si rafforzano i segnali positivi dalle PMI del Sud: i livelli pre-crisi sono ancora

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALIMENTARE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione L industria alimentare è piuttosto importante per l economia italiana; il valore aggiunto prodotto da questo settore rappresenta

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016 Trieste, 19 febbraio 2016 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Gianmarco Paglietti Consorzio Camerale per il credito e la finanza Cremona, 17 giugno 2013 L economia nel 2012 PIL

Dettagli

La congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche

La congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche La congiuntura del credito in Emilia-Romagna Direzione Centrale Studi e Ricerche 1 marzo 2015 Credito in lenta uscita dal ciclo negativo Il minimo del ciclo negativo dei prestiti è chiaramente alle spalle,

Dettagli

ANALISI DEL MUTUATARIO

ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.

Dettagli

ANALISI DEL PRODOTTO

ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano alcuni

Dettagli

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro 2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report IL RECENTE STUDIO DELLA SVIMEZ CONFERMA NOTEVOLI DIFFERENZE TERRITORIALI ED EVIDENZIA SVANTAGGI COMPETITIVI ANCE SALERNO: CREDITO, CONFIDI A DUE VELOCITA Nel 2013 su oltre 22 miliardi

Dettagli

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 21 L economia del Molise I prestiti bancari È proseguito il calo dei prestiti bancari,

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825,8 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite Numero di compravendite Numero di compravendite Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 1 G E N O V A NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 1 1.. Evoluzione delle compravendite Settore

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015

DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015 REPORT No. 20 del 24 settembre 2015 INDICE DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015 Premessa e definizione degli aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio 1. Evoluzione

Dettagli

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE 1/2 3,6k 1.000 1k 1,5k OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE Stima e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza delle per fascia dimensionale MAGGIO 2016 #3 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 2

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

...... delle Partecipate e dei fornitori

...... delle Partecipate e dei fornitori ...... I pagamenti della Pubblica Amministrazione, delle Partecipate e dei fornitori...... numero D i c e m b r e 2 0 1 301 FATTURE SCADUTE E NON PAGATE I PAGAMENTI DELLA PA E DEI FORNITORI PA Il nuovo

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010 IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010 Il volume di erogazioni per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane (pari a 12.343 milioni di euro) registra, nel terzo trimestre

Dettagli

Economie regionali. Bologna aprile 2010

Economie regionali. Bologna aprile 2010 Economie regionali Bologna aprile 21 L'andamento del credito in Emilia-Romagna nel quarto trimestre del 29 2 1 3 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti

Dettagli

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Indice o I rischi macroeconomici o I rischi settoriali: famiglie e imprese

Dettagli

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei

Dettagli

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Febbraio 2012 13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Il 13 Rapporto sulle retribuzioni in Italia 2012 fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato delle professioni ed offre una rappresentazione

Dettagli

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,

Dettagli

I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE

I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE 730 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE OCSE Economic Outlook 21 novembre 2013 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) 1. A fine 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.830,2 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna

Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo 15 giugno 2 Italia Marzo 2 ha convalidato il leggero miglioramento

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) 1. A maggio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.815 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Workshop PRESENTAZIONE PREZZI DEGLI IMMOBILI di Milano e Provincia 4 febbraio 2014

Workshop PRESENTAZIONE PREZZI DEGLI IMMOBILI di Milano e Provincia 4 febbraio 2014 Workshop PRESENTAZIONE PREZZI DEGLI IMMOBILI di Milano e Provincia 4 febbraio 2014 2 MUTUI RESIDENZIALI Sommario 2013 Domanda Offerta Erogazioni Contratti stipulati Compravendite assistite da mutuo Tipologia

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 novembre 2014 Verso quota 0% I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento trend di miglioramento in corso da alcuni mesi: le variazioni annue dello stock

Dettagli

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 8 Febbraio 2013 Ancora senza credito ANCORA SENZA CREDITO I primi segnali di inversione del ciclo economico non trovano ancora conferma nei dati del credito. Il 2012 si è infatti

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Aprile 2013 Prestiti più cari PRESTITI PIÚ CARI Continuano a ridursi i flussi creditizi, ma con velocità meno pronunciata che nei mesi precedenti. Anche le sofferenze registrano

Dettagli