21/10/2014. Economia dei gruppi e delle operazioni straordinarie 2014/2015. Michela Piccarozzi LEZIONE 3 IL LEASING LE RETRIBUZIONI FONDI
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1 Economia dei gruppi e delle operazioni straordinarie 2014/2015 Michela Piccarozzi LEZIONE 3 IL LEASING LE RETRIBUZIONI FONDI 1
2 Il leasing è un contratto atipico (non previsto dal Codice Civile) per mezzo del quale l azienda acquisisce il diritto all utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito, dietro corrispettivo di una serie di pagamenti. Attraverso il leasing, l azienda non acquisisce la proprietà del bene ma soltanto il diritto all utilizzo dello stesso. Il bene, pertanto, non entra a far parte del patrimonio aziendale. Un soggetto (locatore o concedente) concede ad un altro (utilizzatore) il a fronte del pagamento di un. Alla scadenza del contratto è prevista per l'utilizzatore la facoltà di acquistare il bene stesso, previo l'esercizio dell'opzione di acquisto, con il pagamento di un 2
3 Il leasing può essere finanziario od operativo; tale distinzione dipende dal contenuto sostanziale dell operazione piuttosto che dai suoi elementi formali. Nel dettaglio le due tipologie di leasing dipendono dalla forma contrattuale e dal numero di soggetti coinvolti. Il leasing operativo è un contratto nel quale intervengono due soggetti: il produttore l utilizzatore Produttore Utilizzatore Restituzione del bene 3
4 LA CAUSA ECONOMICA: La motivazione economica di un contratto di leasing operativo è identificabile nel mero godimento di un bene di terzi tramite pagamento di un canone periodico come contropartita. L acquisto finale del bene risulta solo una ipotesi eventuale. Tale tipologia si configura come un contratto di LOCAZIONE dove non vi è trasferimento dei rischi connessi all utilizzo del bene. Il leasing finanziario è un contratto nel quale intervengono tre soggetti: il produttore la società di leasing l utilizzatore Produttore Società Leasing Utilizzatore Restituzione del bene / acquisto 4
5 LA CAUSA ECONOMICA: La causa economica del leasing finanziario risiede nella esigenza di provvedere alla copertura finanziaria di un investimento in beni strumentali. L operazione si sostanzia in un vero e proprio acquisto di un bene con trasferimento dei rischi connessi allo stesso, il cui corrispettivo viene versato mediante i canoni periodici a titolo di anticipazione del prezzo del bene. Il ricorso al leasing consente: Acquisizione di beni dilazionando il relativo pagamento nel tempo; È agevole poiché non richiede particolari forme di garanzia; Facilita la pianificazione degli aspetti finanziari. 5
6 Il Leasing può essere contabilizzato con modalità diverse a seconda che analizziamo la normativa del nostro Legislatore nazionale e quindi i principi contabili nazionali, o se facciamo riferimento a quelli internazionali. Le metodologie di contabilizzazione sono: METODO PATRIMONIALE principi nazionali METODO FINANZIARIO - principi internazionali Tale metodo si basa sulla rilevazione dei canoni periodici addebitati all utilizzatore, senza alcuna rilevazione del debito legato al finanziamento del bene (vi sarà unicamente un indicazione nei conti d ordine dell impegno della società, costituito dalla somma dei canoni a scadere e del prezzo di riscatto). Il bene non viene rilevato nel bilancio dell utilizzatore sino al momento dell eventuale riscatto. 6
7 Tale metodo si fonda sulla rilevazione dell operazione come se essa rappresentasse, come in effetti sostanzialmente rappresenta, un acquisto diretto del bene, con le seguenti conseguenze contabili: il bene viene iscritto tra le immobilizzazioni al momento della consegna; viene rilevato un debito pari all importo oggetto di finanziamento; al momento del pagamento dei canoni periodici vengono rilevati tanto gli interessi passivi impliciti in tale canone per competenza, quanto la riduzione del finanziamento; nella redazione del bilancio viene infine rilevato l ammortamento del bene al pari di un bene in proprietà. PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI n. 16 PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS n. 17 METODO PATRIMONIALE METODO FINANZIARIO - rilevazione maxi canone - rilevazione dei canoni - utilizzo dei conti d ordine - iscrizione del cespite - rilevazione del debito - rilevazione degli interessi - rilevazione dell ammortamento 7
8 LA PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA: PRINCIPIO CONTABILE N. 11 Affinché il bilancio possa essere utile per i suoi utilizzatori e fornire la rappresentazione in modo veritiero e corretto degli eventi di gestione si rende necessario determinare e comprendere gli aspetti sostanziali di ognuno di tali eventi e non solo i suoi aspetti formali METODO PATRIMONIALE Fa prevalere la forma giuridica (locazione) sulla sostanza economica del contratto (finanziamento). METODO FINANZIARIO Fa prevalere la sostanza economica dell operazione (finanziamento) sulla sua forma giuridica (locazione). OIC n. 12 costituiscono delle annotazioni di corredo della situazione patrimoniale - finanziaria esposta dallo Stato Patrimoniale ma non costituiscono attività e passività in senso stretto Sono rappresentati da: Garanzie Impegni Rischi Beni di terzi presso l impresa 8
9 IL LEASING FINANZIARIO: Tre sono gli elementi che caratterizzano tale contratto: MAXICANONE + CANONI PERIODICI + VALORE DI RISCATTO (eventuale) COSTO TOTALE DEL LEASING Dal punto di vista contabile l operazione comporta 4 momenti fondamentali: 1. La rilevazione nei conti d ordine 2. Il pagamento del maxi canone iniziale 3. Il ricevimento periodico delle fatture 4. Il riscatto del bene 9
10 Il primo passo è quello di registrare l operazione nei conti d ordine. Nel bilancio si tiene così traccia dell impegno e del rischio derivante dall utilizzo di un bene non di proprietà (e quindi non iscritto in contabilità). Il valore esposto ammonterà a tutti i canoni periodici più il valore di riscatto. Beni leasing a Fornitori c/beni in leasing Alla stipula del contratto si procede al pagamento del maxi canone. I conti movimentati saranno: Canoni di leasing VE - VF + Debiti v/fornitori DIVERSI Canoni di leasing a Debiti v/fornitori 10
11 Periodicamente la società riceverà le fatture di canone che contabilizzerà: Canoni di leasing VE - VF + Debiti v/fornitori DIVERSI Canoni di leasing a Debiti v/fornitori A fine esercizio è necessario ridurre l impegno espresso nei conti d ordine, ossia adeguarlo al valore residuo del contratto, decurtando i canoni pagati. Fornitori c/beni in leasing a Beni leasing Fornitori c/beni in leasing totale canone Beni leasing totale canone Il valore diminuirà progressivamente fino all azzeramento con l ultimo canone pagato 11
12 Al momento del riscatto la società potrà acquistare definitivamente il bene oggetto oppure concludere il contratto. Qualora avvenisse l acquisto avremmo: Immobilizzazione Debiti v/fornitori VE - VF + DIVERSI Immobilizzazione a Debiti v/fornitori ESEMPIO: In 23/4/2013 un azienda stipula un contratto di leasing finanziario per un macchinario. Il contratto prevede il pagamento di un valore iniziale di euro + iva (21%) 10 canoni semestrali di euro+ iva. Il valore di riscatto è fissato in
13 Registriamo le rilevazioni nei conti d ordine. Nei conti d ordine inseriamo l intero costo dell operazione. maxi canone = canoni x = valore riscatto = Totale leasing = Beni leasing a Fornitori c/beni in leasing Il maxi canone iniziale è fissato in iva (21% = ). Canoni di leasing Debiti v/fornitori DIVERSI Canoni di leasing 23/04/2013 a Debiti v/fornitori
14 Ad ottobre viene pagato il primo canone periodico fissato in iva (21% = 840 ) Canoni di leasing Debiti v/fornitori DIVERSI Canoni di leasing 23/10/2013 a Debiti v/fornitori Riduzione dell impegno espresso nei conti d ordine. (maxicanone + 1mo canone pagato). La scrittura sarà: Fornitori c/beni in leasing 31/12/2013 a Beni leasing Fornitori c/beni in leasing Beni leasing
15 Dopo il pagamento dell ultimo canone, la società decide di riscattare il bene. Il valore fissato è iva (21%) Immobilizzazione Debiti v/fornitori VE VF DIVERSI Immobilizzazione a Debiti v/fornitori Una volta riscattato il bene, questo entra a far parte del patrimonio della società ed è normalmente sottoposto al processo di ammortamento per il residuo periodo di utilizzazione economica. Ammortamento Fondo ammortamento VE - VE + Ammortamento a Fondo ammortamento 15
16 1. In 10/2/2013 un azienda stipula un contratto di leasing finanziario per un macchinario. Il contratto prevede il pagamento di un valore iniziale di euro + iva (21%) 4 canoni semestrali di euro+ iva. Registrare le scritture relative al pagamento iniziale e al primo canone (comprensive di conti d ordine). Valore riscatto In 18/6/2013 un azienda stipula un contratto di leasing finanziario per un macchinario. Il contratto prevede il pagamento di un valore iniziale di euro + iva (21%) 6 canoni semestrali di euro+ iva. Registrare le scritture relative al pagamento iniziale e al primo canone (comprensive di conti d ordine). Valore di riscatto SOLUZIONE N. 1 DIVERSI Canoni di leasing DIVERSI Canoni di leasing 10/02/2013 a Debiti v/fornitori 10/08/2013 a Debiti v/fornitori Conti d ordine maxi canone + 4 canoni x riscatto = /02/2013 Beni leasing a Fornitori c/beni in leasing Fornitori c/beni in leasing 31/12/2013 a Beni leasing
17 SOLUZIONE N. 2 DIVERSI Canoni di leasing DIVERSI Canoni di leasing 18/06/2013 a Debiti v/fornitori 18/12/2013 a Debiti v/fornitori Conti d ordine maxi canone + 6 canoni x riscatto = /06/2013 Beni leasing a Fornitori c/beni in leasing Fornitori c/beni in leasing 31/12/2013 a Beni leasing Tra i vari fattori produttivi impiegati nel ciclo produttivo dell azienda rivestono un ruolo fondamentale i collaboratori, le persone fisiche. Possiamo dividerli in due categorie: collaboratori autonomi; collaboratori dipendenti. Il diverso legamene con l impresa determina una differente modalità di registrazione contabile. 17
18 Sono coloro che prestano servizi e prestazioni all impresa in condizioni di autonomia, non sono quindi legati con uno stabile rapporto di collaborazione. Ad esempio i consulenti, gli avvocati, gli agenti etc.. Tali soggetti emettono, nei confronti dell azienda che richiede una loro prestazione, una fattura comprensiva della Retribuzione (anche detta parcella) e dell IVA. Esempio: In 1/3 la società riceve la fattura del professionista Bianchi per la consulenza prestata. Importo IVA (21%). I conti che movimenteremo saranno: Consulenze = VE - = 315 VF + Debiti v/fornitori =
19 La rilevazione contabile sarà: Consulenze VE- 315 VF+ Debiti v/fornitori VF- Diversi Consulenze 1/5 a Debiti v/fornitori Inoltre le parcelle dei professionisti sono assoggettate anche a RITENUTA FISCALE nella misura del 20%. L impresa che usufruisce del servizio dovrà trattenere tale importo e versarlo all Erario. Al momento del pagamento dovrò quindi: Registrare la diminuzione del Debito v/fornitori; Registrare il debito verso l erario determinato dalla ritenuta d acconto; l uscita del pagamento del professionista al netto dell imposta. 19
20 Riprendendo l esempio precedente avremo: Consulenze = Erario c/ritenute = 300 (20% della consulenza) Banca c/c = Debiti v/fornitori Ritenuta = = Banca c/c Erario c/ritenute Debiti v/fornitori VF- 300 VF VF VF- 1/5 Debiti v/fornitori a Diversi Erario c/ritenute Banca c/c L impresa provvederà poi a versare la ritenuta d acconto: Banca c/c VF- 300 VF- Erario c/ritenute 300 VF+ 300 VF- Erario c/ritenute a Banca c/c
21 I collaboratori dipendenti prestano la propria attività sulla base di un rapporto continuativo di lavoro. Hanno quindi diritto : alla retribuzione periodica; al trattamento di fine rapporto; ai trattamenti previdenziali; Distingueremo quindi il momento della liquidazione da quello del pagamento degli stipendi. L azienda sostiene mensilmente un costo per il lavoratore che è dato da: Salario o stipendio + Assegni familiari - Ritenute previdenziali - Ritenute fiscali - Ritenute sindacali = RETRIBUZIONE NETTA DEL LAVORATORE Erario Enti previd. COSTO del PERSONALE per l azienda 21
22 La prima fase è quella della liquidazione di tutti gli elementi che compongono il costo del personale. 1. Liquidazione salari e stipendi attraverso i conti: I. Salari e stipendi II. Dipendenti c/retribuzione Salari e stipendi VE - Dipendenti c/retribuzioni VE - Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzioni 2.. Liquidazione delle ritenute previdenziali: I. Dipendenti c/retribuzioni VF + II. Inps c/competenze Dipendenti c/retr. VF + Inps c/competenze Dipendenti c/retr. a Inps c/competenze 22
23 3.. Liquidazione delle ritenute fiscali: I. Dipendenti c/retribuzioni VF + II. Erario c/ritenute su dipendenti Dipendenti c/retr. VF + Erario c/ritenute dip. Dipendenti c/retr. a Erario c/ritenute dip. 4.. Liquidazione delle ritenute sindacali : I. Dipendenti c/retribuzioni VF + II. Sindacato c/ritenute Dipendenti c/retr. VF + Sindacato c/ritenute Dipendenti c/retr. a Sindacato c/ritenute 23
24 5.. Liquidazione degli assegni familiari: I. Enti previdenziali e assistenziali VF + II. Dipendenti c/retribuzioni Inps c/competenze Dipendenti c/retribuzioni VF + Inps c/competenze a Dipendenti c/retribuzioni Il conto Dipendenti c/retribuzioni registra quindi: Dipendenti c/retribuzioni Ritenute previdenziali Ritenute fiscali Retribuzione lorda Assegni familiari Ritenute sindacali SALDO 24
25 Infine si provvede al pagamento della retribuzione netta al dipendente nonché alla chiusura di tutti gli altri conti relativi alle ritenute. Dipendenti c/retribuzione Banca c/c VF+ (s) Dipendenti c/retribuzione a Banca c/c ESEMPIO: La busta paga di un impiegato contiene: Stipendio Assegni familiari 140 Ritenute previdenziali 290 Ritenute fiscali 900 Ritenute sindacali 500 Registrare in partita doppia le scritture di liquidazione e pagamento. 25
26 ESEMPIO: Registriamo prima di tutto il costo e il debito relativo nei confronti del dipendente. Salari e stipendi Dipendenti c/retribuzioni VE VF- Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzioni Liquidazione delle ritenute previdenziali: Dipendenti c/retribuzioni VF + Inps c/competenze Dipendenti c/retr. Inps c/competenze Dipendenti c/retr. a Inps c/competenze
27 Liquidazione delle ritenute fiscali: Dipendenti c/retribuzioni VF + Erario c/ritenute su dipendenti Dipendenti c/retr Erario c/ritenute dip. 900 Dipendenti c/retr. a Erario c/ritenute dip. 900 Liquidazione delle ritenute sindacali : Dipendenti c/retribuzioni VF + Sindacato c/ritenute Dipendenti c/retr Sindacato c/ritenute 500 Dipendenti c/retr. a Sindacato c/ritenute
28 Liquidazione degli assegni familiari: Enti previdenziali e assistenziali VF + Dipendenti c/retribuzioni Inps c/competenze Dipendenti c/retr Inps c/competenze a Dipendenti c/retribuzioni 140 Liquidazione della retribuzione netta Dipendenti c/retr Banca c/c Saldo VF + Dipendenti c/retribuzioni a Banca c/c
29 In 3/6 si riceve la fattura del Professionista Rossi per un ammontare di Iva (21%). In 7/6 si registra il pagamento della fattura tramite c/c e della ritenuta d acconto. In 5/7 si riceve la fattura del Dott. Verdi per una consulenza con importo iva (21%). Si registri in 7/7 il pagamento della fattura tramite c/c e della ritenuta d acconto. Esercizio 3: La busta paga di un impiegato contiene: Stipendio Assegni familiari 50 Ritenute previdenziali 180 Ritenute fiscali 300 Ritenute sindacali 900 Registrare in partita doppia le scritture di liquidazione e pagamento in 27/5. 29
30 Esercizio 4: La busta paga di un impiegato contiene: Stipendio Assegni familiari 100 Ritenute previdenziali 90 Ritenute fiscali 200 Ritenute sociali Registrare in partita doppia le scritture di liquidazione e pagamento. SOLUZIONE N.1 Diversi Consulenze 3/6 a 7/6 Debiti v/fornitori Debiti v/fornitori a Diversi Erario c/ritenute Banca c/c 7/ Erario c/ritenute a Banca c/c
31 SOLUZIONE N. 2 Diversi Consulenze 5/7 a 7/7 Debiti v/fornitori Debiti v/fornitori a Diversi Erario c/ritenute Banca c/c 7/ Erario c/ritenute a Banca c/c 900 SOLUZIONE N. 3 27/5 Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzioni Dip. c/retribuzioni a Inps c/competenze 180 Dip. c/retribuzioni a Erario c/ritenute dip. 300 Dip. c/retribuzioni a Sindacato c/ritenute 900 Inps c/competenze a Dipendenti c/retribuzioni 50 Dipendenti c/retr (s) /5 Dip. c/retribuzioni a Banca c/c
32 SOLUZIONE N. 4 27/5 Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzioni Dip. c/retribuzioni a Inps c/competenze 90 Dip. c/retribuzioni a Erario c/ritenute dip. 200 Dip. c/retribuzioni a Sindacato c/ritenute Inps c/competenze a Dipendenti c/retribuzioni 100 Dipendenti c/retr (s) /5 Dip. c/retribuzioni A Banca c/c I fondi sono delle grandezze contabili che possono accogliere: valori economici (fondi ammortamento) valori finanziari (fondi spese future e fondi rischi) L art del c.c. li classifica nel passivo dello SP: B) Fondi per rischi e oneri: 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) per imposte, anche differite 3) altri 32
33 Con tali fondi si rilevano i componenti negativi di reddito, di competenza dell esercizio, che si manifesteranno finanziariamente negli esercizi successivi. Tali fondi si caratterizzano per e tal volta anche sulla loro. I fondi rischi sono il cui esito cioè dipende dal verificarsi o meno di eventi successivi. In base ai principi di bilancio si può iscrivere un fondo rischi quando: L evento è ritenuto probabile Si possa stimare l onere con sufficiente ragionevolezza Ad esempio: Fondo svalutazione crediti Fondo risarcimento per danni 33
34 FONDO RISARCIMENTO PER DANNI Ad esempio per possibili risarcimenti che potremmo essere chiamati a corrispondere. Accantoneremo: 31/12 ACCANTONAMENTO AL FONDO RISARCIMENTO DANNI a FONDO RISARCIMENTO DANNI Accantonamento Fondo Risarc. danni Fondo risarcimento danni VE - FONDO RISARCIMENTO DANNI Al verificarsi dell obbligo al pagamento del risarcimento utilizzerò il relativo fondo stanziato. x/x/n+1 FONDO RISARCIMENTO DANNI a DEBITI DIVERSI Fondo risarcimento danni Debiti Diversi VF+ VF 34
35 ESEMPIO: Risarcimento danni Nel corso dell'esercizio siamo stati citati per danni da un nostro agente. L'avvocato ritiene che la sentenza sarà a nostro sfavore, e reputa che il giudice stabilirà un risarcimento massimo di /12 ACCANTONAMENTO AL FONDO RISARCIMENTO DANNI a FONDO RISARCIMENTO DANNI Accantonamento Fondo Risarc. danni Fondo risarcimento danni VE ESEMPIO: Risarcimento danni Nel corso dell'esercizio successivo viene emessa la sentenza. Il verdetto è sfavorevole, il giudice fissa un risarcimento di x/x/n+1 FONDO RISARCIMENTO DANNI a DEBITI DIVERSI Fondo risarcimento danni Debiti Diversi VF VF
36 I fondi oneri sono che derivano da componenti negativi di reddito di competenza dell esercizio in chiusura. Ad esempio: Fondo per manutenzione ciclica Fondo per garanzia prodotti FONDO PER GARANZIA PRODOTTI Riguarda costi che si prevede di sostenere per adempiere l impegno di fornire una garanzia sui prodotti. Al termine dell esercizio è quindi necessario accantonare una somma che stimi i costi per le riparazioni in garanzia che si potrebbero verificare. Avremo quindi: 31/12 ACCANTONAMENTO AL FONDO GARANZIA PRODOTTI a FONDO GARANZIA PRODOTTI Accantonamento Fondo Garanzia Prodotti Fondo Garanzia Prodotti VE - 36
37 FONDO PER GARANZIA PRODOTTI Nel corso dell esercizio successivo potrà verificarsi l utilizzo del relativo fondo stimato per pagare gli interventi in garanzia. Diversi FONDO GARANZIA PRODOTTI IVA ns/credito x/x/n+1 a DEBITI v/fornitori Fondo Garanzia Prodotti Debiti v/fornitori VF+ VF VF + ESEMPIO: Garanzia prodotti Alla fine dell'esercizio 200n l'impresa stima che il costo per pagare il laboratorio, che effettuerà gli interventi per le riparazioni in garanzia, ammonterà a /12 ACCANTONAMENTO AL FONDO GARANZIA PRODOTTI a FONDO GARANZIA PRODOTTI 700 Accantonamento Fondo Garanzia Prodotti Fondo Garanzia Prodotti 700 VE
38 ESEMPIO: Garanzia prodotti Nel corso dell'esercizio successivo si ricevono fatture dal laboratorio per interventi in garanzia per un importo di 700 +IVA. x/x/n+1 Diversi FONDO GARANZIA PRODOTTI IVA ns/credito a DEBITI v/fornitori Fondo Garanzia Prodotti Debiti v/fornitori 700 VF+ 700 VF VF + FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR) Accoglie, a fine esercizio, gli accantonamenti effettuati per far fronte alla retribuzione differita (indennità di anzianità) che verrà corrisposta ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale fondo, pertanto, mette in evidenza il debito dell azienda verso i dipendenti per il trattamento di fine rapporto. 38
39 FONDO TFR A fine esercizio registreremo: 31/12 ACCANTONAMENTO TFR a FONDO TFR Accantonamento TFR VE - Fondo TFR Il fondo potrà essere utilizzato negli esercizi successivi al verificarsi della risoluzione del rapporto di lavoro. 39
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