Raccontami una fiaba

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Raccontami una fiaba"

Transcript

1 Asilo nido Parco Pineta Progetto educativo Raccontami una fiaba San Salvatore M.to a.s

2 Raccontami una fiaba Il progetto raccontami una fiaba si prefigge l obiettivo di raggiungere le classiche finalità del nido, attraverso un apprendimento che permette di conoscere il mondo della fantasia, del sogno, dell immaginario, il trascorrere del tempo, attraverso l individualizzazione delle caratteristiche delle stagioni, dei suoi elementi e dei suoi colori. La fiaba è un mezzo di comunicazione efficace per arrivare all inconscio del bambino, rafforzando la sua sfera cognitiva in modo leggero ed efficace. Attraverso essa, entra in contatto con personaggi (inerenti alla natura e ai suoi colori), li vive, si immedesima, supera paure e insicurezze, non esponendosi in prima persona (sentimenti tipici dei primi anni di vita e dell inserimento al nido). Le fiabe non si presentano con la classica struttura. Non sono previsti antagonisti ma solo protagonisti, non vi è mai, infatti, la lotta tra il bene e il male, ma si concentrano sulla scoperta di nuovi saperi legati alla ciclicità stagionale, all individualizzazione delle loro caratteristiche e cambiamenti come: Maturare il rispetto per la natura, gli animali e altre forme di vita; Acquisire capacità di osservazione, esplorazione, ascolto nei confronti della natura e di ciò che ci circonda. Ma anche sull acquisizione della consapevolezza dei sentimenti con i quali il bambino entra in contatto: Amicizia Collaborazione Collettività Collettività 2

3 Cooperazione Rispetto per la diversità Metodologie e finalità Ogni singolo personaggio si prefigge di promuovere, simultaneamente, le tappe evolutive tipiche del nido, il senso di amore e di rispetto per la natura e le sue creature. L attività presentata coinvolgerà tutti i campi d esperienza, attraverso proposte d ascolto, ma anche ludico-motorie. Obiettivi generali e competenze Arricchire le capacità espressive Interagire verbalmente Cooperare, socializzare e condividere esperienze Saper esprimersi con linguaggi differenti (voci, gesti, drammatizzazione, suoni e musica) Saper usare il linguaggio per esprimere intenzioni, desideri e interagire con gli altri. Obiettivi specifici Esplorare e conoscere, attraverso i racconti, la natura e le sue caratteristiche. Saper ascoltare le favole illustrate e analizzare i messaggi positivi dei protagonisti e dell ambiente Memorizzare e riferire storie 3

4 Attività Calendario, mesi, stagioni e colori Individuare aspetti caratteristici delle stagioni Osservazione e analisi degli elementi tipici Rielaborazione verbale ed iconiche delle esperienze e dei contenuti Racconti e favole inerenti alle stagioni e ai colori Discriminare i suoni e i colori tipici delle stagioni (es. il silenzio della neve, il fischio del vento, i colori della frutta e il rumore del mare) Conoscere gli animali, con le loro caratteristiche e le tipicità stagionali Classificazione e rappresentazioni relative ai contenuti proposti Esperienze sensoriali legate allo scorrere del tempo, alle caratteristiche delle stagioni e ai colori Racconti e favole Rielaborazioni verbali, grafico-pittoriche delle esperienze e dei contenuti proposti Esperienze dirette e rielaborazione delle stesse Il progetto offre ai bimbi l opportunità di seguire i quattro itinerari di scoperta/conoscenza delle stagioni e dei colori, in particolare: UNITA AUTUNNO UNITA INVERNO UNITA PRIMAVERA UNITA ESTATE 4

5 UNITA AUTUNNO Favole: La foglia Camilla Le tre castagne La leggenda dell uva La leggenda della nebbia Il fantasma formaggino (favola di Halloween) SCHEDE DIDATTICHE Albero autunno Foglie autunno La castagna L uva Progetto colori Halloween Lavoro finale: raccolta di tutte le favole dell unità. 5

6 UNITA INVERNO Favole: La leggenda della merla La storia di gocciolina Il mago del freddo La leggenda dell arancio Babbo Natale e la dieta (favola di Natale) La befana di calza stella La storia di arcobaleno (favola di Carnevale) SCHEDE DIDATTICHE Albero dell inverno La neve Indumenti invernali Natale Capodanno Befana Arlecchino Lavoro finale: raccolta di tutte le favole dell unità. 6

7 UNITA PRIMAVERA Favole: La bella farfallina Il bruco e la lumaca La primula Aprile Le uova fiorite (favola di Pasqua) SCHEDE DIDATTICHE Albero primavera Il bruco La lumaca I fiori La Pasqua Lavoro finale: raccolta di tutte le favole dell unità. UNITA ESTATE Favole: Il pesciolino Galileo La leggenda del girasole La gallina rossa e il chicco di grano 7

8 Una nuvola in viaggio La leggenda dei colori SCHEDE DIDATTICHE Albero estate I girasoli Il pesciolino Il mare L arcobaleno Lavoro finale: raccolta di tutte le favole dell unità. Metodologia Durante le attività le educatrici accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità dei bambini e creano occasioni e stimoli sempre nuovi per attivarne le scoperte. Il gioco è la principale modalità di conoscenza del reale e del mondo circostante, favorisce i rapporti attivi e creativi sul terreno cognitivo, relazionale e linguistico, consentendo al bambino di realizzare le proprie potenzialità. Le esperienze promosse al nido, attraverso il metodo ludico, hanno lo scopo di stimolare la curiosità orientandola in un clima positivo di esplorazione e ricerca. Il bambino imparerà a formulare ipotesi, che lo condurranno a conoscere la realtà che lo circonda e a relazionarsi positivamente con gli altri. 8

9 Spazi All asilo e all aperto, sfruttando le risorse offerte dal territorio (esplorazioni e uscite) Documentazione La documentazione è lo strumento principe per creare una memoria del tempo trascorso, delle esperienze vissute e dei progressi compiuti. Tutte le attività collegate e non al progetto, saranno documentate e conservate in ognuna delle 4 CARTELLINE e verranno svolti lavoretti rappresentativi di ogni unità. Le foto rappresentative dei momenti vissuti al nido saranno visibili sulla nostra pagina face book, (coloro che non hanno dato l autorizzazione alla pubblicazione delle foto, sarà fornita una copia su chiavetta personale). Verifica La verifica si basa sull osservazione degli elaborati, dei comportamenti e dei cambiamenti messi in atto dai bambini. Sarà condotta utilizzando l osservazione sistematica e occasionale dei bimbi e documentata attraverso la compilazione di apposite griglie. Il nostro ambientamento al nido Periodo Settembre- ottobre Il periodo iniziale dell ambientamento al nido è una fase molto delicata di passaggio di consegne tra i genitori e le educatrici e solo instaurandosi un 9

10 rapporto di fiducia tra entrambe le parti, questo momento si svolgerà in maniera tranquilla a serena per il bambino. Il confronto aperto, la richiesta continua di spiegazioni ai propri dubbi da parte dei genitori, sarà una condizione indispensabile per creare tale rapporto di fiducia. Obiettivi Sentirsi accolto nel nuovo ambiente Superare le difficoltà del distacco Imparare a conoscere l ambiente del nido Accettare serenamente il momento del cambio, del pranzo e del sonnellino Acquisire le routine Modalità d intervento Per tutto il periodo dell inserimento, i bambini saranno liberi di esplorare l ambiente in cui si trovano. Ogni educatrice favorirà la creazione di un rapporto privilegiato con un piccolo gruppo di bimbi, al fine di diventarne l interlocutore nei momenti difficili. Tale rapporto andrà scemando col tempo, superate le difficoltà iniziali, al fine di essere tutte per tutti. Materiali Piscina con le palline, costruzioni morbide, i giochi della cucina, i giochi musicali, animaletti, palestrina, tricicli, musica e piccole attività semistrutturate quali disegni e piccoli scarabocchi. Tempi e operatori Tutti i giorni insieme a tutte le educatrici. 10

11 Verifica Griglia di osservazione ATTIVITA ESPERIENZIALI Il cesto dei tesori Il cesto dei tesori consiste in un contenitore di vimini o di plastica riempito con molti oggetti vari che non abbiano parti mobili o comunque pericolose, che hanno la caratteristica di non essere strutturati, cioè sono oggetti molto semplici fatti con materiali naturali. Ai bambini seduti di fronte al cesto, viene lasciata la massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono, toccandoli e manipolandoli in modo da conoscerne ogni aspetto. Il ruolo dell educatore è di osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità senza intervenire. Durante il gioco con il cesto, i bambini dimostrano grande capacità di concentrazione, il gioco, infatti, riesce a coinvolgerli per intervalli di tempo, considerata l età, sorprendente. Mani in pasta Lasciare un impronta di se stessi, affinare i movimenti ed esprimere la propria fantasia sono gli aspetti più gratificanti dell esperienza della manipolazione. Impastare, spalmare, schiacciare, sono tanti modi per scoprire i materiali e imparare a conoscerli. Al nido si può dedicare molto tempo a esperienze che favoriscano l acquisizione e il controllo della motricità fine mettendo a disposizione 11

12 dei bambini materiali e oggetti che possano contribuire a creare una raccolta di dati tattili e percettivi. Travasi Questo gioco consente al bambino di sperimentare la consistenza, la profondità, la capienza, le dimensioni, il volume, il peso e la densità. Favorisce la conoscenza delle relazioni spaziali e del rapporto tra contenente e contenuto, permette inoltre al bambino di collegare causaeffetto. Migliora il coordinamento occhio-mano e la motricità fine. Travasando i vari materiali proposti si potranno differenziare i rumori, quali quello della pasta, della farina o dei sassi. Obiettivi generali Sollecitare la partecipazione a nuove esperienze Affinare la manualità Conoscere materiali differenti per colore, peso e consistenza Modalità d intervento Le educatrici sistemeranno sui tavoli o sul pavimento un telo di plastica, dove i bambini potranno giocare con i materiali stabiliti. In questo modo i bambini si sentiranno liberi di sperimentare senza restrizioni e di sporcarsi senza paura. 12

13 Metodologie e materiali cesto della carta cesto della stoffa cesto dei travestimenti manipolazione di materiali solidi: pongo, Das, pasta di sale, plastilina manipolazione di materiali in polvere: farina bianca, farina di mais, cacao manipolazione di materiali secchi: fagioli, ceci impasti vari barattoli, ciotole e contenitori per i travasi con i vari materiali PROGETTI CONSOLIDATI I progetti consolidati hanno riscontrato, nell arco degli anni sia con la Sezione Primavera e poi con il Nido, una buona affermazione che ha permesso, dopo un periodo iniziale di sperimentazione, di trovare solidità e stabilità diventando una costante all interno della programmazione educativa. Essi riguardano: 13

14 Le feste tradizionali Periodo ottobre: Festa dei nonni, Halloween dicembre: Natale gennaio: Epifania febbraio: Carnevale marzo- aprile: Festa della donna, Festa del papà, Pasqua maggio: Festa della mamma giugno: Festa di fine anno Saranno inoltre presentate, attraverso piccoli lavoretti e attività, anche eventuali iniziative come l addobbo dell albero di Natale in piazza, le giornata del Risparmio energetico e Prima festa. Obiettivi Conoscere segni e simboli delle feste principali (Halloween, Natale, Epifania, Pasqua) Conoscere e vivere momenti di festa in famiglia (F. dei nonni, F. del papà, F. della mamma) Conoscere e vivere il Carnevale Conoscere e vivere gli avvenimenti legati al paese 14

15 Modalità d intervento Le educatrici proporranno un laboratorio costruttivo- creativo, che nasce dal desiderio di vivere momenti di festa condividendo la preparazione e la realizzazione di lavoretti, prevalentemente in materiale povero o di riciclo con i bambini. Queste attività saranno affiancate dall apprendimento di piccole poesie o canzoncine tematiche. Metodologia Utilizzo di racconti, filastrocche, canti Attività creative di pittura, manipolazione Festa di Natale alla presenza dei genitori con Babbo Natale Festeggiamenti delle altre ricorrenze Partecipazione in gruppo alle iniziative presenti sul territorio Festa dell albero 8 Dicembre. In occasione della tradizionale Festa dell Albero, organizzata dalla Proloco e dall Amministrazione comunale, i bimbi partecipano all addobbo dell albero in piazza accompagnati dai genitori. In tale occasione i bimbi lasceranno un segno tangibile appendendo l addobbo che hanno preparato personalmente all asilo. Obiettivi Cogliere il senso della tradizione natalizia Aprirsi al territorio e condividere le proprie esperienze Coinvolgere i genitori e favorire la socializzazione fra famiglie. 15

16 Materiali Materiali vari e fantasiosi per la realizzazione dell addobbo Festa di Natale Partendo dalle tradizioni natalizie si individuano i simboli, le trasformazioni e i sapori tipici di tale festività. A dicembre si organizzano uno o due incontri tra educatrici e genitori, per ideare e costruire il regalo di Natale che verrà eseguito a mano da ogni genitore per il proprio figlio e che verrà consegnato durante la festa di Natale da Babbo Natale in persona. Obiettivi cogliere nell ambiente circostante i segni e le trasformazioni caratteristiche del periodo natalizio favorire la socializzazione Anche in questo progetto il servizio mensa contribuisce in modo notevole con la creazione di un ricco rinfresco che accompagna tutta la festa dando una nota di gusto e colore. Materiali addobbi albero di natale, colori vari, bristol, Das, stoffa, compensato, laccetti cuoio, palline di legno, ecc. 16

17 Festa di Carnevale Il bambino insieme all educatrice realizza il proprio travestimento a tema con la giornata. L ultimo giorno di Carnevale durante la mattinata viene organizzata una festa e per l occasione i bambini vengono vestiti in maschera. Obiettivi Stimolare il gioco del FAR FINTA DI Materiali coriandoli, stelle filanti, palloncini, carta crespa, materiale di recupero, ecc.. Festa di fine anno E una festa organizzata alla fine dell anno educativo tra le famiglie, i bambini e il personale del nido con il significato di salutare i bambini grandi che proseguiranno il loro cammino alla Scuola dell'infanzia e dare un arrivederci a settembre per i bambini piccoli. In occasione di tale festa i bimbi si esibiscono in un piccolo spettacolo che richiama il tema conduttore dell anno al termine del quale vengono consegnati ai bimbi i diplomi di fine anno e un ricordino-lavoretto preparato delle educatrici come ricordo dell anno trascorso insieme. La festa, cui partecipa anche una rappresentanza dell Amministrazione Comunale, si svolge in mattinata e termina con un piccolo rinfresco organizzato dai genitori in collaborazione con il personale e viene allietata da animazione, canti e giochi. 17

18 PROGETTI SPECIALI Progetto ponte E un occasione, per i bimbi che frequentano l ultimo anno dell asilo, di vivere piccole esperienze di scambio al fine di assaggiare il futuro ambiente scolastico. Sono state dunque programmate, in collaborazione con le Insegnanti della Scuola dell Infanzia Statale Ollearo e con quelle della scuola paritaria San Giuseppe, una serie di attività-incontri al fine di conoscerci reciprocamente. I bimbi delle rispettive scuole verranno a trovarci in alcune occasioni di festa, Natale e Maggio, che saranno un opportunità per trascorrere del tempo insieme proponendo attività ricreative e socializzanti. E inoltre previsto un incontro ufficiale fra le coordinatrici del nido e delle Scuole dell Infanzia, a giugno, per un passaggio di consegne e un confronto sui bimbi che il prossimo anno saranno inseriti in tale contesto. Incontri con i genitori Sono stati programmati una serie di incontri con e per i genitori al fine di favorire una maggiore socializzazione fra famiglie appartenenti allo stesso territorio e per essere di sostegno e aiuto al difficile lavoro di genitori. Gruppi di discussione con specialisti medici e psicologi, occasione per confrontarsi sulle tematiche genitoriali o per discutere su argomenti specifici di interesse collettivo (malattie, fasi della crescita, alimentazione). 18

19 Laboratori a tema Intendiamo proporre una serie di laboratori serali presso l asilo dove saranno invitati i genitori per la creazione di lavoretti in occasione delle Festa di Natale, della Pasqua e della bancarella di Prima Festa. Durante gli incontri genitori ed educatrici realizzeranno piccoli lavoretti di abbellimento dell asilo e sarà chiesto loro di realizzare il regalino che Babbo Natale in persona consegnerà ai bimbi in occasione della tradizionale festa di Natale all asilo. Tutto il materiale necessario sarà fornito dalle educatrici. Cene e pranzi a tema E nostra intenzione proporre sia cene per sole mamme, sia pranzi collettivi con tutti i genitori, bimbi e parenti come occasione per trascorrere tempo insieme in un momento meno formale e più amicale e confidenziale. 19

20 Progetto Musica I bambini amano la musica!! E per questa ragione che al nido la musica è spesso presente, e durante la giornata si canta e si gioca con essa. Oltre all uso di cd musicali, da quest anno le attività saranno strutturate per permettere ai bambini di giocare con alcuni strumenti musicali a turno o tutti insiemi. Nella sacca degli strumenti ci saranno strumenti a percussione, maracas, tamburelli e sonagli, che serviranno ad avvicinare i bimbi alla scoperta dei suoni, non solo ascoltati e cantati ma prodotti in prima persona da loro stessi e finalizzati alla creazione di una propria melodia. Forte, Piano, Lento, Veloce diventeranno i protagonisti di tale progetto e accompagneranno i bimbi alla scoperta del meraviglioso mondo della musica. Con il gruppo dei bambini piccoli la sacca degli strumenti viene lasciata a loro disposizione in modo che possano scegliere cosa suonare e possano vedere e toccare tutti gli strumenti. L educatrice è presente come osservatrice dell attività, permettendo cosi ai bambini la possibilità di sperimentare. Con il gruppo dei grandi si organizza lo spazio facendo in modo che i bambini suonino uno strumento a turno, per un determinato tempo, così da poter insegnare la condivisione degli oggetti. L educatrice sarà presente per proporre loro lo strumento e darà le indicazioni per quanto tempo potranno suonarlo. 20

21 COS E IL NIDO E COME FUNZIONA La presente elaborazione del Progetto Educativo è stata effettuata a cura della Coordinatrice e del Personale Educativo. CHE COS È IL PROGETTO EDUCATIVO E A CHI È RIVOLTO Il Progetto Educativo è lo strumento attraverso il quale il Nido rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Anche per l anno educativo 2014/15, l asilo nido Parco Pineta presenta il suo Progetto Educativo che si rivolge agli utenti, bambini, bambine e famiglie che ne sono i destinatari privilegiati. Si realizza, di norma, nella sede del Nido che lo promuove e nell ambito del suo funzionamento ordinario (da calendario) ed è condotto dal personale che lo promuove. Il Progetto Educativo ha la funzione di illustrare: gli OBIETTIVI EDUCATIVI ovvero le mete e i percorsi educativi e le attività correlate il METODO EDUCATIVO ovvero le modalità organizzative ed operative gli STRUMENTI di OSSERVAZIONE,di VERIFICA e di DOCUMENTAZIONE ADOTTATI i collegamenti con le Scuole dell Infanzia e paritarie presenti sul territorio i rapporti con il territorio. Ogni esperienza, ogni occasione di gioco, l organizzazione del lavoro, dei tempi, degli ambienti, degli spazi, degli arredi, sono il frutto di un progetto educativo pensato e condiviso da tutto il personale. 21

22 Premessa introduttiva Il Nido è un servizio educativo volto a favorire la crescita dei bambini in fascia compresa, dai divezzi (7-8 mesi) fino ai 3 anni di vita, che offre opportunità e stimoli consentendo la costruzione dell identità, dell autonomia e dell interazione con altri bambini ed adulti. Viene gestito dal Comune e in appalto da una Cooperativa di servizi la Punto Service di Caresanablot (VC) in base a precise disposizioni legislative nazionali e regionali e da specifico Regolamento interno. Secondo la normativa vigente il Nido è dotato di un piano di evacuazione. La giornata viene organizzata tenendo presenti i ritmi ed i tempi dei bambini e delle bambine ed integra momenti di vita quotidiana legati soprattutto al soddisfacimento di bisogni primari (l alimentazione, il riposo, la sicurezza, l igiene) a momenti di gioco libero ed organizzato, con uscite sul territorio, laboratori, sperimentazioni e situazioni che implicano anche la partecipazione dei genitori. Caratteristiche ambientali L Asilo nido Parco Pineta è sito in via Pozzi n 6 a San Salvatore M.to (AL). La struttura priva di barriere architettoniche è composta da un edificio situato su due piani: il piano terra costituito da un open-space in cui si sviluppa l asilo con il salone diviso in area gioco, pappa e nanna, l ingresso con i bagni, l ufficio e da un piano interrato con l area laboratorio, bagni, lavanderia, ambulatorio pediatrico, cucina, cantina e da un area verde privata dell asilo con i giochi da esterno. 22

23 Gli spazi Il Nido è predisposto per un unica sezione, ma è organizzato in modo che le attività strutturate siano condotte dalle educatrici differenziando i bambini in gruppi di età omogenea. Sia nei gruppi di lavoro sia negli spazi comuni, le educatrici svolgono le attività programmate per stimolare l interesse dei bambini e/o per migliorarne le capacità individuali e di relazione. All'interno dell'asilo gli spazi sono suddivisi in angoli, pensati in base dell età dei bambini e così denominati: 1. Sala grande: luogo di incontro e accoglienza e di gioco comune, suddiviso in : angolo morbido angolo lettura angolo attività angolo cucina angolo gioco sala da pranzo stanza nanna 2. Due bagni strutturati a grandezza di bambino dotati di lavandini, waterini e fasciatoi 3. Spogliatoio con bagni adulti 4. Ufficio 5. Lavanderia 6. Ambulatorio pediatrico 7. Cucina 8. Cantina 9. Un giardino attrezzato e cintato 23

24 I tempi Il Nido è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore con la seguente modalità: accoglienza dalle ore 07:30 alle ore 09:00 prima uscita senza pranzo dalle ore 11:30 alle 12:00 seconda uscita con pranzo dalle 13:00 alle 13:30 ultima uscita dalle 16:00 alle 17:00 Il Nido, di norma, inizia l attività con il mese di settembre, termina con il mese di giugno, con possibilità fino a luglio se vi è un numero adeguato di iscritti, e si interrompe soltanto per le festività nazionali e la festa patronale del paese. Alcuni momenti organizzativi della vita del Nido, come quelli delle routines (igiene, pranzo, riposo), avvengono con sequenza quotidiana regolare per aiutare il bambino a comprendere il trascorrere della giornata. La giornata risulta così strutturata: accoglienza con particolare cura al rituale del distacco spuntino cambio gioco libero e proposte di attività strutturate cambio e lavaggio mani prima del pranzo pranzo cambio nanna merenda ricongiungimento con i genitori Risorse umane ed utenza La struttura può accogliere 20 bambini in età compresa tra i 7/8 mesi (divezzi) ed i 36 mesi. Al Nido operano tre educatrici fra le quali la coordinatrice e un'operatrice che svolge la funzione di cuoca e ausiliaria. 24

25 Competenze del personale La coordinatrice ed il personale educativo, con qualificata esperienza ed in possesso del titolo di studio così come richiesto dalle normative regionali, cui viene fornito costante aggiornamento, consulenza e formazione, attendono rispettivamente, ai seguenti compiti: La coordinatrice Coordina gli aspetti organizzativi generali del servizio Coordina gli educatori nell'elaborazione del progetto educativo e nella verifica della sua attuazione, nella piena valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili, nonché le attività sociopedagogiche e ludiche che si realizzano al nido Mantiene continui e costanti rapporti con i genitori, con il Comitato di Gestione e con l'amministrazione Comunale, per ogni eventuale problema di rispettiva competenza connesso al buon andamento ed organizzazione del nido Si accerta sull'esito degli inserimenti e delle condizioni di salute dei bambini frequentanti Cura i rapporti con le altre istituzioni per l'infanzia presenti nel territorio Controlla la preparazione e la qualità degli alimenti, la pulizia e l'igiene del nido Promuove e convoca incontri con tutto il personale del Nido al fine di realizzare occasioni costruttive e per determinare una maggiore funzionalità del servizio Vigila sul corretto espletamento delle attività del personale sottoposto promuovendo e garantendo il rispetto delle decisioni organizzative assunte Procede, sentito il personale, alla formulazione dell'orario, 25

26 all alternarsi dei turni di servizio ed all'utilizzo del monte ore, nell'ambito dei criteri generali stabiliti dall'amministrazione Comunale, avendo particolare riguardo alla funzionalità del servizio in rapporto alle esigenze ed al numero di presenze di bambini durante i vari momenti della giornata. Essa è la figura cui sia l Amministrazione Comunale che il Responsabile del Servizio della Cooperativa si riferiscono ed a cui il personale del Nido deve sempre in ogni occasione rapportarsi. Le educatrici Sono operatrici che nel nido rispondono agli obiettivi di armonico sviluppo psico-fisico, di socializzazione del bambino, nonché di integrazione dell' azione educativa della famiglia, tenendo i colloqui con i genitori. Alle educatrici competono altresì le operazioni di igiene e pulizia del bambino e la somministrazione dei pasti, la progettazione delle attività e la stesura del progetto educativo. Le operatrici d'appoggio L operatrice ausiliaria si prende cura della pulizia e dell'igiene del nido, compresi i giochi con i quali i piccoli ospiti sono sempre a contatto, contribuendo così a rendere accogliente e confortevole l'ambiente. La cuoca si occupa della preparazione e della distribuzione dei pasti. E suo compito occuparsi degli acquisti delle derrate alimentari e salvaguardarne la corretta conservazione. 26

27 La mensa L alimentazione riveste un ruolo importante nella vita di ognuno e sicuramente deve essere particolarmente attenta quando si rivolge a bambini piccoli come gli ospiti del Nido. La cura che gli operatori rivolgono al pasto, momento integrato a pieno titolo nelle attività educative, è diretta non solo agli aspetti nutrizionali e di educazione alimentare ma anche a quelli affettivi e relazionali che esso riveste. Allo stesso tempo i menù proposti tengono conto, in ordine alla presentazione ed al colore degli alimenti, di conciliare pasti gradevoli, che stimolino la voglia di mangiare e gustare con piacere ed invoglino a scoprire nuovi sapori, con una certa gradualità secondo le capacità dei bambini. L'alimentazione particolarmente curata, prevede una dieta bilanciata e varia che tiene conto delle capacità digestive di ciascun bambino, della stagionalità e della tradizione locale. Il menù può essere anche uno strumento per proporre piatti nuovi, ricchi di sapore e fantasia, educando a regimi alimentari variati, tenendo sempre presente una certa gradualità nel proporre pietanze nuove secondo le capacità dei bambini. Il menù standard E suddiviso su quattro settimane, diviso per stagioni (autunno-inverno e primavera-estate) appositamente preparato ed articolato su tre principi base: equilibrio varietà moderazione Ogni richiesta di variazione e/o integrazione va sempre approvata dall Azienda Sanitaria. Nel menù vengono indicati gli alimenti principali, 27

28 lasciando all abilità della cuoca il tipo di cottura da preferire di volta in volta. I piatti proposti sono poco elaborati, con ricette semplici ma gustose che attirano la curiosità del bambino avendo presente che sapori profumi e colori stimolano l appetito e lo invogliano ad assaggiare e scoprire nuovi alimenti. I pasti sono preparati direttamente all interno della cucina del Nido, da personale specializzato e qualificato dipendente dall attuale ditta affidataria del servizio, secondo norme dietetiche che tengono conto anche di preferenze ed esigenze individuali (allergie, rifiuto di certi cibi, difficoltà di masticazione ecc.). Le tecniche di cottura utilizzate sono al vapore, al forno, al cartoccio. Tutti i cibi somministrati sono freschi di giornata e non riscaldati, una particolare cura è riservata alla qualità della materia prima utilizzata. Per garantire una certa varietà di cotture e stimolare il personale a cucinare nuovi piatti, l Azienda Sanitaria ci ha fornito un ricettario dietetico. Composizione del pasto un primo piatto (con alternativa di piatto unico) un secondo piatto un contorno di stagione cotto o crudo pane frutto fresco di stagione merenda pomeridiana Preme rassicurare i genitori, in merito all osservanza di una corretta dieta alimentare, la sufficienza delle dosi porzionate, l appetibilità dei cibi proposti e la gradualità nel proporre pietanze nuove. Obiettivi e finalità Il Nido è un luogo privilegiato di crescita e sviluppo delle potenzialità individuali, cognitive, affettive e sociali, finalizzato al raggiungimento di 28

29 uno sviluppo armonico della personalità. L obiettivo primario è favorire la crescita del bambino in modo sereno, in un ambiente che sappia continuare ed integrare l attività della famiglia. I principali obiettivi del Nido sono i seguenti: Obiettivi generali conquista dell'autonomia personale contribuire alla socializzazione Obiettivi specifici favorire ed incrementare le capacità psico- motorie favorire lo sviluppo affettivo e sociale favorire lo sviluppo cognitivo favorire la comunicazione verbale ed il linguaggio. Gli obiettivi specifici vengono stabiliti in base ai vari aspetti dello sviluppo globale del bambino, considerati nella loro specificità ed in base alle tappe d'età. Finalità Realizzare ed offrire un documento identificativo dell Asilo Nido all insegna della chiarezza Garantire pari opportunità a tutti i bambini Favorire l integrazione Favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno Programmazione educativa La programmazione educativa garantisce la qualità del nido. Deve essere costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, 29

30 competente e protagonista della propria esperienza. La programmazione consiste nella elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità, dall'intelligenza all'affettività, dalla socializzazione alla motricità. Nel nido la programmazione non può essere assolutamente rigida né procedere per schemi, ma deve essere improntata ad una notevole elasticità, sia perché ogni bambino presenta un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello di altri, sia perché in ogni bambino possono insorgere bisogni imprevisti cui è necessario, di volta in volta, adattare il programma al bambino e non viceversa. Il progetto educativo viene elaborato in tempi diversi da quelli dedicati alle attività con i bambini e con le bambine e vede coinvolte tutte le figure professionali che interagiscono all interno del Nido. Nel gruppo di lavoro viene garantito e valorizzato sia l apporto personale nella costruzione dei percorsi educativi, organizzativi ed operativi, sia un confronto costruttivo tra le singole professionalità nel definire le ipotesi, nel prospettare le strategie e le procedure educative, nel verificare i percorsi realizzati. La programmazione educativa si attua in due momenti: 1. uno nel mese di luglio, al termine dell anno educativo, quando vengono predisposti i gruppi dei nuovi iscritti che entreranno al Nido cui segue, a fine agosto, una prima discussione riguardo i nuovi progetti educativi da attuare 2. l altro a settembre, i primi giorni dopo l apertura, quando vi è la continuazione della discussione relativa ai nuovi progetti ed alla programmazione educativa. 30

31 Le principali fasi della programmazione sono le seguenti: Osservazione del bambino L'osservazione permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue ansie, il suo modo di relazionarsi al mondo ed alle persone. Tutto ciò permette di individuare percorsi ed attività centrati sul singolo e sul gruppo. Definizione degli obiettivi Gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, questi sono centrati sul bambino e sono finalizzati alla conquista dell'autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo, a favorire la coordinazione senso motoria, a conoscere l'ambiente intorno a sé, ad affinare le capacità grafiche, costruttive e manipolative ed a contribuire alla socializzazione. Elaborazione delle attività e dei progetti da proporre L'elaborazione delle attività e dei progetti aiutano il bambino a vivere la routine al nido ed ad acquisire le prima conoscenze dell'ambiente intorno a sé. Verifica dei risultati La verifica ha come fine primario quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati, verificando la validità e la pertinenza dei tempi, degli spazi e delle procedure utilizzate, oppure ricercare le cause del loro mancato conseguimento. 31

32 La programmazione si articola in: progetto educativo specifico per il attività correlate progetti consolidati, proposti ogni anno progetti speciali Attività Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della sua personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che lo circondano e ad inventare le cose che vorrebbe possedere. Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e comportamento. Di conseguenza tutte le attività del Nido sono espresse in forma ludica. Le attività che vengono proposte ai bambini, sotto la continua sorveglianza del personale educativo sono: - attività grafico-pittoriche (pennarelli, tempere, matite a cera, collage, gessetti) - attività manipolative (pongo, creta, farina, acqua, sabbia, terra, colla, plastilina, pasta di sale) - attività linguistico-cognitive (domino, costruzioni, incastri, puzzle, libri, immagini, fotografie) - attività motoria (percorsi, giochi in giardino) - attività simboliche (travestimenti, cucina, drammatizzazione) 32

33 Rapporti nido-famiglia Quando un bambino viene accolto al Nido le educatrici si occupano non solo del suo ambientamento e della sua integrazione nel gruppo, ma accolgono anche i bisogni, le aspettative, le problematiche educative. Accanto, inoltre, allo scambio quotidiano di informazioni, esistono le seguenti tipologie di incontro con le famiglie che vengono gestite ed organizzate in base ad obiettivi e contenuti diversi. Ambientamento Con il termine ambientamento si intende il periodo nel quale il bambino, accompagnato da mamma o papà, entra per la prima volta al Nido. L'esigenza di gradualità nell'ambientamento è nata dall'osservazione e dalla comprensione delle esigenze dei bambini. E' importante che il genitore incontri e conosca già prima il servizio in quanto, durante l'inserimento, è lui il tramite fra l'ambiente familiare ed il nido. La funzione del genitore, per l appunto, è quella di trasmettere conoscenza e sicurezza al bambino rispetto al nuovo, di rassicurarlo con la sua presenza, il suo sguardo, il suo sorriso per facilitarne l ambientamento cioè l'instaurarsi di una situazione di tranquillità emotiva per il bambino. Per i primi giorni il bambino si ferma al Nido per poco tempo. Nei giorni successivi la sua permanenza aumenta e gradualmente si incomincia a sperimentare l'uscita del genitore dalla sezione: sia genitore che piccolo utente sono accompagnati a vivere serenamente le prime separazioni. Modalità più precise relativamente all'ambientamento vengono concordate di volta in volta fra educatrici e genitori. E indispensabile, per questo momento di passaggio, la disponibilità di un genitore o di una persona conosciuta dal bambino per il tempo necessario, con gradualità e sempre nel rispetto dei tempi di ogni singolo bambino. E importante quindi che: vengano rispettati i tempi di ogni bambino 33

34 l'inserimento avvenga in una situazione di tranquillità emotiva si effettui un passaggio graduale nei cambiamenti relazionali l organizzazione degli spazi permetta ai bambini di individuare punti di riferimento ci si avvalga del dialogo tra genitori ed educatrici creare un clima di prevedibilità che favorisce l'instaurarsi di un rapporto di fiducia Incontri che coinvolgono i genitori Sono previsti i seguenti incontri: riunione iniziale con tutti i genitori e le educatrici a fine agosto o primi settembre colloqui individuali tra l educatrice di riferimento e le nuove famiglie (se necessario) riunioni tra le educatrici ed i genitori (minimo due incontri) incontri di formazione per i genitori, proposti dall Amministrazione Comunale e dalla Cooperativa, dove si vuole dare un utile e funzionale supporto alla genitorialità colloqui individuali tra educatrice e genitore qualora ci sia l esigenza di spiegazioni in merito a problemi, dubbi o chiarimenti. Al fine di una gestione qualificante del Servizio sono previsti i seguenti organi di partecipazione: Comitato di gestione E costituita dal Sindaco, con proprio provvedimento, e composta da due rappresentanti dei genitori, dal dirigente del competente Istituto o Asilo o suo rappresentante, da un rappresentante dell Amministrazione comunale e da un rappresentante degli eventuali soggetti esterni incaricati del servizio e si riunisce periodicamente. 34

35 Assemblea dei genitori E costituita dai genitori dei bambini regolarmente iscritti al Nido d Infanzia. I compiti dell Assemblea dei genitori sono: - eleggere i propri rappresentanti in seno al Comitato di Gestione - discutere gli indirizzi pedagogici ed organizzativi - formulare proposte per l approfondimento di tematiche relative allo sviluppo psicofisico del bambino. All Assemblea dei genitori partecipa il Coordinatore e il personale educativo. I genitori si riuniscono in assemblea presso i locali del Nido, in via ordinaria almeno due volte l anno e su convocazione delle educatrici, del Comitato di Gestione, di un terzo dei genitori o del Sindaco (o suo delegato). Riunioni collegiali del personale: Collegio educativo Durante l anno la coordinatrice e le educatrici si riuniscono, di norma, una volta al mese per lo svolgimento del collegio educativo. Lo scopo di tali incontri è: parlare dei bambini da un punto di vista collettivo nell ambito dei gruppi formati e, se necessario, del singolo bambino discutere di situazioni, problematiche, aspetti organizzativi riguardanti il Nido trattare ulteriori approfondimenti di carattere educativo e formativo 35

36 Incontri tra il personale educativo ed il personale addetto ai servizi Nell ambito del Collegio educativo, vi sono, periodicamente e secondo necessità, incontri con il personale d appoggio. A tale proposito è necessario evidenziare l importanza della presenza del personale d appoggio all interno del Nido che condivide la realizzazione di alcuni progetti attuati in funzione degli scopi e delle finalità che sono alla base del processo educativo. Incontri tra il personale educativo e le maestre della scuola dell'infanzia Statali e paritarie presenti sul territorio E' previsto un incontro dove le Educatrici del nido e le maestre della Scuola dell'infanzia fanno il bilancio del futuro passaggio dei bimbi fra le due scuole al fine di favorirne il futuro inserimento. Attività di verifica e valutazione di fine anno Si attua a conclusione dell anno ed impegna il personale educativo per le seguenti attività: - compilazione schede di verifica e valutazione per ciascun bambino - riordino dell asilo, inventario materiali - programmazione anno educativo in entrata. Formazione ed aggiornamento La necessità dell aggiornamento e formazione del personale educativo assolve principalmente alle seguenti funzioni: individuare le competenze necessarie per svolgere una reale funzione educativa recuperare una omogeneità di formazione per agevolare la 36

37 comunicazione ed il confronto delle esperienze sperimentare metodologie di lavoro che colleghino le acquisizioni teoriche con la pratica educativa proporre percorsi di ricerca ai fini di una migliore qualificazione dei servizi. Oltre alla preparazione ed all esperienza professionale propria di ciascun dipendente, il personale è inoltre impegnato a mantenersi informato ed aggiornato, a migliorare le proprie competenze attraverso formazione ed aggiornamento a tema, compatibilmente alle esigenze di servizio, attuata di preferenza presso la sede del Nido Comunale o sul territorio, al fine di dibattere su problematiche o situazioni di rilevante importanza educativa e formativa riguardanti il bambino ed il suo contesto. La pluralità delle educatrici e la diversa cultura ed esperienza di ognuna poi, sono effettive risorse che permettono di migliorare ed ampliare il progetto educativo e l articolazione delle attività. Le attrezzature gioco L area giochi fornisce tutti gli elementi indispensabili per stimolare lo sviluppo senso-motorio del bambino: senso dell equilibrio, attraverso il ponte, l altalena; senso tattile: giochi in legno, materiali e superfici diverse; senso visivo: attraverso i colori e i contrasti tra i colori; socializzazione; Il gioco e il movimento sono i mezzi attraverso i quali il bambino si sviluppa, comincia a conoscere se stesso ed a socializzare con il mondo circostante. Le educatrici: Roberta Ravarino, Francesca Susca, Elisa Favalessa 37

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni

Dettagli

Nido Integrato Giovanni XXIII A.E. 2014/2015 IL NIDO INTEGRATO

Nido Integrato Giovanni XXIII A.E. 2014/2015 IL NIDO INTEGRATO IL NIDO INTEGRATO Ecco com è organizzata la settimana al Nido Integrato! Progetto Accoglienza Titolo Una dolce accoglienza Motivazione del progetto L inserimento è un momento delicato nella vita di tutti

Dettagli

PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA

PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA ISTITUTO COMPRENSIVO G. D ANNUNZIO SCUOLA DELL INFANZIA NAUSICAA A.S.2012-13 PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA MOTIVAZIONE Il progetto alimentazione, filo conduttore di quest anno scolastico, nasce dal desiderio

Dettagli

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! P R E M E S S A I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! Il tempo dell accoglienza Accogliere i bambini significa, in primo luogo, predisporre un ambiente

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE COMUNE DI CALDERARA DI RENO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N 68 DEL 30/07/2009 IN VIGORE

Dettagli

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014

Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014 SCUOLA DELL INFANZIA DI TAVULLIA NASCONDINO Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014 INTRODUZIONE MOTIVAZIONE Le insegnanti referenti del gruppo dei bambini di tre anni

Dettagli

Scuola dell Infanzia Progetti e Laboratori a.s. 2015/16

Scuola dell Infanzia Progetti e Laboratori a.s. 2015/16 Istituto «San Giuseppe» Scuole Primaria e dell Infanzia Paritarie 71121 Foggia, via C. Marchesi, 48-tel. 0881/743467 fax 744842 pec: istitutosangiuseppefg@pec.it e-mail:g.vignozzi@virgilio.it sito web:

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

Programmazione Nido Monti 2014-2015

Programmazione Nido Monti 2014-2015 Programmazione Nido Monti 2014-2015 OBIETTIVI GENERALI L obiettivo generale è ambientare il bambino nel contesto educativo e relazionale dell Asilo Nido rispettando e valorizzando l individualità del bambino

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

L ARTE NELLE STAGIONI E NELLE FAVOLE".

L ARTE NELLE STAGIONI E NELLE FAVOLE. D.D. STATALE Kennedy Scuola dell Infanzia Archimede Via Valgioie 72, Torino L ARTE NELLE STAGIONI E NELLE FAVOLE". PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SETTEMBRE-OTTOBRE ACCOGLIENZA E INSERIMENTO 1 PERCORSO ACCOGLIENZA

Dettagli

Scuola dell Infanzia Santa Caterina

Scuola dell Infanzia Santa Caterina Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,

Dettagli

Progettazione anno scolastico 2014-2015. Nido Il grillo parlante

Progettazione anno scolastico 2014-2015. Nido Il grillo parlante Progettazione anno scolastico 2014-2015 Nido Il grillo parlante Il tema dell alimentazione è molto vasto, coinvolgente, affascinante e per qualcuno un po faticoso. La progettazione Il mondo dei sapori

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013 SCUOLA INFANZIA PARITARIA CALLORI-SOLERIO VIA M. PORRO N 4, 15049 VIGNALE MONFERRATO (AL) TEL e FAX: 0142/933046 Email: scuolacallori@libero.it PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013 PREMESSA

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio!

Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio! SCUOLA DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 PROGETTO: FIABE FUMETTI E MEDIA Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio! TIPOLOGIA LABORATORIO GRUPPO SEZIONE /PLESSO GRUPPO

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 Esplorare..dire, fare, abbracciare.. Le educatrici del nido, nel corso dell anno 2014-2015 proporranno ai bambini un percorso didattico intitolato Esplorare dire, fare,

Dettagli

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006 anno scolastico 2005/2006 Progetto recupero. Considerando non sufficienti le ore che il Provveditorato ha destinato ai bambini diversamente abili inseriti nella nostra scuola, le insegnanti di sezione

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO Rosso, giallo, blu e i colori che vuoi tu

PROGETTO DIDATTICO Rosso, giallo, blu e i colori che vuoi tu PROGETTO DIDATTICO Rosso, giallo, blu e i Le educatrici del nido, nel corso dell anno 2012-2013, proporranno ai bambini un percorso didattico intitolato giallo, blu e i tu!. Il progetto nasce dalla volontà

Dettagli

PROGETTO CONTINUITA E ACCOGLIENZA

PROGETTO CONTINUITA E ACCOGLIENZA Direzione Didattica 3 Circolo Gubbio SCUOLA DELL INFANZIA DI BRANCA E TORRE CALZOLARI PROGETTO CONTINUITA E ACCOGLIENZA A.S. 2012/13 PROGETTO CONTINUITÀ - ACCOGLIENZA RITROVARSI INSIEME PER FARE E GIOCARE

Dettagli

CARTA SERVIZI ASILO NIDO BAMBINOPOLI

CARTA SERVIZI ASILO NIDO BAMBINOPOLI CARTA SERVIZI ASILO NIDO BAMBINOPOLI IN QUESTA CARTA. L Asilo Bambinopoli si presenta I servizi ai bambini e ai genitori Il regolamento 1 L ASILO NIDO BAMBINOPOLI SI PRESENTA L asilo nido Bambinopoli è

Dettagli

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE 1 COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE La Scuola dell Infanzia Silvio Moretti offre il servizio di Micro-nido ai bambini residenti e non, in età compresa dai 18 ai 36 mesi. Il nido nasce per far

Dettagli

Momo alla conquista del tempo

Momo alla conquista del tempo Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire

Dettagli

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte

Dettagli

LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI

LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ISTITUTO PARITARIO SAN VINCENZO PALLOTTI SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 1 PREMESSA La terra è la nostra casa poiché su questo

Dettagli

didattico per il Nido e la sezione Primavera anno scolastico 2013-2014

didattico per il Nido e la sezione Primavera anno scolastico 2013-2014 Istituto Suore discepole Gesù Eucaristico VIA F.PETRARCA, 21-85100 POTENZA TEL. 0971-57037 FAX 0971-506535 e.mail : smadegasperi@libero.it Progetto educativo didattico per il Nido e la sezione Primavera

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

ASILO NIDO CASCINA LEVADA

ASILO NIDO CASCINA LEVADA UNA GIORNATA TIPO e Il METODO EDUCATIVO ASILO NIDO CASCINA LEVADA 7.30-9.30: accoglienza personalizzata, riferita ai diversi gruppi di età utilizzando le zone appositamente allestite in modo caldo, confortevole

Dettagli

Questionario per le famiglie

Questionario per le famiglie Allegato Questionari di rilevazione Questionario per le famiglie Cari genitori, i Nidi e le Scuola dell infanzia, già da alcuni anni, sono impegnati in progetti di formazione e valutazione per il miglioramento

Dettagli

ASILO NIDO PARCO PINETA San Salvatore M.to

ASILO NIDO PARCO PINETA San Salvatore M.to ASILO NIDO PARCO PINETA San Salvatore M.to Progetto educativo "Le quattro stagioni" ANNO 2011-2012 Il progetto Le stagioni al nido intende proporre ai bambini un viaggio nelle stagioni e nel tempo finalizzato

Dettagli

Scuola dell Infanzia. Brezzo di Bedero

Scuola dell Infanzia. Brezzo di Bedero Scuola dell Infanzia Brezzo di Bedero PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2014-2015 PREMESSA Un viaggio che ha come finalità il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui attraverso corrette

Dettagli

Istituto Comprensivo "Alfredo Sassi" Scuola dell Infanzia

Istituto Comprensivo Alfredo Sassi Scuola dell Infanzia Istituto Comprensivo "Alfredo Sassi" Renate Veduggio - Briosco Scuola dell Infanzia Anno scolastico 2014/15 RACCONTO LA MIA SCUOLA PRESENTAZIONE La scuola dell infanzia dell Istituto Comprensivo di Renate

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina

PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina Dalla terra alla tavola Offrire ai bambini la possibilità di creare e curare un piccolo orto

Dettagli

IL PROGETTO DIDATTICO

IL PROGETTO DIDATTICO IL PROGETTO DIDATTICO C NIDO D INFANZIA LA NUVOLA ANNO EDUCATIVO 2011-2012 BAMBINI ED EDUCATORI COINVOLTI Tutti i bambini e le bambine iscritte al Nido d Infanzia La Nuvola vengono coinvolti nel progetto

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INDICE Il Piano dell Offerta Formativa 1 Presentazione del Asilo Nido Navaroli 1-2 La nostra idea di bambino 3 Partecipazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L INCREDIBILE VIAGGIO NEL CIELO

L INCREDIBILE VIAGGIO NEL CIELO Scuola dell infanzia paritaria Opera Pia G. Cavallini PROGETTO ANNUALE 2012-2013 L INCREDIBILE VIAGGIO NEL CIELO Premessa Il nostro viaggio inizia da un posto a noi molto caro e vicino: la nostra biblioteca!

Dettagli

LABORATORIO ANTROPOLOGICO. La giraffa vanitosa

LABORATORIO ANTROPOLOGICO. La giraffa vanitosa SCUOLA DELL INFANZIA PARROCCHIALE Madonna di Fatima Gazzolo d Arcole (VR) Anno scolastico 2015/2016 LABORATORIO ANTROPOLOGICO La giraffa vanitosa MOTIVAZIONE L educazione interculturale favorisce la convivenza

Dettagli

IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia)

IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia) IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia) modalità e mezzi per organizzare il lavoro didattico sull intercultura e sulla fiaba con i bambini, i genitori e

Dettagli

*MUSICA AL NIDO* PIPPO

*MUSICA AL NIDO* PIPPO Programmazione Sezione Piccoli Anno scolastico 2008-2009 *MUSICA AL NIDO* PIPPO UN UCCELLINO DALLE ALI A cura di: Cristina Frattini Anna Menetto Roberta Panciera Silvia Zulian Asilo Nido TRILLI, Sez. Piccoli

Dettagli

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo ETA : 3 ANNI Immagini, suoni e colori CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Tecniche di rappresentazione grafica Ascoltare brani musicali Approccio all utilizzo dei diversi

Dettagli

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA ALLEGATO 2 PTOF 2016/2019 SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA INDICE ACCOGLIENZA CONTINUITÀ SI/SP LINGUA INGLESE ATTIVITA MOTORIA EDUCAZIONE MUSICALE LABORATORIO TEATRALE 1 ACCOGLIENZA Integrazione

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA

SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA PROGETTO DI PLESSO 2011/12 PROGETTO: La macchina del tempo MOTIVAZIONE La scuola dell infanzia è uno degli ambienti fondamentali in cui il bambino sviluppa le proprie esperienze

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale G.E. Nuccio. Piazza dell Origlione, 10 90143 PALERMO Tel.0916512253 Fax 0916520593 POF A.S. 2014/2015

Istituto Comprensivo Statale G.E. Nuccio. Piazza dell Origlione, 10 90143 PALERMO Tel.0916512253 Fax 0916520593 POF A.S. 2014/2015 Istituto Comprensivo Statale G.E. Nuccio Piazza dell Origlione, 10 90143 PALERMO Tel.0916512253 Fax 0916520593 POF A.S. 2014/2015 PROGETTO SULLE SUCCESSIONI TEMPORALI: A SPASSO NEL TEMPO Premessa Oggi

Dettagli

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5 ASILO NIDO ROSA & CELESTE 2 Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI PROGETTO EDUCATIVO Pagina 1 di 5 PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L asilo nido Rosa & Celeste 2 nasce da un indagine

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it

Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it 1 PREMESSA Il Nido Gioia è diviso in due sezioni che, indicativamente corrispondono

Dettagli

Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA

Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE Progetto Natale IL DONO Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

Scuola dell Infanzia San Francesco

Scuola dell Infanzia San Francesco Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della

Dettagli

Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) Progetto didattico:

Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) Progetto didattico: Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) (Estratto del Piano dell Offerta Formativa) Progetto didattico: FAVOLANDO UNA BOTTEGA FANTASTICA Anno scolastico 2015 2016 Settembre 2015 1 PREMESSA

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2015-16

ANNO SCOLASTICO 2015-16 PROGETTO CONTINUITA INSIEME A TE IMPARO, MANGIO BENE...VIVO MEGLIO!!!! PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE E CORRETTI STILI DI VITA ANNO SCOLASTICO 2015-16 GRUPPO CONTINUITA Docenti: Agnese Anna Avallone

Dettagli

CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL OPERA A.S. 2013-2014

CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL OPERA A.S. 2013-2014 Fondazione Scuola dell'infanzia di Talamona CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL OPERA A.S. 2013-2014 L'accoglienza nella Scuola dell'infanzia prevede: 1) MOMENTI DI ACCOGLIENZA DIALOGO CON I GENITORI Visita

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA titolo documento SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per la valutazione del processo

Dettagli

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi

Dettagli

SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO

SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO SINTESI PROGETTO Sezione 1 Descrittiva 1.1 Denominazione progetto Indicare il titolo del progetto NEL PAESE DI FIABILANDIA 1.2 Responsabile

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Birillo Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Birillo viene inaugurato nel 1971. Nasce come nido costituito da due sezioni

Dettagli

TEMATICA: fotografia

TEMATICA: fotografia TEMATICA: fotografia utilizzare la fotografia e il disegno per permettere ai bambini di reinventare una città a loro misura, esaltando gli aspetti del vivere civile; Obiettivi: - sperimentare il linguaggio

Dettagli

Unità di apprendimento. Le stagioni

Unità di apprendimento. Le stagioni Direzione Didattica 3 Circolo Gubbio SCUOLA DELL INFANZIA DI BRANCA E TORRE CALZOLARI Unità di apprendimento Le stagioni A.S. 2012/13 AUTUNNO BISOGNO FORMATIVO Esplorare e conoscere la natura. OBBIETIVO

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE. Estratto del Piano di Offerta Formativa

SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE. Estratto del Piano di Offerta Formativa SUORE CARMELITANE DI S. TERESA DI FIRENZE PRATO SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE Estratto del Piano di Offerta Formativa SCUOLA DELL INFANZIA www.istitutosangiuseppe.com La Scuola dell Infanzia San Giuseppe

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Impariamo a mangiare sano per crescere bene

Impariamo a mangiare sano per crescere bene Scuola dell Infanzia Paritaria Gesù Maria Anno scolastico 2012-2013 Impariamo a mangiare sano per crescere bene Introduzione Impariamo a mangiare sano, per crescere bene L argomento del percorso progettuale

Dettagli

IL PAESE QUATRICERCHIO

IL PAESE QUATRICERCHIO Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA

Dettagli

Fondazione. L Asilo di Vignola. Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Estratto dal P.O.F. A.S.

Fondazione. L Asilo di Vignola. Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Estratto dal P.O.F. A.S. Fondazione L Asilo di Vignola Scuola dell Infanzia paritaria Vittorio Emanuele II e Garibaldi Estratto dal P.O.F. A.S. 2009/2010 La scuola dell infanzia è gestita dalla Fondazione L Asilo di Vignola che

Dettagli

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri Nido d infanzia Comune di Gualtieri Il ciliegio Nido comunale d infanzia Il ciliegio Gualtieri RE Via G. di Vittorio tel. 0522 828603 nidociliegio@alice.it www.asbr.it storia 1978 Il nido d infanzia Il

Dettagli

SCUOLA DELL'INFANZIA SAN FRANCESCO

SCUOLA DELL'INFANZIA SAN FRANCESCO SCUOLA DELL'INFANZIA SAN FRANCESCO La scuola dell'infanzia San Francesco nasce a Piombino all'inizio degli anni sessanta nell'area della Chiesa dell'immacolata su richiesta della società ILVA che intendeva

Dettagli

1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo.

1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo. OBIETTIVI 1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo. 2. Conoscere ed incontrare altre culture del

Dettagli

Scuola Comunale dell Infanzia. Arcobaleno. Correggio. carta identità. anno educativo 2015-16

Scuola Comunale dell Infanzia. Arcobaleno. Correggio. carta identità. anno educativo 2015-16 Scuola Comunale dell Infanzia Arcobaleno Correggio carta identità anno educativo 2015-16 cenni di storia La scuola Arcobaleno nasce nel settembre del 1974 dalla trasformazione della Scuola Materna Parrocchiale

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Per l anno educativo 2014/2015 il Nido famiglia presenta il suo Progetto Educativo che:

Per l anno educativo 2014/2015 il Nido famiglia presenta il suo Progetto Educativo che: CHE COS È IL PROGETTO EDUCATIVO E A CHI È RIVOLTO: Il Progetto Educativo è lo strumento attraverso il quale il Nido famiglia rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Per l anno educativo

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Aquilone Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Aquilone viene inaugurato nel 1974. Nasce come nido costituito da tre sezioni

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY PIANI DI STUDIO - SCUOLA DELL INFANZIA PRIMO ANNO ( 3 anni di età ) CAMPI PERCORSI OPERATIVI DI LABORATORIO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÈ E L ALTRO Le grandi domande, il

Dettagli

SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO

SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO PROGETTO DI SEDE Destinatari : Bambini tra i due e i tre anni Tempi : da settembre 2015 a giugno 2016 RESPONSABILE DEL PROGETTO : Cairoli Renata

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Sez. A COCCINELLE. Giovanna. Cristina

Sez. A COCCINELLE. Giovanna. Cristina Sez. A COCCINELLE Giovanna Cristina SEZ. B BRUCHI Silvana Sabrina SEZ. C FARFALLE Giusy Rosanna Le collaboratrici Gisella & Maria PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Nel percorso di quest anno si affronterà

Dettagli