Percezione stereognosica

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1 Percezione stereognosica Le esercitazioni per la preparazione del senso della forma, vengono svolte secondo gli stessi principi applicati alla preparazione del senso cromatico. In queste esercitazioni, con la manipolazione diretta di pezzi nelle forme più elementari (rotondo quadrato triangolare), il bambino affina al massimo il senso kinestesico, "sente" direttamente con la mano la "forma" del pezzo, ne segue il contorno con le dita, in modo da formarsi, sia con gli occhi sia col senso tattile, l'immagine corrispondente. Nelle altre esercitazioni, la presa del pezzo è stata realizzata con impugnature varie, in modo da richiedere una più fine e selezionata motilità da parte delle dita (il passaggio cioè dalla presa palmare a piena mano, alla presa meno grossolana con partecipazione delle dita). L'infilare i pezzi nelle aste metalliche o nei corrispondenti incastri, sollecita la coordinazione occhio mano e richiede precisione e controllo sul movimento. 63

2 Su questa tavoletta sono poste, in rilievo, cinque forme diverse tra loro. In ciascun supporto viene incastrato un disco con intagliata, all'interno, la forma corrispondente. Tenendo conto dell'aiuto che la percezione tattile muscolare può dare a quella visiva della forma, molte volte, per questo esercizio, si invita il bambino a percorrere col dito l'interno del disco. Si è notato che in tal modo egli trova con facilità, e quasi senza errori, il pezzo esatto da incastrare. 64

3 Ecco un tipo di impugnatura applicata alle diverse forme: la presa è ancora facilitata per il fatto di essere abbastanza grande richiede però la partecipazione delle dita, e non più la semplice presa palmare. L incastro delle forme più complesse esige una buona metria ed un discreto controllo per l esatta giustapposizione del pezzo. 65

4 L'esercizio, possibile quando la mano ha la fondamentale capacità della presa e del rilasciamento, oltre a sviluppare questa attività, abitua il bambino alla coordinazione occhio mano, esigendo una direzione sicura del movimento per infilare le forme nell'asta. Rappresenta inoltre una esercitazione sensoriale per la forma e per il colore. 66

5 Con questo gioco il Bambino manipola forme concrete, che deve disporre nei relativi posti d'incastro del piano superiore della cassetta. L'esercizio non richiede, per la presa, movimenti selezionati; sono invece necessarie, per l'esercitazione, buone possibilità di metria. 67

6 Cassettina per incastro di forme semplici. Il gioco è di grande attrazione per il bambino, perché il pezzo incastrato, cadendo, mette in movimento la piastrina dello stesso colore. L esercizio è come il precedente, ma con variazione delle dimensioni dei vari pezzi. 68

7 Anche con questo gioco il bambino esercita l attività di presa e rilasciamento, in modo più complesso, costituito nell incastrare il pezzo nel vuoto corrispondente. Il bambino, intanto, manipola, quindi impara a conoscere nuove forme. 69

8 L impugnatura, applicata a queste forme, richiede una presa meno grossolana, non più a piena mano come le precedenti. In questo tipo di presa, cominciano a partecipare le dita. 70

9 Questo esercizio costituisce un gioco più complesso dei precedenti. Infatti, non si tratta più di distinguere forme geometriche soltanto, ma forme di animali od oggetti più vicini alla realtà. L esercizio motorio non richiede particolari difficoltà di presa, ma esige un preciso aggiustamento per riporre il pezzo nell incastro. 71

10 L esercitazione, dal punto di vista motorio, non presenta particolari difficoltà. La tavoletta ha una doppia riga di cilindri: il bambino si esercita nell appaiamento di forme geometriche piane nella riga più anteriore, mentre nella seconda riga deve riconoscere le figure dei solidi corrispondenti. 72

11 Nel seguire il contorno di una figura geometrica, il bambino, attraverso le afferenze kinestesiche, fissa corticalmente degli schemi la cui formazione è necessaria per poterle successivamente riprodurre. 73

12 La serie di esercitazioni presentate nelle seguenti fotografie mira a preparare il bambino alla conoscenza del concetto di " grandezze ". L'attività motoria è presentata, come sempre, dalla fondamentale capacità della presa e del rilasciamento. L'incastrare, l'infilare, portano allo sviluppo della coordinazione occhio mano, e all affinamento dell'atto motorio come direzione ampiezza controllo ecc. La discriminazione tra più grande e più piccolo, è dapprima semplificata da una evidente differenza tra i pezzi. Seguono poi le esercitazioni più complesse, che esigono in vece una scelta più precisa e una discriminazione più minuziosa. 74

13 I cubi variano per altezza e diametro e il bambino deve metterli al loro posto di incastro. La riuscita o meno dell operazione, è naturalmente il controllo della capacità che il bambino ha raggiunto nella discriminazione delle grandezze. 75

14 Per l incastro di dischi, tutti della stessa altezza, la bambina deve osservare la variazione dei diametri. Con questo esercizio si ha modo di esercitare la mano con prese di dimensioni sempre più ridotte. 76

15 Il bambino deve fare la distinzione tra grande e meno grande col solo aiuto del controllo visivo. Egli, infatti, non manipola direttamente, come negli esercizi precedenti, pezzi e grandezze diverse, ma riconosce la differenza tra figure poste su cilindri che deve allineare sulle due righe, accoppiando le figure. 77

16 L esercizio consiste nell ordinare per grandezza non più pezzi ad incastro, ma liberi, da impilare su un asta. Sono cilindri di uguale altezza, ma a diametro decrescente, in modo che il bambino li possa collocare a guisa di piramide o gradinata. Nel fare questa disposizione, il bambino si accorge della differenza dei pezzi e delle graduazioni. 78

17 Abete ad elementi scomponibili: presa e rilasciamento, metria, dimensioni. 79

18 Entrambi i bambini si esercitano sulla discriminazione delle grandezze. Il bambino a sinistra dell immagine usa un a serie di cilindri sovrapponibili, l altro adopera campanelline interfissabili. La mano che non lavora, in attesa di essere utilizzata come mano di aiuto, viene fissata nell apposito contegno, per ridurre la spasticità o contrastare le sincinesie. 80

19 Questo materiale che fa parte della batteria Montessoriana, esercita nel bambino il sen so visivo delle dimensioni. La manipolazione del pezzo richiede una presa abbastanza differenziata tra le prime due dita; l'incastro, una sufficiente coordinazione occhio mano. 81

20 Il lavoro di O. T. può essere utile per fissare atteggiamenti o posture: Per esempio, il bambino che lavora attento e concentrato piacevolmente, può mantenere a lungo atteggiamenti corretti, mentre in attivo si abbandona facilmente in posizioni inadatte. Nella foto la bambina seduta alla turca con posizione mantenuta dal cuscino a U, svolge un esercizio di discriminazione del picclo medio grande. 82

21 In ogni tavoletta vengono incastrate serie di figure in grandezza decrescente. L'esercizio risulta assai difficile perché la differenza di grandezza tra due figure consecutive, è appena percettibile. I diversi pezzi esigono un buon aggiustamento motorio per poter essere inseriti nell'incastro. 83

22 Attività parascolastiche Per il bambino giunto in età della scuola l O. T. riserva una serie di esercitazioni atte a consolidare nel piccolo quei concetti e quelle nozioni che egli va via via apprendendo. La fotografia illustra una tavoletta per l associazione di animali e le loro case. L esercizio motorio, oltre alla presa e al rilascio e alla metria, richiede la supinazione dell avambraccio. 84

23 85

24 Esercizi di associazione: il prodotto che si ottiene dall'animale o dalla pianta; animali e loro piccoli; ecc. Dal punto di vista motorio richiedono un preciso fine, comunque digitale, e la supinazione, almeno sino alla posizione intermedia, perché il bambino possa vedere la figura del pezzo da collocare. 86

25 Tavola ad incastri, per la discriminazione di persone animali cose. L esercizio motorio sviluppa le attività di afferrare, rilasciare, riporre ed esige coordinazione occhio mano. 87

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