slides: Avv. Nicola Canessa Dott. Stella Cuccoli Dott. Paolo Roccatagliata
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1 IL PERCORSO DI VALORIZZAZIONE E TUTELA DEGLI INTERESSI IMPRENDITORIALI, PROPRIETARI, FAMIGLIARI ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI VALORE IN PREVISIONE DI FUTURO PASSAGGIO A MEMBRI DELLA FAMIGLIA slides: Avv. Nicola Canessa Dott. Stella Cuccoli Dott. Paolo Roccatagliata
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3 La caratteristica italiana Nei prossimi cinque anni, sei aziende italiane su dieci saranno investite del problema della successione nel governo dell azienda di famiglia. Nel panorama delle 45 maggiori imprese familiari, solo la metà ha affidato il timone alle mani di un manager esterno, mentre nell altra metà, il governo dell impresa si identifica con la proprietà. Dati Banca d Italia e indagine condotta su un campione di 421 imprese: 1) forte concentrazione della proprietà (nel 57,2% delle imprese l azionista principale detiene la maggioranza assoluta del capitale e nel 63% circa delle imprese, i soggetti controllanti presentano legami di parentela tra di loro). 2) netta prevalenza di forme di controllo familiare 3) ritrosia all ingresso di soci esterni
4 Commissione 94/1069/ CE del 7/12/94...sollecita gli stati membri a rendere più razionali ed efficienti le norme successorie che regolano il trasferimento delle imprese di piccole e medie dimensioni alla morte dell imprenditore.
5 Commissione 94/1069/ CE del 7/12/94 Obiettivi Sensibilizzare l imprenditore ai problemi della successione e a preparare la stessa finché è in vita Creare un contesto finanziario favorevole alla successione Evitare che imposte successione mettano in pericolo la sopravvivenza della impresa Incoraggiare imprenditore anche fiscalmente a trasferire azienda ai suoi dipendenti in assenza di familiari
6 Strumenti giuridici: p.g. all interno della famiglia 1. Usufrutto di partecipazioni 2. S.r.l.: corporate governance 3. S.p.a.: corporate governance 4. Trasferimento di partecipazioni ai dirigenti. Call option 5. Patti parasociali 6. Patti di famiglia 7. Art ter c.c. 8. Family buy out 9. Trust
7 Usufrutto di partecipazioni Pacchetto di controllo della società intestato ai figli. Riserva di usufrutto (diritto di voto). Usufruttuario: potere di godere, disporre dei frutti della cosa. Dopo la morte del padre usufruttuario, l usufrutto si consolida in capo agli eredi che non pagano alcuna imposta. Aumento di capitale mediante imputazione di capitale a riserve: l usufrutto esteso alle azioni di nuova emissione Abuso di usufrutto.
8 Dott. Stella Cuccoli ANNOTAZIONI FISCALI: CESSIONE DELLA NUDA PROPRIETA DI PARTECIPAZIONI IMPOSTE INDIRETTE IMPOSTE DIRETTE * VALORE CESSIONE imposta contratti di borsa 0,072 ogni 51,65 o fraz. esente da imposta di registro PARTECIPAZIONI NON QUALIFICATE imposta sostitutiva 12,5% PARTECIPAZIONI NON QUALIFICATE plusvalenza imponibile al 40% VALORE PIENA PROPRIETA - VALORE USUFRUTTO * % ceduta = valore nominale azioni x valore nuda proprietà valor piena proprietà
9 La corporate governance nelle soc.capitali Riforma: mutamento di obiettivi rispetto al passato. Non prevale più interesse pubblico sul privato ma ora centralità dell interesse delle imprese. Il sistema ha favorito (i) l eliminazione o l attenuazione di divieti più o meno espressamente previsti nella precedente disciplina ma non contemplati a livello comunitario, e, dall altro, (ii) la trasparenza societaria, come ulteriore strumento di tutela delle minoranze (es. conflitto di interessi degli amministratori) Legge delega: definire con chiarezza e precisione compiti e responsabilità degli organi sociali semplificare la disciplina delle società ampliare gli ambiti dell autonomia societaria adeguare la disciplina dei modelli societari alle esigenze delle imprese. S.r.l. modello centrale di riferimento mentre S.p.A public company, di proprietà societaria diffusa,.
10 S.r.l.: la corporate governance Art. 3 Legge Delega: rilevanza centrale del socio e dei rapporti contrattuali tra soci e ampia autonomia statutaria in tema di forme organizzative, procedimenti decisionali e posizioni soggettive dei soci La nuova S.r.l. è pensata come società costituita tendenzialmente da soggetti con caratteristiche tale da non essere qualificabili come meri investitori, ma come soggetti fortemente interessati alla gestione imprenditoriale. Disciplina della S.r.l. libera il più possibile da vincoli alla autonomia statutaria, se non quelli necessari alla tutela dei terzi e dei creditori sociali. Ampia autonomia statutaria significa dunque ampia scelta per i soci della S.r.l. di determinarsi nelle regole di governance, prevedendo soltanto un modello c.d. di default, nel momento in cui tale scelta non venisse operata. Difficile pertanto determinare a priori un modello tipo di governance di S.r.l.
11 S.r.l.: la corporate governance Art. 2468, 2 comma, c.c. partecipazione dei soci anche non proporzionale al conferimento. I diritti sociali spettano, in generale, in misura proporzionale alla partecipazione posseduta (art. 2648, 1 comma, c.c.) ma possibile prevedere particolari diritti a singoli soci (amministrazione, utili) (art. 2468, 3 c, c.c.) Ampia discrezionalità nella ripartizione dei poteri gestori e rappresentativi, cosicchè, oltre all organo unipersonale può optarsi per un organo pluripersonale con poteri congiunti, disgiunti, o misti (art c.c.) Libera trasferibilità delle partecipazioni inter vivos o mortis causa, salvo diversa disposizione atto costitutivo Intrasferibilità assoluta e mero gradimento: diritto di recesso
12 S.p.a: corporate governance. Sistema tradizionale Assemblea soci nomina cda Collegio sindacale Revisore/ Soc. di revisione
13 S.p.a.: corporate governance. Il sistema dualistico Assemblea soci Revisore/Soc. revisione Consiglio di sorveglianza Consiglio di gestione
14 S.p.A. categorie di azioni Le azioni devono essere di uguale valore e conferiscono ai loro possessori uguali diritti (art.2348, 1 comma, c.c.) Tuttavia possibile creare categorie di azioni fornite di diritti diversi. Novità rilevante:non è più ora necessario che l eventuale diminuzione dei diritti amministrativi sia compensata da un privilegio di natura patrimoniale.
15 Categorie di azioni (art. 2348, 2 c, c.c.) In relazione ai dir. patrimoniali azioni privilegiate; azioni postergate nelle perdite; azioni correlate; azioni a favore dei prestatori di lavoro; azioni di godimento; azioni di risparmio; azioni riscattabili. In relazione ai dir.amministrativi azioni senza diritti di voto e azioni a voto limitato; azioni con voto subordinato; azioni a voto contingentato; azioni a voto scalare.
16 Patti parasociali Regolamento dei rapporti difforme a quello previsto nello statuto natura obbligatoria/ inopponibili ai terzi e alla società). Clausola penale Rispetto norme imperative e principi generali ordinamento. Non ledere interessi sociali o recare pregiudizio al raggiungimento dello scopo sociale. Nullità Tempo determinato/indeterminato (recesso) 2341 bis c.c. - Non possono avere una durata superiore ad anni 5: (i) c.d. sindacati di voto; (ii) c.d. sindacati di blocco; (iii) i patti che hanno per oggetto o per l effetto l esercizio anche congiunto di un influenza dominante sulle spa o sulle società che le controllano
17 Patti parasociali nelle aziende familiari Sindacati di voto Disciplinano il comportamento dei sottoscrittori nelle votazioni nell assemblea sociale Costituzione di un gruppo di comando in grado di garantire alla società stabilità e controllo I soci aderenti al patto possono decidere i seguenti elementi: oggetto del sindacato (tutte le delibere o soltanto quelle aventi un determinato contenuto); le modalità con cui gli aderenti devono orientare il loro voto (deciso di volta in volta oppure orientamento predeterminato nel patto); i modi con cui il voto deve essere espresso in assemblea oppure nel diverso organo collegiale (delega/intervento personale del socio/fiduciaria).
18 Patti parasociali nelle aziende familiari Sindacati di blocco Con tali accordi i soci si impegnano a non vendere le proprie azioni per un certo periodo di tempo, o a venderle solo a determinate condizioni. È possibile stabilire ad es.: - Il divieto di vendere le azioni per un certo periodo di tempo, o il divieto di porre in essere altri atti di disposizione quali costituzione in pegno, usufrutto - Il divieto di vendere le azioni a terzi non sottoscrittori del patto
19 Patti parasociali nelle aziende familiari: accorgimenti a) coinvolgimento dell imprenditore all atto della intestazione delle partecipazioni ai discendenti; b) rappresentatività nell organo amministrativo dei familiari; c) materie essenziali all attività d impresa, riservate, con votazione a magg. o unanime; d) riserva, in capo solo ad alcuni familiari, della nomina dell a.d.;
20 Dott. Paolo Roccatagliata FAMILY GOVERNANCE Regole di comportamento che ciascun familiare deve adottare e porre in essere nell ambito dei suoi rapporti familiari
21 Dott. Paolo Roccatagliata FAMILY GOVERNANCE il rituale del passaggio, il bilancio della famiglia, la distribuzione della ricchezza, la banca di famiglia, l organigramma della gerarchia familiare: ruoli e responsabilità. il controllo senza proprietà: il ruolo a) dei trustees, b) dei saggi, c) dei beneficiari, d) dei consulenti, e) dei mentori, il ruolo degli zii il ruolo dei più anziani la filantropia familiare la valutazione delle successive generazioni
22 IL FAMILY LAB Dott. Paolo Roccatagliata ANALISI DEGLI ASSET FAMILIARI COMPORTAMENTI PERSONALI (seminario & Coaching) COMPORTAMENTI DI GRUPPO (seminario & Coaching) GESTIONE DEL PROGETTO (seminario & Coaching) LABORATORIO IN AZIONE (laboratorio) COLLOQUI E ANALISI A 360 PADRONANZA PERSONALE PADRONANZA PERSONALE & SQUADRA PADRONANZA DEL TEMPO PADRONANZA & SOSTENIBILITA Colloqui ed interviste 360 sulla percezione qualitativa e sul vissuto dei membri della famiglia Valutare gli Asset Intellettuali Umani Diagnosi comportamentale del Gruppo di Famiglia Supporto alla decisione obiettivi comportamenti costi Padronanza Personale La Famiglia si prepara al progetto di Continuità d Impresa e Passaggio Generazionale Formandosi attraverso un cammino di analisi consapevole dei comportamenti. Definisce e sviluppa i comportamenti Ecosistemici funzionali. Visione Condivisa Il gruppo di famiglia Individua la Mission I valori condivisi Fissa gli Obiettivi Nobili Operativi Sviluppa i progetti Di continuità d impresa e del passaggio generazionale. Sviluppa la Family Governance Regole Ruoli Realizzare i Progetti del Passaggio generazionale In contesto ecosistemico di relazione con il gruppo di famiglia Gestire il Tempo in maniera funzionale Coaching e consulenza Comportamentale Legale Fiscale Finanziario Organizzativo Strategico Family Lab in azione Laboratorio Per consolidare le buone pratiche di Famiglia assistiti da facilitatori di Family Lab Sui progetti
23 Trasferimento azioni ai dirigenti: opzioni call Attraverso l opzione call gli originari soci si riservano il diritto di riacquista dai dirigenti/ collaboratori/ amministratori non familiari le quote a suo tempo trasferite, ad un prezzo e a condizioni prefissati. Vantaggi: 1. Certezza di riacquisto 2. Prezzo determinato di riacquisto 3. Dirigenti invogliati a migliorare la produttività della società
24 Patti di famiglia Artt. 768 bis e 768 octies, c.c. Ratio: garantire agli imprenditori una successione certa dell azienda di cui sono titolari, sancendo la liceità di accordi inter vivos diretti a regolamentare la trasmissione delle attività economiche tra familiari. Nuovo testo art. 458 c.c. deroga, non suscettibile di interpretazione analogica: fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768 bis e seguenti, è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. Art. 768 bis il patto di famiglia è il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti.
25 Patto di famiglia Redatto per atto pubblico a pena di nullità. Necessaria partecipazione del coniuge e di tutti coloro che sarebbero legittimari ove in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell imprenditore Condizione legale di efficacia o elemento essenziale (contratto plurilaterale) Conseguenza: inefficacia o nullità ab origine Impugnazione: per vizi del consenso ex art c.c. regola generale dei contratti Scioglimento (dagli stessi contraenti / partecipanti): a) con contratto successivo (mutuo consenso);b) per recesso, se previsto nel contratto Controversie: conciliazione (art.38 d.lgs. 17 gennaio 2003, n.5)
26 Patto di famiglia - Schema Imprenditore / titolare di partecipazione societaria trasferisce ai suoi discendenti, in tutto o in parte, la propria azienda / partecipazione Assegnatari devono liquidare agli altri partecipanti, salvo loro rinuncia, la rispettiva quota di legittima, anche in natura Disponente può attribuire nel medesimo contratto o con uno successivo (collegato) ai non assegnatari dell azienda altri beni, che sono imputati alle rispettive quote di legittima, loro spettanti Quanto ricevuto dai contraenti (i.e. partecipanti) non è soggetto a collazione o a riduzione Legittimari sopravvenuti: all apertura della successione dell imprenditore il coniuge e gli altri legittimari che non abbiano partecipato al contratto possono chiedere ai beneficiari il pagamento della somma corrispondente alla rispettiva quota di legittima
27 Trusts interni Premessa Legge 16/10/1989 n. 364 di ratifica ed esecuzione della Convenzione dell Aja 1/7/1985, entrata in vigore 1/1/1992. I Trusts interni nascono dall esigenza di una migliore qualificazione civilistica della fattispecie concreta. Non sono strumenti evasivi o elusivi. Scopo meritevole di tutela ex art cc..
28 I soggetti del trust disponente trustee Beni in trust guardiano beneficiari
29 Definizione di trust ai sensi dell art. 2 della Convenzione Ai fini della presente Convenzione, per Trust s intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona, il Disponente, con atto tra vivi o mortis causa - qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un Trustee nell interesse di un Beneficiario o per un fine determinato.
30 Elementi caratteristici del trust (art. 2) i beni in Trust costituiscono una massa distinta e non sono parte del patrimonio del Trustee; i beni in Trust sono intestati al Trustee o ad un altro soggetto per conto del Trustee; il Trustee è investito del potere e onerato dell obbligo, di cui deve rendere conto, di amministrare, gestire o disporre dei beni in conformità alle disposizioni del Trust e secondo le norme impostegli dalla legge.
31 Riconoscimento / segregazione Il riconoscimento implica che: i beni in Trust rimangano distinti dal patrimonio personale del Trustee; i creditori personali del Trustee non possono rivalersi sui beni in Trust; i beni in Trust sono segregati rispetto al patrimonio del Trustee in caso di sua insolvenza o fallimento; i beni in Trust non rientrano nel regime matrimoniale o nella successione del Trustee; la rivendicazione di beni in Trust è permessa nella misura in cui il Trustee, violando le obbligazioni risultanti dal Trust, abbia confuso i beni in Trust con i propri o ne abbia disposto. Tuttavia, i diritti ed obblighi di un terzo possessore dei beni sono disciplinati dalla legge applicabile in base alle norme di conflitto del foro.
32 Articolo 15 Convenzione dell Aja La Convenzione non ostacola l applicazione delle disposizioni di legge previste dalle regole di conflitto del foro, allorché non si possa derogare a dette disposizioni, in particolare nelle seguenti materie: la protezione di minori, incapaci e soggetti deboli; gli effetti personali e patrimoniali del matrimonio; i testamenti e la devoluzione dei beni successori; il trasferimento di proprietà e le garanzie reali; la protezione dei creditori e dei terzi in buona fede. Se tali disposizioni impediscono il riconoscimento del Trust, il giudice realizzerà gli obiettivi del Trust con altri mezzi giuridici.
33 Ordine pubblico (art.18 Conv.Aja) Le disposizioni della Convenzione possono essere disattese qualora la loro applicazione sia manifestamente incompatibile con l ordine pubblico.
34 Perché il trust in Italia? è trasparente e monitorato consente di rispondere a esigenze che il nostro attuale sistema lascia inascoltate o insoddisfatte è flessibile rispetto a strutture più rigide persegue scopi meritevoli di tutela conserva ricchezza in Italia atto in lingua italiana
35 Pianificazione successoria: trust/testamento Trust Testamento Segregazione patrimonio Tutela della eredità anche in vita del disponente Trustee come esecutore testamentario Tutela dei minori dopo la morte del disponente Trusts successivi Aspetti fiscali: Esecutore testamentario Valido solo dopo la morte del testatore Regola solo l eredità del testatore
36 Pianificazione familiare: trust/fondo patrimoniale Trust Istituito anche fuori della famiglia Segregazione proprietà dei beni al trustee Durata convenzionale Annotato a margine dell atto di matrimonio (453 c.c.) Alienazione dei beni del trust secondo il trust deed Fondo patrimoniale Costituito da un coniuge o da entrambi per i bisogni della famiglia Proprietà dei beni ad entrambi i coniugi salvo diversa disposizione atto costituivo Cessazione per annullamento, cessazione effetti civili del matrimonio o maggiore età ultimo figlio Annotazione ex art. 453 c.c. Alienazione con il consenso dei coniugi Creditori del fondo e creditori estranei
37 Pianificazione familiare: trust/fondo patrimoniale Trust Tutela assoluta del soggetto per tutta la durata del trust Trustee come tutore o come curatore speciale Segregazione Pianificazione successoria Alienazione dei beni in trust secondo trust deed Codice civile Art. 356 c.c. Amministratore di sostegno Interdizione Inabilitazione Alienazione dei beni previa autorizzazione del Tribunale
38 Trust in funzione di garanzia Trust Costo istituzione trust e attribuzione beni in trust Durata convenzionale Accrescimento dei redditi dei beni in trust a garanzia della banca creditrice Vendita a trattativa privata Restituzione del bene o distribuzione del ricavato alla Banca e al debitore/disponente secondo regolamento di trust Successiva finalità successoria Ipoteca Costo iscrizione e cancellazione Durata ventennale Esecuzione forzata Minor prezzo di vendita
39 Art ter c.c. Tecnica legislativa impropria: confusione di norme di natura sostanziale con norme in tema di pubblicità. Atto atipico di destinazione patrimoniale: consente ai privati di realizzare la destinazione patrimoniale sia attraverso la struttura che sia più congeniale ai loro interessi, sia attraverso la fissazione delle finalità cui il patrimonio deve essere destinato, salvo il parametro della meritevolezza, determinante per selezionare gli interessi da realizzare, meritevoli di tutela (art c.c.). Altri vincoli già esistenti sono tipici in senso sia funzionale (finalità del vincolo individuate a monte - fondo patr., fondi di ass. e prev.) sia soggettivo (consentito solo a soggetti predeterminati 2447 c.c., s.p.a). Analogia con trust? Atto unilaterale, ma nel trust rileva la funzione gestoria, qui rileva il vincolo di destinazione (la funzione gestoria può mancare). la realizzazione del progetto di continuità aziendale
40 Art ter c.c. Art ter c.c./trust/trascrizione/art 13 Convenzione dell Aja Atto pubblico: requisito di trascrivibilità e non di validità. Efficace tra le parti anche con scrittura privata. Possibile con testamento? Durata massima: 90 anni. Inderogabile. Individuazione beneficiario determinato Passaggio generazionale. Interrogativi. Integrazione con clausole negoziali e/o applicazione analogia di altre disposizioni. Programma/ regolamento per: Gestione dei beni. Successione nella gestione Cessazione anticipata del vincolo Revoca la realizzazione del progetto di continuità aziendale
41 Family buy out I soci con vocazione imprenditoriale vogliono acquisire, non con mezzi propri, il controllo e la gestione della società di famiglia (target) escludendo i familiari non interessati. Ricorso alla leva finanziaria del leveraged buy-out. Newco acquista controllo della target, e viene finanziata tramite il LBO. Corrispettivo corrisponde, per i familiari uscenti, alla liquidazione La società che risulta dalla fusione paga il debito con il cash flow derivante dalla propria redditività. Vantaggio giuridico: indebitamento della Newco, non dei soci; Vantaggio finanziario: la Newco paga il debito con il suo cash flow usufruendo dei benefici fiscali. la realizzazione del progetto di continuità aziendale
42 Family buy out Liquidazione dei familiari uscenti Avv. Nicola Canessa Non con mezzi dei soci imprenditori; non con mezzi attinti dal patrimonio ereditario; mezzi finanziari originati dal finanziamento concesso alla Newco (LBO); il costo dell operazione è sostenuto per intero dalla società familiare-target. la creazione di valore in previsione di futuro passaggio a manager interni o ad acquirenti esterni, apertura a capitali estranei alla famiglia
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