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1 Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Sala Operativa Sociale Dott.ssa Angelina Di Prinzio Roma, 09 Novembre 2010

2 EVOLUZIONE DELLA DOMANDA SOCIALE Dai dati quantitativi e qualitativi della SOS, emerge che negli anni, parallelamente alla situazione di crescente crisi economica, si è verificato un progressivo mutamento delle problematiche di vulnerabilità ed esclusione sociale, con particolare riguardo : al disagio giovanile ( bullismo, violenza di gruppo, aumento di casi borderline, dispersione scolastica) alle dipendenze patologiche espresse nelle sue diverse forme ai minori in situazioni di rischio (prima infanzia, minori stranieri non accomp.) alla povertà economica alla perdita dell alloggio ( aumento esponenziale degli sfratti ) al depauperamento delle relazioni familiari, aggravate da eventi contingenti, che determinano la perdita di reddito all aggravamento di una condizione di fragilità preesistente alle donne in difficoltà (vittime di tratta) prostituzione donne vittime di violenza intra ed extra familiare

3 I FATTORI DI RISCHIO Alle fragilità precedentemente elencate si aggiungono problematiche sociali connesse a quelle sanitarie, in particolare l aumento delle patologie legate alle depressioni, il deterioramento cognitivo e i disturbi nell età avanzata come il problema dell Alzheimer. Tra i primi fattori di rischio ci sono: l elevato numero di componenti del nucleo familiare le precarie condizioni di salute la presenza di anziani non autosufficienti e/o disabili il basso livello di istruzione e di reddito i costi onerosi, in taluni casi insostenibili, del mercato immobiliare l indebitamento / l usura la crisi occupazionale giovanile l aumento delle malattie mentali le dipendenze anche quelle senza sostanza, per esempio quella dal gioco, la vulnerabilità sociale nel lavoro atipico e flessibile l espulsione dal mercato del lavoro degli ultraquarantenni le separazioni coniugali e/o l interruzione della convivenza

4 Tipologia Disagio trattato dalla SOS - Periodo Tipologia disagio Totale % Alcolismo ,00 Barbonismo domestico ,53 Disabilità ,25 Minori ,30 Problemi sanitari ,76 Disoccupazione ,16 Ex detenuto ,83 Gestante ,06 In tutela ,06 Malato psichiatrico ,77 Maltrattata/o Vittima di violenza ,06 Momentaneam. Solo stato di abbandono ,57 Doppia diagnosi ,67 Nomade ,98 Nucleo Monoparentale ,04 Prostituta/o ,87 Senza fissa dimora ,92 Sfratto/sgombero ,50 Sott. provv.to Autorità Giudiziaria ,85 Tossicodipendenza ,69 Vittima della tratta ,14 Vittima dell'usura ,01 Totale ,00

5

6 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI EMERGENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO U.O. EMERGENZA SOCIALE ED ACCOGLIENZA NUCLEI MADRI CON FIGLI MINORI C. A. SALA OPERATIVA SOCIALE SERVIZI mensa e acc. per persone SFD Serv. Emerg. freddo MENSE SOCIALI FERIALI E FESTIVE E FORNITURA PASTI A DOMICILIO CENTRALE OPERATIVA SOCIALE ALLOGGI DI TRANSITO PER UOMINI SINGOLI PADRI SEPARATI -CASA DEI PAPÀ-

7 Sala operativa sociale - S.O.S. MODELLO ORGANIZZATIVO FRONT OFFICE 1 Coordinatore di Sala 18 Operatori Telefonici Esperti UNITÀ TECNICA 2 Assistenti Sociali Responsabili BACK OFFICE 1 Coordinatore Ass. Sociali 3 Assistenti Sociali 8 Unità di Strada UNITA' AMMINISTRATIVA 1 Funzionario Direttivo Amministrativo 1 Istruttore Amministrativo

8 UNITÀ DI STRADA Intervengono su tutto il territorio comunale 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno 7 Unità Diurne 1 Notturna Intervento immediato sul posto Contenimento delle dinamiche legate all'emergenza Acquisizione degli elementi informativi utili ad impostare l'intervento Formulazione e attuazione di un progetto a breve termine Collegamento con rete formale ed informale Affidamento dell'utente ad un referente istituzionale o non

9 COORDINAMENTO La necessaria integrazione dei diversi livelli operativi di intervento passa inevitabilmente attraverso una coordinata organizzazione del lavoro, che prevede riunioni di tutti gli operatori, per una condivisione del progetto globale di servizio, per confrontare metodologie di intervento, per discutere ed elaborare progetti specifici sui casi trattati. Tale lavoro di équipe permette di confrontare competenze, e punti di vista diversi di osservazione; consente la condivisione di scelte e responsabilità in situazioni di elevata complessità.

10 OBIETTIVI OPERATIVI PROMOZIONE ED INCLUSIONE SOCIALE RISPOSTA IMMEDIATA E FLESSIBILE ALLA SITUAZIONE DI EMERGENZA VICINANZA RELAZIONALE E SOSTEGNO A CHIUNQUE CHIEDA AIUTO RIDUZIONE DEL DANNO ATTIVAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI E DELLA RETE FORMALE E INFORMALE DELLE RISORSE PRESA IN CARICO TEMPORANEA IN ATTESA DELL'ATTIVAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI PRESPOSTI

11 OBIETTIVI PROMOZIONALI E DI STUDIO MONITORAGGIO DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE CHE VIVE IN CONDIZIONI DI MARGINALITÀ ESTREMA AL FINE DI COSTRUIRE UN OSSERVATORIO PERMANENTE SUL DISAGIO. COSTRUZIONE DI UNA BANCA DATI DELLE RISORSE ESISTENTI SENSIBILIZZAZIONE DEI CITTADINI E DELLE REALTA' PRESENTI SUL TERRITORIO CAMPAGNE DI INFORMAZIONE INDIVIDUAZIONE DI NUOVE METODOLOGIE DI INTERVENTO

12 SERVIZI OFFERTI SEGRETARIATO SOCIALE informazioni sui servizi ai ai cittadini agli operatori banca dati sui servizi di di emergenza e di di tutela OSSERVATORIO statistiche su: l utenza i i segnalanti la la domanda le le prestazioni offerte banca dati: utenti assistiti dall 88 ad oggi INTERVENTI DI PREVENZIONE DELL EMERGENZA SOCIALE monitoraggio del territorio comprensione e osservazione modalità di vita quotidiana delle persone sfd offerta di aiuto e accompagnamento nel percorso di fruizione dei servizi CONSULENZA E PROGETTAZIONE formazione problematiche emergenza sociale servizi emergenza ATTIVITA DI RETE collegamento tra servizi pubblici, privato sociale e volontariato su: - singoli casi - progetti - promozione iniziative di di rete interfaccia tra sistemi operativi diversi: - linguaggio - procedure - priorità e modalità di di intervento

13 CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO E METODO DI LAVORO LAVORO DI RETE sono state attivate modalità di lavoro integrate tra operatori di agenzie diverse ( protocolli d intesa, accordi di programma ) il il lavoro comune ha permesso di rendere più saldi i legami di collaborazione e la la fiducia sull efficacia dell intervento AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE incontri settimanali di supervisione e aggiornamento tra gli operatori della SOS incontri tematici con i responsabili di altri servizi che svolgono un ruolo chiave nel lavoro di emergenza incontri di supervisione sul lavoro rivolto alle persone S.F.D. partecipazione a convegni

14 CRITICITA E PROPOSTE In un ottica di programmazione, di implementazione e di miglioramento continuo, e nell ambito del percorso di preparazione del nuovo Piano Regolatore Sociale della città di Roma, si propone come obiettivo prioritario: l implementazione di formule di residenzialità h 24 dedicate (ad alta intensità sociale e bassa intensità sanitaria) al fine di rispondere a tipologie specifiche di utenza quali: anziani senza fissa dimora adulti singoli senza fissa dimora con patologie, croniche, psichiatriche o legate alla dipendenza adulti singoli senza fissa dimora in gravi condizioni di vulnerabilità sociale donne vittime di violenza percorsi di sostegno alla genitorialità (residenzialità)

15 RIFLESSIONI PER LA COMUNITA PROFESSIONALE DIMENSIONE PROFESSIONALE DIMENSIONE ORGANIZZATIVA DIMENSIONE RELAZIONALE

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