UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale"

Transcript

1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon (esercitazione n. 5 - parametri efficienza)

2 Parametri Efficienza Esercizio (calcolo parametri di efficienza) pagina 2

3 Tre prodotti A, B, C. Produzione organizzata su 1 turno, Tempo disponibile = 480 min Tempo di fermata = 50 min Tempo utilizzo (Tempo di funzionamento) = Td-Tf = 430min Q.tà pcs. std per ogni contenitore = 20 Calcolo dell O.E.E. impianti Calcolo del Rendimento, Utilizzo ed Efficienza risorse Indice di Flusso pagina 3

4 Prod. Q.tà Tciclo (min) Tcu Tset-up (min) Ts Cap.tà Ca Cont.ri (Qtà/Ca) TSTDcont (Tcu*Ca) TSTDu (Tcu*Qtà) Tlavcont (Tcu*Ca)+Ts Tutilizzo unitario Tu = Teff/Qtà Tutilizzo cont.re (Tu*Ca) A 500 0, ,86 17,2 B 400 0, ,08 21,6 C 300 0, ,43 28,6 TOT min min Si fa l ipotesi che: Il centro di montaggio finale abbia la stessa disponibilità di tempo del centro di lavoro (430min) Il centro di montaggio produca in sequenza modelli ognuno dei quali impiega i tre particolari A,B e C pagina 4

5 Tempo standard unitario (Tciclo x n. pezzi) Prodotto A = 500x0,25 = 125min Prodotto B = 400x0,30 = 120min Esercitazione - Parametri Efficienza Prodotto C = 300x0,40 = 120min Tempo standard unitario totale = 365 min Tempo di set-up disponibile = 430min-365min = 65min Tempo di utilizzo unitario = Tutilizzo/Q.tà Prodotto A = 430/500 = 0,86min Prodotto B = 430/400 = 1,08min Prodotto C = 430/300 = 1,43min Tempo utilizzo contenitore = Tempo utilizzo unitario x Capacità Contenitore Prodotto A = 0,86 x 20 = 17,2min Prodotto B = 1,08 x 20 = 21,6min Prodotto C = 1,43 x 20 = 28,6min pagina 5

6 Calcoliamo O.E.E. = Disponibilità x Efficienza x Tasso di qualità T standard = Tciclo x n. pezzi mix = 365min Tdisponibile (Td) = 1 turno di 8 ore = 480min Tempo di fermata (Tf) = 50 min Tfunzionamento = Td Tfermata = 430min Tdisponibile -Tfermata Disponibilità = = = 0,90 Tdisponibile 480 Tciclo * unità prodotte 365 Efficienza = = = 0,85 T funzionamento 430 N pezzi prodotti- Scarti Tasso qualità = = 1 (nell ipotesi di non avere scarti) N pezzi prodotti O.E.E. = 0,90 x 0,85 x1 = 0,77 pagina 6

7 Nell ipotesi che le ore di presenza siano quelle disponibili sul turno a cui sottrarre 30min di pausa e che le ore effettive siano quelle utilizzabili di funzionamento che tengono conto anche delle interruzioni, calcoliamo Ore effettive Utilizzo = = 430/450 = 0,95 Ore di presenza Ore standard Rendimento = = 365/430 = 0,85 Ore effettive Ore standard Efficienza = Utilizzo * Rendimento = = 365/450 = 0,81 Ore di presenza pagina 7

8 Calcolo dell Indice di Flusso, Esercitazione - Parametri Efficienza LTP (lead time di processo) IF = Tp (tempo di produzione) Tempo di utilizzo al montaggio finale per un contenitore A 20x0,86 = 17,2min B 20x1,08 = 21,6min C 20x1,43 = 28,6min Tempo per fornitura del primo contenitore dal centro di lavoro al punto di accumulo in uscita. A B (20x0,25) + 5min = 10min (tempo std + tempo di attrezzamento) (20x0,30) + 5min = 11min C (20x0,40) + 10min = 18min Tempo di trasporto dal centro di lavoro al montaggio finale A 17,2 10 = 7,2min B C 21,6 11 = 10,6min 28,6 18 = 10,6min pagina 8

9 Si suppone che il tempo di trasporto sia assimilabile al tempo massimo che deve intercorrere tra la fine della prima lavorazione e la fine del montaggio finale. In realtà il tempo di trasporto deve essere necessariamente <= a questo valore Definiti (riferiti ai contenitori) LTP = tstd + tattrezzamento + ttrasporto Tp = tstd 5min + 5min + 7,2min A IF = = 3,44 5min 6min + 5min + 10,6min B IF = = 3,60 6min 8min + 10min + 10,6min C IF = = 3,50 8min IF=1:2 valore ideale IF=3:5 valore buono IF>=10 valore normale ma sono necessari interventi sul processo pagina 9

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Glossario e Formulario

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Glossario e Formulario UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Glossario e Formulario Glossario e Formulario Pianificazione Programmazione Tempi di produzione KanBan

Dettagli

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Processi snelli GIA-L04 terza parte

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Processi snelli GIA-L04 terza parte UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Processi snelli terza parte UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Processi snelli Corso di Gestione dell Informazione

Dettagli

READY-TO-GO PRODUZIONE

READY-TO-GO PRODUZIONE READY-TO-GO PRODUZIONE Modulo Standard QlikView OBIETTIVO Le aziende che fabbricano prodotti hanno la necessità di avere un controllo efficiente delle loro attività produttive e di assemblaggio. Questo,

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Processi snelli GIA-L05

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Processi snelli GIA-L05 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Processi snelli Processi snelli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale

Dettagli

Corso di Programmazione aziendale Prof. Attilio Mucelli

Corso di Programmazione aziendale Prof. Attilio Mucelli Facoltà di Economia Giorgio Fuà Corso di Programmazione aziendale Prof. Attilio Mucelli Prova di esame del 08.07.2004 La società Sicura Spa è un azienda che si articola in due divisioni ognuna delle quali

Dettagli

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Fenomeni di obsolescenza 2 Determinati da: Prodotto inidoneo al segmento di mercato (es: computer) Effetto moda (es: abbigliamento) Mancato

Dettagli

Efficienza Produttiva. Il Piano d azione dell efficienza

Efficienza Produttiva. Il Piano d azione dell efficienza Efficienza Produttiva Il Piano d azione dell efficienza Nino Guidetti Direttore Commerciale Grandi Clienti Schneider Electric per eliminare le inefficienze La Lean Manufacturing è una strategia operativa,

Dettagli

Harken Italy spa Lean Production nella filiera della nautica. 28 Novembre 2011 Harken Italy spa 1

Harken Italy spa Lean Production nella filiera della nautica. 28 Novembre 2011 Harken Italy spa 1 Harken Italy spa Lean Production nella filiera della nautica 28 Novembre 2011 Harken Italy spa 1 Breve profilo di Harken Harken è nata nel 1967. Oggi è una piccola multinazionale leader di mercato nel

Dettagli

La gestione delle scorte

La gestione delle scorte La gestione delle scorte Controllo delle scorte Sist. prod. / Fornitore ordini domanda I Magazzino R Lead Time T La gestione delle scorte Problema: uando ordinare uanto ordinare Obiettivi: Basso livello

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

Progettazione e gestione degli impianti di produzione. Le misure di produttività

Progettazione e gestione degli impianti di produzione. Le misure di produttività Progettazione e gestione degli impianti di produzione Le misure di produttività Le prestazioni di Efficienza o produttività Produttività delle risorse produttive Manodopera Impianti Materiali (rese) Produttività

Dettagli

osti negli impianti produttivi lassificazione in due grandi categorie che si differenziano in base alla relazione con il volume di produzione: Fissi Variabili costi osti totali osti variabili osti fissi

Dettagli

Prodotto Materia S (kg/unità) Materia U (kg/unità) Componente L Alce 0,15 0,45 2 Orso 0,75 0,75 3

Prodotto Materia S (kg/unità) Materia U (kg/unità) Componente L Alce 0,15 0,45 2 Orso 0,75 0,75 3 Budget Esercizio n 1 L impresa Yellowstone produce due prodotti (Alce e Orso) utilizzando le materie prime S e U e un componente (L). Il componente L può essere prodotto internamente utilizzando un impianto

Dettagli

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta del 30/1/06 Esercizio 1 Una banca ha N correntisti. Indichiamo con N n il numero di correntisti esistenti il giorno n-esimo. Descriviamo

Dettagli

Introduzionee principali classificazioni

Introduzionee principali classificazioni Introduzionee principali classificazioni Roberto Pinto Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell Informazione e della Produzione (DIGIP) Università di Bergamo Di cosa parliamo in questo corso? Il termine

Dettagli

ID e Operations. KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica. Bologna, 15 Maggio 2012

ID e Operations. KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica. Bologna, 15 Maggio 2012 ID e Operations KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica Bologna, 15 Maggio 2012 Dott. Alessandro Pacelli Partner Opta Dott. Gianluca Spada Partner Opta Presentazione

Dettagli

prof. Paolo Aymon Piani operativi GIA-L04 seconda parte

prof. Paolo Aymon Piani operativi GIA-L04 seconda parte UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Piani operativi seconda parte Sommario della lezione Gestione dell Informazione nella Supply Chain Piani

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1 - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti 1. Un capitale d ammontare 100 viene investito, in regime di interesse semplice, al tasso annuo

Dettagli

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 1.7 Servizi informatici. Un negozio di servizi informatici stima la richiesta di ore di manutenzione/consulenza per i prossimi cinque mesi: mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 All inizio

Dettagli

Lean Production. e approccio Just In Time CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. Lean Production. Value stream e lotta agli sprechi

Lean Production. e approccio Just In Time CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. Lean Production. Value stream e lotta agli sprechi Lean Production CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE Lean Production e approccio Just In Time! Insieme di attività integrate progettato per ottenere alti volumi produttivi pur utilizzando scorte

Dettagli

Lezione 17: Le motivazioni del libero commercio: Teoria classica di

Lezione 17: Le motivazioni del libero commercio: Teoria classica di Politiche Economiche Europee stefano.papa@uniroma1.it Lezione 17: Le motivazioni del libero commercio: Teoria classica di Smith e Ricardo Facoltà di Economia Sapeinza, Università di Roma Le motivazioni

Dettagli

Pianificazione e controllo delle risorse

Pianificazione e controllo delle risorse Pianificazione e controllo delle risorse Pianificazione e controllo delle risorse Gestione dell allocazione delle risorse in modo che i processi dell azienda siano efficienti e riflettano la domanda di

Dettagli

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza corso di Laurea in Servizi Giuridici per le Organizzazioni Pubbliche e dello Sport Prof. F. Nappo Contatti:

Dettagli

Sistemi Operativi mod. B. Sistemi Operativi mod. B A B C A B C P 1 2 0 0 P 1 1 2 2 3 3 2 P 2 3 0 2 P 2 6 0 0 P 3 2 1 1 P 3 0 1 1 < P 1, >

Sistemi Operativi mod. B. Sistemi Operativi mod. B A B C A B C P 1 2 0 0 P 1 1 2 2 3 3 2 P 2 3 0 2 P 2 6 0 0 P 3 2 1 1 P 3 0 1 1 < P 1, > Algoritmo del banchiere Permette di gestire istanze multiple di una risorsa (a differenza dell algoritmo con grafo di allocazione risorse). Ciascun processo deve dichiarare a priori il massimo impiego

Dettagli

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Costi GIA-L05

Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Costi GIA-L05 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Costi GIA-L05 5 - CLASSIFICAZIONE DEI COSTI 1 buildings servizi generali personale costi MO Modello di

Dettagli

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 10 Costi COSTI Occorre collegare la produzione dell impresa ai costi sostenuti per realizzarla, sia nel breve, sia nel lungo periodo Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori

Dettagli

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof.

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Michele Meoli Esercitazione: Analisi di Break-Even (o analisi del punto

Dettagli

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta del 1/6/06 Esercizio 1 Un sarto impiega un tempo aleatorio esponenziale a completare i suoi lavori. Mediamente gli servono 10 ore

Dettagli

Misure di Prestazione di Sistemi Produttivi

Misure di Prestazione di Sistemi Produttivi Misure di Prestazione di Sistemi Produttivi 1) Modello di riferimento Per prestazioni di un sistema produttivo si intendono i risultati direttamente percepibili e misurabili dal cliente oppure dal sistema

Dettagli

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System FOMIR FOMIR srl Via Torricelli, 237 I-40059 Fossatone di Medicina (BO) T+39 051 782444 / Fax +39 051 6960514 fomir.it easysae.it Linee di montaggio Fly-System Linee di montaggio Fly-System Realizzare delle

Dettagli

DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME. Gaio-Gino-Zaninotto, I sistemi di produzione Capitolo 15

DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME. Gaio-Gino-Zaninotto, I sistemi di produzione Capitolo 15 DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME PROBLEMI DELLA PROGRAMMAZIONE A CASCATA Con l aumento della dinamicità ambientale, il sistema di produzione deve adattare le proprie operazioni

Dettagli

Sistema operativo: Gestione dei processi

Sistema operativo: Gestione dei processi Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2011/2012 Sistema operativo: Gestione dei processi La presente dispensa e da utilizzarsi

Dettagli

Rendering air show e verifica della sincronizzazione

Rendering air show e verifica della sincronizzazione Capitolo 5 Rendering air show e verifica della sincronizzazione 5.1 Introduzione Il Rendering 3D dell evoluzioni acrobatiche costituisce uno degli aspetti cruciali dell applicazione realizzata. L ambiente

Dettagli

LA NORMAZIONE ISO 9000

LA NORMAZIONE ISO 9000 LA NORMAZIONE ISO 9000 Le norme serie ISO 900x sono nate nel 1987; Introducono il concetto di assicurazione o garanzia della qualità Sostanzialmente un fornitore dovrebbe (volontariamente) certificarsi

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS Macroeconomia Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti Luca Deidda UNISS, DiSEA, CRENoS Luca Deidda (UNISS, DiSEA, CRENoS) 1 / 22 Scaletta Scaletta della lezione Definizione di

Dettagli

Budget - 4. Uva - Uva -

Budget - 4. Uva - Uva - Budget - 4 La A&P Srl è un impresa che produce e vende due tipi di vini. Vino rosso (VR) e vino bianco (VB). L 1/1/02 ha a scorta le seguenti quantità di prodotto finito e di materie prime: Vino rosso

Dettagli

A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI

A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 a) Qual è la differenza tra sistema pensionistico a ripartizione con metodo contributivo e sistema pensionistico

Dettagli

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N. 273/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 03 luglio 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 Trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri

Dettagli

I Fondamentali di Controllo di Gestione. Parte V IL CONTROLLO DI GESTIONE ANALISI PER VARIANTE

I Fondamentali di Controllo di Gestione. Parte V IL CONTROLLO DI GESTIONE ANALISI PER VARIANTE I Fondamentali di Controllo di Gestione Parte V IL CONTROLLO DI GESTIONE ANALISI PER VARIANTE LO SCOSTAMENTO DEVE ESSERE SEMPRE INTERPRETATO COME UN FATTO ECONOMICO NEGATIVO DALLA MANCATA CORRISPONDENZA

Dettagli

Tracciabilità dei flussi finanziari

Tracciabilità dei flussi finanziari Tracciabilità dei flussi finanziari Legge 13 agosto 2010 n. 136 DL 187 del 12 novembre 2010 L. Conv. 217 del 17 dicembre 2010 Scopo Assicurare la prevenzione di infiltrazioni criminali Si rivolge Agli

Dettagli

Produttore A B C 1 20% 20% 30% 2 30% 10% 30%

Produttore A B C 1 20% 20% 30% 2 30% 10% 30% Esercizio 1: Patate Un azienda produce pacchi di patatine surgelate sia a bastoncino (A) che in pezzi più piccoli (B) e di fiocchi surgelati per il puré (C). L azienda acquista da due produttori (1 e 2)

Dettagli

Allegato Sub.B) criteri di attribuzione dei punteggi per definizione graduatorie servizi comunali per l infanzia

Allegato Sub.B) criteri di attribuzione dei punteggi per definizione graduatorie servizi comunali per l infanzia Allegato Sub.B) criteri di attribuzione dei punteggi per definizione graduatorie servizi comunali per l infanzia A) CONDIZIONI DEL NUCLEO FAMIGLIARE A1) Bambino disabile con certificazione rilasciata dai

Dettagli

25/04/2011. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari

25/04/2011. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari I costi per commessa e icosti per processo Riferimenti bibliografici: libro di testo capitoli 3 e 4 di BREWER P.C., GARRISON R.H., NOREEN E.W., Programmazione

Dettagli

Piano dei fabbisogni di capacità

Piano dei fabbisogni di capacità Piano dei fabbisogni di capacità CRP 1 Piano aggregato Piano delle risorse Lungo termine MPS Piano della capacità di massima Medio termine MRP CRP Breve termine Controllo della produzione Controllo della

Dettagli

Logiche e strumenti per la valutazione degli investimenti

Logiche e strumenti per la valutazione degli investimenti Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Logiche e strumenti per la valutazione degli investimenti Capitolo 13 Indice degli argomenti 1. Definizioni e modalità di classificazione

Dettagli

ECONOMIA E DIREZIONE DELLE IMPRESE 1

ECONOMIA E DIREZIONE DELLE IMPRESE 1 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 18/1/00 J F M A M J J A S O N D J SEAT-PAGINE GIALLE SEAT-PAGINE GIALLE RNC HIGH 3.49 28/12/99, LOW 0.70 1/1/99, LAST 3.09 14/1/00 HIGH 2.30 28/12/99, LOW 0.54 1/1/99,

Dettagli

Epoche 0 1 2 3 Trancia a controllo elettronico (TCE) 200 15 20 20 Trancia a controllo manuale (TCM) 125 30 30

Epoche 0 1 2 3 Trancia a controllo elettronico (TCE) 200 15 20 20 Trancia a controllo manuale (TCM) 125 30 30 9.4.3 w Il problema degli investimenti di durata diversa La seconda criticità che suggerisce un po di cautela nell applicazione del VAN è relativa al diverso orizzonte temporale degli investimenti a disposizione.

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

Sincronizzare il sistema

Sincronizzare il sistema Sincronizzare il sistema 1 Competitività = Redditività + Produttività = ROCE 2 Il valore si genera attraverso un flusso di materiali e informazioni. Quanto più il flusso è interrotto tanto più valore si

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Stima puntuale per la proporzione Da un lotto di arance se ne estraggono 400, e di queste 180

Dettagli

PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 2014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 2014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI PERCORSI ABILITANTI SPECIALI 014 DIDATTICA DELL ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI A cura Dott.ssa Federica Miglietta ESERCITAZIONE CALCOLO FINANZIARIO: Nel caso degli investimenti si parla genericamente

Dettagli

Esercitazione di Basi di Dati

Esercitazione di Basi di Dati Esercitazione di Basi di Dati Corso di Fondamenti di Informatica 6 Maggio 2004 Come costruire una ontologia Marco Pennacchiotti pennacchiotti@info.uniroma2.it Tel. 0672597334 Ing.dell Informazione, stanza

Dettagli

Costi standard secondo il metodo dei costi completi

Costi standard secondo il metodo dei costi completi pagina 1 Costi standard secondo il metodo dei costi completi Frigo SA produce frigoriferi e congelatori di alta qualità per diversi fabbricanti di cucine. Il processo di fabbricazione è simile per i due

Dettagli

Genesi Evoluzione. Operatività Analisi risultati. Pianificazione Ottimizzazione

Genesi Evoluzione. Operatività Analisi risultati. Pianificazione Ottimizzazione I Sistemi MES nell Industria Manifatturiera di Domani: Testimonianze e Prospettive Sesto S. Giovanni - 30 Settembre 2008 Auditorium ABB SISTEMA INTEGRATO PER IL CONTROLLO DELLA ATTIVITÀ DI FABBRICA: DALLA

Dettagli

Capitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano

Capitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano Capitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano 4.3 Algoritmi iterativi e convergenza Programma non lineare (PNL): min f(x) s.v. g i (x) 0 1 i m x S

Dettagli

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta

Dettagli

Programmazione I - Laboratorio

Programmazione I - Laboratorio Programmazione I - Laboratorio Esercitazione 2 - Funzioni Gianluca Mezzetti 1 Paolo Milazzo 2 1. Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ mezzetti mezzetti di.unipi.it 2.

Dettagli

I concetti della Lean nei processi del WMS

I concetti della Lean nei processi del WMS KUBE SISTEMI e CSMT - Centro Servizi multisettoriale e tecnologico I concetti della Lean nei processi del WMS Ing. Andrea Pasotti 12 novembre 2014 - Lago di Garda - Pacengo di Lazise (VR) I DILEMMI DEL

Dettagli

Università degli Studi di Cassino, Anno accademico 2004-2005 Corso di Statistica 2, Prof. M. Furno

Università degli Studi di Cassino, Anno accademico 2004-2005 Corso di Statistica 2, Prof. M. Furno Università degli Studi di Cassino, Anno accademico 2004-2005 Corso di Statistica 2, Prof. M. Furno Esercitazione del 18/1/2005 Dott. Claudio Conversano Esercizio 1 (non svolto in aula) Vengono lanciati

Dettagli

IAS/IFRS: Attività finanziarie detenute fino a scadenza Criterio del costo ammortizzato

IAS/IFRS: Attività finanziarie detenute fino a scadenza Criterio del costo ammortizzato IAS/IFRS: Attività finanziarie detenute fino a scadenza Criterio del costo ammortizzato Esercitazione (a cura del prof. Salvatore Loprevite) Al termine dell esercizio 2011 la società Omega S.p.A. acquista

Dettagli

ELEMENTI DI STATISTICA

ELEMENTI DI STATISTICA Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI Esercitazione 6 ORE ELEMENTI DI STATISTICA Prof. Ing. Maria Teresa Pilloni Anno Accademico

Dettagli

1) Descrivere dettagliatamente a quale problema di scheduling corrisponde il problema.

1) Descrivere dettagliatamente a quale problema di scheduling corrisponde il problema. Un veicolo viene utilizzato da una società di trasporti per trasportare beni a partire da un unico deposito verso prefissate località di destinazione. Si supponga che occorre trasportare singolarmente

Dettagli

POLITECNICO di MILANO

POLITECNICO di MILANO POLITECNICO di MILANO Valutazione degli investimenti ESERCITAZIONI Corso di IMPIANTI MECCANICI Prof. Stefano FARNE 1 Esercizio 1 L azienda TOP SpA, che produce tappi, ha acquistato, dopo lunghe trattative,

Dettagli

Linee guida ai fini del riconoscimento da parte dell Organismo di accreditamento dei corsi di formazione per certificatori energetici, ai sensi della

Linee guida ai fini del riconoscimento da parte dell Organismo di accreditamento dei corsi di formazione per certificatori energetici, ai sensi della Linee guida ai fini del riconoscimento da parte dell Organismo di accreditamento dei corsi di formazione per certificatori energetici, ai sensi della DGR VIII/875. Premessa Il presente documento riporta

Dettagli

Corso di Laurea in Matematica

Corso di Laurea in Matematica Corso di Laurea in Matematica Laboratorio di Informatica (a.a. 2002-03) Esercizi 1 Docente: Monica Nesi 1. Scrivere un programma in C che, dati in ingresso due numeri naturali, calcola il loro prodotto

Dettagli

LOGISTICA 2.0 ORGANIZZAZIONE, PROCESSI E TREND DELLA LOGISTICA NELLE IMPRESE BOLOGNESI

LOGISTICA 2.0 ORGANIZZAZIONE, PROCESSI E TREND DELLA LOGISTICA NELLE IMPRESE BOLOGNESI LOGISTICA 2.0 Logis&cs Intelligence ORGANIZZAZIONE, PROCESSI E TREND DELLA LOGISTICA NELLE IMPRESE BOLOGNESI I risulta* di un indagine sul posizionamento della logis*ca per un campione di aziende associate

Dettagli

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Il problema 04.2 Utilizzo efficiente del canale di comunicazione -04: Multiplexing Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco Un singolo utente (del canale) potrebbe non utilizzare tutta la capacità Lasciare

Dettagli

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -04: Multiplexing Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica Il problema 04.2 Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Un singolo utente

Dettagli

Corso Sistemi Informativi Aziendali, Tecnologie dell Informazione applicate ai processi aziendali. Sistemi informativi aziendali

Corso Sistemi Informativi Aziendali, Tecnologie dell Informazione applicate ai processi aziendali. Sistemi informativi aziendali Corso Sistemi Informativi Aziendali,. Sistemi informativi aziendali di Simone Cavalli (simone.cavalli@unibg.it) Bergamo, Febbraio - Marzo 2009 Produzione (cenni) Pagina 2 Produzione La produzione, in termini

Dettagli

Esercitazione 5 Soluzioni

Esercitazione 5 Soluzioni Esercitazione 5 Soluzioni. (Esercizio 5. del Ross) Sia X una variabile aleatoria la cui densità è c( 2 ) < < 0 altrimenti. (a) Qual è il valore di c? (b) Scrivere la funzione di ripartizione di X. 2. (Esercizio

Dettagli

IL BUDGET DELLA PRODUZIONE: ASPETTI GENERALI

IL BUDGET DELLA PRODUZIONE: ASPETTI GENERALI IL BUDGET DELLA PRODUZIONE: ASPETTI GENERALI 1 BUDGET DEL VOLUME (QUANTITA ) DI PRODUZIONE 2 BUDGET DEI COSTI DI PRODUZIONE 3 BUDGET DEGLI ACQUISTI DI PERSONALE E MATERIE 1 IL BUDGET (DEL VOLUME) DELLA

Dettagli

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Il problema 2 Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Prof. Roberto De Prisco TEORIA - Lezione 4 Multiplexing Un singolo utente (del canale) potrebbe non utilizzare tutta la capacità Lasciare l

Dettagli

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone Corsi di:produzione EDILIZIA E CUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PiMUS prof. ing. Pietro Capone 1 Piano di montaggio, uso e smontaggio (PiMUS) Già D.lgs. n 235 del 08/07/2003 Il montaggio, lo smontaggio

Dettagli

L analisi dei costi: il costing

L analisi dei costi: il costing L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi

Dettagli

Capitolo XIV. La gestione della produzione

Capitolo XIV. La gestione della produzione Capitolo XIV La gestione della produzione La funzione di produzione Approvvigionamenti La funzione di produzione riguarda il processo di trasformazione dei beni, ossia l insieme l di operazioni mediante

Dettagli

Ottimizzazione Multi Obiettivo

Ottimizzazione Multi Obiettivo Ottimizzazione Multi Obiettivo 1 Ottimizzazione Multi Obiettivo I problemi affrontati fino ad ora erano caratterizzati da una unica (e ben definita) funzione obiettivo. I problemi di ottimizzazione reali

Dettagli

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1 ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto

Dettagli

CONVENZIONE. premesso che

CONVENZIONE. premesso che CONVENZIONE MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale Regionale, con sede in Torino, Via Pietro Micca n. 20, (codice fiscale 97613140017), di seguito Amministrazione, nella persona

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di prof.ssa Maria Sole Brioschi Esercizi sulle decisioni aziendali di lungo periodo DLP-E2 Corso 20085 Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Edile Anno Accademico

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale. Lezione 26 I mercati finanziari

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale. Lezione 26 I mercati finanziari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 26 I mercati finanziari Prof. Gianmaria Martini Moneta e titoli Nei paesi industrializzati esistono varie tipologie di

Dettagli

LA VALUTAZIONE D AZIENDA (E DELLE QUOTE/AZIONI DI MAGGIORANZA/MINORANZA) A cura di Ciro D Aries

LA VALUTAZIONE D AZIENDA (E DELLE QUOTE/AZIONI DI MAGGIORANZA/MINORANZA) A cura di Ciro D Aries LA VALUTAZIONE D AZIENDA (E DELLE QUOTE/AZIONI DI MAGGIORANZA/MINORANZA) A cura di Ciro D Aries I METODI DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE 2 I Criteri di Valutazione Si devono adottare i criteri di valutazione

Dettagli

La gestione dei flussi di cassa

La gestione dei flussi di cassa Università degli Studi di Trento Programmazione Costi e Contabilità lavori a.a. 2004-5 La gestione dei flussi di cassa Marco Masera, prof marco.masera@ing.unitn.it Argomenti Il programma finanziario Il

Dettagli

PRODUTTIVA IMPIANTI INDUSTRIALI. Ing. Diana Rossi Università degli Studi di Brescia. diana.rossi@ing.unibs.it. D. Rossi 1

PRODUTTIVA IMPIANTI INDUSTRIALI. Ing. Diana Rossi Università degli Studi di Brescia. diana.rossi@ing.unibs.it. D. Rossi 1 IMPIANTI INDUSTRIALI 8. ANALISI DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA Ing. Diana Rossi Università degli Studi di Brescia diana.rossi@ing.unibs.it Diana Rossi - Università di Brescia 1 D. Rossi 1 La capacità produttiva

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

1. RACCOLTA DEI DATI E FORMAZIONE DEI PRESENTANO, PER CIASCUNA DELLE DUE SOTTOGRUPPI GRANDEZZE (MEDIA ED ESCURSIONE), TRE

1. RACCOLTA DEI DATI E FORMAZIONE DEI PRESENTANO, PER CIASCUNA DELLE DUE SOTTOGRUPPI GRANDEZZE (MEDIA ED ESCURSIONE), TRE CARTE DI CONTROLLO LA CARTA DI CONTROLLO DI TIPO - R VIENE CARTE DI UTILIZZATA PER CONTROLLARE UNA VARIABILE MISURABILE DI UN PROCESSO CONSENTE CONTROLLO IL MONITORAGGIO SIA DELL'ANDAMENTO DEL VALOR MEDIO,

Dettagli

Equazione quantitativa della moneta

Equazione quantitativa della moneta Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene

Dettagli

Ipotizzando una sottostante legge esponenziale e considerando l anno solare (365 gg), determinare:

Ipotizzando una sottostante legge esponenziale e considerando l anno solare (365 gg), determinare: MATEMATICA FINANZIARIA - 6 cfu quadrate, i punti che saranno assegnati se l esercizio è stato svolto in modo corretto. con le seguenti caratteristiche: prezzo di emissione: 99,467e, valore a scadenza 100e,

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

SAPIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria dell Informazione, Informatica e Statistica

SAPIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria dell Informazione, Informatica e Statistica SAPIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria dell Informazione, Informatica e Statistica Esercitazioni di PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE (Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica ed Automatica ed Ingegneria

Dettagli

Manufacturing Execution System. Controllo Avanzamento Produzione. in tempo reale

Manufacturing Execution System. Controllo Avanzamento Produzione. in tempo reale Manufacturing Execution System Controllo Avanzamento Produzione in tempo reale pannello di controllo ( cruscotto ) delle risorse produttive stato di avanzamento (e tempi di esecuzione) degli ordini di

Dettagli

CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità. Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE. Carlo Noè

CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità. Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE. Carlo Noè CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 LE LEVE COMPETITIVE Le LEVE COMPETITIVE

Dettagli

LA PRODUZIONE JUST IN TIME

LA PRODUZIONE JUST IN TIME Economia e Organizzazione Aziendale II Prof. Gestione della Produzione Industriale LA PRODUZIONE JUST IN TIME IL KAN-BAN: LE REGOLE 1. LA FASE DI LAVORO A VALLE DEVE PRELEVARE PRESSO LA FASE DI LAVORO

Dettagli

Esercitazione I. Serena Arima serena.arima@uniroma1.it. Distribuzioni di frequenza: frequenza assoluta, relativa, percentuale;

Esercitazione I. Serena Arima serena.arima@uniroma1.it. Distribuzioni di frequenza: frequenza assoluta, relativa, percentuale; Esercitazione I Serena Arima serena.arima@uniroma1.it In questa esercitazione: Popolazione, campione e variabili; Distribuzioni di frequenza: frequenza assoluta, relativa, percentuale; Rappresentazioni

Dettagli

REGOLE PER LA LAVORAZIONE

REGOLE PER LA LAVORAZIONE REGOLE PER LA LAVORAZIONE La manipolazione degli alimenti deve essere ridotta al minimo indispensabile Usare piani di lavoro ed utensili differenti per carni rosse e pollame carni e verdure crude prodotti

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Scuola di Ingegneria Corso di prof.ssa Maria Sole Brioschi Esercizi sulle decisioni aziendali di lungo periodo DLP-E2 Corso 20099 Corso di Laurea Triennale in Ingegneria

Dettagli