Il catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia tra passato, presente e futuro

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1 Gabriella Berardi Il catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia tra passato, presente e futuro di Gabriella Berardi La biblioteca è per eccellenza il luogo dell intermediazione, e strumento privilegiato per questa funzione è il catalogo. Se consideriamo la biblioteca come un sistema informativo composto dalle variabili documenti, utenti, sistemi di organizzazione, possiamo renderci conto di come l anello di congiunzione tra offerta informativa e bisogni degli utenti sia costituito proprio dai sistemi di organizzazione allestiti da una biblioteca. E infatti una raccolta di documenti, sia pure selezionati con criteri determinati, non costituisce una biblioteca in assenza di un linguaggio il catalogo che la metta in relazione con i lettori. 1 La natura sistemica delle biblioteche e la natura strumentale del catalogo, il cui scopo è quindi quello di mettere in relazione le informazioni e gli utenti, hanno come conseguenza la necessaria storicità del processo catalografico, legato ai bisogni di chi lo usa da una parte, ai modi in cui si organizza e si manifesta il processo informativo dall altra. 2 La verità di questa affermazione è riscontrabile anche nei cambiamenti del catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia. In un contesto di ibridazione delle collezioni e dei servizi 3 possiamo tracciare una linea di sviluppo del catalogo de la Magna Capitana comune alla maggior parte delle biblioteche esistenti ed articolata in tre fasi: da una produzione di schede a stampa si è passati alla fase attuale caratterizzata dalla convivenza di OPAC e catalogo cartaceo per ipotizzare infine un terzo momento costituito solo dal catalogo elettronico. Fino al 2000 il catalogo della Biblioteca Provinciale era esclusivamente cartaceo, con uno schedario generale per autori ed un altro per soggetti. Ogni sala aveva inoltre un proprio catalogo contenente i duplicati delle schede relative ai documenti di propria pertinenza. Il registro d ingresso, come di norma in un contesto non automatizzato, era aggiornato manualmente da un unico addetto che poi smistava i documenti verso i vari settori. Il passaggio ad una gestione automatizzata delle procedure catalografiche ha comportato una serie di mutamenti sia nelle pratiche di 1 Mauro GUERRINI-Alberto CHETI, Catalogazione e indicizzazione, Roma, Mediateca 2000, 1998, p Luigi CROCETTI-Rossella DINI, ISBD (M) : introduzione ed esercizi, terza ed., Milano, Editrice Bibliografica, 1995, p A questo tema è stato dedicato il convegno La biblioteca ibrida, Milano marzo

2 Il catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia tra passato, presente e futuro lavoro che nel servizio offerto agli utenti. Inizialmente, come per ogni cambiamento in qualche modo epocale, il primo passo è stato quello di vincere le resistenze dei bibliotecari abituati a consuetudini lavorative ormai consolidate nel tempo. Il passaggio all automazione ha aperto senza dubbio nuove possibilità, ma nel contempo ha portato con sé non solo l acquisizione di nuove competenze, ma la condivisione e soprattutto il confronto continuo. Spesso, e questa è una costante ogni volta che una nuova biblioteca entra nel sistema provinciale e viene formata sulle tematiche legate alla catalogazione automatizzata, i bibliotecari sono presi dalla sconforto dovuto alla smentita della loro convinzione che con il computer tutto sarebbe stato più semplice e il lavoro si sarebbe quasi fatto da sé. In realtà le macchine non ci forniscono l intelligenza, ma le occasioni per verificare la supposta conoscenza dei fenomeni e dei processi bibliotecari. 4 Per quanto riguarda il software da utilizzare la scelta è caduta sul Sebina, unico programma allora compatibile con il Servizio Bibliotecario Nazionale. La struttura modulare del software ha consentito di avviare un processo di informatizzazione graduale, partendo inizialmente dalle operazioni catalografiche per poi arrivare alla gestione degli utenti e del prestito sia locale che in prospettiva interbibliotecario. Nella fase di impostazione del lavoro si è posta la prima scelta cruciale, se optare per una conversione retrospettiva o per una catalogazione retrospettiva. Essendo il catalogo cartaceo della Provinciale risultato di un lavoro stratificato nel tempo, ed essendo nel contempo cambiate le standardizzazioni sia a livello descrittivo che in parte semantico, si è scelta la strada più impegnativa ma anche quella in grado di garantire una maggiore correttezza e attualità, quella della catalogazione retrospettiva. Questo significa procedere ad una attività di catalogazione informatizzata libro in mano per un pregresso che si aggira intorno ai 250 mila volumi. Impegnare il personale in un lavoro del genere, però, avrebbe significato il blocco o un notevole ritardo nelle attività di catalogazione delle nuove accessioni, senza considerare che i catalogatori sono spesso impegnati anche in lavoro di sala. Si è optato quindi per l esternalizzazione del recupero catalografico del pregresso affidato ad una società cooperativa nata dal progetto ministeriale Mediateca Tutte le nuove accessioni restano invece di pertinenza del personale interno. Il passaggio all automazione è coinciso con l aggiornamento degli strumenti di lavoro sia per quanto riguarda la descrizione bibliografica 5 che la formulazione degli indici soprattutto semantici. 6 Questo per garantire quell uniformità che è condizione essenziale per la condivisione delle raccolte e per il recu- 4 Alfredo SERRAI, Manuale di biblioteconomia, Firenze, Sansoni, 1995, p Strumenti imprescindibili sono: ISTITUTO CENTALE PER IL CATALOGO UNICO DELLE BIBLIOTECHE ITALIANE E PER LE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE, Guida alla catalogazione in SBN. Pubblicazioni monografiche, pubblicazioni in serie, Roma, ICCU, 1995; ISTITUTO CENTALE PER IL CATALOGO UNICO DELLE BIBLIOTECHE ITALIANE E PER LE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE, Guida alla catalogazione in SBN. Libro antico, Roma, ICCU, 1995; nonché Giuliana SAPORI (a cura di), Manuale di regole di catalogazione in SBN consultabile all indirizzo internet: 6 Per i soggetti: ISTITUTO CENTALE PER IL CATALOGO UNICO DELLE BIBLIOTECHE ITALIANE E PER LE INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE, Soggettario, voci di soggetto dal 1925 al 1998, Roma, ICCU, Per le classi: Melvil DEWEY, Classificazione decimale Dewey, ventunesima ed., Roma, Associazione Italiana Biblioteche,

3 Gabriella Berardi pero delle informazioni da parte degli utenti. Sempre in quest ottica la biblioteca ha avviato un intenso programma di formazione di base e specialistica. Per quanto possibile l alfabetizzazione è stata portata avanti da personale interno, mentre l aggiornamento sull uso del software di catalogazione è stato effettuato dalla ditta produttrice. Inoltre la Biblioteca Provinciale, per tenere fede al suo ruolo di indirizzo e di riferimento a livello provinciale ha organizzato alcuni seminari di formazione tenuti da personalità del mondo delle biblioteche a livello nazionale. Per gli argomenti legati al catalogo non possiamo non ricordare il seminario di studio sul Controllo di autorità nella mediazione catalografica tenuto da Mauro Guerrini, introduttivo al Convegno internazionale svoltosi a Firenze. 7 L ampia partecipazione di pubblico ad un incontro così tecnico ha confermato l interesse esistente intorno alle attività di biblioteca e soprattutto la necessità di promuovere periodicamente incontri del genere come momento non solo di formazione ma di confronto delle singole pratiche di lavoro quotidiano da parte delle biblioteche della provincia. Il passaggio all automazione ha comportato non solo un mutamento della forma fisica del catalogo, ma anche un mutamento delle informazioni contenute. La possibilità di creare, oltre a quelli tradizionali per autore, soggetto e classe, accessi anche per titoli secondari, collane editoriali, luoghi di pubblicazione ed editori, oppure di affiancare alla descrizione un link multimediale (come nel caso dei manifesti cinematografici) o un abstract rappresenta un notevole incremento delle informazioni offerte e delle possibilità di ricerca, ampliate dall eventuale uso di operatori logici. 8 Inoltre l uso del software ha consentito anche un notevole miglioramento della struttura sindetica del catalogo, in particolar modo per quanto riguarda gli indici semantici. Gestire legami normalmente usati in un thesaurus 9 per i descrittori di soggetto oltre che, come avveniva anche nel cartaceo, per le stringhe, consente all utente di navigare all interno del catalogo alla ricerca del soggetto più pertinente alle proprie esigenze informative. 10 Nell OPAC confluiscono anche tutte le registrazioni bibliografiche delle biblioteche aderenti al sistema provinciale, consentendo ricerche in tutte le strutture contemporaneamente o soltanto in una di esse. Da febbraio 2003 la Biblioteca Provinciale è entrata ufficialmente nel Servizio Bibliotecario Nazionale come centro rete del Polo SBN Foggia costituito anche da altre biblioteche del territorio. 11 Fanno parte del catalogo condiviso con 7 Questi i dati relativi ai due incontri: Il controllo d autorità nella mediazione catalografica, Foggia novembre Authority control. Definizione ed esperienze internazionali, Firenze febbraio Di quest ultimo sono stati pubblicati gli atti: Authority control. Definizioni ed esperienze internazionali, Atti del convegno internazionale, (Firenze febbraio 2003), Firenze, Firenze University Press, L illustrazione delle possibilità di ricerca dell OPAC della Biblioteca Provinciale è affidata all aiuto in linea multilingue: italiano, inglese, francese, arabo. 9 BT (broader term), NT (narrower term), RT (related term), UF (used for). 10 Per un esemplificazione di quanto detto è possibile nell OPAC della Biblioteca inserire nel campo soggetto il termine acquisto e selezionare l opzione descrittori. 11 L elenco completo e aggiornato delle biblioteche che fanno parte del Polo SBN Foggia è consultabile all indirizzo 85

4 Il catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia tra passato, presente e futuro SBN le banche dati libro moderno e libro antico. Per quanto riguarda le altre tipologie documentarie, audiovisivi e grafica in primis, si è scelta la strada della gestione solo in banca dati locale, per esigenze legate ad una maggiore analicità descrittiva e semantica che i codici SBN allo stato attuale non consentono. Attualmente catalogano in Indice la Magna Capitana le biblioteche di Manfredonia, Lucera, S. Giovanni Rotondo e Trinitapoli. I bibliotecari di tutte le strutture aderenti hanno seguito un corso di formazione di un mese sulla catalogazione in SBN e sull utilizzo del software Sebina, cui ha fatto seguito un periodo di lavoro in ambiente di prova. Come fase di formazione complementare le biblioteche hanno spedito via posta elettronica gli identificativi dei documenti catturati o creati al responsabile di polo per l eventuale correzione. Per il momento la formazione ha avuto come oggetto il materiale monografico, ma una volta comprese e applicate con padronanza le procedure sono previste ulteriori fasi formative sulla catalogazione delle altre tipologie documentarie presenti nelle biblioteche, principalmente periodici, audiovisivi e risorse elettroniche. Il catalogo ibrido, dovuto alla temporanea compresenza del catalogo elettronico e di quello cartaceo, fa il paio con delle collezioni votate sempre più all ibridazione. Questa situazione, congenita per la Magna Capitana nata con un patrimonio costituito da libri e periodici insieme a musica su vinile e manifesti cinematografici, 12 si è accentuata con l entrata in biblioteca di nuovi supporti e risorse informative multimediali e ipertestuali, che pongono questioni urgenti non solo in ambito catalografico ma anche gestionale ed organizzativo. 13 Per questo tipo di documenti è necessaria anche la distinzione tra Risorse elettroniche ad accesso locale (REL) e Risorse elettroniche ad accesso remoto (RER), distinzione che introduce un argomento ormai classico per i bibliotecari, quello della contrapposizione tra possesso di queste risorse e accesso alle medesime. 14 Indipendentemente dalla discussione professionale in atto, che tra l altro segnala il superamento in ambito anglosassone del termine accesso verso un maggiore coordinamento delle funzioni relative alle acquisizioni indicato con l acronimo RADAR, 15 la Biblioteca Provinciale ha scelto di fornire un accesso unico e integrato a tutti materiali a stampa e digitali attraverso l OPAC. Finora le risorse elettroniche presenti nel catalogo sono 12 Cfr. l opuscolo sull inaugurazione della struttura: AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CAPITANATA, Biblioteca Provinciale di Foggia, Foggia, L. Cappetta & F., Per un esame esaustivo delle problematiche poste dalle risorse elettroniche in biblioteca, cfr. Rossana MORRIELLO, Gestire le raccolte elettroniche in biblioteca. Problemi e prospettive in «Bibliotime», V(2002), 3 (novembre), 14 Joel S. RUTSTEIN et al., Possesso contro accesso.un cambiamento per le biblioteche, in «Biblioteche oggi», XIII (1995), 7 (settembre), pp Cfr. Michele SANTORO, L era dell Acquario, in «Bibliotime», III (2000), 2 (luglio), bibliotime/num-iii-2/editoria.htm. A proposito dell accesso Santoro scrive: nelle strutture bibliotecarie, e in particolar modo in quelle universitarie, si accresce l importanza del coordinamento fra tutti i settori della biblioteca, a cominciare da quello davvero strategico delle acquisizioni: pertanto, al posto del termine accesso, viene ora impiegata un espressione più articolata, sintetizzata nell acronimo RADAR (Resources Access Detection Acquisition and Retrieval). 86

5 Gabriella Berardi però soltanto ad accesso locale, ma la volontà è quella di fornire un unico canale di ricerca anche per le risorse elettroniche remote, in particolare quelle presenti in Internet. Attualmente il catalogo elettronico della Biblioteca Provinciale contiene le seguenti tipologie di materiale: libro moderno, libro antico, grafica (manifesti cinematografici), audiovisivi (vhs, dvd, dischi in vinile), partiture musicali. Nella categoria libro moderno rientrano sia i documenti a stampa pubblicati dal 1831 in poi, sia le risorse elettroniche, gestite con il codice di genere x (archivio elettronico). Nel modulo libro antico sono descritti e indicizzati i documenti pubblicati prima del Gli audiovisivi, pur potendo rientrare nell archivio libro moderno agendo con un codice di genere, sono trattati in un modulo specifico per esigenze di maggiore completezza catalografica. Ad esempio, nella formulazione degli indici per autore è possibile specificare la funzione di responsabilità invece che limitarsi all indicazione di responsabilità principale o secondaria. Lo stesso dicasi per i manifesti cinematografici catalogati nel modulo grafica. 16 In realtà, così come la biblioteca, citando la quinta legge della biblioteconomia di Ranganathan, è un organismo in crescita, quindi mai uguale a se stessa, così è anche per il catalogo. Le sollecitazioni introdotte dai Requisisti funzionali per i Record Bibliografici (FRBR) con il discorso su entità e relazioni, e la distinzione tra opera, espressione, manifestazione e item, sono talmente gravide di conseguenze da far prevedere una nuova logica alla base del lavoro catalografico. Un OPAC che riuscisse a far proprie e a rendere operative le potenzialità insite in FRBR offrirebbe la possibilità da una parte di ricevere sempre la risposta del livello e della granularità appropriate, dall altro di navigare la rete delle relazioni per cambiare di livello o di granularità nelle direzioni desiderate, disponendo sempre della massima informazione sui propri movimenti. 17 Se poi si vuole restare nel campo strettamente semantico, come non parlare della difficoltà di organizzare e indicizzare un sapere in continuo divenire, difficoltà che aumenta con la diffusione del sapere in formato elettronico, con i meccanismi informativi e della comunicazione a un ritmo assai prossimo al potenziale del nostro cervello. 18 Le biblioteche non potranno non fare i conti con quella convergenza al digitale 19 che porta non solo ad una progressiva smaterializzazione dell informazione ma a nuove forme di organizzazione ed elaborazione del pensiero. Per una istituzione come la Magna Capitana, che sta vivendo un momento cruciale di riorganizzazione dei servizi e degli spazi, non è possibile ignorare le questioni fin qui poste, alla luce delle quali risulta con evidenza come la frontiera del catalogo della Provinciale risieda nel potenziamento della struttura sindetica del catalogo, della rete tra descrizioni e indici che dovrà consentire di dare contezza 16 Per il trattamento di questa tipologia di materiale da parte de la Magna Capitana, cfr. Gabriella BERARDI, La sezione Immagini e suoni della Biblioteca provinciale di Foggia. Questioni catalografiche, in «la Capitanata», XLI (2003), 14 (ottobre), pp Serafina SPINELLI, Al centro di FRBR l utente, in «Bibliotime», V (2002), 2 (luglio), bibliotime/num-v-2/spinelli.htm 18 Michele SANTORO, Sulle spalle dei giganti in «Biblioteche oggi», XXI (2003), 1 (gen.-feb.), p Ibid., p

6 Il catalogo della Biblioteca Provinciale di Foggia tra passato, presente e futuro di un sapere sempre più frammentato e granulare. Il tutto incentrato sulla conoscenza e analisi dei bisogni degli utenti da un lato, e sulla comprensione dei contenuti concettuali e delle caratteristiche bibliografiche dei documenti dall altro, in modo che il catalogo non sia solo un contenitore di notizie, ma sia anche una guida all esplorazione delle diverse espressioni e manifestazioni del pensiero e della creatività umana Alberto PETRUCCIANI, Nuovi requisiti per nuovi cataloghi, in Seminario FRBR. Functional requirements for bibliographic records, Atti del convegno (Firenze gennaio 2000), Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 2000, p

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