A.S.L. SALERNO P.O: POLLA CRITERI PRATICI DI ASSISTENZA E DI TERAPIA
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1 A.S.L. SALERNO P.O: POLLA Direttore Sanitari Antonio Nunzio Babino Direttore Dipartimento Discipline Mediche Antonio Calandriello Direttore Servizio Infermieristico-Ostetriche Gennaro Falabella Direttore Divisione Medicina Interna Antonio Ciro Pessolano Responsabile UOS Diabetologia - Maria Rescinito CRITERI PRATICI DI ASSISTENZA E DI TERAPIA Infermiere Posizione Organizzative Art.21 Attività Specialistiche Ambulatoriali Domenico Carrano Polla 5/12/
2 L AUTOMONITORAGGIO DOMICILIARE DELLA GLICEMIA Ø E PARTE INTEGRANTE DI UNA CORRETTA TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE. Ø E UN UTILISSIMO STRUMENTO MESSO AL SERVIZIO SIA DEL DIABETICO CHE DEL DIABETOLOGO 22
3 Ø CONSENTE DI STABILIRE CON PRECISIONE LA STRATEGIA TERAPEUTICA DA SEGUIRE PER RIDURRE E MANTENERE UN CONTROLLO METABOLICO OTTIMALE E PER RIDURRE O RITARDARE IL RISCHIO DI SVILUPPARE COMPLICANZE 33
4 Complicanze acute Ipoglicemia Chetoacidosi Iperosmolarità Acidosi lattica 44
5 Ricordiamo alcuni sintomi da ipoglicemia in relazione ai livelli glicemici Sintomi neurovegetativi Glicemia (=<50 mg/dl) fame, sudorazione, pallore, tachicardia, salivazione, vertigini, tremori,nausea,etc Sintomi neuroglucopenici Glicemia (=<40 mg/dl) eccitazione motoria, irritabilità, cefalea, difficoltà della parola, confusione mentale, stato soporoso, deviazione dello sguardo, crisi convulsive e coma 55
6 POSSIBILI CAUSE Ø ECCESSIVA SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA Ø SCARSA ALIMENTAZIONE Ø RITARDO NELL ASSUNZIONE DEL PASTO Ø LAVORO FISICO ECCESSIVO Ø STRESS Ø ALCOOL / FARMACI 66
7 COSA FARE Ø SOMMINISTRARE CIBO E BEVANDE CONTENENTI ZUCCHERO Ø Es. TRE ZOLLETTE DI ZUCCHERO SEGUITE DA UN PANINO, BISCOTTI O YOGURT IMPORTANTE!!! SE NON SI RIESCE A RISVEGLIARE IL PAZIENTE NON SOMMINISTRARE LIQUIDI. CHIAMARE UN DOTTORE O UN AUTOAMBULANZA 77
8 ALCUNI DEI SINTOMI DA IPERGLICEMIA Ø Aumento della sete Ø Aumento del volume delle urine Ø Stanchezza Ø Sensazione di malessere Ø Mancanza di appetito Ø Dolori addominali Ø Perdita di peso 88
9 POSSIBILI CAUSE Ø Mancata o ridotta somministrazione della terapia (insulina, antidiabetici orali) Ø Errori dietetici Ø Malattie Ø Stress Ø Esercizio fisico più scarso del solito 99
10 COSA FARE Ø Esame della glicemia. Ø Esame delle urine (ricerca corpi chetonici), se positivo consultare il proprio medico. Ø Ricovero in ospedale. Ø Bere a volontà bevande prive di zucchero 1010
11 Complicanze croniche Microangiopatia Retinopatia Nefropatia Neuropatia Macroangiopatia cecità dialisi piede, disfunzione erettile Coronarica infarto Cerebrale Periferica ictus vasculopatia, DE, piede diabetico 1111
12 IL MIGLIOR COMPENSO METABOLICO DETERMINA: v UN AUMENTATO BENESSERE FISICO v DIMINUZIONE DELL ANSIA PERSONALE LEGATA AL RISCHIO DI POSSIBILI CRISI IPOGLICEMICHE O IMPROVVISE IPERGLICEMIE v LA RIPRESA DELL ATTIVITA FISICA v E COSA NON TRASCURABILE LA SODDISFAZIONE DEI PAZIENTI NEL DIVENTARE PARTE ATTIVA NELL INDIVIDUAZIONE DI UN CORRETTO PROGRAMMA TERAPEUTICO. TUTTI QUESTI BENEFICI RIPAGANO IL DIABETICO DELLO IMPEGNO E DEL SACRIFICIO CHE SONO COLLEGATI ALL AUTOCONTROLLO 1212
13 VA RIBADITO BUON CONTROLLO SIGNIFICA: Ø EVITARE GLI STATI DI IPOGLICEMIA E DI IPERGLICEMIA CERCANDO DI MANTENERE IL PIU POSSIBILE VALORI DI NORMALITA COSTANTI NEL TEMPO. VA RICORDATO CHE L EQUILIBRIO GLICEMICO ØE FORTEMENTE CORRELATO A TRE FATTORI: LA TERAPIA LA DIETA ALIMENTARE L ESERCIZIO FISICO 1313
14 IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA PUO ESSERE FATTO OCCASIONALMENTE OPPURE REGOLARMENTE 1414
15 IL CONTROLLO OCCASIONALE DEVE ESSERE PRATICATO PRIMA DI AFFRONTARE SITUAZIONI PARTICOLARI QUALI AD ESEMPIO ü INTRAPRENDERE UNA ATTIVITA FISICA ü METTERSI ALLA GUIDA DELL AUTO ü OPPURE QUANDO SI VOGLIA CHIARIRE UN DUBBIO INTERPRETATIVO DI ALCUNI SINTOMI NON CHIARAMENTE IDENTIFICATIVI DI IPER O IPOGLICEMIA. 1515
16 IL CONTROLLO REGOLARE (PROFILO GLICEMICO) GENERALMENTE VIENE COSI EFFETTUATO q AL MATTINO A DIGIUNO q DUE ORE DOPO LA COLAZIONE q PRIMA DI PRANZO q DUE ORE DOPO PRANZO q PRIMA DI CENA q DUE ORE DOPO CENA q DURANTE LE ORE NOTTURNE 1616
17 Glicosuria Caratteristiche e limiti v Non v invasivo Riflette i livelli glicemici di un periodo precedente v variabile La soglia renale varia da soggetto e a in circostanze v diverse Correla in maniera incerta con i livelli di v glicem Non consente di rilevare ia v l ipoglicemia Non riflette l entità 1717
18 L ACETONE OLTRE AGLI ZUCCHERI, E IMPORTANTE RICERCARE NELLE URINE ANCHE UN ALTRA SOSTANZA L ACETONE: QUESTO E IL SEGNALE CHE LE CELLULE DEL CORPO, PER PRODURRRE L ENERGIA, ANZICHE ZUCCHERI STANNO UTILIZZANDO I GRASSI. A DIFFERENZA DELLA GLICOSURIA SI RITROVA ACETONE NELLE URINE NON SOLO QUANDO LA GLICEMIA E STATA TROPPO ALTA, MA ANCHE QUANDO E STATA TROPPO BASSA. IN DEFINITIVA L ACETONE NELLE URINE E SEMPRE UN SEGNALE D ALLARME, CHE DEVE SPINGERE A CONTROLLARE MEGLIO IL DIABETE 1818
19 E di fondamentale importanza la lettura delle PRIME URINE DEL MATTINO Specie nel diabetico insulino-trattato 1919
20 Queste sono le possibilità per le PRIME URINE DEL MATTINO ZUCCHERO Assente 0 Presente + Fortemente Presente ++++ Assente 0 ACETONE Assente 0 Assente 0 Presente + Presente + SIGNIFICATO È la situazione migliore:durante la notte la glicemia non è salita oltre 180 e non vi è stato rischio di glicemie troppo basse Durante la notte la glicemia è salita oltre 180, ma senza arrivare a valori pericolosi Situazione di rischio : la glicemia è salita così in alto da stimolare la produzione di acetone I valori glicemici durante la notte sono stati pericolosamente bassi 2020
21 Diabete Mellito Significato dell HbA1c v Non si può utilizzare per la diagnosi v Riflette i valori medi di glicemia delle 4-8 settimane precedenti v E utilizzato per il monitoraggio a lungo termine dell equilibrio glicemic o mesi) (ogni
22 Significato della Glicemia Valuta la quantità di glucosio presente nel sangue al momento del prelievo. A digiuno valori inferiori a 110 mg indicano una condizione di normalità. Tra 110 e 125 indica una situazione di rischio (IFG). Oltre i 126 mg/dl formula la diagnosi di diabete 2222
23 I fattori piu importanti che influenzano la glicemia Farmaci Cibo Attività fisica Emozioni Traumi Malattie febbrili 2323
24 Autocontrollo della glicemia A cosa serve v Guidar i medici a pianificare etrattamento il a lungo termine v Guidare i pazienti a modificare a breve termine breve la terapia insulinica e dietetica v Segnalare situazioni di possibile emergenza v Rafforzare l educazione del paziente 2424
25 L autocontrollo deve essere assolutamente praticato dai seguenti pazienti Diabetici in trattamento insulinico ottimizzato (3-4 iniezioni quotidiane di insulina) Diabetici che fanno uso di microinfusori Diabetici con glicemia molto instabile Donne diabetiche in gravidanza Donne diabetiche che desiderano iniziare una gravidanza Diabetici che non percepiscono i sintomi di ipoglicemia Diabetici con malattie febbrili prolungate Diabetici in trattamento con cortisonici o con farmaci iperglicemizzanti 2525
26 L INFERMIERE DEVE CONOSCERE E SAPER EDUCARE IL PAZIENTE SULL USO DEGLI STRUMENTI QUESTE PROCEDURE SOLITAMENTE SONO: ü ü ü ü Calibrazione Uso di soluzioni e/o strisce di controllo Impostazione del numero di codice delle strisce reattive e/o (inserimento chip) Prima di utilizzare la striscia reattiva controllare: a) Data di scadenza b) Codice c) Strisce reattive appropriate per ciascun tipo di strumento 2626
27 ü ü ü ü ü ü Verificare il corretto posizionamento della striscia nello strumento Verificare il corretto posizionamento e le dimensioni della goccia di sangue Rispettare i tempi suggeriti dallo strumento sia per introdurre la striscia che per posizionare la goccia Porre attenzione ad eventuali messaggi di procedura errata forniti dallo strumento Pulizia regolare dello strumento e delle parti a contatto con il sangue Conservazione dello strumento e delle strisce a riparo da temperature elevate o basse, luce, campi elettromagnetici (PC, TV,etc) 2727
28 Lavarsi e asciugare accuratamente le mani,l utilizzo di acqua calda crea vasodilatazione periferica che rende il prelievo più agevole (disinfettare poi) Pungere la parte laterale del polpastrello perché meno dolorosa, attualmente si utilizzano dispositivi che pungono e ritirano la lancetta velocemente e sono regolabili in base al tipo di pelle, (quindi disinfettare la parte) Porre Particolare Attenzione Allo smaltimento dei materiali usati ( questi sono stati a contatto con il sangue! ) Registrazione dei risultati sul proprio DIARIO 2828
29 Autocontrollo domiciliare della glicemia Il mio diario CAD - Dott.ssa Maria Rescinito POLLA Inf. Coord. Carrano Domenico 2929
30 Autocontrollo domiciliare della glicemia Data Schema a scacchiera (diabete tipo 2) A digiuno Dopo colazione Pranzo prima Pranzo dopo Cena prima Cena dopo Notte Annotazioni Peso 77Kg PAO 150/ Ore 3: glic
31 Autocontrollo domiciliare della Data glicemia Monitoraggio intensivo (tipo 1) A digiuno Dopo colazione Pranzo prima Pranzo dopo Cena prima Cena dopo Notte Annotazioni Peso 67Kg HbA 1c 10.5% PAO 150/ * *ginnastica Ore 23: glic
32 Adeguare l insulina in base ai controlli Il diario di terapia raccoglie continuamente precise informazioni sull andamento del diabete, così da permetterci di adattare le dosi d insulina per avere i risultati migliori. 1 controllare la glicemia subito prima dell iniezione di insulina è utile per regolare la dose d insulina RAPIDA che si sta per fare, oppure, ancor meglio, per regolare l intervallo di tempo che deve intercorrere tra l iniezione e l inizio del pasto: 3232
33 Adeguare l insulina in base ai controlli 2 controllare la glicemia due ore dopo il pasto ci permette di stabilire qual è la dose di insulina RAPIDA più opportuna per coprire il pasto stesso; infatti, per un buon controllo del diabete, l obiettivo è quello di glicemie 2 ore dopo i pasti non superiori a 140 mg/dl 3333
34 Adeguare l insulina in base ai controlli 3 L azione dell insulina INTERMEDIA invece può essere valutata con controlli eseguiti a maggiore distanza: Durante la notte o la mattina a digiuno allorché quest insulina sia fatta a cena o prima di andare a letto. Nel pomeriggio allorché sia stata fatta a colazione. 3434
35 Tabella orientativa per i supplementi di insulina RAPIDA Glicemia prima Dell iniezione Età: Meno di dieci anni Età: Più di dieci anni ½ unità + 1 unità unità + 2 unità ½ unità + 3 unità Oltre unità + 4 unità 3535
36 Tabella orientativa per i supplementi di insulina RAPIDA NB: QUESTI SUPPLEMENTI SONO PURAMENTE INDICATIVI INFATTI SONO SUSCETTIBILI DI MODIFICA PER FATTORI QUALI, IL PESO, L ETA, LE MALATTIE, L ATTIVITA FISICA ETC. QUINDI E IMPORTANTE E NECESSARIO RIFERIRE AL DIABETOLOGO PROPRIO 3636
37 Tempi di azione delle insuline Inizio Picco Durata Rapide Analogo h Regolare h 5-7 h NPH 1 h 4 10 h h Intermedia 1 h 2-8 h h Bifasica h 24 h (miscele umane) Analogo h (miscele analogo) 3737
38 Autocontrollo della glicemia Funzioni in ambiente ospedaliero vvaluta la reale efficacia dei regimi terapeutici vaiuta nella diagnosi e nella prevenzione dell ipoglicemia vnella gestione peri-operatoria di pazienti chirurgici od ostetrici con diabete vnella gestione di pazienti sottoposti a nutrizione parenterale totale o infusioni di glucosio
39 Conservazione dell insulina l Confezioni non iniziate: 2 anni in frigorifero. (tra 2 C e 8 C) l Confezioni in uso: 28 giorni a temperatura ambiente (possibilmente <25 C) Non esporre alla luce Non congelare e non riscaldare 3939
40 Regole generali Insuline ad azione ritardata (premiscelate, intermedia, lenta/ultralenta) sono sospensioni con un aspetto torbido. Prima dell uso occorre rendere uniforme la sospensione agitando la cartuccia o il flacone delicatamente nel palmo della mano. Ispezionare frequentemente i flaconi e le cartucce di insulina. Non usarle se questi: presentano residui galleggianti presentano particelle bianche aderenti al fondo o ai lati che conferiscano un aspetto ghiacciato 4040
41 Tecnica di Iniezione e Zone di Iniezione 4141
42 Tre differenti tipi di iniezione Sottocutanea Intramuscolare Intravenosa Una tecnica non corretta od un uso inappropriato dei tipi di iniezione può comportare seri problemi. 4242
43 Sedi di iniezione Pelle Grasso Tessuto sottocutaneo L iniezione sottocutanea garantisce una diffusione lenta ma costante dell insulina nel sangue circolante Muscolo 4343
44 Somministrare l insulina nel modo migliore... Gli aghi per insulina sono molto sottili (29G*- 30G-31G) Le iniezioni con gli aghi più lunghi possono penetrare nel muscolo a meno che non si sollevi la plica cutanea Per sollevare la plica correttamente occorre usare 2 o 3 dita G= Gauge; unità di misura dello spessore degli aghi maggiore è il valore 4444 più sottile è l ago
45 Tecnica del pizzico corretta 4545
46 Senza pizzico Angolo di
47 Sedi di iniezioni Addome Cosce Braccia Glutei La velocità di assorbimento varia a seconda della zona Addome > Braccia > Glutei / Cosce 4747
48 Quali sono le zone preferite per eseguire l iniezione di insulina Per insulina ad azione rapida le zone preferite sono: 1 l addome 2 le cosce 3 il braccio Per insulina ad azione intermedia o lenta la zona preferita sono i glutei 4848
49 Esistono delle precauzioni speciali per le iniezioni nella coscia? Le iniezioni nella coscia dovrebbero essere eseguite solo lateralmente. Centralmente sono disposti i vasi ed il nervo femorale che possono venire facilmente traumatizzati dall ago. Poiché lateralmente il tessuto sottocutaneo è alcune volte meno di 3 mm Tutte le iniezioni nella coscia devono quindi essere eseguite pizzicando la pelle 4949
50 Perché il braccio rappresenta la zona meno adatta alle iniezioni? Come la coscia, in molte persone il braccio presenta gli strati molto sottili di tessuto sottocutaneo. Quindi per ogni iniezione è richiesta la pizzicatura. però quasi impossibile eseguire una pizzicatura ed to-iniettare allo stesso tempo. Quindi per l iniezione l braccio è necessario tenere la siringa a 45 C. 5050
51 Perché i glutei sono ideale per l insulina ad azione intermedia e ad azione prolungata? L assorbimento di insulina è relativamente LENTO E PREVEDIBILE. Nei glutei vi è abbondanza di tessuto sottocutaneo anche nei bambini e negli individui magri. Le iniezioni perciò possono essere eseguite con sicurezza SENZA PIZZICARE sia con ago corto che con standard. 5151
52 RIEPILOGO Insulina rapida da sola: preferibilmente nell addome in quanto l assorbimento è più rapido Insulina lenta da sola: di sera nelle gambe e nei glutei per ottenere un assorbimento più lento e prolungato 5252
53 Sedi iniezione l Se le iniezioni vengono fatte sempre nello stesso punto, possono sorgere problemi come gonfiori, arrossamenti e alterazioni della pelle e del sottocutaneo (lipodistrofie) 5353
54 LIPODISTROFIE A LIPODISTROFIA consiste nella formazione e/o istruzione di tessuto adiposo nelle aree del corpo in cui iene iniettata l insulina. i distinguono in: IPO-IPERTROFIE, delle formazioni benigne di tessuto diposo che si presentano come noduli sottocutanei di imensione e forma variabile. IPO-ATROFIE, al contrario delle precedenti, si formano el tessuto delle rientranze o degli avvallamenti cutanei. 5454
55 LIPODISTROFIE a queste zone, fra l altro antiestetiche, l insulina è ssorbita con molta irregolarità e quindi dà origine ad nstabilità del diabete. l assorbimento dell insulina avviene regolarmente solo e la pelle nella zona dell iniezione è in buone ondizioni. uindi eviteremo di usare sempre lo stesso identico unto. volte, un diabete instabile può essere migliorato ariando con regolarità il sito d iniezione 5555
56 I mezzi di somministrazione dell Insulina 5656
57 Le innovazioni Tecnologiche per la somministrazione dell insulina L evoluzione dei mezzi di somministrazione dell insulina: 1. Le siringhe per insulina 2. Le penne per insulina - le penne ricaricabili (penfill 3 ml) - le penne preriempite (usa e getta) 3. Microinfusore 5757
58 Le siringhe per insulina a disposizione (1) Siringa da 1 ml (100 UI) Siringa da 0,5 ml (50 UI) Siringa da 0,3 ml (30 UI) 5858
59 Le siringhe per insulina: preparazione di un iniezione (1) Ruotare tra i palmi delle mani il flacone per rimettere l insulina in sospensione (non necessario per l insulina ad azione rapida/ultrarapida Lavarsi le mani Disinfettare il sito di iniezione e il tappo del fla-cone di insulina Iniettare nel flacone una quantità di aria uguale alla dose di insulina da prelevare Aspirare la quantità di insulina desiderata Eliminare le eventuali bolle d aria contenute nella siringa 5959
60 Le siringhe per insulina: preparazione di un iniezione (2) Miscelazione estemporanea di 2 tipi diversi di insulina aria nei 2 flaconi Iniettare Prelevare sempre per prima l insulina ad azione rapida poi quella ad azione prolungata 6060
61 Uso delle penne per insulina: regole generali (1) E assolutamente fondamentale l uso strettamente personale della penna Dopo 1 sola iniezione il 58% delle cartucce ed il 28% degli aghi erano inquinati (materiale biologico quale squame e cellule epiteliali). Ciò ha implicazioni nel riutilizzo degli aghi, nel rischio di infezioni e nel- l uso ospedaliero di una stessa penna per più pazienti JP. Le Floch, C. Herbreteau, F. Lange, L. Perlemuter; Evidence of non -inert material in needles and cartridges following a single insulin injiection with a pen; Diabetes and Metabolism,
62 Uso delle penne per insulina: regole generali (2) Cambiare l ago dopo ogni iniezione Scelta degli aghi per penna sulla base della loro lunghezza 5 mm: bambini l 8 mm: adulti sottopeso (BMI <20 ) tutti i pazienti l 12,7 mm: adulti obesi (BMI >27) Avere sempre in casa 1 flacone / siringa 6262
63 Uso delle penne per insulina: regole generali (3) Conservazione corretta Per le insuline intermedia e premiscelate, ruotare e/o cillare per renderne l aspetto omogeneo Controllare il flusso dell insulina prima di ogni ezione Non estrarre l ago subito dopo l iniezione (contare fino a ) 6363
64 NPH: cosa hanno evidenziato i ricercatori* I ricercatori tedeschi hanno scoperto che appena il 9% dei 109 pazienti coinvolti effettuano correttamente la procedura di sospensione Tale procedura consiste nel ruotare ed agitare la tubofiala per circa 20 volte prima di iniettare la dose Cosa succede al 91% dei pazienti che non si attiene a questa procedura? * Studio effettuato in Germania sull uso della penna da insulina per la. somministrazione di NPH 6464
65 ...questo significa in pratica... L insulina in cristalli tende a depositarsi per la forza di gravità alla base della fiala, spesso si ottiene un eccesso di concentrazione quando la cartuccia è nuova un difetto di concentrazione quando la cartuccia sta per finire Nel primo caso si rischia l ipoglicemia e nel secondo l iperglicemia 6565
66 ecco la risposta. Si possono determinare enormi variazioni della concentrazione a causa del deposito dei cristalli di insulina in una sola parte della tubofiala Rispetto ad un ideale distribuzione omogenea dei cristalli (100%) si va da concentrazioni minime del 5% fino ad un massimo del 214% Ben il 65% delle tubofiale esaminate hanno rivelato un livello di concentrazione errato di oltre il 20% 6666
67 ed ancora. L alloggiamento trasparente della cartuccia aiuta a rendersi conto se l insulina è correttamente sospesa 6767
68 Regole generali per l uso della penna Prima di ogni iniezione occorre controllare che l ago non sia intasato espellendo qualche unità di insulina fino a che non si vede la comparsa di una goccia 6868
69 Regole generali per l uso della penna Piccole bolle possono essere presenti all interno delle cartucce. Le bolle devono essere eliminate verificando il flusso in modo analogo a quanto si fa per le siringhe La presenza comunque di una piccola bolla d aria nella cartuccia è normale e non compromette l accuratezza della dose Bolle più grosse si possono formare se non si ha l accortezza di togliere l ago dopo l iniezione 6969
70 Un rischio Il riutilizzo degli aghi per penna è spesso accompagnato dall abitudine di portare con sé la penna con l ago montato su di essa Ciò crea un passaggio d aria fra la cartuccia e l esterno Conseguenze: L aria entra nella cartuccia alterando l accuratezza della dose (BOLLE) Una parte dell insulina si disperde tramite l a-go alterando la concentrazione della dose 7070
71 Gli aghi per la somministrazione dell Insulina 7171
72 Aghi per penne da insulina Gli aghi per penna si differenziano in base alla lunghezza e allo spessore (Gauge) dell ago stesso La lunghezza può variare da 5 mm a 12,57 mm Lo spessore varia da 0,25 mm (31G) a 0,36mm Maggiore è il valore Gauge più sottile è l ago 7272
73 La tecnologia degli aghi La geometria della punta è progettata per minimizzare i traumi del tessuto Gli aghi vengono lubrificati in modo da penetrare nella pelle senza provocare alcun dolore 7373
74 Cosa accade quando gli aghi per insulina vengono riutilizzati La punta si assotiglia, si piega e può rompersi rimanendo nel corpo del paziente Il lubrificante viene rimosso e le iniezioni diventano dolorose I punti di iniezione sono maggiormente traumatizzati L insulina che rimane all interno dell ago può cristallizzare e bloccare il flusso della successiva iniezione Quindi gli aghi vanno utilizzati una sola 7474volta
75 7575
76 7676
77 MICROINFUSORE CONSENTE DI SOMMINISTRARE DI CONTINUO DURANTE LA GIORNATA UNA PICCOLA QUANTITA D INSULINA RAPIDA, CON DEI POSSIBILI AUMENTI PRE- PRANDIALI (BOLI) INDICAZIONI: DIABETE INSTABILE, FENOMENO ALBA, ORARI DEI PASTI NON REGOLARI, GRAVIDANZA INCONVENIENTI: MALFUNZIONAMENTO DELLA POMPA, INFEZIONI NELLA SEDE D INFUSIONE, DISAGIO PSICOLOGICO 7777
78 LISTA UTILE Ø Scorte di: Flaconi d Insulina; Siringhe; Ø Penna per insulina; Aghi di ricambio Ø Pungidito e lancette di ricambio Ø Glucometro; Strisce per glicemia Ø Strisce per glicosuria e chetonuria Ø Fazzoletti disinfettanti PER VIAGGI E VACANZE Ø Diario di terapia Ø Zucchero (zollette o bustine) e/o Spuntino Ø Kit Glucagone 7878
79 GRAZIE A TUTTI DOMENICO 7979
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