PIANO PROVINCIALE PER L ATTUAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 2004/2005. Premessa
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1 PROVINCIA DI MANTOVA Area Istruzione, Lavoro e Formazione Servizio Provinciale del Lavoro PIANO PROVINCIALE PER L ATTUAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 2004/2005 Premessa A far data dal 31 luglio 2003, come disposto dalla dgr 1876/2000 e successive modifiche, la Provincia di Mantova ha confermato lo svuotamento del bacino locale degli LSU transitati (lavoratori in difficoltà occupazionale che hanno preso servizio presso enti locali e pubblici entro il 31/12/1997 per svolgere per almeno 12 mesi attività di pubblica utilità). L art. 45 della legge 144/99, sul riordino degli incentivi all occupazione, dispone che le risorse del Fondo Nazionale per l Occupazione - FNO - non impegnate per iniziative a favore dei Lavoratori Socialmente Utili possano essere eventualmente destinate alla realizzazione di misure di politica attiva del lavoro. In virtù di tale premessa e secondo quanto disposto dalla legge richiamata, con ddg del 20/10/2003 è stata destinata una quota del residuo FNO a favore delle Province lombarde per la realizzazione di interventi di politiche attive del lavoro attraverso la predisposizione dei Piani Provinciali. Azioni di Politica Attiva Nel corso del 2003 il Servizio Provinciale del Lavoro della Provincia di Mantova ha attivato alcuni progetti di supporto a categorie di lavoratori svantaggiati mediante l utilizzo di fondi altri rispetto al Fondo Nazionale per l Occupazione. Dopo la crisi che ha investito il settore tessile ed altri comparti del mantovano è stato avviato un progetto che ha visto coinvolti n 55 lavoratori da ricollocare in altre realtà produttive della zona attraverso un azione di outplacement sostenuta dalla Provincia di Mantova e dalle Associazioni di categoria locali. Il progetto di ricollocamento dei lavoratori è stato finanziato dalla Regione Lombardia che ha attinto ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. L'iniziativa ha coinvolto lavoratori in mobilità o in cassaintegrazione che hanno prestato la loro opera in aziende della provincia di Mantova.
2 Provincia e Sindacati hanno preso contatti con Promos Consulting Srl, società milanese leader nell'outplacement, per concordare le modalità indispensabili per attuare il progetto e risolvere il problema dei suddetti lavoratori. L'iniziativa, utile per il mercato del lavoro dell'intero territorio, è terminata lo scorso 31 luglio ed è stata suddivisa in tre momenti fondamentali: l'orientamento, l'accompagnamento al lavoro e il job-scouting. L iniziativa ha portato al reinserimento occupazionale dell 80% dei lavoratori coinvolti (la maggior parte dei quali con contratti a tempo determinato). Un progetto analogo è stato attivato dal Servizio Provinciale del Lavoro, attraverso la collaborazione con l operatore UPAL (Unità Provinciale per le Politiche Attive del Lavoro), per la crisi che ha coinvolto la ditta Alfieri di Gonzaga del settore legname. Successivamente il progetto è stato esteso ai lavoratori iscritti alla lista di mobilità interessati all iniziativa (per un numero massimo di 20 soggetti). La richiesta di finanziamento per tale azione di politica attiva del lavoro è stata presentata facendo riferimento ai fondi disponibili, per le crisi aziendali, nel capitolo n 908 del Bilancio Regionale. L iniziativa ha ufficialmente preso il via il 20 gennaio scorso, con un incontro che ha visto protagoniste le parti sociali e la Provincia. I lavoratori coinvolti nell iniziativa sono stati contattati ed invitati a sostenere un colloquio di orientamento con un esperto individuato dalla Provincia. In seconda battuta è stato organizzato un incontro con i lavoratori, alla presenza del sindacato, presso la Scuola Bertazzoni di Suzzara, nel quale sono state presentate le varie ipotesi di corsi formativi da attivare per il reinserimento occupazionale di queste persone. A completamento del progetto, nel caso in cui i fondi a disposizione lo rendessero possibile, è prevista un azione conclusiva di outplacement per n 10/15 soggetti interessati. Con la collaborazione dalla Provincia, nell ambito della logica progettuale complessiva, si segnalano inoltre, per i cittadini extracomunitari residenti a Mantova, azioni di sostegno promosse da enti che operano nell ambito del sociale. Da ultimo si sottolinea l impegno della Provincia, in compartecipazione con la Regione, sul versante delle politiche attive del lavoro, attraverso la promozione di azioni positive, anche grazie alla progettualità ed ai finanziamenti derivanti dall FSE - OB 3, rivolte alle fasce deboli o svantaggiate, alle donne, ai giovani, ai soggetti disabili inoccupati o disoccupati, ai lavoratori in mobilità o cassaintegrati ed alle aziende come incentivo all occupazione o come sostegno a stati di crisi.
3 Azioni da avviare con i fondi FNO Breve premessa: tutte le azioni, dal momento della progettazione a quello dell implementazione, si svilupperanno attraverso il coordinamento ed il monitoraggio forniti dall UPAL, che garantirà una collaborazione continua fra Provincia e Regione. Nota: in sede di esecuzione delle varie azioni, verranno valutate le richieste della Consigliera di Parità per attribuire maggiori spazi alle differenze di genere. LE AZIONI: 1. Azioni mirate a facilitare l inserimento occupazionale di lavoratori disabili Su segnalazione del Collocamento Mirato Provinciale, di concerto con le Parti Sociali e con le Amministrazioni Comunali locali, si è individuato un pacchetto di azioni finalizzate all inserimento lavorativo di soggetti disabili e/o svantaggiati, mediante la collaborazione con enti preposti alla concessione di servizi nel campo dei trasporti. Questo pacchetto nasce dall evidenza, riscontrata dai soggetti sopra menzionati, del fatto che la possibilità di raggiungere il luogo di lavoro risulti essere, per un disabile, condizione primaria nell accettare o meno un offerta di impiego. 2. Inserimento e mantenimento occupazionale di lavoratori disabili; monitoraggio e ricerca statistica In riferimento a precedenti esperienze similari saranno attivate azioni di sostegno finalizzate all inserimento lavorativo di soggetti disabili. Per una migliore gestione del progetto, si è reputato opportuno attivare un sistema di monitoraggio e di ricerca statistica che sarà finalizzato alla prevenzione mirata al mantenimento dei suddetti soggetti all interno del circuito occupazionale locale. 3. Attivazione di borse-lavoro per disoccupati over 40 Le azioni saranno indirizzate all organizzazione di tirocini in azienda (n 680 ore), preceduta da formazione orientativa (n 30 ore), e di attività di accompagnamento. Di concerto con le parti sociali e con la Consigliera di Parità verranno individuati e concordati i criteri attuativi relativi alla specifica azione.
4 4. Attivazione di moduli professionalizzanti per donne in difficoltà occupazionale Organizzazione di moduli professionalizzanti per donne in difficoltà occupazionale, finalizzati a fornire competenze verso mansioni e profili professionali che verranno individuati mediante la collaborazione con i Centri per l Impiego e con l Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro. Il percorso formativo sarà di n 100 ore. 5. Lista di mobilità La proposta prende spunto dall idea di voler valorizzare e promuovere a livello territoriale la lista dei lavoratori della provincia di Mantova posti in mobilità dalle aziende locali in crisi. L obiettivo prioritario di questa azione è quello di favorire ulteriori possibilità di match domanda/offerta per i lavoratori iscritti alla lista di mobilità. Attraverso la collaborazione con le parti sociali locali e con la Consigliera di Parità verrà istituito un organismo preposto al coordinamento ed all attuazione degli interventi previsti. Per individuare le potenzialità occupazionali presenti sul territorio sarà necessaria un indagine conoscitiva mirata alla rilevazione delle potenzialità socio-economiche e dei fabbisogni professionali della provincia. Una volta individuato il contesto territoriale, tutti gli iscritti alla lista di mobilità verranno contattati per richiederne l adesione o meno a progetti di riqualificazione professionale o di outplacement. In prima battuta verranno coinvolti soggetti in piccola mobilità, dando la precedenza agli over-40 ed alle donne. Mediante il software job channel verrà costituito un catalogo delle professionalità dei lavoratori in mobilità, interessati al progetto, accessibile alle aziende mediante selezione on-line. Attraverso incontri, seminari e sito web della Provincia, il catalogo verrà promosso fra le aziende locali per favorire l incrocio domanda/offerta. Il progetto verrà attivato di concerto con i Centri per l Impiego locali e con le Parti Sociali. L incarico verrà affidato ad uno o più soggetti esterni. 6. Riqualificazione professionale e outplacement per lavoratori posti in mobilità e per disoccupati di lunga durata Finanziamento di progetti di riqualificazione e di outplacement per lavoratori e lavoratrici posti in mobilità e per disoccupati di lunga durata. Le azioni riferite ai lavoratori posti in mobilità verranno programmate ed attuate nel momento in cui si verificheranno situazioni di crisi aziendali sul territorio. Per i disoccupati di lungo periodo si attiveranno azioni di concerto con i Centri per l Impiego e con i Centri di Formazione Professionale presenti sul territorio.
5 Visto l evolversi di alcune crisi di forte impatto sociale, soprattutto nel comparto tessile, si presume che buona parte di queste risorse verranno indirizzate verso queste situazioni che richiedono rapidità e priorità di intervento da parte delle parti sociali e delle istituzioni. L Unità Provinciale Politiche Attive per il Lavoro fungerà da riferimento e da soggetto coordinatore per le suddette azioni. Tale azione verrà attivata a sostegno ed integrazione di interventi con finalità similari nell ambito del capitolo di bilancio regionale n Percorsi sul tema salute e sicurezza sul luogo di lavoro Tra le azioni di politica attiva del lavoro attivabili all interno dei Piani Provinciali, viene contemplato anche il tema della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Tale azione è trasversale rispetto a tutte le altre sin qui individuate all interno del Piano Provinciale; questo perché la valenza e la finalità che essa ricopre sono di più ampio respiro, andando ad interessare, nel breve periodo, la formazione dello studente, mentre, a lungo termine, andrà poi a ricadere positivamente sul futuro lavorativo dello stesso. Poiché l indice di incidenza degli infortuni sul lavoro è particolarmente elevato nelle piccole imprese, e poiché la realtà imprenditoriale mantovana fa leva in maniera preponderante su tali aziende, la Provincia di Mantova ritiene opportuno avviare una campagna di sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza nelle ultime classi delle scuole secondarie superiori ad indirizzo professionale presenti sul territorio. A tale scopo l Agenzia Regionale per il Lavoro ha attivato dei contatti per stipulare, al più presto, un accordo con le Associazioni degli invalidi del lavoro considerate maggiormente rappresentative sul territorio lombardo. Di concerto con la Provincia, sarà cura delle suddette Associazioni mettere a disposizione degli istituti scolastici interessati i soggetti più adatti a trasferire agli studenti conoscenze ed esperienze in merito a questo importante tema. Verranno attivate collaborazioni anche con le parti sociali, con gli organismi competenti in materia sul territorio e con gli enti bilaterali provinciali. 8. Diffusione e sensibilizzazione delle azioni sul territorio Il Piano Provinciale per le Politiche Attive del Lavoro e le attività ad esso connesse verranno resi pubblici attraverso varie metodologie, a seconda delle esigenze, per una miglior fruizione da parte dell utenza. Una delle attività sopra menzionate già attivate è la Rassegna Stampa Lavoro. Essa avrà una duplice finalità: a) raccolta delle ultime notizie in materia di crisi aziendali locali conclamante o in divenire; b) divulgazione di informazioni sul mondo del lavoro, locale e non, di varia tipologia, in favore dell utenza. Per una maggior divulgazione sul territorio delle singole azioni che verranno poi a concretizzarsi sono previste spese di: cartellonistica per diffusione bandi, volantinaggio, pubblicazioni web e sui quotidiani locali, depliant e quant altro possa ritenersi utile alla promozione ed alla diffusione delle iniziative.
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