TESSERE L INCLUSIONE: TERRITORI, OPERATORI E RIFUGIATI. a cura di Monia Giovannetti e Maria Silvia Olivieri
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1 TESSERE L INCLUSIONE: TERRITORI, OPERATORI E RIFUGIATI a cura di Monia Giovannetti e Maria Silvia Olivieri
2 Direzione: Coordinamento e cura: Introduzione, Capitolo 1, Capitolo 2, Capitolo 3, Appendice, ISBN:
3 SOMMARIO Presentazione Introduzione Capitolo Capitolo
4 Capitolo Appendice
5 PRESENTAZIONE di Daniela Di Capua Direttrice del Servizio centrale dello SPRAR
6 refrain reductio ad unum del
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9 INTRODUZIONE INTERDIPENDENZA E MULTIDIMENSIONALITÀ DEI PERCORSI DI INTEGRAZIONE SOCIALE «
10 Il
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12 economico
13 culturale culture e alle identità
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15
16
17 la locali
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19 , un
20 Italia
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25 CAPITOLO 1 TERRITORIO E INSERIMENTO 1.1. Da ospiti a cittadini 15 media in Annuario
26 media
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31 in loco
32
33 ratio 1.2. Svolte epocali, cambiamenti, trasformazioni
34 , con
35
36
37 ,
38
39 turn over
40 1.3. SPRAR, supplenze, welfare e
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45 1.4. I territori volàno per l inclusione sociale
46
47 di un in
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51 CAPITOLO 2 STRATEGIE PER L INTEGRAZIONE DEGLI UTENTI NEI SERVIZI DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI (SPRAR)
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54 2.1. Gli esiti di due indagini sul campo
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56 2.2. Le diverse accezioni della nozione di integrazione sociale
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59 Completamente in disaccordo Abbastanza in disaccordo Un po in disaccordo Incerto Un po d accordo Abbastanza d accordo Completamente d accordo p p 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Un progetto territoriale dello SPRAR deve occuparsi dell accoglienza e non dell integrazione 80,3 18,2 1,5 Gli interventi per l accoglienza devono essere chiaramente distinti rispetto a quelli per l integrazione 39,4 19,7 12,1 4,5 7,6 9,1 7,6 Gli interventi per l integrazione devono essere promossi da uno specifico operatore che si occupi solo di integrazione 25,8 24,2 13,6 6,1 1,5 25,8 3,0 L integrazione è un processo che richiede necessariamente la condivisione di piani di lavoro con altri servizi del territorio 3,1 1,5 12,1 83,3 Non potendo perseguire la piena integrazione degli utenti, il progetto deve definire obiettivi intermedi per l integrazione 4,5 4,5 9,1 45,5 34,8 L idea di integrazione può cambiare nel progetto territoriale nel corso del tempo 6,1 6,1 3,0 12,1 37,9 33,3 L integrazione degli utenti richiede di rivolgere interventi (di sensibilizzazione, formazione) anche nei confronti degli italiani 3,1 1,5 24,2 1,5 69,7 L integrazione è un obiettivo non direttamente perseguibile che si può soltanto favorire 6,1 15,2 7,6 6,1 13,6 31,8 19,6 Nei percorsi di integrazione i punti di vista dell operatore e degli utenti non sempre coincidono 3,0 1,54,5 3,0 18,2 36,4 33,4
60 2.3. Il ruolo degli stakeholders territoriali
61
62 Per niente Poco Abbastanza Molto 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Scuole 6,0 22,7 25,8 45,5 Centri di formazione professionale 6,0 15,2 45,5 33,3 Centri territoriali permanenti o agenzie di educazione degli adulti 3,0 18,5 32,3 46,2 Agenzie formative private 21,6 41,5 24,6 12,3 ASL e consultori 7,7 24,6 67,7 Servizi sociali 1,5 23,1 26,2 49,2 Associazionismo culturale 4,5 26,2 46,2 23,1 Associazionismo sportivo 15,2 37,9 33,3 13,6 Organizzazioni di volontariato 6,1 31,8 39,4 22,7 Scuole-guida 16,7 37,9 33,3 12,1 Centri per l impiego o di orientamento al lavoro 1,5 16,9 35,4 46,2 Sindacati 25,0 40,6 21,9 12,5 Organismi datoriali (associazioni di imprenditori) 36,9 38,5 20,0 4,6 Agenzie di lavoro interinale 20,1 41,5 33,8 4,6 Agenzie o associazioni del settore immobiliare 21,5 40,0 30,8 7,7 Altro 12,5 37,5 50,0
63 a a Bassa 35,7 50,0 7,1 35,0 30,0 15,0 0,0 35,3 5,9 53,3 33,3
64
65 2.4. Le situazioni-problema vissute dagli operatori nella promozione dell integrazione sociale degli utenti
66
67 Molto basso Basso 1,6 4,5 Sufficiente 25,8 Alto 54,5 Molto alto 13,6 0,0 20,0 40,0 60,0
68 Sì 36,4 No 56,1 Non so 7,6 0,0 20,0 40,0 60,0
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70 No 40,9 33,3 SPRAR 43,9 35, ,2 13,2 SPRAR 45, ,2 51,5 100,0 0,0 75,0 74,6 75,0 25,4 100,0 73,0 19,6 0,0
71 .
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74 .
75 19,0 Enti locali 1,6 Servizio Centrale dello SPRAR 74,6 Università 4,8 0,0 50,0 100,0 Fino a Oltre ,5 4,5 1,5 12,1 16,8 63,6 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0
76 Mai Qualche volta Abbastanza Spesso 7,6 9,1 31,8 51,5 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0
77 Bassa 36,4 56,1 No 7,6 3,7 10,3 6,1 3, ,9 51,5 37,0 Basso 40,9 37,0 43, ,2 10,3 13,2 3,7 45,6 51, ,2
78
79 2.5. Conclusione de facto o
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83 CAPITOLO 3 COSA SUCCEDE DOPO L ACCOGLIENZA? UN INDAGINE SUI PERCORSI DI USCITA DAL SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI (SPRAR) 3.1. Introduzione L oggetto dell indagine
84 ,
85 La strategia di indagine, ordinari
86 4. 5. allontanamento
87 di
88 e dal 44
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90 nell allontanamento volontario della donna dal centro
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92 con
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95 ,0 1 0, , , L accoglienza sprar: categorie di progetto e tempi di permanenza
96 , , , circa
97 ,3 7 11, ,1 1,9 100, , , ,0
98
99 3.3. I risultati dell indagine Quale autonomia socio-economica raggiunta
100 3,0 31 1,9 1,0 3 0, * 100,0
101 il ritardo
102 , la care and education
103 sì 51,0 33, ,0 5 19, , , ,0
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106 casa Sì 1.342* 100, ** 100,0,
107 199 53, ,0 3 3,7 7, , ,0 433* 100,0 **
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114 , , ,5 3 0,9 1 0,3 324*** 100,0
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122 10 7,3 7 5, ,0.
123
124 19,3 11,9 17 9, , , ,0 0 0,0 0 0, ,0
125 35,0 30,0 15,0 10,0 5,0 0,0
126
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128 3.4. Conclusione uno
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133 APPENDICE L ISCRIZIONE ANAGRAFICA, QUASI UN PASSEPARTOUT 1
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136 L indagine nella rete dello SPRAR, per andare oltre il proprio ombelico
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138 R
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140 100 0 a
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143 ( I
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146 Ha un senso parlare di buone pratiche? N
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149 BIBLIOGRAFIA, Il mercato del lavoro,,
150 italiani in Italia,
151 in Italia Secondo International Journal OIM INTEGRAREF ICS, EGA, Torino ICS
152 , in Italia,
153 G.,,, I, in in Il lavoro
154
155 Collana i Quaderni del Servizio Centrale
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