C.I. Metodi e tecniche delle attività motorie e sportive applicate I. Metodologia dell allenamento sport di squadra I
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1 Università degli Studi di Roma - Tor Vergata Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dello sport C.I. Metodi e tecniche delle attività motorie e sportive applicate I Metodologia dell allenamento sport di squadra I RSA Repeated Sprint Ability Dott. Filippo Partipilo
2 Evidenze Numerosi studi condotti sulla Repeated Sprint Ability (RSA) negli sport di squadra (calcio, rugby, hockey) hanno evidenziato l importanza di tale abilità nella prestazione (Spencer et al. 2004; Rampinini et al. 2007; Dawson et al. 2012; Gabbett et al. 2010), sia a livello maschile (Mohr et. al. 2003; Gabbett et al. 2010) sia a livello femminile (Krustrup et al. 2005; 2010) Inoltre, viene considerata come uno degli indicatori discriminanti giocatori d'elite e sub-elite (Da Silva et al. 2010; Gabbett et al. 2010; Bishop et al. 2011; Dawson 2012) Negli sport di squadra (calcio, rugby, hockey) gli sprint costituiscono generalmente 1-10% della distanza totale percorsa, incidendo in maniera significativa sul risultato finale del match (Spencer et al. 2004; Buchheit et al. 2010)
3 Definizioni di RSA RSA (Repeated Sprint Ability) si intende l abilità di reiterare sprint con ridotto decremento della prestazione: può essere definita come la capacità di sprintare, accelerare e svolgere movimenti brevi ad alta intensità, quindi recuperare e sprintare ancora (D Ottavio) L abilità di produrre la miglior prestazione media su una serie di sprint ( 10 secondi), separati da brevi ( 60 secondi) periodi di recupero (Bishop et al. 2011; Bishpo et al. 2001) È l abilità di ripetere brevi periodi di sprint con un breve recupero tra essi (Thébault et al. 2011) È l abilità di fornire prestazioni di sprint con un minor decremento della prestazione massima (Bishop 2002)
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5 Studi sui meccanismi di insorgenza della fatica da Girard et al. 2011
6 Fattori limitanti FATTORI MUSCOLARI Strategie di reclutamento muscolare Eccitabilità muscolare Disponibilità di fosfocreatina (PCr) Glicolisi anaerobica Metabolismo aerobico Acidosi da ioni H+ Fosfato inorganico (Pi) Impulso neuronale
7 Fattori limitanti FATTORI NEURONALI Eccitabilità muscolare FATTORI ADDIZIONALI Stiffness Perturbazioni ambiente
8 Primo sprint Momento della giornata Differente compito motorio Numero di ripetizioni Tempi e modalità di recupero Intensità, durata degli sprint Età Sesso Livello di competizione Posizione in campo (soccer) Diversa attività Diversa FC iniziale Fattori influenzanti la fatica
9 Sprint iniziale Individui con elevati livelli di potenza iniziale presentano un maggior decremento di potenza (fatica) (Gaitonos et al. 1993; Bishop et al. 2004; Mendez-Villanueva et al. 2008) Soggetti con minor tempo di esecuzione degli sprint iniziali registrano marcati cambiamenti a livello metabolico muscolare, derivanti da un maggior contributo del meccanismo anaerobico che, a sua volta, è correlato ad un ampio decremento della performance (Gaitanos et al, 1993) in Girard et al., 2011 da Racinais et al. 2005
10 Momento della giornata
11 Momento della giornata in Girard et al., 2011 da Racinais et al Chtourou et al. (2012) La potenza durante il primo sprint è maggiore nel pomeriggio, rispetto alla mattina. Di conseguenza può portare ad un maggiore decremento della prestazione nei test effettuati, ma da non interpretato come una minor abilità di RSA.
12 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni
13 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni Scopo: determinare se ci fossero differenti indici di fatica in 3 diverse modalità di esecuzione del test di sprint ripetuti. Il tempo di recupero tra le prove è stato di 1:5 come indicato dalla letteratura (Dawson et al. 1991; Bishop et al. 2011)
14 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni Risultati: Sono state trovate differenze statisticamente significative tra le ripetizioni nella stessa modalità di sprint (ANOVA per Misure Ripetute, p < 0.05) e tra le diverse modalità (ANOVA Fattoriale, p < 0.05) Incremento medio percentuale del tempo registrato nelle prove Lineare Shuttle CoD 1* prova 0,28% 1,18% 1,03% 2* prova 2,30% 1,70% 1,38% 3* prova 3,61% 1,87% 1,38% 4* prova 4,88% 2,87% 1,73% 5* prova 5,71% 4,50% 2,66% 6* prova 5,91% 6,85% 5,00% 7* prova 8,69% 7,46% 5,76% Media 4,48% 3,78% 2,71% Dev.St. 0,03 0,03 0,02
15 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni Mantenendo un rapporto di 1:5 in un esercizio di sprint possiamo protrarre le prove fino a serie Previsione di incremento % nelle tre serie successive alla 7^ reale (8-10).
16 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni Al fine di raggiungere un livello di fatica simile a quella ottenuta nella modalità sprint lineare, all'interno di un numero di 6-7 ripetizioni per serie, si è reso necessario un approccio che prevedeva una riduzione del rapporto lavoro:recupero. Conclusioni 1. un rapporto di recupero di 1:3 per gli sprint a navetta, e di 1:2 per gli sprint con cambi di direzione. In questo modo si raggiunge un livello di affaticamento simile a quello ottenuto per gli sprint lineari, tale da consentire l esecuzione di 6-7 ripetizioni
17 Differente compito motorio, tempi di recupero e numero di ripetizioni In un primo studio effettuato da D Ottavio et al. (non pubblicato), su giovani calciatori, si è voluto verificare la funzionalità dei rapporti di lavoro/recupero ipotizzati nello studio precedente, su giovani calciatori che hanno partecipato a tale ricerca Straight Shuttle COD P1-0,54% -1,00% -0,55% P2-3,56% -2,12% -3,98% P3-3,10% -3,24% -4,56% P4-5,38% -3,68% -5,29% P5-4,80% -4,93% -5,59% P6-5,28% -5,25% -5,49% P7-6,71% -5,46% -6,07% Media -4,19% -3,67% -4,50% Dev.st 0,02 0,02 0,02
18 Differente FC iniziale del test
19 Differente modalità di recupero (attivo vs passivo) In uno studio effettuato da Castagna, D Ottavio et al. (2008), Effect Of Recovery Mode On Repeated Sprint Ability In Young Basketball Players, attraverso un protocollo di 10x30 m schuttle, con due differenti modalità di recupero: recupero passivo 30, recupero attivo 30 al 50% della massima velocità aerobica. Risultati: Indice di fatica durante recupero attivo maggiore rispetto al recupero passivo (5.05±2.4, e 3,39±2,3, rispettivamente, con p<0,001). Conclusione: I risultati mostrano che durante RSA, il recupero passivo produce una migliore prestazione riducendo la fatica.
20 Differente modalità di recupero (attivo vs passivo) Studi effettuati da Buchheit et al. (2009) con l obiettivo di confrontare l'effetto del recupero attivo AR=21 a velocità di 2 ms(-1) rispetto a quello passivo PR=21 (fermi) su atleti di sport di squadra ( /-3.7 anni), con un protocollo di 6 x 4 su un tapis roulant non motorizzato. In conclusione: 1. AR è associato ad una ridotta capacità di RSA (> Dec%)
21 Differenza di età In uno studio di Mujika et al. (2009), che ha indagato la RSA in differenti fasce di età in 134 giovani giocatori di calcio (U-11: n=22; U-12:n=17; U-13: n=15; U-14 n=16; U-15: n=19; U-16: n=17; U-17: n=17; U-18: n=11) Con l effettuazione di un test di RSA 6x30 m con recupero attivo di 30. Prendendo in considerazione: il tempo totale (TT), la percentuale di decremento Dec%) I risultati suggeriscono che le prestazioni di RSA, nel TT, migliora durante la maturazione e marcatamente dagli U-11 a U-15 (p<0.05), e in maniera più lentamente in seguito (p<0.05)
22 Differenza di età In uno studio di Te Wierike SC. et al. (2013), si sono testati in uno studio longitudinale, 48 giocatori di basket d elitè di età compresa tra anni. Gli atleti sono stati testati in 6 occasioni durante le stagioni e Si è riscontrato come l abilità di RSA migliora con l età, maggiormente tra i anni raggiungendo un plateau tra i anni. (p<0.05)
23 Livello di competizione nel calcio In uno studio effettuato da Aziz et al. (2008), che ha indagato la differenza tra giocatori professionisti, semiprofessionisti e amatori ha costatato che la performance di RSA è correlata al livello di competizione con differenze statisticamente significative. In uno studio effettuato da Rampinini et al. (2009), con l obiettivo di esaminare le differenze tra giocatori professionistici vs amatori, ha costatato differenze statisticamente significative tra i due livelli di competizione con differenti indici di affaticamenti. In uno studio effettuato da Gabbet TJ (2010), che ha indagato la differenza tra giocatrici elitè di livello nazionale e di club, di sesso femminile (n=19; età, 18,1 ± 2,9 anni). I risultati dimostrano che le prova di sprint ripetuti discriminano le giocatrici di livello nazionale da quelle di club. Tutti i presenti studi dimostrano che l abilità di RSA discrimina il livello di competizione tra soggetti.
24 Livello di competizione nel calcio Aziz et al. (2008) Rampinini et al. (2009)
25 Livello di competizione nel calcio Sempre nello studio di Aziz et al.(2008) è stato indagata come RSA varia al variare del ruolo
26 Livello di competizione nel calcio Nello studio effettuato da Kaplan T. (2010) con lo scopo di valutare la capacità di sprint ripetuti e l indice di affaticamento dei giocatori di calcio dilettanti secondo le loro posizioni. 85 giocatori di calcio dilettanti di diversi club della Turchia Non sono state trovate differenze statistiche significative tra il miglior tempo, il tempo medio e IF, in base alle posizioni dei giocatori di calcio È stata trovata una differenza statistica significativa tra i 7 sprint massimali nei diversi ruoli (p <0.05), e nessuna differenza statistica tra i 7 sprint effettuati dai portieri In conclusione, si ritiene che la capacità di ripetere sprint nel calcio è molto importante e tutti i giocatori, indifferentemente dal ruolo, devono avere una buona capacità di RSA Inoltre, questo studio ha evidenziato che qualsiasi sia il ruolo i giocatori sono in grado di mantenere 5 sprint alla stessa intensità durante la partita, a differenza del portiere
27 Stretching e Warm-up In uno studio di Sim et al. (2009) ha esaminato gli effetti di tre differenti protocolli di stretching durante il warm-up prima di prestazioni di RSA, 13 giocatori di sport di squadra hanno eseguito un protocollo di 6 x 20 m sprint con 25 di recupero warm-up composto da 1000 m jog, seguiti da attività dinamiche (D) stretching statico seguito da attività dinamiche (SD) attività dinamiche seguite da stretching statico (DS) Sono stati analizzati, il primo sprint (FST), lo sprint migliore (BST) e il tempo totale (TST) Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra il TST, BST e FST I tempi sono stati più lenti nella condizione DS Non sono state trovate differenze statisticamente significative tra DS e SD Nel complesso, questi risultati suggeriscono che RSA può essere compromessa quando viene effettuato un warm-up di tipo DS prima della performance
28 Stretching e Warm-up In uno studio effettuato da Wong et al. (2011), che mirava a valutare la capacità di sprint ripetuti (RSA) in giocatori di calcio (16,8 ± 0,4 anni), dopo 3 giorni di stretching statico, ha dimostrato che l esecuzione di stretching statico per 3 giorni consecutivi non ha influenzato negativamente RSA In uno studio effettuato da Haddad et al. (2013) su 16 giovani calciatori di sesso maschile eseguivano 15 min di stretching statico (SS), stretching dinamico (DS), o un gruppo di controllo non stretching (CC) 24 ore prima di eseguire le prestazioni esplosive e test RSA, non è stata osservata alcuna differenza significativa tra i diversi protocolli di stretching sul tempo totale, medio e il più veloce, tranne per l'indice di affaticamento nel SS (F = 3.54, p <0.04, ES = 0.19). In uno studio di Turki-Belkhiria L. et al. (2014) Eight weeks of dynamic stretching during warm-ups improves jump power but not repeated or single sprint performance è stato dimostrato che programmi di allenamento che prevedono stretching statico e dinamico, ripetuti per 8 settimane, non producono effetti significativi per quanto riguarda RSA e singoli sprint.
29 Stretching e Warm-up Lo studio di Taylor et al. (2013) hanno esaminare gli effetti di 3 differenti warm-up prima di prestazioni di RSA 6x40m con 20 di recupero 1) 5 di jogging al 65% FCmax seguito da attività specifica (JA) 2) 5 di jogging al 65% FCmax seguito da stretching statico e successivamente attività specifica (JSA) 3) 5 di jogging al 65% Fcmax seguito da stretching dinamico e successivamente attività specifica (JDA) In sintesi possiamo dire che effettuare JA e JDA prima di attività di RSA ha gli stessi effetti a differenza di attività JSA Nel complesso, questi risultati suggeriscono che RSA può essere compromessa quando viene effettuato un warm-up di tipo JSA
30 Differenza di sesso Billaut et al Le differenze di genere durante esercitazioni di multiple sprint exercise (MSE) sono stati scarsamente esaminati. Un primo studio che ha indagato le differenze di sesso durante esercitazioni di sprint ripetuti è stato condotto nel 1990 da Brooks et al., con un protocollo che prevedeva 10 x 6 di sprint su tapis roulant con 30 di recupero tra ogni sprint. Gli autori hanno dimostrato differenze significative tra i sessi, con i maschi che hanno avuto, in valore assoluto, una maggiore potenza di picco (+25%) e maggiore lavoro totale (+25%) rispetto alle femmine. Nonostante le maggiori prestazioni nello sprint iniziale i maschi avevano avuto un indice di fatica (basata sul lavoro), calcolato dal 1 al 10 sprint, non significativamente differenti tra i sessi.
31 Differenza di sesso Billaut et al Un altro studio che ha utilizzato un analogo protocollo (10 x 5 sprint con 10 di recupero) ha indicato che il decremento medio di potenza assoluta dal 1 al 10 sprint era maggiore nei ragazzi adolescenti rispetto alle ragazze (43,8±7,5% vs 33,9±7,9%, p <0,05) (Yanagiya et al. 2003) Quindi, i maschi hanno valori assoluti maggiori relativi al lavoro svolto rispetto alle femmine durante 5-6 di sprint ogni 30, ma con un maggiore decremento rispetto alle femmine (13,7±5,1% vs 11,0±2,8%, rispettivamente, p <0,05) (Bishop, International Biochemistry of Exercise Conference; 2003 Jul 13-16; Maastricht) I più alti punteggi assoluti dei maschi rispetto alle femmine durante MSE sembrano essere dovuti alla tipica differenza relative ai fattori di crescita, al metabolismo anaerobico e dalle fibre muscolari di tipo II (Billaut et al. 2009)
32 Differenza di sesso Billaut et al La ricerca attuale suggerisce che è importante prendere in considerazione le differenze di performance in valori assoluti nell'ambito delle indagini relative alle differenze tra sesso Ciò appare particolarmente importante durante MSE, poiché è stata trovata una correlazione significativa tra i valori del primo sprint e il decremento della prestazione. Infatti, il decremento percentuale dei valori di potenza e lavoro durante MSE sono fortemente correlati positivamente con la prestazione del primo sprint (0.57 <r <0.89, p <0.05) (Bishop et al. 2003; Yanagiya et al. 2003; Bishop et al. 2004)
33 Differente attività Nello studio di Fitzimons et al. (1993) ha indagato il comportamento del decremento della prestazione del ciclismo vs corsa Cicloergometro: decremento del 10-25% Corsa: decremento del 5-10% Fitzsimons et al. (1993) consiglia che la modalità di esercizio RSA utilizzato dovrebbe essere sport specifico visti i differenti decrementi % di prestazione
34 Test di valutazione
35 Test di valutazione RSA (Repeated Sprint Ability) TEST 8 x 35m corsa-sprint con 30 di recupero (Rushall et al., 1991) 12 x 20m corsa-sprint con 20 di recupero (Wadley et al., 1998) 6 x 15 su cicloergometro con 90 di recupero (McMahon et al., 1998) 7 x 30m corsa-sprint con 20 di recupero (Reilly et al., 2000) 6 x 4 corsa-sprint con 25 di recupero (Spencer et al., 2002) RSA (Repeated Shuttle Sprint Ability) TEST 10 x 15m shuttle run con 30 di recupero (Castagna et al. 2005) 6 x 20m shuttle run con 20 di recupero (Impellizzeri et al., 2008) 6 x 40 m shuttle run con 20 di recupero (Rampinini et al. 2009) 7 x 15m schttle run con recupero 1:5 (Ruscello, D Ottavio et al. 2013) COD Sprinting Test 7x (6x5m; 1:5 esercizio/recupero) (Ruscello, D Ottavio et al. 2013)
36 Test di valutazione Alcuni LIMITI Rispetto al compito specificità, è importante notare che la maggior parte della nostra conoscenza relativa alla sviluppo della fatica in RSE è stata acquisita da valutazioni effettuate su cicloergometro, cioè in ambiente di laboratorio. Un numero limitato di studi ha indagato RSA durante la competizione di squadra sportiva (Spencer et al. 2004; 2005, Buchheit et al. 2010) Quindi c è la necessita di ulteriori ricerche per valutare RSA usando altri test specifici per lo sport, garantendo sempre un elevato livello di standardizzazione e affidabilità delle misure
37 Time-Motion Analysis Spencer et al. 2005
38 Test di valutazione È stato visto come sprint ripetuti di 6-s su cicloergometro hanno dimostrato di essere correlati positivamente con prestazioni di 15-m sprint ripetuti sport di squadra (Vescovo et al. 2001) Inoltre, in uno studio di McGawley & Bishop (2006), è stata vista l affidabilità di prove RSA che prevedono 5x6 di sprint con 24 recupero, su cicloergometro, in atleti di sesso femminile di sport di squadra dopo due prove di familiarizazione con il test sono ottimali prima della raccolta dei risultati
39 Indici di misura Fatigue Index (FI) inteso come il decremento della prestazione tra la migliore prova e la peggiore esecuzione durante un RSE Fitzsimons et al. 1993
40 Indici di misura Percentage Decrement Score (Sdec %) viene messo in relazione la somma degli sprint (tempo reale) e il tempo ideale, se tutti gli sprint avessero lo stesso tempo della miglior performance Eq. 2 decremento espresso in maniera negativo Eq. 3 decremento espresso in maniera positiva
41 Indici di misura L obiettivo principale dei test RSA è quello di valutare Tempo totale T. tot = t1 + t2 + t3 + t4 + tn Tempo medio delle prove T. Media = t1 + t2 + t3 + tn N prove È stato visto, in giocatori di hockey e calcio, il Ttot di 8x40m sprint è moderatamente correlato (r= and ; p<0.05) a differenza del Tbest (r=-0.21 and p>0.05) con il VO2max (Aziz et al. 2000)
42 Alcune considerazioni: Glaister et al. (2008) mettendo a confronto otto diversi approcci, ha concluso che il calcolo del Sdec% è il metodo più valido e affidabile per quantificare l affaticamento in prove di RSA Un possibile vantaggio del Sdec% è che prende in considerazione tutti gli sprint, mentre il FI può essere influenzato dal rendimento della migliore e del peggiore prova
43 Allenamento RSA Da una revisione della letteratura sono emerse due principali teorie di allenamento (Bishop et al. 2011) Metodo indiretto: allenamento dei fattori limitanti Metodo diretto: esecuzione di esercitazioni specifiche
44 Allenamento RSA Metodo indiretto: Risintesi di PCr Visto che la risintesi di PCr è uno dei fattore limitanti la capacità di RSA, e viste le correlazioni esistenti tra la risintesi di PCr e esercitazioni che prevedono 6 di sprint e 30 di recupero (Bogdanis et al. 1995; 1996) La ricerca (Yoshida et al. 1993; Bogdanis et al. 1996) e uno studio di McCully et al. (1991) sostegno l'ipotesi che l'allenamento di resistenza migliora la risintesi di PCr a seguito di bassa intensità esercitare Glicolisi Anaerobica Meccanismo aerobico Il fattore più studiato è il VO2max che è stato segnalato per essere moderatamente correlato (0.62 <r <0.68, p <0.05) con RSA (sia con la prestazioni e sia con il decremento) (McMahon et al. 1998; Bishop et al. 2004; Rampinini et al. 2010) La ricerca ha anche dimostrato che soggetti con una maggiore VO2max (Bishop et al. 2008) hanno una superiore capacità di resistere alla fatica durante RSE, soprattutto durante le ultime fasi di un test di sprint ripetuti quando i soggetti possono raggiungere il loro VO2max (McGawley et al. 2008). Questo suggerisce che il miglioramento VO2max può consentire una maggiore contributo aerobico per sprint ripetuti, migliorando potenzialmente RSA. Acidosi da ioni H+ Attivazione muscolare Studi hanno visto come adattamenti neuronali andrebbero a migliorare la successiva prestazione atletica (Mikkola et al. 2007; Murray et al. 2007), quindi potrebbero potenzialmente migliorare la performance RSA, ma sono necessari studi specifici prima di dare raccomandazioni di allenamento scientificamente fondate (Bishop et al. 2011)
45 Allenamento RSA Metodo diretto: Repeated-Sprint Training Sprint Training Small-Sided Games Resistance Training
46 Repeated sprint training
47 Repeated sprint training
48 Repeated sprint training
49 Small Side Games In uno studio effettuato da Owen et al. (2012) ha dimostrato che l'intervento di 4 settimane di SSG inducono significativo miglioramento nella RSA come indicato dalla minor tempo impiegato nei 10-m (p <0.05), sul tempo totale sprint (p <0.05), e sulla percentuale minore di decremento (p <0.05).
50 Resistance Training
51 Quale metodologia di allenamento? In linea generale è necessario seguire alcune indicazioni durante la programmazione di esercitazioni di RSA (Bishop et al. 2011): 1. Includere allenamenti volti a migliorare la prestazione del singolo sprint, includendo i. allenamenti specifici di RSA ii. allenamenti di forza e potenza iii. allenamenti ad alta intensità (> VO2max) per migliorare la capacità anaerobica (es. sprint ripetuti di 30 s separati da 10 minuti di recupero) 2. Includere sedute di Interval Training, in modo tale da incrementare la capacità di recupero tra i vari sprint (obiettivo miglioramento della resistenza alla fatica) i. Interval Training ad alta intensità (80-90% VO2max) intervallati da (es. 1 2 minuti), periodi di recupero più brevi rispetto ai periodi di lavoro, in modo da migliorare la capacità aerobica e la capacità di risintetizzare di PCr
52 Allenamento specifico Durata degli sprint Numero di ripetizioni Tempo del recupero Tipologia del recupero?
53 Durata degli sprint Nei test di valutazione proposti in letteratura i valori di durata degli sprint si aggirano tra i 2.5 e 10 secondi. La maggior parte degli studi di valutazione usa sprint della durata di 5-6 secondi, nonostante numerose ricerche hanno costatato, che negli sport di squadra, come il calcio, hochey e rugby, la durata media degli sprint è di 2-3 secondi. Pertanto, un protocollo di RSA composto da sprint < 6 secondi, può fornire una valutazione più specifica dell attività di RSA negli sport di squadra (Spencer et al. 2005)
54 Numero degli sprint Negli studi di valutazione presenti in letteratura il numero di ripetizioni si aggira tra 2 e 40 ripetizioni. Da uno studio effettuato da Ruscello, D Ottavio et al. (2013) si può notare come il numero delle ripetute stimate necessarie risulta pertanto in funzione del tempo di recupero e della modalità di esecuzione. In particolare si sottolinea che prove mirate all allenamento delle capacità di resistenza specifica ai cambi di direzione (CoD) permettono un volume di lavoro all interno delle serie (10-12 ripetute) maggiore di quanto non ipotizzabile per le altre tipologie di movimento, (6-8 ripetute)
55 Numero degli sprint In uno studio di Time-motion analysis sul hockey, effettuato da Spencer et al. (2005), suggerisce che il numero massimo di ripetizioni utile per il miglioramento della performance in gara è di 6-7 ripetizioni. Quindi, utilizzando questi dati preliminari, un protocollo che coinvolge circa 6-7 sprint può rappresentare meglio un intenso lavoro di RSE specifico per gli sport di squadra, ma sono sempre necessari ulteriori studi, per confermare questi rapporti con altri sport di squadra durante le competizioni.
56 Tempo del recupero Un peso importante nella variazione dei comportamenti è dato dal tempo di recupero che in letteratura è indicato di 1:5 Spencer et al. (2004) nel suo studio indica come un tempo di recupero ottimale deve essere < 21 secondi, poiché in una gara di hochey si evidenziano maggiormente recuperi della durata < 20 secondi.
57 Tempo del recupero Un peso importante nella variazione dei comportamenti è dato dal tempo di recupero che in letteratura è indicato di 1:5 Spencer et al. (2004) nel suo studio indica come un tempo di recupero ottimale deve essere < 21 secondi, poiché in una gara di hochey si evidenziano maggiormente recuperi della durata < 20 secondi. Nello studi di Ruscello, D Ottavio et al. (2013) si è notato che per raggiungere un livello di fatica simile a quella ottenuto nella modalità sprint lineare (30m), all'interno di un numero di 6-7 ripetizioni per serie, si rende necessario un approccio diverso e una sensibile riduzione del rapporto lavoro:recupero: si consiglia per le prove di Shuttle Sprint un rapporto di 1:3 e per la modalità COD un rapporto di 1:2 Quindi il tempo di recupero è funzione della tipologia di esercitazione svolta, quindi la durata di recupero tra gli sprint dovrebbe riflettere quello dello sport (ovvero evidenziare la durata di recupero all'interno di ogni sprint ripetuti e non solo del valore medio della gara)
58 Modalità di recupero (attivo vs passivo) Nei test di valutazione proposti in letteratura la maggior parte degli studi hanno investigato la capacità di RSA utilizzando recuperi passivi In letteratura troviamo (Signorile et al. 1993) che ipotizzato che il recupero attivo potrebbe accelerare la rimozione di lattato dai muscoli con maggiori valori di potenza e lavoro ma con nessuna differenza statisticamente significativa rispetto al decremento In uno studio effettuato da Buchhet et al. (2009) indica, invece, che il recupero attivo è associato ad una ridotta capacità di sprint ripetuti, con ridotte capacità di (ri)ossigenazione muscolare Inoltre, sappiamo che la stragrande maggioranza di recupero all'interno di periodi di sprint ripetuti, durante una partita di hockey, è di natura attiva (Spencer et al. 2004)
59 Modalità di recupero (attivo vs passivo) In uno studio effettuato da Castagna, D Ottavio et al. (2008), su giovani giocatori di basket con un protocollo di 10x30 m schuttle, con due differenti protocolli di recupero: recupero passivo 30, recupero attivo 30 al 50% della massima velocità aerobica. Indice di fatica durante recupero attivo maggiore rispetto a quello passivo (5.05±2.4, e 3,39±2,3, rispettivamente, con p<0,001). Tra VO2max, IF e sprint totale (TT) non è stata trovata nessuna correlazione. I risultati mostrano che durante RSA, il recupero passivo produce una migliore prestazione riducendo la fatica.
60 Modalità di esecuzione RSA È stato visto come la differente modalità di esecuzione induce differenti modalità di affaticamento (Ruscello, D Ottavio et al. 2013) Fitzsimons et al. (1993) consiglia che la modalità di esecuzione da utilizzare deve essere sport specifico, visti i differenti affaticamenti
61 Concludendo
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