Imparare a imparare dalla teoria metacognitiva alla pratica in classe. Gianna Friso e Silvia Drusi Reggio Emilia -20 Marzo
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- Lucio Spina
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1 Imparare a imparare dalla teoria metacognitiva alla pratica in classe Gianna Friso e Silvia Drusi Reggio Emilia -20 Marzo
2 COS E LA METACOGNIZIONE?
3 La metacognizione Il termine Metacognizione indica: - le conoscenze che l individuo possiede e sviluppa rispetto ai processi cognitivi e al loro funzionamento; lo scopo della lettura è capire quello che si legge - le strategie da utilizzare per affrontare tali processi; nelle operazioni scrivo i riporti sopra al numero, così non li dimentico e
4 Di cosa parla la metacognizione? CONOSCENZA Di se stessi quello che noi conosciamo delle nostre abilità intellettuali e del funzionamento cognitivo. (memoria,compren sione, attenzione..) Dei compiti da svolgere ciò che conosciamo sulla natura di differenti compiti intellettuali, ma anche quale tipo di attività intellettuale dobbiamo sviluppare per soddisfare le richieste del compito Delle strategie cognitive e metacognitive
5 La principale differenza fra le strategie cognitive e metacognitive sta nella loro funzione: strategie cognitive sono usate nella comprensione e nello studio, le strategie metacognitive sono usate per regolare la nostra conoscenza. Non sono strategie diverse, ma soltanto lo scopo del loro utilizzo è diverso. Ad es. ripetere ad alta voce è una strategia cognitiva perché facilita l interiorizzazione delle nuove informazioni, ma anche metacognitiva, perché noi la utilizziamo anche per regolare la conoscenza che abbiamo acquisito e stabilire ciò che dobbiamo fare successivamente ( conoscenza dell efficacia e dell uso di strategie punti di forza e di debolezza).
6 CONTROLLO La capacità di valutare la qualità e la correttezza del compito cognitivo che si sta eseguendo in modo continuo, sapendo eventualmente prevedere un cambiamento nel comportamento in ( ad es. cambiare una strategia di studio se questa si rivela inefficace, prendersi una pausa se ci si accorge di La componente del controllo metacognitivo va concepita come una struttura multicomponenziale in cui sono distinguibili alcune funzioni fondamentali:
7 Le strategie metacognitive entrano in azione in tre diversi momenti durante l esecuzione di un compito Pianificare prima del compito, stabilendo un piano d azione Durante il compito, monitorando il progresso Dopo il completamento del compito, valutando i risultati
8 Metacognizione Conoscenze specifiche di strategie Ripetizione Processi di controllo Organizzazione Elaborazione verbale Abilità di riassumere Compito - Strategie Prestazione
9 Esempi di strategie LETTURA Scorrere velocemente il testo Individuare particolari di cui si necessita Leggere selettivamente solo gli argomenti di interesse Rileggere Tornare a passi precedenti Saltare a passi seguenti Leggere analiticamente Utilizzare altre fonti di informazioni Parafrasare STUDIO Ripetere meccanicamente Ripetere integrando, parafrasare Associare Usare immagini mentali Organizzare Sottolineare Farsi delle domande Prendere note Fare schemi Riassumere
10 CHI E IL BUON UTILIZZATORE DI STRATEGIE?
11 Buon utilizzatore di strategie (Borkowski e Muthurishna 1994) 1. Conosce un gran numero di strategie efficaci 2. Capisce quando, dove e perché queste strategie sono importanti 3. Sceglie le strategie da applicare correttamente e ne controlla l efficacia durante l uso 4. E intrinsecamente motivato 5. Ha una teoria dell accrescimento delle proprie abilità e dell intelligenza 6. Non ha paura dell insuccesso, capisce che questo è indispensabile per raggiungere il successo 7. Non è ansioso nelle prove, che vede come occasione per imparare 8. Crede nell impegno attentamente organizzato 9. Rispetta e apprezza le diversità del talento umano (confronta i propri risultati attuali con i precedenti e non con quelli degli altri)
12 Chi è l insegnante metacognitivo?
13 L insegnante metacognitivo? È colui che sa riflettere sul proprio percorso di apprendimento prima e di insegnamento poi, Perché Conosce e tiene sotto controllo i propri processi cognitivi e Quindi Conosce l applicazione di diverse strategie e sa renderle operative.
14 Quali sono le caratteristiche di un insegnante che voglia dichiararsi metacognitivo? CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE Conosce la propria materia, per poterla mediare agli alunni Conosce la altre materie, per poter ricavare i collegamenti necessari all unitarietà del sapere L insegnante metacognitivo è un insegnante: riflessivo, empatico, osservatore... Che sa mettersi in relazione Saper motivare all apprendimento Saper valorizzare le abilità, rinforzare l autostima Conosce gli elementi di docimologia: saper valutare vuol dire saper progettare Conosce le teorie dell apprendimento per poterle mettere in pratica Che porsi come modello positivo Che sa mettersi in discussione Saper progettare percorsi significativi di apprendimento Saper mediare contenuti e strategie
15 LA DIDATTICA METACOGNITIVA
16 Didattica metacognitiva Ø Ø Ø Aiutare l allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo) Aiutare l allievo a riconoscere il livello di acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione) Aiutare l allievo a riconoscere e applicare consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più efficace processo di apprendimento
17 Come accrescere un adeguato atteggiamento metacognitivo? La didattica metacognitiva mira ad accrescere le competenze metacognitive per dare all alunno una maggiore possibilità di riuscita nell utilizzare le strategie di risoluzione di un compito. Le abilità devono essere insegnate come parte integrante del programma scolastico.
18 Come accrescere un adeguato atteggiamento metacognitivo? Inoltre aiutano l insegnante a comprendere come ogni alunno apprende in modo diverso, non si sofferma più solo ai risultati conseguiti, ma alle competenze raggiunte, alle conoscenze acquisite, alle strategie adottate,...
19 I passi da seguire per la promozione del metodo di studio 1. Sviluppare la conoscenza del metodo di studio abitualmente adottato, 2. Far riflettere sull efficacia delle modalità e delle strategie di studio abituali, 3. Portare al riconoscimento di alcune strategie adottate, 4. Creare una motivazione al cambiamento delle modalità di studio meno efficaci, 5. Presentare strategie e metodi di studio alternativi con l indicazione precisa di come, quando e perché sono efficaci, 6. Far sperimentare ripetutamente l uso di queste strategie e di questi metodi in contesti differenti, 7. Rinforzare l idea che il successo che si ottiene dipende dalla bontà delle strategie o dai metodi adottati e quindi dall impegno strategico,
20 La metacognizione non è un ulteriore disciplina scolastica che deve essere insegnata separatamente, non è complementare o supplementare al programma regolare, ma deve diventare una parte integrante. Inoltre, è adatta per affrontare tanto i problemi scolastici tipici, tanto quelli extrascolastici.
21 La differenza sostanziale tra l approccio tradizionale e quella operata dall insegnante che usa una didattica metacognitiva consiste nell enfasi maggiore che quest ultimo assegna all individuazione delle strategie di codifica necessarie per risolvere il problema.
22 L intervento a scuola Potenziare le abilità di studio
23 L intervento a scuola Potenziare le abilità di studio Numerose ricerche hanno dimostrato che le abilità di studio possono essere oggetto d insegnamento al pari delle altre competenze e che le attività finalizzate a questo scopo garantiscono ricadute L obiettivo principale di un simile intervento non dovrebbe insegnare al ragazzo un metodo a lui completamente estraneo, ma piuttosto ottimizzare le strategie che già conosce e associare a queste l apprendimento e l uso
24 CONCLUSIONE Lo studio è un esperienza che accomuna studenti e insegnanti i primi sono ancora dei principianti, in relazione al livello di scolarizzazione, i secondi sono ormai degli esperti ABILITA DI STUDIO -PROCESSI COGNITIVI -Attenzione -Lettura -Comprensione -Memoria -PROCESSI METACOGNITIVI -Conoscenza -Controllo -Uso delle strategie -Stili cognitivi ASPETTI MOTIVAZION ALI-EMOTIVI -Attribuzioni INTERVENTI E PROGRAMMI STRUMENTI DI VERIFICA MODALITA DIDATTICA, PERCORSI
25 In classe ho dei ragazzi che
26 Cosa fare? Chi essere?
27 Che cosa non va di questo quadro? Quale variabile può modificare la statica situazione?
28 Insegnanti appassionati per alunni motivati L insegnante entra in classe e comincia a spiegare con un tono di voce piano. Seduto, occhi socchiusi, volto che non lascia trapelare alcuna emozione, riduce al minimo ogni possibile gesto esplicativo. Gli alunni più motivati sembrano, nonostante tutto seguire (con fatica). Gli altri assorti rincorrono i loro pensieri.
29 E motivazione questa? Entusiasmo Essere acceso, agitato en- théos : un dio dentro di sé
30 E l entusiasmo del docente ciò che può fare la differenza
31 Insegnare, cioè lasciare un segno, è fra i principali compiti di ogni docente. -Provate a pensare quali dei vostri maestri e professori hanno lasciato in voi un segno. -Perché? -Cosa hanno fatto per riuscire a imprimere in voi conoscenze e voglia di
32 L insegnante motivato
33 l insegnante.
34 Questionario sulle Prassi di Insegnamento (25 ITEM) 1 (quasi mai) (quasi sempre) 1. Prima di iniziare un nuovo argomento, chiarisco con la classe quali siano gli obiettivi che intendo raggiungere 2. Dopo ogni interrogazione, analizzo con lo studente i punti di forza e quelli deboli della sua preparazione 3. Quando affronto un argomento molto lungo lo suddivido in sotto-unità specifiche più brevi 4. In prossimità di una verifica ripasso con gli studenti gli argomenti del programma che verranno esaminati 5. Mi accordo con i miei colleghi in modo da non caricare troppo gli studenti con compiti per casa e verifiche troppo ravvicinate 6. Quando spiego un argomento nuovo, faccio riferimenti e mi ricollego a argomenti trattati in precedenza 7. Propongo i contenuti in modo vario e stimolante 8. Cerco di capire gli stati d animo, le esperienze di vita e le motivazioni dei miei studenti 9. Prima di una verifica chiarisco quali argomenti verranno considerati, la sua lunghezza e quanto tempo verrà assegnato 10. Verifico in modo sistematico il lavoro fatto a casa dagli studenti
35 Grazie per l attenzione!
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