Eugenia Mascherpa La chimica della lingua. Le strutture della frase tra sintassi e discorso

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3 Eugenia Mascherpa La chimica della lingua Le strutture della frase tra sintassi e discorso

4 Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. via Quarto Negroni, Ariccia (RM) (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: dicembre 2015

5 Ai miei genitori

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7 In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato. B. Russel, Saggi scettici

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9 Indice 13 Prefazione di S.C. Sgroi 17 Capitolo I La frase e i suoi costituenti 1.1. La frase nella linguistica moderna, Scomponiamo la frase in blocchi, Il sintagma nominale, Il sintagma verbale, Il sintagma preposizionale, Il sintagma aggettivale, Il sintagma avverbiale, Il sintagma frasale, Creatività e ricorsività: dal semplice al complesso, Attività, Capitolo II Il modello delle valenze 2.1. Il verbo come centro della frase, Gli argomenti del verbo, Il soggetto, Accordo, L oggetto diretto e indiretto, Reggenza, Valenze saturate da sintagmi frasali, Le proposizioni soggettive, Le proposizioni oggettive, Le proposizioni interrogative indirette, Attività, Capitolo III Le proprietà lessicali del verbo 3.1. Transitività, Intransitività, Classificazione lessicale, Ruoli tematici, Un verbo più valenze, Il verbo essere nel modello valenziale, Attività, 108

10 115 Capitolo IV Tra sintassi e pragmatica: le valenze modificate 4.1. Elementi del discorso: il dato e il nuovo, Le costruzioni marcate, Le valenze modificate, La tematizzazione dell oggetto: la costruzione passiva, Il complemento d agente, Il focus sull azione, Il si passivante, Il si impersonale, Soggetti indefiniti, Attività, Capitolo V Il SN tra morfologia e sintassi: posizioni e categorie 5.1. Posizioni sintattiche prenominali: la classe dei Determinanti, Tra tradizione e innovazione: i Determinanti del SN, Articoli, L uso degli articoli con le sottocategorie del nome, Quantificatori, La funzione aggettivale, La funzione pronominale, Dimostrativi, La funzione aggettivale, La funzione pronominale, Interrogativi ed esclamativi, I possessivi, La funzione aggettivale, La funzione pronominale, Gli aggettivi, La funzione attributiva, La funzione predicativa, Attività, Capitolo VI Anche i nomi hanno le valenze 6.1. La reggenza dei nomi e le funzioni del SP, La funzione complemento, La funzione relazionale, Dal SP al sintagma frasale, Le proposizioni complemento, Le proposizioni attributive, Le proposizioni relative, Le proposizioni relative libere, Le proposizioni participiali, Attività, Capitolo VII Le espansioni del nucleo

11 7.1. Le regole e le scelte, Argomenti, circostanti ed espansioni, I circostanti, I circostanti del nome, I circostanti del verbo, I complementi circostanziali o espansioni, Gli indicatori di spazio, Gli indicatori di tempo, Gli indicatori di causa, Gli indicatori di fine, Gli indicatori di concessione, Gli indicatori di intenzionalità, La complessità frasale, Attività, Glossario 313 Indice analitico dei termini grammaticali tradizionali 317 Soluzioni 351 Bibliografia

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13 Prefazione Trovandosi dinanzi a un testo di Grammatica può essere utile per il lettore tener conto di un triplice rapporto: (i) tra Grammatica e Lingua, (ii) tra Grammatica e utente, (iii) tra Regola, Norma, Uso ed Errore (popolare). (i) Innanzi tutto la Grammatica, un libro di grammatica, di per sé finito (se non altro per numero di pagine), non è - e non coincide con - la Lingua (infinita) di una comunità di milioni di parlanti, e neanche con la Lingua (anch essa infinita) di un singolo parlante. La Grammatica è una teoria, tendenzialmente coerente, semplice, di principi generali espliciti, adeguata all oggetto, con un metalinguaggio tecnico, che vuol dar conto del funzionamento degli infiniti usi espressivi e comunicativi, ovvero egocentrici, endofasici e comunicativi (parlati e scritti) dell individuo e, in quanto campione rappresentativo, di tutta la comunità di parlanti. La grammatica, oltre al funzionamento, deve anche dar conto di altri aspetti della lingua attuale e del passato, con la sua variabilità interna, quali il mutamento linguistico, l acquisizione/apprendimento, anche in contesto plurilingue, ecc. La lingua, in quanto (linguaggio-)oggetto della grammatica, è presente in forma di esempi, di varia estensione (lettere, sillabe, suoni, fonemi, parole, sintagmi, frasi semplici e complesse, testi di varia lunghezza) garantiti dalla competenza nativa dell autore/degli autori della grammatica, o di altri autori, magari utenti d.o.c. di prestigio della lingua indicati con nome e cognome, specie se riferiti ad epoche passate o a varietà geografiche e sociali diverse da quelle familiari agli autori della Grammatica. 13

14 14 La chimica della lingua La presenza degli esempi e di testi esemplari di una lingua è quindi essenziale in un testo di grammatica, in quanto solo così si stabilisce un mutuo rapporto interattivo, deduttivo (dalle regole grammaticali agli esempi) e induttivo (dagli esempi alle regole): deduzione A) Teoria B) (esempi di) Lingua induzione Il duplice percorso (A B) e (B A) garantisce la conoscenza esplicita della teoria grammaticale, realizzando così la funzione cognitiva, metalinguistica, propria della Grammatica e non già quella (presuntivamente) linguistica. Da ciò si deduce che la Teoria Grammaticale non può insegnare la Lingua nella infinità dei suoi usi, ma al contrario presuppone che chi studia una teoria grammaticale possieda già una competenza (nativa) della lingua, di cui vuol esplicitare le regole che conosce implicitamente e per istinto in quanto nativofono. L esposizione alla lingua, presente in un libro di grammatica, limitata com è a pochi esempi e testi, di utenti spesso privilegiati, non può mai paragonarsi all esposizione alla lingua con la ricchezza degli usi correnti nel contesto sociale da parte di parlanti colti e incolti, di tutte le classi sociali ed estensioni geografiche, nella varietà della tipologia testuale. (ii) Se un libro di grammatica così concepito può aspirare ad essere una grammatica scientifica, la presenza di esercizi, di analisi di testi reali, la rende poi una grammatica pedagogica, la cui complessità e ricchezza sarà determinata anche dai destinatari e dai loro livelli culturali. Una grammatica pedagogica per utenti di anni, presenterà infatti una complessità diversificata e richiederà un impegno intellettivo diverso per utenti di anni, o di anni, con diverse capacità astrattive, e così via. (iii) Quanto al rapporto tra Regola, Norma, Uso ed Errore (popolare), la identificazione ed esplicitazione da parte dei linguisti delle Regole implicite dei parlanti consente di dar

15 Presentazione 15 conto degli Usi dei parlanti colti e incolti (o semicolti). Le Norme identificano gli usi esistenti riconoscendoli come corretti in quanto comprensibili e propri dei parlanti nonsubalterni, gli usi incomprensibili o dei parlanti incolti essendo invece etichettati come errati ; mentre altri usi, di parlanti pur colti, possono essere suscettibili di varie improprietà stilistiche. Gli errori (popolari), in quanto usi giudicati errati perché appunto di stampo popolare variamente diffusi (per es. il famigerato periodo ipotetico col doppio condizionale pan-italiano, ma l analisi delle circostanziali ipotetiche non è stato qui affrontato), sono peraltro generati da regole spesso inconsce che vale la pena di esplicitare, diverse da quelle alla base degli usi socialmente corretti. Il volume della Mascherpa come si colloca rispetto a questa traccia? Il titolo, se non poetico, certamente metaforico, richiama un preciso approccio alla grammatica, quella valenziale di Lucien Tesnière. La quale muove dal verbo (atomo) come centro della frase (molecola) e ne considera le valenze e le saturazioni mediante gli attanti / argomenti (soggetti e complementi). È quindi un testo che privilegia ampiamente, nei suoi sette capitoli, la sintassi e la morfosintassi. Resta esclusa invece la fonologia e la formazione delle parole. Ma l autrice ha anche tenuto presente con equilibrato eclettismo la prospettiva generativista e quella pragmatica, attenta sempre agli intrecci tra sintassi e semantica. Un testo insomma di grammatica sincronica, descrittiva, moderna dell italiano corrente, comune, colto. La teoria è presentata con grande rigore e a un tempo chiarezza, con la pertinente esemplificazione, tratta dall italiano contemporaneo, colto, escludendo se non per qualche fugace cenno le varietà marcate diastraticamente (italiano popolare) o diatopicamente. La lettura del testo si rivela straordinariamente avvincente. Il lettore una volta iniziata la lettura non riesce più a distaccarsene, come in un giallo e vuole arrivare alla fine. È quanto, almeno, è successo a chi scrive. Se la lettura di un testo di grammatica (scientifica) è intellettualmente rassicurante in quanto propone un ordine, una razionalità, una logicità (storica) dinanzi a fenome-

16 16 La chimica della lingua ni inizialmente disordinati o caotici, bisogna riconoscere che questo testo riesce ad essere molto rassicurante per il suo lettore. Il modello teorico privilegiato in questo testo è, come accennato, quello valenziale, generativista, della pragmatica, che comporta non poche differenze rispetto a quello tradizionalmente corrente nelle grammatiche scolastiche, a partire dai termini tecnici o nuovi (sintagma, con vari tipi; ruolo tematico, tema/rema, argomento/circostante/espansione, ricorsività, grafo ad albero, determinante, proforma, verbi inergativi e inaccusativi, frasi ridotte, telicità, ecc.), mentre i termini tradizionali, pur mantenuti, comportano analisi diverse. La difficoltà in questo caso, per il lettore, studente o docente, non è tanto nell acquisire termini e nozioni nuove quanto nel ripensare in maniera nuova concetti, termini e analisi tradizionali. A tal fine l Autrice ha corredato il suo testo di un prezioso e originale Glossario, in appendice, in cui le prospettive tradizionale, valenziale, trasformazionale, pragmatica sono messe a confronto a beneficio del lettore attento. Quanto alla esemplificazione della lingua italiana oggetto dell analisi, ne va rilevata la originalità. Oltre agli esempi di singole frasi, non pochi sono i brani o testi reali tratti da una ricca tipologia testuale, una cinquantina di testi di scrittori contemporanei (Calvino, Ginsburg, Rigoni Stern, Svevo ecc.) e testi giornalistici (Corriere.it, La Repubblica.it), non esclusa la sitografia, puntualmente indicati in bibliografia. I testi peraltro si rivelano particolarmente intriganti in sé quanto al loro contenuto spesso non convenzionale (si veda per es. il brano sulla Dama bianca e Coppi o quello su Restare fedeli è amore vero... ). Insomma una bella antologia di testi a un tempo autonomi all interno della grammatica, ma anche scelti in funzione degli esercizi per l analisi, con alla fine la chiave delle Soluzioni (rassicuranti anche per il lettore o gli insegnanti). Università di Catania, luglio 2015 Salvatore Claudio Sgroi

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