Metodi e tecniche del servizio sociale 2 -La valutazione. Cristina Tilli A. A. 2015/2016

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1 Metodi e tecniche del servizio sociale 2 -La valutazione Cristina Tilli A. A. 2015/2016

2 VALUTAZIONE: Procedimentoche deve portare, attraverso la ponderazione degli aspetti positivi e negativi di un oggetto, alla formulazione di un giudizio fondato sullo stesso, a seguito del quale basare decisione e azione. (L. Benedetti) Cristina Tilli - A.A. 2015/16 2

3 Valutazione Giudizio Pre-giudizio Cristina Tilli - A.A. 2015/16 3

4 Cristina Tilli - A.A. 2015/16 4

5 LA VALUTAZIONE Aspetti generali Cristina Tilli - A.A. 2015/16 5

6 VALUTARE: COSA? Gli OGGETTI PERCHÈ? Gli OBIETTIVI CHI? I SOGGETTI COME? METODOLOGIA/tecniche/strumenti QUANDO? I TEMPI Cristina Tilli - A.A. 2015/16 6

7 Gli oggetti della valutazione Servizi Piani Programmi Progetti Singolo «caso» Processo d aiuto Esiti Cristina Tilli - A.A. 2015/16 7

8 Gli obiettivi I soggetti Gli strumenti I tempi si differenziano a seconda dell oggetto valutato Cristina Tilli - A.A. 2015/16 8

9 La metodologia: il «disegno di valutazione» 1. Identificare la FINALITÀ/OBIETTIVO della valutazione 2. Esplicitare lo SCOPO/MISSION di ciò che si intende valutare 3. Identificare le DIMENSIONI da valutare 4. Determinare i CRITERI di valutazione 5. Identificare gli INDICATORI 6. Identificare STRUMENTI e FONTI 7. Rilevazione dei dati 8. Analisi dei dati Cristina Tilli - A.A. 2015/16 9

10 Una metodologia particolare: l analisi S.W.O.T. Fattori «interni» Fattori «esterni» Strenght forza Weaknesses debolezza Opportunities opportunità Threats minacce Cristina Tilli - A.A. 2015/16 10

11 Un esempio di S.W.O.T. Cristina Tilli - A.A. 2015/16 11

12 VALUTARE nel processo di aiuto Cristina Tilli - A.A. 2015/16 12

13 VALUTARE: COSA? Gli OGGETTI PERCHÈ? Gli OBIETTIVI CHI? I SOGGETTI COME? METODOLOGIA/tecniche/strumenti Cristina Tilli - A.A. 2015/16 13

14 Gli OGGETTI della VALUTAZIONE (alcuni esempi ) anziano BISOGNI anziano RISORSE risorse proprie/familiari servizi domiciliari, semiresidenziali, famiglia multiproblematica famiglia multiproblematica risorse interne/punti di forza risorse esterne/servizi perilminore perigenitori Cristina Tilli - A.A. 2015/16 14

15 PERCHÈ? Gli OBIETTIVI L OBIETTIVO della valutazione può variare nelle situazioni specifiche; generalmente, nel caso del processo di aiuto, si muove su due assi prevalenti: DELINEARE modalità e strumenti attraverso i quali il processo di aiuto può raggiungere il proprio obiettivo; VALUTARE se il processo si stia effettivamente muovendo nella direzione voluta, e se abbia raggiunto gli obiettivi prefissati Cristina Tilli - A.A. 2015/16 15

16 I SOGGETTI della VALUTAZIONE Assistente Sociale/altri professionisti Organizzazione Utenti Cristina Tilli - A.A. 2015/16 16

17 Il disegno di valutazione 1. OBIETTIVI della VAL. 2. SCOPO del PROC. di AIUTO 3. DIMENSIONI da VALUTARE 4. CRITERI 5. INDICATORI 6. STRUMENTI e FONTI 7. Rilevazione dati 8. Analisi dei dati 9. VALUTAZIONE 10. Individuazione di obiettivi e strategie di miglioramento 11. Restituzione dei risultati agli stakeholder All Ufficio Servizi Sociali arrivano le segnalazioni dall amministratore di condominio e di alcuni condomini di uno stabile collocato in una zona residenziale della città. Le segnalazioni riguardano Maria, una donna di circa 60 anni che vive sola in alloggio di proprietà. In particolare, vengono segnalate le scadenti condizioni igieniche della signora, dell alloggio e i timori per possibili fuoriuscite di gas (già in un occasione hanno sentito odore di gas proveniente dall abitazione della signora). Viene inoltre evidenziataladifficoltàdimariaaviveredasola.i vicini aggiungono inoltre che la signora, che fino ad un anno fa viveva con l anziana madre ora deceduta, da diversi mesi appare ancora più trascurata, maleodorante e più taciturna del solito. Cristina Tilli - A.A. 2015/16 17

18 METODOLOGIA/tecniche/strument i COLLOQUI VISITE DOMICILIARI RIUNIONI D EQUIPE SCHEDE DI RILEVAZIONE (dei bisogni dei livelli di autonomia/autosufficienza Cristina Tilli - A.A. 2015/16 delle 18

19 Punti di forza L analisi S.W.O.T. Opportunità Si rivolge all AS la madre di Alberto (7 anni) e Federica (9 anni) segnalando una difficile situazione familiare. Racconta di vivere con il marito cementista che spesso, per lavoro, rimane fuori casa per alcuni giorni consecutivi e con la suocera, molto autoritaria e con la quale non va d accordo. La situazione economica è precaria, poiché il marito versa solo 800,00 al mese per le esigenze della famigli a e il resto lo tiene per sé. A suo parere il marito fa uso saltuario di sostanze e ha una relazione extraconiugale. A suo dire la suocera minimizza e difende il figlio, ed interviene con i nipoti rispetto alle sue scelte educative. Lei non lavora, si sente depressa, la sua famiglia d origine vive a più di 200 Km di distanza e ha già dichiarato di non essere disponibile ad accogliere né lei né i bambini qualora decidesse di separarsi dal marito. La signora formula la seguente frase: La prego, mi aiuti lei, non so quanto ancora potrò andare avanti così. Punti di debolezza Minacce Cristina Tilli - A.A. 2015/16 19

20 I TEMPI della VALUTAZIONE ex ante/preliminare analisi e valutazione del problema, dei bisogni e delle risorse initinere duranteilprocessodiaiuto conclusiva, dei risultati alla conclusione del processo di aiuto Cristina Tilli - A.A. 2015/16 20

21 la domanda valutativa a tutela UN CASO PARTICOLARE: e protezione dei minori Cristina Tilli - A.A. 2015/16 21

22 Il percorso valutativo (1) Il «committente» della valutazione (CHI chiede?) L oggetto della valutazione (COSA chiede?) Cristina Tilli - A.A. 2015/16 22

23 Il percorso valutativo (2) I criteri della valutazione: mal-trattamento: gli elementi di sofferenza del bambino; il contesto relazionale adulti di riferimentobambino); i fattori di rischio e i fattori protettivi(swot) Cristina Tilli - A.A. 2015/16 23

24 Il percorso valutativo (3) Le aree di indagine: il contesto sociale e culturale; il benessere/malessere del bambino; la relazione bambino-genitori; il benessere/malessere dei genitori e della loro relazione; la relazione della famiglia con la rete dei servizi Cristina Tilli - A.A. 2015/16 24

25 Il percorso valutativo (4) La raccolta delle informazioni(pluralità delle fonti) La valutazione Le strategie di miglioramento e le ipotesi di intervento La restituzione al committente alla famiglia Cristina Tilli - A.A. 2015/16 25

26 VALUTARE: Servizi, Progetti, Piani Cristina Tilli - A.A. 2015/16 26

27 VALUTARE: COSA? Gli OGGETTI PERCHÈ? Gli OBIETTIVI CHI? I SOGGETTI COME? METODOLOGIA/tecniche/strumenti Cristina Tilli - A.A. 2015/16 27

28 LA PARTICOLARITÀ dell OGGETTO della VALUTAZIONE: Le peculiarità dei SERVIZI (ovvero le diversità rispetto ai PRODOTTIdel mercato) sono altamente INTANGIBILI/IMMATERIALI; vengono prodottie consumati nello stesso tempo e luogo; ruolo decisivo del Cristina fattore Tilli - A.A. 2015/16 umano ; 28

29 Gli OBIETTIVI della VALUTAZIONE di SERVIZI/PIANI/PROGETTI Efficienza/Economicità/Razionalizzazione nell uso delle risorse; Efficacia; Qualità tecnica /peer review(q. Vista dall interno); Qualità percepita/soddisfazione dell utente (q. Vista dall esterno); Qualità relazionale; Qualità sociale. Cristina Tilli - A.A. 2015/16 29

30 I SOGGETTI della VALUTAZIONE: Cristina Tilli - A.A. 2015/16 30

31 Disegno di valutazione una pizzeria 1. OBIETTIVO della VALUTAZIONE qualità della pizzeria 2. SCOPO della PIZZERIA 3. DIMENSIONI quali aspetti sono rilevanti? 4. CRITERI che cosa mi dà la misura delle dimensioni? 5. INDICATORI come misuro le dimensioni? 6. STRUMENTI e FONTI con cosa e dove rilevo i dati? 7. Rilevazione dati Cristina Tilli - A.A. 2015/16 31

32 UNA POSSIBILE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI (1) dalla «Carta dei Servizi pubblici sanitari» Cristina Tilli - A.A. 2015/16 32

33 UNA POSSIBILE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI (2) Cristina Tilli - A.A. 2015/16 33

34 I TEMPI DELLA VALUTAZIONE nei SERVIZI/PIANI/PROGETTI: ex ante per valutare bisogni/risorse dove e come andare in itinere per valutare se stiamo andando nella direzione prefissata conclusiva per valutare se abbiamo raggiunto l obiettivo prefissato ex post per valutare l impatto Cristina Tilli - A.A. 2015/16 34

35 VALUTARE L INTERVENTO PROFESSIONALE Cristina Tilli - A.A. 2015/16 35

36 La dimensione relazionale Atteggiamento accogliente Gestione del tempo Atteggiamento empatico Conoscenza e gestione delle proprie reazioni emotive Capacità di negoziare all interno della relazione Promuovere l autodeterminazione Chiarezza nella definizione dei ruoli e nella comunicazione Cristina Tilli - A.A. 2015/16 36

37 La dimensione professionale Consapevolezza del proprio ruolo Conoscenza teorica e capacità di aggiornamento Conoscenza e padronanza del processo metodologico Capacità di gestire il proprio tempo e prendere distanza dal proprio ruolo, fuori dal lavoro Conoscenza e consapevolezza dei principi deontologici Autonomia e autorevolezza professionale Presenza sul territorio e promozione sociale Cristina Tilli - A.A. 2015/16 37

38 La dimensione organizzativa Conoscenza degli indirizzi politici e programmatici del proprio ente Conoscenza delle competenze e funzioni attribuite nel proprio ente al Servizio Sociale e ad altri settori Conoscenza e capacità di mettere in rete le risorse del territorio Conoscenza delle modalità di rapporto tra il proprio e gli altri enti/servizi Conoscenza di atti e procedure amministrative Cristina Tilli - A.A. 2015/16 38 Saper progettare, pianificare e individuare le

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