Anno Scolastico Progetto educativo didattico

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1 Anno Scolastico Progetto educativo didattico Incontriamoci nel cuore Insegnanti coinvolte: Fabiola Maritan, Elena Sandonà, Lisanna Zuin, Francesca Penello, Elisa Pellegrini, Turetta Laura, Favero Claudia

2 Introduzione generale Il progetto educativo didattico Incontriamoci nel cuore nasce dalla volontà di promuovere il benessere del bambino che va alla scuola dell infanzia, sostenendo lo sviluppo dell identità e la relazione con gli altri attraverso la valorizzazione del dialogo, dell ascolto e la scoperta delle proprie emozioni. I bambini saranno invitati a guardarsi dentro, a riflettere sulle proprie emozioni e stati d animo per individuare ciò di cui hanno realmente bisogno e porre richieste all'altro che siano rispettose dell'altrui libertà e degli altrui sentimenti e bisogni, sperimentando la relazione empatica. Il progetto è preceduto e accompagnato da un corso di formazione per insegnanti (e successivamente per genitori) tenuto dalla dott.ssa M. Serena Businarolo, pedagogista e formatrice dell ULSS 17 che da alcuni anni collabora con il comune e la parrocchia di Cartura, organizzando corsi di formazione genitori sulla relazione educativa e la comunicazione efficace. Gli incontri con la pedagogista seguono i modelli di teorici di T. Gordon e M.B. Rosemberg sulla Comunicazione Non Violenta (CNV), conosciuta anche come linguaggio Giraffa o linguaggio del cuore. La Giraffa fungerà, infatti, da personaggio guida nel percorso che affronteremo con i bambini poiché è il mammifero con il cuore più grande che porta con sé grandi emozioni e il suo lungo collo permette di osservare dall alto e vedere lontano, oltre. La CNV è un modo di pensare e di parlare che mira alla comprensione e al rispetto reciproco nelle relazioni, aiuta a entrare in contatto con la parte di noi stessi capace di comprendere con il cuore e di farsi capire senza aggredire 1, tenendo conto del vissuto di ognuno e scoprendo il piacere di collaborare. La CNV si basa su abilità di comunicazione che rafforzano la nostra capacità di rimanere umani, anche in situazioni difficili; ci guida nel ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi ed ascoltiamo gli altri. Invece di limitarsi ad essere reazioni automatiche, abituali, le nostre parole diventano risposte coscienti basate sulla solida consapevolezza di ciò che percepiamo, ciò che sentiamo e ciò che vogliamo. Siamo perciò indotti ad esprimere noi stessi con onestà e chiarezza, allo stesso tempo prestando agli altri un attenzione rispettosa ed empatica. In ogni scambio, arriviamo ad ascoltare i nostri bisogni più profondi e quelli degli altri. 2 Questo processo richiede sicuramente da parte di noi educatori un grande sforzo per uscire dai nostri schemi abituali e per cambiare il nostro atteggiamento interiore, la nostra visione delle relazioni umane e dell educazione, dall altra però, man mano che ci avventuriamo su questa strada, il coinvolgimento cresce, il desiderio di imparare diventa forte e ci spinge a continuare. Non si tratta di apprendere delle miracolose tecniche di comunicazione, bensì di scoprire il miracolo insito nei rapporti tra gli esseri umani quando la connessione avviene nel cuore, quando si riscopre l immenso piacere di arricchirsi vicendevolmente la vita. Accanto a questo percorso accompagneremo i bambini a sviluppare molte altre competenze attraverso progetti comuni e laboratori organizzati per ogni singola fascia di età, altre occasioni per incontrarci e crescere insieme. Le Insegnanti Le attività di seguito descritte sono da ritenersi flessibili, adattabili e modificabili nel corso dell anno scolastico, in relazione alle risposte e ai bisogni formativi dei bambini 1 Anne Van Stappen, Quaderno di esercizi per comunicare senza conflitti con la CNV, Avallardi Ed., 2012 p. 6 2 Marshall B. Rosemberg, Le parole sono finestre oppure muri, Edizioni Esserci, 2003 p. 21 2

3 Schema progetto annuale DALLE Indicazioni per il curricolo delle scuole dell infanzia e del primo ciclo di istruzione D.M. 254/2012 CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni, viventi; numeri e spazio) AL Progetto educativo didattico annuale INCONTRIAMOCI NEL CUORE 1 U.d.a.: Scopriamo le nostre emozioni 2 U.d.a.: Diamo un nome alle emozioni 3 U.d.a.: I nostri bisogni 4 U.d.a: Il linguaggio del cuore INTEGRANDO PERCORSI COMUNI ANNI LABORATORI ANNI 3 LABORATORI ANNI 4 LABORATORI ANNI 5 Progetto Accoglienza (settembre ottobre) Lab. dei Colori Lab. di Musica e canto Lab. di Inglese Progetto di Educazione Religiosa; (ottobre maggio) Lab. Manipolativo Lab. di Educazione alla Lettura Lab. di Prescrittura Progetto di Educazione Motoria; (ottobre maggio) Lab. di Educazione Alimentare Lab. di Precalcolo Lab. Arte ed Emozioni 3 Lab. di Musica e canto

4 Appuntamenti da condividere insieme DATA Giovedì 31 ottobre 2013 RICORRENZA Festa dei NONNI: dedicata ai bambini e ai soli nonni Domenica 15 Dicembre 2013 Festa di Natale Domenica 12 gennaio 2014 S. Messa del Battesimo Giovedì 27 febbraio 2014 Festa di Carnevale Febbraio/Marzo Incontri formazione genitori con la dott.ssa M. Serena Businarolo Maggio 2014 Uscite didattiche Maggio 2014 Festa comunitaria dell Accoglienza in cui i bambini si esibiranno in un breve spettacolo Maggio 2014 Saggi di Educazione Motoria 4

5 FINALITÀ DEL PROGETTO Le finalità educative del progetto educativo didattico annuale e dei vari progetti/laboratori si riferiscono a quelle relative alla Scuola dell infanzia delineate dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d istruzione, di cui al D.M. 254/2012. Il progetto vuole, quindi, promuovere nei bambini il consolidamento dell identità, lo sviluppo dell autonomia, l acquisizione delle competenze e li avvia alle prime esperienze di cittadinanza. Tali finalità sono perseguite attraverso l organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità delle insegnanti e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità. CAMPI DI ESPERIENZA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. (Indicazioni Nazionali per il curricolo) I campi di esperienza definiscono i Traguardi per lo sviluppo delle competenze ritenuti fondamentali per i nostri interventi didattico educativi e da ritenere raggiunti dai singoli bambini al termine dei tre anni di frequenza alla scuola dell infanzia. I traguardi descrivono competenze molto ampie che si possono definire con obiettivi che circoscrivono maggiormente il campo. Per questo per ogni singola unità di apprendimento e per i laboratori verranno indicati i campi di esperienza coinvolti e gli obiettivi di apprendimento che si vogliono perseguire per ogni fascia di età in vista dello sviluppo delle competenze. Di seguito vengono riportati i cinque campi di esperienza e i relativi traguardi per lo sviluppo della competenza: Campo di esperienza: IL SE E L ALTRO Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere 5

6 insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Campo di esperienza: IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Campo di esperienza: IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Campo di esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 6

7 Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. METODOLOGIA D INSEGNAMENTO Nella prassi educativa didattica, la nostra scuola dell'infanzia accoglie una prospettiva pedagogica che sostiene il valore fondamentale dell'esperienza nei processi di apprendimento. Autori quali Piaget, Vygostkij, Bruner, a cui facciamo riferimento hanno messo in evidenza il costruttivismo del pensiero nell'incontro attivo con l'altro e con i linguaggi della cultura. Il fare è inteso come esperienza manipolativa, motoria e percettiva. Rendendo attive le mani, le emozioni e i pensieri dei bambini e degli insegnanti, riteniamo sia possibile promuovere la conoscenza consapevole e attiva come una necessità del pensare e del vivere. Il costruttivismo vede il bambino che apprende il reale protagonista del processo di costruzione della propria conoscenza e pertanto nelle scelte metodologiche di carattere ludico, interattivo, narrativo ed esplorativo si cerca di rispettare i bisogni formativi e le risorse di ciascuno. Il bambino spinto dai propri interessi apprende attraverso un processo di elaborazione ed integrazione di molteplici prospettive, informazioni ed esperienze, offerte dal confronto e dalla collaborazione con i pari (peer tutoring) e con l adulto di riferimento. Particolare attenzione viene data alla componente sociale e relazionale, convinti che imparare a vivere bene insieme stia alla base di un efficace processo educativo. A tale scopo vengono valorizzati i contesti relazionali che privilegiano la scoperta di sé e dell'altro attraverso il dialogo, l'ascolto, il confronto e la partecipazione a comuni progetti di vita e di apprendimento. Riteniamo, infatti, che l'assunzione e la formazione dello stile cooperativo possano realizzarsi in contesti concreti di gioco e di ricerca, in cui l'impegno cognitivo sia sostenuto da valenze emozionali ed affettive. L'intenzione è che ogni bambino/a, dentro la propria differenza, sia in grado di riconoscere l'esistenza di altri punti di vista e la concreta possibilità di partecipazione ad un progetto comune, in cui azioni e intenzioni siano condivise. Sulla base di queste condizioni pedagogiche, nel corso delle attività si adotteranno le seguenti strategie e tecniche didattiche: Circle time (cerchio magico) e ascolto attivo: conversazione discussione di gruppo in cui i bambini vengono invitati a sedersi in cerchio insieme con l insegnante e ad esprimere opinioni, giudizi, emozioni per favorire il confronto e la disponibilità all ascolto reciproco in un clima sereno; Metodologia del modeling (apprendimento per osservazione), rinforzi positivi, stimoli pittografici (immagini); 7

8 Stesura di protocolli sulle conversazioni guidate, per capire dove sostano i pensieri (preconoscenze), per poter ragionare con i bambini sull argomento da trattare; Letture di racconti, filastrocche, animazioni a tema; Drammatizzazioni e Rappresentazioni teatrali per stimolare la motivazione ad apprendere; Attività di routine, di ascolto e rielaborazione, ludico motorie, grafico pittoriche, plasticocreative, ritmiche musicali, drammatico teatrali; Giochi a tema, giochi motori, giochi simbolici, giochi strutturati; VERIFICA, VALUTAZIONE, DOCUMENTAZIONE Durante il nostro percorso, si darà valore all osservazione mirata e sistematica dei prodotti realizzati dai bambini (rappresentazioni grafiche, schede operative...) e dei loro processi attivi (dialoghi, atteggiamenti, partecipazione...). Si terrà conto dei livelli di padronanza relativi le conoscenze, le abilità, le strategie di ciascuno, rispettando i bisogni, le attitudini e le caratteristiche personali di ogni bambino. Intesa in questo senso, la valutazione che effettueremo, costituirà un processo formativo continuo, riconoscendo anche la consapevolezza che il bambino ha delle proprie conquiste. Nel corso dell anno si potranno utilizzare griglie di osservazione sistematiche. Un altro importante strumento di verifica e autoverifica è quello della documentazione, che consente di ripensare a posteriori al percorso didattico svolto. La documentazione permette di tenere memoria di quanto avviene nella scuola, di costruire significati condivisi e di lasciare traccia delle proprie esperienze educative. Tale esercizio rende visibile l apprendimento dei bambini e comunica agli stessi che le loro idee e le loro azioni sono prese seriamente in considerazione. Questo li incoraggia e responsabilizza, aiutandoli ad ampliare ed ad approfondire il loro apprendimento. La documentazione delle attività e dei progetti realizzati dai bambini, offre loro l opportunità di ricercare la propria identità, di potersi raccontare e riascoltare e di condividere con i genitori quanto hanno imparato a scuola. Per tale motivo, si è pensato di realizzare insieme ai bambini e per ogni unità didattica e di apprendimento dei fascicoli individuali, che raccoglieranno le attività grafico pittoriche, le rappresentazioni grafiche e le eventuali scritture riguardanti l attività didattica. I fascicoli riporteranno per ogni intervento la consegna del lavoro che i bambini devono svolgere o un eventuale frase che richiama l attività svolta. Quest ultimi, opportunamente rilegati, verranno consegnati alle famiglie al termine dell anno scolastico. Altre fonti di documentazione saranno i prodotti realizzati in piccolo gruppo, le foto che verranno scattate nel corso dell attività didattica, gli eventuali doni" che i bambini creeranno per la famiglia. 8

9 PERCORSI COMUNI ANNI Progetto Accoglienza Progetto annuale: INCONTRIAMOCI NEL CUORE Progetto di Educazione Religiosa Progetto di Educazione Motoria 9

10 PROGETTO ACCOGLIENZA Incontriamoci I primi giorni di scuola coincidono con i giorni dedicati all accoglienza dei bambini che ritornano a scuola dopo la pausa estiva e dei bambini nuovi iscritti che la frequentano per la prima volta. È un tempo caratterizzato da esperienze e attività che si pongono l obiettivo di favorire e/o facilitare la conoscenza reciproca tra bambini bambini, bambini insegnanti e insegnanti genitori, in un percorso di fiducia e condivisione, che è il presupposto indispensabile per iniziare a percorrere insieme il cammino scolastico. Inoltre, vengono acquisite le prime regole di convivenza civile proiettate nel nuovo ambiente scolastico. Destinatari: tutti i bambini di anni Tempi: Dal 09 settembre al 04 ottobre 2013 Venerdì 4 ottobre verifica sull inserimento, ponendo attenzione ai bambini piccoli Obiettivo educativo: favorire un inserimento positivo e sereno nell ambiente scolastico Obiettivo didattico: scoprire, conoscere l ambiente scuola, le insegnanti, il personale e i compagni, attraverso attività ludiche e grafico pittoriche; CAMPI D ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Sviluppa il senso dell identità personale Controllare ed esprimere i propri sentimenti Percepisce ed esprime le proprie esigenze e i propri sentimenti Si muove con crescente sicurezza ed autonomia negli spazi che gli sono familiari Discutere con gli adulti e gli altri bambini Matura condotte che consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola Obiettivi di apprendimento Anni 3 Accettare il distacco dai genitori Esplorare l ambiente scuola Stabilire il contatto con i compagni e con le insegnanti Conoscere e rispettare semplici regole Conoscere e orientarsi negli spazi della scuola Riconoscere l appartenenza ad un gruppo Riconoscere gli spazi e il contrassegno personali Sapere il nome della sezione scolastica Esplorare e conoscere i materiali a disposizione Anni 4 5 Re instaurare relazioni con coetanei e insegnanti Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri Sapere il nome della sezione scolastica Socializzare con gli altri bambini Partecipare ad attività e giochi Riconquistare ambienti conosciuti Collaborare nell organizzazione dell accoglienza dei nuovi iscritti Rispettare e applicare semplici regole Ascoltare storie e racconti a tema Lavorare spontaneamente e portare a 10

11 Sviluppare l autonomia Mangiare correttamente a tavola Utilizzare correttamente il bagno termine l attività intrapresa Accettare cibi diversi Attività Ascolto e comprensione della storia Gira Giraffa arriva a scuola e si presenta Lettura della storia No, non voglio andare a scuola Giochi di conoscenza Giochi sulle regole: le regoline che ci fanno star bene presentate da Lello Porcello, l oca Caterina e la rana Luigina Esplorazione degli ambienti scolastici Canti, bans e filastrocche Attività di routine Schede operative Attività pratico creative Il mio contrassegno, la mia foto, il mio colore preferito Riflessioni sull amicizia 11

12 PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO Incontriamoci nel cuore Destinatari: tutti i bambini di anni Tempi: da ottobre 2013 a maggio 2014 Obiettivo educativo: promuovere il linguaggio giraffa (linguaggio del cuore) nelle relazioni fra bambini e bambini insegnanti, sviluppando abilità comunicative atte a risolvere i conflitti con modalità non violenta. Obiettivo didattico: riconoscere sentimenti ed emozioni, darne un nome e valutarne l intensità, capire i bisogni che li generano e trovare strategie per risolvere eventuali conflitti. CAMPI D ESPERIENZA Il sé e l altro TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino percepisce i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato; Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Ascolta e comprende narrazioni. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. I discorsi e le parole Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti. 12

13 Periodo Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento anni Ottobre Novembre 1. Scopriamo le nostre emozioni Riconoscere le emozioni proprie e degli altri espresse dal viso, dal corpo, dai gesti e dai comportamenti Esprimersi attraverso la mimica e il gesto Dicembre Gennaio 2. Diamo un nome alle emozioni Dare un nome ai sentimenti (emozioni e sensazioni del corpo) individuando categoria e intensità Esprimere e comunicare agli altri i propri sentimenti ed emozioni Febbraio Marzo 3. I nostri bisogni Comprendere il rapporto tra emozioni e bisogni Nominare alcuni bisogni: mangiare, riposo, attenzione Ascoltare e comprendere narrazioni Esprimere i propri bisogni Aprile Maggio 4. Il linguaggio del cuore Provare a comunicare efficacemente attraverso il linguaggio del cuore : osservazione, sentimenti, bisogni e richieste Saper contenere comportamenti aggressivi Superare i conflitti attraverso l espressione delle proprie emozioni Drammatizzare ed esprimersi attraverso il corpo Metodologia e attività: Le attività che verranno proposte ai bambini si svolgeranno sia a livello di sezione che intersezione. Si utilizzeranno prevalentemente momenti di circle time volti a favorire il confronto e l ascolto attivo e momenti di lavoro di gruppo, per costruire e condividere significati. Si proporranno, inoltre: Letture animate che seguono il modello della CNV (libri illustrati Centro Esserci) Drammatizzazioni e rappresentazioni teatrali Rappresentazioni grafico pittoriche e materico plastiche Visione di immagini digitali significative per consentire la riflessione Visione di film d animazione significative per riflettere sulle emozioni e sui sentimenti Giochi a tema Documentazione: fascicolo personale che raccoglie le rappresentazioni grafico pittoriche dei bambini, eventuali foto. Prodotti realizzati in gruppo. Verifica e valutazione: osservazione mirata e sistematica 13

14 PROGETTO di EDUCAZIONE RELIGIOSA Un mondo di valori L educazione religiosa nella Scuola dell Infanzia, attraverso i suoi racconti e le sue attività orienta il bambino ad un primo incontro e confronto con le tematiche che hanno da sempre interessato l essere umano; rappresenta una dimensione importante avente l obiettivo di trasmettere ai bambini una bussola primaria di valori attraverso cui muoversi, nel presente e nel futuro, all interno di una società in continuo cambiamento. Accanto alle proposte didattiche che seguono l anno liturgico e con l aiuto di alcune opere d arte moderna inviteremo i bambini a riflettere su particolari atteggiamenti e valori che fanno bene al nostro cuore e a stare meglio con gli altri. Destinatari: anni Collegamenti con i campi di esperienza: Per favorire la maturazione personale del bambino, nella sua globalità, i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi all Irc vengono distribuiti nei vari campi di esperienza: Il sé e l altro Scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprendere che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali religiose. Il corpo e il movimento Riconosce nei segni del corpo l esperienza religiosa propria ed altrui, per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione. Immagini, suoni, colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. 14

15 Tempi: da ottobre 2013 ad aprile 2014 Periodo Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento anni Ottobre U.d.a. Che gioia il creato! U.d.a. Il valore della gioia scoprire l amore di Dio Padre, creatore del mondo lodare Dio Padre attraverso il canto e la preghiera riconoscere le opere create da Dio riflettere sul valore della gioia e della felicità Novembre U.d.a. L arca di Noè: la fiducia degli animali U.d.a. Il valore della fiducia Dicembre U.d.a. Avvento: tempo di attesa Dicembre Gennaio Febbraio U.d.a. Nasce un bambino come me: Gesù U.d.a. Il Battesimo U.d.a. Gesù cresce in famiglia U.d.a. Mi prendo cura di te U.d.a Madre Teresa comprendere il racconto dell Arca di Noè riflettere sul valore della fiducia (di chi mi fido?) percepire l attesa della nascita come momento di gioia conoscere la storia dell Annunciazione comprendere di essere dono d amore speciale per mamma e papà, come lo è stato Gesù per Maria e Giuseppe riflettere sulla fiducia di Giuseppe nell accogliere Gesù comprendere che il Natale è la festa per la nascita di Gesù conoscere la storia della nascita di Gesù scoprire il Natale come momento di festa insieme riconoscere i simboli legati al battesimo e riflettere sul significato di essere cristiano ricostruire la propria storia, ripercorrendo la storia di Gesù che cresce e che aiuta mamma e papà; scoprire le tappe della propria crescita conoscere alcuni momenti dell infanzia di Gesù, l ambiente dove è vissuto, gli usi e i costumi paragonare la propria storia alla storia di Gesù, per scoprirne alcune similitudini conoscere la figura di Madre Teresa riconoscere gesti di cura verso gli altri Marzo U.d.a. Quaresima e Santa Pasqua U.d.a. Il valore del perdono Aprile U.d.a. Io sarò con voi tutti i giorni: la Pentecoste U.d.a. Il valore dell amicizia il bambino intuisce il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace conoscere il racconto della Pasqua scoprire negli avvenimenti della Pasqua il fondamento della fede cristiana riconoscere il valore dell amicizia comprendere il brano della Pentecoste Metodologia: le attività che verranno proposte si svolgeranno all interno del gruppo sezione o a livello d intersezione, cercando di motivare il bambino all incontro con Dio Padre. Si utilizzeranno: Letture di brani della Bibbia (semplificate) Visione di immagini o film d animazione che richiamo l unità di apprendimento proposta Drammatizzazioni Rappresentazioni grafico pittoriche Canti religiosi Conversazioni guidate Presentazione e riproduzione di opere d arte moderna dell autore Haring, rappresentanti i valori più significativi vissuti e trasmessi dall esempio di Gesù 15

16 Giochi a tema Il percorso di Avvento e di Quaresima verrà programmato nel corso dell anno sulle linee del cammino pastorale svolto dalla parrocchia S.M. Assunta. Documentazione: fascicolo personale che raccoglie le rappresentazioni grafico pittoriche dei bambini, eventuali foto. Fascicolo contenente le opere d arte moderna di Haring riprodotto dai bambini che rappresentano i valori: gioia, fiducia, prendersi cura, perdono, amicizia Verifica e valutazione: osservazione mirata e sistematica 16

17 PROGETTO DI EDUCAZIONE MOTORIA In movimento verso la felicità! Insegnante coinvolta: Laura Turetta Motivazione Fare educazione motoria significa far vivere al bambino il piacere di muoversi nello spazio, il desiderio di essere, conoscere, esplorare e apprendere partendo dal corpo; è da intendersi quindi come una vera e propria integrazione e relazione tra le sfere emozionale/affettiva, cognitiva e motoria. La pratica mette in gioco il piacere di movimento, focalizza la fisicità del bambino con tutte le sue caratteristiche, la sua storia e le sue emozioni attraverso il veicolo della relazione. Il bambino percepisce il mondo attraverso il proprio corpo; grazie al corpo entra in relazione con due mondi: il mondo delle persone e il mondo degli oggetti. In uno spazio di sicurezza e benessere i bambini, con l insegnante di educazione motoria, prenderanno fiducia delle loro capacità, sperimenteranno esperienze di movimento che potranno esprimere e rielaborare, in un clima sereno ed affettivo. Attraverso il gioco motorio il bambino scoprirà le funzioni dei gesti, potrà agire nello spazio aumentando le sue potenzialità espressive e comunicative, misurarsi con se stesso e gli altri, rapportarsi con la realtà circostante. Destinatari: bambini da 3/4/5 anni divisi in gruppi omogenei per età. Tempi: da ottobre a maggio, incontri a cadenza settimanale con durata diversa a seconda delle età (30 minuti per i piccoli, 45 minuti per i medi, 50/60 minuti per i grandi). Obiettivo Educativo: Favorire la conoscenza del sé corporeo e del mondo che lo circonda attraverso il movimento e la relazione con gli altri. Obiettivo Didattico: Attraverso il movimento, le relazioni, i gesti e le varie attività specifiche proposte, il bambino raggiungerà una buona conoscenza di sé, degli altri e dello spazio che lo circonda. Campi di esperienza Traguardi per lo sviluppo della competenza Il sé e l altro Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa confrontarsi con i pari e con l adulto. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esperienze e i propri sentimenti, sa esprimersi in modo sempre più adeguato. Si muove con crescente autonomia e sicurezza negli spazi che gli sono familiari e rispetta le regole. Il corpo e il movimento Vive pienamente la propria corporeità. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo. Controlla l esecuzione del gesto, interagisce con gli 17

18 altri nei giochi di movimento e nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. La conoscenza del mondo Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi. Osserva con attenzione il suo corpo. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra. Obiettivi di apprendimento: 3 ANNI Obiettivi di apprendimento Conoscere le parti del corpo e denominarle. Muoversi, orientarsi e appropriarsi dello spazio circostante durante il gioco. Utilizzare semplici riferimenti spaziali. Imitare correttamente i movimenti osservati. Controllare gli schemi dinamici: camminare, correre, saltare, strisciare, muoversi in quadrupedia, lanciare... Adattare gli schemi dinamici allo spazio disponibile. Utilizzare e ha cura del materiale comune. Percepire e riconoscere le caratteristiche materiali di un oggetto attraverso gli organi sensoriali. Conoscere e usare strumenti e materiali motori in vario modo. Sviluppare abilità di motricità fine e globale. Rappresentare graficamente la figura umana. Superare gli ostacoli di un percorso stabilito. Attività Giochi motori liberi e guidati proposti dall insegnante con materiale strutturato: palloni, cerchi, teli, coni, mattoni... Giochi sugli schemi motori: camminare, correre, rotolare, strisciare, saltare, lanciare, afferrare... Giochi di imitazione. Giochi simbolici (far finta di ). Giochi sui concetti topologici (sotto sopra, dentro fuori, aperto chiuso, prima dopo). Giochi con materiali di recupero (carta di giornale, teli, bottiglie...). Semplici giochi di regole. Semplici percorsi. Rappresentazioni del corpo. Racconti di storie e filastrocche. Azioni di rilassamento. 18

19 Obiettivi di apprendimento Controllare gli schemi statici e dinamici: camminare, correre, saltare, strisciare, rotolare. Muoversi combinando semplici schemi motori. Imitare correttamente i movimenti osservati. Eseguire spostamenti e percorsi prestabiliti. Spostarsi autonomamente eseguendo percorsi con mezzi diversi. Effettuare cambi di direzione. Mantenere l equilibrio dopo aver assunto posture diverse. Coordinare il movimento degli arti superiori e inferiori. Coordinare i movimenti oculo manuali. Collocare se stesso e gli oggetti in riferimento ai concetti topologici: sottosopra, davanti dietro, dentro fuori, in alto in basso. Stabilire relazioni spaziali e temporali: aperto chiuso, prima dopo. Seguire le consegne dell insegnante nel corso di un gioco. Avere una buona autonomia nella cura del corpo. Riuscire a rilassarsi ascoltando il proprio corpo da solo o con un compagno. 4 ANNI Attività Giochi motori liberi e guidato proposti dall insegnante con materiale strutturato: palloni, cerchi, teli, coni, mattoni... Giochi sugli schemi motori: camminare, correre, rotolare, strisciare, saltare, lanciare, afferrare... Giochi di imitazione. Giochi simbolici (far finta di ). Giochi sui concetti topologici (sotto sopra, dentro fuori, aperto chiuso, prima dopo). Giochi con materiali di recupero (carta di giornale, teli, bottiglie...). Giochi di regole, di collaborazione e cooperazione, abilità e destrezza. Giochi a coppie e di gruppo. Esecuzione di percorsi a difficoltà crescente e labirinti. Corsa e percorsi ad ostacoli, movimenti e percorsi con consegne topologiche. Drammatizzazione di alcune parti di una storia. Azioni di rilassamento da soli e in coppia. Movimenti a ritmo di musica. Rappresentazioni grafico pittoriche delle esperienze motorie vissute. Obiettivi di apprendimento Utilizzare correttamente le varie parti del corpo e descrivere verbalmente le azioni compiute. Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da solo e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, simboli, musica, indicazioni... Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli arti inferiori e superiori. Sapere orientarsi nello spazio. Stabilire relazioni spazio temporali: apertochiuso, prima dopo. Eseguire percorsi motori utilizzando diversi schemi di movimento. 5 ANNI 19 Attività Giochi motori liberi e guidati proposti dall insegnante con materiale strutturato: palloni, cerchi, teli, coni, mattoni... Giochi sugli schemi motori: camminare, correre, rotolare, strisciare, saltare, lanciare, afferrare. Giochi di imitazione. Giochi simbolici (far finta di ). Giochi sui concetti topologici (sotto sopra, dentro fuori, aperto chiuso, prima dopo). Giochi con materiali di recupero (carta di giornale, teli, bottiglie...). Giochi di regole, di collaborazione e cooperazione, abilità e destrezza. Giochi a coppie e di gruppo. Esecuzione di percorsi a difficoltà crescente e labirinti.

20 Imitare semplici sequenze motorie. Creare individualmente o in gruppi semplici sequenze motorie in successione corretta. Rispettare le regole dei giochi collettivi. Seguire le consegne nel corso di un gioco. Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento. Maturare competenze di motricità fine e globale. Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell ordine. Controllare l affettività e le emozioni in maniera adeguata all età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento. Riuscire a rilassarsi aiutando anche un compagno. Verbalizzare e descrivere, anche graficamente, le proprie esperienze. Corsa e percorsi ad ostacoli, movimenti e percorsi con consegne topologiche. Semplici giochi di squadra. Drammatizzazione di alcune parti di una storia. Azioni di rilassamento da soli e in coppia. Movimenti a ritmo di musica. Rappresentazioni grafico pittoriche delle esperienze motorie vissute. Conversazioni di gruppo e rievocazioni delle esperienze fatte. Metodologia d insegnamento Il progetto di educazione motoria è indirizzato a tutti i bambini della Scuola dell'infanzia, suddivisi in piccoli gruppi per fascia d'età, per poter così favorire un armonico e globale sviluppo attraverso l'espressività corporea. La metodologia d insegnamento che si adotterà nel corso delle attività sarà di tipo attivo per facilitare la relazione e il dialogo con i bambini. Gli incontri si svolgeranno nella palestra della scuola e verrà predisposto un setting che agevoli il movimento e l orientamento spaziale. Lo spazio sarà preparato in maniera tale da permettere al bambino di sperimentare e vivere il piacere senso motorio e di scoprire l'espressione corporea ed affettivo emozionale. Ogni incontro sarà così strutturato: Fase iniziale: accoglienza con rituale d inizio. Fase di riscaldamento: il risveglio. Fase centrale: l esplorazione e la composizione. Fase conclusiva: il distacco/rilassamento. I bambini saranno protagonisti delle attività e saranno lasciati liberi di scoprire, di chiedere, di parlare e di dare soluzioni nuove e suggerimenti all insegnante. Il ruolo dell insegnante invece sarà di guidare e facilitare i bambini all apprendimento delle consegne e accompagnarli nello sviluppo delle loro capacità motorie. Le attività proposte faranno riferimento all esperienza di ciascun bambino e alle loro preconoscenze; sarà opportuno considerare le attività in modo flessibile e adattabili in base alle opinioni e ai feedback dei bambini. L osservazione e il monitoraggio saranno i punti di forza per valutare le fasi di apprendimento di ciascun bambino. 20

21 Valutazione e documentazione La valutazione sarà fatta nel corso di ogni singola attività e si baserà sull osservazione attenta e sistematica dei bambini durante gli esercizi motori in gruppo e nei loro contributi individuali. Un'attenta osservazione sarà sui risultati, ma soprattutto sui processi e le strategie che ciascun bambino metterà in atto per raggiungere gli obiettivi. Si osserveranno anche la partecipazione e l impegno dei bambini alle lezioni e ai giochi motori proposti. Al termine di ogni incontro si chiederà ai bambini stessi di esprimere un autovalutazione attraverso una rielaborazione verbale, per vedere quanto è piaciuta l attività del giorno, il grado di difficoltà con cui si è presentata, il livello di coinvolgimento e partecipazione. La documentazione sarà composta dalle rappresentazioni grafico pittoriche delle esperienze vissute e dalle foto fatte durante la lezione di educazione motoria. 21

22 LABORATORI Anni 3 Laboratorio manipolativo Laboratorio dei colori Anni 4 Laboratorio di Educazione alla Lettura Laboratorio di Musica e Canto Laboratorio di Educazione Alimentare Anni 5 Laboratorio di Prescrit ttura Laboratorio di Precalc colo Laboratorioo Arte ed Emozionii Laboratorio di Musica e Canto Laboratorio di Inglese 22

23 Insegnante coinvolta: Elena Sandonà Anni 3 LABORATORIO MANIPOLATIVO Motivazione: Il Laboratorio manipolativo è il luogo in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire competenze espressivo creative, in questo caso specifico, attraverso la manipolazione di svariati materiali che, per le loro caratteristiche di duttilità e di plasticità, offrono occasioni per scoprire e sperimentare liberamente. La manipolazione consente ai bambini di operare, toccando, mescolando, appallottolando, schiacciando, plasmando, trasformando, con i materiali plastici e di attivare, attraverso l esplorazione, la manualità, la sensorialità, la percezione, la conoscenza di sé e del mondo. Bambini coinvolti: tutti i bambini di tre anni Tempi: dal 21 ottobre al 30 novembre 2013 Campi d esperienza privilegiati Il corpo e il movimento Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo; prova piacere nel movimento anche con l uso dei piccoli attrezzi; Controlla l esecuzione del gesto; Obiettivi d apprendimento: Effettuare esperienze di manipolazione Scoprire le caratteristiche e le proprietà dei materiali Scoprire il piacere di manipolare e trasformare materiali informi e duttili Effettuare mescolanze con acqua, tempera e altre sostanze Utilizzare diverse tipologie di carte e coglierne le differenze (ruvida, liscia, ) Utilizzare i colori per manipolare Sviluppare la motricità fine della mano Esercitare la coordinazione oculo manuale Sviluppare la creatività Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un esperienza Metodologia: Il laboratorio prevede un percorso di esperienze manipolative con materiali duttili e plastici per sperimentare e per esplorare a livello corporeo sensoriale attraverso: Attività di manipolazione di materiali informi e duttili; Scoperta delle caratteristiche e delle trasformazioni dei materiali plastici; Attività di coordinamento oculo manuale e di motricità fine della mano; Il laboratorio si divide in 4 tipologie di esperienza: 23

24 esperienza con alimenti; esperienza con elementi naturali; esperienza con farine, cereali, ; esperienza con impasti; esperienza con i colori; In questo percorso, i bambini sperimentano sia la manipolazione degli impasti, sia l esperienza di trasformare, toccare, impastare, stendere e dare forma ai diversi materiali, confrontandoli e cogliendone similitudini e differenze, oltre che caratteristiche e proprietà. Documentazione: prodotti realizzati dai bambini, eventuali foto. Verifica e valutazione: osservazione mirata e sistematica in situazione Insegnante coinvolta: Lisanna Zuin LABORATORIO DEI COLORI Motivazione Questo laboratorio è stato pensato per far approfondire ai bambini la conoscenza dei colori e delle tecniche pittoriche. Attraverso l esperienza diretta si solleciterà la creatività di ogni bambino e un percorso di conoscenza originale, evitando così un assimilazione passiva. Obiettivo educativo: Imparare a riconoscere i colori primari e i colori composti sperimentando diverse tecniche pittoriche e materiali di vario genere. Bambini coinvolti: tutti i bambini di 3 anni Tempi: dal 10 febbraio al 11 aprile 2013 Campi d esperienza privilegiati Immagini, suoni, colori Traguardi per lo sviluppo della competenza Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; Il corpo e il movimento Controlla l esecuzione del gesto nella comunicazione espressiva; Obiettivi d apprendimento: Denominare correttamente i colori Associare i colori di elementi e oggetti reali Scoprire il linguaggio grafico pittorico come possibilità per conoscere se stessi e gli altri Cogliere l'impatto visivo ed emotivo del segno grafico e del colore Esprimersi attraverso il disegno e la pittura utilizzando diverse tecniche espressive Lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini Esercitare la percezione visiva e la manualità fine 24

25 Metodologia: Il progetto prevede un percorso di attività che, partendo dalla lettura di una semplice storia permetta ai bambini di muovere i primi passi nell'affascinante mondo del colore. Il giallo, il rosso, il blu, saranno il punto di partenza per disegni, collage, pasticci e manipolazioni che aiuteranno i bambini a sperimentare il colore. Documentazione: fascicolo personale che raccoglie le rappresentazioni grafico pittoriche dei bambini, foto. Verifica e valutazione: osservazione mirata e sistematica in situazione 25

26 Anni 4 LABORATORIO di EDUCAZIONE MUSICALE Insegnante coinvolta: Francesca Penello Motivazione: L'educazione musicale nella scuola dell infanzia si propone di organizzare contesti educativi che favoriscano nei bambini la partecipazione consapevole alle attività sonoro musicali, per contrastare la tendenza alla semplice fruizione passiva cui sono sottoposti naturalmente i bambini nell'ambiente di ogni giorno, che favorisce piuttosto l'abitudine alla sonorità anziché l'attenzione critica e partecipe alle esperienze sonore. L'educazione musicale vuole favorire nel bambino la capacità di discriminazione dei suoni, la percezione attiva delle fonti sonore, la scelta consapevole dei contenuti musicali, attraverso una pluralità di attività ludiche e strutturali. Il laboratorio di Educazione Musicale si sviluppa a partire dai contenuti del campo di esperienza Immagini, suoni, colori che afferma: la musica è un esperienza universale, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all interno dei contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro espressive e simbolico rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Tempi: dal 21 ottobre al 30 novembre per i bambini medi, dal 10 febbraio all 11 aprile per i bambini grandi Bambini coinvolti: 4 5 anni Obiettivo educativo: favorire esperienze sonoro musicali piacevoli e motivanti Campi d esperienza privilegiati Immagini, suoni, colori Traguardi per lo sviluppo della competenza Segue con curiosità e piacere spettacoli musicali. Sviluppa interesse per l ascolto della musica. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 26

27 Metodologia: Le attività vengono proposte in 6 incontri per i bambini medi e 9 incontri per i bambini grandi e vengono raggruppate nelle seguenti unità di apprendimento: 1) Musica è suoni, rumori dell ambiente: i bambini scoprono la differenza tra suoni e rumori presenti nei diversi ambienti. 2) Musicà è giocare con il corpo: i bambini scoprono le potenzialità sonore con il corpo, con i gesti che producono suoni e rumori, mediante storie sonorizzate da mimare. 3) Musica è costruire ed utilizzare strumenti: i bambini conoscono e suonano diversi strumenti musicali e imparano a costruirli in modo originale. 4) Musicà è un mondo di emozioni: i bambini mediante l ascolto di diversi generi musicali, esprimono mediante tecniche grafiche pittoriche differenti le loro emozioni. Obiettivi di apprendimento: Ascoltare e distinguere varie produzioni sonore e generi musicali: melodie, canti, suoni e rumori. Ascoltare storie sonorizzate. Compiere esperienze dirette con alcuni strumenti musicali. Realizzare semplici strumenti musicali. Saper cantare in gruppo. Documentazione: fascicolo personale che raccoglie le rappresentazioni grafico pittoriche dei bambini, strumenti musicali realizzati dai bambini, eventuali foto. Verifica e valutazione: osservazione mirata e sistematica LABORATORIO DI CANTO Insegnanti coinvolte: Francesca Penello ed Elisa Pellegrini Il canto collettivo instaura un piacevole clima emotivo, rafforza il senso di appartenenza al gruppo, incidendo positivamente sullo sviluppo della competenza musicale del bambino: viene stimolata la memoria melodica, il senso ritmico e l intonazione. Il canto è un attività laboratorio rivolta in particolar modo ai bambini grandi e in seguito estesa al gruppo dei medi e dei piccoli in occasione delle feste annuali. Ciascuna canzone si riferirà al progetto educativo didattico annuale e rispetterà determinati requisiti strutturali, inerenti lo sviluppo della vocalità infantile. Verranno inoltre appresi canti liturgici, filastrocche, canti gioco. 27

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