Non in tutti gli indirizzi della scuola secondaria di II grado è previsto
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- Marino Castellano
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1 Pagina1 Aurea ratio Autore: Maria Carolina Campone Introduzione Non in tutti gli indirizzi della scuola secondaria di II grado è previsto l insegnamento della storia dell arte, disciplina fondamentale per comprendere le culture classiche e quella contemporanea. Essa può comunque essere affrontata inpercorsi pluridisciplinari o in occasione della tradizionale visita guidata, per evitare che questa si trasformi in un momento avulso dall attività didattica. Il docente può introdurre i discenti al sito scelto per la visita, facendo ricorso alle ICT. L attività che si presenta è rivolta al biennio della scuola superiore, ma può essere facilmente adattata ad ogni ordine di scuola. Essa è pensata per docenti che ancora non hanno una grande dimestichezza con le ICT, ma che, durante la formazione Didatec possono acquisire competenze di base, che consentano loro di reperire risorse didattiche on line e presentare ai discenti quel vasto repertorio di immagini, fondamentale per lo studio della storia dell arte e per la conoscenza delle ricchezze del territorio. Obiettivi Navigare in rete per reperire risorse attraverso motori di ricerca e banche dati; Utilizzare i software per la produttività personale;
2 Pagina2 Organizzare ed elaborare dati con le ICT; Acquisire immagini in rete e rielaborarle in una presentazione con power point; Utilizzare un content management system per la pubblicazione di contenuti in rete; Servirsi di software didattici e di authoring multimediale nell attività curriculare. Problema di partenza Dal momento che l attività è indirizzata al biennio della scuola superiore, si propone come oggetto la nascita e i primi sviluppi del tempio greco, affrontati attraverso la presentazione del sito di Paestum e dei suoi edifici sacri, nei quali, per la prima volta, si ricorre alle correzioni ottiche per risolvere i problemi posti dalla massiccia volumetria dell ordine dorico. Il problema in sé è difficilmente comprensibile dai discenti senza un adeguato supporto iconografico, che chiarisca scopi, funzioni, applicabilità e risultati dalla curvatura delle orizzontali e delle soluzioni di correzione ottica adottate, presentandoli in parallelo con il concetto di sezione aurea ed esemplificando adeguatamente ciò che questa ha rappresentato per il mondo classico. Per far ciò il docente può usufruire di un software di presentazione, reperendo immagini e risorse on line da presentare alla classe prima di guidare i ragazzi in una visita in loco. L attività è progettata per un docente di lettere, ma può essere adattata facilmente o proposta da un team di docenti, in un ottica plurilingue. In particolare, la
3 Pagina3 trattazione della sezione aurea potrebbe essere svolta da colleghi di lettere, matematica e, laddove sia possibile, educazione musicale. Il setting tecnologico previsto dovrà prevedere: - computer - collegamento internet - pen drive - LIM (o laboratorio multimediale). Ipotesi di soluzione Per presentare la problematica affrontata alla classe, il docente costruirà un ipertesto multimediale (le cui fasi sono illustrate nel tutorial allegato), organizzato in modo da consentire al fruitore di scegliere fra diverse ipotesi di lettura, che permetta di accedere da un elemento a una molteplicità di elementi, precedenti o successivi che siano. L ipertesto è un applicazione informatica ad alto potere informativo e ad alta interattività, nella quale le informazioni sono organizzate per associazione. I nuclei di informazione (nodi) sono collegati ad altri, per mezzo di legami basati su nessi logici, in modo che il fruitore possa navigare da un nucleo all altro, da un concetto all altro, da un oggetto a un altro con grande libertà. L ipertesto può quindi essere visto come una rete di nodi interconnessi da legami: ogni nodo costituisce un nucleo di informazione autonomo e autosufficiente che
4 Pagina4 trasmette il proprio contenuto con codici e linguaggi diversi, a seconda dei casi; ogni legame rappresenta il nesso logico che connette un nodo ad un altro. Rispetto a ipertesti multimediali già costruiti e reperibili anche in rete, la creazione di un ipertesto qualifica di per sé l insegnamento, perché, anche se la risorsa che ne è il risultato non fosse di alta qualità, il processo messo in campo dal docente è esso stesso una risorsa didattica. Per la scelta delle immagini, si è fatto riferimento a google immagini scegliendo, quindi, quelle a disposizione nel web, per esemplificare al meglio le possibilità di cui il docente può disporre. Presentazione delle fasi Fase I Il docente affronta la tematica in oggetto, partendo dalla sezione aurea. La prima slide esemplifica tale concetto: La sezione aurea, considerata da Keplero uno dei tesori della geometria, è il concetto portante dell arte classica e di quella contemporanea. Essa spiega il
5 Pagina5 rapporto che si crea in un segmento dato, in modo tale che la sua parte maggiore sia medio proporzionale fra la minore e la somma delle due. Nell ambito dell arte e architettura classiche, questa proporzione spiega l effetto di armonia delle opere realizzate da allora e per tutto il Rinascimento. Policleto, Doriforo ( Per rendere comprensibile un concetto prettamente geometrico-matematico, di può ricorrere a software specifici, fra i quali Golden ratio si presta molto bene, per la sua versatilità, a un utilizzo didattico. Si tratta, infatti, di un utility estremamente versatile, che consente di controllare le proporzioni di un immagine, sovrapponendo una griglia, completamente modificabile, alla diapositiva scelta per la presentazione.
6 Pagina6 Nell immagine del Doriforo, il ricorso a Golden ratio dimostra alla classe che anche Policleto costruì il suo Kànon secondo il rettangolo aureo teorizzato nel Menone platonico, sulla base di un rapporto così descrivibile: Sezione aurea nel rapporto fra i due segmenti. Il docente può chiarire che la statua classica è costruita sul modulo di un rettangolo aureo ottenuto disegnando un quadrato AEFD, in cui dividere il segmento AE in due, chiamando il punto medio A1. Ora, se si punta in esso il compasso e si disegna un arco che da F intersechi il prolungamento del segmento AE in B, tracciando il segmento BC perpendicolare ad AB, si ottiene un rettangolo ABCD, che è aureo, perché AB è diviso dal punto E nella sezione aurea, in cui AE:AB=EB:AE.
7 Pagina7 Rettangolo aureo ( proporzioni-vitruviane) Il disegno può essere realizzato anche a computer, tramite tutorial specifici ( seguendo le cui indicazioni l insegnante può coinvolgere direttamente gli alunni, attivando una didattica laboratoriale con indubbi vantaggi. Con Golden ratio si possono anche attivare più griglie sovrapposte, come nella prima slide, al fine di mostrare la complessità e armonia delle opere classiche, semplificando un tema che potrebbe altrimenti risultare ostico o avulso dalla concreta esperienza dei discenti.
8 Pagina8 Fase II Il docente avvia l attività presentando il sito di Paestum, la Poseidonia greca, fondata nella piana del Sele probabilmente da Dori Sibariti. Tramite google immagini ricerca una pianta con la localizzazione della città greca, seleziona una foto e la salva, per copiarla poi nell ipermedia che andrà a costruire. Stesso procedimento seguirà per le immagini successive. Fra il 560 e il 440 a.c. la colonia raggiunse il suo massimo splendore, anche grazie all indebolimento della presenza etrusca in questa zona. In tale periodo, vennero eretti i tre grandi templi di Hera I (la cosiddetta Basilica), di Cerere e di Poseidone/Nettuno (o Hera II). Fase III Prima di entrare nello specifico della lezione, il docente presenta gli elementi-base del tempio classico, con una diapositiva che ne riassuma i punti focali e la nomenclatura specifica:
9 Pagina9 Paestum. Trabeazione e sezione aurea. Elaborazione grafica S. Carillo (1999). Come si vede dall immagine proposta, le misure della trabeazione sono ispirate dall armonica proporzione, graficamente ottenuta dal quadrato ABCD. Poi entra nel vivo dell argomento, presentando le correzioni ottiche nel cosiddetto tempio di Nettuno a Paestum, come risultato della ricerca di armonia, che caratterizza tutta l arte antica e moderna.
10 Pagina10 Paestum, tempio di Nettuno, fronte. Foto di S. Carillo (2009). Eretto intorno alla metà del V secolo, esso è un periptero, esastilo, elevantesi su un crepidoma di tre gradini, come si evince dall immagine proposta. Ispirato al tempio di Zeus a Olimpia, quello di Nettuno se ne discosta per talune peculiarità, in primo luogo il numero pari di colonne sui fianchi, 14 in luogo delle canoniche 13, col risultato di dimensioni più allungate rispetto a quelle del modello. Notevole la convessità conferita a stilobate e trabeazione, secondo un procedimento sperimentato già nella madrepatria, ma che in ambiente italiota e siceliota trova riscontri solo nel più tardo esempio di Segesta. La mole delle colonne, poi, ha una notevole rastremazione, cui si accompagna l assenza di un accentuata enfasi, tipica invece dell ordine dorico.
11 Pagina11 Paestum, tempio di Nettuno. E ovvio che la trattazione di queste problematiche o la presentazione di concetti legati a termini specifici -quali rastremazione, stilobate, convessità etc - per essere assimilata dai discenti richiede di essere accompagnata e sostenuta da un corredo di immagini che ne faciliti la comprensione e l assimilazione. Un ipertesto multimediale che faccia riferimento a siti specifici per la ricerca (sostiene tale processo e, per la sua flessibilità, coniuga le esigenze degli studenti e le necessità di ordine pratico dei docenti. Fase IV La soluzione del conflitto angolare. Uno dei maggiori problemi per gli architetti classici era costituito dal conflitto angolare dell ordine dorico, determinato dalla posizione di metope e triglifi rispetto all asse delle colonne, che risulta anomala all angolo. In questo caso, il problema fu risolto con lo spostamento più all esterno, rispetto all ideale posizione sull asse centrale della colonna, dell ultimo triglifo all angolo del fregio e con il
12 Pagina12 corrispondente accorciamento dell intercolumnio, in modo che, nonostante l accorciamento, anche l ultima metopa fosse della stessa lunghezza delle altre. Paestum, tempio di Nettuno. Soluzione del conflitto angolare. Foto di S. Carillo (2009).
13 Pagina13 Curvatura degli elementi architettonici. Fase V Tramite il confronto fra le piante reperite in rete, l insegnante mostra alla classe che l interno del tempio di Nettuno presenta un naòs doppio in antis, con prònaos e opistodomo simmetrici, incorniciati da gruppi di due colonne (distili) allineate con le due della fronte. La cella è divisa in tre navate da due file di due ordini sovrapposti di sette colonne doriche, riproponendo, anche in tale scansione, il modello olimpico. Paestum, tempio di Nettuno. Pianta.
14 Pagina14 Olimpia, tempio di Zeus. Pianta. Fase VI Il docente, per sottolineare che i templi di Paestum rappresentano una fase sperimentale, di riflessione sulle potenzialità della speculazione matematica applicata all architettura, può reperire anche alcune immagini del tempio cosiddetto di Hera I (la Basilica), che presenta, insieme, caratteri arcaici ed altri pienamente classici. Tramite le slides relative alle colonne ( si può facilmente evidenziare che l edificio ha la particolarità di essere dotato di un numero dispari di colonne sulla fronte della peristasi, fra cui una in asse, elemento questo arcaicizzante, poi rifiutato dall architettura successiva. Singolare, inoltre, la decorazione del collarino dei capitelli, in particolare di quelli del naòs, con foglie sbaccellate e talvolta contornate sull echino da una fascia di fiori di loto e rosette, con una decorazione derivata da modelli micenei.
15 Pagina15 Paestum, tempio di Hera I (cosid. Basilica). Particolare dell echino dei capitelli. Foto di S. Carillo (2009). Fase VII Il tempio di Nettuno costituisce un prototipo importante di una serie di soluzioni portate alla massima densità espressiva e perfezione modulare nel Partenone. Costruito sull acropoli della città, in sostituzione di un più antico edificio dedicato ad Atena Poliàs, distrutto in seguito all invasione persiana del 480 a.c., il Partenone è un tempio octastilo, periptero di ordine dorico, voluto da Pericle e costruito dall architetto Ictino, sotto la stretta supervisione di Fidia, autore della decorazione scultorea. Il monumento si inscrive in un rettangolo aureo, così come sono in rapporto aureo i lati AC e AG, l altezza totale CE e quella della trabeazione DE. L armonia dell insieme è arricchita dal fatto che il diametro di base delle colonne è in rapporto di 1: 2,25 con l intercolumnio, lo stesso esistente fra la larghezza e la lunghezza della pianta. Il docente può reperire nel web schemi esemplificativi molto indicativi al riguardo, da inserire nel proprio ipertesto.
16 Pagina16 Atene, Partenone. Sezione aurea ( sezione-aurea-proporzioni-vitruviane). Considerazioni finali L ipertesto multimediale: - Può presentare fenomeni complessi, tramite nodi (links) - Permette di evidenziare molteplici componenti di un sistema in relazione fra loro - È efficace nella comunicazione grazie all integrazione di stimoli verbali, visivi, sonori.
17 Pagina17 La realizzazione di un ipertesto in classe con gli alunni: - fa del lavoro comune un momento di realizzazione di un prodotto spendibile per un obiettivo condiviso; - valorizza le capacità e potenzialità individuali; - potenzia la capacità di definire e rappresentare strutture complesse e di utilizzare linguaggi diversi e integrati. L esempio proposto indica come le ICT, anche in un applicazione relativamente semplice come l ipertesto multimediale, costituisca uno strumento efficace e spesso insostituibile per affrontare tematiche, che, altrimenti, non potrebbero essere trattate facilmente nel normale curricolo scolastico. Peraltro, la relativa semplicità di tale strumento non pone problemi specifici: esso potrà essere utilizzato con la LIM o anche, laddove essa non sia disponibile, in un laboratorio multimediale, disponendo gli alunni -o gruppi di alunni- intorno alle diverse postazioni. Proposta di attività Il corsista, dopo averne discusso con il tutor, può costruire un ipertesto multimediale che risponda alle seguenti problematiche: - Nascita e sviluppo del tempio classico. - Dal tempio greco alla basilica cristiana. - Presentazione del tempio greco a una classe del biennio superiore.
18 Pagina18 - Collegamento con il curricolo scolastico (presentazione di brani antologici tratti da Pausania relativi all acropoli di Atene o al tesoro di Delfi etc ; preparazione a una visita didattica). Tracce operative: 1. Il corsista prepari un power point sul passaggio dal tempio classico alla basilica cristiana, tenendo conto dell influenza su quest ultima della basilica civile romana 2. La proposizione 30 di Euclide e il Partenone: la sezione aurea nell arte classica.
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