POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 1 di 11

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 1 di 11"

Transcript

1 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 1 di 11 Livello organizzativo di applicazione: X Aziendale: (Direzione del Policlinico) Dipartimentale Unità Operativa STATO DELLE REVISIONI Rev. N. PARAGRAFI REVISIONATI DESCRIZIONE REVISIONE DATA 0 Prima Stesura

2 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 2 di Scopo Lo scopo della presente procedura è di fornire linee di indirizzo clinico ed organizzativo per le seguenti finalità: garantire l appropriatezza dell indicazione alla nutrizione artificiale; migliorare la pratica clinica dell attuazione della nutrizione artificiale, minimizzandone la variabilità e i possibili errori, così da ridurre l incidenza di complicanze e favorire l efficienza gestionale garantire un uniformità negli interventi assistenziali della nutrizione artificiale attraverso la definizione e la diffusione di procedure cliniche evidence based. 2. Campo di applicazione Questa procedura si applica a tutte le Unità di degenza, Day Hospital e Day Surgery del Policlinico A. Gemelli. Questa procedura si applica nei casi in cui il paziente necessiti di nutrizione artificiale (ovvero, nutrizione enterale o nutrizione parenterale) ed intende fornire le indicazioni per la prescrizione di tale terapia e le principali raccomandazioni su: - fabbisogni calorico-proteici; - tipologia di miscele e soluzioni nutrizionali da impiegare; - modalità di infusione dei nutrienti e sulla corretta gestione dei dispositivi utilizzati. Le tecniche di nutrizione artificiale (nutrizione enterale e nutrizione parenterale) vengono di norma applicate al fine di: (a) trattare la malnutrizione nel paziente con stato di malnutrizione grave o moderata; (b) di prevenire la malnutrizione nel paziente impossibilitato ad introdurre per os la quantità di nutrienti necessaria ai suoi fabbisogni (es.: paziente affetto da patologie gastroenteriche; nel post-operatorio dopo chirurgia maggiore; ustionato; politraumatizzato; in coma o sotto sedazione; in ventilazione artificiale). 3. Definizioni e Acronimi Sigla Significato UO Unità Operativa NP Nutrizione Parenterale. Nutrizione somministrata per via endovenosa, mediante accessi venosi periferici o centrali. NE Nutrizione Enterale. Nutrizione somministrata attraverso il tratto gastrointestinale, si attua raggiungendo direttamente il tratto gastro-enterico attraverso l impiego di sonde o stomie. PEG Gastrostomia endoscopica percutanea PEJ Digiunostomia endoscopica percutanea PICC Catetere venoso centrale ad inserzione periferica CICC Catetere venoso centrale ad inserzione centrale UNP Unità di Nutrizione Parenterale

3 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 3 di Responsabilità Attività Redazione procedura Verifica e controllo procedura Approvazione procedura Identificazione e codifica procedura Distribuzione della procedura Archiviazione della procedura Modifiche e Revisioni Responsabile Gruppo di Lavoro: Direzione Sanitaria Direzione del Policlinico Ufficio Sviluppo Organizzativo Programma Governo Clinico e Percorsi Clinico Assistenziali Ufficio Sviluppo Organizzativo Programma Governo Clinico e Percorsi Clinico Assistenziali 5. Modalità Operative 5.1 Responsabilità Medico prescrittore: ha la responsabilità di iniziare un supporto nutrizionale per via artificiale (enterale o parenterale) sulla base degli esami ematochimici e dei bilanci idro-elettrolitici, stabilisce e prescrive l apporto quotidiano di nutrienti. Farmacista: ha la responsabilità della fornitura delle appropriate miscele o soluzioni nutrizionali e dell allestimento di preparazioni personalizzate per NP, qualora non ci sia disponibilità di preparazioni industriali analoghe. Infermiere: ha la responsabilità del posizionamento dei presidi necessari per l accesso enterale o parenterale. Gli infermieri sono specificatamente addestrati a tali manovre e vengono coadiuvati dal medico proscrittore. La gestione dei presidi necessari per la nutrizione artificiale e il monitoraggio della stessa sono sotto la responsabilità del medico curante e degli infermieri della UO. Nutrition team Team multidisciplinare costituito da: medici, infermieri, dietisti e farmacisti che collabora ai fini della corretta indicazione e gestione della nutrizione artificiale. Dietista Collabora con il personale medico e infermieristico nel definire i fabbisogni del paziente in nutrizione artificiale e nel verificare l adeguatezza degli apporti nutrizionali in termini di efficacia clinica. 5.2 Introduzione La nutrizione artificiale è una terapia che prevede una prescrizione da parte del medico e la cui attuazione prevede la collaborazione di medici, infermieri e farmacisti. La decisione di iniziare un supporto nutrizionale per via artificiale (enterale o parenterale) spetta al medico curante che sulla base degli esami ematochimici e dei bilanci idro-elettrolitici, stabilisce e prescrive l apporto quotidiano di nutrienti. La fornitura delle appropriate miscele o soluzioni nutrizionali è responsabilità del farmacista. Il posizionamento dei presidi necessari per l accesso enterale o parenterale è affidato a medici e infermieri specificamente addestrati a

4 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 4 di 11 tale manovre. La gestione dei presidi necessari per la nutrizione artificiale e il monitoraggio della stessa sono sotto la responsabilità del medico curante e degli infermieri della UO. L appropriatezza dell indicazione alla nutrizione artificiale si basa sull identificazione precoce dei pazienti a rischio per essere portatori di uno stato di malnutrizione o a rischio per svilupparlo. Tale identificazione si deve basare su uno screening infermieristico di tutti i pazienti, al momento del ricovero, quale può essere attuato dagli infermieri di reparto al momento della compilazione della cartella infermieristica informatizzata, se disponibile, integrata con il PAI- Professional Assessment Instrument. Mediante uno score, basato su poche informazioni cruciali (body mass index, riduzione involontaria del peso corporeo e riduzione dell'apporto alimentare) è possibile individuare i pazienti a rischio nutrizionali. Tali pazienti verranno valutati da personale sanitario esperto in campo nutrizionale e/o da un Nutrition team multi professionale che porranno la eventuale indicazione ad un intervento di supporto nutrizionale. Un intervento di supporto nutrizionale può essere di due tipi: un supporto nutrizionale per os mediante manipolazione/correzione della dieta o mediante somministrazione di preparati nutrizionali specifici; oppure un intervento di nutrizione artificiale. La Nutrizione Enterale (NE) e la Nutrizione Parenterale (NP) sono le due tecniche di nutrizione artificiale previste dalla moderna nutrizione clinica. La scelta tra le due tecniche tiene conto di una serie di elementi, tra cui: le condizioni funzionali del sistema digestivo; la necessità o meno di riposo intestinale; l entità del problema nutrizionale; l entità dei fabbisogni; il rischio di complicanze potenzialmente associato a ciascuna delle due tecniche in una determinata situazione clinica. E' bene ricordare che si definisce come nutrizione artificiale qualsiasi forma di somministrazione di nutrienti che avviene per via artificiale (ovvero non per os); la somministrazione di nutrienti artificiali per os quindi non rientra nella definizione di nutrizione artificiale, pur rimanendo nel campo della nutrizione clinica. La NP è solitamente riservata a pazienti con controindicazione alla NE, quali ad esempio pazienti con sindrome da intestino corto, ileo paralitico protratto, fistole duodenali ad alta portata e situazioni sistemiche e locali associate ad intolleranza alla NE per riduzione critica dell'assorbimento gastrointestinale dei nutrienti. 5.3 Nutrizione Enterale La NE è indicata in tutti i pazienti che non sono in grado di sopperire per via orale ai propri fabbisogni nutritivi e che abbiano un tratto gastrointestinale funzionante, di lunghezza sufficiente, e con adeguata capacità di assorbimento. La NE può essere somministrata attraverso: - sondini (naso-gastrico o naso-duodenale o naso-digiunale): indicati per trattamenti di NE a breve termine e/o in ambito intraospedaliero; - stomie (gastrostomie, digiunostomie): necessarie quando non sia possibile posizionare i sondini (nasogastrico o naso-duodenale o naso-digiunale). In NE è tassativo utilizzare esclusivamente sondini specifici per la infusione di nutrienti (in poliuretano o silicone) e non i sondini con finalità decompressive, che spesso contengono polivinilcloruro (che a contatto con i nutrienti produce ftalati, tossici e cancerogeni).

5 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 5 di 11 Il posizionamento dei sondini per NE può essere effettuato sia dal medico che dall infermiere, seguendo le procedure aziendali per il posizionamento dei sondino trans-nasali. In casi molto particolari, può essere necessario posizionare il sondino per via laringoscopica o esofago-gastroscopica. Il controllo del corretto posizionamento del sondino va fatto obbligatoriamente prima dell inizio della NE, secondo le procedure aziendali per il posizionamento dei sondini trans-nasali. Il confezionamento di stomie gastriche e digiunali è di competenza medica. Le stomie possono essere eseguite con tecnica percutanea endoscopica (PEG e PEJ) o con tecnica chirurgica diretta (nei casi in cui la tecnica endoscopica abbia specifiche controindicazioni). Le miscele nutrizionali devono obbligatoriamente essere quelle specifiche per la NE e vengono fornite dalla Farmacia Ospedaliera. La somministrazione di alimenti frullati è assolutamente da evitare, poiché associata a maggiori complicanze, a maggiori costi e a minore efficacia clinica. Le miscele enterali comprendono miscele polimeriche standard, elementari, semielementari, specifiche per patologia, arricchite con immunonutrienti, etc. Il medico prescrittore sceglie la miscela più appropriata prendendo in considerazione vari fattori tra i quali le esigenze nutrizionali, le eventuali alterazioni metaboliche, la funzione gastroenterica e la patologia del paziente. Le miscele polimeriche standard sono solitamente appropriate per la maggior parte dei pazienti adulti. Per i pazienti acuti gravi in terapia intensiva possono essere indicate miscele più arricchite di proteine (fabbisogno medio di proteine per un paziente critico è di circa 1,2-1,5 gr/kg/die). L individuazione del programma di NE da parte del Medico, personalizzato per singolo paziente, deve includere i seguenti dati: dati demografici del paziente (nome, data di nascita, numero nosografico, peso/altezza), patologia, reparto di appartenenza, medico referente, durata prevista della terapia, medico prescrittore e riferimenti per eventuale contatto in caso di problemi, tipo di miscela enterale richiesta (nome commerciale della formulazione, specificando se standard - 1 caloria/ml - o ipercalorica - 2 calorie/ml - se semielementare o iperproteica, o con fibre, etc.), via di accesso prevista (sondino nasogastrico, nasodigiunale, PEG, gastrostomia, digiunostomia), metodo di somministrazione previsto (in bolo, continua, in un determinato periodo della giornata, es. notturna), velocità oraria e quantità totale da somministrare nelle 24 ore. La prescrizione da trasmettere alla Farmacia indicherà, sulla base dell anagrafica aziendale, la qualità e la quantità del prodotto nutrizionale appropriato. Le miscele per NE devono essere sempre somministrate mediante pompe peristaltiche. La miscela enterale deve essere lasciata nel proprio contenitore sterile per evitare rischi di contaminazione e non deve essere mai diluita. Il sondino (o stomia) deve essere lavato con acqua (100 ml) una volta al giorno e dopo ogni somministrazione di farmaci attraverso il sondino, dopo aver valutato la biodisponibilità. In pazienti allettati e/o pazienti critici in terapia intensiva, è bene somministrare la NE in posizione semiseduta (elevazione della testa del letto a ), per evitare rischio di rigurgiti e inalazioni. Il monitoraggio del residuo gastrico non è fondamentale a meno di presenza di rigurgito e/o vomito del paziente che deve essere aspirato con siringone da 50 ml (schizzettone); la valutazione del residuo, lasciando il sistema a caduta, è sconsigliabile perché sovrastima il residuo (effetto sifone). In caso di volume gastrico residuo > 500 ml è bene dimezzare la velocità di infusione e somministrare procinetici (metoclopramide 10 mg ev). Se dopo 6 ore la situazione è migliorata si può tornare alla velocità iniziale. Nel caso di persistenza del problema occorre escludere altre cause (dislocazione del sondino per enterale in esofago, occlusione intestinale, etc). Il monitoraggio quotidiano dei parametri di laboratorio e dello stato idrico del paziente è responsabilità del medico curante.

6 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 6 di Prevenzione e raccomandazioni per la corretta somministrazione della NE In letteratura sono riportati, per la NE, esempi di complicanze dagli esiti anche gravi a volte derivate da errori di prescrizione o gestione: - Errata via di somministrazione: errata connessione della via di infusione enterale in vie endovenose, cuffia della tracheotomia, drenaggi addominali, catetere urinario, miscele enterali e/o farmaci somministrati attraverso un sondino da NE con la estremità dislocata o accidentalmente posizionata in trachea/bronchi. Farmaci prescritti per via endovenosa e somministrati nel sondino da NE. - Paziente sbagliato: somministrazione di una data miscela enterale e/o farmaci al paziente sbagliato. - Errore nella dose, nella velocità e nel metodo di somministrazione (es.: intermittente invece che continuo). - Errore di orario nella somministrazione di farmaci attraverso sondino. - Somministrazioni di farmaci che non dovrebbero essere somministrati per sondino: da cui l importanza della valutazione della biodisponibilità, anche attraverso la consulenza del farmacista ospedaliero. - Errori nel posizionamento del sondino per NE: sondini posizionati nel sistema tracheobronchiale con/senza perforazione e conseguente somministrazione della miscela enterale nel sistema tracheobronchiale. - Occlusione del sondino da mancato lavaggio o da inappropriata somministrazione di farmaci. - Intolleranza gastroenterica (diarrea) dovuta a contaminazione batterica della miscela enterale. - Rimozione accidentale del sondino o della gastrostomia/digiunostomia da parte del paziente o da parte del personale con possibile difficoltà di riposizionamento e eventuale necessità di riposizionamento per via endoscopia, chirurgia o radiologica. A tale scopo è utile attenersi alle seguenti raccomandazioni: - Il posizionamento accidentale del sondino in trachea è complicanza rara ma potenzialmente fatale se non riconosciuta: è quindi necessario, dopo il posizionamento dell accesso enterale, prima di iniziare la somministrazione della NE, controllare sempre il corretto posizionamento del sondino. - Emorragie, perforazioni, ulcere da decubito e necrosi possono raramente verificarsi in modo acuto o cronico a carico delle strutture anatomiche interessate dal passaggio del sondino. La prevenzione si basa sull uso di materiali adeguati e su corrette procedure di nursing sia durante il posizionamento del sondino, sia durante tutto il periodo di permanenza (vedi procedure aziendali su questo tema). - La rimozione accidentale o lo sposizionamento del sondino possono associarsi a rigurgito e/o inalazione, la prevenzione risiede nel fissaggio appropriato del sondino. - La cute intorno ad una stomia nutrizionale può essere sede di infezioni o lesioni trofiche, che possono essere prevenute mediante un corretto nursing del punto di inserzione. 5.4 Nutrizione parenterale La NP è una terapia complessa da prescrivere ed errori di prescrizione possono determinare conseguenze anche fatali. Per legge, ogni soluzione di nutrizione parenterale è - a tutti gli effetti - un farmaco e, come tale, prescrivibile solo da un medico; inoltre, trattandosi di una preparazione di multipli farmaci da somministrare simultaneamente, ovvero una preparazione galenica magistrale, è necessario che sia allestita con la supervisione di un farmacista. Il medico prescrittore deve avere esperienza in ambito nutrizionale e deve essere a conoscenza dei fabbisogni energetici e proteici, dei macronutrienti (calorie glucidiche, lipidi, proteine), dei micronutrienti, degli elettroliti, dei fluidi e dell equilibrio acido-base. Inoltre, il medico prescrittore deve essere a conoscenza delle appropriate indicazioni alla nutrizione parenterale,

7 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 7 di 11 delle strategie per la prevenzione delle infezioni, della tipologia di accessi venosi utilizzabili (periferici, centrali e, nell ambito dei centrali, PICC e CICC) e delle loro possibili indicazioni e complicanze. Ci dovrebbe essere una comunicazione chiara tra i vari specialisti coinvolti nel management della nutrizione parenterale: il medico prescrivente, gli altri medici curanti, il coordinatore infermieristico, gli infermieri del reparto, gli infermieri e dietisti del nutrition team e non ultimo il farmacista. La indicazione alla NP deve essere appropriata, ovvero basata sulle evidenze e sulle pubblicazioni più recenti, e deve essere documentata nella cartella clinica del paziente. Il paziente deve avere un accesso venoso adeguato al trattamento nutrizionale prescritto. Il paziente deve essere informato sui rischi e benefici associati alla NP. Qualora si configurassero situazioni di particolare complessità in cui si manifestano incertezze legate sia alla proporzionalità del beneficio clinico, sia alle preferenze del paziente, sia ad una equa allocazione delle risorse, può essere opportuno richiedere da parte dei diversi soggetti coinvolti (medico prescrittore, farmacista, infermiere, nutrition team, dietista, paziente, familiari del malato) una consulenza di etica clinica - come da disposizione della Direzione sanitaria, Prot. n del ai fini della condivisione dal punto di vista etico-deontologico delle decisioni che saranno operate per lo specifico caso. Occorre prevedere un programma educazionale aziendale che investa tutte le figure professionali coinvolte nell esecuzione della terapia, con verifiche periodiche delle competenze acquisite. Nella NP la somministrazione endovenosa di nutrienti viene attuata o per via centrale (cateteri venosi la cui punta sia posizionata in prossimità della giunzione tra cava superiore e atrio destro) o per via periferica (cateteri venosi la cui punta è posizionata in altre vene). Le soluzioni di nutrienti con osmolarità superiore a 800 mosm/l devono essere tassativamente somministrate per via centrale (o in casi particolari tramite cateteri transfemorali la cui punta sia in vena cava inferiore). Le soluzioni di nutrienti con osmolarità inferiore possono essere anche somministrate per brevi periodi in via periferica, purché vi sia un controllo quotidiano dell accesso periferico per la eventuale insorgenza di complicanze tromboflebitiche. Ovunque possibile è però più sicuro somministrare la nutrizione parenterale direttamente per via centrale. Esempi di cateteri venosi centrali per la nutrizione parenterale intraospedaliera sono i PICC (cateteri centrali ad inserzione periferica) e i CICC (cateteri centrali ad inserzione periferica). Esempi di cateteri venosi periferici sono le agocannule, le cannule periferiche lunghe e i cateteri midline. La nutrizione parenterale extra-ospedaliera deve essere attuata esclusivamente tramite accessi venosi centrali a medio termine (PICC; CICC tunnellizzati non cuffiati) o a lungo termine (cateteri cuffiati tunnellizzati; port). La scelta dell accesso venoso più appropriato per la NP dovrà seguire le indicazioni delle procedure aziendali per la scelta dell accesso venoso. I cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC) e i cateteri venosi periferici devono essere inseriti da personale infermieristico o medico. I cateteri venosi centrali diretti (CICC) e gli accessi venosi a lungo termine (cateteri cuffiati tunnellizzati e port) devono essere inseriti da personale medico. I PICC, le cannule periferiche lunghe, i cateteri midline, i CICC e gli accessi a lungo termine devono essere sempre inseriti per via ecoguidata e in massima asepsi, secondo la tecnica descritta nelle procedure aziendali per l impianto degli accessi venosi. La somministrazione delle soluzioni parenterali sia per via periferica che per via centrale va attuata preferibilmente mediante pompa infusionale. La gestione e sorveglianza quotidiana dell accesso venoso, inclusa la prevenzione ed il sospetto diagnostico di eventuali complicanze infettive e non (infezione del sito d emergenza, infezione batteriemica, trombosi venosa, dislocazione o rottura del catetere, occlusione del lume, eccetera) è responsabilità degli infermieri

8 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 8 di 11 della UO che dovranno mettere in pratica le raccomandazioni delle procedure aziendali sulla gestione degli accessi venosi e sulla prevenzione delle complicanze ad essi correlate. Una soluzione nutrizionale completa contiene acqua, elettroliti, glucosio, aminoacidi, lipidi, vitamine e oligoelementi. Le soluzioni nutrizionali per NP vengono fornite dalla Farmacia Ospedaliera sulla base delle richieste del medico curante. In corso di NP il monitoraggio quotidiano dei parametri ematochimici e del bilancio idro-elettrolitico è responsabilità del medico curante Raccomandazioni per la prescrizione Di particolare importanza sono le raccomandazioni per la richiesta della NP. L indicazione e la tipologia di accesso venoso devono essere riportate nella scheda di richiesta della NP. Il medico del reparto, eventualmente coadiuvato dal nutrition team multidisciplinare, deve specificare e documentare l obiettivo terapeutico del trattamento nutrizionale. La prescrizione deve includere una quantità appropriata di calorie non proteiche e di proteine. La nutrizione parenterale dovrà essere prescritta utilizzando una scheda apposita di cui alla Istruzione Operativa IOP.POL.RMA.004. Gli ingredienti dovrebbero essere elencati sempre secondo la stessa sequenza. Per ogni elemento andrebbero segnalati i limiti di sicurezza, al di sopra o al di sotto dei quali i valori dovrebbero essere evidenziati in rosso (come per i valori ematochimici). Questo riduce la possibilità di errori nella prescrizione, incrementa la produttività e l efficienza riducendo costi e sprechi. Le prescrizioni scritte a mano, verbali o telefoniche devono essere evitate, per l elevata possibilità di errori. La maggior parte degli errori si verifica infatti nella fase di compilazione e trascrizione della prescrizione. Il medico prescrivente e/o il nutrition team devono essere disponibili a chiarimenti nel caso in cui la quantità di macronutrienti o micronutrienti superi la quantità giornaliera raccomandata. Il farmacista deve rivedere la prescrizione e contattare il medico prescrivente nel caso individuasse la presenza di errori o incongruenze. Complessi multivitaminici, qualora prescritti, devono essere inclusi nella soluzione parenterale. Nel caso in cui non siano disponibili complessi multivitaminici, devono essere prescritte almeno le seguenti vitamine idrosolubili: tiamina (Vit B1), acido folico, piridossina (Vit B6), acido ascorbico (Vit C). Tutti gli ingredienti della nutrizione parenterale devono essere prescritti in meniera confrome alla scheda di Istruzione Operativa IOP.POL.RMA.004. La quantità/die si riferisce per i macronutrienti a grammi/die, per i micronutrienti in meq, mmol, mcg o mg al giorno. Gli elettroliti devono essere prescritti come sale completo piuttosto che come ione. Ciascun componente della miscela deve essere elencato in una appropriata lista con il suo rispettivo dosaggio. La scheda di prescrizione dovrebbe contenere il nome generico di ciascun ingrediente. E bene ridurre al minimo le abbreviazioni e i simboli allo scopo di ridurre le possibilità di errore (Institute for Safe Medication Practice ISMP). Ogni programma di nutrizione parenterale dovrebbe anche includere raccomandazioni sulla gestione quotidiana dell accesso venoso e sul monitoraggio dei test di laboratorio e dei parametri vitali. E bene non includere nella soluzione parenterale altri farmaci non omologabili come nutrienti. Tutte le prescrizioni di nutrizione parenterale devono avere una scadenza in tempi brevi, in modo da poter essere rivalutate periodicamente nella loro appropriatezza, sulla base dell andamento clinico del paziente. Per una sicurezza ottimale, tutte le prescrizioni di nutrizione parenterale dovrebbero essere inviate preferibilmente negli orari in cui vi è la massima disponibilità di personale competente in reparto e in farmacia.

9 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 9 di 11 La prescrizione della soluzione nutrizionale deve essere chiara, semplice, concisa, completa e standardizzata così da risultare familiare a tutte le figure professionali coinvolte nella gestione del paziente. La scheda di prescrizione e quella di accompagnamento della soluzione devono contenere tutti gli elementi necessari per una somministrazione precisa e sicura (Allegati C e D). Le schede di prescrizione della nutrizione parenterale sono valutate dal Farmacista che ne verifica l appropriatezza e la correttezza. In tale fase il farmacista può richiedere ulteriori informazioni al prescrittore. La revisione dovrà riguardare: - l indicazione sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente; - l osmolarità della soluzione, che deve essere compatibile con la via di accesso venoso; - la composizione di ciascun nutriente e di eventuali farmaci non nutrienti (insulina), che deve essere appropriata alle esigenze nutrizionali del paziente, stato metabolico, funzionalità d organo, allergie, intolleranze; - il confronto con eventuali precedenti formulazioni di nutrizione parenterale, per verificare eventuali aggiunte, incrementi o riduzione dei dosaggi; - il tempo di stabilità della soluzione, in rapporto alla data della preparazione e ai consigli per la sua conservazione in luogo appropriato Raccomandazioni per il monitoraggio NP Occorre prevedere - con frequenza appropriata - il monitoraggio dei parametri clinici più importanti, decisi sulla base delle condizioni del paziente, allo scopo di controllare l efficacia della terapia, individuare e prevenire eventuali complicanze e documentare l outcome. Il monitoraggio dovrà comunque includere i seguenti parametri: fabbisogno di liquidi, elettroliti sierici, glicemia, funzionalità epatica e renale, trigliceridi, segni e sintomi di potenziali complicanze dell accesso venoso. I pazienti che iniziano il trattamento con nutrizione parenterale dovrebbero essere monitorati almeno una volta al giorno fino a che non vengano ritenuti stabili. Pazienti con alterazioni metaboliche o a rischio di sindrome da refeeding devono essere monitorati più volte al giorno. I pazienti critici o sottoposti a chirurgia recente dovrebbero essere monitorati una volta al giorno finché stabili. Nei pazienti stabili già in terapia nutrizionale il monitoraggio può essere effettuato ogni 2/7 giorni, sempre che la composizione della soluzione parenterale rimanga costante Prevenzione delle complicanze da NP La NP è una importante modalità terapeutica utilizzata in adulti, bambini e neonati per una varietà di indicazioni. Tale terapia comporta rilevanti benefici se utilizzata in maniera corretta, ma può avere conseguenze anche gravi. Si tratta di una modalità terapeutica complessa, che prevede il coinvolgimento di varie figure professionali a vari livelli. Di per sé, la miscela parenterale può contenere più di 40 ingredienti inclusi glucosio, lipidi, aminoacidi (a varie concentrazioni), elettroliti, vitamine, oligoelementi e altre sostanze. Uno sbagliato dosaggio dei nutrienti, errori nella compilazione e nella trascrizione dell ordine si associano a complicanze anche gravi. In letteratura sono riportati vari tipi di errori, che possono verificarsi durante le varie fasi (prescrizione, trascrizione, preparazione, distribuzione, esecuzione, monitoraggio): etichette non corrette o conservazione non adeguata; somministrazione del farmaco sbagliato in concentrazione, dose o velocità di infusione sbagliata; confusione con soluzioni simili come aspetto o come nome; errata via di

10 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 10 di 11 somministrazione; somministrazione di soluzioni ad elevata osmolarità in vena periferica, o in un catetere centrale la cui punta sia migrata in posizione non più appropriata; infusione insieme alla soluzione parenterale di altri farmaci con essa non compatibili; errori nel calcolo o nella preparazione; utilizzo errato degli strumenti per la preparazione della sacca; errori nella somministrazione, quali la somministrazione ad un paziente di una soluzione destinata ad un altro o la composizione di una soluzione basata erroneamente sugli esami di laboratorio di un altro paziente; rimozione o dislocazione accidentale della via venosa di somministrazione da parte del paziente stesso o del personale medico/paramedico. A causa della elevata complessità dell intero processo di prescrizione e delle possibili complicanze anche fatali, la nutrizione parenterale è stata classificata come High Alert Medication come i farmaci chemioterapici (ISMP - Institute for Safety Medication Practices). La World Health Organization (WHO) raccomanda un approccio standardizzato e sistematico che prevede vari steps al fine di migliorare la performance della terapia e, al tempo stesso, minimizzare la possibilità di errori. E responsabilità del medico prescrittore, del farmacista, dell infermiere, del dietista e del nutrition team riconoscere e riportare, in funzione del proprio ruolo e delle differenti fasi del processo assistenziale, gli errori correlati all impiego della nutrizione parenterale, possibilmente con un sistema di double checking. 6. Riferimenti - PRO.POL.RMA.083 Posizionamento di sondino nasograstrico ; - Linee Guida dell European Society of Parenteral and Enteral Nutrition (ESPEN) ; - Linee Guida dell American Society of Parenteral and Enteral Nutrition (ASPEN); - Linee Guida dell Institute for Safe Medication Practice ISMP; - IOP.POL.RMA.004 Allestimento preparazioni parenterali.

11 POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI Pag. 11 di 11 Gruppo di lavoro Prof Massimo Antonelli Prof. Mariano Pennisi Prof. Gabriele Sganga Prof. Antonio Gioacchino Spagnolo Dott.ssa Maria Giuseppina Annetta Dott.ssa Gaia Asaro Dott.ssa Antonella Bilà Dott. Andrea Cambieri Dott.ssa Rina Campopiano Dott. Sandro Capone Dott. Antonio Giulio de Belvis Dott.ssa Laura Fabrizio Dott. Massimo Fantoni Ing. Alberto Fiore Dott.ssa Flavia Gianferri Dott.ssa Franca Giuliani Dott. Giuseppe. Martorana Dott. Sergio Mattioni Dott. Ivano Migliorini Dott. Mauro Pittiruti Dott Dario Sacchini Dott.ssa Anna Sguera Dott. Giancarlo Scoppettuolo Dott. Maurizio Zega

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE Istruzioni per la compilazione Per la corretta esecuzione della manovra e per

Dettagli

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale

Dettagli

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza IL POSIZIONAMENTO DEL SNG Applicazione Gestione Assistenza Indicazioni Il posizionamento del SNG può essere utilizzato per molteplici scopi: Svuotare lo stomaco da sostanze tossiche ingerite Drenare, monitorare

Dettagli

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) Raccomandazioni del C.D.C. Center for Disease Control - U.S.A. Guidelines for the prevention of intravascular

Dettagli

Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso

Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Dott. Marcello Chironi * Asl Taranto Dott. Luigi Viola ** Asl Taranto * Responsabile U.O. Rischio Clinico ** Medico Legale U.O. Rischio Clinico Gestione

Dettagli

STILE DI VITA ED OBESITA 3 IL PESO DELLA VITA BIB : per chi e quali sono i problemi che Il paziente deve affrontare

STILE DI VITA ED OBESITA 3 IL PESO DELLA VITA BIB : per chi e quali sono i problemi che Il paziente deve affrontare STILE DI VITA ED OBESITA 3 IL PESO DELLA VITA BIB : per chi e quali sono i problemi che Il paziente deve affrontare 08 Maggio 2010 Dott.ssa Veronica Iori Endoscopia Digestiva-ASMN INDICAZIONI AL POSIZIONAMENTO

Dettagli

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella

Dettagli

2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO

2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO 2. SCHEDA DI INSERIMENTO INFERMIERE - GRUPPO OPERATORIO SEDE: LEGNAGO BOVOLONE ZEVIO NOGARA UNITÀ OPERATIVA/SERVIZIO: DIRETTORE: COORDINATORE INFERMIERISTICO: COGNOME QUALIFICA: INFERMIERE NOME DATA INIZIO

Dettagli

IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE

IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE Dott. Lorenzo Nanni U.O.C. Chirurgia Pediatrica NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE (N.E.A.) Somministrazione di nutrienti oltre l esofago attraverso

Dettagli

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca + Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca Gestione del rischio clinico nelle Sale Operatorie Istituto Giannina Gaslini Genova + Istituto GianninaGaslini 2004 accreditamento regionale

Dettagli

VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE. Valeria De Carli Deluca Colugnat

VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE. Valeria De Carli Deluca Colugnat VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE E SUE COMPLICANZE Valeria De Carli Deluca Colugnat VANTAGGI DELLA NET Minori complicanze Minori costi è necessaria l integrità del tratto gastrointestinale TIPI DI

Dettagli

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. ISORAM 4%, soluzione per infusione. Soluzione di aminoacidi

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente. ISORAM 4%, soluzione per infusione. Soluzione di aminoacidi Foglio illustrativo: informazioni per il paziente ISORAM 4%, soluzione per infusione Soluzione di aminoacidi Legga attentamente questo foglio prima che le venga somministrato questo medicinale perché contiene

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016

CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,

Dettagli

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre

Dettagli

Nutrizione enterale del bambino critico

Nutrizione enterale del bambino critico Nutrizione enterale del bambino critico U.O.C. di neonatologia e T.I.N. A.O. G.Rummo Benevento Gaetano di Manso Università degli Studi di Roma La Sapienza Master di II livello in Terapia Intensiva Neonatale

Dettagli

Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO

Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO NUTRIZIONE ARTIFICIALE E una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i bisogni

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA NUTRIZIONE DEL NEONATO PRETERMINE DI BASSO PESO ALLA NASCITA

LINEE GUIDA PER LA NUTRIZIONE DEL NEONATO PRETERMINE DI BASSO PESO ALLA NASCITA LINEE GUIDA PER LA NUTRIZIONE DEL NEONATO PRETERMINE DI BASSO PESO ALLA NASCITA Le linee guida sono riferite ai neonati con età gestazionale tra 26 e 32 settimane e/o peso tra 750 e 1500 g alla nascita

Dettagli

FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA

FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA FARMACOCINETICA 1 Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA 1 ASSORBIMENTO DEI FARMACI cioè il processo per mezzo del quale un farmaco passa dal sito di somministrazione al plasma

Dettagli

GESTIONE GASTROSTOMIA

GESTIONE GASTROSTOMIA GESTIONE GASTROSTOMIA UN PO DI SIGLE N.A.: Nutrizione Artificiale N.E.: Nutrizione Enterale S.N.G.: Sondino Naso Gastrico P.E.G.: Gastrostomia Endoscopica Percutanea P.E.Y: Digiunostomia Endoscopica Percutanea

Dettagli

Le vie di accesso per la nutrizione enterale. dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia

Le vie di accesso per la nutrizione enterale. dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia Le vie di accesso per la nutrizione enterale dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia Indicazioni Garantire corretto apporto nutrizionale, o somministrazione di farmaci, o di acqua, a pazienti con apparato

Dettagli

Guida all utilizzo della PEG

Guida all utilizzo della PEG Guida all utilizzo della PEG INDICE INTRODUZIONE PAG. 3 COSA E LA PEG E A COSA SERVE PAG. 4 MATERIALE NECESSARIO PAG. 5 COME PROCEDERE PER L ALIMENTAZIONE PAG. 6 PREPARAZIONE DELLA NUTRIZIONE PAG. 7 AL

Dettagli

Torino, 19 ottobre 2011

Torino, 19 ottobre 2011 WORKSHOP Risultati del Programma Regionale di Screening Colorettale Aggiornamenti Protocollo Regionale Sono indicati: Test emocoagulativi? Profilassi antibiotica? Arrigo Arrigoni S.C.GASTROENTEROLOGIA

Dettagli

dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario La sottoscritta Melania Porzio ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA libro:layout 1 21-10-2010 15:06 Pagina 49 POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E CLINICA M. L. Amerio, D. Domeniconi in collaborazione con la Rete dei Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica

Dettagli

Nutrizione Enterale e Parenterale Ruolo tecnico - clinico educazionale del Farmacista

Nutrizione Enterale e Parenterale Ruolo tecnico - clinico educazionale del Farmacista Nutrizione Enterale e Parenterale Ruolo tecnico - clinico educazionale del Farmacista Nutrizione Enterale e Ruolo del Farmacista di Territorio e Continuità Territoriale Dr. Vincenzo Fasano, Farmacista

Dettagli

INCONTINENZA URINARIA

INCONTINENZA URINARIA Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita

Dettagli

www.scienzeinfermieristiche.net

www.scienzeinfermieristiche.net AULA MAGNA AZ.OSPEDALIERA CARD. G. PANICO TRICASE (LE) 14 FEBBRAIO 2014 Stefano Marconcini - Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Il foglio unico di terapia è uno strumento che

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A CIG 628875901A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida,

Dettagli

Master Class in Cure Palliative

Master Class in Cure Palliative A.I.A.S. sez. Nola - Onlus Presidente: dott.ssa Rosanna De Stefano Insieme, per vincere il dolore - Onlus Presidente: dott. Master Class in Cure Palliative 200 ore di alta formazione, teorica e pratica,

Dettagli

Terapia medica e terapia chirurgica

Terapia medica e terapia chirurgica Terapia medica e terapia chirurgica Terapia della Rinite Allergica Educazione del Paziente Prevenzione Ambientale Lavaggio Nasale Trattamento Farmacologico Immunoterapia Specifica Trattamento Chirurgico

Dettagli

Corso di Laurea in Infermieristica

Corso di Laurea in Infermieristica Anno Accademico 2013-2014 Corso di Laurea in Infermieristica Corso Integrato di Medicina, Chirurgia e Farmacologia Programma di esame e libri consigliati Date esami Gli argomenti elencati di seguito saranno

Dettagli

Passaggi per la stesura di una dieta

Passaggi per la stesura di una dieta Passaggi per la stesura di una dieta Determinare la razione calorica giornaliera Procedere alla ripartizione calorica, cioè stabilire quante calorie devono essere destinate ai diversi principi alimentari

Dettagli

Azienda Asl Pescara Direttore Generale Dr. C. D Amario. Ufficio Gestione del Rischio Clinico Responsabile Dr.ssa Mirella Scimia

Azienda Asl Pescara Direttore Generale Dr. C. D Amario. Ufficio Gestione del Rischio Clinico Responsabile Dr.ssa Mirella Scimia Azienda Asl Pescara Direttore Generale Dr. C. D Amario Ufficio Gestione del Rischio Clinico Responsabile Dr.ssa Mirella Scimia Sito Web www.ausl.pe.it Procedura Reperibilità Infermieristca Totale pagine:

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida, completa,

Dettagli

STRUTTURA COMPLESSA INTERAZIENDALE FARMACIA OSPEDALIERA Direttore: Dott.ssa Elisabetta di Lenardo

STRUTTURA COMPLESSA INTERAZIENDALE FARMACIA OSPEDALIERA Direttore: Dott.ssa Elisabetta di Lenardo REGIONE VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA Offre informazioni, indicazioni sull organizzazione dell Azienda, richieste o segnalazioni. Fornisce indicazioni sull accoglienza dei parenti dei malati. L

Dettagli

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA Dott. Adolfo Affuso La nutrizione artificiale è parte integrante della terapia del paziente Un adeguato apporto nutrizionale migliora l outcome del malato INDICAZIONI ALLA

Dettagli

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Como, 20 giugno 2011 Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como Nutrienti per miscele e loro fonti Liquidi Azoto acqua

Dettagli

Nutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie d aiuto

Nutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie d aiuto Nutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie d aiuto Filippo Ghelma Responsabile UD DAMA Ospedale S. Paolo Milano Vicepresidente Fondazione Mantovani Castorina onlus Riflessioni nutrizionali

Dettagli

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE YOVIS 250 mg Capsule rigide YOVIS 1 g Granulato per sospensione orale YOVIS 250 mg Granulato per sospensione orale

Dettagli

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA PROCEDURA DELLA NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE PER PAZIENTI ADULTI Revisioni periodiche. Rev. data Descrizione

Dettagli

POLO MATERNO INFANTILE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE

POLO MATERNO INFANTILE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE POLO MATERNO INFANTILE I SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE Il Servizio di anestesia pediatrica fa capo al I Servizio

Dettagli

Competenze infermieristiche in Cure Palliative

Competenze infermieristiche in Cure Palliative Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è

Dettagli

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare

Dettagli

La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE

La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE Pietro Vecchiarelli U.O.C. Rianimazione Ospedale Belcolle- AUSL Viterbo Viterbo 1 La Malnutrizione ha un impatto

Dettagli

COLLEGIO ITALIANO DEI PRIMARI OSPEDALIERI DI ODONTOIATRIA, ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ANPO

COLLEGIO ITALIANO DEI PRIMARI OSPEDALIERI DI ODONTOIATRIA, ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ANPO COLLEGIO ITALIANO DEI PRIMARI OSPEDALIERI DI ODONTOIATRIA, ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ANPO CIPOOOCMF - ANPO Antonio Maria Miotti Direttore della Struttura Operativa Complessa di Chirurgia

Dettagli

Problematiche nutrizionali nel post-ictus

Problematiche nutrizionali nel post-ictus LA SALUTE DEL CITTADINO AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LE RETI INTEGRATE Problematiche nutrizionali nel post-ictus Giancarlo Sandri Stesura 14 marzo 2012 L ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di

Dettagli

REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE

REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE 1 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2.DESTINATARI... 3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI...

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO MALNUTRIZIONE E DEFINITA COME QUALSIASI DISORDINE DELLO STATO NUTRIZIONALE,INCLUSI DISORDINI

Dettagli

1. VALUTAZIONE NUTRIZIONALE

1. VALUTAZIONE NUTRIZIONALE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N. 4 FRIULI CENTRALE Via Pozzuolo, 330 33100 UDINE Partita IVA e Codice Fiscale 02801610300 ALLEGATO

Dettagli

OCCLUSIONE INTESTINALE

OCCLUSIONE INTESTINALE OCCLUSIONE INTESTINALE DEFINIZIONE E un disturbo della motilità intestinale di origine meccanica o paralitica. L ileo meccanico PUO evolvere in ileo paralitico e i due meccanismi possono coesistere nello

Dettagli

Nutrizione parenterale in Urgenza

Nutrizione parenterale in Urgenza 1 Nutrizione parenterale in Urgenza 1 Carmelo D'Amato M.D. 2 Nutrizione Parenterale Rientra nelle due forma di nutrizione artificiale Enterale Parenterale 2 3 Nutrizione Artificiale Somministrazione guidata

Dettagli

(a) la fase della prevenzione

(a) la fase della prevenzione (a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco

Dettagli

Nutrizione in oncologia: nuove prospettive nell adulto e nell età evolutiva

Nutrizione in oncologia: nuove prospettive nell adulto e nell età evolutiva XVIII Congresso SISA Società Italiana di Scienza dell Alimentazione Nutrizione in oncologia: nuove prospettive nell adulto e nell età evolutiva Scuola Superiore di Polizia RAZIONALE SCIENTIFICO Il convegno

Dettagli

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato AIFA - Isotretinoina 16/03/2009 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Isotretinoina Nota Informativa Importante Nuove Modalita' di Prescrizione per i Medicinali Contenenti Isotretinoina ad Uso

Dettagli

Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati

Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati Ai referenti del flusso FarmED/File F delle Aziende ASL, delle Aziende Ospedaliere, dei Policlinici Universitari, degli

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP

RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP Cosenza, 25 Novembre 2005 IL POSIZIONAMENTO CHIRURGICO: QUALE VIA? QUANDO IL PORT-CATH? Dott. ALESSANDRO INSERRA RESPONSABILE DELLA S.S. DI CHIRUGIA ONCOLOGICA

Dettagli

Indice. Parte prima Area legislativo-istituzionale. Parte seconda Area igienico-sanitaria e tecnico-operativa. L autrice XIII.

Indice. Parte prima Area legislativo-istituzionale. Parte seconda Area igienico-sanitaria e tecnico-operativa. L autrice XIII. L autrice Presentazione XIII XV Parte prima Area legislativo-istituzionale Capitolo 1 La nascita dell operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria 3 L operatore socio-sanitario

Dettagli

L idea UN PROGETTO INNOVATIVO DI WELFARE INTEGRATO. Una gamma di soluzioni a valore aggiunto nell area dei servizi alla persona, a casa propria.

L idea UN PROGETTO INNOVATIVO DI WELFARE INTEGRATO. Una gamma di soluzioni a valore aggiunto nell area dei servizi alla persona, a casa propria. Un progetto di welfare integrato Medici e operatori sanitari per l assistenza e la cura a casa propria Bologna, gennaio 2015 Chi è ONEFAMILY ONEFAMILY è una start up che amplia i confini dell attività

Dettagli

Il pediatra e il nutrizionista

Il pediatra e il nutrizionista Milano, 17 Ottobre 2015 Il pediatra e il nutrizionista Dott. ssa Sophie Guez UOSD Pediatria ad Alta Intensità di Cura Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Bisogni energetici

Dettagli

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA, NORMOCALORICA, PRIVA DI FIBRE, GUSTI VARI 250 ML CA 1 381 200 100 681 DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA,

Dettagli

ESPERIENZA LAVORATIVA

ESPERIENZA LAVORATIVA INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail ARIOTTI MARCO Marco.ariotti@aslto1.it Nazionalità Italiana Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA dal 01/03/1998 ASL To 1 TORINO - Cure Domiciliari

Dettagli

L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente:

L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente: Attività assistenziale L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente: - diritto all informazione - diritto alla privacy Diritto all'informazione e Consenso

Dettagli

CURRICULUM VITAE. Dichiara:

CURRICULUM VITAE. Dichiara: CURRICULUM VITAE La sottoscritta: LAURA ODETTO nata a Pinerolo il 04 gennaio 1969 residente a Torino, via Pramollo 2/F telefono 011/3472380 cellulare 338/1275232 334/6453182 mail: laura_odetto@virgilio.it

Dettagli

La malnutrizione nell anziano: la gestione e il trattamento. Dott.ssa Monica Pivari Ospedale San Paolo Savona S.C. Medicina Interna 2

La malnutrizione nell anziano: la gestione e il trattamento. Dott.ssa Monica Pivari Ospedale San Paolo Savona S.C. Medicina Interna 2 La malnutrizione nell anziano: la gestione e il trattamento Dott.ssa Monica Pivari Ospedale San Paolo Savona S.C. Medicina Interna 2 Anziano Per la biologia e la medicina è anziano chi ha raggiunto un

Dettagli

La Nutrizione Enterale:

La Nutrizione Enterale: 06.05.2014 La Nutrizione Enterale: dal sondino naso-gastrico alla PEG Paolo Orsi Unità Operativa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia Ospedale di Fidenza, Azienda USL d Parma Speranza di vita: attualmente

Dettagli

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente L importanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una guida per il paziente 1 Che cos è la Sclerosi Laterale Amiotrofica? La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa

Dettagli

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Percorso di gestione primo - secondo livello per LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Urologia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla

Dettagli

UN TEAM MULTIDISCIPLINARE A LETTO DEL PAZIENTE A DOMICILIO: IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO

UN TEAM MULTIDISCIPLINARE A LETTO DEL PAZIENTE A DOMICILIO: IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO XXIX Congresso Nazionale SIFO SIFO E ISTITUZIONI NAPOLI 12-15 OTTOBRE 2008 Mostra D Oltremare UN TEAM MULTIDISCIPLINARE A LETTO DEL PAZIENTE A DOMICILIO: IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO Dott. Pier Paolo Carinci

Dettagli

La nutrizione parenterale totale e la gestione del CVC

La nutrizione parenterale totale e la gestione del CVC Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara La nutrizione parenterale totale e la gestione del CVC I.P. Serena Mazzini, Sez. di Medicina Interna, Gerontologia e Geriatria Dr. Massimo Gallerani, U.O. Complessa

Dettagli

La Nutrizione Enterale Domiciliare

La Nutrizione Enterale Domiciliare Dipartimento Malattie Digestive e Metaboliche U.O. Aziendale di Gastroenterologia e Dietetica Clinica U.O.S. Dietetica Clinica La Nutrizione Enterale Domiciliare Informazioni utili per il paziente e la

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 082 DEL 23 FEBBRAIO 2015 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II,

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 082 DEL 23 FEBBRAIO 2015 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 082 DEL 23 FEBBRAIO 2015 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, PARTITA IVA n. 06909360635, nella persona del Direttore Generale, Prof. Giovanni

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma TURN OF THE CENTURY (1999-2001) All inizio di questo secolo, sono comparse tre grandi novità LA EVIDENCE-BASED PRACTICE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento dell Innovazione Direzione Generale Farmaci e Dispositivi Medici Via della Civiltà Romana, 7 00144 Roma N DGFDM.V/P/981/107-1450/I.1.c.r.2. Roma, 10 Gennaio 2007 LISTA

Dettagli

Normali fabbisogni proteicocalorici. secondo indicazione della Dietista e/o del Medico

Normali fabbisogni proteicocalorici. secondo indicazione della Dietista e/o del Medico ELENCO PRODOTTI PER NUTRIZIONE ENTERALE (NE) * 3.1 Nutrizione enterale a composizione standard 3.2 Nutrizione enterale nel paziente pediatrico 3.3 Nutrizione enterale a composizione particolare 3.1 Nutrizione

Dettagli

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza

Dettagli

Qu i z. Nu t r i z i o n e R O MA

Qu i z. Nu t r i z i o n e R O MA I Giacinto A.D. Mi g g i a n o Giulia Vincenzo Qu i z di Nu t r i z i o n e Seconda Edizione R O MA Società Editrice Universo II Quiz di nutrizione umana Copyright 2015 Società Editrice Universo Via G.B.

Dettagli

Up to date in Flebologia Aggiornamenti 2015

Up to date in Flebologia Aggiornamenti 2015 Associazione Flebologica Ambulatoriale di Day Surgery Regione del Veneto Azienda Ospedaliera di Padova Unità Locale Socio Sanitaria Padova Congresso Internazionale Up to date in Flebologia Aggiornamenti

Dettagli

IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE)

IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE) Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE) 1 Cosa ci insegna il caso 1. Quali forme di interdipendenza si

Dettagli

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA

UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA Savona 23 Marzo 2013 UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA Relatore Dott.ssa Gianna Negro S.C. Farmacia Ospedaliera S. Paolo Savona QUALI MISCELE PER NA? PARENTERALI ENTERALI NUTRIZIONE

Dettagli

GUIDA ALLA PRENOTAZIONE DEGLI ESAMI RADIOLOGICI ECOGRAFIA ED ECOCOLOR-DOPPLER

GUIDA ALLA PRENOTAZIONE DEGLI ESAMI RADIOLOGICI ECOGRAFIA ED ECOCOLOR-DOPPLER Provincia religiosa di San Pietro dell Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio FATEBENEFRATELLI Ospedale Buccheri La Ferla Via Messina Marine 197, 90123 Palermo U.O.C. di Radiodiagnostica: Direttore

Dettagli

XVII. Indice. Parte 1 Prescrivibilità, concedibilità ed erogazione dei medicinali 1_. Presentazione Prefazione Introduzione

XVII. Indice. Parte 1 Prescrivibilità, concedibilità ed erogazione dei medicinali 1_. Presentazione Prefazione Introduzione VII Indice Presentazione Prefazione Introduzione XVII XIX XXI Parte 1 Prescrivibilità, concedibilità ed erogazione dei medicinali 1_ La classificazione normativa dei medicinali ad uso umano 3 1. Definizione

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti

Dettagli

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione Concetti chiave Il Mal di Schiena è una patologia frequente Lombalgia = irradiazione fino al ginocchio Lombosciatalgia = irradiazione sotto il ginocchio Si definisce Cronica dopo 4 settimane Demedicalizzare

Dettagli

VADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA"

VADEMECUM PROGETTO RITORNARE A CASA Servizio Politiche Sociali VADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA" DESTINATARI E REQUISITI CERTIFICAZIONI SANITARIE 1/5 Servizio Politiche Sociali, piazza De Gasperi, 2, Cagliari Servizio Politiche Sociali

Dettagli

Allegato 1a DIMISSIONE PROTETTA E CONTINUITÀ DELLE CURE PER MINORI CON BISOGNI ASSISTENZIALI COMPLESSI IL COORDINATORE DI PERCORSO OSPEDALIERO RICEVE LA SEGNALAZIONE DALL'U.O. DI DEGENZA IL COORDINATORE

Dettagli

DACRIOCISTORINOSTOMIA (DCR)

DACRIOCISTORINOSTOMIA (DCR) DACRIOCISTORINOSTOMIA (DCR) U.O.C.d O ORL Dott. Camillo Fusari Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona Direttore Dott. F. Barbieri DACRIOCISTORINOSTOMIA (DCR) Scopo della DCR è il ripristino

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE CHIRURGICO:MISURE PREVENTIVE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO Dietista

Dettagli

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 Medicina D urgenza - P.O. San Giovanni di Dio Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 DEFINIZIONE DI DOLORE Il dolore viene definito dallo IASP

Dettagli

Professione infermieristica e Risk managment. La gestione infermieristica del rischio clinico

Professione infermieristica e Risk managment. La gestione infermieristica del rischio clinico Professione infermieristica e Risk managment La gestione infermieristica del rischio clinico Il rischio clinico Con rischio clinico si definisce la possibilità che un paziente subisca un danno o disagio

Dettagli

7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?

7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? 7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? IL DOMICILIO, L HOSPICE, L RSA, L OSPEDALE La RETE Cure

Dettagli

PROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA

PROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA UOC FIBROSI CISTICA, DMP OPBG- IRCCS e ASSOCIAZIONE OFFICIUM ONL.US. PROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA Sviluppo ed Implementazione della cultura assistenziale del malato cronico

Dettagli

Dietista Anna Battistin Dipartimento A.I.S. per la Salute della Donna e del Bambino - Azienda Ospedaliera di Padova

Dietista Anna Battistin Dipartimento A.I.S. per la Salute della Donna e del Bambino - Azienda Ospedaliera di Padova NUTRIZIONE ENTERALE NEL BAMBINO CRITICO 13 novembre 2014 Dietista Anna Battistin LA REALTA PEDIATRICA I pazienti pediatrici rappresentano una popolazione particolarmente vulnerabile, con specifiche necessità

Dettagli

MALNUTRIZIONE. MALNUTRIZIONE non significa mangiare poco, bensì. rappresenta uno stato patologico che si stabilisce

MALNUTRIZIONE. MALNUTRIZIONE non significa mangiare poco, bensì. rappresenta uno stato patologico che si stabilisce Deborah Taddio Dietista ASL CN1 Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione MALNUTRIZIONE MALNUTRIZIONE non significa mangiare poco, bensì rappresenta uno stato patologico che si stabilisce quando non vengono

Dettagli

1. Utilizzo Alcover in tutti i soggetti che possono essere diagnosticati abusatori 1. No 2. Qualche volta lo faccio 3. Lo faccio di regola

1. Utilizzo Alcover in tutti i soggetti che possono essere diagnosticati abusatori 1. No 2. Qualche volta lo faccio 3. Lo faccio di regola STRUTTURA DI APPARTENENZA (DENOMINAZIONE INDIRIZZO CITTÀ/ASL DI APPARTENENZA) IL TRATTAMENTO DELL ALCOLDIPENDENZA DOPO QUINDICI ANNI DI ALCOVER (GHB) NOME DATA COGNOME FIRMA QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

Dettagli

L INFERMIERE NELLA GESTIONE E PREVENZIONE DELLA MALNUTRIZIONE

L INFERMIERE NELLA GESTIONE E PREVENZIONE DELLA MALNUTRIZIONE L INFERMIERE NELLA GESTIONE E PREVENZIONE DELLA MALNUTRIZIONE CONGRESSO REGIONALE ANIMO MARCHE Civitanova Marche, 31 maggio 2013 INF. ELISABETTA SANTINI U.O. NUTRIZIONE ARTIFICIALE Cos è la malnutrizione

Dettagli