DALLA DISOCCUPAZIONE ALL OCCUPAZIONE Roma
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- Muzio Manfredi
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1 DALLA DISOCCUPAZIONE ALL OCCUPAZIONE Roma CRISI E SVILUPPO RIFLESSI SUL MERCATO DEL LAVORO Marina Capparucci
2 GLI EFFETTI DELLA CRISI TASSI DI DISOCCUPAZIONE (destagionalizzati) EU-27, EA-17, US and Japan Nel 2009 il PIL dell EU si riduce del 5% circa: Cresce la disoccupazione EU USA GIAP Dal 2008 il T.D. degli Usa inizia a crescere, balzando dal 5% al 10% nel 2010 e scendendo poi al 9% nel 2011; il T.D. dell UE27 passa dal 7% al 9,5% nel 2011
3 Alta Disoccupazione, ma soprattutto bassa Occupazione (dati destagionalizzati) UE-27 (milioni di persone) ITALIA 2012 T.D. = 9,3%
4 All interno dell UE27 si riscontrano diverse differenze nei TASSI DI OCCUPAZIONE totali, 15-64, 2010 DK = 73; DE = 71% IT = 57% Obiettivi della Strategia Europea dell Occupazione (SEO) per il 2010: T.O.tot = 70%, femm=60%, anz.= 50% per il 2020: T.O. = 75% L Italia è tra i paesi con più basso tasso di occupazione, date le forti differenze nei tassi di occupazione specifici (per genere, età, territorio)
5 Obiettivo prioritario degli interventi sul mercato del lavoro è innalzare il TASSO DI OCCUPAZIONE totale innalzando i tassi di occupazione specifici OCCUPAZIONE (in Italia T.O.= 57%) (23 milioni circa) 21 milioni non in età lavorativa D I S O C C U P A Z I O N E In Italia T.D. =9% in Italia il Tasso di inattività = 37% ( ) T.A. 63% In Italia T.O. è di circa 7 punti inferiore alla media UE per le donne di circa 12 punti, per i giovani 14 punti, per gli anziani 10 punti
6 Gli effetti occupazionali della crisi non si evidenziano solo nella crescita della disoccupazione (e sul relativo tasso) poiché: - può contestualmente crescere l area della (anche per effetti di scoraggiamento ) inattività - parte della disoccupazione (effettiva o potenziale) può divenire lavoro sommerso - tra le diverse componenti lavorative (distinte per genere, età, territorio, istruzione) possono crescere le disuguaglianze occupazionali e retributive - possono peggiorare le condizioni qualitative (normativo-contrattuali, ambientali, di crescita professionale ) dell attività lavorativa
7 Tassi di Occupazione, inattività e disoccupazione dei giovani (15-24 a) ITALIA anni ER, IR, % La disoccupazione cresce di più rispetto alle altre componenti UR, % Q1 2000Q3 2001Q1 2001Q3 2002Q1 2002Q3 2003Q1 ER IR UR 2003Q3 2004Q1 2004Q3 2005Q1 2005Q3 2006Q1 2006Q3 2007Q1 2007Q3 2008Q1 2008Q3 2009Q1 2009Q3 2010Q1 2010Q3 2011Q1 2011Q3 L inattività cresce per un debole effetto scolarità e per un aumento del numero dei NEET Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database.
8 Giovani NEET di anni per sesso nei paesi UE, anno 2010, % +3.2% dal 2007 al 2010 Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database.
9 LAVORATORI IRREGOLARI Italia milioni Tende a crescere il lavoro sommerso Fonte: ISTAT
10 DIFFERENZE nei TASSI DI OCCUPAZIONE per genere UE Italia quart ultima nella graduatoria NO CH SE DK NL FI AT DE UK CY SI US PT EE JP FR EU15 LV LT LU EA16 EA17 EU27 EU25 BE CZ BG IE PL ES SK HU RO HR EL IT TK IS FYROM MT Males Females Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database.
11 Tassi di OCCUPAZIONE, INATTIVITA e DISOCCUPAZIONE Italia Donne, età Diminuisce l occupazione e la disoccupazione, aumenta l inattività ER, IR, % T. Inattività Effetto scoraggiamento UR, % Q1 2000Q3 T.Occupazione 2001Q1 2001Q3 2002Q1 2002Q3 2003Q1 2003Q3 2004Q1 2004Q3 T. Disoccupazione ER IR UR Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database. 2005Q1 2005Q3 2006Q1 2006Q3 2007Q1 2007Q3 2008Q1 2008Q3 2009Q1 2009Q3 2010Q1 2010Q3 2011Q1 2011Q
12 Employment, inactivity and unemployment rates, Italy Older workers (both sexes), age ER, IR, % UR, % Q1 2000Q3 ER IR UR 2001Q1 2001Q3 2002Q1 2002Q3 2003Q1 2003Q3 2004Q1 2004Q3 2005Q1 2005Q3 2006Q1 2006Q3 2007Q1 2007Q3 2008Q1 2008Q3 2009Q1 2009Q3 2010Q1 2010Q3 2011Q1 2011Q3 Per i lavoratori anziani diminuisce l inattività (aumentando Il tasso di occupazione, ma cresce anche la disoccupazione Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database
13 Si accentuano le DIFFERENZE TERRITORIALI Differenze mascherate se misurate con i tassi di disoccupazione I T.D. peggiorano più al C/Nord che nel Sud, perché nel Mezzogiorno cresce di più l inattività Più evidenti nei tassi di occupazione I T.O. sono diminuiti più al Sud che al Nord, soprattutto per gli uomini. Per le donne il divario rimane comunque elevato (27 punti rispetto ai colleghi del Sud e 25,6 rispetto alle donne del Nord)
14 Tasso di disoccupazione: le differenze regionali A B Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database.
15 Geografical areas Men Women Men Women Men Women Employment rate North 76,2 57,5 74,5 56,5 73,8-2,4% 56,1 North-West 75,4 56,9 74,1 55,9 73,1 55,7 North-East 77,2 58,4 75,1 57,3 74,9 56,7 Center 73,0 52,7 72,1 52,0 71,4 51,8 South 61,1 31,3 59,0 30,6 57,6 30,5 Nel Sud il T.O maschile è diminuito di 3,5 punti% al Nord di 2,4 punti % aumentando il divario (16 circa punti di differenza) Per le donne il divario territoriale è di più di 25 punti all interno dello stesso genere Italy 70,3 47,2 68,6 46,4 67,7 46,1 Unemployment rate North 2,9 5,2 4,5 6,4 5,1 7,0 North-West 3,3 5,4 5,0 6,9 5,5 7,1 North-East 2,4 4,8 3,8 5,8 4,5 6,9 Center 4,6 8,2 5,7 9,2 6,6 9,0 South 10,0 15,7 10,9 15,3 12,0 15,8 Italy 5,5 8,5 6,8 9,3 7,6 9,7 Inacitivity rate North 21,5 39,3 21,9 39,6 22,1 39,6 North-West 22,0 39,8 21,9 40,0 22,5 40,0 North-East 20,9 38,6 21,8 39,1 21,5 39,1 Center 23,4 42,6 23,4 42,7 23,5 43,1 South 32,0 62,8 33,7 63,9 34,4 63,7 Italy 25,6 48,4 26,3 48,9 26,7 48,9 Al Nord le donne hanno tassi di occupazione solo di poco inferiori a quelli degli uomini meridionali! (un punto e mezzo di scarto, laddove il gap occupazionale di genere è nella media nazionale di 21,6 punti) Si stima che, considerando l effetto scoraggiamento Il tasso di disoccupazione al sud verrebbe a raddoppiare
16 Dispersione regionale (coefficiente di variazione) nei TASSI DI OCCUPAZIONE 2004 (colore blu) 2009 (colore giallo) L Italia è tra i pochi paesi che hanno visto accrescere i divari territoriali
17 L andamento delle retribuzioni mediane da lavoro dipendente (1996=100) Altro effetto. Caduta delle retribuzioni Fonte: M. Raitano 2012
18 Oggi sono pochi i PAESI VIRTUOSI rispetto agli obiettivi SEO del 2010 T.O.tot. >= 70% DANIMARCA, OLANDA, SVEZIA, AUSTRIA, REGNO UNITO, FINLANDIA, CIPRO, GERMANIA (8 su 27) T.O.femm. >= 60% DANIMARCA, OLANDA, SVEZIA, AUSTRIA, REGNO UNITO, FINLANDIA, CIPRO,GERMANIA, ESTONIA, SLOVENIA, PORTOGALLO, IRLANDA, FRANCIA (13 su 27) T.O. anziani >= 50% SVEZIA, ESTONIA, DANIMARCA, REGNO UNITO, FINLANDIA, IRLANDA, GERMANIA, OLANDA, CIPRO (9 su 27)
19 I paesi del Nord Europa utilizzano più part-time CONTRATTI ATIPICI I paesi mediterranei utilizzano più lavoro temporaneo
20 SPESA PUBBLICA PER POLITICHE DEL LAVORO In % del PIL- ANNO 2009 LMP services (category 1) LMP measures (category 2) LMP supports (category 3) Belgium Spain Ireland Denmark Netherlands Finland Germany France Austria Portugal Sweden Italy Estonia Latvia Luxembourg Hungary Slovenia Poland Lithuania Greece Slovakia Cyprus Czech Republic United Kingdom Bulgaria Malta Romania Fonte: ns elaborazione su Eurostat online database. EU15 EU27
21 Spesa per disoccupazione in % PIL F L E S S I B I L I T A Alta flessibilità/occ Bassa sicurezza Z HU PO CZ 0.7 SK IT UK IE AT 0.7 BE FR DE SE DK FI NL Alta flessibilità/occ. Alta sicurezza EL 1.5 ES PT Bassa flessibilità Bassa flessibilità Bassa sicurezza Alta sicurezza S I C U R E Z Z A Fonte: Jorgensen & Madsen, 2007/Eurostat-OECD data
22 REGIMI D IMPIEGO Flex-esclusivi Standardesclusivi Standardinclusivi Flex-inclusivi
23 SPESA PUBBLICA PER L ISTRUZIONE in % del PIL
24
25 Lo Spread occupazionale più elevato è rispetto ai paesi del Nord Europa ma notevole è anche quello rilevato tra Italia Germania Tassi di occupazione per genere, IT-DE-UE27 Total Men Women Gender gap EU DE IT divari ITALIA - GERMANIA T.O. 57% - 72% 15 punti percentuali T.O.f 46% T.O.f 66% Donne (20 punti%) T.D. 9% - 7% 2 punti percentuali T.D.g 32% T.D.g 8% Giovani (24 punti %) Fonte: Labour Market Statistics 2011 Le differenze tra componenti distinte per età sono evidenti anche nei tassi di occupazione
26 Tassi di occupazione per età e genere (Italia, Germania, EU27) Total Men Women Total Men Women Total Men Women EU DE IT Fonte: Labour Market Statistics 2011 Lo Spread occupazionale ITALIA GERMANIA si evidenzia soprattutto per le componenti GIOVANILE FEMMINILE ANZIANA Ma anche nelle opportunità occupazionali dei più istruiti
27 Tassi di Disoccupazione Italia Germania e paesi EU27 Unemployed persons (1000) Unemployment rates (%) Long-term unemployment rates (%) EU DE IT Fonte: Labour Market Statistics 2011 Il tasso di disoccupazione nell UE e in Italia è cresciuto di circa 2,5 punti % dal 2007 al In Germania dal 2007 al 2010 Il T.D. è persino diminuito Nel 2011 In Italia è arrivato al 9% (DE al 5,5%)
28 In Italia è ancora troppo bassa la quota di LAUREATI e DIPLOMATI Rispetto alla popolazione in età anni nel 2009 ITALIA Laureati = 15% Diplomati = 39% Con solo obbligo = 46% GERMANIA Laureati = 26% Diplomati = 59% Con solo obbligo = 15% Nel 2010 in Italia il Pil è cresciuto dell'1,5%, meno della metà del 3,6% della Germania. Nel 2011 le distanze si sono drammaticamente ampliate: +0,4% la crescita italiana e +3,2% quella tedesca. Fonte: G.Chiellino, Il Sole24ore
29 Differenze nei TASSI DI OCCUPAZIONE per titolo di studio (eta 25-64, 2009) Pre-primary, primary& lower secondary ISCED levels 0-2 Upper secondary&postsecondary non-tertiary ISCED levels 3-4 Tertiary ISCED levels 5-6 EU DE IT Fonte: Labour Market Statistics 2011
30 Numero di scienziati e ingegneri ogni occupati (andamento )
31 Numero di occupati nei settori technologici e ad elevata intensita di conoscenza (per occupati) Discreta presenza ma necessaria più competenza
32 La teoria e il quadro comparativo mostrano che FORMAZIONE - PRODUTTIVITA SALARI sono positivamente correlati I paesi che investono maggiormente, soprattutto Maggiore produttività in CAPITALE UMANO hanno Maggiori retribuzioni Minori diseguaglianze occupazionali MAGGIOR SVILUPPO
33 Proportion of the population aged having tertiary education, 2009 Le donne ovunque mediamente più istruite degli uomini
34 Partecipazione ad iniziative di formazione Popolazione anni
35 Partecipation in LLL by occupation, 2010 Nei paesi del Nord Europa è molto più elevata la partecipazione alla formazione continua
36 Participation rate in formal education of individuals aged in 2007 Contrariamente agli altri paesi In Italia la già bassa quota di istruzione formale è indirizzata soprattutto ai lavoratori permanenti e poco ai temporanei
37 Imprese che ricorrono alla formazione per sviluppare/implementare competenze legate all ICT per il proprio personale (2007)
38 Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto formazione e che hanno valutato gli esiti delle attivita di formazione, per classe di addetti e ripartizione geografica (% su totale delle imprese, 2009) Difficoltà per le piccole imprese e soprattutto al Sud
39 Obbiettivi dei corsi (imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto corsi di formazione). Anno 2009 (% sul totale delle imprese) Ancora bassa l attività di innovazione
40 Partecipanti ai corsi di formazione nelle imprese con 10 addetti ed oltre, secondo l eta e la qualifica professionale. Anno 2009 (% sul totale degli addetti di tute le imprese)
41 La bassa scolarità media Comporta Bassa Formazione continua Scarsa INNOVAZIONE Tecnologica e di prodotto Insufficiente CRESCITA e Bassa PRODUTTIVITA Scarsa COMPETITIVITA Scarse opportunità occupazionali
42 Retribuzioni lordi e costo del lavoro annuo per occupato (fulltime unit) nelle imprese con oltre10 dipendenti (2008), euro I paesi che vantano retribuzioni più I elevate dell Italia sono anche i quelle che hanno produttività i relativamente più elevata **** Paesi con costo del lavoro anche più elevato dell Italia hanno tassi di occupazione comunque maggiori
43 PIL per ora lavorata nei paesi UE Anni 2002 e 2010 (numeri indice UE27=100)
44 CONCLUSIONI (a) L evidenza empirica mostra che: a) I paesi che maggiormente investono in capitale umano (istruzione e formazione) sono quelli che risentono meno degli effetti occupazionali della crisi (Germania, Finlandia, Austria, Belgio). b) La Flessibilità senza Sicurezza aggiunge agli effetti occupazionali quelli di scarso sostegno al reddito (in genere i paesi mediterranei che utilizzano più lavoro temporaneo che non part-time) c) Le componenti più esposte al rischio di disoccupazione i lavoratori temporanei (specie se donne e/o giovani) necessitano di maggiore (rispetto ai lavoratori permanenti) formazione/riqualificazione per (re)inserirsi nel mercato del lavoro
45 CONCLUSIONI (b) FLESSIBILITA e CRESCITA Sono tra loro compatibili solo se sorrette da: a) Politiche Macro e attività di investimento, soprattutto in CAPITALE UMANO b) Riqualificazione in alternanza con attività lavorativa (LLL) Sistema di FORMAZIONE duale più che sequenziale c) CONCERTAZIONE e coinvolgimento parti sociali sia nel varo delle riforme, sia nella gestione delle politiche attive (formazione) e di quelle passive (ammortizzatori sociali)
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