Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico"

Transcript

1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico

2 LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO I.C. BORSELLINO Alla scoperta dello spazio geometrico Anno Scolastico Classe 3D Scuola secondaria I grado L. Russo Docente: Rossella Battolla

3 Obiettivi di apprendimento Riconoscimento della congruenza di policubi disposti diversamente nello spazio Determinazione dell area della superficie di diversi policubi mediante conteggio delle facce dei cubetti unitari Consolidamento dei concetti di area Scoperta del volume del solido Relazione tra area e volume Analisi di solidi di rotazione e costruzione del concetto di volume e area della superficie attraverso la costruzione di un "vestito " per gli oggetti di uso comune

4 Obiettivi di apprendimento Risoluzione di problemi in contesti diversi Riproduzione di figure e disegni geometrici, utilizzando in modo opportuno gli strumenti di misura Costruzione di poliedri e di piramidi Scoperta dell'angoloide e dei limiti di costruibilità attraverso l'utilizzo di materiale strutturato (Polidron)

5 Materiale utilizzato Carta quadrettata da 1 cm Cartoncino Riga e squadre Cubetti con spigolo 2cm Polydrom Materiale vario di cancelleria: penna, lapis, gomma, forbici,.

6 \ Approccio metodologico L approccio metodologico è di tipo laboratoriale; l'insegnante è mediatore e promotore della scoperta attraverso domande stimolanti. La classe è suddivisa in piccoli gruppi. Ciascun alunno può proporre ipotesi,verificarne la validità con l esperienza, e sostenere le proprie idee argomentando le scelte fatte. L obiettivo è favorire l'attivazione di strategie per la costruzione di competenze condivise. Confronto "peer to peer" per permettere il trasferimento e la condivisione delle conoscenze/ competenze. Le attività si sono svolte in classe e nel laboratorio di Scienze in un clima stimolante e favorevole all'apprendimento. Al termine delle attività gli allievi riportano e argomentano i risultati, scrivono riflessioni sui loro quaderni.

7 Elementi salienti dell approccio metodologico Sperimentare concetti geometrici: osservazione, manipolazione, costruzione, disegno. Modelli dinamici Risolvere problemi reali Verbalizzare l esperienza vissuta Condividere con i compagni le conoscenze/competenze acquisite

8 Tempo impiegato: Per la progettazione specifica e dettagliata nella classe: 6 ore Tempo-scuola: Un mese e mezzo per un totale di 12 ore; Per la documentazione: 10 ore Per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS: 8 ore

9 Se nella geometria del piano non è facile cogliere la nozione di area che spesso viene confusa con quella di perimetro, è ancora più difficile, nella geometria dello spazio, rendersi conto del concetto di volume e superficie di un solido Secondo Piaget una causa sta nel fatto che nella nozione di volume si crea una confusione tra la quantità di materia, che è qualcosa di concreto, e il volume fisico, cioè lo spazio occupato.

10 Per favorire l'acquisizione del concetto di superficie e di volume di un solido dovremmo fare due tipi di esperienza: Costruire solidi di ugual volume e superficie diversa Costruire solidi di uguale superficie e volume diverso

11 Affinché gli alunni facessero esperienza con il materiale ho fornito ai ragazzi cubetti incastrabili di spigolo 2cm ed ho lasciato che iniziassero a combinarli tra loro liberamente costruendo solidi diversi.

12 I ragazzi hanno incominciato a dare un nome agli oggetti e alle parti di questi, riflettendo sulla diversità tra il linguaggio specifico e quello ingenuo (vertice- spigolo, latospigolo).

13 La consegna è di costruire tutti i solidi composti da due cubetti. Le figure ottenute sono tutte uguali? La risposta è sì perché è sempre possibile portare un solido al posto di un altro con un movimento rigido

14 Quante e quali diverse configurazioni si possono ottenere incastrando tre cubetti?

15 Ai ragazzi viene ora chiesto di costruire un cubo di spigolo 3 utilizzando le configurazioni ottenute unendo tre cubetti: a) solo conformazione a trenino b) trenini e solidi angolari c) solo solidi angolari

16 Questo tipo di attività ha dato la possibilità di lavorare con il calcolo combinatorio, e ha spinto gli studenti ad una prima introduzione del linguaggio algebrico dopo aver stabilito l associazioni tra l oggetto reale e la sua rappresentazione.

17 Quante configurazioni è possibile ottenere con quattro cubetti? Utilizzando il materiale hanno potuto comporre tutte le diverse configurazioni. Con quattro cubetti i ragazzi si sono trovati nella situazione di considerare due solidi congruenti perché si corrispondono in una simmetria speculare, ma che non è possibile portare uno al posto dell altro con un movimento rigido.

18 La proposta di lavoro successiva è stata: Ciascuno dei solidi costruiti è formato da 4 cubetti. Si possono formare cubi di spigolo due unendone due alla volta? Sara afferma: Sì, si possono costruire ma solo con le composizioni angolari o con quelle costituite da parallelepipedi (2,2,1)

19 È possibile costruire un cubo di spigolo 3 utilizzando policubi costituiti da quattro cubetti? La risposta, sebbene intuitiva, non è stata immediata e dopo un tentativo di costruzione che non ha dato esito, c è stata una riflessione: Sara:.ho dedotto che ciò non è possibile perché in questo cubo ho 27 cubetti. 27:4= 6,75 che non è un numero intero. Quindi 4 non è divisore di 27 In un altro contesto, puramente teorico l allieva non avrebbe avuto bisogno di riflettere e di dedurre ma avrebbe risposto automaticamente. L attività pratica ha portato il problema a livello metacognitivo, da un percorso altrimenti automatico.

20 Per migliorare la visione di un solido, ho proposto alcuni esercizi in cui era necessario ricostruirne uno, partendo dalla sua rappresentazione sul piano dai diversi punti di vista (di lato, di fronte, dall alto). Questa attività introduce inoltre, anche se in modo non esplicito, le tre dimensioni di un solido.

21 In questa attività l obiettivo era consolidare l idea che un parallelepipedo, sebbene composto dallo stesso numero di cubetti, potesse avere forma diversa, e quindi dimensioni diverse.

22 Le domande a cui hanno dovuto rispondere i ragazzi sono state: Quanti e quali sono i parallelepipedi che si possono costruire con 27 cubetti? L area della superficie cambia nei diversi parallelepipedi? Come? E con 19 cubetti? Immediatamente hanno risposto all ultimo quesito dicendo che se ne poteva costruire uno solo perché 19 è un numero primo e si ottiene un solido (19,1,1).

23 Più interessante è stato il lavoro che hanno fatto per rispondere al primo gruppo di domande; intanto hanno costruito una tabella in cui riassumere tutte le possibili combinazioni. Si sono confrontati sul fatto che una delle combinazioni (3,3,3) corrispondesse ad un cubo e alcuni sollevato il dubbio questo fosse un parallelepipedo. Hanno detto che come il quadrato è un rettangolo particolare anche il cubo doveva essere un caso particolare. Alcuni hanno avuto la necessità di approfondire e hanno dato al cubo il nome di solido platonico.

24 Ancora una volta analizzando la tabella,come fatto per il solido composto da 24 cubetti, i ragazzi si accorgono che, pur restando costante il volume, l area della superficie varia da un massimo ad un minimo e che questo ultimo coincide con l area del cubo. Evidenziano essi stessi un parallelismo con il quadrato che tra i rettangoli equiestesi ha il perimetro minore.

25 Mentre nell attività precedente avevano ottenuto il valore dell area contando il numero di facce del solido costruito con 24 cubetti(4,3,2), ora devono ottenere una formula generale da poter utilizzare tutte le volte che hanno un solido di questo tipo. Come si può vedere nell immagine a lato e in quella successiva, l alunna procede indicando i tentativi per raggiungere l obiettivo. Interessante è leggere come giustifica il suo percorso, fatto insieme ai compagni.

26 È molto interessante che l alunna analizzi quale sia stata la sua difficoltà iniziale e come abbia cercato una soluzione per indicare nel modo più efficace le aree delle diverse superfici. Riconosce alla scrittura algebrica un valore fondamentale per tenere sotto controllo tutti i passaggi. Al termine dichiara di essere, alla fine, riuscita a passare da una formula grossolana ad una formula sintetica e chiara.

27 Questo allievo, sempre del solito solido, ne fa lo sviluppo sul quaderno. Dall uso della pagina si capisce che non ha idea di quanto sarà grande e sviluppa il disegno sfruttando in modo inadeguato la pagina a disposizione. Usa però le lettere in modo corretto anche se non immediatamente come racconta il ragazzo nell argomentazione successiva.

28 Anche lui descrive il percorso fatto: prima capisce che per trovare l area della superficie basta calcolare l area di tre facce, sommarla e raddoppiarla. Dice di aver messo però da parte questo procedimento non appena ha dato il nome alle tre dimensioni chiamandole a,b,c. Si è reso conto che l area del parallelepipedo non è altro che la somma di due rettangoli più grandi che si vedono nello sviluppo meno il rettangolo che hanno in comune.

29 L alunno passa quindi ad una scrittura algebrica sviluppando una formula iniziale, operando semplificazioni, utilizzando un linguaggio personale, chiamando l area di base area basilare. Per verificare la bontà della formula calcola l area di solidi con spigoli scelti a suo piacere.

30 Lo scopo dell attività successiva è quella di favorire la formalizzazione di procedure partendo da situazioni problematiche. Ho fornito ai ragazzi, divisi in gruppi, un solido tra quelli presenti nel nostro laboratorio di Scienze e ho chiesto di calcolarne l area della superficie. Ho chiesto inoltre che provassero a scrivere una formula generale.

31 Hanno cominciato a misurare gli oggetti per poterli rappresentare sul quaderno, ma per alcuni di questi oggetti non era facile rappresentarne lo sviluppo. Ho quindi suggerito di fare il vestito del solido con la carta che avevano a disposizione

32 Matteo affronta il problema considerando i singoli triangoli ma nello sviluppare le formule, relative all altezza della faccia del tetraedro, inizia introducendo la lettera l per indicare il lato del triangolo equilatero e nel passaggio successivo compare al posto di l la lettera s(per spigolo?). Arriva alla formalizzazione del procedimento ma sebbene sia stato uno dei più precoci nell uso della simbologia algebrica e nel pensiero astratto dimostra ancora difficoltà a gestire la nomenclatura dei solidi.

33 L alunna traccia sul vestito del tetraedro le quattro facce del solido e per ciascuna di loro ne disegna l altezza. Si rende conto che lo sviluppo è un triangolo equilatero in cui il lato corrisponde al doppio dello spigolo del tetraedro e che anche l altezza è il doppio dell altezza di ogni singola faccia e arriva ad una formalizzazione personale

34 Giungere invece alla formula relativa all area di un cilindro è stato più intuitivo rispetto al caso del parallelepipedo. Più allievi, anche se il disegno non è molto curato, hanno ottenuto il prodotto finale. In uno dei due esempi la studentessa padroneggia la proprietà distributiva e mette a fattore 2π dimostrando di saper utilizzare il linguaggio algebrico.

35 Introdurre il tetraedro, caso particolare di piramide, ci porta ad esplorare questo tipo di solido, caratterizzato da una sola base e dall angoloide vertice del solido. Ho fornito ai ragazzi triangoli equilateri, isosceli (α 40 )e isosceli rettangoli, per far scoprire quali sono le condizioni necessarie affinché dall intersezione di piani(rappresentati dai triangoli) si possano costruire diedri e angoloidi.

36 Unendo sei triangoli equilateri ottengono un esagono regolare appartenente al piano E se uniscono degli esagoni regolari nuovamente non ottengono un angoloide ma una tassellazione del piano. Concludono che la somma degli angoli, al fine di costruire un angoloide, deve essere minore di 360.

37 È subito chiaro che con triangoli rettangoli possiamo avere un solo caso e che il numero massimo di triangoli e minimo coincidono. L ampiezza dell angoloide sarà quindi 270.

38

39 Un allievo inizia a combinare insieme dei quadrati e dopo aver osservato che ha ottenuto metà cubo a voce alta dichiara, quasi sorpreso: Ma allora ogni vertice di un solido è un angoloide.

40 Verifica finale Negli esempi di tre alunni diversi si evidenzia uno stile che precedentemente non c era: l uso di rappresentazioni dei vari casi strategie per la risoluzione argomentazione scritta per giustificare la risoluzione di problemi.

41 Verifica degli apprendimenti Discussione all interno dei gruppi e condivisione di quanto appreso. Argomentazione scritta delle scelte fatte Problem solving Questionario in itinere Questionario finale

42 Risultati ottenuti L attività proposta ha stimolato l interesse e la motivazione alla partecipazione di tutti gli alunni, e spesso nei gruppi con allievi in difficoltà si sono avuti i migliori risultati. Allo stesso tempo ha dato loro l opportunità di parlare di geometria e di riflettere sulla geometria. La necessità di argomentare le loro osservazioni e sostenere le loro ipotesi li ha avvicinati al linguaggio algebrico, che si è rivelato uno strumento potente per formalizzare le idee. L uso del materiale strutturato e non, ha favorito il comprendere il diverso punto di vista dell osservatore e quindi la necessità di utilizzare un linguaggio condiviso che non generi fraintendimenti.

Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scien0fico

Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scien0fico Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scien0fico LA SEZIONE AUREA IN CLASSE I numeri e la geometria CLASSI 3 - Scuola

Dettagli

Simmetrie nei poliedri

Simmetrie nei poliedri Simmetrie nei poliedri Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Individuare e riconoscere nel mondo reale le figure. geometriche note e descriverle con la terminologia specifica. Analizzare con strumenti

Dettagli

Giocando intorno a Pitagora

Giocando intorno a Pitagora 12 SEMINARIO NAZIONALE SUL CURRICOLO VERTICALE per una educazione alla cittadinanza Giocando intorno a Pitagora Roma, lì 23 Maggio 2017 BUGLIA GIOVANNI LUIGI Contesto Scuola secondaria di primo grado Classe

Dettagli

PROBLEMA DI FEBBRAIO Congiungendo i centri delle facce (con uno spigolo in comune) di un cubo si ottengono gli spigoli di un poliedro.

PROBLEMA DI FEBBRAIO Congiungendo i centri delle facce (con uno spigolo in comune) di un cubo si ottengono gli spigoli di un poliedro. FLATlandia PROBLEMA DI FEBBRAIO 006 Congiungendo i centri delle facce (con uno spigolo in comune) di un cubo si ottengono gli spigoli di un poliedro. 1) Di quale poliedro si tratta? E regolare? ) Determinare

Dettagli

O.R.S.A L.S.S. 2014/15

O.R.S.A L.S.S. 2014/15 O.R.S.A L.S.S. 2014/15 Classi Docenti Discipline SCHEDA PERCORSO Solidi. Superfici, volumi e 3 B Liceo Scientifico (Scienze Applicate) Gianna Poggesi; Patrizia Nocentini Matematica, fisica. PROGETTAZIONE

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore)

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Obiettivi di apprendimento Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Valutazione degli obiettivi di apprendimento Valutazione della competenza Conoscere i poligoni

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico LO SPAZIO e IL PIANO LE VISTE LE SEZIONI GLI SVILUPPI A. S. 2015

Dettagli

Tassellazioni del piano

Tassellazioni del piano Tassellazioni del piano Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Individuare e riconoscere proprietà di figure del piano e dello spazio. Individuare proprietà invarianti per isometrie nel piano.

Dettagli

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre

Geometria euclidea. Alessio del Vigna. Lunedì 15 settembre Geometria euclidea Alessio del Vigna Lunedì 15 settembre La geometria euclidea è una teoria fondata su quattro enti primitivi e sulle relazioni che tra essi intercorrono. I quattro enti primitivi in questione

Dettagli

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO: CENNI DI TEORIA ED ESERCIZI

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO: CENNI DI TEORIA ED ESERCIZI LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO: CENNI DI TEORIA ED ESERCIZI SPAZIO: l insieme di tutti i punti. PUNTI ALLINEATI: punti che appartengono alla stessa retta PUNTI COMPLANARI: punti che appartengono allo stesso

Dettagli

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 12

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 12 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA Lezione n 12 PARTE SECONDA GEOMETRIA SOLIDA UNA PREMESSA Diversi esperti di Didattica della Matematica ritengono che l approccio migliore, per la

Dettagli

Geometria euclidea. Alessio del Vigna

Geometria euclidea. Alessio del Vigna Geometria euclidea Alessio del Vigna La geometria euclidea è una teoria fondata su quattro enti primitivi e sulle relazioni che tra essi intercorrono. I quattro enti primitivi in questione sono il punto,

Dettagli

Partiamo da un informazione comune a tutti gli alunni della scuola italiana: La somma degli angoli interni di un triangolo è 180.

Partiamo da un informazione comune a tutti gli alunni della scuola italiana: La somma degli angoli interni di un triangolo è 180. 1 Partiamo da un informazione comune a tutti gli alunni della scuola italiana: La somma degli angoli interni di un triangolo è 180. Come giustificare questo fatto? Con delle prove sperimentali, ad esempio.

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico GEO-GIOCANDO CON TANTE SCATOLE TRA LE MANI Istituto Comprensivo

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico 1 PERCORSO SULLA FOGLIA Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe

Dettagli

Progetto Indicazioni Nazionali 2015/2016. I.C. G. Marconi Castelfranco Emilia (Modena)

Progetto Indicazioni Nazionali 2015/2016. I.C. G. Marconi Castelfranco Emilia (Modena) Progetto Indicazioni Nazionali 2015/2016 I.C. G. Marconi Castelfranco Emilia (Modena) Perimetro e area in gioco Docente: Antonella Casarini Classe: VB I.C. G. Marconi Artefatti: squadretta/goniometro,

Dettagli

Percorso su poliedri e loro sviluppi

Percorso su poliedri e loro sviluppi Percorso su poliedri e loro sviluppi Classe: III, IV e V primaria Argomento: geometria Autori: Guido Gottardi, Alberto Battaini Introduzione: cosa significa manipolare oggetti virtuali? Lavorare con solidi

Dettagli

GEOGEBRA. Nella scuola del Primo Ciclo

GEOGEBRA. Nella scuola del Primo Ciclo GEOGEBRA Nella scuola del Primo Ciclo GEOGEBRA GeoGebra è un software gratuito di matematica dinamica. In questi due incontri saranno utilizzati solo gli strumenti geometrici Con questo software è possibile

Dettagli

SPAZIO E FIGURE. classi prime scuola Primaria Rignano. Attività 1 Le scatole. Fase 1 (Collettiva)

SPAZIO E FIGURE. classi prime scuola Primaria Rignano. Attività 1 Le scatole. Fase 1 (Collettiva) SPAZIO E FIGURE classi prime scuola Primaria Rignano Attività 1 Le scatole Fase 1 (Collettiva) Ai bambini viene chiesto di portare a scuola contenitori di diverse forme e dimensioni e successivamente integriamo

Dettagli

DIEDRI. Un diedro è convesso se è una figura convessa, concavo se non lo è.

DIEDRI. Un diedro è convesso se è una figura convessa, concavo se non lo è. DIEDRI Si definisce diedro ciascuna delle due parti di spazio delimitate da due semipiani che hanno la stessa origine, compresi i semipiani stessi. I due semipiani prendono il nome di facce del diedro

Dettagli

DECLINAZIONE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA: MATEMATICA CLASSI 1 a 2 a 3 a

DECLINAZIONE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA: MATEMATICA CLASSI 1 a 2 a 3 a DECLINAZIONE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA: MATEMATICA CLASSI 1 a 2 a 3 a COMPETENZE 1. Operare con i numeri nel calcolo scritto e mentale CONOSCENZE CONTENUTI A. I numeri da 0 a 20 B. I numeri da 20 a 100

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico LA SIMILITUDINE Sperimentazione in classe di un percorso didattico

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico 1 Dentro e Fuori il Volume! LABORATORI DEL SAPERE SCIENTIFICO

Dettagli

CURRICULO VERTICALE COMPETENZE IN AMBITO LOGICO MATEMATICO. SCUOLA secondaria di secondaria di primo grado

CURRICULO VERTICALE COMPETENZE IN AMBITO LOGICO MATEMATICO. SCUOLA secondaria di secondaria di primo grado CURRICULO VERTICALE COMPETENZE IN AMBITO LOGICO MATEMATICO SCUOLA secondaria di secondaria di primo grado classe 1^ TRAGUARDI per lo sviluppo L alunno si muove con sicurezza nel calcolo con i numeri Naturali

Dettagli

Uno spazio per lo spazio.

Uno spazio per lo spazio. Uno spazio per lo spazio. Il gruppo di matematica del Laboratorio Franco Conti ha lavorato quest anno nella direzione di ripensare l insegnamento della geometria dello spazio, unendo la riflessione teorica

Dettagli

Uno spazio per lo spazio.

Uno spazio per lo spazio. Uno spazio per lo spazio. Il gruppo di matematica del Laboratorio Franco Conti ha lavorato quest anno nella direzione di ripensare l insegnamento della geometria dello spazio, unendo la riflessione teorica

Dettagli

Classifichiamo i quadrilateri Che noia! O no?

Classifichiamo i quadrilateri Che noia! O no? Classifichiamo i quadrilateri Che noia! O no? Classe II C Scuola secondaria di primo grado di Incisa I.C. Rignano-Incisa Valdarno Docente: Lucia Ciabini 12 Seminario nazionale sul curricolo verticale 07

Dettagli

I vertici e i lati di ogni poligono vengono detti rispettivamente vertici e spigoli del poliedro.

I vertici e i lati di ogni poligono vengono detti rispettivamente vertici e spigoli del poliedro. 1 I poliedri diagonale DEFINIZIONE. Un poliedro è la parte di spazio delimitata da poligoni posti su piani diversi in modo tale che ogni lato sia comune a due di essi. I poligoni che delimitano il poliedro

Dettagli

Studiare una trasformazione geometrica significa prendere in esame i cambiamenti che ha prodotto nella figura trasformata e ciò che invece

Studiare una trasformazione geometrica significa prendere in esame i cambiamenti che ha prodotto nella figura trasformata e ciò che invece Studiare una trasformazione geometrica significa prendere in esame i cambiamenti che ha prodotto nella figura trasformata e ciò che invece ha lasciato inalterato. Si chiama trasformazione geometrica un

Dettagli

IL CURRICOLO VERTICALE DI MATEMATICA

IL CURRICOLO VERTICALE DI MATEMATICA IL CURRICOLO VERTICALE DI MATEMATICA Sinossi delle competenze per ciascun grado scolastico Scuola primaria Scuola secondaria I grado Scuola secondaria II grado Operare con i numeri nel calcolo scritto

Dettagli

Introduzione all algebra

Introduzione all algebra Introduzione all algebra E. Modica http://dida.orizzontescuola.it Didattica OrizzonteScuola Espressioni letterali come modelli nei problemi Espressioni come modello di calcolo Esempio di decodifica Premessa

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico LE SIMILITUDINI Figure con la stessa forma e dimensioni diverse:

Dettagli

Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali?

Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali? Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali? Enrico Schlesinger Laboratorio FDS Milano, 13 novembre, 2013 Decorazioni Alhambra Escher Sky and water

Dettagli

Argomento interdisciplinare

Argomento interdisciplinare Pag. 20 Nomenclatura geometrica (colonna n 4) Da pag. 154 a pag. 164 Sviluppo solidi Argomento interdisciplinare Tecnologia-Matematica 1 Sono corpi TRIDIMENSIONALI, aventi cioè tre dimensioni: 1. Lunghezza

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico Corpo Arte Geometria Docenti: Moracchioli Stefania e Tarantola

Dettagli

Scuole italiane all estero (Calendario australe) 2007 Suppletiva QUESITO 1

Scuole italiane all estero (Calendario australe) 2007 Suppletiva QUESITO 1 www.matefilia.it Scuole italiane all estero (Calendario australe) 2007 Suppletiva QUESITO 1 Si vuole che delle due radici dell equazione x 2 + 2(h + 1)x + m 2 h 2 = 0 una risulti doppia dell altra. Quale

Dettagli

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO

LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO LA GEOMETRIA ELLO SPAZIO 1 alcola l area e il perimetro del triangolo individuato dai punti A ; 0; 4, ; 1; 5 e 0; ;. ( ) ( ) ( ) 9 ; + 6 Stabilisci se il punto A ( 1;1; ) appartiene all intersezione dei

Dettagli

C = d x π (pi greco) 3,14. d = C : π (3,14) r = C : (π x 2)

C = d x π (pi greco) 3,14. d = C : π (3,14) r = C : (π x 2) circonferenza rettificata significa messa su una retta è un segmento che ha la stessa lunghezza della circonferenza formule: C = d x π (pi greco) 3,14 d = C : π (3,14) r = C : (π x 2) area del cerchio

Dettagli

SCIENZE MATEMATICHE. Finalità educative Area scientifico-tecnologica

SCIENZE MATEMATICHE. Finalità educative Area scientifico-tecnologica SCIENZE MATEMATICHE Finalità educative Area scientifico-tecnologica L alunno alla fine del primo ciclo dovrà essere in grado di: 1. Riflettere con spirito critico per poi affrontare in modo logico i vari

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico IL LAVORO DESCRITTO IN QUESTA PRESENTAZIONE E INERENTE ALL A.S.

Dettagli

Le figure solide. Due rette nello spaio si dicono sghembe se non sono complanari e non hanno alcun punto in comune.

Le figure solide. Due rette nello spaio si dicono sghembe se non sono complanari e non hanno alcun punto in comune. Le figure solide Nozioni generali Un piano nello spazio può essere individuato da: 1. tre punti A, B e C non allineati. 2. una retta r e un punto A non appartenente ad essa. 3. due rette r e s incidenti.

Dettagli

Laboratori del. Sapere Scientifico

Laboratori del. Sapere Scientifico ISTITUTO TECNICO CATTANEO SAN MINIATO (PI) Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Sapere

Dettagli

Una figura in due parti

Una figura in due parti Una figura in due parti Equiestensione per somma di parti congruenti: triangolo, trapezio Isoperimetria Trasformazioni: Rotazione Argomentazione Indicazioni e note da UMI 2001 - I numeri, - Lo spazio e

Dettagli

Si chiamano poligoni regolari quei poligoni che sono equilateri ed equiangoli.

Si chiamano poligoni regolari quei poligoni che sono equilateri ed equiangoli. 6.4 I poligoni regolari Si chiamano poligoni regolari quei poligoni che sono equilateri ed equiangoli. Poligoni regolari: triangolo equilatero; quadrato; pentagono regolare; esagono regolare; ettagono

Dettagli

Test di Matematica di base

Test di Matematica di base Test di Matematica di base Geometria Il rapporto tra la superficie di un quadrato e quella di un triangolo equilatero di eguale lato è a. 4 b. 4 d. [ ] Quali sono le ascisse dei punti della curva di equazione

Dettagli

ATTIVITAÁ SULLE COMPETENZE

ATTIVITAÁ SULLE COMPETENZE 1 ATTIVITAÁ SULLE COMPETENZE I RIBALTAMENTI NON SEMPRE SONO... PERICOLOSI! Scopo dell'attivitaá Individuare l'importanza delle trasformazioni geometriche isometriche e consolidare le competenze relative

Dettagli

Geometria euclidea dello spazio Presentazione n. 5 Poliedri Prof. Daniele Ippolito Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Pistoia

Geometria euclidea dello spazio Presentazione n. 5 Poliedri Prof. Daniele Ippolito Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Pistoia Geometria euclidea dello spazio Presentazione n. 5 Poliedri Prof. Daniele Ippolito Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Pistoia Poliedri Un poliedro è un solido delimitato da una superficie formata da

Dettagli

E F G H I

E F G H I ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria a.s. 2014 / 2015 PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 5^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1

Dettagli

MATEMATICA - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino

MATEMATICA - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino MATEMATICA - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino TRAGUARDI per lo sviluppo delle COMPETENZE Al termine della classe PRIMA l alunno L alunno si muove nel calcolo

Dettagli

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO - SCUOLA SECONDARIA I

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO - SCUOLA SECONDARIA I IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO - SCUOLA SECONDARIA I MATEMATICA Classe PRIMA secondaria 1 COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE IL NUMERO - Utilizzare in modo corretto le tecniche, le procedure

Dettagli

Laboratorio di informatica

Laboratorio di informatica Laboratorio di informatica GEOMETRIA DELLO SPAZIO Introduzione a Geogebra 3D La versione 5 di Geogebra prevede anche la possibilità di lavorare in ambiente 3D. Basta aprire Visualizza - Grafici 3D: sullo

Dettagli

PNI QUESITO 1 QUESITO 2

PNI QUESITO 1 QUESITO 2 www.matefilia.it PNI 0014 QUESITO 1 Per il teorema dei seni risulta: = da cui sen α = Quindi α = arcsen ( ) che porta alle due soluzioni: α 41,810 41 49 α 138 11 QUESITO I poliedri regolari (solidi platonici)

Dettagli

I TRIANGOLI. Esistono vari tipi di triangoli che vengono classificati in base ai lati e agli angoli.

I TRIANGOLI. Esistono vari tipi di triangoli che vengono classificati in base ai lati e agli angoli. I TRIANGOLI Il triangolo è un poligono formato da tre angoli o vertici e da tre lati. Il triangolo è la forma geometrica con il minor numero di lati perché tre è il numero minimo di lati con cui si può

Dettagli

C.R.S.E.M Dipartimento di Matematica e Informatica. Cagliari. LABORATORIO: (dal piano al solido:costruzione di un cubo) Gestione laboratorio alunni

C.R.S.E.M Dipartimento di Matematica e Informatica. Cagliari. LABORATORIO: (dal piano al solido:costruzione di un cubo) Gestione laboratorio alunni C.R.S.E.M Dipartimento di Matematica e Informatica. Cagliari LABORATORIO: (dal piano al solido:costruzione di un cubo) Gestione laboratorio alunni (5^ primaria -1^ secondaria 1 grado) Saperi da costruire

Dettagli

Triangoli equilateri e parabole

Triangoli equilateri e parabole Triangoli equilateri e parabole Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Realizzare semplici costruzioni di luoghi geometrici. Risolvere semplici problemi riguardanti rette, circonferenze, parabole.

Dettagli

Le proprietà dei poligoni regolari. La similitudine tra figure piane. Il contenuto delle schede della sezione C e della scheda D1.

Le proprietà dei poligoni regolari. La similitudine tra figure piane. Il contenuto delle schede della sezione C e della scheda D1. D3 Le piramidi Che cosa imparerai Che cosa devi sapere Imparerai a costruire vari tipi di piramidi e ne scoprirai un importante proprietà. Le proprietà dei poligoni regolari. La similitudine tra figure

Dettagli

Mediatori didattici. 1) Insiemi ed elementi di un insieme Rappresentazione degli insiemi Sottoinsiemi Operazioni con gli insiemi

Mediatori didattici. 1) Insiemi ed elementi di un insieme Rappresentazione degli insiemi Sottoinsiemi Operazioni con gli insiemi ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERESARA GAZOLDO PIUBEGA SCUOLA SECONDARIA DI PIUBEGA Anno scolastico 2014-2015 PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSE III A Destinatari: alunni classe III Traguardo formativo generale:

Dettagli

SPAZIO E FIGURE: ROMPIAMO LE SCATOLE

SPAZIO E FIGURE: ROMPIAMO LE SCATOLE SPAZIO E FIGURE: ROMPIAMO LE SCATOLE 1) Procurati una scatola vuota e bada che sia richiusa bene. Apri i lati necessari ad ottenere il suo sviluppo. Quanti lati è necessario aprire come minimo? 2) Lavora

Dettagli

Dal mondo 3D al mondo 2D

Dal mondo 3D al mondo 2D Dal mondo 3D al mondo 2D «La geometria prende le mosse dall esperienza spaziale, visiva e tattile (vedere e toccare gli oggetti), o anche motoria (noi ci muoviamo tra gli oggetti e li spostiamo). Il primo

Dettagli

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE LA SIMMETRIA ASSIALE Definizione: il simmetrico P di un punto P, rispetto alla simmetria assiale di asse r gode delle seguenti proprietà: P e P sono equidistanti da r e il

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico LABORATORIO SUI TRIANGOLI PERCORSO DI GEOMETRIA CON ATTIVITÀ LABORATORIALI

Dettagli

preconoscenze e di eventuali misconoscenze.

preconoscenze e di eventuali misconoscenze. - Discussioni collettive e attività grafiche per la rilevazione delle preconoscenze e di eventuali misconoscenze. - Attività ludiche con cubetti in legno e in cartoncino: gioco libero di costruzione, gioco

Dettagli

Laboratori per un curricolo verticale di matematica - ambito spazio e figure - poligoni regolari e tassellazione del piano

Laboratori per un curricolo verticale di matematica - ambito spazio e figure - poligoni regolari e tassellazione del piano Laboratori per un curricolo verticale di matematica - ambito spazio e figure - poligoni regolari e tassellazione del piano Scuole Infanzia Staccia Buratta e Il Giglio Anno/classe Contenuti Attività Metodo

Dettagli

Terzo incontro 5 marzo 2017 Pietro Di Martino

Terzo incontro 5 marzo 2017 Pietro Di Martino Terzo incontro 5 marzo 2017 Pietro Di Martino pietro.dimartino@unipi.it Il riconoscimento di indicatori di competenza Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Livello 5-2016 Livello 5-2016 7 su

Dettagli

I solidi. Un solido è una parte di spazio delimitata da una superficie chiusa. I solidi delimitati da poligoni vengono chiamati poliedri.

I solidi. Un solido è una parte di spazio delimitata da una superficie chiusa. I solidi delimitati da poligoni vengono chiamati poliedri. I solidi Un solido è una parte di spazio delimitata da una superficie chiusa. I solidi delimitati da poligoni vengono chiamati poliedri. I solidi che hanno superfici curve vengono chiamati solidi rotondi.

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico DALLA REALTÀ AL MODELLO GEOMETRICO Un approccio operativo all

Dettagli

La piramide. BM 3 teoria pag ; esercizi 52 71, pag

La piramide. BM 3 teoria pag ; esercizi 52 71, pag La piramide. BM teoria pag. 4-49; esercizi 52 71, pag.120-127 Ricorda: I poliedri: sono solidi ottenuti accostando dei poligoni in modo da racchiudere parti di spazio limitate, essi si dividono in prismi

Dettagli

Scuola Secondaria di primo grado di Legnaro e Polverara CURRICOLO di MATEMATICA. CLASSE PRIMA Obiettivi di apprendimento disciplinari NUMERI

Scuola Secondaria di primo grado di Legnaro e Polverara CURRICOLO di MATEMATICA. CLASSE PRIMA Obiettivi di apprendimento disciplinari NUMERI Scuola Secondaria di primo grado di Legnaro e Polverara CURRICOLO di MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze CLASSE PRIMA Obiettivi di apprendimento NUMERI Contenuti L alunno si muove con

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) Operare con i numeri nel calcolo scritto e mentale Leggere e scrivere numeri naturali in cifre e lettere. Contare in senso progressivo e regressivo. Raggruppare,

Dettagli

LE FIGURE PIANE CON GLI OCCHI DEI BAMBINI

LE FIGURE PIANE CON GLI OCCHI DEI BAMBINI LE FIGURE PIANE CON GLI OCCHI DEI BAMBINI Monica Falleri CLASSE V a.s. 2014-15 METODOLOGIA LABORATORIALE che utilizza il PROBLEMA come MOTORE dell ESPLORAZIONE, della SCOPERTA, della COSTRUZIONE DI CONOSCENZA

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA INDIRIZZO FINALITA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SAPERI ESSENZIALI NUCLEI FONDANTI COMPETENZE MINIME LICEO SCIENTIFICO BIENNIO PRIMO ANNO Promuovere le facoltà sia intuitive sia logiche Educare

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina. ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria MATEMATICA

ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina. ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria MATEMATICA ISTITUTO COMPRENSIVO VOLPI Cisterna di Latina ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Piano di Lavoro per classi parallele Scuola Primaria PROGRAMMAZIONE CLASSI SECONDE MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI REPUBBLICA ITALIANA ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

Apprendere insieme. Antonio Blotti e Francesco Giovannetti

Apprendere insieme. Antonio Blotti e Francesco Giovannetti Apprendere insieme Antonio Blotti e Francesco Giovannetti L idea Il progetto del Nucleo di Ricerca Didattica di Trieste La Matematica dei ragazzi: scambi di esperienza tra coetanei mostra che le metodologie

Dettagli

Introduzione. Nome. per la geometria. per le frazioni

Introduzione. Nome. per la geometria. per le frazioni Introduzione Questo volume contiene una serie di esercizi per gli alunni della scuola elementare dalla classe terza in poi, che mirano a consolidare i concetti matematici di base di geometria e di algebra

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI REPUBBLICA ITALIANA ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico DISEGNIAMO I NUMERI Costruzione e rappresentazione dei numeri

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico 1 Istituto Comprensivo di Greve in Chianti Scuola primaria G.Bucciolini

Dettagli

POTENZIAMENTO VISUO-SPAZIALE

POTENZIAMENTO VISUO-SPAZIALE POTENZIAMENTO VISUO-SPAZIALE Spunti ricavati dalla bozza (fornita da Marta) per potenziare le carenze visuo-spaziali di alunni di seconda media Docente Gisella Maculan Obiettivo : Con questa sezione si

Dettagli

LE ALTEZZE. Sandra Taccetti, Antonio Moro, Classe quarta o quinta delle scuola primaria

LE ALTEZZE. Sandra Taccetti, Antonio Moro, Classe quarta o quinta delle scuola primaria LE ALTEZZE Sandra Taccetti, Antonio Moro, 2013 Classe quarta o quinta delle scuola primaria 1. Oggi misuriamo le nostre altezze: esperienza in classe con l uso del metro e dei grafici (già fatta lo scorso

Dettagli

Area geometrica: lo spazio e le figure

Area geometrica: lo spazio e le figure Area geometrica: lo spazio e le figure Traguardi di competenza: Conosce i principali elementi geometrici, li confronta e li analizza; Individua le strategie appropriate per risolvere problemi; Possiede

Dettagli

ANALISI MATEMATICA DEI POLIEDRI ARCHIMEDEI

ANALISI MATEMATICA DEI POLIEDRI ARCHIMEDEI ANALISI MATEMATICA DEI POLIEDRI ARCHIMEDEI Ho affermato che le matematiche sono molto utili per abituare la mente a un raziocinio esatto e ordinato; con ciò non è che io creda necessario che tutti gli

Dettagli

COMPETENZA GEOMETRICA. Descrittori Classe I - Scuola Primaria.

COMPETENZA GEOMETRICA. Descrittori Classe I - Scuola Primaria. COMPETENZA GEOMETRICA Macroindicatori di conoscenze/abilità Esplorazione, descrizione e rappresentazione dello spazio Descrittori dei traguardi per lo sviluppo della competenza geometrica Uscita scuola

Dettagli

Sapreste dire che cosa sono vertice, spigolo e faccia di un poliedro? Indicatelo negli appositi spazi della figura sottostante:

Sapreste dire che cosa sono vertice, spigolo e faccia di un poliedro? Indicatelo negli appositi spazi della figura sottostante: Laboratorio formazione primaria.. 2008-2009 1. SSERVZINE DI LIEDRI sservate le costruzioni presenti in sala, realizzate con tessere colorate. In generale le costruzioni in cui le tessere si incastrano

Dettagli

ANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE - PROBLEMA

ANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE - PROBLEMA ANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE - PROBLEMA

Dettagli

Esame di Stato di Liceo Scientifico Corso di Ordinamento

Esame di Stato di Liceo Scientifico Corso di Ordinamento Corso di Ordinamento Soluzione dei Temi di Matematica proposti nella Sessione Ordinaria 006 Sessione Ordinaria 006 Corso di Ordinamento Sommario Problema Punto a) Punto b) Punto c) Punto Finale 4 Problema

Dettagli

scuola in atto Classe terza Riepiloghiamo Nicoletta Passera

scuola in atto Classe terza Riepiloghiamo Nicoletta Passera Classe terza Riepiloghiamo Nicoletta Passera Percorso didattico Premessa Il presente articolo, penultimo nel percorso proposto in questo anno scolastico, non intende affrontare un contenuto specifico tra

Dettagli

E F G H I 2. 4.

E F G H I 2. 4. ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria a.s. 2014/15 PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 4^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3

Dettagli

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi )

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi ) Costruzioni geometriche. (Teoria pag. 81-96, esercizi 141-153 ) 1) Costruzione con squadra e riga. a) Rette parallele. Ricorda: due rette sono parallele quando.... oppure quando hanno la stessa. Matematicamente

Dettagli

I poliedri SMS E. MAJORANA ROMA CLASSI 3F 3 H

I poliedri SMS E. MAJORANA ROMA CLASSI 3F 3 H I poliedri SMS E. MAJORANA ROMA CLASSI 3F 3 H Cosa è un poliedro? Definizioni: Un poliedro è la parte di spazio delimitata da poligoni posti su piani diversi in modo tale che ogni lato sia comune a due

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico Dai polimini al calcolo della superficie Classe Quinta Obiettivi

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI. Classe Microcompetenze specifiche Metodologia Contenuti Verifica

CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI. Classe Microcompetenze specifiche Metodologia Contenuti Verifica CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI ASSE CULTURALE: MATEMATICO DISCIPLINA: MATEMATICA TEMATICA PORTANTE: NUMERO Classe Microcompetenze specifiche Metodologia Contenuti Verifica Classe

Dettagli

Istruzioni. Ecco gli argomenti che ti chiediamo di ripassare:

Istruzioni. Ecco gli argomenti che ti chiediamo di ripassare: Matematica La matematica rappresenta una delle materie di base dei vari indirizzi del nostro Istituto e, anche se non sarà approfondita come in un liceo scientifico, prevede comunque lo studio di tutte

Dettagli

piastrelle piastrelle piastrelle

piastrelle piastrelle piastrelle Perché le celle delle api hanno una struttura esagonale regolare? Università delle Liberetà 2008 09 appunti di marinella bassi 1 2 Il tessuto di molti vegetali e il pigmento della retina nei nostri occhi

Dettagli

FIGURE SOLIDE OSSERVANDO LE FIGURE DELLO SPAZIO CHE CI CIRCONDANO NOTIAMO CHE:

FIGURE SOLIDE OSSERVANDO LE FIGURE DELLO SPAZIO CHE CI CIRCONDANO NOTIAMO CHE: FIGURE SOLIDE OSSERVANDO LE FIGURE DELLO SPAZIO CHE CI CIRCONDANO NOTIAMO CHE: IL CUBO IL PARALLELEPIPEDO LA PIRAMIDE HANNO LA SUPERFICIE COSTITUITA DA POLIGONI (QUADRATO, RETTANGOLO, TRIANGOLO) E PRENDONO

Dettagli

Parallele e perpendicolari

Parallele e perpendicolari Parallele e perpendicolari classe 4A scuola Don Milani a.s. 2015/16 Insegnante: Riili Silvia Elementi che hanno caratterizzato il percorso: Didattica laboratoriale -Attività manipolative con materiale

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017 CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017 AREA MATEMATICO SCIENTIFICO - TECNOLOGICA Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale con i numeri naturali.

Dettagli

MESSA A PUNTO DI UNA SITUAZIONE A-DIDATTICA

MESSA A PUNTO DI UNA SITUAZIONE A-DIDATTICA MESSA A PUNTO DI UNA SITUAZIONE A-DIDATTICA Una situazione a-didattica è una situazione che mette l allievo in un conflitto cognitivo con la conoscenza, costringendolo a costruirsi modelli revisionali.

Dettagli