FOOD RECYCLE TEAM FOOD RECYCLE
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- Monica Bertolini
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1 FOOD RECYCLE La grande distribuzione tende a smaltire, come rifiuti, una buona parte delle eccedenze alimentari; ad esempio, i prodotti freschi e freschissimi, sono scartati e gettati in quanto prossimi alla scadenza o invendibili perché, come la frutta o gli ortaggi, non sono "perfetti". Abbiamo, quindi, pensato di creare un piattaforma web in grado di mettere in contatto, tramite noi, i centri della grande distribuzione con le associazioni del terzo settore che si occupano di aiutare le persone indigenti. Le associazioni creeranno, tramite la piattaforma, una rete solidale in grado di recuperare dal supermercato, a loro più prossimo, le eccedenze alimentari, in tempi ridotti, senza ulteriore perdita di materie prime. Questo comporterà una riduzione dei rifiuti con vantaggi per la collettività e garantirà al supermercato di usufruire di una riduzione degli oneri fiscali (principalmente, il non pagamento dell'iva per i prodotti donati e una riduzione sulla T.A.R.I. come stabilito dalla legge 166/2016). Nostri clienti, inizialmente, saranno: 1) i supermercati e 2) le associazioni 1. I supermercati verseranno, alla nostra società, una quota proporzionale a quanto riusciranno a risparmiare con le donazioni; 2. le associazioni verseranno una quota fissa mensile che permetterà loro di usufruire delle materie prime per la preparazione dei pasti, della possibilità di fare rete e di organizzare al meglio i turni di volontariato,al fine di garantire un aiuto giornaliero alle persone indigenti. I singoli cittadini, inoltre, tramite la piattaforma, potranno contattare le associazioni a loro più vicine ed elargire cibo, indumenti, libri ecc. Lo scopo finale è quello di aiutare le persone che vivono per strada, ma anche le famiglie in momentaneo stato di bisogno e, allo stesso tempo, potremmo ridurre i rifiuti che vengono prodotti e smaltiti dalla grande distribuzione. Se il nostro interesse principale sono gli alimenti del settore fresco e freschissimo, la nostra visione di scalabilità prevede, però, di occuparci, entro la fine del 2018, anche della raccolta e redistribuzione dello scatolame dalla GDO oltre che della donazione dei farmaci da parte delle farmacie e parafarmacie (siamo in attesa del decreto attuativo). Stiamo, inoltre, contattando le aziende agricole BIOLOGICHE, attive sul territorio laziale: tramite noi potranno avere un contatto con i supermercati locali, garantendo al consumatore finale prodotti di qualità a prezzi inferiori alla media, riducendo quindi la filiera, ma aumentando anche il proprio giro di affari. Creeranno, anche in tal caso, una rete in grado di discutere e risolvere, a livello regionale, i problemi che possono interessare tutta la categoria. Come per i supermercati, le eccedenze prodotte dalle aziende agricole, potranno essere donate alle associazioni che provvederanno alla raccolta e ridistribuzione di frutta e verdura. 1
2 Analisi dei competitors Abbiamo valutato alcune organizzazioni, come Banco alimentare o Amici della solidarietà che si rivolgono, come noi, alle associazioni del terzo settore e abbiamo, inoltre, considerato una società come MYFOODY che, invece, opera tramite una app promuovendo, tra i privati, i prodotti in scadenza, che alcuni supermercati mettono in vendita sottocosto. Rispetto a Banco Alimentare ed Amici della Solidarietà la raccolta e la redistribuzione delle materie prime dai supermercati, nel nostro caso, verrà attuata direttamente dalle associazioni nostre clienti, che tramite la nostra piattaforma potranno creare una rete solidale Vantaggi: La disponibilità immediata dei prodotti; l assenza di ulteriori passaggi intermedi tra la raccolta e la redistribuzione che impedisce agli alimenti di deteriorarsi ulteriormente, con una notevole riduzione dello spreco delle materie prime; la riduzione della produzione di rifiuti da parte del supermercato donatore che potrà usufruire degli sgravi fiscali. Rispetto a MYFOODY che, opera però nel settore dell e-commerce, ma, come noi, non esegue la raccolta diretta degli alimenti, garantiremo, da una parte, di aiutare, tramite le associazioni nostre clienti, le persone indigenti (senza fissa dimora o famiglie in stato di difficoltà) e dall altra, assicureremo al supermercato, grazie alla rete di solidarietà creata dalle organizzazioni, lo smaltimento completo delle eccedenze e, quindi, la possibilità di usufruire degli incentivi fiscali. Contatti con i clienti Attualmente stiamo prendendo contatti con la GDO e con le associazioni usando mezzi tradizionali: face to face, telefono ed . A breve, creeremo una pagina Facebook per contattare le organizzazioni del terzo settore che usano, abitualmente, questo social network per farsi conoscere dai cittadini. Fabbisogno della start-up La fase successiva prevede la creazione di una piattaforma web, che sarà uno strumento di comunicazione tra noi e la grande distribuzione, tra noi e le associazioni e tra le stesse organizzazioni. Per: la realizzazione della piattaforma; le spese di registrazione del marchio; le spese di gestione (affitto, utenze, spese legali e per il commercialista) abbiamo stimato una cifra iniziale pari a euro. 2
3 Piattaforma Noi svolgeremo il ruolo di intermediari tra i supermercati e le associazioni, tramite la piattaforma che consentirà: alle organizzazioni, nostre clienti, di comunicare tra loro, per fare rete, di contattarci direttamente oltre ad essere contatti da noi; ai supermercati di indicarci le eccedenze giornaliere e di stabilire con loro l orario migliore per la raccolta dei viveri; ai privati cittadini di individuare le associazioni a loro più prossime dove poter elargire cibo, indumenti, libri ecc. Non sarà possibile al supermercato avere un contatto diretto con le organizzazioni; abbiamo, anzi, considerato di inserire nel contratto, che andremo a stipulare con i centri della grande distribuzione, una clausula, che impedisca loro, finché saranno nostri clienti, di stringere accordi privati con le associazioni presenti nella piattaforma. La violazione, da parte del supermercato, di tale vincolo comporterebbe il pagamento di una penale. Zona di sviluppo del progetto Entro la fine del 2017 vorremmo riuscire a coinvolgere, almeno, una catena di supermercati nella città di Roma; ciò significa 70 supermercati, circa, con metratura media di 450 mq. Contemporaneamente, dovremmo avere almeno il doppio delle associazioni del terzo settore iscritte al servizio, così da garantire con un rapporto di 2:1, lo smaltimento delle eccedenze. Entro la fine del 2018 vorremmo espandere il servizio a tutto il Lazio e riuscire, inoltre, a coinvolgere anche un altra catena di supermercati con la conseguente acquisizione, come clienti, di altre associazioni al fine di mantenere il rapporto 2:1 (associazioni:supermercati). Pensiamo che dopo una valutazione iniziale le catene di supermercati potrebbero essere interessate a estendere le donazioni in tutte le Regioni in cui sono presenti, in funzione anche delle riduzioni percentuali della T.A.R.I. che ogni Comune potrà applicare. Attualmente stiamo valutando di partire da Roma e dalla Regione Lazio, in quanto conosciamo meglio le problematiche legate al territorio, emerse,soprattutto, nell'ultimo periodo, ma, come già evidenziato, l'emergenza rifiuti colpisce tutto il Paese pertanto speriamo di estendere per quanto possibile il progetto a tutta Italia. Per quanto riguarda la Capitale i dati più recenti, come riferito dal nuovo Assessore all'ambiente, la Dottoressa Montanari, indicano una produzione annua di rifiuti pari a 1 milione e 800 mila tonnellate. Trasformare, almeno in parte, questi scarti in una risorsa è interesse comune. Stiamo, inoltre, considerando la possibilità, dopo il primo anno di attività, di partecipare a dei bandi Europei per ottenere dei finanziamenti; vorremmo estendere, infatti, il servizio anche ad altri Paesi Europei. 3
4 Numero di dipendenti previsto TEAM FOOD RECYCLE Per garantire un adeguato servizio abbiamo previsto l assunzione di un dipendente part-time alla fine del primo anno che possa aiutarci nelle mansioni di tipo amministrativo, per arrivare ad assumere nel secondo anno, almeno, altre due persone, part-time, che dovranno aiutarci con il servizio di customer service, che offriremo ai nostri clienti. Durante il terzo anno prevediamo di assumere, altri quattro dipendenti, sempre part-time, per poter assicurare, soprattutto durante le fasce orarie in cui avverrà la raccolta alimentare dai supermercati, la miglior assistenza possibile. Le entrate Abbiamo stimato che entro la fine del 2017 le entrate saranno pari a euro. Tale ammontare sarà versato per il 60 % dalla GDO, che pagherà con una percentuale su quanto riuscirà a risparmiare sull IVA per i prodotti donati e sullo smaltimento dei rifiuti, mentre la cifra restante, ci verrà corrisposta dalle associazioni alle quali chiederemo, anche direttamente, tramite la piattaforma, una quota fissa mensile(potranno avere una riduzione dei costi scegliendo un abbonamento, al servizio, semestrale o annuale) Riteniamo che essendo piccole organizzazioni in grado di sfamare circa 70 persone a settimana, per lo più nel weekend, saranno favorevoli al pagamento di una cifra che è ben inferiore a quanto spendono settimanalmente (a Roma alcune associazioni, con cui siamo in contatto, sono costrette a fare una colletta tra i volontari per poter garantire ai senza tetto un pasto caldo). Impatto Diretto: sulle associazione del terzo settore che avranno a disposizione quotidianamente delle materie prime per il sostentamento delle persone disagiate e potranno creare rete organizzando meglio i turni di raccolta e ridistribuzione, oltre a quelli di volontariato; insieme potranno, inoltre, noleggiare dei furgoni per trasportare le eccedenze e avranno l opportunità di farsi conoscere dai privati cittadini che potranno così fare libere donazioni; sui centri della grande distribuzione che risparmieranno per smaltire i rifiuti e potranno, inoltre, risparmiare sull IVA presente sui prodotti donati; Indiretto: sugli utenti finali delle organizzazioni, quindi, persone senza fissa dimora o famiglie in stato di difficoltà; riduzione della produzione di rifiuti e quindi riduzione dello smaltimento dei rifiuti con un vantaggio per la cittadinanza non solo in termini economici, ma con un netto miglioramento della qualità della vita. 4
5 Promozione Per farci conoscere dai clienti utilizzeremo i canali già citati: face to face; telefono; . Ci rivolgeremo alle associazioni del terzo settore anche tramite Facebook, un mezzo da loro molto utilizzato. La stessa piattaforma web, sarà un mezzo, oltre che di comunicazione e di intermediazione, di promozione del nostro servizio nei confronti della collettività; i privati, infatti, tramite la piattaforma conosceranno l iniziativa e potranno entrare in contatto con le associazioni a loro più vicine a cui potranno fare delle donazioni. Abbiamo intenzione di promuovere, non solo il servizio da noi offerto, ma anche la legge 166/16 e la lotta allo spreco con corsi che si terranno presso le scuole primarie del territorio e presso le Biblioteche Comunali al fine di coinvolgere le famiglie che potranno partecipare ad incontri relativi, ad esempio, a: la spesa intelligente; corsi di cucina antispreco (ad esempio su come riutilizzare gli avanzi ecc.); come effettuare la raccolta differenziata; come riutilizzare tappi, bottiglie ecc. Il Monitoraggio I risultati verranno monitorati su: numero di utenti finali( senzatetto, famiglie disagiate ecc.) che ogni mese le singole associazioni riusciranno a sfamare; merce recuperata e ridistribuita. Questi parametri permetteranno nel corso, già, del primo anno di verificare l effettivo impatto sociale ed ambientale della start up. 5
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