ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. Prof. Alberto Pasquale

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1 ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO Prof. Alberto Pasquale

2 Programma 1. Elementi di economia e organizzazione aziendale 2. Contabilità e bilancio 3. Finanza aziendale 4. Sistemi di programmazione e controllo 5. Strategia d impresa 6. Pianificazione e Business Plan 7. Gestione delle risorse umane 8. Marketing 9. Comunicazione aziendale 10. Supply Chain 11. Le PMI 12. Spettacolo e Project Management 13. L ideazione e l attivazione 14. La pianificazione del progetto 15. L attuazione del progetto 16. Le fasi finali del progetto 17. Alcune tipologie contrattuali 18. Cinema e credito d imposta Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 2

3 Bibliografia Fabio Antoldi (2012) Economia e organizzazione aziendale Introduzione al governo delle imprese (seconda edizione) McGraw-Hill Lucio Argano, (2011) La gestione dei progetti di spettacolo (settima edizione) Franco Angeli Alberto Pasquale (2012) Investire nel cinema Il Sole 24 Ore Alberto Pasquale (2015) Slides mostrate a lezione Sito docente Sapienza NB: stesso programma per frequentanti e non frequentanti Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 3

4 Esami Primi due appelli scritti, con eventuali domande di verifica all atto della verbalizzazione Date: 11 giugno ore 9.00, scritto 25 giugno ore 9.00, scritto 9 luglio ore 9.00, orale Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 4

5 1 ELEMENTI DI ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 5

6 Che cos è l impresa? La natura e il fine dell impresa Le variabili organizzative e l assetto I principi di governo delle imprese Le principali classificazioni delle imprese Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 6

7 La natura e il fine economici dell impresa Al fine di soddisfare i molteplici bisogni individuali e collettivi connessi alla vita umana, le persone singolarmente oppure variamente organizzate svolgono numerose e diverse attività. Fra queste attività ci sono quelle che permettono loro di rendere disponibili quei prodotti (beni fisici o servizi) di cui avvertono la necessità. Attività economica: l insieme delle operazioni finalizzate alla produzione o al consumo di beni economici. Beni economici: beni utili a soddisfare i bisogni delle persone e scarsi (non disponibili illimitatamente). Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 7

8 Gli istituti economici Quando l attività economica è svolta attraverso realtà: Organizzate Autonome Durature Si è in presenza di istituti economici: Famiglie Amministrazioni pubbliche Enti non profit Imprese Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 8

9 L istituto impresa Le imprese rappresentano una classe fondamentale di istituti economici. L istituto impresa si caratterizza per la specializzazione in quella parte di attività economica che si manifesta attraverso la produzione e vendita sul mercato di prodotti, siano essi beni fisici oppure servizi. Per fare ciò, l impresa combina e impiega le risorse disponibili e le trasforma al fine di realizzare prodotti di maggiore utilità e valore, da collocare sul mercato per soddisfare i bisogni dei clienti. Il processo di produzione, dunque, genera ricchezza, poiché accresce il valore finale dell output rispetto a quello dell input impiegato. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 9

10 Cos è l impresa? L impresa è un istituto economico che svolge attività di produzione e vendita sul mercato di prodotti atti a soddisfare i bisogni dei clienti. Tale attività si svolge innanzitutto attraverso la combinazione di risorse di diversa natura e quindi con la loro trasformazione, al fine di realizzare prodotti da collocare sul mercato. L impresa può essere dunque analizzata anche come combinazione di fattori produttivi, fra i quali rivestono un ruolo fondamentale il lavoro e il capitale (condizioni primarie di produzione). Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 10

11 Qual è l oggetto di analisi dell economia aziendale? L economia aziendale studia l ordine economico degli istituti umani, ovvero delle organizzazioni che svolgono attività economica. Per definire tale ordine economico si utilizza comunemente il termine azienda, sostantivo che dà appunto il nome a questa disciplina. L economia aziendale rileva, analizza e descrive tutte le operazioni pertinenti alle condizioni di produzione e, in generale, allo svolgimento dell attività economica: Trasformazione fisico-tecnica Negoziazione di beni e servizi Organizzazione Rilevazione e informazione Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 11

12 L impresa è un sistema L impresa è un sistema in quanto è costituita da diversi elementi, legati da relazioni di interdipendenza e combinati tra loro per il raggiungimento di obiettivi prefissati. In particolare, l impresa è un sistema di tipo aperto, dinamico e complesso perché: scambia input e output con l ambiente in cui opera modifica continuamente la sua configurazione è costituito da un numero elevato di variabili, tra loro fortemente e variamente correlate. È anche un sistema unitario: un corpo organico, unico e unito (mosso da un fine comune) Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 12

13 Un attore sociale responsabile L impresa si relaziona continuamente con un ambiente costituito da numerosi attori. Essa è dunque chiamata a partecipare alla vita del sistema sociale entro cui è inserita. Questa dimensione sociale dell impresa fa sì che si possano identificare diverse categorie di stakeholder, soggetti che risultano portatori di interesse nei confronti suoi e delle sue attività. La responsabilità sociale dell impresa intende sottolineare la necessità (e la convenienza) per l impresa di tenere conto degli interessi di tali stakeholder nelle sue scelte e azioni, andando al di là dei semplici obblighi giuridici. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 13

14 Impresa e stakeholder Stakeholder primari Stakeholder secondari Comunità locale Fornitori Proprietari Gruppi di opinione Clienti Media IMPRESA Gruppi di consumatori Società civile Dipendenti Sindacati Concorrenti Gruppi ambientalisti Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 14

15 Principi base Affinché le imprese possano risultare durature, il soggetto economico deve osservare due fondamentali principi di governo: 1. il principio di economicità, che attiene alla natura strettamente economica dell impresa; 2. il principio del contemperamento degli interessi, che fa riferimento al fine per cui l impresa è stata costituita e opera, cioè il soddisfacimento del complesso degli interessi economici istituzionali (non solo il profitto): in part. Clientela e Prestatori di lavoro Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 15

16 Il principio di economicità Equilibrio reddituale (Ricavi > Costi) Equilibrio monetario (Entrate > Uscite) Livello accettabile di: efficienza (max risultato min sprechi) flessibilità (adeguamento ai cambiamenti) Congruità dei prezzi dei fattori acquisiti e dei prodotti venduti (in part. retribuzione lavoro e remunerazione capitale) Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 16

17 L assetto organizzativo L impresa è un sistema complesso e richiede di essere: Ordinata nelle sue attività economiche Coordinata nelle sue varie componenti Regolata nel suo funzionamento L assetto organizzativo è il risultato della combinazione di molteplici variabili organizzative, fra le quali: La struttura organizzativa, che definisce e assegna compiti e responsabilità I sistemi operativi (o di management), che regolano e guidano i comportamenti delle persone nello svolgimento delle attività aziendali Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 17

18 Compito dell assetto organizzativo Compito dell assetto organizzativo è coniugare: Il lavoro delle persone con Il sistema delle operazioni aziendali elementari, a loro volta combinate in attività parziali Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 18

19 La struttura organizzativa Ogni attività umana organizzata fa nascere due esigenze fondamentali e opposte: La necessità di provvedere a una divisione del lavoro in vari compiti elementari da affidare ai singoli membri dell organizzazione L esigenza di garantire il coordinamento efficace di questi compiti, e più in generale di tutte le attività svolte, affinché l organizzazione possa muoversi armonicamente verso il suo fine istituzionale Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 19

20 Che cos è la struttura organizzativa? La struttura organizzativa è la configurazione unitaria e coordinata: degli organi aziendali, e degli insiemi di compiti e responsabilità loro assegnati È la risposta alla duplice esigenza di: dividere il lavoro tra le persone garantire nel contempo la coerenza d azione dell intera impresa Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 20

21 La progettazione della struttura organizzativa Occorre: Definire i compiti che devono essere svolti Assegnarli alle unità organizzative Suddividere ulteriormente i compiti all interno dell unità, tra le persone, identificando le posizioni che compongono l unità Definire per ogni posizione i compiti specifici, ovvero la sua mansione Ordinare le relazioni tra unità attraverso una gerarchia, a più livelli, necessaria a governare e coordinare formalmente l impresa Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 21

22 Documenti formali della struttura organizzativa Organigramma aziendale: elenca le unità organizzative in cui è articolata l impresa, nonché le relazioni gerarchiche che esistono tra questi Mansionario: raccoglie le descrizioni delle mansioni corrispondenti alle singole posizioni istituite all interno delle unità organizzative Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 22

23 Strutture di base Sono essenzialmente quattro: 1. la struttura elementare 2. quella funzionale 3. quella divisionale 4. le strutture di tipo matriciale. Le differenze tra tali strutture sono connesse all adozione di differenti criteri di divisione e coordinamento del lavoro delle persone e delle unità che costituiscono l organizzazione. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 23

24 Struttura elementare Amministratore unico (Imprenditore) Amministrazione (2 impiegate) Officina (8 operai) Commerciale (2 agenti) Trasporti (1 autista) Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 24

25 Struttura funzionale Direttore Generale Responsabile qualità Direttore commerciale Direttore acquisti Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo Direttore di produzione Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 25

26 Struttura multi-divisionale Amministratore delegato Direttore Generale Auditing Direzione finanziaria Direzione del personale DIVISIONE THEATRICAL DIVISIONE HOME ENTERTAINMENT DIVISIONE TV Produzione Produzione Marketing Marketing Vendite Vendite Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 26

27 Struttura a matrice CEO = dipendenti con due capi (two boss) Direttore Ingegneria Direttore Marketing e Vendite Direttore Amministrativo Direttore Ricerca & Sviluppo Direttore Acquisti Direttore Prodotto A Direttore Prodotto B Team di prodotto Direttore Prodotto C Direttore Prodotto D Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 27

28 I sistemi operativi (o di management) 1. Sistemi di pianificazione, programmazione e controllo Pianificazione strategica Programmazione e controllo 2. Sistemi di gestione del personale Dimensionamento organici Reclutamento, selezione, inserimento Formazione e addestramento Valutazione e sviluppo manageriale Retribuzione e carriera 3. Sistema informativo aziendale Elaborazione, scambio, informazione e distribuzione informazioni a supporto delle decisioni Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 28

29 Classificare le imprese Natura della produzione Dimensione Soggetto economico Forma giuridica Estensione attività Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 29

30 Natura della produzione Settore primario Settore secondario Settore terziario Terziario avanzato Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 30

31 Peculiarità delle imprese del terziario Le caratteristiche che distinguono le imprese di servizi da quelle manifatturiere dipendono dalla natura immateriale del loro output, che è infatti un azione svolta a favore del cliente finale. Per questo, per esempio, è in genere necessario che vi sia contestualità della produzione e del consumo di tale output, anche perché risulta impossibile immagazzinare o trasferire i servizi nel tempo e nello spazio. Inoltre, in tali imprese il personale è una variabile fondamentale, poiché l erogazione del servizio necessita di una forte interazione con il cliente. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 31

32 Dimensioni Piccole Medie Grandi Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 32

33 PMI (Piccole e Medie Imprese) Secondo l Unione Europea, si definiscono PMI le imprese che hanno: fino a 249 addetti un giro di affari inferiore a 50 milioni di euro un capitale investito fino a 43 milioni di euro e sono indipendenti, cioè non controllate da grandi imprese. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 33

34 Soggetto economico Soggetto economico: la persona (o insieme di persone) che detiene il potere formale di governo dell impresa Abbiamo: Imprese private Imprese pubbliche Imprese miste (o a capitale misto) Sottoinsieme: Imprese quotate in Borsa Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 34

35 Forma giuridica Società semplice Società di persone Società in nome collettivo FORME GIURIDICHE Impresa individuale Forme societarie Società in accomandita semplice Società a responsabilità limitata Società di capitali Società cooperative Società per azioni Società in accomandita per azioni Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 35

36 Traiettorie per estendere le attività Lo sviluppo dell impresa può avvenire principalmente lungo tre dimensioni: 1. un estensione verticale delle attività, che porta a realizzare strategie di integrazione verticale; 2. un estensione di tipo orizzontale, che spinge l impresa verso possibili strategie di diversificazione; 3. un estensione di tipo geografico, che è alla base delle strategie di internazionalizzazione. Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 36

37 Estensione dell attività In mercati e con prodotti esistenti: espansione geografica o penetrazione del mercato Cambiamento di prodotto, mercato o ambito geografico Coi prodotti esistenti in nuovi mercati: estensione d uso e applicazioni Espansione nelle stesse attività Con nuovi prodotti nei mercati esistenti: allargamento della gamma di prodotti STRATEGIE DI CRESCITA Integrazione verticale (ampliare la catena del valore) A valle: avvicinarsi ai consumatori finali A monte: avvicinarsi ai fornitori di materie prime Diversificazione in nuove attività Non correlate (conglomerate) Correlate, per Assemblaggio Componenti Tecnologia di prodotto Tecnologia di processo Materie prime Processi di produzione Distribuzione Marketing e vendite Punti vendita Servizi Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 37

38 La matrice di Ansoff (o matrice prodotto-mercato) PRODOTTO Esistente Nuovo Esistente Penetrazione di mercato (politiche di prezzo o promozionali) Sviluppo del prodotto (Nuovi panini McDonald s; nuovi prodotti Apple) MERCATO MATRICE DI ANSOFF Nuovo Sviluppo del mercato (Esportazione; Wii: videogiochi per donne e adulti) Diversificazione (Strategia rischiosa: Benetton, da abbigliamento a Autostrade) Economia e Organizzazione dello Spettacolo Prof. A. Pasquale 38

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