CORSO DI STRATEGIE D IMPRESA Prof. Tonino Pencarelli Dott. Mauro Dini Team work: Francesco De Biase Mauro Petralia
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1 CORSO DI STRATEGIE D IMPRESA Prof. Tonino Pencarelli Dott. Mauro Dini Team work: Francesco De Biase Mauro Petralia
2 F.I.A.T. CENNI STORICI LA PROPRIETA 1899: l azienda nasce a Torino con il nome di FIA mutato poi in FIAT. La proprietà viene assunta quasi integralmente da Giovanni Agnelli : Agnelli passa il comando a Valletta che riesce a risollevare l azienda dalla difficile situazione post-bellica : presidente Gianni Agnelli, seguito da Cesare Romiti, Paolo Fresco e Umberto Agnelli 2004: presidente Luca Cordero di Montezemolo, vicepresidente John Elkann, Amministratore Delegato Sergio Marchionne 2011: presidente di Fiat spa John Elkann e presidente di Fiat Industrial Sergio Marchionne
3 PRINCIPALI EVENTI STORICI 1899 A Torino nasce la Fiat 1903 La società entra in Borsa e costruisce il primo autocarro 1923 avvio dello stabilimento produttivo Mirafiori detto «Lingotto» Anni 30 Con l entrata in guerra la Fiat deve convertire la sua produzione a fini bellici Magneti Marelli viene acquisita dalla Fiat 1975 Nasce Iveco e Ferrari entra nel Gruppo 1978 Vengono costituite Comau e Teskid e incorporata Lancia 1984 Viene acquisita Alfa Romeo 1993 Maserati entra nel Gruppo 1999 New Holland e Case si uniscono 2000 nasce un alleanza industriale con General Motors che terminerà nel Fiat Group dopo anni di perdite torna all utile 2009 il Gruppo Fiat e Chrysler Group LLC comunicano di aver firmato un alleanza strategica globale 2010 l assemblea degli azionisti approva il progetto di scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A.
4 LA CRISI DI FIAT Crisi finanziaria, nel 2002 si segnalano 4 mld di perdite Aumento dell indebitamento e crollo dell apporto di mezzi propri in azienda Crollo produttivo vendite ristagnate e precipitate. Tutte le marche e modelli registrano variazioni negative Nel biennio il titolo Fiat perde in Borsa il 24% Notevole riduzione della quota su tutti i mercati Le prestazioni FIAT sono le più basse di tutto il settore auto
5 LE CAUSE DELLA CRISI Impegno di notevoli risorse in DIVERSIFICAZIONI e scarsi investimenti nel settore auto INCERTEZZA STRATEGICA sul ruolo del settore auto all interno del gruppo STRUTTURA ORGANIZZATIVA FORTEMENTE BUROCRATIZZATA INCAPACITA DEL MANAGEMENT ad affrontare i cambiamenti continui del mercato auto Portafoglio prodotti di età avanzata segmenti di mercato non coperti rete distributiva inadeguata immagine aziendale deteriorata POLITICHE DI ALLEANZE INADEGUATE INEFFICIENZE NELLA STRUTTURA DEI COSTI
6 BIOGRAFIA MARCHIONNE Laurea in Legge presso la Osgoode Hall Law School, York University di Toronto Laurea in Discipline Commerciali (Bachelor of Commerce) all'university of Windsor (Canada) Laurea in Filosofia (Bachelor of Arts) e un MBA (Master of Business Administration) presso l'università di Toronto Deloitte Touche dottore commercialista Lawson Mardon Group di Toronto in qualità di Controller del Gruppo e direttore dello sviluppo aziendale Glenex Industries con la carica di Executive Vice President AD e CEO di Algroup, compagnia svizzera diventa prima Amministratore delegato e poi Presidente della Lonza Group Ltd (società nata dalla separazione da Algroup) diventa prima amministratore delegato del Gruppo SGS di Ginevra, grande gruppo leader mondiale di certificazione aziendale
7 MARCHIONNE IN FIAT 2003: entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat su designazione di Umberto Agnelli 2004: nominato Amministratore delegato del Gruppo FIAT 2005: assume anche la guida dell allora FIAT Auto 2009: nominato Amministratore Delegato di Chrysler Group 2010: entra a far parte del Consiglio di Amministrazione di Exor Spa, società di investimento, azionista di maggioranza di Fiat Spa 2011: diviene presidente di Chrysler e di Fiat Industrial Spa
8 LA GESTIONE MARCHIONNE CONVERSIONE DEI DEBITI FINANZIARI IN AZIONI DISMISSIONE DIVERSIFICAZIONI E SIGNIFICATIVI INVESTIMENTI NEL BUSINESS AUTO CAMBIAMENTI NELLA GESTIONE ORGANIZZATIVA MODIFICA DELLE ALLEANZE STRATEGICHE INNOVAZIONE E RINNOVO DELLA GAMMA PRODOTTI NUOVO POSIZIONAMENTO STRATEGICO
9 LE DIVERSIFICAZIONI FIAT TERRA CIELO E MARE Settori veicolistici: Automobili (Fiat Auto), Veicoli Industriali (Iveco), Trattori e Macchine Movimento Terra (Fiat Geotech) Settori correlati all attività veicolistica: Prodotti metallurgici (Teksid), Componenti Veicolistici (Magnati Marelli), Componenti Industriali (Gilardini), Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau Finanziaria) Altre attività industriali: Ingegneria Civile (Fiatimpresit), Prodotti e Sistemi Ferroviari (Fiat Ferrovia), Aviazione (Fiat Avio), Telecomunicazioni (Telettra), Editoria e Comunicazione (Itedi), Chimica Fibre Bioingegneria (Snia Bpd) Attività di servizi: Servizi Finanziari e Immobiliari (Fidis), Grande Distribuzione (La Rinascente), Assicurazioni (Toro Assicurazioni).
10 LA SCISSIONE DEL GRUPPO FIAT Il 1 gennaio 2011 FIAT GROUP si è scissa in due nuovi gruppi industriali: Fiat Spa focalizzata sul business delle Automobili e dei relativi Componenti e sistemi di produzione, e Fiat Industrial Spa impegnata nella produzione di Macchine per l Agricoltura e le Costruzioni, ai Veicoli Industriali (Capital goods). Differenze sostanziali tra i due settori: Automobili mercato fortemente competitivo dove prezzo, qualità, possibilità di scelta e di personalizzazione, stile, sicurezza, bassi consumi e funzionalità sono i fattori chiave di competizione Capital Goods mercato dove i fattori chiave di competizione sono un buon marchio, la presenza capillare di una rete di distribuzione, i servizi finanziari, una buona gamma di prodotti Obiettivo dell operazione di scissione: creazione di due gruppi distinti, ciascuno focalizzato sul proprio business e con obiettivi chiaramente identificati e percepibili dal mercato e con maggiori possibilità di crescita e successo nei propri settori di riferimento
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13 MISSION Fiat Spa è un gruppo industriale globale che con le sue aziende progetta, costruisce e commercializza automobili con i relativi componenti e sistemi di produzione. Grazie anche alla partnership con Chrysler, dispone di una base produttiva e commerciale di dimensioni adeguate per essere un costruttore competitivo a livello mondiale Fiat Industrial è un gruppo leader globale nel campo dei capital goods, che con le sue aziende progetta, costruisce e commercializza veicoli industriali, autobus, veicoli speciali, trattori, macchine per l agricoltura e per le costruzioni oltre ai relativi motori e trasmissioni e a motori per applicazioni marine
14 GESTIONE ORGANIZZATIVA Passaggio dal modello organizzativo delle BUSINESS UNIT a una STRUTTURA FUNZIONALE con 28 top manager, valorizzazione risorse interne. La struttura è stata costruita sulla base della valorizzazione di leadership manageriali a cui è stato affidato il compito di rilanciare i diversi settori di Fiat auto. Vengono dimezzati i livelli gerarchici portandoli da nove a cinque Leadership basata su meritocrazia, gestione del cambiamento, competizione, risultati operativi in linea con la migliore concorrenza. La scelta dei leader avviene secondo il modello della 4 D: 1. Develop significa sviluppare business e valorizzare le persone. 2. Decide è la determinazione nel prendere decisioni. 3. Deliver indica la capacità di portare a casa risultati. 4. Drive sta per capacità di guidare, di dare spinta. Accentramento di molte funzioni, struttura più snella, realizzazione di risparmi significativi sui costi e concentrazione delle risorse nelle aree più promettenti e bisognose d'interventi rapidi, razionalizzazione processi, definizione obiettivi chiari, realistici e quantificabili con target molto precisi.
15 LA TRASFORMAZIONE CULTURALE "L'impresa disponeva del talento, della conoscenza e delle competenze, ma mancava di una leadership appropriata." Era un problema di cultura grandi uffici, grandi sprechi, e nessuno responsabile di nulla. Abbiamo agito in tempi molto rapidi, ridefinendo in poco più di un mese l organizzazione di Fiat Auto, dando vita ad una struttura più snella, più efficiente e più competitiva.[ ] Sono convinto che questo team, composto da manager giovani e motivati, abbia competenze, personalità ed entusiasmo per confrontarsi con la migliore competizione internazionale e far compiere alla Fiat Auto il salto di qualità Ogni organizzazione sana, guidata da un buon gruppo di leader può dare il meglio di se in un mercato libero e aperto, perché è costretta ogni giorno ad avere coraggio, a guadagnare le proprie posizioni, a fare di più e meglio dei concorrenti. Un ambiente protetto, chiuso in se stesso rallenta la molla verso il cambiamento, e spegne la voglia e l abilità di competere
16 LE ALLEANZE STRATEGICHE GENERAL MOTORS 2000: accordo che prevede la partecipazione del 20% di GM in Fiat in cambio del 5,1% delle azioni di GM e accordo PUT 2003: primo aumento di capitale di FIAT non accolto positivamente da GM 2005: Divorzio consensuale tra Fiat e General Motors FIAT è riuscita ad uscire con successo dall'accordo con GM, con un incasso di 2 miliardi di dollari. Le alleanze onnicomprensive non funzionano perché sono l equivalente di una vendita. Dobbiamo fare alleanze mirate. Credo fermamente che l accordo raggiunto oggi con lagm sia giusto ed equo. Possiamo oggi focalizzarci sulla Fiat Auto e dedicare tutte le nostre energie per rafforzare e razionalizzare i nostri marchi, sviluppando una rete commerciale forte e in grado di massimizzare il successo dei nostri nuovi prodotti. (Sergio Marchionne Amministratore Delegato Fiat)
17 FIAT e CHRYSLER Nel 2009 le due aziende hanno dato vita ad un alleanza, sfociata nel 2011 nell acquisizione della maggioranza di Chrysler da parte della Fiat che arriva a detenere il 58,5% del gruppo Chrysler a marzo FIAT, da player marginale, è divenuto sesto produttore globale grazie all alleanza strategica con Chrysler LCC. OBIETTIVI: Penetrazione del mercato americano fortemente in crescita Collocarsi con forza nella fascia medio-alta del mercato VANTAGGI: Sfruttamento da parte di FIAT della rete distributiva commerciale americana scambio know-how, tecnologie ed economie di scala Boom di vendite FIAT in Usa: +642% rispetto al 2011 Mitigazione del rischio presente sul mercato europeo attraverso gli ingenti profitti generati dal marchio Chrysler sul mercato statunitense
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19 POSIZIONAMENTO DEL MARCHIO RINNOVO GAMMA PRODOTTI Nascono la nuova Cinquecento, la Grande Punto, le nuove linee della Lancia ed Alfa Romeo nel 2011 è stata introdotta una importante novità, un SUV, denominato Freemont, FIAT ha sempre sofferto di un sostanziale vuoto d offerta nel segmento SUV Sono stati introdotti nuovi modelli nel segmento C, segmento al quale il nuovo management ha puntato molto, un segmento dove fiat non è mai stata molto forte È stato rilanciato il marchio Fiat, puntando non più sui bassi costi ma sulla qualità, assicurandosi che i modelli della Fiat fossero in linea con ciò che la Fiat è in essenza: un produttore di auto economiche e Italian style. Il nostro spirito e' di rispecchiare la tradizione del Made in Italy ed in giro per il mondo il marchio Made in Italy rappresenta un posizionamento medio-alto
20 DIMENSIONE INNOVATIVA
21 L impegno sul fronte della mobilità ecologica e sostenibile è parte integrante della nostra strategia di business. Si tratta di un patrimonio di grande valore che, unito alle competenze sviluppate da Chrysler, ci rende un costruttore di auto forte e competitivo, con un livello di tecnologia tra le più innovative e avanzate al mondo (S. Marchionne)
22 MODELLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Fiat, per il terzo hanno consecutivo, ha conquistato il primato come costruttore in Europa con il più basso livello medio di emissioni di CO2 Grazie a: offerta Natural Power motori a basso impatto ambientale (Common Rail, Multijet, MultiAir, TwinAir)
23 AUTO ELETTRICHE CASO AMERICANO Entro la fine del 2012 entrerà in produzione la prima Fiat 500 elettrica, definita dall EPA come l automobile più green presente sul mercato, sarà solo sul mercato americano Questo grazie ai generosi incentivi concessi ai produttori dal governo Usa per progetti di auto a emissioni zero
24 AUTO ELETTRICHE IN ITALIA Fiat, a differenza di tutti gli altri costruttori, non investe in maniera massiccia nello sviluppo di auto elettriche molto meglio puntare su tecnologie già sperimentate come il metano, e sul miglioramento dei motori a benzina e diesel (S. Marchionne) Mancanza di incentivi per l acquisto di auto elettriche Costi elevati della tecnologia
25 Fiat spa - ReS I NUMERI OGGI: dipendenti e una serie di laboratori all avanguardia brevetti tra registrati e domande di brevetto collaborazioni con oltre partner industriali, universitari e di ricerca.
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27 FIAT INDUSTRIAL - ReS Innovazione e il Progresso tecnologico vantaggio competitivo e leadership a livello globale Nei 51 centri di ricerca si progettano e sperimentano nuove soluzioni per migliorare continuamente l affidabilità, la produttività dei mezzi e la sostenibilità ambientale
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29 DIMENSIONE COMPETITIVA
30 SITUAZIONE MERCATO EUROPEO Il mercato dell'auto a febbraio 2013 ha perso in Europa circa vendite. Il calo è del 10,2%; -17,4% in Italia. Il mercato europeo è maturo: l'elevato numero di automobili in circolazione e la bassa crescita demografica lo rendono un mercato di sostituzione. Calo delle vendite per Fiat in Europa da 1,2 milioni del 2009 a 900 mila del 2012 Marchionne è convinto che battersi per restare sul mercato Ue con una gamma completa sia un investimento rischioso e con scarse probabilità di successo Marchionne pensa di vendere in alcuni Paesi - a cominciare dagli Usa - le auto direttamente con il brand della Fiat 500. La Fiat del futuro, in Europa, non sarà dunque più una marca generalista, se non forse nel nostro paese
31 MERCATO AUTO ITALIA MARCHE QUOTA DI MERCATO Fiat 28,78 Volkswagen 13,79 Psa 8,71 Ford 7,04 General Motors 6,63 Renault 6,30 Hyundai 5,50 Daimler 5,02 Nissan 4,89 Bmw 4,48
32 MERCATO AUTO EUROPA MARCHE QUOTA DI MERCATO Volkswagen 24,7 Psa 12,4 Renault 9,5 General Motors 7,1 Fiat Auto 6,80 Ford 6,5 Bmw 5,80 Daimler 5,30 Toyota 4,20 Hyunday 3,8
33 VENDITE MERCATO EUROPEO MARCHE VENDITE Volkswagen - 10,2 Psa - 13,2 Renault - 8,6 General Motors - 20,1 Fiat Auto - 15,7 Ford - 20,8 Bmw - 2,80 Daimler + 1,7 Toyota + 7,8 Hyunday + 1,4
34 2012 JAN FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC TOTAL ITALY ,45% FRANCE ,84% GERMANY ,45% SPAIN ,94% UK ,76% EUROPE * BRAZIL ,21% ,81% RUSSIA ,48% INDIA ,48% TURKEY ,46% MEXICO ,27% ARGENTIN A ,98% JAPAN ,35% USA ,42 % CANADA ,16% USA ,17% CANADA ,33% MEXICO ,25% EUROPE ,51% RUSSIA ,75 % JAPAN ,86%
35 2013 JAN FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC TOTAL ITALY ,32% FRANCE ,79% GERMANY ,02% SPAIN ,25% UK ,81% EUROPE * ,90% BRAZIL ,12% RUSSIA ,68% INDIA ,63% TURKEY ,98% MEXICO ,24% ARGENTINA ,16% JAPAN ,67% USA ,61% CANADA ,66% USA ,59% CANADA ,95% MEXICO ,61% EUROPE ,18% RUSSIA ,05% JAPAN ,88%
36 VENDITE FIAT-CHRYSLER NEGLI ALTRI MERCATI Usa: le vendite di Chrysler Group + Fiat sono cresciute del 77% rispetto al 2009, quando la crisi finanziaria è iniziata. Ottimo il risultato di Fiat nel 2012, che raddoppia le immatricolazioni della Fiat 500. Quota di mercato 11,4% Brasile: per il marchio Fiat il Brasile è divenuto il primo mercato al mondo, Fiat è il costruttore leader in Brasile con una quota di mercato del 23,88% Messico: le vendite di Fiat in Messico crescono molto bene nel 2012, salgono anche le vendite del Gruppo Chrysler. Nel piano FIAT la quota di mercato stimata per Chrysler in Messico nel 2014 è dell'11% Turchia: Fiat è presente con Tofas, joint venture automobilistica turca tra Fiat e Koc Holding, Le vendite di veicoli commerciali sono molto forti FIAT quota di mercato 7,96%, FIAT LCV 26,25% Argentina: Importante l'introduzione sul mercato argentino della nuova Fiat Uno, in vendita da ottobre Risalita nelle vendite, quota di mercato 11,7%.
37 DIMENSIONE SOCIALE
38 STABILIMENTI E DIPENDENTI Fiat Group ha un totale di dipendenti occupati in 219 stabilimenti così dislocati: Italia 60 America del Nord 57 Europa 55 America del Sud 27 Resto del mondo 20
39 DIPENDENTI FIAT SPA
40 STABILIMENTI FIAT SPA
41 DIPENDENTI FIAT INDUSTRIAL
42 STABILIMENTI FIAT INDUSTIAL
43 PER COSTRUIRE PIÙ VEICOLI FIAT IN ITALIA E PORTARE PIÙ ITALIA NEL MONDO NASCE FABBRICA ITALIA, il più straordinario piano industriale che il nostro Paese abbia mai avuto. Nei prossimi cinque anni la produzione di auto e veicoli commerciali in Italia passerà da 800 mila a 1 milione e 650 mila unità all anno. Più del doppio. Il Gruppo impegnerà quasi il 70% degli investimenti mondiali negli stabilimenti italiani. Non è tutto: il piano prevede che la quota di veicoli prodotti in Italia e destinati ai mercati esteri salga dal 44% al 65%. In altri termini, ci sarà più Italia nel mondo. Fabbrica Italia è pronta a partire, ma ha bisogno che ognuno di noi e ognuno di voi ci creda fi no in fondo, con il coraggio e il cuore che noi italiani abbiamo. Fabbrica Italia non è solo il piano industriale di Fiat: è il modo migliore per dimostrare l impegno che da sempre ci lega al nostro Paese, un impegno fatto di stima, di rispetto e di libertà.
44 FABBRICA ITALIA 21 Aprile 2010 Presentazione Piano Strategico 2010/2014 che include il Progetto Fabbrica Italia Obiettivo: incrementare i volumi di produzione di autovetture in Italia. Previste valorizzazioni e investimenti portare la produzione di auto Fiat dalle 650 mila unità del 2009 a 1 milione e 650 mila nel 2014 A fronte dell'adozione delle nuove regole previste dall'accordo con I sindacati la Fiat si impegna a realizzare investimenti per 20 miliardi Previsto il coinvolgimento degli impianti di Mirafiori, Cassino, Melfi e Pomigliano per l introduzione del World class manufacturing, il sistema di produzione a ciclo continuo.
45 CONFLITTI SINDACALI 15 Giugno 2010: Fiat sigla con Fim, Uilm, Fismic e Ugl, un accordo per produrre la Nuova Panda nell ex stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano senza FIOM/CGIL 23 dicembre 2010: accordo di Mirafiori senza FIOM/CGIL, per una produzione di auto/anno Chiusura Vico e cassa integrazione dei lavoratori i quali confluiranno nella newco di Pomigliano, società creata per la produzione della nuova panda I REFERENDUM: - 22 giugno 2010:Pomigliano (63% sì sul 95% dei dipendenti totali (4881); - 15 gennaio 2011: referendum di Mirafiori: 54% di sì su votanti - Febbraio 2011: Vince il sì al referendum anche a Grugliasco dove la Fiom ha la maggioranza degli iscritti e dei delegati. 3 ottobre 2011: per una maggiore libertà di scelte, Fiat lascia Confindustria 15 dicembre 2011: intesa con i sindacati per estensione degli accordi Pomigliano-Mirafiori a tutti gli stabilimenti italiani
46 LE PREVISIONI DELL ACCORDO Accordo in deroga al contratto di lavoro nazionale di categoria Revisione Orari di lavoro Riduzione dei tempi previsti per le pause Straordinari senza preventivo accordo sindacale Adozione sanzioni rigide sull assenteismo Clausola di responsabilità per il rispetto degli impegni assunti nell'accordo, prevedendo sanzioni alle organizzazioni sindacali Esclusione dal sistema di rappresentanza dei sindacati non firmatari
47 ABBANDONO DEL PIANO? negli ultimi due anni, l azienda non ha messo in atto grossi investimenti e ha continuato ad utilizzare la cassa integrazione nuovo accordo a Pomigliano con lo scioglimento della newco e il reintegro dei lavoratori in Fiatgroup A POMIGLIANO FIAT DISCRIMINA GLI ISCRITTI FIOM - YouTube il progetto Fabbrica Italia è superato. La recessione sta mettendo a dura prova le case automobilistiche in Europa. I margini sulle vendite, infatti, per Fiat arrivano per lo più dagli Stati Uniti. ''Da quando Fabbrica Italia è stata annunciata le cose sono profondamente cambiate. Il mercato dell'auto in Europa è entrato in una grave crisi, è quindi impossibile fare riferimento ad un progetto nato due anni e mezzo fa, è necessario infatti che il piano prodotti e i relativi investimenti siano oggetto di costante revisione per adeguarli all'andamento dei mercati,.. la Fiat con la Chrysler è oggi una multinazionale e quindi ha il diritto e il dovere di compiere scelte industriali in modo razionale e in piena autonomia, pensando in primo luogo a crescere e a diventare più competitiva.
48 DIMENSIONE ECONOMICO - FINANZIARIA
49 Dopo dieci anni.. Nel 2004 il bilancio era segnato da forti perdite, con sole 1,8 milioni di auto vendute. Nel 2012 l utile netto è stato di 1,4 miliardi di euro, l utile operativo di 3,4, con circa 4,2 milioni di vetture vendute tra Fiat e Chrysler; Ricavi: 83,6 mld/
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52 RICAVI PER AREA DI DESTINAZIONE 2002 ITALIA 39,7% EUROPA 28,5% BRASILE 18,7% RESTO DEL MONDO 7,3% POLONIA 3,2%
53 FIAT SPA
54 FIAT INDUSTRIAL
55 GRUPPO FIAT 2003 INDICATORI ECONOMICO FINANZIARI 2002 Totale Ricavi Risultato Operativo Patrimonio Netto Capitale Investito ROE - 26,3 ROI - 4,4
56 FIAT SPA INDICATORI ECONOMICO - FINANZIARI Totale Ricavi , , ,00 Margine Operativo Lordo 3.180, , ,00 Risultato Operativo 994, , ,00 Risultato Ante Imposte 1.084, , ,00 Risultato Netto 600, , ,00 PFN (Cassa) 2.753, , ,00 Patrimonio Netto , , ,00 Capitale Investito , , ,00 ROE 4,82 13,47 10,71 ROI 5,88 10,82 12,94
57 FIAT INDUSTRIAL INDICATORI ECONOMICO - FINANZIARI Totale Ricavi , , ,00 Margine Operativo Lordo 1.699, , ,00 Risultato Operativo 1.034, , ,00 Risultato Ante Imposte 576, , ,00 Risultato Netto 378,00 701,00 921,00 PFN (Cassa) , , ,00 Patrimonio Netto 4.744, , ,00 Capitale Investito , , ,00 ROE 7,97 12,96 16,10 ROI 5,46 7,97 8,81
58 PROSPETTIVE FUTURE Accelerare lo sviluppo del gruppo su scala internazionale per aumentare la competitività (ricerca di nuovi alleati) è attesa l'alleanza di Fiat con un marchio asiatico, che potrebbe essere Suzuki Target di 6 milioni di auto vendute tra Fiat e Chrysler entro il 2014 L auspicata fusione tra FIAT e Chrysler darà vita a una nuova entità globale in grado di competere con maggiore forza con i Big players del mercato automotive Nuovi investimenti per realizzare una maggiore penetrazione nei mercati emergenti
59 VI RINGRAZIO CIAO
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