Università degli studi di Firenze
|
|
- Giacinta Zanella
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli studi di Firenze FACOLTA DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE TESI DI LAUREA IN ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE II L evoluzione del Factory Outlet Center. Analisi del caso aziendale Fidenza Village Relatore: Prof. Vincenzo Zampi Tesi di laurea di: Silvia Vanni A.A /2010
2 Introduzione Durante il mio percorso universitario ho partecipato ad un Tirocinio presso l azienda Web Marketing Team, con sede a Firenze. In questo periodo ho creato un sito internet su tutti gli Outlet più importanti che possiamo trovare in Italia, una vera e propria guida allo shopping. E stata un esperienza molto positiva e gratificante, visto il mio interesse per l argomento. E proprio rifacendomi a questa esperienza ho deciso nella mia Tesi di approfondire il tema dei Factory Outlet Village, portando avanti un analisi del modello di business, e soprattutto del perché è nato un format di questo tipo nel mondo della distribuzione. I Factory Outlet Village si configurano come aggregati di punti vendita localizzati e di natura tipicamente greenfield, nei quali si ha una prevalenza assoluta di factory outlet, quest ultimi intesi come formula di distribuzione diretta da parte di imprese manifatturiere produttrici di abbigliamento e di altri prodotti del sistema moda ( industria detentrice di brand loyalty). 1 E una formula molto distante dal classico factory outlet, solitamente localizzato vicino al luogo di produzione e caratterizzato da un estetica molto spoglia;i factory outlet center, invece, si distinguono proprio per il loro carattere di aggregato di servizi commerciali, dove lo shopping non è il fine ultimo della sua destinazione. Tipicamente collocati in un contesto out of town, questi centri possono essere considerati come attrazioni escursionistiche, se non turistiche, ovvero come destinazioni associale al leisure shopping 2, caratteristica che determina anche un range di clienti provenienti da aree geografiche di più lungo raggio rispetto ai classici centri commerciali. Il FOC 3 si presenta, dunque, come una formula di aggregato recente e semplice nel suo profilo, e si caratterizza quindi offrendo servizi commerciali in un ambiente moderno, accessibile, attraente, dove i produttori industriali propongono i propri prodotti di marca direttamente al cliente, a prezzo scontato. Comincerò questo mio trattato con un analisi dell evoluzione della distribuzione, per capire da dove e perché ha origine questo nuovo fenomeno. 1 Il marketing delle destinazioni commerciali S. Guercini. Franco Angeli, 2007 (155) 2 Il marketing delle destinazioni commerciali S. Guercini. Franco Angeli, 2007 (157) 3 Factory Outlet Center 2
3 1. Alcuni cenni sull evoluzione del sistema distributivo e del comportamento di consumo 1.1 Il ruolo essenziale della distribuzione in un sistema economico moderno Il mondo della produzione e quello del consumo operano secondo logiche di funzionamento distinte e autonome: i consumatori, infatti, sono geograficamente dispersi rispetto ai luoghi di produzione, acquistano secondo ritmi che non coincidono con quello della produzione, hanno bisogno di informazioni sui prodotti che intendono comprare, possono esprimere una domanda insufficiente o anche eccessiva, o anche una varietà di bisogni e di aspettative che magari non corrisponde a quella riconosciuta in un certo momento dall offerta. E per questo motivo che tra le imprese che producono e i consumatori è necessario un intermediario, ovvero colui che opera nella distribuzione, che si impegni a conciliare le esigenze e le caratteristiche dell offerta con quelle della domanda, rendendo possibile di fatto la vendita di una produzione che altrimenti non lo sarebbe. Riunisce quindi nello spazio e nel tempo due agenti economici, la produzione e il consumo 4. Sono pochi i casi in cui i produttori e i consumatori interagiscono direttamente, si parla in questi casi di beni molto costosi o comunque fabbricati su precisa indicazione del cliente ( si pensi ad uno yacht o ad un abito di taglio sartoriale). Probabilmente in passato il settore distributivo, nel nostro paese, è stato trascurato in quanto composto quasi esclusivamente da operatori di piccole e piccolissime dimensioni, si trattava di negozi molto piccoli e con un assortimento assai limitato, le classiche botteghe. Considerando le piccole dimensioni, questi negozi non erano in grado di influenzare né il comportamento dei consumatori, né tanto meno quello dei produttori; si può parlare di distribuzione neutrale 5. Oggi la distribuzione è cambiata, si è evoluta, è ormai caratterizzata da moderni punti vendita del Grande dettaglio, quali supermercati, grandi magazzini, centri commerciali, outlet center. Questi operatori non sono più considerati neutrali,perché le dimensioni delle imprese cui appartengono consentono loro, da un lato, di incidere sulle strategie 4 L impresa commerciale, S. Sciarelli, R. Vona, Mc Graw-Hill, Contemporary Retailing R. Sbrana, A. Gandolfo. G. Giappichelli Editore- Torino, 2007 (5) 3
4 commerciali dei produttori e, dall altro, di influenzare i comportamenti di acquisto dei clienti finali. La distribuzione è la fase intermedia che sta tra la produzione dei beni e il loro arrivo nel mercato, che corrisponde all insieme di attività svolte dagli operatori impegnati nel trasferimento di suddetti beni nel mercato. Parlando di trasferimento non intendo solo l insieme delle attività logistiche che riguardano il puro trasferimento fisico della merce, ma mi riferisco anche all insieme di attività volte ad assicurare l arrivo della merce sul mercato nei tempi, nei luoghi e in assortimenti idonei a soddisfare le esigenze dei consumatori finali. Esistono infatti alcuni tipi di prodotti che vengono richiesti solo in alcuni periodi dell anno, sta quindi a chi si occupa della distribuzione pensare anche al magazzino e a coordinare la domanda periodica con la produzione costante, in modo da assicurare al momento giusto la presenza del prodotto nei punti vendita. Industria e distribuzione lavorano insieme per creare il valore finale di un bene, rappresentato dalla sua capacità di soddisfare un bisogno e dalla possibilità di aderire alle necessità del processo di acquisto. Posto dunque che il fine ultimo del commercio è quello di rendere disponibili i beni ai consumatori, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento della complessità delle richieste della domanda: l attività distributiva non è più semplice risposta alle necessità logistiche, ma si è arricchita di contenuti informativi, essenziali per orientare l attività produttiva e gli acquisti del mercato. Inoltre si è assistito anche ad una continua evoluzione dei canali di distribuzione, generata dai cambiamenti delle imprese commerciali, consapevoli della propria capacità di condizionare le scelte di acquisto del consumatore, i cui effetti hanno fatto nascere una maggiore conflittualità tra gli operatori dell industria e della distribuzione, non disponibili ad accettare un ruolo subalterno l uno rispetto all altro. 1.2 Breve storia della nascita ed evoluzione dei canali di distribuzione Il canale distributivo può essere definito come la struttura formata dai soggetti che intervengono nel processo di scambio allo scopo di mettere i beni, di cui acquisiscono la proprietà, a disposizione dei consumatori/ 4
5 utilizzatori finali. In termini fisici, il canale di distribuzione è il percorso che il prodotto compie dal primo produttore all acquirente finale; in questo percorso si assiste ad un cambiamento di proprietà 6. Nell organizzare le proprie politiche distributive l impresa deve considerare la varietà di canali di distribuzione che le si presentano e decidere verso quale indirizzarsi. Le diverse tipologie di canale di distribuzione sono definite in base al numero di attori coinvolti, e dunque in base al numero dei livelli intermedi tra produttore e consumatore finale. In base ai livelli che separano il produttore dall utente finale si possono definire due tipologie di canale: o Canale indiretto: in questo caso si prevedono livelli di intermediazione commerciale. Possiamo avere un canale indiretto lungo (con due livelli di intermediazione) e un canale indiretto breve (con un solo livello di intermediazione). o Canale diretto: non sono previsti livelli di intermediazione commerciale. Il settore distributivo, dunque, svolge una funzione di interfaccia tra produzione e consumo, le cui caratteristiche e il cui valore economico si valutano in base al grado di integrazione che i due insiemi di soggetti, produttori e consumatori, esercitano sulla funzione stessa. Lo sviluppo e le trasformazioni del settore distributivo riguardano le modificazioni avvenute nel tempo nella ripartizione delle attività tra produttori, distributori e consumatori, quindi partendo dalla nascita dei canali distributivi e continuando l analisi lungo la loro evoluzione. E possibile individuare tre grandi fasi nella storia della distribuzione commerciale: Nascita della rete distributiva indipendente Inizialmente la funzione di scambio veniva svolta direttamente dal produttore, ma, con l aumentare della complessità del mercato, si assiste alla nascita di una nuova figura, l intermediario. I vantaggi di delegare questa fase sono collegati alla riduzione del numero di spostamenti e dei costi di transazione, che devono essere sostenuti dai consumatori per reperire i beni. 6 Marketing per il governo d impresa A. Burresi, G. Aiello, S. Guercini. G. Giappichelli Editore, 2006 (393) 5
Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16
Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione è costituito
DettagliDEFINIZIONE DI CANALE DISTRIBUTIVO
DEFINIZIONE DI CANALE DISTRIBUTIVO Un canale di distribuzione è costituito da un insieme di imprese che svolgono il complesso di attività (funzioni) necessarie per trasferire un prodotto (bene fisico o
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola
Lezione 10 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE
DettagliTecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15
Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15 GLI ANNI 60 AMBIENTE ESTERNO Clima politico nazionale ed internazionale
DettagliObiettivi conoscitivi
Struttura e comportamenti della distribuzione commerciale Obiettivi conoscitivi Analizzare il ruolo che gli intermediari e gli ausiliari di marketing svolgono nell ambito della relazione tra impresa e
DettagliCorso di Marketing e Marketing Internazionale a.a
Corso di Marketing e Marketing Internazionale a.a. 2014-2015 Lezione 12 bis Il marketing mix: i canali distributivi Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola
DettagliOrientamento Consapevole Il Marketing: come vendere di più e meglio nell attuale contesto economico
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO Dipartimento di Economia Management e Diritto d Impresa CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari Orientamento Consapevole Il Marketing: come vendere di più
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a
Lezione 20 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Prof.ssa Elena Cedrola - Economia
DettagliMarketing. Testi di riferimento:
Marketing Testi di riferimento: MOLTENI e TROILO (2003) Ricerche di Marketing, McGraw-Hill CERCOLA R. (1997): Marketing, ETASLIBRI KOTLER P. (1993): Marketing Management, ISEDI, PETER J. P., DONNELY J.
DettagliLa private label nella GDO Il caso Carrefour
Università degli studi di Napoli "Parthenope" Facoltà di Economia La private label nella GDO Il caso Carrefour di Mario Langella Relatore: prof. Michele Quintano A. A. 2009-10 INTRODUZIONE Nelle economie
DettagliIl posizionamento sul mercato
Il marketing Il marketing Le attività di marketing sono indirizzate a gestire il rapporto dell impresa con i mercati. Innanzitutto il mercato finale, vale a dire il marketing che si rivolge al consumatore
DettagliCorso di Marketing e Marketing Internazionale a.a Prof. Elena Cedrola
Corso di Marketing e Marketing Internazionale a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola Lezione 11 Il marketing mix: il prodotto elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Prof.ssa Elena
DettagliBIBLIOGRAFIA. Cardinali M.G., 2005, Nuove traiettorie dell'innovazione nel retailing, EGEA, Milano.
BIBLIOGRAFIA Bertozzi P., 1997, Capitano, mio capitano? Quale ruolo per il produttore nel processo di category management, Commercio, Rivista di economia politica e commerciale. Bertozzi P., Borrella M.,
DettagliGESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI
GESTIONE D'IMPRESA. -.. ETASLIBRI Istituto Universitario Architettura Venezia EI 267 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di oacumenlazione , "'' Enrico Colla La grande distribuzione in Europa Evoluzione
DettagliIndice 1 LE BASI DEL SISTEMA EUROPEO DI CONTABILITÀ NAZIONALE SEC
LA BASI DEL SISTEMA EUROPEO DI CONTABILITÀ NAZIONALE SEC95 PROF.SSA ANNA ESPOSITO Indice 1 LE BASI DEL SISTEMA EUROPEO DI CONTABILITÀ NAZIONALE SEC95 ------------------------------ 3 2 di 7 1 Le basi del
DettagliMarketing relazionale
Marketing relazionale Marketing delle relazioni Non è più sufficiente produrre bene in fabbrica e nemmeno avere l intuito e le conoscenze giuste, per mettere a punto buoni prodotti. Oggi occorre molto
DettagliI PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE
Nome Cognome Matr. 1) Se la domanda è ad elasticità unitaria rispetto al prezzo, quali sono le conseguenze di una diminuzione del prezzo del 5% sulla quantità domandata? La quantità domandata non varia
DettagliLe funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3)
Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3) dott. Matteo Rossi Benevento, 15 gennaio 2008 La politica di prezzo Determinare ed amministrare i prezzi assume
DettagliLa scelta dei canali di distribuzione. Michela Floris
La scelta dei canali di distribuzione Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Quando l impresa decide di realizzare una politica di presenza diretta in un mercato estero,si pone il problema di scegliere
DettagliSTUDIO DI SETTORE SM34U
STUDIO DI SETTORE SM34U ATTIVITÀ 51.42.4 - COMMERCIO ALL INGROSSO DI CALZATURE E ACCESSORI ATTIVITÀ 51.47.8 - COMMERCIO ALL INGROSSO DI PELLETTERIE, MAROCCHINERIE E ARTICOLI DA VIAGGIO Aprile 2002 STUDIO
DettagliLa progettazione della struttura distributiva
La progettazione della struttura distributiva il livello di servizio che si intende fornire al cliente le caratteristiche del prodotto es. deperibile/ non deperibile ecc le caratteristiche della domanda
Dettagli#schoolofcoop EXPERIMENT16. Anno scolastico Progetto d impresa: il mercato. A cura di Paola Lorenzetti. Novembre 2016
Novembre 2016 #schoolofcoop EXPERIMENT16 Anno scolastico 2016-2017 Progetto d impresa: il mercato A cura di Paola Lorenzetti Dall idea al progetto imprenditoriale..ovvero RENDERE MENO NEBULOSA LA NOSTRA
DettagliLa distribuzione. Obiettivi della lezione. Le caratteristiche e la selezione dei canali distributivi Il management della distribuzione commerciale
La distribuzione Obiettivi della lezione Le caratteristiche e la selezione dei canali distributivi Il management della distribuzione commerciale 1 Decisioni relative al canale distributivo Determinare
DettagliANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI
ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore
DettagliOttimizzare la Supply Chain
Pag. 1 di 5 20 Settembre 2017 n. 29 Ottimizzare la Supply Chain La logistica è un attività spesso sottovalutata dalle aziende italiane, ma questa, se ben gestita, può portare eccellenti risultati al proprio
DettagliI FONDAMENTI DEL MARKETING
Università degli Studi di Cagliari Corso di formazione manageriale - progetto Spin Off I FONDAMENTI DEL MARKETING Cagliari, 17 giugno 2008 Città dell'impresa Aula BIC 1 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Concetto
DettagliWTC MARKETPLACE DA AZIENDA AD AZIENDA: UN SERVIZIO PROFESSIONALE PER IL POSIZIONAMENTO DI PRODOTTO SUI MERCATI INTERNAZIONALI
WTC MARKETPLACE PROGRAMMA GENERALE MARZO 2017 DA AZIENDA AD AZIENDA: UN SERVIZIO PROFESSIONALE PER IL POSIZIONAMENTO DI PRODOTTO SUI MERCATI INTERNAZIONALI Per maggiori informazioni: www.wtc.genoa.it WTC
DettagliFare clic per modificare lo stile del. titolo dello schema
Parte 3 INDICE OBIETTIVI METODOLOGIA E CAMPIONE GLI ACQUIRENTI DI GIORNALI E RIVISTE IN GDO La multicanalità I fattori di scelta del canale e customer satisfaction Il processo di acquisto Il livello di
DettagliEconomia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4 Premessa Studiando la curva di offerta e di domanda di un bene abbiamo visto che venditori e consumatori hanno la necessità di incontrarsi per vendere e
DettagliSTATISTICA ECONOMICA Statistica applicata ai fenomeni economici
Introduzione 1 STATISTICA ECONOMICA Statistica applicata ai fenomeni economici Fine => individuare, definire, misurare, analizzare le manifestazioni dei fenomeni economici collettivi che si verificano
DettagliIl problema organizzativo E. Bracci Economia e Gestione di Impresa
CdL Informatica Economia e gestione di impresa Docente: Enrico Bracci Il problema organizzativo Obiettivi del modulo 1. Come nasce il problema organizzativo 2. Un modello di analisi dell organizzazione
DettagliCorso di Retail & Sales Management Anno Accademico
Corso di Retail & Sales Management Anno Accademico 2016-2017 Prof.ssa Antonella Bona Lucidi a cura di: Prof.ssa Antonella Bona abona@liuc.it Marketing dell impresa commerciale: l implementazione delle
Dettagli11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO
11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO Le tavole della presente sezione forniscono il quadro regionale dell organizzazione commerciale interna in base ai dati disponibili del settore della distribuzione in Sicilia,
Dettaglistico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il
Introduzione L oggetto di analisi di questa tesi è il marketing mix e le sue leve. In particolare, interesse di tale studio sta nella possibilità di individuare e analizzare i fattori del marketing mix,
DettagliPubblicazioni Ismea LE STRUTTURE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEL SETTORE ITTICO
Pubblicazioni Ismea LE STRUTTURE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEL SETTORE ITTICO I risultati dell indagine strutturale condotta presso gli operatori della filiera pesca e acquacoltura Dicembre- 2003 Pubblicazione
DettagliINDICE PARTE PRIMA: L ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E PROMOTION NEL SISTEMA DELLA MODA
INDICE INTRODUZIONE PARTE PRIMA: L ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E PROMOTION NEL SISTEMA DELLA MODA CAPITOLO 1: COMUNICARE NEL SETTORE MODA 1.1. LA COMUNICAZIONE DI MODA 1.2. EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE
DettagliLe strategie di entrata nei mercati esteri
Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership
DettagliMerchandising nuovi gli scenari, nuove le regole
Workshop Un evento di Consulmarketing SpA in media partnership con Largo Consumo Merchandising nuovi gli scenari, nuove le regole 25 Ottobre 2012 Il dito o la luna? Osservare il consumatore prima dello
DettagliLA GESTIONE DEL PREZZO PER LE IMPRESE DI E-COMMERCE
LA GESTIONE DEL PREZZO PER LE IMPRESE DI E-COMMERCE La definizione del prezzo di vendita: l integrazione tra gli approcci al pricing Le opportunità di discriminare il prezzo Il dynamic pricing Il reverse
DettagliCap.9 Branding tra globale e locale. Corso di Comunicazione d Impresa - A.A Prof. Fabio Forlani -
Cap.9 Branding tra globale e locale Corso di Comunicazione d Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it Branding: globale versus locale MARCA LOCALE Campo d'azione limitato
DettagliIl marketing mix MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E QUANTITATIVI MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014 Il marketing mix michele.simoni@uniparthenope.it LA GESTIONE OPERATIVA
DettagliMarketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton
Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico
DettagliLezione VIII. Marketing mix: la distribuzione. Contenuti della lezione
Lezione VIII Marketing mix: la distribuzione Contenuti della lezione Caratteristiche dei canali distributivi Rapporti con gli intermediari Luoghi di vendita Il caso delle filiere corte Il canale distributivo
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA Facoltà di Economia Corso di Laurea in Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Internazionali Il caso GROUPON.COM: un nuovo approccio al Web Marketing Promozionale
DettagliCosa determina la performance?
Cosa determina la performance? Tre prospettive di analisi strategica: 1) Paradigma Struttura-Condotta- Performance 2) Porter (evoluzione del paradigma SCP) 3) Analisi delle risorse e delle competenze Paradigma
DettagliCenni preliminari. Capitolo 1 26/09/2009. Questo file (con nome cap_01.pdf) può essere scaricato da. siti e file
Capitolo 1 Cenni preliminari A.A. 2009-2010 Microeconomia - Cap. 1 1 Questo file (con nome cap_01.pdf) può essere scaricato da www.klips.it siti e file Provvisoriamente anche da web.econ.unito.it/terna/micro/
DettagliAnalisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.
Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 3 Lezione 13 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study
DettagliI sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno
1 I sistemi di Pianificazione e Controllo 1 2 3 4 3 L azienda come generatrice di VALORE Fornitori Clienti INPUT ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ 2 ATTIVITÀ n OUTPUT RISORSE utilizzate: - materiali - persone - servizi
DettagliCapitolo 1 LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE
Lo scenario attuale è caratterizzato da mercati saturi di prodotti e di servizi di ogni genere, che causano un effetto di affollamento in tutte le strategie tradizionalmente usate; è per questo che alcune
DettagliLe strategie di entrata nei mercati esteri
Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership
DettagliEvoluzione del ruolo del MARKETING nell impresa
Evoluzione del ruolo del MARKETING nell impresa Orientamento alla vendita Orientamento al cliente Orientamento al Mercato Orientamento al prodotto 1 EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL MARKETING NELL IMPRESA (1)
DettagliIl marketing nell economia e nella gestione d impresa
Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Obiettivi conoscitivi Definire il concetto di marketing nell insieme dei rapporti tra impresa e mercato Definire gli obiettivi di marketing partendo
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE WM10U ATTIVITÀ 45.31.01 COMMERCIO ALL INGROSSO DI PARTI E ACCESSORI DI AUTOVEICOLI ATTIVITÀ 45.31.02 INTERMEDIARI DEL COMMERCIO DI PARTI ED ACCESSORI DI AUTOVEICOLI ATTIVITÀ 45.32.00
DettagliMARKETING IN ITALIA CAPITOLO 1 DI CHERUBINI S., EMINENTE G. FRANCOANGELI EDITORE
MARKETING IN ITALIA CAPITOLO 1 DI CHERUBINI S., EMINENTE G. FRANCOANGELI EDITORE Materiale didattico riservato agli studenti. ISTITUZIONI IMPRESE TECNOLOGIA PERSONE FASI PRODOTTI SERVIZI EVENTI Tipologie
DettagliCorso di Marketing 2008/2009
Corso di Marketing 2008/2009 Stefano Micelli Università Ca Foscari di Venezia Il marketing: le ragioni di una funzione 1 Obiettivi della lezione Definizione di marketing Le ragioni storiche della funzione
DettagliL azienda di fronte all e-business
L azienda di fronte all e-business Opportunità per le imprese Il cambiamento portato dalla Rete produce opportunità e benefici: ma l ottenimento dei risultati positivi è frutto di una revisione degli stili
DettagliDEFINIZIONI FONDAMENTALI
CORSO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO DEFINIZIONI FONDAMENTALI CENNI DI LOGISTICA URBANA 1 Definizione Logistica (una delle tante) La logistica è la disciplina che ha come fine quello di ottimizzare
DettagliParliamo di Marketplace
Parliamo di Marketplace Ma prima... SITO E-COMMERCE STRATEGIE PER VENDERE ONLINE Piattaforma tecnologica Server Sicurezza Qualità dei contenuti Piano logistico PRODOTTO Visibilità Marketing Aspetti legali
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Lezione 16 Prof. Elena Cedrola
Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2015-2016 Lezione 16 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elenacedrola Programma Marketing Il marketing
DettagliA cura di: Stefania Bilotta Melania Ricci
A cura di: Stefania Bilotta Melania Ricci Corso di Comunicazione Internazionale A. A. 2012/2013 Prof. Tonino Pencarelli Indice degli argomen. Il formato distributivo La gestione del formato distributivo
DettagliLa politica di distribuzione sui mercati esteri
La politica di distribuzione sui mercati esteri Lesson 8 Summary Le modalità di entrata nei mercati esteri Esportazione indiretta Gli intermediari Esportazione diretta Accordi internazionali di collaborazione
DettagliConfindustria Udine Industria 4.0: protagonisti della quarta rivoluzione industriale
Confindustria Udine Industria 4.0: protagonisti della quarta rivoluzione industriale Udine, 6 Luglio 2016 Alessandro Mantelli Responsabile Architetture, Mobile e Soluzioni IoT AlmavivA SpA Protagonisti
DettagliEconomia degli Intermediari Finanziari
Economia degli Intermediari Finanziari A.A. 2008-2009 Laurea Triennale E.I.F. e.. Propedeuticità Matematica finanziaria Matematica per l economia Economia del mercato mobiliare Economia delle aziende di
DettagliProf.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre
Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.
DettagliLE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE
LE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE Determinanti ambientali Urbanizzazione e concentrazione geografica Donne lavoratrici Riduzione del tempo da dedicare allo shopping di prodotti banali Ricerca di una
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 8 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A. 2013-2014 1 Contenuti lezione 8: la programmazione
DettagliINDICE. Presentazione... p. VII PARTE PRIMA INTRODUZIONE
INDICE Presentazione............................................ p. VII PARTE PRIMA INTRODUZIONE Capitolo I - Definizione di marketing..........................» 3 1. Il marketing riguarda molti aspetti....................»
DettagliPresentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce
Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)
DettagliFrancesco Girone Il marketing dei campionati del mondo di calcio. Le edizioni di Brasile 2014, Russia 2018 e Qatar 2022
A13 Francesco Girone Il marketing dei campionati del mondo di calcio Le edizioni di Brasile 2014, Russia 2018 e Qatar 2022 Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it
DettagliEconomia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Unità 2 GPO
Economia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi Unità 2 GPO Il project management è considerato l approccio più indicato per gestire con successo progetti di ogni tipo, divenendo al contempo
DettagliRICERCA DI MARKETING SUI CENTRI ESTETICI ITALIANI
RICERCA DI MARKETING SUI CENTRI ESTETICI ITALIANI La situazione attuale e le tendenze evolutive nel mondo dei centri estetici In collaborazione con: 8 Marzo 2013 METODOLOGIA Il Campione Le Fasi del progetto
DettagliScuola di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco Incontro su Sistemi Agroalimentari e sviluppo locale Seneghe Ottobre 2012
Scuola di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco Incontro su Sistemi Agroalimentari e sviluppo locale Seneghe 12-14 Ottobre 2012 Agricoltura e turismo : verso uno sviluppo sostenibile e integrato Enrico Ciciotti
DettagliMarketing Turistico. Complessità del prodotto turistico. Prof. ROBERTO PAPA 1
Marketing Turistico Complessità del prodotto turistico Prof. ROBERTO PAPA 1 La complessità del prodotto turistico Varietà e numerosità dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione Varietà e complessità
DettagliIl sistema di determinazione dei costi per Centri di Costo
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Il sistema di determinazione dei costi per Centri di Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Obiettivi formativi Comprendere il
DettagliEvento organizzato in in collaborazione con: con:
Evento organizzato in in collaborazione con: con: 1 Turisti obiettivo comune: riflessioni e proposte di Federturismo Confindustria per una promozione turistica efficace 2 Il contesto L Italia è tra le
DettagliPROCESSO PRODUTTIVO. Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ. Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A Oggetto della lezione
PRODUTTIVO Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Definizione di processo produttivo Produttività Tipologie di processi
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico
Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Una definizione La logistica è il sistema di connessione
DettagliIntroduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di
Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di valore. Le altre, che non sono strategiche, sono dette operazioni
DettagliEconomia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10) SOLUZIONE Esame (8 febbraio 2010)
Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10) SOLUZIONE Esame (8 febbraio 2010) 1. (15 p.) Si consideri il mercato della passata di pomodoro e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza
DettagliIl marketing nella struttura aziendale: aspetti generali
Il marketing nella struttura aziendale: aspetti generali di Fabrizio Gritta Il marketing è un ramo della scienza economica che si occupa dello studio dei bisogni del consumatore, dell'analisi del mercato
DettagliMODELLO DI PORTER 12/05/2014
MODELLO DI PORTER Michael Porter, uno dei più grandi studiosi di marketing e consulenti di direzione, è noto per i suoi studi sull analisi competitiva, pubblicati in tutto il mondo e (anche se ormai datati
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 8 L economia politica della politica commerciale Krugman-Obstfeld, cap. 9 Copyright ULRICO
DettagliTECNICHE di GESTIONE AZIENDALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale e Logistica Integrata Insegnamento TECNICHE di GESTIONE AZIENDALE Docente dott.ing. GIAMPAOLO
DettagliL AZIENDA: UN SISTEMA
L AZIENDA: UN SISTEMA ORGANIZZATO 4 periti Prof. Sartirana L AZIENDA E un organizzazione stabile di persone e risorse che svolge una attività economica (produzione di beni o prestazione di servizi) volta
DettagliInternazionalizzazione delle medie e grandi imprese (International sourcing) Anni e previsioni
18 marzo 2008 Internazionalizzazione delle medie e grandi imprese (International sourcing) Anni 2001-2006 e previsioni 2007-2009 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06.4673.2243-2244 Centro diffusione
DettagliSTUDIO DI SETTORE UM16U ATTIVITÀ COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ARTICOLI DI PROFUMERIA, PRODOTTI PER TOLETTA E PER L IGIENE PERSONALE
STUDIO DI SETTORE UM16U ATTIVITÀ 47.75.10 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ARTICOLI DI PROFUMERIA, PRODOTTI PER TOLETTA E PER L IGIENE PERSONALE Ottobre 2008 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TM16U
Dettagli3.2 I fattori localizzativi micro
3.2 I fattori localizzativi micro Più specificamente, i fattori che influenzano la scelta localizzativa per l insediamento di questo tipo di strutture commerciali specializzate possono essere suddivisi
DettagliARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche
L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme
DettagliIntroduzione. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Introduzione
Introduzione L oggetto di studio dell economia La differenza tra microeconomia e macroeconomia Perché le relazioni economiche vengono rappresentate per mezzo dei modelli In che modo i diversi sistemi economici
DettagliCorso di MARKETING INTERNAZIONALE. Prof. Giuseppe Pedeliento
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di MARKETING INTERNAZIONALE Prof. Giuseppe Pedeliento 14 Ottobre 2016 Agenda o Definizioni o Product management o Service o Product development The product/service
DettagliEvoluzione del ruolo professionale nel settore Tessile-abbigliamento-calzaturiero
2.5.5.1.2 Disegnatori artistici e illustratori Le professioni comprese in questa unità utilizzano tecniche, conoscenze e capacità artistiche per creare prodotti artistici a fini decorativi, illustrativi
Dettagli1. DESCRIZIONE DEL BUSINESS. Business Plan
IL BUSINESS PLAN 1. DESCRIZIONE DEL BUSINESS Business Plan Indice 1.1 Analisi dell azienda 1.2 Analisi del prodotto/mercato 1.2.1 Il prodotti/servizio 1.2.2 Il mercato e la segmentazione della domanda
DettagliCOMMERCIO AL DETTAGLIO
26 maggio 2016 Marzo 2016 COMMERCIO AL DETTAGLIO A marzo 2016 le vendite al dettaglio registrano variazioni congiunturali negative dello 0,6% in valore e dello 0,8% in volume. Le vendite di prodotti alimentari
DettagliDefinizione di marketing e orientamento al mercato
La gestione del rapporto col mercato Definizione di marketing e orientamento al mercato Una prima definizione di marketing Insieme di attività mediante le quali un organizzazione (che può avere o non avere
Dettagli11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO
11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO Le tavole della presente sezione forniscono il quadro regionale dell organizzazione commerciale interna in base ai dati disponibili del settore della distribuzione in Sicilia,
DettagliL AMBIENTE PER L IMPRESA
L AMBIENTE PER L IMPRESA Contesto generale all interno del quale l impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni Insieme di attori Insieme di condizioni (vincoli e opportunità) AMBIENTE ESTESO AMBIENTE
DettagliCapitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1
Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni
DettagliLa segmentazione del mercato. Cap 3
La segmentazione del mercato Cap 3 Determinare i bisogni e i desideri dei consumatori Segmentazione E l insieme delle attività tese a determinare la suddivisione del mercato in gruppi di consumatori simili
DettagliFondamenti di Impianti e Logistica: Generalità
Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Generalità di fondamenti di impianti e logistica 1 IL CONTESTO PRODUTTIVO IL PRODOTTO Standardizzazione dei
Dettagli