Edificio per 48 appartamenti in cooperativa Pisa Massimo e Gabriella Carmassi

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1 Edificio per 48 appartamenti in cooperativa Pisa Massimo e Gabriella Carmassi Posto a conclusione dell'asse principale ovest-est della città e attraversato in mezzeria da un percorso pedonale, l'edificio di Pontedera interpreta il piano di lottizzazione comunale che prevedeva la realizzazione di un fabbricato curvo di cinque piani a marcare il passaggio tra città e campagna. L'edificio costruito è il frutto di due successive elaborazioni progettuali. Documentata dal modello, la prima soluzione prevedeva un numero minore di alloggi per ogni piano e la realizzazione di un livello interrato per i garage. Il prospetto ovest, verso la 1

2 città, si caratterizzava per una maggiore complessità, con un paramento in mattoni solcato da gole verticali scanalate a 45 gradi, contrappuntato da una serie di colonne isolate a tutta altezza, in acciaio, a sostegno dei terrazzi ricavati entro il profilo dell'edificio; il fronte opposto era scandito da una sequenza di strette aperture leggermente strombate verso l'esterno, estese dal piano di campagna sino alla linea di gronda. La necessità di contenere i costi - cui è imputabile, tra l'altro, la decisione di ubicare i parcheggi al piano terra e, conseguentemente, l'aumento del numero di abitazioni distribuite su ogni piano - ha obbligato a una revisione e semplificazione del progetto. La curvatura dell'edificio è stata ridotta, il disegno del fronte ovest semplificato - tra l'altro, sostituendo le colonne in acciaio con pilastri rettangolari in mattoni - mentre, sul prospetto est, la sequenza continua dei tagli verticali è stata stemperata dall'inserimento, ogni due campate, dei portali di accesso ai garage. Realizzato con una struttura a telaio in elementi prefabbricati di cemento armato, l'edificio è tamponato esternamente con mattoni a vista e, internamente, con forati intonacati; un'intercapedine tra le due pareti e uno strato di pannelli isolanti concorrono, insieme ad altri accorgimenti, all'eliminazione dei ponti termici e alla riduzione della trasmissione dei rumori. La copertura, leggermente curva, è costituita da sottili 2

3 pannelli ondulati di alluminio, appoggiati a centine di ferro fissate al solaio; l'aggetto conferito a quest'ultimo definisce - visivamente oltre che funzionalmente - la gronda di protezione dell'edificio. 3

4 Generalmente di piccole e medie dimensioni, gli alloggi usufruiscono di un doppio affaccio - triplo in corrispondenza delle testate - e di almeno due logge. Scavate all'interno della volumetria e schermate dai grandi pilastri, le logge proteggono gli ambienti affacciati su di esse dall'esposizione diretta al sole e alla pioggia, costituendo al contempo uno spazio all'aperto ampiamente vivibile. 4

5 Nel corso dell'esecuzione, il contenimento dei costi ha imposto di rinunciare ad alcuni dettagli significativi quali, ad esempio, la realizzazione degli scuri in compensato marino in luogo dei consueti avvolgibili - o dei previsti infissi/parete in legno e vetro - verso i terrazzi - e in ferro e vetro, posti a separare la cucina dagli ambienti di soggiorno. Mercé l'essenzialità dell'impianto generale, l'omogeneità dei materiali e il fuori scala delle aperture a tutta altezza, la costruzione ha tuttavia conservato un'immagine forte e riconoscibile, proponendosi come una sorta di monumentale fondale su cui s'infrange l'anonima edilizia della periferia cittadina. Informazioni Progetto: Massimo e Gabriella Carmassi Collaboratori: Collaborazione grafica: Christopher Evans, David Mount, Belinda Watt Strutture: L.Cecconi Impianti: Studio Barsotti-Mugnai, D.Picchi cronologia: Imprese: Committenti: Plastico: (Prima soluzione) Belinda Watt Foto: Mario Ciampi CARMASSI STUDIO DI ARCHITETTURA Indirizzo: Borgo Santi Apostoli, Firenze Tel./Fax: / karmassi@tin.it Web: Acconsentiamo all uso dei dati personali per la legge 675/96 5