Decisione N del 12 settembre 2016

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1 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) SIRENA (RM) POZZOLO (RM) SCIUTO Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) GRANATA Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) CHERTI Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore GRANATA ENRICO Nella seduta del 10/06/2016 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Con ricorso presentato in data con l assistenza di un professionista, preceduto da reclamo datato , i ricorrenti, titolari di un mutuo stipulato nel 2007 con la banca resistente, lamentano il ritardo con cui è stata effettuata la surroga del predetto rapporto. In particolare riferiscono di aver acquisito da altro intermediario, in data , la disponibilità a surrogarsi in detto mutuo ai sensi dell art. 120-quater del TUB. A seguito di contatti intervenuti con entrambi gli intermediari, in data veniva formalizzata la richiesta di avvio della procedura di surroga; come data per il perfezionamento dell operazione presso notaio veniva fissato il Il giorno prescelto, tuttavia, la convenuta comunicava al notaio che non si sarebbe presentata all appuntamento adducendo che il testo dell atto andava modificato e integrato. Veniva quindi fissata una nuova data, il , ai fini della stipula. Anche questa volta, però, la banca, contattata alla vigilia da parte ricorrente tramite il notaio, faceva sapere che non si sarebbe presentata per la stipula ritenendo necessario apportare ulteriori modifiche al testo del contratto. Dopo aver apportato alcune modifiche al testo dell atto, il il notaio comunicava quale nuova data per la formalizzazione Pag. 2/6

2 dell operazione il ; la banca convenuta comunicava, invece, di non poter presentarsi prima del 29/ A questo punto, a causa dei reiterati ritardi, parte ricorrente, d intesa con l intermediario subentrante e il notaio, decideva di perfezionare comunque l operazione tramite atto bilaterale di surroga, che veniva stipulato in data con contestuale bonifico alla convenuta dell importo di ,68 a saldo del debito residuo del mutuo. In data la banca resistente rilasciava quietanza di pagamento per surrogazione ai sensi dell articolo 1202 c.c.. Alla luce di quanto sopra parte ricorrente espone che la surroga è avvenuta dopo il termine di 30 giorni lavorativi da quello di avvio della procedura ( ) previsto dall articolo 120-quater, comma 7, del TUB con un ritardo, in termini di giorni lavorativi, di 55 giorni imputabile alla banca convenuta. Questa è quindi tenuta, a norma del comma 7 dell articolo 120-quater del TUB, a risarcire la somma complessiva di 1.951,28 pari all 1% del capitale residuo del mutuo moltiplicato per i mesi o frazione di mese di ritardo nel perfezionamento dell operazione di surroga. Chiede che l Arbitro si pronunci in ordine al risarcimento di cui al comma 7 dell art quater del TUB. Con controdeduzioni in data la banca resistente rileva che i ritardi ad essa imputati dai ricorrenti sono stati in realtà determinati dalla necessità di apportare una serie di modifiche e integrazioni (che afferma essere state ritenute indispensabili anche dal notaio rogante) alla minuta dell atto di mutuo con surroga predisposta dall intermediario subentrante. E dunque alla negligenza di questo intermediario nella predisposizione del contratto che vanno imputati i ritardi verificatisi. In data l intermediario subentrante informava, via mail, la banca convenuta di aver ricevuto dai ricorrenti, in data , richiesta di avvio della procedura di colloquio interbancario ai fini della surroga del rapporto di mutuo di cui erano titolari, indicando il quale data utile per la formalizzazione dell operazione. La convenuta dava la propria disponibilità chiedendo che le venisse recapitata la bozza della minuta dell atto, che le veniva inviata dalla banca subentrante solamente in data Esaminando tale documento, tuttavia, si avvedeva che nella minuta erano presenti alcuni errori (in particolare non veniva richiamata l operazione di cartolarizzazione che aveva interessato il mutuo oggetto di surroga; i riferimenti normativi non erano corretti; era necessario integrare la denominazione della convenuta con modifiche tese ad evidenziare, tra l altro, che essa interveniva quale procuratore di società di cartolarizzazione in virtù di accordo di servicing). Tali osservazioni venivano quindi comunicate alla banca subentrante in data , la quale, in data , comunicava che stava approntando le modifiche richieste e fissava, d intesa con il notaio rogante, per il la stipula dell atto. In data , la convenuta riceveva copia della nuova bozza del contratto riscontrando, anche in tale occasione, alcuni errori e/o omissioni che comunicava tempestivamente alla banca subentrante. Questa rispondeva via mail solamente in data quando il termine di 30 giorni di cui all articolo 120-quater del TUB era già decorso allegando una nuova minuta, questa volta corretta, e contemporaneamente inviandola al notaio. La banca subentrante chiedeva di fissare la stipula per il , data in cui la convenuta non poteva peraltro intervenire. I ricorrenti procedevano pertanto, in tale data, al perfezionamento di un atto bilaterale di surroga con la banca subentrante in relazione al quale la convenuta sottoscriveva, in data , atto di quietanza per surrogazione ai sensi dell art c.c.. Pag. 3/6

3 Afferma che la condotta da essa tenuta è stata corretta e improntata ai criteri di diligenza professionale previsti dalla legge e che il ritardo lamentato dai ricorrenti è ascrivibile esclusivamente alla banca subentrante. Chiede pertanto che il ricorso sia respinto. DIRITTO La questione oggetto del ricorso va valutata alla luce della disciplina della Surrogazione nei contratti di finanziamento. Portabilità. di cui all art 120-quater, comma 7, del TUB, come novellato dall art. 27-quinquies, comma 1, del D.L , n. 1, convertito, con modificazioni, dalla L , n. 27. Nel testo così novellato le parole «trenta giorni lavorativi» sono state sostituite alle precedenti «dieci giorni» dall art. 23-bis del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n La citata disposizione prevede che la portabilità del mutuo debba perfezionarsi entro il termine di trenta giorni lavorativi dalla data in cui il cliente chiede al mutuante surrogato di acquisire dal finanziatore originario l esatto importo del proprio debito residuo. Ove la surrogazione non si perfezioni entro il suddetto termine per cause dovute al finanziatore originario, quest ultimo è comunque tenuto a risarcire il cliente in misura pari all 1 per cento del valore del finanziamento per ciascun mese o frazione di mese di ritardo. Secondo gli orientamenti espressi dall Arbitro va condivisa l opinione prevalente, secondo cui il testo ora vigente del comma 7 dell art. 120-quater del TUB configura una responsabilità a titolo di colpa, a differenza della precedente versione, che individuava una responsabilità oggettiva in capo all iniziale mutuante per le conseguenze derivanti da ritardi nel perfezionamento della surroga. E dunque necessario ai fini della presente decisione, individuato un ritardo nella procedura per la portabilità, valutare la condotta tenuta dalla banca originaria finanziatrice nella gestione di tale procedura (in tal senso cfr. Collegio di Napoli, dec. n. 4477/2013; Collegio di Roma dec. n. 4979/2015; Collegio di Roma dec. n. 7097/2015). Resta fermo che in caso di eventuale corresponsabilità del mutuante surrogato, il finanziatore originario potrà rivalersi su di esso. Ciò premesso si tratta innanzitutto di appurare se nella vicenda in esame si sia verificato un ritardo nel perfezionamento della surroga individuando il dies a quo da cui deve farsi decorrere il termine di legge e determinando conseguentemente, se del caso, l entità dello sforamento temporale. Non vi è dubbio che al caso di specie vada applicata la versione della norma sopra ricordata e nello specifico che i termini vadano computati nei trenta giorni lavorativi di cui al testo alla modifica recata dal D.L. 179/2012, così come convertito con L. 221/2012. Parte ricorrente sostiene che il dies a quo si identifichi nell producendo copia della richiesta alla banca subentrante di Avvio della procedura di colloquio interbancario per la procedura di portabilità del mutuo sottoscritta dai ricorrenti in detta data. Allega inoltre copia degli avvisi di ricevimento di due raccomandate inviate l , l una al Direttore Generale della banca convenuta l altra a agenzia della stessa, la prima recante data e l altra con data illeggibile. La banca resistente indica, nelle controdeduzioni, il quale data di formalizzazione della richiesta di surroga. Produce mail della banca subentrante, in data , con questa comunica che l atto è stato fissato al , esprimendo preferenza per la stipula di un atto trilaterale con liquidazione immediata dell importo residuo del mutuo tramite assegno circolare. Pag. 4/6

4 Come sopra evidenziato, la norma prevede che, ai fini del computo del termine entro cui va perfezionata la surrogazione, il dies a quo è la la data in cui il cliente chiede al mutuante surrogato di acquisire dal finanziatore originario l esatto importo del proprio debito residuo : il testo in vigore non fa più riferimento, come precedentemente alle modifiche recate dall art. 27-quinquies del DL 24 gennaio 2012, n. 1 (convertito con L. 24 marzo 2012, n. 27), all avvio della procedura di colloquio interbancario come momento iniziale ai fini del decorso dei termini previsti. Resta ovviamente fermo che le modalità con cui si è svolta l interlocuzione fra le due banche interessate per addivenire al perfezionamento dell operazione di surroga rileva in ordine alla valutazione dei profili di responsabilità a riguardo in caso di ritardo, ai fini in particolare della sussistenza dell obbligo di risarcimento nei confronti del cliente, a carico della banca originaria, previsto dal citato comma 7 dell art. 120 quater del TUB nella misura dell 1% per ogni mese o frazione di mese di ritardo. Con la richiesta di avvio della procedura di portabilità del mutuo sottoscritta da parte ricorrente in data essa ha autorizzato espressamente la banca subentrante a richiedere alla banca originaria l esatto importo del proprio debito residuo (oltreché la banca originaria a comunicare alla banca subentrante tale importo) indicando il quale data di formalizzazione dell operazione. Non sembra dubbio quindi che l 8 maggio 2015 sia il dies a quo e pertanto il costituisca giorno di scadenza del termine di trenta giorni lavorativi previsto dal comma 7, dell art. 120-quater del TUB. L operazione di surroga è stata stipulata con atto in forma bilaterale il di cui la banca surrogante ha dato quietanza con atto del : l operazione è stata dunque perfezionata oltre il termine di legge con un ritardo di un mese più una frazione di mese. Ciò detto occorre valutare se il ritardo si sia verificato per cause dovute al finanziatore originario. Dai rapporti intrattenuti dalle due banche nel corso della procedura si rileva che può ritenersi ragionevole la richiesta della banca convenuta di richiedere un primo rinvio della data di stipula, fissata al , vista l esigenza di apportare modifiche alla bozza di contratto pervenutale tre giorni prima di detta data. Quanto alla seconda richiesta di rinvio da parte della banca convenuta si rileva che quest ultima riceveva la bozza modificata otto giorni prima della nuova data prescelta per la stipula ( ) riscontrando ancora alcuni errori ed omissioni nella bozza dell atto. Il tempo a disposizione avrebbe presumibilmente consentito una rapida gestione degli ulteriori aggiustamenti al testo (della cui natura e contenuto la banca convenuta non dà peraltro conto, a differenza di quelli rilevati nella precedente occasione) e quindi il rispetto dei termini di legge qualora detta banca avesse comunicato con prontezza, una volta ricevuto la bozza dell atto, le modifiche richieste. La resistente non contesta quanto affermato dai ricorrenti e cioè che questi sono venuti a conoscenza della volontà della resistente medesima di non procedere alla stipula il solo perché si erano premurati di contattarla alla vigilia della data fissata per la stipula; non precisa inoltre quando ha trasmesso le ulteriori richieste di modifica limitandosi ad affermare di averlo fatto tempestivamente. Appare ragionevole ritenere che il mancato perfezionamento dell operazione entro il termine di cui al comma 7 dell art. 120-quater del TUB ( ) sia dipeso dal comportamento della convenuta. Successivamente la banca subentrante proponeva la data del 16 luglio 2015 come giorno di perfezionamento dell operazione, data quindi scadente nell ambito del mese successivo al suddetto termine del 22 giugno Anche in questo frangente il comportamento della convenuta non appare improntato ad una logica collaborativa ponendosi invece come Pag. 5/6

5 fattore di ulteriore differimento dei tempi di completamento dell operazione. A fronte infatti della comunicazione, effettuata dal notaio rogante il , della nuova data prevista per la stipula e cioè il (entro quindi il mese successivo alla scadenza del termine), la convenuta comunicava di non essere disponibile prima del 29/30 luglio, cosicché la stipula veniva effettuata il 16 luglio con atto bilaterale anziché trilaterale come originariamente previsto. L operazione di surroga veniva poi completata il 29 luglio (oltre il primo mese dalla scadenza del termine) allorché la convenuta rilasciava atto di quietanza. Si aggiunge che la sequenza degli eventi sopra descritta è ripercorsa nella nota che il notaio rogante ha rilasciato ai ricorrenti in data (allegata al ricorso), ove questi precisa di non aver mai preso visione delle minute del mutuo in forma trilaterale succedutesi nel tempo né di aver mai espresso alcun parere sulla loro correttezza e/o completezza, riservandosi di fare tale esame una volta che le parti interessate avessero raggiunto finalmente una definitiva intesa fra di loro; affermazioni che non riflettono quanto affermato dalla convenuta nelle controdeduzioni e cioè che le modifiche e integrazioni da essa richieste in merito all atto fossero state ritenute necessarie anche dal notaio rogante, In conclusione si ritiene che il mancato perfezionamento della surrogazione entro il termine di trenta giorni lavorativi (22 giugno 2015) sia ascrivibile alla banca convenuta. L operazione in parola è stata perfezionata il 29 luglio 2015, data in cui è stato sottoscritto atto di quietanza ai sensi dell art c.c., con un ritardo quindi di oltre un mese rispetto alla predetta data del 22 giugno Dalla documentazione in atti risulta che il valore residuo del mutuo alla predetta data era pari a ,58. L 1% di detto valore, moltiplicato per 2 (un mese più una frazione di mese) è pari a 1951,35 che costituisce quindi l importo del risarcimento cui la banca convenuta è tenuta ai sensi dell art. 120-quater, comma 7, del TUB. In virtù del principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato (art. 112 c.p.c.), la domanda della parte ricorrente può essere tuttavia accolta soltanto nei limiti del petitum e cioè per l importo di 1951,28. P.Q.M. Il Collegio, in accoglimento del ricorso, dispone che l intermediario corrisponda al ricorrente la somma di euro 1.951,28 a titolo di risarcimento del danno patrimoniale, oltre agli interessi legali dalla data del reclamo al saldo. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6