A cura di E. De Santo

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1 A cura di E. De Santo

2 Se hai una casa in riva al mare e ti nasce un figlio, non erigere un muro di fronte ma insegnagli a nuotare R. Giannatelli

3 LA MEDIA EDUCATION Mutamento profondo avvenuto nell universo comunicativo Spostamento d interesse d negli studi sulla comunicazione Diversa tendenza verso le varie posizioni apocalittiche

4 LA MEDIA EDUCATION RIPENSARE L EDUCAZIONEL MEDIA EDUCATION: EDUCAZIONE AI CON PER I MEDIA

5 LA MEDIA EDUCATION Educazione AI: : educare alla comprensione critica dei testi e del sistema dei media, intesi non solo come strumenti, ma anche come linguaggio e cultura, ovvero come ambiente di vita Educazione CON: : i mass media sono considerati come strumenti da utilizzare nei processi formativi e come momento significativo dell esperienza esperienza formativa Educazione PER: : rimanda al problema della formazione di una nuova figura professionale, quella del media educator,, che potrebbe trovare opportuna collocazione tanto negli ambiti della scuola e dell extrascuola, extrascuola, quanto in quelli del profit e del no profit.

6 LA MEDIA EDUCATION La ME propone una strategia non puramente difensiva, limitata a proteggere i minori dagli effetti negativi dei media, ma una strategia di attacco,, finalizzata a fornire ai minori una competenza mediale o empowerment,, perché i giovani acquisiscano la capacità di comprendere e confrontarsi con l universo l dei media e di saper creare, a loro volta, nuove forme di espressione e di comunicazione

7 LA STORIA MEDIA EDUCATION= EDUCAZIONE AI CON PER I MASS MEDIA Movimento mondiale che si è diffuso in quasi tutti i paesi del mondo

8 LA STORIA PATROCINIO UNESCO DAGLI ANNI 70 AUSTRALIA: prima nazione a proporre la ME come curricolo scolastico. 1978: CANADA (ONTARIO): ASSOCIATION FOR MEDIA LITERACY 1983: John Pungente (Padre Gesuita) conduce una ricerca sull insegnamento della ME presso le 400 scuole secondarie dei Gesuiti presenti in ogni parte del mondo.

9 LA STORIA 1983: nasce in Francia il CLEMI (Centre de Liason de l Ensegneiment l et des Moyens d Information), un agenzia speciale del Ministero dell Educazione nazionale francese il cui mandato è quello di promuovere, attraverso azioni di formazione, l uso l pluralistico dei mezzi di informazione nell insegnamento, al fine di favorire da parte degli allievi una migliore comprensione del mondo intorno a loro sviluppando il loro senso critico.

10 LA STORIA 1985 LEN MASTERMAN :Teaching: the Media 1988 ITALIA: R. GIANNATELLI AVVIA I PRIMI ESPERIMENTI DI MEDIA EDUCATION PRESSO L UNIVERSITAL UNIVERSITA PONTIFICIA SALESIANA (UPS) 1996 ITALIA: ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE L AI MEDIA E ALLA COMUNICAZIONE (MED) 2003 CALABRIA: NASCITA DEL MEDCALABRIA.CENTRO DI MEDIA EDUCATION

11 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA ITALIANA

12 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA ITALIANA 1979: i nuovi programmi della scuola media assegnano lo studio dei media alle discipline Educazione tecnica e Educazione artistica. I programmi fanno riferimento, ma non in modo sistematico, al cinema e ai mezzi di comunicazione di massa e di informazione (il giornale e la televisione).

13 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA ITALIANA 1985: i programmi della scuola elementare rivolgono un attenzione più profonda e globale ai media: essi vengono considerati per il loro contributo alla formazione di competenze specifiche nel bambino. ( educazione all immagine immagine )

14 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA ITALIANA 1991: gli Orientamenti dell attivit attività educativa nella scuola materna riconoscono nei media moderni un campo di esperienza del bambino,, in cui trovano posto le attività di comunicazione e di espressione manipolativo-visiva, visiva, sonoro-musicale, drammatico-teatrale, teatrale, audiovisuale e massmediale

15 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA ITALIANA 2000 ad oggi: la ME indica un attivit attività educativa e didattica della scuola finalizzata a sviluppare negli alunni un informazione e una comprensione critica circa la natura, il linguaggio, le categorie e i generi dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire i messaggi e produrre senso; vengono inoltre analizzati i condizionamenti che i media subiscono da parte di fattori economici, politici e ideologici e l impatto l che essi hanno sul pubblico; gli alunni vengono esercitati a scrivere con i media,, in particolare nella produzione audiovisiva.

16 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA

17 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Andrew Hart, Direttore del Media Education Centre dell Universit Università di Southampton (England), ritiene che la ME possa entrare con pieno diritto nella scuola a condizione che sappia rispondere a queste tre domande : 1. Perché insegnare i media? 2. Che cosa insegnare dei media? 3. Come (con quale metodo) insegnare i media?

18 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Il problema era già stato posto da un leader della Media Education mondiale, Len Masterman: Che cosa sarà la ME nella scuola? Sarà solo un insieme di entusiasmi, in teoria uniti, ma di fatto divisi; o si presenterà (come sarebbe necessario) come un corpo di teorie e di pratiche? I media educator della tradizione anglofona hanno fornito alle domande poste da Hart e, precedentemente, da Masterman le risposte riportate qui di seguito.

19 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Perché insegnare i media (A.Hart) Saturazione o pervasività dei media. Industria delle coscienze Fabbrica delle notizie Esiste uno stretto rapporto tra ME e democrazia: Non c èc democrazia senza partecipazione, non c èc cittadinanza attiva senza formazione, non c èc formazione senza informazione, cultura, consapevolezza critica. Se vogliamo che i media servano la vita democratica di un paese, dobbiamo partire da un approccio democratico e educativo ai media. La scuola è necessaria (Jospin) Importanza dell audiovisivo nella vita moderna. Privatizzazione dei media Educare i giovani per il futuro Crescente digitalizzazione Globalizzazione

20 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Che cosa insegnare dei media Un insegnamento attorno ai singoli media era già stato attuato negli anni 80, anche se non in modo sistematico e solo nei sistemi scolastici più avanzati. Si era fatta educazione all immagine e al cinema, alla lettura dei giornali, ecc., e ogni medium veniva considerato piuttosto isolatamente. In Francia, l istituzione l governativa del CLEMI aveva organizzato fin dal 1983 la «semaine de la presse»,, in cui le scuole «aprivano le porte» ai giornali e ai professionisti della stampa, per una lettura critica dei quotidiani e un confronto delle informazioni da loro fornite (Gonnet 1995). Lo stesso Masterman aveva proposto nel 1980, in l Inghilterra, l il suo Teaching about television, un corso di ME sulla televisione.

21 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA L apporto nuovo e decisivo del suo Teaching the media (1985) consiste nell identificazione di un area d indagined che precede lo studio dei singoli media, una sorta di koiné,, una lingua comune, che è necessario apprendere per capire il linguaggio dei media, una cultura generale che sta alla base del corso di Media Education. Si tratta, innanzi tutto, di approfondire il concetto-chiave chiave di rappresentazione :: i media non sono la realtà,, ma la rappresentano; non sono «finestre sul mondo»,, ma «costruzioni» dettate da interessi economici, politici, ideologici, secondo un complesso processo di selezione e montaggio; non sono trasparenti ma opachi

22 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA I media sono influenzati da fattori estetici, economici, ideologici, culturali e dalla stessa routine dei professionisti. Il loro linguaggio enfatizza il ruolo dell immagine e dell emozione. emozione. I media comunicano secondo forme e generi propri. Il feed-back dell audience influenza le scelte prese dai produttori e dai professionisti. La scuola, pertanto, deve studiare il ruolo dell audience audience,, non come semplice recettore ma come negoziatore dei messaggi e produttore di senso (Bechelloni 1995) e, soprattutto, deve fornire gli strumenti perché gli alunni siano messi in grado di «decostruire» le rappresentazioni dei media

23 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Ciò premesso, le domande iniziali della ME di fronte a un «testo» fornito dai media (spot pubblicitario, telegiornale, talk show, ecc.) sono le seguenti: chi ha prodotto questo messaggio? Per quali scopi? Quali interessi economici, politici, ideologici sono in gioco? Con quali tecniche e quale retorica è stato costruito il messaggio? Possediamo un metodo per tentare di decodificarlo? Quali conoscenze scientifiche (ad esempio, quelle attinte alla semiotica, all etnologia del consumo, agli studi culturali) ci aiuteranno in questo compito? In che modo la «scuola di media» potrà diventare un «laboratorio di democrazia»?

24 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Quanto alle fondamentali domande che l insegnante dei media dovrà proporre ai propri alunni a scuola di media, si possono citare le seguenti: chi comunica e perché?? di che tipo di testo si tratta? come è stato prodotto? come ne conosciamo il significato? quali interessi sono in gioco? chi riceve il messaggio e quale significato gli attribuisce? come viene rappresentata la realtà?? che cosa è stato omesso e che cosa enfatizzato, e perché?

25 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Il volume di Masterman, Teaching the media, propone infatti quattro aree di esplorazione per aiutare l alunno l a capire la «logica» dei media: i determinants o le istituzioni dei media (chi comunica e per quali interessi); l analisi l della retorica dei media (il loro linguaggio, le tecniche impiegate, i generi e le categorie dei media); lo studio dell ideologia dei media (le idee, i valori e gli interessi in gioco) e infine lo studio del pubblico o audience dei media (chi riceve il messaggio e attraverso quale processo di negoziazione fa proprio il significato dei messaggi e ne elabora uno proprio)

26 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Che cosa insegnare dei media (L.Masterman) Determinants: : chi comunica, chi produce e perché? Rhetoric: : come avviene la selezione delle informazioni e delle immagini? Come avviene il montaggio, l editing l dei materiali disponibili? E secondo quali scopi? Ideology: «I I media costituiscono un sistema di storie e immagini che modellano molto di ciò che siamo, pensiamo, facciamo; e di come gestiamo la nostra vita. Sono i cantastorie, gli stories tellers del tempo moderno» (Gerbner) Audience. Quale impatto hanno i media sull audience, in particolare su ragazzi e giovani? Attraverso quale processo di «negoziazione» il giovane coglie il significato dei testi mediali o ne crea un altro alternativo?

27 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Come insegnare i media Individuata la materia di studio, i contenuti della ME, è necessario conoscere il metodo con cui insegnare i media,, perché la ME possa avere una sua dignità disciplinare al pari delle altre materie scolastiche. I metodi con cui l esperienza l che fa capo a Giannatelli si è confrontata in dieci anni di ME attingono principalmente alla semiotica, ai Cultural Studies, agli studi sulla ricezione

28 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Interagendo con gli insegnanti che hanno partecipato al Laboratorio di ME fin dal 1991, la suddetta scuola ha formulato delle costanti che potremmo definire principi di metodo per la Media Education italiana

29 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Come insegnare i media (Giannatelli) La ME deve essere affidata agli stessi educatori presenti nella scuola, possibilmente a un team di docenti.. Non pare necessario configurare per il momento una nuova materia scolastica. Sembra più utile predisporre un insegnamento interdisciplinare il cui regista (con riferimento alla scuola media italiana) sarà l insegnante di lettere, coadiuvato da quello d educazione tecnica ed artistica. L educazione ai media sarà progettata secondo un percorso progressivo e a spirale,, che si svolge a partire dai singoli media secondo una progressione in difficoltà e complessità (dalla fotografia, alla televisione, al giornale, al cinema ).

30 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA Le attività di analisi e di produzione (lavoro pratico) procederanno di pari passo. Il lavoro pratico con i media conserverà le caratteristiche di un esercizio didattico senza voler scimmiottare i professionisti. Tuttavia la collaborazione di un professionista (come può essere un genitore di un alunno) conferisce un tono di serietà e professionalità alle esercitazioni scolastiche. La figura dell insegnante, con il ruolo del facilitatore dell apprendimento e dell animatore della classe e dei colleghi, rimane centrale ed è la garanzia del successo della ME nella scuola.

31 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA La ME dovrà conservare uno stile educativo, democratico e non impositivo, fatto di partecipazione e di scambio generazionale.nel campo dei media, gli insegnanti (e, in genere, gli adulti) hanno molto da imparare dai loro alunni, ma anche molto da dare loro in fatto di cultura, valori, esperienza e saggezza di vita.

32 LA MEDIA EDUCATION NELLA SCUOLA La ME darà origine a un processo a lungo termine, che deve continuare lungo la vita nell educazione educazione degli adulti. Se scopo della ME è il conseguimento dell autonomia critica (Masterman) e la competenza del fruitore (Baacke), è chiaro che tali obiettivi possono essere raggiunti solo nel lungo periodo e ripensati in situazioni diverse. La scuola potrebbe divenire il luogo adatto per continuare il dialogo sui media.

33 IL MEDIA EDUCATOR

34 IL MEDIA EDUCATOR Il media educator è una nuova figura professionale esperta nei processi di educazione/formazione AI CON PER i media. Collocazione rispetto all organizzazione di una struttura: Consulente esterno (libero professionista) Consulente interno (Esperto interno accreditato presso consorzi di P.A) Responsabile di servizio (Coordinatore di attività,, FOB) Ambiti di intervento: scuola, profit, non profit

35 IL MEDIA EDUCATOR NELLA SCUOLA

36 IL MEDIA EDUCATOR Scuola Il media educator potrebbe trovare spazio nell organico docente della scuola: identificando la sua professionalità con una funzione-obiettivo obiettivo (FOB), ovvero essendo un insegnante che, oltre alla sua normale attività didattica, coordina il settore delle attività organizzative o formative della scuola in materia di ME, con funzioni di sostegno al lavoro dei docenti e di intervento e servizio per gli studenti; diventando un insegnante disciplinare, con una sua precisa identit ità professionale, nel caso in cui dovesse aprirsi nei nuovi curricoli scolastici uno spazio specifico per la ME.

37 IL MEDIA EDUCATOR Scuola Il media educator potrebbe trovare spazio nella scuola come professionista: che assume la funzione di animatore delle attività extracurricolari in materia di ME; che si propone come formatore degli insegnanti in materia di ME.

38 IL MEDIA EDUCATOR Formazione Come insegnante di ME o professionista, il percorso più idoneo alla sua formazione universitaria è un biennio di specializzazione a hoc nell ambito delle Scienze dell educazione: educazione: Laurea Magistrale in Media Education

39 Verso una New Media Education

40 La New Media Education L avvento del digitale ridefinisce sia gli strumenti che le modalità di consumo dei media: si assiste ad una profonda trasformazione tanto dei processi comunicativi quanto dei processi educativi.

41 La New Media Education Le variabili che avevano caratterizzato la costruzione dell industria culturale si modificano ed emergono nuovi aspetti che richiedono una ridefinizione delle definizioni della Media Education Un primo aspetto riguarda la portabilità del medium

42 La New Media Education Il telefono cellulare ha reso possibile l abbandonol del telefono fisso Il computer palmare ha reso possibile l abbandono del PC desktop La fusione dei due dispositivi, confluenti nei cosiddetti smartphone, sta proponendo soluzioni multitasking: con il cellulare è possibile navigare in internet, scattare fotografie, girare video e inviarli, vedere la televisione, ecc.

43 La New Media Education Questa caratteristica invalida gli accorgimenti educativi come il non permettere al minore il consumo dei media da solo o di collocare la postazione internet in un ambiente condiviso della casa Da ciò si deduce che la portabilità rende inefficaci tali indicazioni dal momento che, affrancandosi dal luogo fisico, l accesso l diviene attività che sfugge completamente al controllo diretto dell adulto

44 La New Media Education Tale considerazione implica il rimando al concetto della personalizzazione del medium: I media digitali sono personali perché appartengono alla sfera privata del soggetto (es. il cellulare-rubrica, rubrica, il cellulare-banca dati ecc) la tecnologia è parte integrante del nostro ambiente: è protesi tecnologica dei nostri vissuti e della nostra memoria.

45 La New Media Education Un altro aspetto riguarda la configurazione multitasking delle nuove generazioni:

46 La New Media Education «Nella loro camera i ragazzi hanno sul piano della scrivania un libro di scuola; davanti a loro un documento di Word in cui, a partire da quel che stanno leggendo, organizzano un testo; ma nello stesso tempo sono aperte sullo sfondo altre finestre: il client della posta elettronica, Messenger dove stanno chattando con un compagno di scuola, e-mule da cui stanno scaricando musica; intanto il cellulare è acceso sul tavolo e riceve e invia SMS; tutto mentre ascoltano musica in cuffia, dal loro i-pod» P.C. Rivoltella, La Media Education, fra tradizione e sfida del nuovo

47 La New Media Education Altro aspetto importante riguarda il fatto che i giovani, da ricettori di media, sono diventati produttori di media: YouTube e Facebook in primis, propongono spazi per la creazione di gallerie fotografiche/filmati personali in cui ci si racconta in rete, ci si offre alla valutazione degli altri visitatori, si costruiscono reti sociali attraverso le quali viene decretata la notorietà del singolo videomaker e valutato il suo lavoro

48 La New Media Education Tutto quanto disaminato fin qui comporta l educazione delle nuove generazioni alla responsabilità.. I giovani si ritrovano ad essere non più solo consumatori, ma autori, con tutto ciò che questo comporta in relazione all etica del rappresentare.

49 La New Media Education Le sfide educative cui la Media Education deve rispondere di fronte alla diffusione dei new media riguardano: la portabilità dei supporti il passaggio dalla lettura alla scrittura

50 La New Media Education Si tratta di due punti di attenzione fondamentali per una New Media Education, intesa sia come educazione ai nuovi media che come nuovo paradigma, nuovo modo di pensare la Media Education.

51 La New Media Education La Media Education migra dentro la didattica e l intervento l educativo, e l educazione nel suo complesso diventa Media Education

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