Esperienza di polarimetria. Dott. Alfonso Zoleo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esperienza di polarimetria. Dott. Alfonso Zoleo"

Transcript

1 Esperienza di polarimetria Dott. Alfonso Zoleo Laboratorio di Metodologie Spettroscopiche per le Biotecnologie AA

2 Concetti fondamentali La luce possiede una proprietà chiamata polarizzazione. La polarizzazione descrive la direzione di oscillazione del campo elettrico dell'onda. Si dice che la luce è polarizzata linearmente se il campo elettrico oscilla sempre su un piano. In figura è mostrata un'onda polarizzata linearmente: il campo elettrico oscilla sempre sul piano xy (e il campo magnetico sempre sul piano xz) z y B E Piano xy x Se guardo un onda polarizzata linearmente che viene verso di me, il campo elettrico lo vedo oscillare così 2

3 Concetti fondamentali Si dice che la luce è polarizzata circolarmente se il campo elettrico ruota intorno alla direzione di propagazione. La rotazione ha luogo alla frequenza propria dell onda. Il modulo del campo elettrico è costante. Se guardo un onda polarizzata circolarmente che viene verso di me, il campo elettrico lo vedo ruotare La luce prodotta da una lampada (o la luce solare) è non polarizzata (il campo elettrico oscilla casualmente in ogni direzione). 3

4 Concetti fondamentali Dobbiamo inoltre considerare che il campo elettrico è un vettore, e quindi esso può essere sempre rappresentato ugualmente bene come somma delle sue componenti lungo direzioni prefissate: x z E z (t) E(t) E y (t) y In questo esempio ho scomposto il vettore campo elettrico dell onda, posto in una direzione qualsiasi (perpendicolare alla direzione di propagazione x), in due vettori diretti lungo y e lungo z. Sussiste la relazione: E( t) = E ( t) kˆ + z E y ( t) ˆj ĵ = versore diretto lungo y kˆ = versore diretto lungo z 4

5 Concetti fondamentali Il polarizzatore è un dispositivo che lascia passare solo la componente del campo elettrico della luce che è diretta secondo un asse (detto di polarizzazione) direzione di propagazione della luce Luce polarizzata linearmente lampada lente polarizzatore Luce non polarizzata

6 Il cinema 3D

7 Concetti fondamentali Quando un fascio di luce polarizzata linearmente, con il campo elettrico inclinato rispetto all asse polarizzatore, incide sul polarizzatore, la componente del campo perpendicolare all asse viene bloccata: rimane solo la componente lungo l asse. I= intensità della luce. E proporzionale al quadrato del campo elettrico della radiazione E cos(θ) E θ E sen(θ) E cos(θ) I 0 =k E 2 Intensità della luce prima di attraversare il polarizzatore Asse del polarizzatore I=k E 2 cos 2 (θ) Intensità della luce dopo aver attraversato il polarizzatore I=I 0 cos 2 (θ) Legge di Malus!!

8 Importanza dell attività ottica in biologia Molte sostanze (dette otticamente attive) ruotano di un certo angolo il piano della luce polarizzata linearmente che attraversa una soluzione che le contiene. Praticamente tutte le sostanze di interesse biologico (enzimi, zuccheri, proteine) sono otticamente attive Misurare la variazione di attività ottica di una sostanza biologica è un modo per studiare reazioni e cambiamenti di quella sostanza 8

9 Potere ottico rotatorio (POR) di una sostanza Definizione L'angolo di rotazione α del piano della luce polarizzata (in gradi) diviso per la lunghezza di cammino ottico attraverso il mezzo (b, in dm), diviso a sua volta o per la concentrazione in massa (c, in g/ml) della sostanza (potere ottico rotatorio specifico [a] λ q ) o per la concentrazione molare (potere ottico rotatorio molare [a m ] λ q ). Il POR specifico (o molare) di una sostanza dipende dalla lunghezza d onda della luce polarizzata e dalla temperatura. Convenzionalmente si usa luce gialla monocromatica a 589 nm (riga D del sodio), e la misura è effettuata a 20 C 9

10 Molecole otticamente attive Sperimentalmente si osserva che tutte le soluzioni di composti enantiopuri ruotano il piano della luce polarizzata. D-alanina Enantiomero S L-alanina Enantiomero R Enantiopuro = composto che contiene solo un tipo di enantiomero Enantiomero = uno dei due stereoisomeri di una molecola che sono immagini speculari non sovrapponibili l uno dell altro Carbonio chirale Tutti gli aminoacidi biologici (tranne la glicina) sono chirali, ovvero solo una delle forme è usata biologicamente 10

11 Gli Zuccheri Consideriamo un esempio * sono centri chirali enantiomeri 11

12 I monosaccaridi (aldosi) semplici sono soggetti alla formazione di semiacetali In soluzione il D-glucosio forma due diastereoisomeri Quando una delle due forme viene sciolta in acqua, lentamente si ottiene un equilibrio delle due forme con il 36% della forma α e il 64% della forma β. Il P.O.R. misurato cambia quindi con il tempo (Mutarotazione), fino al raggiungimento dell'equilibrio. La soluzione deve essere quindi lasciata equilibrare prima di effettuare la misura. 12

13 D-(+)-galattosio 82 D-(+)-glucosio 52.7 (destrosio) D-(-)-fruttosio (D-Levulose) Saccarosio 66.5 (glucosio-fruttosio) Saccarosio invertito -20 (25 C) (glucosio e fruttosio) Maltosio (dimero del glucosio) 13

14 L ESPERIENZA: MISURA DEL POTERE OTTICO ROTATORIO DI SACCARIDI Il principio della misura è molto semplice: l Si prepara una soluzione dello zucchero di interesse a concentrazione nota l Si riempie con acqua o con la soluzione un tubo polarimetrico l Si predispone una fascio di luce polarizzata e lo si fa attraversare il tubo l Si trovano la orientazione della luce polarizzata in uscita quando nel tubo c'è l'acqua e quando c'è la soluzione l Dalla distanza angolare fra le due posizioni del polarizzatore analizzatore si calcola il potere ottico rotatorio Vediamo la realizzazione pratica 14

15 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO: Preparazione delle tre soluzioni del saccaride a concentrazione nota. - Le tre soluzioni devono avere una concentrazione compresa tra 0,05 g/ml e 0,3 g/ml - La preparazione viene effettuata in matracci da 50 ml - Le tre soluzioni devono essere lasciate termostatare a 25 C per 24 h (equilibrio anomerico)

16 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Costruzione del polarimetro 6) Tubo polarimetrico 4) Polarizzatore 6) Analizzatore 8)Fotodiodo Componenti del polarimetro 1) Sorgente luminosa (LED o laserino) 2) Lente collimatrice del fascio 3) Chopper 7) Lente collimatrice del fascio

17 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Costruzione del polarimetro 1) Mettere per prima la lampada (il LED) sulla rotaia 2) Piazzare sulla rotaia, davanta alla lampada, la lente collimatrice, avendo cura che il centro del LED sia allineato con il centro della lente (regolando altezza e posizione della lente) 3) Spostare la lente lungo la rotaia fino a che il fascio appare allineato: verificarlo usando un foglio e vedendo se lo spot luminoso dopo la lente non cambia variando la distanza del foglio 50 cm 4) Piazzare la lente focalizzante a 50 cm dall altra lente 5) Piazzare il fotodiodo nel fuoco della lente

18 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Costruzione del polarimetro 6) Aggiungere il CHOPPER: il chopper è un disco con dei fori che ruota azionato da un motorino elettrico. Variando la tensione dell alimentatore del motorino è possibile cambiare la frequenza di rotazione del disco. In questo modo è possibile trasformare la luce continua in luce pulsata 7) Aggiungere il polarizzatore, il tubo polarimetrico e l analizzatore

19 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Costruzione del polarimetro 8) Collegare l oscilloscopio: il trigger dal chopper e il segnale in uscita dal fotodiodo in ingresso

20 Perché usare il CHOPPER? Per avere luce pulsata. In questo modo sull oscilloscopio si potra avere un segnale on (quando la luce colpisce il fotodiodo) e off (quando il chopper blocca la luce). La differenza delle due tracce è direttamente proporzionale all intensità della luce che colpisce il fotodiodo. Nota bene: l oscilloscopio lavora solo con segnali nel tempo! La sottrazione luce on-luce off consente di eliminare la luce ambientale!! Chopper Fotodiodo Luce Luce on Luce off Intensità della luce Trigger dal chopper Ext Ch1 Ch2

21 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Esecuzione della misura 1) Inserire l acqua nel tubo polarimetrico. Mettere il tubo fra i polarizzatori 2) Ruotare l analizzatore finché il segnale sull oscilloscopio scompare Analizzatore

22 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Esecuzione della misura 3) Ruotare in senso inverso (antiorario in figura) di 20 l analizzatore (c è un goniometro per la lettura dei gradi) 20 4) Leggere l intensità della luce (in mv) sull oscilloscopio e l angolo leggibile sul goniometro dell analizzatore in questa posizione Analizzatore

23 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA PRIMO GIORNO/SECONDO GIORNO: Esecuzione della misura 5) Ruotare di 4 in senso orario l analizzatore e prendere nuovamente il valore di intensità (in mv) letto sull oscilloscopio e l angolo letto sul goniometro Analizzatore 6) Ripetere il punto 4) per un totale di 10 punti (spazzata di 40 )

24 TEMPI ED ESECUZIONE DELL ESPERIENZA SECONDO GIORNO: Esecuzione della misura 7) Svuotare il tubo polarimetrico e riempirlo con la soluzione zuccherina più diluita 8) Ripetere la misura per la soluzione (punti 1-6) 9) Ripetere per le altre due soluzioni in concentrazione crescente (punti 1-8) NOTA BENE: 1) Non cambiare configurazione ai polarizzatori nel passaggio da una soluzione ad un altra 2) Quando si passa da una soluzione all altra, l angolo di minimo (cioè quando non si vede più segnale sull oscilloscopio) va cercato in prossimità del minimo precedente.

25 Parti dello strumento Polarizzatori Tubo polarimetrico Rotaia e supporti Lenti Rivelatore Sorgente a 589 nm 25

26 ELABORAZIONE E PRESENTAZIONE DEI DATI Al termine del secondo giorno di lavoro, ogni gruppo avrà a disposizione i seguenti set di dati: 1) Un gruppo di 10 punti (mv, angolo) acquisiti ogni 4 nell intorno del minimo per l acqua pura 2) Tre gruppi di 10 punti (mv, angolo), acquisiti ogni 4, nell intorno del minimo: un gruppo per ognuna delle tre soluzioni di zucchero

27 ELABORAZIONE E PRESENTAZIONE DEI DATI I punti acquisiti ogni 4, relativi all acqua pura e alle soluzioni zuccherine, vengono messi in grafico con il software Origin. Poiché i punti sono presi in una zona limitata attorno al punto di minimo, si assume che possano seguire una parabola. I punti vengono fittati in modo non-lineare usando l equazione parabolica nella forma ax 2 +bx+c Il punto di minimo della parabola è dato da x 0 =-b/(2a)

28 ELABORAZIONE E PRESENTAZIONE DEI DATI Dalla differenza fra la distanza angolare di minimo x 0 di ogni soluzione con la distanza agolare di minimo dell acqua si calcola il potere ottico rotatorio di ogni soluzione: α=x 0 (sol)-x 0 (acq) Riportando in grafico il POR di ogni soluzione contro la concentrazione, e facendo un fitting lineare pesato con Origin, si ricava il POR specifico (o molare, a scelta degli studenti): α=b c [α]

29 Relazione Ogni gruppo deve presentare una relazione sulla polarimetria La relazione deve essere essenziale: 1) Max. una paginetta (= una facciata) di introduzione con le basi e l obiettivo del lavoro 2) Max 4 pagine di parte sperimentale

30 Turni e gruppi Gruppi Mer 9/11/2016 Gio 10/11/2016 Ven 11/11/2016 Mer 16/11/ UV Pol/UV Pol Elab 2 UV Pol/UV Pol Elab 3 UV Pol/UV Pol Elab 4 UV Pol/UV Pol Elab 5 Pol Pol UV Elab 6 Pol Pol UV Elab 7 Pol Pol UV Elab 8 Pol Pol UV Elab

31 Organizzazione Mercoledì 9/11 14:30-15:30 spiegazione pratica UV-VIS e fluorescenza + preparazione delle soluzioni zuccherine : Gruppi 1-4 esecuzione UV-VIS, gruppi 4-6 preparazione soluzioni e montaggio del polarimetro Giovedì 10/11 14:30-18:30: gruppi 1-4 preparazione soluzioni zuccherine + elaborazione UV-VIS; gruppi 5-8 misure polarimetriche Venerdì 11/11 14:30-18:30: gruppi 1-4 montaggio polarimetro e misure polarimetriche; guppi 5-8 UV-VIS Mercoledì 16/11 14:30-18:30: Elaborazione ed eventuale recupero

Esperienza di Polarimetria

Esperienza di Polarimetria Esperienza di Polarimetria Docente di riferimento: Prof.ssa Marilena Di Valentin Si ringraziano il Dott. Antonio Barbon, Dott. Alfonso Zoleo e Prof.ssa Elisabetta Collini per avere contribuito al materiale

Dettagli

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2012/2013 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2011/2012 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA

Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA COMPOSTI OTTICAMENTE ATTIVI I composti vengono definiti otticamente attivi se sono in grado di fare ruotare il piano della luce polarizzata (stato gassoso, liquido,

Dettagli

POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della luce p

POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della luce p POLARIMETRIA Obiettivi: imparare ad usare un polarimetro POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria. De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea

LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria. De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea Scopo dell'esperienza determinare il potere rotatorio specifico del saccarosio Materiale utilizzato e

Dettagli

Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi

Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi Corso di Metodologie Spettroscopiche per le Biotecnologie A.A. 2015/2016 Docente:Alfonso Zoleo Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi Introduzione e definizioni Luce polarizzata linearmente

Dettagli

Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI

Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2013/2014 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

Dicroismo circolare e chiralità. Una molecola si dice chirale se non è sovrapponibile alla sua immagine speculare.

Dicroismo circolare e chiralità. Una molecola si dice chirale se non è sovrapponibile alla sua immagine speculare. Dicroismo circolare Dicroismo circolare e chiralità Una molecola si dice chirale se non è sovrapponibile alla sua immagine speculare. Dicroismo circolare e chiralità Le molecole chirali assorbono in

Dettagli

Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria

Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria Come abbiamo già visto nel primo paragrafo la luce, quando cambia mezzo di propagazione, subisce una deviazione. Questo fenomeno viene detto

Dettagli

21/03/2011 STEREOCHIMICA. Gli stereoisomeri differiscono unicamente per la disposizione degli atomi nello spazio. Diastereoisomeri.

21/03/2011 STEREOCHIMICA. Gli stereoisomeri differiscono unicamente per la disposizione degli atomi nello spazio. Diastereoisomeri. L esistenza degli enantiomeri è legata ad una precisa proprietà strutturale delle molecole:le molecole devono essere chirali Una molecola chirale è una molecola che non è sovrapponibile alla sua immagine

Dettagli

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione

Dettagli

CD circular dichroism -Misura la differenza di assorbimento della luce polarizzata circolarmente a destra da quella polarizzata a sinistra a

CD circular dichroism -Misura la differenza di assorbimento della luce polarizzata circolarmente a destra da quella polarizzata a sinistra a CD CD circular dichroism -Misura la differenza di assorbimento della luce polarizzata circolarmente a destra da quella polarizzata a sinistra a differenti lunghezze d onda L attività ottica Filtro polarizzatore

Dettagli

CHIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA.

CHIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA. CIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA. non simmetrica rispetto al piano piano di simmetria La mano destra non è sovrapponibile alla mano sinistra: ne è invece l'immagine

Dettagli

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE Scopo dell esperimento: studiare l ottica geometrica e i fenomeni di diffrazione MATERIALE A DISPOSIZIONE: 1 banco ottico 1 blocco di plexiglass 2 lenti con

Dettagli

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica 4.5 Polarizzazione Esercizio 98 Un reticolo con N fenditure orizzontali, larghe a e con passo p, è posto perpendicolarmente a superficie di un liquido con n =.0. Il reticolo è colpito normalmente alla

Dettagli

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO 1 INTERFERENZA Massimi di luminosità Onda incidente L onda prodotta alla fenditura S0, che funge da sorgente, genera due onde alle fenditure

Dettagli

Principio di Huygens

Principio di Huygens Ottica fisica La luce è stata considerata una particella da Newton fino a Young (inizi XIX secolo) Nell'800 si sono studiati i fenomeni ondulatori associati alla luce Nel secolo scorso alcuni effetti (fotoelettrico,

Dettagli

ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA

ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA Larghezza fenditure a > d (L = distanza fenditure - schermo; d = distanza tra le fenditure) Evidenza della natura ondulatoria della luce Luce monocromatica

Dettagli

Piano di oscillazione

Piano di oscillazione OLARIMETRIA I fenomeni relativi alla polarizzazione della luce possono essere spiegati con la teoria ondulatoria. Secondo Maxwell le oscillazioni elettromagnetiche sono dovute alla pulsazione di un campo

Dettagli

POLARIZZAZIONE. I = < (E 0 cos ϕ) 2 > (1) dove < (E 0 cos ϕ) 2 > è il valore mediato nel tempo.

POLARIZZAZIONE. I = < (E 0 cos ϕ) 2 > (1) dove < (E 0 cos ϕ) 2 > è il valore mediato nel tempo. POLARIZZAZIONE ESERCIZIO 1 Un fascio di luce naturale attraversa una serie di polarizzatori ognuno dei quali ha l asse di polarizzazione ruotato di 45 rispetto al precedente. Determinare quale frazione

Dettagli

C 4 H 10 C 4 H 10. Hanno la stessa formula molecolare C 4 H 10.

C 4 H 10 C 4 H 10. Hanno la stessa formula molecolare C 4 H 10. Isomeria costituzionale negli alcani Isomeri costituzionali (strutturali): composti con uguale formula molecolare ma diversa formula di struttura (con un diverso ordine con cui sono legati i loro atomi).

Dettagli

Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio

Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio 1 Esperienza del 22/3/2007. Noemi Chirico, Francesca Tedone, Olga Viviana Trumpy Classe 59 Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio Materiale a disposizione: un polarimetro, costituito da due lastre

Dettagli

Il materiale didattico presentato è di uso esclusivamente personale: NON deve essere trasferito a terzi né diffuso pubblicamente

Il materiale didattico presentato è di uso esclusivamente personale: NON deve essere trasferito a terzi né diffuso pubblicamente Il materiale didattico presentato è di uso esclusivamente personale: NON deve essere trasferito a terzi né diffuso pubblicamente Il materiale didattico non riporta esaurientemente quanto discusso durante

Dettagli

L Atomo di Carbonio Tetraedrico e la Rappresentazione di Fischer

L Atomo di Carbonio Tetraedrico e la Rappresentazione di Fischer L Atomo di Carbonio Tetraedrico e la Rappresentazione di Fischer Un atomo di carbonio con almeno due sostituenti identici e la sua immagine speculare sono sovrapponibili e quindi eguali atomo1.c3d Un atomo

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT1. Ottica geometrica e polarizzazione

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT1. Ottica geometrica e polarizzazione Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT Ottica geometrica e polarizzazione. Misura della distanza focale di una lente sottile; 2. misura

Dettagli

Effetto Faraday. Relazione sperimentale

Effetto Faraday. Relazione sperimentale 1 Apparato Sperimentale Relazione sperimentale Al fine3 della realizzazione dell esperienza, sono necessari i seguenti strumenti di lavoro: una lampada di luce al sodio, scelta pressoché monocromatica

Dettagli

STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano

STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano sono stereoisomeri Hanno la stessa formula molecolare, gli atomi legati con lo stesso ordine, ma con diversa orientazione nello spazio

Dettagli

incide su di esso,...

incide su di esso,... Scuola/Classe Cognome Nome Data Produrre/Analizzare luce polarizzata con polaroid sulla lavagna luminosa A. Produrre luce polarizzata Azioni effettuate. Sulla lavagna luminosa Osservazioni ed esiti sull'intensità

Dettagli

Lezione 21 - Onde elettromagnetiche

Lezione 21 - Onde elettromagnetiche Lezione 21 - Onde elettromagnetiche Nella prima metà dell 800 Maxwell dimostrò definitivamente che un raggio di luce non è altro che una configurazione di campi elettrici e magnetici in moto Si deve quindi

Dettagli

incide su di esso,...trasmettendone una frazione costante

incide su di esso,...trasmettendone una frazione costante Università di Udine Unità di Ricerca in Didattica della Fisica Scuola/Classe Cognome Nome Data Scheda_PolLav1 Produrre/Analizzare luce polarizzata con polaroid sulla lavagna luminosa A. Produrre luce polarizzata

Dettagli

Modulatori elettro-ottici integrati

Modulatori elettro-ottici integrati Modulatori elettro-ottici integrati Possono essere costruiti anche modulatori elettro-ottici integrati. Questi rispetto ai modulatori bulk presentano minori tensioni di lavoro e più alte velocità di funzionamento.

Dettagli

Spettroscopia UV-visibile

Spettroscopia UV-visibile Spettroscopia UV-visibile Cosa si misura: Trasmittanza ed Assorbanza Molti composti assorbono la radiazione elettromagnetica nelle regioni del visibile (vis) e dell ultravioletto (UV). Nel diagramma sottostante

Dettagli

OPERAZIONI ed ELEMENTI di SIMMETRIA

OPERAZIONI ed ELEMENTI di SIMMETRIA OPERAZIONI ed ELEMENTI di SIMMETRIA Una operazione di simmetria è un'azione che lascia immutato l oggetto a cui si applica. A una operazione di simmetria è associato uno o più elementi di simmetria. Le

Dettagli

Scuola Galileiana di Studi Superiori Anno Prova di Fisica

Scuola Galileiana di Studi Superiori Anno Prova di Fisica Scuola Galileiana di Studi Superiori nno 2013-2014 Prova di Fisica Problema 1 Un astronave descrive un orbita circolare di raggio r 1 = 6500 km intorno alla Terra. Successivamente, in seguito all accensione

Dettagli

La Polarizzazione della luce

La Polarizzazione della luce La Polarizzazione della luce Applet Java sulle OEM Le Onde Elettromagnetiche Sono onde trasversali costituite dalle vibrazioni del vuoto quantistico. Hanno velocità c=3.0 10 8 m/s. In ogni istante E è

Dettagli

Gli isomeri sono composti caratterizzati dalla stessa formula molecolare o bruta. Fino ad ora abbiamo conosciuto tre tipi di isomeria :

Gli isomeri sono composti caratterizzati dalla stessa formula molecolare o bruta. Fino ad ora abbiamo conosciuto tre tipi di isomeria : Gli isomeri sono composti caratterizzati dalla stessa formula molecolare o bruta. Fino ad ora abbiamo conosciuto tre tipi di isomeria : ONFORMAZIONALE (eclissata, sfalsata) STRUTTURALE (pentano, 2 metil

Dettagli

ESPERIENZA 6 La legge della riflessione

ESPERIENZA 6 La legge della riflessione ESPERIENZA 6 La legge della riflessione 1. Argomenti Determinare la direzione del raggio riflesso sulla superficie di uno specchio piano a diversi angoli di incidenza. Confrontare gli angoli di incidenza

Dettagli

Intensità figura di diffrazione da una fenditura

Intensità figura di diffrazione da una fenditura Intensità figura di diffrazione da una fenditura φ=0 Si suppone di avere la fenditura divisa in un gran numero di piccole strisce di larghezza y. Ogni striscia si comporta Come una sorgente di radiazione

Dettagli

Studio delle oscillazioni di un pendolo fisico

Studio delle oscillazioni di un pendolo fisico Studio delle oscillazioni di un pendolo fisico Materiale occorrente: pendolo con collare (barra metallica), supporto per il pendolo, orologio, righello. Richiami di teoria Un pendolo fisico è costituito

Dettagli

E e B sono inscindibili tra loro e vale la

E e B sono inscindibili tra loro e vale la Onde elettromagnetiche nel vuoto le onde e.m. sono costituite da un campo elettrico e da uno magnetico variabili nel tempo che si propagano in fase tra loro obbediscono al principio di sovrapposizione

Dettagli

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE Il reticolo di diffrazione può essere utilizzato per determinare la lunghezza d onda di una radiazione monocromatica. Detto d

Dettagli

Luce e onde elettromagnetiche

Luce e onde elettromagnetiche Luce e onde elettromagnetiche Rappresentazione classica Rappresentazione quantistica dualità onda/particella. La rappresentazione classica è sufficiente per descrivere la maggior parte dei fenomeni che

Dettagli

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo;

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo; Prova scritta di Elettromagnetismo e Ottica (CCS Fisica), 21 gennaio 2013 Nel piano x = 0 giace una lastra conduttrice collegata a terra. Nei punti di coordinate (a, a, 0) e (a, a, 0) si trovano due cariche,

Dettagli

Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale

Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale La polarimetria è la metodica di laboratorio che permette la determinazione del potere rotatorio di sostanze otticamente attive. -1811 J.F.D.Arago scoprì il potere

Dettagli

Esperienza 3: Polarizzazione della Luce

Esperienza 3: Polarizzazione della Luce 1 Estratto 1 Esperienza 3: Polarizzazione della Luce 1 Estratto Lo scopo dell esperienza èricavare la legge che determina l intensità di luce trasmessa da un polarizzatore lineare quando su di esso incide

Dettagli

Esercizi di Fisica LB - Ottica: polarizzazione e diffrazione

Esercizi di Fisica LB - Ottica: polarizzazione e diffrazione Esercizi di Fisica LB - Ottica: polarizzazione e diffrazione Esercitazioni di Fisica LB per ingegneri - A.A. 2003-2004 Esercizio 1 Calcolare la larghezza della frangia centrale della figura di interferenza

Dettagli

Capitolo 15 O C H CH 2 OH. Risposte a Domande ed esercizi di fine capitolo. Tipi di carboidrati

Capitolo 15 O C H CH 2 OH. Risposte a Domande ed esercizi di fine capitolo. Tipi di carboidrati apitolo 15 Risposte a Domande ed esercizi di fine capitolo Tipi di carboidrati 15.1 Un monosaccaride è lo zucchero più semplice e consiste di una singola unità saccaridica. Un disaccaride è formato da

Dettagli

La spettrofotometria è una tecnica analitica, qualitativa e quantitativa e permette il riconoscimento e la quantizzazione di una sostanza in base al

La spettrofotometria è una tecnica analitica, qualitativa e quantitativa e permette il riconoscimento e la quantizzazione di una sostanza in base al SPETTROFOTOMETRIA Tecnica che si basa sulla misura diretta dell intensitàdi colorecioènel potere da parte di una data soluzione di assorbire della luce in una regione specifica dello spettro. La spettrofotometria

Dettagli

circolare in ambito alimentare Alberto Barbiroli

circolare in ambito alimentare Alberto Barbiroli Principi ed applicazioni del dicroismo circolare in ambito alimentare Alberto Barbiroli Origine del segnale CD Luce polarizzata planarmente Il vettore campo elettrico oscilla su una linea Sovrapposizione

Dettagli

Chimica Organica Relazione

Chimica Organica Relazione Titolo Sbarbada avide 4 /C I.S.I.I. Marconi -PC- Pagina 1 di 5 26/04/05 Chimica rganica Relazione Esperienza con gli zuccheri (glucosio, fruttosio e saccarosio) biettivo Prerequisiti Analizzare gli zuccheri

Dettagli

Isomeri. Unità didattica 5. Isomeri cis-trans. La stereochimica. I composti achirali hanno immagini speculari sovrapponibili

Isomeri. Unità didattica 5. Isomeri cis-trans. La stereochimica. I composti achirali hanno immagini speculari sovrapponibili Isomeri Composti non identici ma che hanno la stessa formula molecolare Unità didattica 5 La stereochimica La disposizione degli atomi nello spazio; La stereochimica delle reazioni di addizione Isomeri

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE Fisica generale II, a.a. 01/014 OND LTTROMAGNTICH 10.1. Si consideri un onda elettromagnetica piana sinusoidale che si propaga nel vuoto nella direzione positiva dell asse x. La lunghezza d onda è = 50.0

Dettagli

Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione. Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare

Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione. Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare ESPERIENZA 4 Percorso ottico attraverso un corpo semicircolare: osservazione 1 Argomenti Studio del cammino dei raggi di luce attraverso un corpo semicircolare 2 Montaggio Fig. 1 3 Note al montaggio 3.1

Dettagli

28/03/2013. Stereochimica: enantiomeri

28/03/2013. Stereochimica: enantiomeri Figura Stereochimica Stereochimica: enantiomeri Atomi di carbonio tetraedrici e loro immagini speculari. Le molecole del tipo CH 3 X e CH 2 XY sono identiche alle loro immagini speculari, ma una molecola

Dettagli

Isomeria nelle molecole organiche

Isomeria nelle molecole organiche Isomeria nelle molecole organiche 3 Cis/Trans o Z/E 1 4 Regole di priorità negli alcheni: 1. Numero atomico maggiore=maggiore priorità; 2. Maggiore priorità all isotopo più pesante; 3. Se il primo atomo

Dettagli

DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA

DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA Per un prisma di vetro posto nella condizione di deviazione minima sussiste la seguente

Dettagli

CHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica

CHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica Laurea triennale in BIOLOGIA A. A. 2013-14 14 CHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica Spettroscopia UltraVioletta-Visibile ibile (UV( UV-vis) 2^ parte Fluorescenza e Fosforescenza Prof.

Dettagli

Misure di polarizzazione mediante ricevitori differenziali a microonde

Misure di polarizzazione mediante ricevitori differenziali a microonde Misure di polarizzazione mediante ricevitori differenziali a microonde Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laboratorio di strumentazione spaziale I A. Mennella

Dettagli

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde Onde e oscillazioni Lezioni di illuminotecnica. Luce e Onde elettromagnetiche Fabio Peron Università IUAV - Venezia Si parla di onde tutte le volte che una grandezza fisica varia la sua entità nel tempo

Dettagli

SwissPhO 2010 Swiss Physics Olympiad. Olimpiadi Svizzere di Fisica. Aarau, 27/28 marzo Esperimento 1

SwissPhO 2010 Swiss Physics Olympiad. Olimpiadi Svizzere di Fisica. Aarau, 27/28 marzo Esperimento 1 SwissPhO 2010 Swiss Physics Olympiad Olimpiadi Svizzere di Fisica Aarau, 27/28 marzo 2010 Esperimento 1 Determinazione della "banda proibita" di una resistenza NTC Nome Punti.. Durata: 90 Minuti Valutazione

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

Stereochimica. Atomi di carbonio tetraedrici e loro immagini speculari. Le molecole del tipo CH 3

Stereochimica. Atomi di carbonio tetraedrici e loro immagini speculari. Le molecole del tipo CH 3 Figura Stereochimica Stereochimica: enantiomeri Atomi di carbonio tetraedrici e loro immagini speculari. Le molecole del tipo CH 3 X e CH 2 XY sono identiche alle loro immagini speculari, ma una molecola

Dettagli

MISURA DELLA VELOCITA DELLA LUCE

MISURA DELLA VELOCITA DELLA LUCE MISURA DELLA VELOCITA DELLA LUCE La misura della velocità della luce (c=3x10 8 m/s) effettuata su distanze dell ordine del metro richiede la misura di intervalli di tempo brevissimi (~3x10-9 s). Il metodo

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione

Fisica II - CdL Chimica. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Fenomeni interferenziali Interferenza: combinazione di onde identiche provenienti da diverse sorgenti che si sovrappongono in un punto dello spazio costruttiva

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2)

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

Fisica Generale B. 3. Esercizi di Ottica. Esercizio 1. Esercizio 1 (III) Esercizio 1 (II) ! 1. = v = c 2.

Fisica Generale B. 3. Esercizi di Ottica. Esercizio 1. Esercizio 1 (III) Esercizio 1 (II)  ! 1. = v = c 2. Fisica Generale B 3. Esercizi di Ottica http://campus.cib.unibo.it/490/ May 7, 0 Esercizio La fiamma di un fornello, continuamente e regolarmente rifornita di sale da cucina, costituisce una sorgente estesa

Dettagli

Esercizi selezionati per l esame scritto del corso di Fotonica. Laser

Esercizi selezionati per l esame scritto del corso di Fotonica. Laser Esercizi selezionati per l esame scritto del corso di Fotonica Laser Si consideri un laser Nd-YAG con cavità ad anello (vedi figura). Il cristallo Nd-YAG ha lunghezza L = 2.5 cm e R A = R C = 100%. Supponendo

Dettagli

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Carboidrati Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Glucosio Carboidrati modificati: membrane cellulari, acidi nucleici, Da carbonio idrato: glucosio= C 6 H 12

Dettagli

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Carboidrati Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Glucosio Carboidrati modificati: membrane cellulari, acidi nucleici, Da carbonio idrato: glucosio= C 6 H 12

Dettagli

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: FOTOELASTICITÀ

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: FOTOELASTICITÀ UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: FOTOELASTICITÀ Relazione a cura di: Mattia Lai 45295 Andrea Aresu 45198 Roberto

Dettagli

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

TECNICHE SPETTROSCOPICHE TECNICHE SPETTROSCOPICHE L interazione delle radiazioni elettromagnetiche con la materia e essenzialmente un fenomeno quantico, che dipende sia dalle proprieta della radiazione sia dalla natura della materia

Dettagli

Figura. Stereochimica

Figura. Stereochimica Figura Stereochimica Stereochimica: enantiomeri Differenze apparentemente insignificanti nella struttura 3-D possono causare proprietà molto differenti. Si può osservare questo considerando amido e cellulosa,

Dettagli

CONTENUTI DELLA LEZIONE DI OGGI:

CONTENUTI DELLA LEZIONE DI OGGI: CONTENUTI DELLA LEZIONE DI OGGI: 1. Isomeria (chiralità, enantiomeri, configurazione assoluta, nomenclatura R, S) 2. Analisi miscela di enantiomeri - polarimetria - cromatografia chirale - NMR 3. Risoluzione

Dettagli

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( )

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( ) LA LEGGE DI LAMBERT-BEER BEER Esperienza con il sensore colorimetrico La legge Il colorimetro August Beer (1825-1863) L esperienza Johann Heinrich Lambert (1728-1777) Realizzato da La legge di Lambert

Dettagli

UNIVERSITA degli STUDI del SANNIO

UNIVERSITA degli STUDI del SANNIO UNIVERSITA degli STUDI del SANNIO FACOLTA di INGEGNERIA CORSO di LAUREA in INGEGNERIA TRACCE DI FISICA II (aggiornato al luglio 9) Calcolare, per una sfera di raggio R, l energia del campo elettrostatico

Dettagli

Metodi spettroscopici

Metodi spettroscopici Metodi spettroscopici I metodi spettroscopici sono tecniche sperimentali basate sull interazione tra energia e materia per la determinazione di proprietà fisiche e chimiche. Metodi spettroscopici L interazione

Dettagli

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro? QUESITI 1 FENOMENI ONDULATORI 1. (Da Medicina 2008) Perché un raggio di luce proveniente dal Sole e fatto passare attraverso un prisma ne emerge mostrando tutti i colori dell'arcobaleno? a) Perché riceve

Dettagli

noi considereremo che la stessa relazione valga per la corrente letta sul microamperometro:

noi considereremo che la stessa relazione valga per la corrente letta sul microamperometro: !" L esperienza permette una verifica sperimentale della legge di Malus che lega l intensità del campo elettrico di un fascio di luce polarizzata all angolo di rotazione dell asse ottico della sostanza

Dettagli

P = r. o + r. O + ω r (1)

P = r. o + r. O + ω r (1) 1 5.1-MOTI RELATIVI Parte I 5.1-Moti relativi-cap5 1 5.1-Moti relativi Teorema delle velocità relative Riprendiamo l impostazione tracciata nel paragrafo 2.6 (moti relativi 2-D) e consideriamo un sistema

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.

Dettagli

Laboratorio 2B A.A. 2012/ Ottica Fisica I. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione. Lab 2B CdL Fisica

Laboratorio 2B A.A. 2012/ Ottica Fisica I. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione. Lab 2B CdL Fisica Laboratorio 2B A.A. 2012/2013 6 Ottica Fisica I Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Fenomeni interferenziali Interferenza: combinazione di onde identiche provenienti da diverse sorgenti che

Dettagli

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2014/15

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2014/15 Laboratorio B - CdL Fisica A.A. 014/15 Elenco esperienze di laboratorio corredate dalla relativa scheda esplicativa 1) Distanza focale di una lente convergente sottile ) Determinazione piani principali

Dettagli

Chimica Organica. Stereochimica ISOMERI ISOMERI DI STRUTTURA STEREOISOMERI DIASTEREOMERI ENANTIOMERI ISOMERI CIS-TRANS CONFORMERI ROTAMERI

Chimica Organica. Stereochimica ISOMERI ISOMERI DI STRUTTURA STEREOISOMERI DIASTEREOMERI ENANTIOMERI ISOMERI CIS-TRANS CONFORMERI ROTAMERI Chimica rganica Stereochimica ISMERI ISMERI DI STRUTTURA STEREISMERI DIASTEREMERI ENANTIMERI ISMERI CIS-TRANS CNFRMERI RTAMERI Stereoisomeri Composti con la stessa connessione tra gli atomi, ma con una

Dettagli

UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a CORSO di DIDATTICA della FISICA

UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a CORSO di DIDATTICA della FISICA UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a. 2005-2006 CORSO di DIDATTICA della FISICA Elisa Briasco, Silvia Fidora, Maddalena Sturla Relazione del laboratorio

Dettagli

II.3.1 Inverter a componenti discreti

II.3.1 Inverter a componenti discreti Esercitazione II.3 Caratteristiche elettriche dei circuiti logici II.3.1 Inverter a componenti discreti Costruire il circuito dell invertitore in logica DTL e verificarne il funzionamento. a) Posizionando

Dettagli

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 PLS Astronomia Secondo anno I. Cose è uno SPETTRO e come si costruisce II. Gli spettri delle stelle: che informazioni fisiche ci forniscono? (osservazione di

Dettagli

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Quarta lezione Applicazione di tecniche di diffrazione (Laboratorio II) Antonio Maggio e Luigi Scelsi Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: L'ottica dai fondamenti alle sue moderne applicazioni Incontro 3-27/4/2011

Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: L'ottica dai fondamenti alle sue moderne applicazioni Incontro 3-27/4/2011 Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: L'ottica dai fondamenti alle sue moderne applicazioni Incontro 3-27/4/2011 Fabio Sciarrino Dipartimento di Fisica, Sapienza Università di Roma Istituto

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI

APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI La teoria elettromagnetica della luce prevede che essa sia formata da onde trasversali con E e B ortogonali alla direzione di propagazione e tra loro. In particolare fenomeni

Dettagli

Diagramma che riassume i diversi tipi di isomeri. N.B. Gli isomeri costituzionali (o isomeri di struttura: es. n-propile /isopropile non sono

Diagramma che riassume i diversi tipi di isomeri. N.B. Gli isomeri costituzionali (o isomeri di struttura: es. n-propile /isopropile non sono STEREOCHIMICA La stereochimica studia la struttura molecolare nelle tre dimensioni, cioè nello spazio. Un aspetto della stereochimica è la STEREOISOMERIA. Diagramma che riassume i diversi tipi di isomeri.

Dettagli

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla

Dettagli

Determinazioni quantitative in farmacologia

Determinazioni quantitative in farmacologia Determinazioni quantitative in farmacologia 1 Dosaggio biologico determinazione quantitativa della concentrazione o della potenza di una sostanza per mezzo della valutazione della risposta biologica che

Dettagli

Φ D 2 L. k > 0. M O=A s. sistema (che è rappresentato in figura ). Infine, vogliamo calcolare le reazioni vincolari sul sistema.

Φ D 2 L. k > 0. M O=A s. sistema (che è rappresentato in figura ). Infine, vogliamo calcolare le reazioni vincolari sul sistema. Esercizio 1. Un sistema materiale è costituito da una lamina piana omogenea di massa M e lato L e da un asta AB di lunghezza l e massa m. La lamina scorre con un lato sull asse x ed è soggetta a una forza

Dettagli

CH3CHCH H2C CHCHCH2CH3. 31 L ordine di priorità CIP è riferito ai quattro sostituenti legati allo stereocentro e viene assegnato

CH3CHCH H2C CHCHCH2CH3. 31 L ordine di priorità CIP è riferito ai quattro sostituenti legati allo stereocentro e viene assegnato Chimica organica: stereoisomeria ottica Capitolo C4 VERIFICA LE TUE CONOSCENZE 1A 4A 7C 10 D 13 D 2B 5C 8A 11 C 14 B 3D 6C 9B 12 B VERIFICA LE TUE ABILITÀ 15 Un carbonio asimmetrico è un atomo di carbonio

Dettagli

Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u.

Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Definizione Una conica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate omogenee (x,

Dettagli

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ESERCIZIO 1 Un onda elettromagnetica piana di frequenza ν = 7, 5 10 14 Hz si propaga nel vuoto lungo l asse x. Essa è polarizzata linearmente con il campo E che forma l angolo ϑ

Dettagli

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici 1 Prof. Carlo Cosentino Fondamenti di Automatica, A.A. 2016/17 Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2016/17 Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dettagli