LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria. De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria. De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea"

Transcript

1 LABORATORIO DI FISICA 4 relazione: Saccarometria De Mauro Giuseppe, Degradi Pablo, Restieri Andrea

2 Scopo dell'esperienza determinare il potere rotatorio specifico del saccarosio Materiale utilizzato e richiami teorici Gli strumenti utilizzati sono due contenitori, lunghi rispettivamente 1,8075±0,0001 dm, 1,4362± dm, saccarosio, una lampada di luce gialla al sodio e il polarimetro di Laurent. Gli elementi essenziali del polarimetro sono un nicol polarizzatore (produce luce polarizzata rettilinearmente) un nicol analizzatore (per analizzare la luce) che può ruotare attorno all'asse ottico dello strumento la coppia di nonii che scorre su un cerchio graduato per la misura degli angoli un oculare per la lettura degli angoli Se tra due nicol all'estinzione si pone una soluzione di saccarosio si osserva l'estinzione o la ricomparsa della luce al di là del nicol analizzatore con una opportuna rotazione del piano di rotazione. Le sostanze in grado di produrre tale fenomeno vengono indicate con il nome di sostanze otticamente attive. La rotazione del piano di polarizzazione dipende dal tipo di sostanza otticamente attiva; può avvenire in senso orario (sostanza destrogira) o in senso antiorario (sostanza levogira). L'angolo di rotazione del piano di polarizzazione è legato alla lunghezza L della soluzione e alla concentrazione percentuale c dalla legge di Biot =k L c dove k è detto potere rotatorio specifico. Descrizione dell'esperienza Iniziamo l'esperienza riempendo il contenitore corto di acqua distillata; aspettiamo che la lampada al sodio si riscaldi e successivamente inseriamo il contenitore dentro il tubo di collimazione. A questo punto si determina l angolo zero in condizione di equipenombra; le misure sono ripetute 7 volte per ogni osservatore, al fine di ridurre l'errore di misura angolare dovuto alla stima soggettiva della condizione di equipenonbra.. La soluzione iniziale 20% per la misura del potere rotatorio è composta da 100 ml d'acqua distillata e 20 gr di saccarosio; durante la preparazione abbiamo avuto cura che il saccarosio fosse completamente sciolto. Abbiamo tolto l'acqua distillata dal contenitore e aggiunto la nostra soluzione di concentrazione 20%.. Le successive concentrazioni c 1 si possono ottenere a partire dalla concentrazione iniziale c 0 =20 % se si prepara un volume V 1 = c 1 /c 0 V sol (a concentrazione c 0 ) e si aggiunge acqua distillata sino a raggiungere il volume V sol della soluzione. Posto il tubo nell'apposita locazione abbiamo calcolato l'angolo di rotazione ; la procedura è stata ripetuta per il contenitore lungo, calcolando l'angolo di rotazione con concentrazione 20%, 10%, 5%, 2,5%. Dati - contenitore corto ( 1,4362± dm): posizione angolo zero usando acqua distillata 1 misura misura

3 3 misura misura misura misura misura angolo Medio = 4,5±0,03 angolo con concentrazione del 20% 1 misura 19 19,5 19,5 2 misura 19, misura 18,5 18, misura 19 18,5 18,5 =19,08±0,17 angolo con concentrazione del 10% 1 misura 9,1 9,3 9,1 2 misura 9,2 9,5 8,5 3 misura ,5 4 misura 9, =9,29±0,12 angolo con concentrazione del 5% 1 misura 4,6 4,7 4 2 misura 4,5 4,1 5 3 misura 4 4 4,5 4 misura 5 5 4,5 =4,49±0,11 angolo con concentrazione del 2,5% 1 misura 2,3 2,5 2,6

4 2 misura 2 2,5 2,4 3 misura 2, misura =2,44±0,1 Dati - contenitore lungo ( 1,8075±0,0001 dm): posizione angolo zero usando acqua distillata 1 misura misura 4.9 4, misura misura misura misura misura Medio = 4,72±0,03 angolo con concentrazione del 20% 1 misura 25,48 25,98 25,38 2 misura 26,18 25,88 25,48 3 misura 25,28 26,18 26,18 4 misura 25,38 26,08 26,28 =25,81±0,11 angolo con concentrazione del 10% 1 misura 13,28 12,98 13,08 2 misura 12,98 13,08 13,18 3 misura 12,88 13,38 13,28 4 misura 12,78 13,48 13,58

5 =13,16±0,07 angolo con concentrazione del 5% 1 misura 6,28 6,38 6,48 2 misura 6,38 6,08 6,18 3 misura 6,18 6,48 6,08 4 misura 6,58 6,18 6,38 =6,3±0,05 angolo con concentrazione del 2,5% 1 misura 3,28 3,08 3,18 2 misura 3,38 3,28 3,38 3 misura 3,48 3,38 3,48 4 misura 3,18 3,58 3,08 =3,31±0,05 Analisi dati Data la relazione =k L c dove è l'angolo di rotazione, L è la lunghezza del contenitore, c è il rapporto tra la massa del soluto espressa in grammi ed il volume della soluzione espressa in cm 3, il potere rotatorio specifico k può essere ricavato con il metodo dei minimi quadrati. y=bx dove y=, B=k, x= Lc Contenitore corto: Noti i 4 punti (0,29 19,08), (0,14 9,29),(0,07 4,49),(0,04 2,44) si ha B= xy x 2 =65,75 y=0,14 B =0,42 Contenitore lungo: Noti i 4 punti (0,36 25,81),(0,18 13,16),(0,09 6,3),(0,04-3,31) B= xy x 2 =71,98 y =0,3 B =0,72 misura ideale = 66.27

6 La misura ottenuta utilizzando il tubo corto è accettabile, quella ottenuto con il tubo lungo meno accettabile per via dell errore riscontrato.

Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA

Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA Sostanze otticamente attive POLARIMETRIA COMPOSTI OTTICAMENTE ATTIVI I composti vengono definiti otticamente attivi se sono in grado di fare ruotare il piano della luce polarizzata (stato gassoso, liquido,

Dettagli

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2012/2013 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI

ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DICOMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2011/2012 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI

APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI APPUNTI LEZIONI PROF. SORBI La teoria elettromagnetica della luce prevede che essa sia formata da onde trasversali con E e B ortogonali alla direzione di propagazione e tra loro. In particolare fenomeni

Dettagli

POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della luce p

POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della luce p POLARIMETRIA Obiettivi: imparare ad usare un polarimetro POLARIMETRIA La polarimetria è un metodo di analisi non distruttivo che si basa sulla capacità delle molecole chirali di deviare il piano della

Dettagli

Effetto Faraday. Relazione sperimentale

Effetto Faraday. Relazione sperimentale 1 Apparato Sperimentale Relazione sperimentale Al fine3 della realizzazione dell esperienza, sono necessari i seguenti strumenti di lavoro: una lampada di luce al sodio, scelta pressoché monocromatica

Dettagli

Esperienza di polarimetria. Dott. Alfonso Zoleo

Esperienza di polarimetria. Dott. Alfonso Zoleo Esperienza di polarimetria Dott. Alfonso Zoleo Laboratorio di Metodologie Spettroscopiche per le Biotecnologie AA 2014-2015 Concetti fondamentali La luce possiede una proprietà chiamata polarizzazione.

Dettagli

Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria

Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria Altre tecniche analitiche ottiche: rifrattometria e polarimetria Come abbiamo già visto nel primo paragrafo la luce, quando cambia mezzo di propagazione, subisce una deviazione. Questo fenomeno viene detto

Dettagli

Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI

Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI Corso di Chimica Organica: 6 a esperienza di laboratorio : ROTAZIONI OTTICHE DI COMPOSTI CHIRALI Anno accademico 2013/2014 PRINCIPI GENERALI Un atomo di carbonio legato a 4 gruppi diversi è un centro stereogeno

Dettagli

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione

Dettagli

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2012/13

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2012/13 Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2012/13 Elenco esperienze di laboratorio corredate dalla relativa scheda esplicativa 1) Distanza focale di una lente convergente sottile 2) Determinazione piani principali

Dettagli

Piano di oscillazione

Piano di oscillazione OLARIMETRIA I fenomeni relativi alla polarizzazione della luce possono essere spiegati con la teoria ondulatoria. Secondo Maxwell le oscillazioni elettromagnetiche sono dovute alla pulsazione di un campo

Dettagli

Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale

Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale Polarimetria - Potere Rotatorio Naturale La polarimetria è la metodica di laboratorio che permette la determinazione del potere rotatorio di sostanze otticamente attive. -1811 J.F.D.Arago scoprì il potere

Dettagli

Esperienza n 1: LENTI

Esperienza n 1: LENTI NOZIONI TEORICHE DI BASE: Approssimazione di Gauss Diottro sferico Lenti sottili Sistema di lenti Distribuzione gaussiana Propagazione degli errori Test di Student Esperienza n : LENTI Lente sottile convergente

Dettagli

Laboratorio 2B A.A. 2012/ Ottica Fisica I. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione. Lab 2B CdL Fisica

Laboratorio 2B A.A. 2012/ Ottica Fisica I. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione. Lab 2B CdL Fisica Laboratorio 2B A.A. 2012/2013 6 Ottica Fisica I Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Fenomeni interferenziali Interferenza: combinazione di onde identiche provenienti da diverse sorgenti che

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT1. Ottica geometrica e polarizzazione

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT1. Ottica geometrica e polarizzazione Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT Ottica geometrica e polarizzazione. Misura della distanza focale di una lente sottile; 2. misura

Dettagli

Flessione deviata. A B t mm A 1. x 50 mm y mm x mm y mm

Flessione deviata. A B t mm A 1. x 50 mm y mm x mm y mm Esercizio N.1 (pag. 81) La coppia M agisce in un piano verticale passante per l asse baricentrico di una trave la cui sezione trasversale è mostrata in figura. Determinare la tensione nel punto A. Soluzione

Dettagli

CHIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA.

CHIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA. CIRALITA' E' una proprietà relativa ad oggetti PRIVI DI UN PIANO DI SIMMETRIA. non simmetrica rispetto al piano piano di simmetria La mano destra non è sovrapponibile alla mano sinistra: ne è invece l'immagine

Dettagli

C 4 H 10 C 4 H 10. Hanno la stessa formula molecolare C 4 H 10.

C 4 H 10 C 4 H 10. Hanno la stessa formula molecolare C 4 H 10. Isomeria costituzionale negli alcani Isomeri costituzionali (strutturali): composti con uguale formula molecolare ma diversa formula di struttura (con un diverso ordine con cui sono legati i loro atomi).

Dettagli

DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO

DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO DETERMINAZIONE della MASSA di ACIDO ACETICO PRESENTE in un 1 L di ACETO OBIETTIVO: determinare i grammi di acido acetico presenti in 1 litro di aceto comune (concentrazione in g/l). Approccio al problema:

Dettagli

Quanto pesa 1 litro d'acqua?... Quanto pesa un dm 3 di acqua?... Quanto pesa 1ml, 1cm 3, 1 cl, 1 dl?... Compila ora i seguenti campi. 1mL= 1...

Quanto pesa 1 litro d'acqua?... Quanto pesa un dm 3 di acqua?... Quanto pesa 1ml, 1cm 3, 1 cl, 1 dl?... Compila ora i seguenti campi. 1mL= 1... Densità acqua Obiettivo Misurare la densità dell'acqua a temperatura ambiente Ipotesi Rispondete alle seguenti domande Quanto pesa 1 litro d'acqua?... Quanto pesa un dm 3 di acqua?... Quanto pesa 1ml,

Dettagli

Spettrometro a reticolo e a prisma

Spettrometro a reticolo e a prisma Spettrometro a reticolo e a prisma Marilena Teri, Valerio Toso & Ettore Zaffaroni (gruppo Lu4) 1 Introduzione 1.1 Introduzione ai feomeni in esame Quando la luce viene fatta incidere normalmente alla superficie

Dettagli

Macchina a regime periodico

Macchina a regime periodico Macchina a regime periodico rev. 1.2 J m J v τ, η t r φ motore l m F x, ẋ, ẍ (P.M.E.) p m p a Figura 1: Schema dell impianto di pompaggio Della pompa volumetrica a stantuffo a singolo effetto rappresentata

Dettagli

Esperienza di Polarimetria

Esperienza di Polarimetria Esperienza di Polarimetria Docente di riferimento: Prof.ssa Marilena Di Valentin Si ringraziano il Dott. Antonio Barbon, Dott. Alfonso Zoleo e Prof.ssa Elisabetta Collini per avere contribuito al materiale

Dettagli

L'ATTIVITA' OTTICA DEI COMPOSTI CHIRALI

L'ATTIVITA' OTTICA DEI COMPOSTI CHIRALI L'ATTIVITA' OTTICA DEI COMPOSTI CHIRALI Nei composti inorganici a ogni formula grezza, che esprime la composizione della molecola, corrisponde una sola formula di struttura. Nei composti organici, invece,

Dettagli

STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano

STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano STEREOISOMERIA trans-1,4-dimetilcicloesano cis-1,4-dimetilcicloesano sono stereoisomeri Hanno la stessa formula molecolare, gli atomi legati con lo stesso ordine, ma con diversa orientazione nello spazio

Dettagli

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2014/15

Laboratorio 2B - CdL Fisica A.A. 2014/15 Laboratorio B - CdL Fisica A.A. 014/15 Elenco esperienze di laboratorio corredate dalla relativa scheda esplicativa 1) Distanza focale di una lente convergente sottile ) Determinazione piani principali

Dettagli

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici

Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici 1 Prof. Carlo Cosentino Fondamenti di Automatica, A.A. 2016/17 Corso di Fondamenti di Automatica A.A. 2016/17 Modellistica dei Sistemi Elettro-Meccanici Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dettagli

Relazione di Laboratorio del 01/04/2011 del corso di Fisica I (prof. Scarfone) La piattaforma rotante

Relazione di Laboratorio del 01/04/2011 del corso di Fisica I (prof. Scarfone) La piattaforma rotante Relazione di Laboratorio del 01/04/2011 del corso di Fisica I (prof. Scarfone) Pasquale Schiavone Stefano Sgro La piattaforma rotante Fisica dell esperienza: L esperienza richiede di calcolare i rispettivi

Dettagli

IL PENDOLO A FILO Gruppo 2

IL PENDOLO A FILO Gruppo 2 IL PENDOLO A FILO Gruppo 2 Bistacchi S. Casconi S. Ermini A. Francini I. Scopo dell esperienza: pendolo a filo e determinazione dell accelerazione gravitazionale Apparecchiature di montaggio: filo inestensibile;

Dettagli

COME RISOLVERE IL CUBO DI RUBIK

COME RISOLVERE IL CUBO DI RUBIK COME RISOLVERE IL CUBO DI RUBIK con il metodo strato per strato Teniamo il cubo con il centro giallo rivolto verso l alto (il centro bianco sarà sempre sotto). Completeremo il cubo con sequenze di rotazioni

Dettagli

1. Metodo di Mohr 2. Metodo di Volhard 3. Metodo di Fajans

1. Metodo di Mohr 2. Metodo di Volhard 3. Metodo di Fajans ARGENTOMETRIA I metodi argentometrici si basano sulla precipitazione di un sale d argento poco solubile. Come reattivo titolante si impiega una soluzione di AgNO 3. I principali metodi sono: 1. Metodo

Dettagli

MISURE DI MASSA E VOLUME

MISURE DI MASSA E VOLUME MISURE DI MASSA E VOLUME QUALI STRUMENTI SI UTILIZZANO PER MISURARE MASSA E VOLUME? STRUMENTO DI MISURA: Bilancia digitale Grandezza da misurare MASSA Unità di misura della massa grammi Caratteristiche

Dettagli

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI Tale metodo richiede la valutazione della funzione G(r,s) in un certo numero, n, di "punti di integrazione" nel dominio di definizione. Il numero di tali punti condiziona la precisione della approssimazione.

Dettagli

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE Scopo dell esperimento: studiare l ottica geometrica e i fenomeni di diffrazione MATERIALE A DISPOSIZIONE: 1 banco ottico 1 blocco di plexiglass 2 lenti con

Dettagli

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut Proprietà colligative di soluzioni ideali Si definiscono proprietà colligative alcune proprietà delle soluzioni indipendenti dalla natura del soluto ma che dipendono soltanto dal numero delle particelle

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

-

- STAZIONE TOTALE E costituita dal sistema basetta-base, che viene fissato sulla testa rettificata del treppiede di supporto, dall alidada, un dispositivo a U che si innesta sulla base tramite un perno (attorno

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Scheda I (giorno 1-0,5 h)

Scheda I (giorno 1-0,5 h) Scheda Studente 1 Scheda I (giorno 1-0,5 h) 1. Descrivi a parole o con un disegno come, secondo te, come ed in quanto tempo si forma una stella? 2. Quali sono le grandezze fisiche che caratterizzano una

Dettagli

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione 1 La traslazione Per poter applicare una traslazione ad una generica figura geometrica si deve: ± creare il vettore di traslazione AB mediante il comando Vettore tra due punti; ± cliccare con il mouse

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. CLASSE 1 BL3 Anno scolastico

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. CLASSE 1 BL3 Anno scolastico COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO DOCENTE: Galizia Rocco MATERIA: Fisica CONTENUTI Teoria CLASSE 1 BL3 Anno scolastico 2015-2016 INTRODUZIONE

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

M p. θ max. P v P. Esercizi di Meccanica (M6) Consegna: giovedì 3 giugno.

M p. θ max. P v P. Esercizi di Meccanica (M6) Consegna: giovedì 3 giugno. Esercizi di Meccanica (M6) Consegna: giovedì 3 giugno. Problema 1: Si consideri un corpo rigido formato da una sfera omogenea di raggio R e massa M 1 e da una sbarretta omogenea di lunghezza L, massa M

Dettagli

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo;

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo; Prova scritta di Elettromagnetismo e Ottica (CCS Fisica), 21 gennaio 2013 Nel piano x = 0 giace una lastra conduttrice collegata a terra. Nei punti di coordinate (a, a, 0) e (a, a, 0) si trovano due cariche,

Dettagli

L alidada è una struttura a due bracci che ruota intorno all asse primario.

L alidada è una struttura a due bracci che ruota intorno all asse primario. ALIDADA e CORPO dello STRUMENTO L alidada è una struttura a due bracci che ruota intorno all asse primario. Sull alidada, solidali ad essa, si trovano gli indici di lettura del cerchio azimutale, e gli

Dettagli

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO LEZIONE statica-1 CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI: RICHIAMI DUE SONO LE TIPOLOGIE DI GRANDEZZE ESISTENTI IN FISICA

Dettagli

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,

Dettagli

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi PIANO CARTESIANO Il piano cartesiano è individuato da due rette perpendicolari (ortogonali) che si incontrano in un punto O detto origine del piano cartesiano. Si fissa sulla retta orizzontale il verso

Dettagli

METODO DEI MINIMI QUADRATI

METODO DEI MINIMI QUADRATI METODO DEI MINIMI QUADRATI Torniamo al problema della crescita della radice di mais in funzione del contenuto di saccarosio nel terreno di coltura. Ripetendo varie volte l esperimento con diverse quantità

Dettagli

ESERCIZI sulle SOLUZIONI

ESERCIZI sulle SOLUZIONI ESERCIZI sulle SOLUZIONI 1. Calcola la molarità delle seguenti soluzioni acquose, per le quali è data la massa di soluto disciolta in 200 cm 3 di soluzione: a) 20 g di NaCl; b) 20 g di HCl; c) 20 g di

Dettagli

Risposte ai quesiti D E H D

Risposte ai quesiti D E H D Perugia, dic. 2009/gen. 2010 Risposte ai quesiti 1. Dati i quadrati CD e C D, come in figura, provare che la perpendicolare uscente da alla retta DD passa per il punto medio del segmento quale che sia

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso

0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso 0.6.0. Moto rotazionale intorno ad un asse fisso 25 0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso Premessa Questa esperienza riguarda lo studio del comportamento di un corpo (volano) libero di ruotare

Dettagli

Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio

Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio 1 Esperienza del 22/3/2007. Noemi Chirico, Francesca Tedone, Olga Viviana Trumpy Classe 59 Polarizzazione e potere rotatorio del glucosio Materiale a disposizione: un polarimetro, costituito da due lastre

Dettagli

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO 1 INTERFERENZA Massimi di luminosità Onda incidente L onda prodotta alla fenditura S0, che funge da sorgente, genera due onde alle fenditure

Dettagli

ˆ b, si usa la convenzione di prendere. come verso positivo quello antiorario e come verso negativo quello orario.

ˆ b, si usa la convenzione di prendere. come verso positivo quello antiorario e come verso negativo quello orario. Capitolo 4 Le rotazioni 4.1 Richiami di teoria E' opportuno ricordare che, dato un angolo orientato ao ˆ b, si usa la convenzione di prendere come verso positivo quello antiorario e come verso negativo

Dettagli

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione

Rapporto tra soluto e solvente o soluzione Rapporto tra soluto e solvente o soluzione Dissoluzione delle sostanze Concentrazione espressa in unità chimiche : Molarità Frazione molare Concentrazione espressa in unità fisiche : Percentuale in

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.

Dettagli

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto Concorso Interno, per titoli ed esami, a 300 posti per l ammissione al 20 corso di aggiornamento e formazione professionale

Dettagli

Identificazione di un composto organico:

Identificazione di un composto organico: Identificazione di un composto organico: Laboratorio di Chimica Organica II? O O NO 2 Identificazione di un composto organico: Laboratorio di Chimica Organica II? Analisi elementare: formula bruta (C x

Dettagli

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi

Dettagli

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI.

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI. ESERCIZI SULL DINMIC DI CRPI RIIDI. Risoluzione mediante equazioni di Lagrange, equilibrio relativo (forze aarenti), stazionarietà del otenziale U; stabilità dell equilibrio e analisi delle iccole oscillazioni.

Dettagli

ESERCIZI SU. le soluzioni e la loro composizione

ESERCIZI SU. le soluzioni e la loro composizione ESERCIZI SU le soluzioni e la loro composizione martedì 15 dicembre 2015 Composizione delle soluzioni definita da grandezze di primario interesse fisico Composizione percentuale in massa % di A = (m A

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 y Nel sistema di figura posto in un piano verticale il carrello A scorre con vinco- q, R M lo liscio lungo l asse verticale. Il

Dettagli

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (9 gennaio 2015) (C.d.L. Ing. Civile [L-Z] e C.d.L. Ing. Edile/Architettura Prof. A.

PROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (9 gennaio 2015) (C.d.L. Ing. Civile [L-Z] e C.d.L. Ing. Edile/Architettura Prof. A. PRV SCRITT DI MECCNIC RZINLE (9 gennaio 2015) In un piano verticale, un disco D omogeneo (massa m, raggio r), rotola senza strisciare sull asse ; al suo centro è incernierata un asta omogenea (massa m,

Dettagli

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica 4.5 Polarizzazione Esercizio 98 Un reticolo con N fenditure orizzontali, larghe a e con passo p, è posto perpendicolarmente a superficie di un liquido con n =.0. Il reticolo è colpito normalmente alla

Dettagli

METODO DEI MINIMI QUADRATI

METODO DEI MINIMI QUADRATI Vogliamo determinare una funzione lineare che meglio approssima i nostri dati sperimentali e poter decidere sulla bontà di questa approssimazione. Sia f(x) = mx + q, la coppia di dati (x i, y i ) appartiene

Dettagli

Isomeria nelle molecole organiche

Isomeria nelle molecole organiche Isomeria nelle molecole organiche 3 Cis/Trans o Z/E 1 4 Regole di priorità negli alcheni: 1. Numero atomico maggiore=maggiore priorità; 2. Maggiore priorità all isotopo più pesante; 3. Se il primo atomo

Dettagli

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue 1.1 Una sfera conduttrice di raggio R 1 = 10 cm ha una carica Q = 10-6 C ed è circondata da uno strato sferico di dielettrico di raggio (esterno) R 2 = 20 cm e costante dielettrica relativa. Determinare

Dettagli

UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a CORSO di DIDATTICA della FISICA

UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a CORSO di DIDATTICA della FISICA UNIVERSITA degli STUDI di GENOVA - Scuola di Specializzazione all Insegnamento Secondario - a.a. 2005-2006 CORSO di DIDATTICA della FISICA Elisa Briasco, Silvia Fidora, Maddalena Sturla Relazione del laboratorio

Dettagli

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario.

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario. MOMENTO DI UNA FORZA E DI UNA COPPIA DI FORZE Esercizi Esempio 1 Calcola il momento della forza con cui si apre una porta, ruotando in verso antiorario, nell'ipotesi che l'intensità della forza applicata

Dettagli

Grandezze cinematiche relative nel sistema L: r 12, v 12 a 12 e nel sistema del centro dimassa (C): r 12 ', v 12 ', e a 12 '

Grandezze cinematiche relative nel sistema L: r 12, v 12 a 12 e nel sistema del centro dimassa (C): r 12 ', v 12 ', e a 12 ' Sistemi di due particelle Problema dei due corpi: studio del moto relativo di due corpi supposti puntiformi sotto l azione della forza di interazione mutua. Esempio: moto (relativo) di due corpi celesti

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h CINEMTIC E CLCL DI QUNTITÀ MECCNICHE Nelsistemadifiguraildiscodicentro ruoy ta intorno al suo centro; il secondo disco rotola senza strisciare

Dettagli

Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi

Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi Corso di Metodologie Spettroscopiche per le Biotecnologie A.A. 2015/2016 Docente:Alfonso Zoleo Misura del potere ottico rotatorio di soluzioni di saccaridi Introduzione e definizioni Luce polarizzata linearmente

Dettagli

Giochi di galleggiamento

Giochi di galleggiamento Relazione del laboratorio di Fisica Giochi di galleggiamento Scopo Confermare empiricamente l'ipotesi: I corpi galleggiano in base alla densità del liquido in cui sono immersi? La densità d di un corpo

Dettagli

Soluzioni I anno FisMat

Soluzioni I anno FisMat Soluzioni I anno FisMat ) La velocitá delle formiche puó essere separata in una componente tangenziale, v t e una radiale, v r Poiché ad ogni istante le formiche sono poste sul vertice del N-gono, esse

Dettagli

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE I Titolo dell esperienza N 4 DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO CON IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( )

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( ) LA LEGGE DI LAMBERT-BEER BEER Esperienza con il sensore colorimetrico La legge Il colorimetro August Beer (1825-1863) L esperienza Johann Heinrich Lambert (1728-1777) Realizzato da La legge di Lambert

Dettagli

Ottica Geometrica. Si dividono solitamente in

Ottica Geometrica. Si dividono solitamente in aberrazioni Ottica Geometrica Le aberrazioni ottiche sono delle deformazioni o imprecisioni nella formazione delle immagini, dovute alla geometria delle lenti ed al comportamento della luce. Si dividono

Dettagli

Esercizi di Ricapitolazione

Esercizi di Ricapitolazione Esercizio 1. Sono dati 150g di una soluzione S 1 concentrata al 12%. (a) Determinare quanti grammi di soluto occorre aggiungere a S 1 per ottenere una nuova soluzione S 2 concentrata al 20%. (b) Determinare

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA

DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA DETERMINAZIONE DELL INDICE DI RIFRAZIONE DI UN PRISMA DI VETRO CON UNO SPETTROSCOPIO E MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA Per un prisma di vetro posto nella condizione di deviazione minima sussiste la seguente

Dettagli

Fisica II. 7 Esercitazioni

Fisica II. 7 Esercitazioni Esercizi svolti Esercizio 7.1 Il campo magnetico che agisce perpendicolarmente ad un circuito costituito da 3 spire di 3 cm di diametro, passa da un valore di.4t a -.65T in 18 msec. Calcolare la tensione

Dettagli

STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER

STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER La stima della magnitudine di una variabile con il metodo di Argelander si basa, come per gli altri metodi (metodo frazionario, metodo di Pogson) sul confronto della

Dettagli

Progetto fumo. 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta

Progetto fumo. 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta Progetto fumo 2CT - ANNO SCOLASTICO 2015/16 Istituto tecnico industriale statale A.Volta 1 Processo di estrazione del monossido di carbonio Principi teorici Per comprendere questo procedimento, e i termini

Dettagli

MISURA della componente ORIZZONTALE TOTALE del CAMPO MAGNETICO TERRESTRE

MISURA della componente ORIZZONTALE TOTALE del CAMPO MAGNETICO TERRESTRE MISURA della componente ORIZZONTALE TOTALE del CAMPO MAGNETICO TERRESTRE Lavoro svolto da Laura Bianchettin - Flavio Ciprani Premessa Il campo magnetico terrestre è rappresentato da un vettore generalmente

Dettagli

Definizione di angolo

Definizione di angolo Definizione di angolo Si definisce angolo ciascuna delle due parti in cui un piano è diviso da due semirette aventi la stessa origine. L'origine (punto O), comune alle due semirette si chiama vertice.

Dettagli

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo 1. Gli studi di simulazione possono permetterci di apprezzare alcune delle proprietà di distribuzioni campionarie ricavate

Dettagli

Equilibrio statico sul piano inclinato

Equilibrio statico sul piano inclinato Esperienza 3 Equilibrio statico sul piano inclinato Obiettivi - Comprendere la differenza tra grandezze vettoriali e grandezze scalari attraverso lo studio delle condizioni di equilibrio statico di un

Dettagli

Test A Teoria dei numeri e Combinatoria

Test A Teoria dei numeri e Combinatoria Test A Teoria dei numeri e Combinatoria Problemi a risposta secca 1. Determinare con quanti zeri termina la scrittura in base 12 del fattoriale di 2002. 2. Determinare quante sono le coppie (x, y) di interi

Dettagli

STUDIO della RIFRAZIONE

STUDIO della RIFRAZIONE STUDIO della RIFRAZIONE Presentazione Possiamo vedere ogni oggetto anche se non emette luce propria. I corpi, infatti, sono in grado di riflettere la luce che li "colpisce", verso i nostri occhi. Talvolta,

Dettagli

Angolo polare, versori radiale e trasverso

Angolo polare, versori radiale e trasverso Angolo polare, versori radiale e trasverso Desideriamo descrivere il moto di un corpo puntiforme che ruota su una circonferenza attorno ad un asse fisso. Nella figura l asse di rotazione coincide con l

Dettagli

Le proprietà colligative. F. De Rienzo, C. Di Nicola, D. Sanna

Le proprietà colligative. F. De Rienzo, C. Di Nicola, D. Sanna Le proprietà colligative F. De Rienzo, C. Di Nicola, D. Sanna Scuola di didattica chiica e ricerca educativa, Urbino 12-18 luglio 2009 L'unità didattica si propone di far coprendere e applicare i concetti

Dettagli

IL TANGRAM. Il quadrato della saggezza. Il tangram e un' antica invenzione cinese e forse il più antico puzzle di carattere geometrico.

IL TANGRAM. Il quadrato della saggezza. Il tangram e un' antica invenzione cinese e forse il più antico puzzle di carattere geometrico. IL TANGRAM. Il quadrato della saggezza. Il tangram e un' antica invenzione cinese e forse il più antico puzzle di carattere geometrico. Consiste in un quadrato diviso in 7 parti, chiamati tan, come indicate

Dettagli

Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile

Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile S.A.G.T. Anno Accademico 2009/2010 Laboratorio Ambientale II A Dottoressa Valentina Gianotti Marco Soda Matricola num. 10015062 Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile L estrazione liquido-liquido

Dettagli

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza

Dettagli

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE

MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE MISURA DI LUNGHEZZE D ONDA CON UNO SPETTROSCOPIO A RETICOLO DI DIFFRAZIONE Il reticolo di diffrazione può essere utilizzato per determinare la lunghezza d onda di una radiazione monocromatica. Detto d

Dettagli

TEODOLITE. a.a ABILITA' INFORMATICHE - RILIEVO DIGITALE INTEGRATO PROF. ARCH. ORNELLA ZERLENGA / ARCH. VINCENZO CIRILLO

TEODOLITE. a.a ABILITA' INFORMATICHE - RILIEVO DIGITALE INTEGRATO PROF. ARCH. ORNELLA ZERLENGA / ARCH. VINCENZO CIRILLO O Il TEODOLITE è uno strumento ottico a cannocchiale che permette di misurare angoli azimutali e zenitali. Le parti principali del teodolite sono il cannocchiale, collegato mediante due perni all alidada,

Dettagli