Malattie Professionali; il ruolo dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza

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1 Malattie Professionali; il ruolo dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza S.C. PSAL ASL 3 GENOVESE DIRETTORE DOTT. ATTILIO BUSINELLI DOTT.SSA GIUSTINA ELENA SORU DOTT.SSA ANTONELLA RULFI DOTT. STEFANO FERRARI SIG.RA ELISABETTA CELLURA DOTT.SSA FRANCESCA BERSI SPECIALIZZANDA UNIGE MEDICINA DEL LAVORO

2 SCOPO DELLA PRESENTAZIONE Illustrare alcune delle funzioni che esercita la S.C. PSAL nella prevenzione delle malattie professionali, in particolare nelle modalità di trattazione e di gestione dei flussi informativi pervenuti dai medici del territorio. Le comunicazioni di maggior interesse, differenti per iter procedurale e finalità sono: 1. Referti; 2. Segnalazioni/denunce.

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6 L obbligo di referto art. 334 del Codice di Procedura Penale Codice di Procedura Penale LIBRO QUINTO - Indagini preliminari e udienza preliminare Titolo II - Notizia di reato (artt ) 1. Chi ha l'obbligo del referto (C.P. 365) deve farlo pervenire entro quarantotto ore o, se vi è pericolo nel ritardo, immediatamente al pubblico ministero o a qualsiasi ufficiale di polizia giudiziaria del luogo in cui ha prestato la propria opera o assistenza ovvero, in loro mancanza, all'ufficiale di polizia giudiziaria più vicino. 2. Il referto indica la persona alla quale è stata prestata assistenza e, se è possibile, le sue generalità, il luogo dove si trova attualmente e quanto altro valga a identificarla nonché il luogo, il tempo e le altre circostanze dell'intervento; dà inoltre le notizie che servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso e gli effetti che ha causato o può causare. 3. Se più persone hanno prestato la loro assistenza nella medesima occasione, sono tutte obbligate al referto, con facoltà di redigere e sottoscrivere un unico atto. Omissione del referto. Art. 365 codice penale "chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto pel quale si debba procedere d'ufficio, ometta o ritarda di riferirne all'autorità indicata nell'art. 361 è punito con la multa fino a lire un milione."

7 L obbligo di referto art. 334 del Codice di Procedura Penale Codice di Procedura Penale LIBRO QUINTO - Indagini preliminari e udienza preliminare Titolo II - Notizia di reato (artt ) E' tenuto al referto ogni esercente una professione sanitaria principale o ausiliaria solo quando abbia prestato concretamente assistenza diagnostica, clinica, terapeutica, certificatoria all assistito. Nella fattispecie delle malattie professionali, accertato che rivestono il carattere di delitto perseguibile d'ufficio è soggetto a referto se configura: 1) delitti contro la vita: l'omicidio colposo, (art. 589 c.p.). 2) delitti contro l'incolumità individuale: la lesione personale colposa grave o gravissima avvenuta per violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale (art. 590 c.p.).

8 Gli articoli 582 e 583 del C.P. classificano la lesione personale Grave se dal fatto deriva : 1) una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa, ovvero una malattia o un incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni; 2) se il fatto produce l indebolimento permanente di un senso o di un organo. Gravissima, se dal fatto deriva: 1) una malattia certamente o probabilmente insanabile; 2) la perdita di un senso; 3) la perdita di un arto o una mutilazione che renda l arto inservibile, ovvero la perdita dell uso di un organo o della capacità di procreare, ovvero una permanente e grave difficoltà della favella; 4) la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del viso.

9 Il referto perviene, per solito, direttamente alla polizia giudiziaria o, in qualche caso, è trasmesso dal pubblico ministero. La polizia giudiziaria da avvio alla fase delle indagini preliminari finalizzate alla ricostruzione del fatto e alla individuazione del colpevole e che si concluderà con il rapporto al pubblico ministero. Quando la notizia è ricevuta dal pubblico ministero questi (previa annotazione sul c.d. registro delle attività del pubblico ministero) con la trasmissione alla polizia giudiziaria può impartire, se lo ritiene necessario, le opportune direttive (indagine delegata). Il pubblico ministero, se ritiene che non siano necessarie indagini, (previa iscrizione nel registro delle notizie di reato) può chiedere direttamente l archiviazione oppure formulare l imputazione e disporre la citazione dell imputato.

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13 Articolo 331 del codice di procedura penale: Denuncia da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio 1. Salvo quanto stabilito dall articolo 347, i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio che, nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di un reato perseguibile di ufficio, devono farne denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito. 2. La denuncia è presentata o trasmessa senza ritardo al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria. 3. Quando più persone sono obbligate alla denuncia per il medesimo fatto, esse possono anche redigere e sottoscrivere un unico atto. 4. Se, nel corso di un procedimento civile o amministrativo, emerge un fatto nel quale si può configurare un reato perseguibile di ufficio, l'autorità che procede redige e trasmette senza ritardo la denuncia al pubblico ministero.

14 La gestione dei referti di malattia professionale Il flusso dei referti stilati dai sanitari e dei rapporti della polizia giudiziaria deve pervenire alla Procura della Repubblica che, dopo la ricezione, fascicola la denuncia per singolo evento e l assegna ad un magistrato configurandola o come delitto di lesioni personali colpose (art. 590 C.P.) o di omicidio colposo (art. 589 C.P.). Al fine di semplificare le modalità operative nella gestione e nella successiva trasmissione dei referti la Procura della Repubblica di Genova ha emanato una direttiva di carattere generale (novembre 2007) e, successivamente, ha sottoscritto uno specifico protocollo d intesa con l ASL 3.

15 La gestione dei referti di malattia professionale: i flussi operativi Il protocollo stabilisce che la Procura della Repubblica disponga che tutti i referti, compresi quelli pervenuti direttamente all Autorità Giudiziaria, a meno che il magistrato non decida di delegarli a seguito di pervenuta querela della persona offesa o valutazione autonoma, vengano inoltrati alla S.C. PSAL della ASL 3, ai fini di una lettura e valutazione critica. La S.C. PSAL seleziona, ricorrendo ad una griglia convenuta, individuando tra le malattie professionali: 1.quelle per le quali condurre indagini; 2. quelle da inviare alla Procura periodicamente tramite singole schede, ma senza indagine; 3. quelle da definire direttamente. tale valutazione dovrà tenere conto, in coerenza con quanto previsto dalla Legge 833/78, sia della funzione istituzionale di prevenzione della PSAL, sia dei compiti di Polizia Giudiziaria

16 La gestione dei referti di malattia professionale: valutazione delle denunce Accertata la competenza territoriale la S.C.PSAL individua quattro possibili situazioni. A. Assenza di malattia. B. Presenza di malattia non correlabile ad esposizione professionale C. Presenza di malattia di origine professionale la cui entità della lesione non prevede procedibilità d ufficio (lesione di durata inferiore ai 40 giorni o presenza di deficit funzionali tali da non configurare un indebolimento permanente d organo). D. Presenza di malattia di origine professionale la cui entità della lesione prevede la procedibilità d ufficio.

17 La gestione dei referti di malattia professionale valutazione delle denunce procedibili d ufficio (punto D) Sono escluse da indagine quelle malattie per le quali si configurino i criteri negativi individuati sulla base dell apposita griglia valutativa. GRIGLIA VALUTATIVA - CRITERI NEGATIVI a) malattie di possibile origine professionale insorte da oltre 6 anni e per le quali non si sia manifestato un aggravamento negli ultimi 6 anni (l eventuale reato di lesioni colpose è prescritto) (art. 590, co. 1 e 2; 157, co. 1 cod. pen.) Il delitto di omicidio colposo con violazione delle norme sulla salute del lavoro si prescrive in 14 anni (art. 589, co. 2; 157, co. 6 cod. pen.) Alcuni degli atti compiuti dall autorità giudiziaria nel procedimento penale sono in grado di interrompere momentaneamente il decorso della prescrizione: in ogni caso, tuttavia, i termini sopra indicati non possono prolungarsi di oltre un quarto (art. 160 cod. pen.): quindi, rispettivamente, non possono essere superati i 17 anni e 6 mesi ed i 7 anni e 6 mesi. b)quando si tratti di lavoratori che sono stati esposti all agente causale presso numerose aziende per cui risulta impossibile individuare una responsabilità prevalente o determinante; c) casi in cui risulti impossibile un indagine sul nesso di causalità (es. impossibilità di documentare l esposizione per cessazione dell attività ecc.).

18 La gestione dei referti di malattia professionale: valutazione delle denunce procedibili d ufficio (punto D) 2.1 In caso di assenza di malattia, o presenza di malattia non correlabile ad esposizione professionale, o presenza di malattia di origine professionale, la cui entità non prevede la procedibilità d ufficio, (punti A - B - C), procederà alla definizione diretta della pratica senza alcuna comunicazione alla Procura, salvo che la denunzia della sospetta MP sia pervenuta da essa (facendo quindi riferimento al numero di procedimento già iscritto). 2.2 In caso di malattie professionali la cui entità della lesione preveda la procedibilità d ufficio e per le quali si configurino i criteri negativi, non procederà ad ulteriori atti di indagine e comunicherà periodicamente alla Procura della Repubblica tali denunce mediante l invio di una scheda per ognuna di esse, conformemente al modello allegato..omissis Nel caso di malattie professionali la cui entità della lesione preveda la procedibilità d ufficio e per le quali non si configurino i criteri negativi, procederà all effettuazione di indagini. Non appena concluse le medesime, trasmetterà tempestivamente gli esiti alla Procura della Repubblica.

19 La gestione dei referti di malattia professionale valutazione delle denunce procedibili d ufficio (punto D) La S.C. PSAL, per stabilire ulteriori priorità di intervento in relazione ai casi per i quali svolgere le indagini, dovrà fare riferimento ai seguenti criteri, coerenti con il mandato istituzionale di prevenzione. Tali criteri sono : gravità della malattia frequenza della malattia sia in ambito territoriale che per azienda modificabilità dell ambiente di lavoro e fattibilità dell intervento di bonifica indicazioni di priorità che pervengano da valutazioni epidemiologiche.

20 Flusso delle comunicazioni: Referto (art 365 C.P. E 334 C.P.P) Denuncia (art 139 DPR 1124/65-DM ) Medici Competenti Istituti Universitari/Ospedalieri di Medicina del Lavoro Medici di base Medici specialisti Altra ASL Medici del patronato Medici dell INAIL Altri SERVIZI DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

21 La gestione dei referti di malattia professionale valutazione delle denunce procedibili d ufficio (punto D) In quest ultimo caso gli atti di indagine possono essere: ACCERTAMENTI: l insieme degli atti finalizzati alla ricostruzione della storia sanitaria e lavorativa del soggetto, con l obiettivo di documentare e verificare la fondatezza della MP, l epoca di insorgenza o l eventuale aggravamento e l attività lavorativa che ha determinato la malattia INCHIESTE:l insieme degli atti finalizzati oltre che alla ricostruzione della storia sanitaria e lavorativa del soggetto anche alla ricerca e documentazione di eventuale responsabilità

22 Esempio: INCHIESTE A SEGUITO DI SEGNALAZIONE DI IPOACUSIA PROFESSIONALE Obiettivi specifici Evidenziare l esistenza di un nesso causale tra ipoacusia ed esposizione professionale a rumore nei diversi settori produttivi Individuare eventuali responsabilità del datore di lavoro nella comparsa della patologia per inosservanza delle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro Evitare l aggravamento dell ipoacusia per inosservanza delle norme o per mancato rispetto delle prescrizioni del MC aziendale Avviare procedure per l attuazione di bonifica degli ambienti di lavoro in caso di riscontro di condizioni pregiudizievoli per la salute dei lavoratori

23 PROCEDURA OPERATIVA Arrivo di referto/segnalazione di malattia di sospetta origine professionale alla S.C. PSAL aa Verifica dell esistenza di eventuali precedenti segnalazioni a carico della persona interessata aa Registrazione della pratica nell archivio delle Malattie Professionali Verifica della competenza territoriale

24 Casi in cui si redige nota con proposta di archiviazione all A.G. Il lavoratore è titolare dell azienda e non vi sono soci il lavoratore non ha svolto la propria attività lavorativa in Italia L ipoacusia è insorta antecedentemente agli ultimi 6 anni e non vi sono peggioramenti significativi del deficit utilizzando il confronto proposto da NIOSH e OSHA Dall esame dei tracciati audiometrici trasmessi con il referto emerge che non si riscontra una rilevanza penale del danno secondo quanto stabilito dai metodi di valutazione più autorevoli (es: Merluzzi ecc)

25 In caso di sospetto di nesso di causa tra la malattia professionale e l attività lavorativa o di violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro si attivano ulteriori indagini: Sopralluogo in azienda esaminando in relazione all attività svolta dalla persona offesa:: I luoghi e gli ambienti di lavoro Le macchine e le attrezzature utilizzate Le misure ambientali atte a ridurre il rischio di esposizione a rumore, i DPI Raccolta di sommarie informazioni testimoniali o spontanee dichiarazioni dei colleghi di lavoro della persona offesa

26 Esame della documentazione relativa alla sorveglianza sanitaria dei dipendenti dell azienda ed eventualmente ad altri casi di malattia professionale riscontrati nella stessa ditta Valutazione finale per stabilire se esista la necessità di ulteriori accertamenti sui lavoratori definiti a rischio Effettuazione di rilevazioni ambientali se ritenute necessarie In caso di riscontro di violazioni sarà redatto un verbale di prescrizione ai sensi del D.lgs758/94

27 A conclusione dell indagine viene redatta una relazione per l A.G. contenente: Anamnesi lavorativa della persona offesa Ricostruzione dell esposizione al rischio rumore con confronto della situazione riscontrata con gli standard di riferimento (leggi, norme tecniche) ed individuazione di eventuali violazioni Esito degli accertamenti sanitari Identificazione di eventuale nesso causale con individuazione di responsabilità derivanti da omissioni dei datori di lavoro o di altri soggetti aziendali o aggravamento della malattia professionale per inosservanza delle norme di tutela della salute o mancato rispetto delle prescrizioni del medico competente o non corretta applicazione delle norme di prevenzione nei luoghi di lavoro

28 COMPITI S.C. PSAL RIASSUMENDO Acquisisce le denunce, le registra e le inserisce nel sistema informativo codificandole sulla base della griglia indicante i criteri di selezione di selezione ed il tipo di patologia Procede agli accertamenti/inchieste in caso di malattie professionali procedibili d ufficio in cui non ricorrano criteri negativi e riferisce le risultanze all A.G. Invia periodicamente all A.G. una scheda per ogni singola denuncia in cui ricorrano criteri negativi Invia annualmente all A.G. la statistica di tutte le malattie professionali

29 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO I sistemi di conoscenza delle malattie professionali Flussi Informativi INAIL Regioni Relazioni sanitarie MC Art. 40 D.lvo 81/08 Sistema di sorveglianza delle malattie professionali MALPROF

30 IL SISTEMA MAL PROF Raccolta e registrazione delle segnalazioni di patologie correlate al lavoro da parte dei Servizi di prevenzione secondo un modello omogeneo, denominato MALPROF, che correla in rapporto causale, la storia lavorativa e la patologia segnalata.

31 Obiettivi del Sistema Mal Prof Attribuzione dei nessi di causalità secondo criteri omogenei nei Servizi territoriali; Aumentare le notifiche; Supportare la ricerca attiva di cluster di malattie occupazionali e di eventi sentinella relativi a settori lavorativi, occupazioni, luoghi di lavoro a maggior rischio; Identificazione di nuove malattie professionali e plurifattoriali, con stima della loro incidenza.

32 TOTALE MP SEGNALATE DAL 2007 AL 2013 [NOME SERIE] [VALORE] IPOACUSIE; 363 MESOTELIOMI; 231 ASBESTOSI; 242 K POLMONE; 80 PATOLOGIE ALLERGICHE; 38 K SEDI DIVERSE; 62 0 SILICOSI; 18 DISTURBO BPCO; 18 DELL'ADATTAMENTO; 27 K VESCICA; 33

33 PATOLOGIE SEGNALATE DAL 2009 AL 2013 PATOLOGIE SEGNALATE TOT. MP 2009: 275 TOT. MP 2010: 217 TOT. MP 2011: 219 TOT. MP 2012: 210 TOT. MP 2013: 214 ALTRE PATOLOGIE MUSCOLOSCHELETRICHE

34 TENDENZA MP SEGNALATE

35 PATOLOGIE DENUNCIATE NELL ANNO

36 STRATIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE MUSCOLOSCHELETRICHE ANNO 2014 GONARTROSI 5 PATOLOGIE A CARICO DELLE DITA DELLA MANO 9 MALATTIA DI DE QUERVAIN 2 EPICONDILITE 2 PATOLOGIA DELLA SPALLA 24 SINDROME DEL T. CARPALE 9 COLONNA

37 FLUSSI INAIL REGIONI Attraverso un protocollo d intesa tra l INAIL e la regione Liguria, rinnovato periodicamente, è attivo un gruppo di lavoro misto che si occupa dell analisi degli eventi (infortuni e malattie professionali) utilizzando dati in possesso dell istituto assicuratore. I dati sono utilizzati dai servizi sia accedendo agli archivi anagrafici di eventi, di aziende e lavoratori sia ai fini della programmazione delle attività e delle iniziative di prevenzione.

38 FLUSSI INAIL REGIONI Annualmente vengono prodotti alcuni report che descrivono ed analizzano alcuni aspetti del fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. Sono fruibili sia un report a valenza regionale sia i cinque report territoriali relativi alle ASL liguri. Le relazioni sono oggi raggiungibili e scaricabili dal web all indirizzo / salute e sicurezza sul lavoro / report infortuni sul lavoro.

39 Comunicazioni art.40 D.Lvo.81/08 Anno 2015, Regione: LIGURIA, ASL: Asl Genovese

40 Comunicazioni art.40 D.Lvo.81/08 Anno 2015, Regione LIGURIA, ASL: Asl 3 Genovese

41 Comunicazioni art.40 D.Lvo.81/08 Anno 2015, Regione: LIGURIA, ASL: Asl Genovese Numero di medici competenti per n di unità produttive seguite, su un totale di 347 medici che hanno inviato la comunicazione.

42 Comunicazioni art.40 D.Lvo.81/08 Anno 2015, Regione: LIGURIA, ASL: Asl Genovese Numero di lavoratori per i quali è stata segnalata una probabile/possibile malattia professionale ex art.139 DPR 1124/65 da parte dei medici competenti su un totale di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria, di cui sottoposti a sorveglianza sanitaria nell anno di riferimento (2015).

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