Psicologia sociale La percezione sociale. Ruggieri Stefano Università degli Studi di Enna

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1 Psicologia sociale La percezione sociale Ruggieri Stefano Università degli Studi di Enna

2 Rosenhan (1973) On being sane in insane place Processi presisi ed imprecisi si mettono in atto dal primo incontro 2

3 La percezione sociale Talvolta formuliamo giudizi totalmente infondati Effetti prodotti dalle aspettative Ci sono condizioni nelle quali valutiamo al primo sguardo una persona e lo facciamo correttamente 3

4 La percezione sociale 4

5 La percezione sociale A quali informazioni attingiamo per conoscere la realtà sociale? la realtà oggettiva che sta fuori di noi il nostro modo soggettivo di percepirla 5

6 La percezione sociale Gli schemi Schema: struttura cognitiva che contiene informazioni su un particolare oggetto di conoscenza (stimolo), includendo gli attributi che lo caratterizzano e i legami tra di essi 6

7 La percezione sociale Gli schemi Processi di conoscenza: Top-down Bottom-up Bottom-up Basati su dati raccolti a partire dalla percezione Top-down Basati su concetti, conoscenze e teorie già depositate in memoria Vantaggi: accorciare il lavoro cognitivo di chi percepisce poichè rendono disponibili informazioni che facilitano la codifica, il ricordo e le inferenze Tutti gli schemi influenzano la codifica delle nuove informazioni, ovvero la loro raccolta, interpretazione e comprensione, il ricordo di informazioni già acquisite e le inferenze circa i dati mancanti 7

8 La percezione sociale Gli schemi Diverse tipologie di schemi: Schemi di persona Schemi di sé Schemi di ruolo Schemi di eventi 8

9 La percezione sociale Gli schemi Schemi di persone Contengono le informazioni che aiutano a descrivere in base ai loro tratti di personalità (socievole, aggressivo, simpatico) o altre caratteristiche che le contraddistinguono (i loro scopi o finalità motivato al successo, studente, ecc.) Quando classifichiamo le persone come estroverse, autoritarie, tradizionaliste, usiamo etichette linguistiche che corrispondono all attivazione di schemi che influenzano la codifica delle informazioni e che favoriscono la produzione di inferenze 9

10 La percezione sociale Gli schemi Schemi di sé Tratti centrali per l espressione di sé sono più velocemente accessibili Se si chiede a ciascuno alcune caratteristiche di sé (loquacità, simpatia, ecc.), alcune risposte saranno particolarmente lente, altre più veloci Risposte più veloci coincidono con il nucleo del Sé, attorno al quale si organizza tutta la conoscenza che servono per descriversi ed organizzare i confronti con gli altri 10

11 La percezione sociale Gli schemi Schemi di ruolo Ruolo: insieme di comportamenti che ci si attende che una persona metta in atto in relazione al fatto che occupa una particolare posizione nella struttura sociale Usare schemi di ruolo rende facile categorizzare la realtà, ma corre il rischio di semplificazione eccessiva della stessa Il fenomeno è valido sia per classificazioni di ruolo ascritto (sesso, razza, ecc.) che acquisito (categorie professionali, ecc.). 11

12 La percezione sociale Gli schemi Schemi di eventi Sequenze di azioni situate negli opportuni contesti che producono aspettative su ciò che dovrebbe verificarsi in particolari circostanze, che generano prescrizioni su come ci si dovrebbe comportare, che offrono indicazioni sulla sequenza di azioni che porta al raggiungimento dell obiettivo Tali schemi operano al di fuori della soglia di consapevolezza Culture differenti mostrano script differenti 12

13 La percezione sociale Gli schemi Come li acquisiamo Le persone fanno riferimento a categorie di base né troppo ampie né troppo piccole Europeo Britannico Italiano Inglese Scozzese Gallese Siciliano Napoletano 13

14 La percezione sociale Gli schemi Come li acquisiamo Aspetto chiave: percezione dei costi dell errore e dell indecisione Se conseguenze dell errore possono essere gravi allora adoperiamo schemi più accurati Costi dell errore rilevanti quando ricompense e punizioni dipendono dalle azioni degli altri e noi dovremmo essere responsabili dei loro atti Se costi dell indecisione alti decisioni rapide persone formano velocemente le proprie impressioni: meglio decisioni imprecise che non esprimerle Costi dell indecisione rilevanti quando le persone devono assolvere a un compito sotto pressione del tempo o ansiose o 14 distratte

15 La percezione sociale Gli schemi Come li acquisiamo Gli incontri con l altro sono la via maestra Uno schema può inoltre arricchirsi, diventare più complesso Gli schemi sono anche elastici: anziché ignorare le eccezioni le includono 15

16 La percezione sociale Gli schemi A cosa servono Servono a conferire ordine a un mondo sociale in costante disordine e imprevedibilità Questa la ragione per cui non cambiano facilmente Se però gli schemi sono inesatti tendono a cambiare: per registrazione per conversione per formazione di sottotipi 16

17 La percezione sociale Processo in 3 fasi: 1. Analisi delle caratteristiche percettive dell individuo ed il suo comportamento (categorizzazione) 2. Inferite le caratteristiche disposizionali capaci di elicitare il comportamento osservato (caratterizzazione) 3. Prese in esame le caratteristiche situazionali in cui il comportamento si è manifestato e si valuta la possibilità che la persona abbia manifestato il comportamento osservato spinta da vincoli situazionali più che da disposizioni interne (correzione) 17

18 La percezione sociale Leit motive: gli individui agiscono in condizione di scarsità di risorse cognitive Raramente disposti ad impegnare una grande quantità di risorse cognitive e ci accontentiamo di spiegare il comportamento altrui mediante un approccio situazionale Questa tendenza ad inferire tratti corrispondenti ai comportamenti osservati prende il nome di errore fondamentale di attribuzione 18

19 La percezione sociale Processo in 3 fasi: 1. Analisi delle caratteristiche percettive dell individuo ed il suo comportamento (categorizzazione) 2. Inferite le caratteristiche disposizionali capaci di elicitare il comportamento osservato (caratterizzazione) 3. Prese in esame le caratteristiche situazionali in cui il comportamento si è manifestato e si valuta la possibilità che la persona abbia manifestato il comportamento osservato spinta da vincoli situazionali più che da disposizioni interne (correzione) 19

20 La formazione delle prime impressioni Ciò che sappiamo sulle caratteristiche degli individui è una tipologia di rappresentazione cognitiva Un corpo di conoscenze che ogni individuo accumula nella propria memoria Abbiamo rappresentazioni sociali di persone, situazioni, gruppi sociali 20

21 La formazione delle prime impressioni Perché ci formiamo rappresentazioni sociali? Perché ci formiamo impressioni di situazioni, individui, gruppi sociali? Per comprendere cosa poterci attendere, in termini di anticipazioni dell altrui comportamento, da questa persona nei futuri incontri processo non troppo dissimile dalla percezione del mondo fisico Per guidare le nostre azioni in modo da soddisfare sia le esigenze di ricompense, sia il bisogno di affiliazione 21

22 La formazione delle prime impressioni Caratteristiche fondamentali del sistema Processo complesso si pensi cosa sta dietro una banale descrizione dell altro Visto da chi invia le informazioni, il processo coinvolge: i processi di recupero mnestico la selezione ed integrazione delle informazioni alla scelta delle modalità linguistiche tramite le quali trasmettere le conoscenze, ecc. Dal punto di vista di chi riceve il messaggio: la descrizione fornita viene decodificata, tradotta in unità concettuali queste interagiscono con la struttura di conoscenze a proposito del mondo che l individuo possiede il tutto diventa una rappresentazione mentale 22

23 La formazione delle prime impressioni Caratteristiche fondamentali del sistema Il sistema di percezione sociale: è efficace funziona in modo euristico è flessibile non è sempre consapevole 23

24 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? Elementi centrali: piacevolezza della persona com è veramente quali sono, a nostro giudizio, le caratteristiche nascoste della sua personalità, i suoi obiettivi personali e i suoi valori 24

25 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? La codifica sociale 4 fasi: Analisi preattentiva Attenzione focalizzata Comprensione Elaborazione inferenziale 25

26 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? La codifica sociale La salienza percettiva È la proprietà che distingue uno stimolo dagli altri in un contesto sociale Persone salienti perché: Inusuali e si distinguono dall ambiente circostante Il loro comportamento non corrisponde alle aspettative Sono importanti in un determinato contesto Persone salienti sono considerate più influenti, più responsabili del proprio comportamento, meno influenzate dalla situazione 26

27 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? Aspetto fisico Comunicazione non verbale Modi di apparire degli altri Modo di agire degli altri Comportamento Familiarità Riflettono: Caratteristiche di personalità Preferenze personali Stili di vita 27

28 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? L aspetto fisico Primo e spesso unico indizio a disposizione di chi cerca di comprendere un altra persona 28

29 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? L aspetto fisico Primo e spesso unico indizio a disposizione di chi cerca di comprendere un altra persona Innumerevoli attribuzioni: i biondi sono socievoli ed amano divertirsi i rossi sono impulsivi e irascibili chi porta gli occhiali è un intellettuale chi ha i capelli brizzolati è distinto La bellezza fisica suscita aspettative positive interessanti, cordiali, estroverse, socialmente dotate le persone fisicamente attraenti hanno maggiore probabilità di ricevere aiuto da sconosciuti, di avere punizioni minori nei tribunali La bellezza non è l unica caratteristica Certi lineamenti possono avere funzione analoga: es. tratti infantili Tratti etnici e caratteristiche attribuite ai gruppi razziali (impressioni difficili da modificare) 29

30 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? La comunicazione non verbale Chi sa esprimere le proprie emozioni a livello non verbale riscuote maggiore apprezzamento Il comportamento non verbale è importante per la formazione delle impressioni Ci piacciono di più le persone che orientano il loro corpo sul nostro: che si pongono di fronte ed annuiscono mentre parliamo, che si chinano verso di noi; ci piacciono perché crediamo ci trovino simpatici Ci piace chi ci guarda con gli occhi aperti (simbolo di attenzione), mentre chi evita lo sguardo è considerato scortesi, sfuggenti, o forse timide. L eccessivo contatto oculare può d altra parte essere percepito come spiacevole e denotare rabbia o ostilità 30

31 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? La familiarità La maggior parte di noi tende a sviluppare una risposta positiva nei confronti di chi incontra spesso nella vita di tutti i giorni Questi incontri possono sfociare in conoscenza o amicizia Anche quando non ha luogo alcuna interazione la mera esposizione a un altra persona accresce la simpatia nei suoi confronti 31

32 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? La familiarità Maria Claudia Giulia Marta Quanto ti piacerebbe interagire con? Le donne che gli studenti avevano visto più spesso vennero indicate come più interessanti, attraenti, cordiali, intelligenti 32

33 La formazione delle prime impressioni Su cosa si fondano? Il comportamento È la risorsa più utile per farsi un opinione degli altri Le attribuzioni del comportamento sono ritenute tra gli indizi più fruttuosi Es. persona dedita al volontariato attenta ai bisogni altrui e generosa 33

34 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi Non vi sono comportamenti, gesti o espressioni che siano in grado di indicare direttamente le qualità interiori di una persona Il primo passo nell elaborazione consiste nell interpretare gli indizi Quali indizi? Ciò che fa emergere una caratteristica è la sua rarità o singolarità Salienza: capacità di un indizio di attrarre l attenzione all interno del suo contesto (effetto solo) 34

35 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi Due tipologie di conoscenze pregresse aiutano a prendere queste decisioni: associazioni che fanno parte del bagaglio conoscitivo pensieri che occupano al momento la nostra mente 35

36 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi Le associazioni Associazione Il legame tra due o più rappresentazioni cognitive Es. Rubare ladro/disonestà Possono sorgere da similarità di significato (es. guardia- ladro) o da associazioni ripetute (Windows-Microsoft) tra rappresentazioni cognitive Una volta formata l associazione unisce le due rappresentazioni collegate evocata l una viene in mente anche l altra Il solo pensare ad un evento tende ad evocare il tratto ad esso associato, anche in assenza di una intenzionalità Es. gara di decathlon-potenza fisica 36

37 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente Il significato di un comportamento non è sempre chiaro Es. compito passato ad un compagno di banco: altruismo o disonestà? In questi casi ci si affida alle informazioni rilevanti al momento Principio di accessibilità Le conoscenze che vengono alla mente più rapidamente e facilmente esercitano un influsso estremamente potente sull interpretazione del comportamento 37

38 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente Più la conoscenza è accessibile, più è probabile che guidi la nostra interpretazione degli indizi Tra i fattori che influenzano l accessibilità: 1. l attivazione concomitante da parte di altre fonti 2. la prossimità temporale 3. la frequenza dell attivazione 38

39 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente 1. L accessibilità sostenuta dall attivazione concomitante delle conoscenze Qualunque pensiero abbiamo in mente quando ci formiamo un impressione può attivare delle rappresentazioni cognitive rendendole accessibili ed in grado di influenzare le nostre percezioni Umore Aspettative agiscono come conoscenze accessibili in grado di influenzare le nostre interpretazioni dei comportamenti o di altre informazioni Es. i medici dell exp di Rosenhan 39

40 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente 2. L accessibilità da attivazione recente Una rappresentazione mentale che è stata da poco portata alla mente, rimane accessibile per un po di tempo Qualunque cosa sarà in grado di fare affiorare un idea, persino coincidenze o eventi casuali, può rendere quell idea accessibile e influenzare così le interpretazioni del comportamento 40

41 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente 2. L accessibilità da attivazione recente Memorizzare termini relativi al tratto AVVENTUROSO G1 G2 Memorizzare termini relativi al tratto AVVENTATO Donald: tra le altre aveva -Scalato un monte -Viaggiato in kayak -Pilotato un auto ad alta velocità Valutazione positiva di Donald, considerato come audace e coraggioso Valutazione negativa di Donald, considerato come imprudente e 41 sconsiderato

42 La formazione delle prime impressioni L interpretazione degli indizi I pensieri che occupano la mente 3. L accessibilità da attivazione frequente L uso di una rappresentazione cognitiva nel corso di mesi, anni o giorni può renderla cronicamente accessibile Quando ciò accade, gli stessi concetti vengono usati ripetutamente per interpretare il comportamento altrui 42

43 La percezione sociale Processo in 3 fasi: 1. Analisi delle caratteristiche percettive dell individuo ed il suo comportamento (categorizzazione) 2. Inferite le caratteristiche disposizionali capaci di elicitare il comportamento osservato (caratterizzazione) 3. Prese in esame le caratteristiche situazionali in cui il comportamento si è manifestato e si valuta la possibilità che la persona abbia manifestato il comportamento osservato spinta da vincoli situazionali più che da disposizioni interne (correzione) 43

44 La caratterizzazione Caratterizzare sulla base del comportamento Altre volte occorre un secondo passo: applicare la nostra caratterizzazione del comportamento alla persona che mette in atto quel comportamento Es. di fronte ad un comportamento aggressivo siamo portati a dire che quella persona è aggressiva Caratterizzare qualcuno come dotato di un tratto di personalità che corrisponde al suo comportamento equivale a trarre una inferenza corrispondente i modi in cui le persone effettuano stabili attribuzioni circa le disposizioni di chi compie un azione Errore di corrispondenza (o fondamentale di attribuzione) La tendenza ad inferire caratteristiche personali di un attore sulla base dei comportamenti osservati anche quando l inferenza è ingiustificata poiché esistono altre possibili cause del comportamento 44

45 La caratterizzazione Caratterizzare sulla base del comportamento Inferenza corrispondente giustificata quando: il comportamento viene scelto liberamente la desiderabilità sociale il comportamento ha degli effetti che lo distinguono da altri corsi dell azione il comportamento è imprevisto anziché previsto o tipico 45

46 La percezione sociale Processo in 3 fasi: 1. Analisi delle caratteristiche percettive dell individuo ed il suo comportamento (categorizzazione) 2. Inferite le caratteristiche disposizionali capaci di elicitare il comportamento osservato (caratterizzazione) 3. Prese in esame le caratteristiche situazionali in cui il comportamento si è manifestato e si valuta la possibilità che la persona abbia manifestato il comportamento osservato spinta da vincoli situazionali più che da disposizioni interne (correzione) 46

47 Oltre le prime impressioni Le persone dicono e fanno cose per molte ragioni: per il piacere di adulare gli altri, per adeguarsi alle esigenze delle situazioni sociali, per il desiderio di ricevere qualcosa in cambio Sappiamo che spesso le azioni non riflettono l interiorità di una persona, talvolta cerchiamo di evitare l errore di corrispondenza e correggiamo le nostre impressioni in considerazione delle altre possibili cause dei comportamenti Elaborazione superficiale Trarre inferenze o formulare giudizi facendo affidamento sulle informazioni accessibili e compiendo uno sforzo minimo di elaborazione Elaborazione sistematica Considerazione completa e con impegno di un ampia gamma di informazioni riguardanti la formulazione di un giudizio 47

48 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Quando incontriamo un altra persona non ci limitiamo a formarci un impressione di personalità Altrettanto importante per modulare l interazione sociale è: capire cosa sta facendo perché si sta comportando così I meccanismi che governano questi processi sono chiamati attribuzione causale 48

49 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Attribuzioni causali processi che le persone mettono in atto quando devono operare spiegazioni per il proprio e l altrui comportamento, ossia quando inferiscono cause sottostanti specifiche azioni e sentimenti Sono un altro modo per andare al di là dell informazione data, soprattutto quando l informazione che il soggetto possiede è incongruente con i suoi schemi personali o sociali 49

50 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Il motivo fondamentale che innesca processi di attribuzione causale è la percezione di incongruenze Es. uno studente solitamente svogliato e perditempo che ha un ottimo risultato ad un esame Gli stessi processi possono essere utilizzati anche nei confronti di noi stessi Quando ci accade qualcosa di inatteso cerchiamo spiegazioni per quello che ci è successo 50

51 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Il primo problema da risolvere per comprendere le ragioni di un evento riguarda il locus della causalità: Locus interno (o disposizionale): la spiegazione di quanto avvenuto ha a che fare con motivazioni o abilità dell attore sociale (interna alla persona che lo ha prodotto); Locus esterno (o situazionale): la spiegazione di quanto avvenuto ha a che fare con le circostanze ambientali (esterno alla persona) 51

52 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali In funzione del tipo di spiegazione fornita riconosciamo diversi livelli di responsabilità nell attore sociale: Associazione l attore non ha fatto nulla per impedire l evento Causa l attore ha prodotto personalmente l evento in modo accidentale Intenzione l attore ha agito intenzionalmente per dar luogo all evento Giustificazione l evento è stato provocato in risposta a specifiche circostanze 52

53 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Strategie, tendenze, errori Nella ricerca di spiegazioni non ci comportiamo come degli scienziati, vagliando accuratamente tutte le possibilità in modo sistematico Piuttosto, tendiamo a semplificare lo spazio del problema utilizzando le euristiche di ragionamento strategie cognitive semplificate nel giudizio sociale Vantaggio in termini di tempo e di ridotta quantità di errori 53

54 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Strategie, tendenze, errori Euristica della rappresentatività Inferenze circa la probabilità di verificarsi di un certo evento Euristica della disponibilità Attivata quando bisogna valutare la frequenza o la probabilità di un evento Euristica della simulazione Quando i soggetti devono immaginare ipotetici scenari per produrre ipotesi su come certi eventi potrebbero essere realizzati Ancoraggio e accomodamento Dovendo emettere giudizi le persone si ancorano a un punto di riferimento stabile per poi operare continui aggiustamenti 54

55 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Il ragionamento attraverso le euristiche produce sovente distorsioni sistematiche nel modo di risolvere i problemi di interazione sociale Gli errori sistematici, tuttavia, vengono tollerati perché sono ampiamente compensati dai vantaggi offerti dalle euristiche di pensiero in termini di efficienza dei processi 55

56 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Falsa unicità Differenza attore osservatore Consenso basato sul sè Errore fondamentale di attribuzione Correlazione illusoria Inferenza corrispondente Self-serving bias 56

57 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Correlazione illusoria Facendo una inferenza immaginiamo la presenza di una correlazione Illusione: tendenza a sopravvalutare il tasso di correlazione o vederne una dove non esiste 57

58 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Self-serving bias (attribuzione al servizio di sé) la tendenza che le persone mettono in luce ad attribuire i successi a cause interne e gli insuccessi a cause esterne 2 spiegazioni: di natura cognitiva. Viene messa in evidenza il tipo di informazione che la persona possiede quando emette il giudizio un bisogno fondamentale dell individuo è l autovalorizzazione e ciò costituisce una forte motivazione a considerare se stessi positivamente. Un insuccesso può produrre delle crepe all autostima; la persona può allora attribuire l insuccesso a fattori esterni 58

59 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Inferenza corrispondente Una causa disposizionale è una causa stabile che rende il comportamento delle persone prevedibile e aumenta la nostra sensazione di controllo sul mondo. Diversi indizi suggeriscono che può essere fatta una inferenza corrispondente: Uno ci dice se un atto è frutto di una scelta libera o una risposta a minacce, incentivi o obblighi esterni; Un altro se è socialmente desiderabile, cioè controllato da norme sociali. 59

60 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Errore fondamentale di attribuzione (o bias di corrispondenza) tendenza generale del giudizio nell individuare i fattori che determinano il comportamento degli altri, sottostimano l impatto dei fattori situazionali, e sovrastimano il ruolo dei fattori disposizionali Questa tendenza avviene anche in condizioni in cui è ben chiara la responsabilità Quando invece si tratta di trovare spiegazioni ad episodi che ci hanno visti protagonisti le cose vanno in modo diverso, quello che succede è che tipicamente tendiamo ad essere indulgenti con noi stessi 60

61 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Differenza attore-osservatore La tendenza sistematica a trovare spiegazioni disposizionali per il comportamento altrui e situazionali per il proprio Spiegazioni possibili: Centro dell attenzione e fattori percettivi Nel ruolo di spettatori l elemento saliente del nostro campo percettivo è la condotta della persona, ossia il suo modo di muoversi, parlare, interagire, ecc. Fattori di contesto come il ruolo sociale, le pressioni situazionali, le norme sociali, sono molto meno visibili Asimmetria dell informazione. varie informazioni sono in possesso tra attore e osservatore a proposito degli eventi di cui si cerca una spiegazione L attore ha conoscenza di prima mano dei suoi stati d animo di fronte all evento e di conseguenza è in grado di apprezzare il ruolo di fattori di tipo instabile. Inoltre l attore possiede una memoria autobiografica per quindi valutare come si è comportato altre volte 61

62 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Consenso basato sul sé tendenza a percepire il proprio comportamento come tipico ed assumere che nelle stesse circostanze gli altri si sarebbero comportati alla stessa maniera Spiegazioni: i soggetti cercano la compagnia di chi ritengono essere simile a sé per il soggetto, una data opinione potrebbe essere saliente spiegazione motivazionale, è possibile che i soggetti debbano considerare i propri convincimenti ed i propri comportamenti come appropriati: attribuirli anche agli altri rafforza la propria autostima 62

63 Oltre le prime impressioni Le attribuzioni causali Tendenze sistematiche Falsa unicità: il soggetto considera poco frequente fra i propri pari una caratteristica, un attributo personale, una particolare abilità, che egli percepisce come particolarmente associato a se stesso 63

64 Oltre le prime impressioni La formazione delle impressioni complesse Gli altri inviano più di una caratteristica Comportamenti che fanno capo allo stesso tratto vengono collegati e memorizzati per gruppi associati Integrazione delle caratteristiche delle persone Impressioni complesse Ci aspettiamo che certi tratti vadano bene insieme Le persone operano delle associazioni sulla base delle esperienze personali COME SI INTEGRANO QUESTE INFORMAZIONI? 64

65 Oltre le prime impressioni La formazione delle impressioni complesse 2 modelli alternativi di come si integrano le informazioni, spesso discordanti, nella formazione di una impressione di personalità modello algebrico modello configurazionale 65

66 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Principio di base: buona forma, anche relativamente alla percezione di persone Agisce un sistema di forze unificanti per raccordare ed integrare gli elementi di informazione entro un impressione globale Carattere olistico della realtà soggettiva: sono le relazioni tra le parti, le caratteristiche dell insieme ad attribuire significato alle nostre esperienze psicologiche Percezione sociale come processo costruttivo 66

67 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Formare impressioni generali da semplici indizi è un compito semplice. Oltre a portare a termine il compito completano l informazione mancante Ruolo chiave è fornito dal contesto l995 libertà 67

68 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Alcuni attributi sono correlati a molti altri attributi: Tratti centrali Vs. tratti periferici 68

69 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Persona A Intelligente Abile Laboriosa Determinata Pratica Cauta Dotata di calore umano Persona B Intelligente Abile Laboriosa Determinata Pratica Cauta Fredda 69

70 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Persona A Intelligente Abile Laboriosa Determinata Pratica Cauta Dotata di calore umano Persona B Intelligente Abile Laboriosa Determinata Pratica Cauta Fredda Persona C Intelligente Determinata Abile Laboriosa Pratica Cauta Diplomatico Persona D Intelligente Determinata Abile Pratica Laboriosa Cauta Diretto 70

71 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Quali sono i tratti centrali e quelli periferici? Asch (1946): tratti centrali presentano alte correlazioni con altri tratti Zanna e Hamilton (1972): importanza del contesto Kelly (1955): costrutti personali Shneider (1973): teorie implicite della personalità 71

72 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello configurazionale Dati in favore: paradigma del cambiamento di significato: il significato di un tratto si modifica a seconda del contesto in cui è inserito Es. medico cauto; sociologo cauto effetto primacy: le prime informazioni acquisite sono più importanti nel determinare il risultato finale. Quindi cambiando l ordine in cui le stesse informazioni sono fornite al soggetto cambia l impressione di personalità Dati problematici: effetto centralità: alcune informazioni, indipendentemente dalla collocazione hanno un peso elevato nella formazione dell impressione di personalità Es. PEDOFILO 72

73 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello algebrico Anderson parte da una matrice psicofisica Percezione sociale frutto dell integrazione dei singoli elementi Ogni tratto riceve una valutazione non modificabile Intelligente (moderatamente positivo) + Freddo (molto negativo) = Giudizio negativo Intelligente (moderatamente positivo) + Calore umano (molto positivo) = Giudizio positivo 73

74 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello algebrico Dati in favore: formazione di impressioni di personalità ottenute dall integrazione di liste di aggettivi. I risultati sono compatibili con le previsioni del modello algebrico. Due caratteristiche fondamentali: prospettiva funzionale: i pensieri e le azioni hanno uno scopo algebra cognitiva: le modalità di integrazione degli input percettivi possono essere descritte da operazioni algebriche. 74

75 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello del continuum Giudizio basato su informazioni categoriali (Asch) Integrazione informazioni individuali (Anderson) Posizione sul continuum di un giudizio che viene emesso nella condizione in cui esiste una moderata motivazione all accuratezza ed una discreta disponibilità di risorse cognitive Spostamento lungo il continuum: in funzione della motivazione all accuratezza ed alla quantità di risorse di elaborazione disponibili 75

76 Oltre le prime impressioni L integrazione delle informazioni Modello del continuum la persona viene descritta automaticamente da un insieme di tratti esteriori (capelli, occhiali, abbigliamento, ecc.). Operazione automatica ed inevitabile attraverso una serie di categorie sociali privilegiate la persona che abbiamo innanzi ha suscitato il nostro interesse? sì no Approfondimento del processo di elaborazione. Utilizzo di categorie più specifiche di giudizio Si tratta di un contatto occasionale ed il processo di elaborazione può arrestarsi. Otteniamo un giudizio di elaborazione superficiale Le categorie coincidono con quelle che già possiedo? Asch sì no Anderson Il processo può arrestarsi. Giudizio basato su categorie stereotipiche È possibile formulare il giudizio basandolo su caratteristiche individuali che vengono integrate tra loro fino a formare una immagine coerente della persona che abbiamo innanzi 76

77 Usare, difendere e modificare impressioni Una volta formata l opinione di un altra persona la usiamo per guidare i nostri giudizi e le nostre interazioni sociali Talvolta, quello che conta è un unico aspetto di un impressione di solito però sono più aspetti che contano Come formuliamo giudizi sulla base delle impressioni che abbiamo di loro? Elaborazione superficiale Elaborazione sistematica 77

78 Usare, difendere e modificare impressioni Una volta formatesi, le impressioni possono influenzare sia i nostri giudizi personali, sia le interazioni con loro Poiché trattiamo le persone in modi che riflettono le nostre impressioni ed aspettative, possiamo produrre in loro proprio quel comportamento che ci aspettiamo di trovare Una volta formatesi, le nostre impressioni sono lente a cambiare e tendono ad autoperpetuarsi 78

79 Oltre le prime impressioni La precisione delle impressioni ponderate La motivazione all accuratezza è una delle motivazioni principali per andare oltre l informazione data Talvolta questa motivazione è legata al fatto che dobbiamo lavorare con loro Anche eventuali sospetti riguardo alle motivazioni altrui possono indurre a pensare più approfonditamente prima di giungere ad una inferenza corrispondente Quando la percezione accurata di un altra persona potrebbe creare problemi interpersonali, spesso si è motivati ad evitare l accuratezza 79

80 Usare, difendere e modificare impressioni Le impressioni iniziali sono in grado di attivare una aspettativa che plasma le interpretazioni delle informazioni successive: l informazione che giunge per prima ha un impatto maggiore, determinando il cosiddetto effetto di priorità Poiché spesso le impressioni plasmano l interpretazione delle informazioni successive, i loro effetti possono persistere anche se si scopre che l impressione iniziale era falsa. Questa distorsione è detta errore di persistenza Non meraviglia pertanto che sia difficile contrastare calunnie e maldicenze una volta che abbiano iniziato a diffondersi 80

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