ECONOMIA AZIENDALE II CANALE I MODULO ECONOMIA AZIENDALE 2
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1 Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. ECONOMIA AZIENDALE II CANALE PROF. PAOLA DEMARTINI I MODULO ECONOMIA AZIENDALE 2 Materiale didattico disponibile sul sito del corso 1
2 L AZIENDA secondo ONIDA Complesso economico che sotto il nome di un soggetto giuridico (titolare) ed il controllo di un soggetto economico, ha vita in un sistema continuamente rinnovantesi e mutevole di operazioni attuabili mercè una duratura, sebbene rigida, organizzazione del lavoro, per la soddisfazione di bisogni umani, in quanto richieda produzione o acquisizione e consumo di beni economici. Attenzione! Tale definizione sarà più comprensibile se si procede per gradi e andrà riletta dopo che si sarà costruito un certo schema concettuale. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 2
3 L AZIENDA Definizione Un istituto economico duraturo che produce beni e servizi in quanto organismo composto da sistemi coordinati e complementari di persone (organizzazione), beni (patrimonio) ed operazioni (gestione) perché in esso vengono assunte decisioni per adattare mezzi scarsi a fini molteplici perché sopravvive oltre la vita fisica delle persone e dei beni perché la sua missione è quella di creare nuova 3 utilità per la soddisfazione dei bisogni umani
4 AZIENDA E AMBIENTE L azienda è inserita ed opera in un contesto socio-economico più vasto con il quale instaura un interscambio di beni, servizi ed informazioni. Da cui la nozione di: AZIENDA come SISTEMA APERTO AZIENDA e AMBIENTE si condizionano reciprocamente modificandosi secondo un processo in continua evoluzione. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 4
5 RELAZIONI TRA AZIENDA E MERCATI Mercato dei capitali Mercato della scienza e della tecnologia Mercato degli approvvigionamenti Azienda Mercato delle vendite Mercato del lavoro Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., 5
6 RELAZIONI TRA AZIENDA E AMBIENTE SOCIALE Vincoli ambientali Religione Associazioni di categoria Ambiente socio culturale Tecnologia Mercati di acquisizione Azienda Mercati di sbocco Legislazione Sistema economico Sindacati Sistema politico Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 6
7 PRINCIPALI CATEGORIE DI SOGGETTI LEGATI ALL AZIENDA Fornitori Sindacati Organi politici Dipendenti Finanziatori Azienda Consumatori Amministrazione finanziaria Clienti Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 7
8 AZIENDA Esistono molte definizioni di AZIENDA. Ai nostri fini, volendo definire l azienda in modo semplice e immediato, è opportuno seguire la logica del: a cosa serve? Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 8
9 A COSA SERVE L AZIENDA L azienda serve a soddisfare i bisogni umani. Infatti si può affermare quanto segue: - le persone, durante la loro vita, perseguono fini di natura varia e di diverso grado; - il perseguimento di tali fini genera dei bisogni; per soddisfare tali bisogni le persone devono consumare dei beni Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 9
10 mentre alcuni beni sono largamente disponibili, altri non lo sono; essi devono perciò essere prodotti per essere resi disponibili per il consumo; -quindi, per soddisfare i bisogni, le persone svolgono, tra l altro, un attività economica (attività di produzione e consumo di beni); - l attività economica è svolta prevalentemente in istituti aventi fini economici e non economici. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 10
11 L AZIENDA E I BISOGNI UMANI Schema del comportamento umano Fini Bisogni Attività economica (produzione e consumo) Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 11
12 I TERMINI DELL AZIENDA Chiariamo meglio alcuni dei termini utilizzati nella definizione di azienda: - BISOGNI - ATTIVITÀ ECONOMICA - ISTITUTI Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., 12
13 I BISOGNI La scala gerarchica dei bisogni di Abram Maslow A) Bisogni ragionevolmente soddisfatti - FISIOLOGICI (mangiare, bere, dormire, sesso, ) - SICUREZZA (protezione della vita fisica, istituzioni che garantiscono la soddisfazione dei bisogni fisiologici) - SOCIALI (appartenenza ad un gruppo, interazione) B) Bisogni in tensione - STIMA DI SE (conoscenza, competenze, successo, indipendenza) - STIMA DEGLI ALTRI (status, prestigio, potere) - AUTOREALIZZAZIONE (capacità di svilupparsi autonomamente, realizzazione delle capacità potenziali) Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 13
14 I BISOGNI La scala gerarchica dei bisogni di Abram Maslow Autorealizzazione Stima degli altri Richiesta di bisogni di più elevato livello con l del reddito Stima di sé Sociali Sicurezza Fisiologici Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., 14
15 L AZIENDA E I BISOGNI UMANI L azienda soddisfa molteplici bisogni. Oltre ai bisogni di coloro nell interesse dei quali è posta in essere, soddisfa bisogni della clientela (soggetti esterni) Quali? Bisogni di consumare e utilizzare i beni Come? Dando attenzione alle loro esigenze del personale (soggetti interni) Quali? Bisogni di socialità, di stima, di sicurezza,... Come? Facendoli partecipare all attività produttiva, creando un buon clima sociale, modificando le retribuzioni e i ruoli organizzativi 15...
16 L ATTIVITA ECONOMICA L attività economica si concretizza nella produzione e consumo di beni economici, cioè utili per il soddisfacimento dei bisogni e scarsi rispetto a bisogni suscitati dai fini perseguiti dalle persone. Le due fasi fondamentali sono: - la produzione di beni e servizi, tramite la combinazione dei fattori produttivi e la trasformazione spazio-temporale, per aumentare l utilità dei beni esistenti; - il consumo di beni e servizi, per produrne altri o per soddisfare direttamente i bisogni. Gran parte dell attività economica si svolge all interno di alcuni istituti. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 16
17 GLI ISTITUTI FONDAMENTALI Gran parte dell attività economica si svolge all interno di 4 classi fondamentali di istituti, aventi fini economici e non economici. Famiglie Imprese Attività economica Attività economica Attività economica Istituti pubblici territoriali Attività economica Enti non profit 17
18 L ISTITUTO L istituto è un organismo composto da sistemi coordinati e complementari di persone (organizzazione), beni (patrimonio) ed operazioni (gestione). Sistema di operazioni (gestione) Sistema di persone (organizzazione) Sistema di beni (patrimonio/capitale) Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 18
19 Il sistema delle persone (organizzazione) L organizzazione è un sistema coordinato di persone che si prefigge un più razionale impiego del lavoro umano in relazione agli obiettivi gestionali da raggiungere Il processo organizzativo si svolge secondo le seguenti fasi: 1) determinazione degli obiettivi da realizzare; 2) determinazione delle funzioni da svolgere; 3) scomposizione e ricomposizione delle funzioni per creare dei ruoli da assegnare alle persone; 4) specificazione, per ogni ruolo, dei compiti e delle responsabilità (mansionario); 5) definizione delle linee di influenza per indirizzare le persone. 19
20 Il sistema delle persone (organizzazione) Scomposizione e ricomposizione delle funzioni A B C D obiettivi funzioni Produzione (da scomporre e da ricomporre tra 4 ruoli) Vendita (da scomporre in modo da avere 2 ruoli) Acquisti (da ricomporre in modo da avere 2 ruoli) Amministrazione 20
21 Il sistema delle persone (organizzazione) Esempio di organigramma MANAGER A A A A A A C+D K S Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Influenza autoritaria Influenza non autoritaria 21
22 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) Il sistema dei beni rappresenta l insieme dei mezzi funzionali all attività svolta dall azienda e che sono organizzati secondo un rapporto di interrelazione per il comune scopo della produzione. Il patrimonio può essere osservato sotto l 1) aspetto qualitativo 2) aspetto quantitativo Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., 22
23 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) 1) Aspetto qualitativo In questo caso l analisi è volta ad accertare la natura degli elementi che compongono il patrimonio, i quali sono coordinati ma eterogenei. Ciò rende impossibile un espressione sintetica del capitale. La rappresentazione del patrimonio dal punto di vista qualitativo avviene mediante un prospetto denominato inventario. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., 23
24 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) Inventario al 31/12/20.. Elementi attivi (dare) Elementi passivi (avere) Cassa 10 Debiti cambiari 200 Prodotti: T. 100 ferro T. 20 ghisa T. 50 acciaio Macchine: 1 convertitore 2 laminatori Fabbricati: mq. 200 capannoni mq. 400 appart. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 24
25 2) Aspetto quantitativo Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) I componenti del patrimonio possono essere resi omogenei mediante la valutazione, cioè l attribuzione a ciascun bene di un valore monetario (a seconda dei casi, valore nominale, valore di mercato, costo di acquisto, costo di produzione, ecc.). I beni così espressi possono essere sommati e fornire quindi una misura sintetica del Capitale. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 25
26 Il prospetto nel quale i valori monetari dei beni vengono esposti è denominato Stato Patrimoniale (S.P.) o Stato dei Capitali. Utilizzando il prospetto di Stato Patrimoniale è possibile effettuare un analisi, sia patrimoniale (cioè relativa al complesso dei beni che compongono l azienda espressi in valori monetari), sia finanziaria (cioè attenta al rapporto tra i flussi in entrata e quelli in uscita). Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 26
27 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) Stato patrimoniale al 31/12/20.. Attività (dare) Passività (avere) Cassa 52 Debiti cambiari 103 Prodotti 103 Tot. passività 103 Macchine 155 Fabbricati 206 Capitale netto 413 Capitale di credito (CC) Capitale proprio (CP) Tot. attività 516 Tot. a pareggio 516 Totale Attività = INVESTIMENTI Totale Passività e Netto = FONTI DI FINANZIAMENTO (CC + CP) Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 27
28 Stato patrimoniale al 31/12/20.. Attività (dare) Passività (avere) Tot. attività Tot. a pareggio A P CN Attività Passività Capitale Netto D Deficit patrimoniale Possono verificarsi di verse situazioni 28
29 A Attività Stato patrimoniale al 31/12/20.. Cassa 52 Debiti cambiari 103 Prodotti 103 Macchine 155 Capitale netto 413 Fabbricati 206 Tot. attività 516 Tot. a pareggio 516 P Passività CN Capitale Netto Se A > P _ A P = CN _ = 413 Caso più frequente, perché gli investimenti vengono generalmente realizzati sia con mezzi propri, sia con mezzi di terzi. 29
30 A Attività Stato patrimoniale al 31/12/20.. Attività (dare) Passività (avere) Cassa 52 Prodotti 103 Macchine 155 Capitale netto 516 Fabbricati 206 Tot. attività 516 Tot. cap. netto 516 CN Capitale Netto Se A = CN = 516 _ 516 P = 0 Caso inusuale che si verifica quando l azienda non ha fatto ricorso al capitale di credito, finanziando gli investimenti interamente con i mezzi propri. Ciò si verifica solo in sede di costituzione dell azienda. Con l inizio delle operazione di gestione, l impresa inevitabilmente accende 30 debiti, sia di funzionamento.
31 A Attività Stato patrimoniale al 31/12/20.. Attività (dare) Passività (avere) Cassa 52 Debiti cambiari 103 Prodotti 103 Macchine 155 Mutui 413 Fabbricati 206 Tot. Attività 516 Tot. Passività 516 P Passività Se A = P A P = CN = 0 Caso inconsueto, ma possibile per le aziende individuali e le società di persone, ma non nelle società di capitali, dove è precluso il conferimento 31 di prestazioni d opera o di servizi. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M.,
32 A Attività D Deficit Patrimoniale Stato patrimoniale al 31/12/20.. Prodotti 103 Macchine 155 Mutui 516 Fabbricati 206 Deficit patr. 104 Tot. a pareg. 620 Tot. Passività 620 P Passività Se A < P P _ A = D 620 _ 516 = 104 Caso in cui non solo vi è assenza di PN, ma le attività sociali sono persino insufficienti a far fronte alle obbligazioni sociali rappresentate dal totale 32 del capitale di terzi (situaz. non sostenibile da az. in normale funzionam.).
33 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) Stato patrimoniale al 31/12/20.. Attività (dare) Passività (avere) 1. Liquidità 1. Passività correnti Cassa 52 Debiti a breve 52 Cred. a breve Disponibilità 2. Redimibilità Prodotti 103 Mutui a M/L termine 51 ATT. CORRENTI 207 TOT. PASSIVITA' Immobiliz. 3. Capitale proprio Macchine 258 Capitale Sociale 310 Credito a medio 51 Riserve 103 TOT. ATTIVITA' 516 TOT. A PAREGGIO 516 Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 33
34 Il sistema dei beni (patrimonio/capitale) Alcuni indici LEVERAGE RATIO (indice del grado di indebitamento) capitale di credito CC = capitale proprio = = 103 CP 413 = 0,25 CURRENT RATIO (indice di solvibilità) attività correnti = passività correnti = = 3,98 QUICK RATIO attività correnti - magazzino = = (indice di liquidità) passività correnti = 1,98 Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 34
35 Il sistema delle operazioni (gestione) La gestione è il sistema delle operazioni successive e simultanee svolte durante la vita dell azienda. Per motivi di programmazione e controllo, l intera vita dell azienda viene suddivisa in lassi di tempo più brevi detti periodi amministrativi. Il sistema delle operazioni compiute durante ciascun periodo amministrativo prende il nome di esercizio. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 35
36 La gestione aziendale è svolta attraverso funzioni aziendali possibilmente ripartite in: - FUNZIONI OPERATIVE - FUNZIONI DIREZIONALI O MANAGERIALI Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 36
37 FUNZIONI OPERATIVE Sono la funzione: - tecnologica, relativa alle trasformazioni fisiche per l ottenimento dei prodotti; - commerciale, preposta all approvvigionamento dei fattori produttivi ed alla vendita dei prodotti o servizi; - finanziaria, finalizzata al reperimento ed al conveniente investimento dei mezzi finanziari; - di contabilità, preposta alla rilevazione dei fatti amministrativi, alla determinazione dei risultati ed alla relativa interpretazione; - di sicurezza, afferente alla salvaguardia di beni e persone. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 37
38 FUNZIONI DIREZIONALI O MANAGERIALI Sono la funzione: - di programmazione, relativa ai processi che orientano le decisioni; - di controllo, diretta all evidenziazione degli scostamenti fra decisione ed azione, all individuazione delle cause ed al feed-back; - di organizzazione, che si estrinseca nella creazione dei ruoli e delle linee di influenza; - di leadership, attinente alla guida degli uomini nei processi di decisione, di esecuzione, di controllo; orienta il comportamento degli individui assegnati a ciascuna funzione. Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 38
39 L AMMINISTRAZIONE ECONOMICA L ATTIVITA posta in essere dall azienda può essere definita attraverso il concetto di AMMINISTRAZIONE ECONOMICA, che implica l espletamento di atti di organizzazione, di gestione e di rilevazione. Amministrazione economica e i suoi tre astratti momenti complessa attività umana mercè la quale l azienda ha vita - organizzazione - gestione - rilevazione (G. Zappa, Tendenze nuove negli studi di ragioneria, 1927) (P. Onida, Economia d azienda, 1951) 39
40 SISTEMA AZIENDALE 3 sottosistemi Concerne l ordinamento degli organi aziendali, e la determinazione e coordinazione delle loro funzioni Organizzazione Gestione Concerne l attività direttamente rivolta ai fini aziendali ed il sistema delle operazioni nelle quali essa si esplica Rilevazione Concerne le ricerche e le determinazioni preventive o consuntive al fine di fornire conoscenze utili per la conveniente gestione ed organizzazione 40 dell azienda
41 OGGETTO DI STUDIO Noi ci occuperemo soprattutto della: Gestione Rilevazione Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. 41
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