Scuola dell infanzia Valotti
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- Agnella Petrucci
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1 Scuola dell infanzia Valotti Piazzetta S. Francesco e S. Chiara, 1 Piano Offerta Formativa anno scolastico (Predisposto ai sensi dell art.1 comma 12 della legge 13 luglio 2015, n 107) PROGETTO EDUCATIVO Il profilo del territorio La scuola dell'infanzia Diogene Valotti è composta da 2 sezioni con una utenza massima di 50 bambini e bambine ed è ubicata in piazzetta SS. Francesco e Chiara a Mompiano, frazione storica del comune di Brescia. La nostra scuola dell infanzia è nata come distaccamento e ampliamento della scuola dell infanzia "Sorelle Agazzi" rispetto alla quale ha acquisito piena autonomia collegiale e di plesso, pur mantenendo la specificità agazziana. Scelte educative Il collegio delle insegnanti della scuola si riconosce nel Piano dell Offerta Formativa redatto dalle insegnanti del Comune di Brescia, nel quale viene enunciata l ispirazione culturale e pedagogica del gruppo docenti, alla quale fa costante riferimento. Le scelte metodologiche di questa scuola sono maturate nel corso degli anni tramite i percorsi formativi di aggiornamento e la lunga esperienza educativa del collegio docenti, richiedendo ad ogni insegnante di mettere in gioco le proprie risorse e le proprie competenze comunicative. La nostra scuola dell infanzia è, inoltre, di metodologia agazziana; ha quindi tradizioni profonde e consolidate. Già nella premessa delle Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell infanzia (rev. 2012) emergono alcuni fra i motivi pedagogici forti che rappresentano i nuclei del sistema educativo agazziano. Il punto di partenza del nostro lavoro è la conoscenza del bambino e della bambina e della sua storia personale e familiare, che si rivela giorno dopo giorno attraverso parole, gesti e cose che il bambino porta con sé a scuola, che può conservare nel suo spazio personale: il cassetto. L'esperienza diventa il fulcro dell'agire quotidiano al quale si dà un costrutto pedagogico fortemente culturale e valoriale, "come la coltivazione della personale umanità". Tutte le esperienze che il bambino compie sono pensate e programmate, perché egli sviluppi se stesso nella sua autonomia e nelle sue competenze. La scuola dell Infanzia promuove la formazione integrale della personalità del bambino, portandolo:
2 all acquisizione di capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo (competenze ); all equilibrata maturazione e organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali (identità); alla progressiva maturazione di capacità finalizzate all indipendenza (autonomia); alla scoperta degli altri, dei loro bisogni e alla necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise con il primo riconoscimento di diritti e doveri (cittadinanza). Inserimento L inserimento all interno della scuola è un momento che consideriamo molto importante, perché in questa fase il bambino inizia a conoscere il nuovo ambiente in cui trascorrerà le sue giornate. Il bambino pertanto viene inserito in modo graduale nella giornata scolastica. L ingresso è programmato in un orario diverso dall orario dell entrata in modo che il bambino sia accolto con maggiori attenzioni e in un ambiente meno confuso. I primi giorni vengono dedicati alla conoscenza degli ambienti nuovi, degli spazi a disposizione, dei compagni e delle insegnanti. Trascorso il periodo necessario, il bambino potrà frequentare la normale giornata scolastica. Rapporti con le famiglie La nostra Scuola ha da sempre favorito un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco con le famiglie. Il rapporto scuola/famiglia si struttura attraverso il seguente percorso. -Mese di gennaio: la scuola apre le porte a tutte le famiglie interessate per una prima visita della struttura (OPEN DAY). -Mese di giugno: le famiglie che hanno scelto la nostra scuola incontrano le insegnanti e la funzionaria di direzione per un colloquio plenario di conoscenza reciproca; è previsto un momento di apertura della scuola ai bambini per una prima conoscenza dello spazio che li accoglierà. -Mese di Settembre: i genitori dei bambini e bambine neoiscritti/e sono invitati ad un colloquio individuale con le insegnanti della sezione in cui è stato inserito il proprio figlio. L incontro permette alle insegnanti di conoscere ed accogliere il bambino e la sua storia. -Mese di Ottobre: nella prima assemblea di plesso le insegnanti incontrano il gruppo genitori, presentano le finalità, la metodologia, l organizzazione del tempo e dello spazio, si confrontano sull andamento del primo periodo di frequenza. In questa prima riunione, i genitori individuano ed eleggono i loro rappresentanti che faranno parte del Consiglio d Intersezione. -Mese di novembre: nel primo Consiglio di Intersezione i rappresentanti eletti incontrano il collegio docenti, si fanno portavoce delle istanze dei genitori e individuano modalità per sostenere la partecipazione dei genitori. -Mese di gennaio: nella seconda assemblea di plesso tutti i genitori sono invitati ad un momento di verifica in itinere sull andamento delle attività fino ad ora svolte, e alla presentazione della programmazione di intersezione che coinvolgerà, per gruppi di età e in forma laboratoriale, tutti i bambini della scuola. -Mese di aprile/maggio: nel secondo Consiglio di Intersezione i rappresentati incontrano l intero collegio per la verifica finale e per l organizzazione della festa di fine anno. Le Insegnanti durante l anno scolastico garantiscono un colloquio individuale per le tre fasce d età. Per i genitori dei bambini di 5 anni sono previsti colloqui individuali di verifica sugli obiettivi raggiunti (maggio-giugno) e per la condivisione del Profilo del bambino che verrà trasmesso alla scuola primaria. Le docenti coinvolgono i genitori nell organizzazione e nella preparazione di feste e momenti comuni.
3 Progetti della scuola Noi crediamo che la programmazione debba essere flessibile, avendo la capacità di cambiare rotta in relazione al progetto di crescita dei bambini e delle bambine in riferimento ai processi, alle strategie cognitive messe in atto, ai loro modi di conoscere, comprendere e pensare. Nell arco dei tre anni di frequenza scolastica vengono proposti, perciò, percorsi educativi diversificati, finalizzati al raggiungimento dei traguardi delineati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell infanzia. La dimensione ludica caratterizza le diverse proposte di attività didattiche, nei vari Campi di Esperienza. Con il gioco, l adulto stimola il bambino ad operare sistematicamente confronti, a individuare soluzioni di problemi e costruire ipotesi; nel gioco i bambini sperimentano situazioni di interazione sociale (vita di sezione, gruppi finalizzati, momenti di gioco spontaneo e guidato, esperienze di feste comuni, relazioni con adulti diversi). Le situazioni di interazione sociale diventano, quindi, contesti di apprendimento in cui si rafforza anche il principio agazziano che riguarda il rapporto "tutore - pupillo". Infatti, affidare i bambini più piccoli alle cure dei più grandi non significa solo applicare il principio di fratellanza, ma impone anche un atteggiamento positivo di fronte al bisogno di autonomia dei bambini e delle bambine e al loro bisogno di crescere. Nel primo periodo dell a.s. (settembre-ottobre) si pone particolare attenzione all inserimento e accoglienza dei bambini nella sezione. Durante tale periodo si compie una prima osservazione della realtà della sezione. Dalla verifica collegiale relativa all inserimento/accoglienza, viene programmato lo sfondo integratore che caratterizzerà il percorso educativo-didattico annuale. Dal mese di gennaio si attivano proposte laboratoriali nelle due sezioni, quali laboratorio teatrale, di taglio e cucito, genitori a scuola e saper fare (quest ultimo finalizzato ad integrare le attività didattiche con le abilità che ciascun genitore sceglie di offrire volontariamente ai bambini della scuola). Prosegue anche in questo anno scolastico il progetto Orto, osservando la stagionalità, con semina e coltura degli ortaggi e delle piante aromatiche. Sono previste inoltre attività di intersezione: durante l a.s verrà sviluppato un progetto di promozione alla lettura, che prevede lo svolgimento coordinato fra sezioni di alcune fasi del progetto. L intersezione è un modello organizzativo che prevede attività per gruppi di bambini di età omogenea appartenenti a sezioni diverse. Consente ai bambini di ampliare la gamma delle relazioni interpersonali estendendola ai bambini e alle insegnanti delle altre sezioni. Per le insegnanti costituisce un occasione di confronto rispetto all osservazione dei bambini e alle strategie educative e una possibilità di mettere a disposizione della scuola specifiche competenze. Condividere un esperienza di scuola rafforza in tutti, adulti e bambini, il senso di appartenenza ad una comunità. MODELLO ORGANIZZATIVO Giornata Nello svolgersi della giornata ci sono dei momenti specifici e costanti che determinano la ROUTINE QUOTIDIANA. Tali momenti sono ricchi di significato per il singolo bambino che ritrova sicurezza e chiarezza nella scansione temporale di precise azioni di vita quotidiana:
4 TEMPO ANTICIPATO su specifica richiesta ENTRATA con accoglienza in salone ed attività di vita pratica attività routinarie in sezione, gioco libero o attività in sezione bagno per i bambini più piccoli attività di intersezione/sezione con gruppi omogenei per età attività di vita pratica (bagno e apparecchiatura) pranzo USCITA INTERMEDIA gioco libero nei saloni o in giardino riposo e rilassamento per tutti attività libere o guidate in sezione; prosegue il sonno o rilassamento per i bambini e bambine che ne hanno bisogno attività di vita pratica (bagno), preparativi per l uscita USCITA TEMPO PROLUNGATO su specifica richiesta. Risorse umane Il Collegio docenti è composto da 5 Insegnanti: 4 di sezione e 1 insegnante di religione cattolica, presenti nei seguenti momenti: - n 1 insegnante presente dalle ore 7,30 (7,30-13,30) - n 1 8,00 (8,00-14,00) - n 2 insegnanti presenti 10,00 (10,00-16,00) - l insegnate religione (presente il mercoledì mattina per chi decide di avvalersi di tale insegnamento) Collaborano anche 3 Ausiliari socio-scolastici (2 a tempo pieno e 1 part time) È presente, infine, 1 educatrice per il tempo prolungato (servizio gestito da una cooperativa). La scuola è coordinata da una funzionaria di direzione di circolo. Organizzazione spazi L organizzazione dello spazio definisce la scuola come ambiente significativo, finalizzato e personalizzato. Spazi e arredi in esso contenuti sono predisposti al fine di facilitare l incontro di ogni bambino con persone, oggetti e situazioni. Le due sezioni sono organizzate dalle insegnanti in angoli (o spazio-zona), che tengono in considerazione i bisogni del bambino di muoversi, di
5 cercare il proprio spazio e di relazionare nel piccolo e nel grande gruppo e presentano arredi e dotazioni ludiche specifiche e diversificate In ogni sezione si trovano: lo spazio-zona del tappeto, della lettura, delle costruzioni e del gioco strutturato, della manipolazione, delle attività grafico-pittoriche e del ritaglio e incollo. Vi sono inoltre numerosi spazi comuni, anch essi caratterizzati da precise finalità educative, utilizzati nei diversi momenti della giornata sia liberamente sia attraverso attività strutturate: salone, stanza di psicomotricità, stanza polifunzionale, stanza per attività tranquille. La scuola è dotata di un vasto giardino che viene allestito come aula verde con attività di osservazione ed esplorazione della natura e come occasione di gioco spontaneo, per offrire ai piccoli la possibilità di accostarsi al mondo naturale per conoscerlo, rispettarlo ed amarlo anche attraverso un attiva partecipazione alla cura e salvaguardia dell ambiente.
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