BUCANEVE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

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1 BUCANEVE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS BILANCIO SOCIALE 2008

2 Indice Presentazione (lettera ai destinatari del documento) 1 PREMESSA 1.1 Metodologia 1.2 Riferimenti normativi 1.3 Modalità di approvazione e comunicazione 2. IDENTITA DELL ORGANIZZAZIONE 2.1 Informazioni generali 2.2 Scopo Sociale e settore d intervento 2.3 Composizione della base sociale 2.4 Territorio di riferimento 2.5 Missione e valori 2.6 Storia 2.7 Attività svolte 2.8 Politiche di impresa Sociale 3. GOVERNO E STRATEGIE 3.1 Tipologia di governo e Organi di controllo 3.2 Struttura di governo 3.3 Struttura organizzativa 3.4 Strategie e obiettivi 4. PORTATORI DI INTERESSI 4.1 Interni 4.2 Esterni 5. DIVISIONE ECONOMICA 5.1 Valore della produzione 5.2 Distribuzione valore aggiunto 5.3 Produzione e distribuzione ricchezza patrimoniale 5.4 Il patrimonio 6. PROSPETTIVE FUTURE 6.1 Prospettive di miglioramento della cooperativa 6.2 Il futuro del bilancio sociale

3 Presentazione (Lettera ai destinatari del documento) Con questa prima edizione del bilancio sociale BUCANEVE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS affianca al tradizionale bilancio di esercizio un nuovo strumento di rendicontazione del valore creato dalla cooperativa, non riconducibile alla sola dimensione economica. Il bilancio sociale, infatti, è l esito di un percorso per render conto della missione, degli obiettivi, delle strategie e delle attività della Cooperativa ai tutti i soggetti, interni ed esterni che sono in relazione con la nostra organizzazione. In particolare, per questa edizione del bilancio sociale la BUCANEVE vuol dare evidenza agli aspetti della comunicazione, della gestione e dell informazione. Gli obiettivi dell edizione 2008 del bilancio sociale sono dunque i seguenti: Favorire la comunicazione interna Misurare le prestazioni dell'organizzazione Evidenziare eventuali incongruenze tra la missione aziendale e i risultati ottenuti Informare il territorio Rispondere all'adempimento della Regione Lombardia Dal documento emergono anche importanti indicazioni per il futuro, di cui la cooperativa farà tesoro. Nella convinzione che il nostro sforzo possa essere compreso ed apprezzato, auguriamo a tutti buona lettura. Il Presidente Maria Fanelli

4 1 PREMESSA 1.1 Metodologia La predisposizione del bilancio Sociale 2008 è stata curata da un gruppo di lavoro composto da responsabili dell area amministrazione, marketing e progettazione, che hanno raccolto e rielaborato dati ed esperienze e consultato vari documenti esistenti. Sono stati inoltre coinvolti diversi soggetti, in larga misura riconducibili ai destinatari del documento, quali: Soci; Dipendenti e collaboratori; Ospiti e famiglie dei soggetti che fruiscono dei servizi; Il documento è stato elaborato ed integrato in funzione delle linee guida proposte dal sistema Confcooperative/Federsolidarietà. I principali destinatari di questo lavoro sono: I nostri Soci; I dipendenti e collaboratori della cooperativa; Tutte le persone che usufruiscono dei nostri servizi e i loro famigliari; Le istituzioni locali e sovra locali; I soggetti finanziatori; La Comunità di cui siamo parte attiva. Il periodo di riferimento della presente rendicontazione è l anno Riferimenti normativi Il bilancio sociale è stato redatto ispirandosi ai Principi elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS 2001) e agli Standard Internazionali del GRI (Global Reporting Initiative). Dal punto di vista normativo si è fatto riferimento al Decreto attuativo del Ministero della Solidarietà Sociale del 24/01/08 contenente le Linee Guida per la redazione del bilancio. 1.3 Modalità di approvazione e comunicazione Il presente bilancio sociale è stato presentato e condiviso nell assemblea dei soci del 01/07/09 che ne ha deliberato l approvazione. L assemblea dei soci, aperta a dipendenti, famigliari e sostenitori, è stata altresì il principale canale di diffusione del bilancio sociale 2008.

5 2 IDENTITÀ DELL ORGANIZZAZIONE 2.1 Informazioni generali Nella tabella sottostante sono riassunti i principali dati identificativi dell organizzazione: Denominazione BUCANEVE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Indirizzo sede legale VIA F. FERRARI, 71/A CASTEL GOFFREDO - MANTOVA Forma giuridica e modello di riferimento Trasformazioni avvenute nel tempo S.p.a. La Cooperativa in data 18/12/2004 ha modificato la propria denominazione sociale da cooperativa a r.l. a società cooperativa sociale ONLUS. Tipologia Cooperativa sociale di servizi alla persona (Tipo A) Data di costituzione 13/09/1983 Codice Fiscale P. IVA N iscrizione Albo Nazionale società cooperative A N iscrizione Albo Regionale cooperative sociali 186 Tel Fax Sito internet Qualifica impresa sociale (ai sensi della L.118/05 e no succ. d.lgs. 155/06) Appartenenza a reti associative La Cooperativa aderisce a ConfCooperative dal 1983 Adesione a consorzi di cooperative La Cooperativa è socio fondatore del Consorzio Sol.co Mantova Codice ateco Scopo Sociale e settore d intervento La Cooperativa Bucaneve non ha scopro di lucro: suo fine è il perseguimento dell interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociosanitari ed educativi (FONTE: STATUTO art. 3) Essa opera nel settore della disabilità e della fragilità sociale attraverso: servizi diurni e residenziali, servizi domiciliari e territoriali, nonché progetti mirati di accompagnamento al lavoro e alla vita indipendente.

6 2.3 Composizione base sociale La base sociale della Cooperativa, al 31/12/2008, è composta da 17 soci: 11 dei quali sono famigliari di persone disabili (soci fruitori), 3 sono soci lavoratori e 3 sono soci volontari. La base sociale, nel tempo, ha mantenuto sostanzialmente invariate le proprie caratteristiche. Nel corso del 2008 non si è registrata alcuna ammissione o dimissione/esclusione di soci. Tipologia soci 18% 18% 64% Fruitori Lavoratori Volontari La base sociale nel tempo Fruitori Lavoratori Volontari

7 2.4 Territorio di riferimento I servizi della Cooperativa si rivolgono prioritariamente ai cittadini residenti nel distretto Socio-Sanitario di Asola (Comuni di : Asola, Castel Goffredo, Ceresara, Casaloldo, Casalmoro, Piubega, Mariana Mantovana, Gazoldo degli Ippoliti, Casalromano, Acquanegra sul Chiese, Canneto sull Oglio, Redondesco). Utilizzano, tuttavia, i servizi della Cooperativa anche disabili residenti nei comuni limitrofi ( Solferino, Castiglione delle Stiviere, Acquafredda, Carpendolo). Si può pertanto affermare che il territorio di riferimento della Cooperativa, dal nucleo centrale del Distretto di Asola, si estende ai comuni limitrofi dell Alto Mantovano e della Bassa Bresciana. 2.5 Missione e valori Finalità istituzionale della Cooperativa Bucaneve è la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (secondo quanto previsto dalla legge 381/91). In particolare la Cooperativa Bucaneve opera nell area della disabilità mirando al sostegno della fragilità e all inclusione sociale. Dal 1983 ad oggi Bucaneve ha offerto servizi ad oltre 120 persone disabili e alle loro famiglie. Nel perseguimento della propria missione la Cooperativa si ispira ai valori della responsabilità, della solidarietà, della mutualità, della cooperazione e in funzione di essi agisce, coinvolgendo e attivando, quanto più possibile, le risorse vitali della comunità. (FONTE: STATUTO art. 3) 2.6 Storia Fare stime sulla realtà dell handicap è complesso perché mancano sistemi di classificazione omogenei. L indagine ISTAT sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari , quantifica le persone disabili nel 4,9% della popolazione italiana, mentre in Europa ben 50 milioni di cittadini (il 10% della popolazione) risulta vivere in situazione di handicap (informazione divulgata dal Forum Europeo sulla Disabilità nel gennaio 2007). Particolarmente significativi sono i dati relativi alle aspettative di vita: negli anni 50 la persona disabile non giungeva mediamente alla maggior età, mentre oggi, grazie al progresso della medicina e alle migliori condizioni di vita, può arrivare alle soglie della vecchiaia. L aumento delle vita media del disabile ha generato una domanda di servizi prima inesistente. I servizi territoriali per disabili adulti, sorgono in Italia verso la fine degli anni settanta: si tratta per lo più di servizi diurni con finalità socio educative e assistenziali. La cooperativa Bucaneve si costituisce, appunto, in quegli anni (1983) per opera di alcune famiglie, con l obiettivo di aprire a Castel Goffredo un Centro Diurno per ragazzi disabili che verrà autorizzato nel Negli anni successivi prendono corpo 2 progetti paralleli che sfociano in un servizio di sostegno domiciliare e scolastico rivolto all età evolutiva (attivato nel 1987) e una attività di raccolta differenziata dei rifiuti (attivata nel 1989) per inserire al lavoro persone disabili con residue capacità lavorative. Quest ultimo progetto darà vita nel 1991 ad una Cooperativa di inserimento lavorativo (Cooperativa Nastroverde), mentre il primo progetto sarà trasferito nel 1995 ad una Cooperativa sociale del territorio operante nell area minori (Cooperativa Archè). Sulla spinta di un caso concreto, nel 1994, la cooperativa apre a Castel Goffredo una piccola Comunità Alloggio per dare una casa e una famiglia ad un giovane disabile rimasto orfano. La comunità, nel giro di pochi anni, copre tutti i posti disponibili e viene ampliata per accogliere nuovi ospiti in situazione di emergenza. La domanda di soluzioni residenziali, accanto a quella di servizi per la disabilità grave causata da incidenti e traumi (incidenti del sabato sera ), costituiscono il nuovo orizzonte di ricerca e sviluppo dei servizi per l handicap: in questa direzione si muove il progetto di un Centro integrato di moderna concezione elaborato dalla Cooperativa Bucaneve.

8 Nel 1999 l Ufficio Disabili dell ASL di Mantova effettua una prima stima del fabbisogno di servizi per la popolazione disabile del distretto di Asola/Castel Goffredo utilizzando i dati dell anagrafe provinciale Handicap e dell Ufficio Invalidi. In base a questo studio, la capacità recettiva del territorio risulta largamente insufficiente: il Distretto Socio Sanitario di Asola (12 Comuni circa abitanti) dispone di un solo servizio diurno per disabili gravi in età adulta con 17 posti accreditati, tutti occupati già dal 2001 e di un solo servizio residenziale con 6 posti disponili, già coperti. I due servizi, gestiti entrambi dalla Cooperativa Sociale Bucaneve di Castel Goffredo, coprono circa la metà della domanda potenziale stimata dall ASL Sulla base di questa stima l ASL di Mantova predispone un Piano di Sviluppo per il Distretto di Asola prevedendo la necessità di: 1. un Centro Diurno con 30 posti per disabili gravi e gravissimi; 2. una Comunità Alloggio con almeno 10 posti per disabili privi del sostegno familiare. Per l attuazione di questo Piano, l ASL concorda con il Comune di Castel Goffredo e con la Cooperativa Bucaneve un potenziamento dei due servizi esistenti. Volendo adeguare ed ampliare l offerta disponibile, la cooperativa Bucaneve prende in esame varie soluzioni, approfondisce diverse esperienze, in Italia e in Europa, ed elabora l ipotesi di costruire una nuova struttura che riunisca e integri al proprio interno i due servizi già esistenti (Centro Diurno e Comunità Alloggio) e preveda moduli flessibili per ampliare la gamma dei servizi e delle prestazioni a favore della popolazione disabile. Si prevede inoltre di favorire la piena integrazione del Centro all interno della città individuando spazi aperti e fruibili da tutta la cittadinanza: portici con negozi, bar, palestra, ambulatori, biblioteca con sala computer. Il Progetto viene condiviso con il Comune di Castel Goffredo che stipula con la Cooperativa un accordo per cedere in diritto di superficie il terreno dove sorgerà il Centro Integrato. Il Progetto viene poi presentato all Assessorato alle politiche sociali della Provincia di Mantova e al Comitato di coordinamento dei Sindaci del Distretto di Asola che ne condividono l impostazione e gli obiettivi. Il Progetto viene illustrato anche all Ufficio Disabili dell ASL di Mantova e ai Dirigenti dell Unità Organizzativa Accreditamento e Qualità della Regione Lombardia che apprezzano le caratteristiche particolarmente innovative dell idea progettuale: sia per le soluzioni strutturali individuate, sia per le strategie gestionali ipotizzate. Nel 2006 la Cooperativa procede alla posa della prima pietra del Centro Bucaneve; la costruzione viene completata nel corso dell anno 2008 e, a partire dal 2009, i servizi esistenti saranno gradualmente trasferiti nella nuova sede. Nel corso del 2008 la Cooperativa mette inoltre a fuoco 2 nuovi progetti per attivare percorsi di accompagnamento al lavoro e alla vita indipendente rivolti ai giovani con disabilità. 2.7 Attività svolte I servizi forniti dalla Cooperativa nel corso del 2008 sono i seguenti: Centro Diurno Disabili E' questo il servizio "storico" della cooperativa funzionante dal 1984 e gestito in convenzione con i Comuni. Il Centro accoglie disabili adulti e funziona da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 16 per tutto l anno. Dal dicembre 2005, il Servizio è accreditato dalla Regione come C.D.D con quote a carico del Servizio Sanitario Regionale. Il Centro Diurno, nel corso del 2008, ha coperto la massima capienza della vecchia sede (17 posti). Dal mese di marzo 2009, con il trasferimento nella nuova sede, il servizio ha preso in carico 20 ragazzi provenienti da vari Comuni del distretto di Asola, dal limitrofo distretto di Castiglione e dai Comuni di Acquafredda e Carpenedolo. Il personale impiegato nel servizio è composto da un coordinatore, 9 operatori e una decina di volontari.

9 Il percorso sulla qualità (realizzato nel triennio 2003/2005), ha portato ad individuare, per il triennio 2006/2008, due obiettivi prioritari: ampliare i posti disponibili per eliminare la lista d attesa e adeguare il quadro diagnostico di ogni ragazzo in funzione di bisogni che cambiano nel tempo. Il primo obiettivo è stato conseguito con il traferimento del servizio nella nuova sede (che può accogliere 13 nuovi ospiti e consente di rispondere positivamente a tutte le richieste in lisita di attesa). In relazione al secondo obiettivo si è proceduto alla revisione del quadro diagnostico di ogni ragazzo e all aggiornamento di tutte le cartelle personali, con la consulenza dei vari specialisti (neuropsichiatra, neurologo, fisiatra). Comunità Socio Sanitaria La Comunità Alloggio, avviata in forma sperimentale nel 1994, è gestita in convenzione con i Comuni ed è accreditata dalla Regione come Comunità Socio Sanitaria (cioè struttura con voucher sanitario) dall aprile Gestita in una villetta collocata in quartiere residenziale, il servizio è stato trasferito nel nuovo centro integrato a partire dal febbraio I ragazzi attualmente residenti nella casa sono 7 con un organico composto dal coordinatore, 7 operatori che lavorano su turni, una persona addetta alle pulizie e al governo della casa e alcuni volontari. Gli ulteriori posti autorizzati nella nuova struttura (3 posti letto) e quelli disponibili nei mini appartamenti (da 3 a 6 posti) saranno riservati a progetti di avvicinamento alla residenzialità. Gli obiettivi del servizio, nel precedente biennio, miravano principalmente ad armonizzare il gruppo dei ragazzi che vivono nella casa. Nel biennio 2007/2008, accanto all obiettivo di ampliare il numero dei posti disponibili, si è data priorità alla qualificazione e alla formazione del personale. Il primo obiettivo è stato conseguito con il trasferimento del servizio nella nuova sede, il secondo obiettivo mediante l attivazione di percorsi formativi mirati. Servizio di Sostegno Educativo e Progetti Mirati Questo servizio offre progetti individualizzati di sostegno domiciliare, familiare e scolastico per bambini e ragazzi e per le loro famiglie. Il servizio, attivato dalla cooperativa nel 1987, è gestito in convenzione con la Scuola e con i Comuni. Si tratta di un servizio particolarmente delicato e complesso che richiede solide basi professionali e umane da parte degli operatori. Nel 1995, nella fase di massima espansione del servizio che aveva in carico più di 30 ragazzi, la Cooperativa sceglie di aderire all indirizzo consortile di specializzazione per area di intervento e cede l intero servizio, rivolto all età evolutiva, ad una cooperativa sociale del territorio che opera nell area minori: Cooperativa Archè. Negli anni successivi, forte dell esperienza e della professionalità maturata dal proprio personale la cooperativa continua il servizio prendendo in carico alcuni casi particolarmente difficili. Per il futuro, pur non escludendo uno sviluppo di quest ambito di intervento, si intende procedere ad una valutazione della sostenibilità dell investimento in questa direzione. Servizi di accompagnamento al lavoro Nel corso del 2008 la Cooperativa ha avviato un servizio di accompagnamento al lavoro attraverso l'appalto di una attività all'interno di un'azienda che opera nel settore della calzetteria. Sono stati presi in carico 3 ragazzi con progetti individuali seguiti da un tutor con la supervisione di un educatore. La finalità di collocare al lavoro persone disabili con potenziale capacità lavorativa risulta però ostacolata dall attuale crisi economica. La Cooperativa ha pertanto deciso di chiudere il progetto in attesa di condizioni che rendano sostenibile un investimento in questa direzione.

10 2.8 Politiche di impresa Sociale Le attività svolte dalla Cooperativa nel 2008 sono coerenti con gli orientamenti strategici deliberati dagli organi direttivi, che hanno sostanzialmente trovato la loro realizzazione durante il periodo considerato. Il principale obiettivo dell anno 2008 (la costruzione e la piena attivazione dei servizi del nuovo Centro Bucaneve) è stato il fulcro dell intero orientamento strategico, ed ha costituito la fonte di attenzione primaria anche delle altre attività connesse. Tutte le strategie sono state sottoposte a continua revisione critica ed adattate all esigenza e all evoluzione dell obiettivo principale. Il livello di realizzazione delle strategie è da ritenersi pienamente soddisfacente e rispondente alle aspettative. Costruzione del nuovo Centro Bucaneve La filosofia della cooperativa, consolidata con anni di esperienza, ha preso forma nel Progetto di una nuova struttura con impianti di moderna concezione, aperta, flessibile, integrata con il territorio: il Centro Bucaneve, nel quale potranno essere autorizzati un Centro Diurno Disabili da 30 posti e una Comunità Socio Sanitaria da 10 posti. Sono inoltre previsti tre miniappartamenti protetti e vari servizi da utilizzare in modo integrato (mensa, cucina, palestra, infermeria, laboratori, uffici,..). Il progetto è in linea con gli standard europei, recepisce l esigenza del territorio di avere più posti disponibili e risponde alla necessità della cooperativa di consolidarsi per reggere le sfide del mercato. Si tratta di una scelta strategica che richiede un investimento di oltre 2 milioni di euro e che comporta per la cooperativa un impegno massiccio: nel triennio 2006/2008 per seguire il cantiere e i lavori di costruzione, nel triennio 2009/2011 per rivedere la progettazione dei servizi in forma integrata informatizzandone la gestione. Rapporto con il territorio e la collettività La costruzione del nuovo Centro Bucaneve ha coinvolto tutto il territorio di Castel Goffredo e dei Comuni limitrofi. La scelta di coinvolgere attivamente diversi soggetti ha un carattere strategico, poiché permette di realizzare l obiettivo principale dell attività sociale, ovvero l integrazione del cittadino disabile nella vita attiva della società. Sono pertanto direttamente coinvolti nell attività della Cooperativa, in sintesi, le seguenti categorie di soggetti: Famiglie; Associazioni e Mondo del volontariato; Donatori; Comuni e altre Istituzioni pubbliche; Europa. Comunicazione e raccolta fondi La gestione della comunicazione esterna e della raccolta fondi è un altra scelta strategica della cooperativa, funzionale alla costruzione del nuovo Centro. A partire dal 2006 ci si è avvalsi di collaborazioni a progetto e di agenzie esterne nell ottica di acquisire competenze in questo settore. Tre interventi realizzati nel corso del 2008 sono particolarmente emblematici: o L open- day presso la struttura realizzato nel mese di luglio (con più di 900 visitatori); o Il Convegno Internazionale Europeo; o La campagna natalizia culminata con la grande lotteria. La comunicazione e la raccolta fondi sono state realizzate anche attraverso incontri mirati con aziende, comuni, associazioni e parrocchie, con l organizzazione di campagne mirate (ad es. la campagna di primavera regalati un fiore ), l uso di strumenti specifici quali la vendita di prodotti realizzati dai ragazzi, dei biglietti di natale, il mailing, l ufficio stampa.

11 Formazione Investire in formazione è una scelta strategica, dal momento che le persone e la loro professionalità sono il vero patrimonio della nostra azienda. In questa prospettiva, la Cooperativa si è mossa negli ultimi anni in queste direzioni: il piano formativo del biennio era incentrato sul miglioramento della qualità; quello del biennio poneva attenzione ai processi di lavoro, ai ruoli, alle competenze; quello del biennio ha toccato i temi della documentazione del proprio lavoro e della comunicazione. la gestione del cambiamento è stato il tema principale della formazione realizzata nell anno 2008 (in vista del trasferimento dei servizi nella nuova sede). il piano formativo del biennio 2009/2010 sarà finalizzato alla riprogettazione dei servizi e delle attività in forma integrata e all informatizzazione della gestione e della documentazione. Nel corso dell anno si è privilegiata la formazione interna, la dimensione del gruppo di lavoro, le équipe miste tra servizi. Hanno partecipato all attività formativa: operatori, coordinatori, amministratori, soci e volontari, per lo più in gruppi misti. Dimensione europea Consapevole che le politiche di Welfare si giocano ormai a livello europeo, la Cooperativa ha avviato da tempo canali di informazione, scambio e collaborazione con numerose realtà e partner Europei: Forum Europeo della disabilità (piattaforma indipendente che rappresenta i disabili e le loro famiglie presso la Comunità Europea); CoopEurop (rappresentanza europea della cooperazione). Ottavo giorno associazione belga attiva nell ambito della disabilità Il percorso di internazionalizzazione è culminato nell organizzazione di un Convegno Europeo che ha visto la partecipazione di varie delegazioni straniere e ha permesso di attivare numerosi contatti con realtà operanti in paesi membri. Nell aprile 2009 la cooperativa è stata inoltre invitata a rappresentare l Italia a Bruxelles presso la Comunità Europea, per presentare il nuovo Centro Bucaneve quale esperienza di eccellenza. La scelta strategica di operare a livello europeo con stabili collaborazioni trasversali comporta per la cooperativa un ulteriore investimento in risorse economiche e umane che deve nel tempo consolidarsi a livello strutturale.

12 3 GOVERNO E STRATEGIE 3.1 Tipologia di governo e organi di controllo Nella tabella vengono schematizzate alcune informazioni sugli organi di governo e di controllo della cooperativa. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Nome e cognome Carica Altri dati AMNERIS RODELLA componente dal 26/05/2008 al 26/05/2011 socio Volontario dal 15/10/1990 residente a CASTEL GOFFREDO MARIA FANELLI Presidente dal 26/05/2008 al 26/05/2011 socio Fruitore dal 25/10/1994 residente a CASTEL GOFFREDO MARINA GHIROLDI componente dal 26/05/2008 al 26/05/2011 socio Lavoratore dal 22/07/1998 residente a CASTEL GOFFREDO PATRIZIA BERGAMINI componente dal 26/05/2008 al 26/05/2011 socio Fruitore dal 13/09/1983 residente a CASALOLDO RAFFAELLA MANTOVANI Vice Presidente dal 26/05/2008 al 26/05/2011 socio Volontario dal 03/11/2004 residente a CASTEL GOFFREDO REVISORE CONTABILE: Nome e cognome Carica Altri dati FABIO MONFARDINI dal 26/05/2008 al 26/05/2011 residente a CASTEL GOFFREDO data prima nomina 18/12/ Struttura di governo Rispetto alla struttura di governo, si riportano alcuni dati che mostrano i processi di gestione democratica e di partecipazione della nostra organizzazione. Il CdA della cooperativa BUCANEVE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS nell anno 2008 si è riunito 13 volte e la partecipazione media è stata del 85%% Per quanto riguarda l assemblea, invece, il livello di partecipazione degli ultimi 3 anni è visualizzato dalla tabella sottostante:

13 Percentuale partecipazione assemblea nel tempo 70 65, , Struttura Organizzativa La struttura organizzativa della cooperativa al 31/12/2008 è la seguente:

14 3.4 Strategie e Obiettivi Indichiamo di seguito gli orientamenti strategici e gli obiettivi operativi della Cooperativa distinti per ambito. Ambito Strategia Obiettivi operativi DIMENSIONE ECONOMICA CONSOLIDARE I SERVIZI PER RERGGERE LE SFIDE DEL MERCATO COSTRIURE UNA NUOVA SEDE E ACCREDITARE N. 30 POSTI PER IL CDD E N. 10 POSTI PER LA CSS COMUNICAZIONE E RACCOLTA FONDI MIGLIORARE L'IMMAGINE E LA VISIBILITA' DELLA COOPERATIVA ALL'INTERNO DEL TERRITORIO. SOSTENERE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO CENTRO ATTRAVERSO LA RACCOLTA FONDI AUMENTARE NUMERO CONTATTI E COLLABORAZIONI SUL TERRITORIO. ESSERE PRESENTI COSTANTEMENTE SULLA STAMPA LOCALE. RAGGIUNGERE L OBIETTIVO ANNUALE DI RACCOLTA FONDI ( EURO ). FORMAZIONE FORMARE TUTTO IL PERSONALE PER ACCOMPAGNARE L EVOLUZIONE DELLA COOPERATIVA. REALIZZARE N. 3 GIORNATE DI FORMAZIONE SUL TEMA DEL CAMBIAMENTO E DELLA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI. GARANTIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTO IL PERSONALE ALLE GIORNATE FORMATIVE. DIMENSIONE EUROPEA RAPPORTO CON TERRITORIO E COMUNITA LOCALE ACQUISIRE LA DIMENSIONE EUROPEA COME RIFERIMENTO PROGETTUALE CONSIDERARE TUTTO IL TERRITORIO E LA COMUNITA COME PORTATORI DI INTERESSI DA COINVOLGERE. ATTIVARE E MANTENERE CONTATTI CON PARTNER EUROPEI. ORGANIZZARE UN EVENTO A CARATTERE INTERNAZIONALE. ATTIVARE CANALI DI SCAMBIO CON LE FAMIGLIE, IL MONDO DEL VOLONTARIATO, ISTITUZIONI PUBBLICHE, AZIENDE E DONATORI. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ADEGUARE L ORGANICO ALLO SVILUPPO ELLA COOPERATIVA INTEGRARE L ORGANICO NELL AREA AMMINISTRATIVA GESTIONE DEI SERVIZI INCREMENTO DELL UTENZA REVISIONE DEI PIANI INDIVIDUALI DI INTERVENTO.

15 4 PORTATORI DI INTERESSI Indichiamo di seguito i diversi soggetti, interni ed esterni, che sono in relazione con la Cooperativa, specificando per ciascuno di essi la natura e le caratteristiche. 4.1 Interni Soggetti Assemblea dei soci Soci lavoratori Soci volontari Soci fruitori Lavoratori non soci Stagisti, servizio civile, borse lavoro ecc. Fruitori Tipologia di relazione Ha deciso le linee-guida sociali e deliberato i progetti dell anno. Hanno deciso le linee-guida sociali e deliberato i progetti dell anno. Hanno deciso le linee-guida sociali e deliberato i progetti dell anno. Hanno deciso le linee-guida sociali e deliberato i progetti dell anno. Hanno attivamente collaborato alla realizzazione di attività e progetti Hanno attivamente collaborato alla realizzazione di attività e progetti Direttamente coinvolti. 4.2 Esterni Soggetti Altre cooperative sociali Cooperative non sociali Consorzi territoriali BCC Istituzioni locali Comunità locale Committenti/clienti Fornitori Mass media e comunicazione Ambiente (consumo critico, energie rinnovabili, ecc.) Tipologia di relazione Scambio di collaborazioni per progetti integrati ed utilizzo spazi. Progetto integrato di raccolta punti che ha permesso l avvicinamento di una cooperativa di consumo al mondo sociale Rapporti istituzionali, utilizzo servizi e supporto a campagne di comunicazione Concessione di un mutuo e partecipazione indiretta alla realizzazione del nuovo Centro Coinvolgimento di vari organismi comunali, provinciali e regionali attivi nell area della disabilità e del sociale per supporto alle attività e alle iniziative e rapporti istituzionali Collaborazione con fondazioni e associazioni culturali locali e di categoria (industriali e commercianti) per organizzazione eventi (shopping day) al fine di creare una rete territoriale in grado di sostenere un progetto sovranazionale (il nuovo Centro) È a loro fornito un servizio personalizzato e sono soggetti attivi nell aggiornamento e nel rinnovamento dell offerta Suddivisibili in due sottocategorie: Diffusione di notizie di utilità sociale, valorizzazione successi ed evidenziazione delle esigenze del territorio, messa in luce delle attività degli stakeholders Costruzione di una struttura eco-compatibile, dotata di pannelli solari ed il cui utilizzo consente un notevole risparmio energetico

16 5 DIMENSIONE ECONOMICA 5.1 Valore della produzione Contributi pubblici Enti pubblici e aziende sanitarie Ricavi vari Totale Produzione ricchezza % 10% Contributi pubblici Enti pubblici e aziende sanitarie Ricavi vari 88%

17 5.2 Distribuzione valore aggiunto Nella tabella sotto riportata viene messa in evidenza la distribuzione della ricchezza economica prodotta: Cooperativa Utile di esercizio/perdita Totale Enti pubblici Tasse Totale Finanziatori Finanziatori ordinari Finanziamenti dai soci Finanziatori di sistema ed etici Finanziatori pubblici Totale Lavoratori Dipendenti soci Dipendenti non soci Occasionali Totale Sistema cooperativo Centrale cooperativa Consorzio di riferimento Cooperative non sociali Cooperative sociali Totale TOTALE

18 Distribuzione valore aggiunto % 11% 0% 2% Cooperativa Enti pubblici Finanziatori Lavoratori Sistema cooperativo 86% Distribuzione valore aggiunto nel tempo 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Sistema cooperativo Lavoratori Finanziatori Enti pubblici Cooperativa 10% 0%

19 5.3 Produzione e distribuzione ricchezza patrimoniale Patrimonio netto Capitale sociale Riserve Utile d'esercizio/perdita Il patrimonio Investimenti Immobilizzazioni finanziarie Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali

20 6 PROSPETTIVE FUTURE 6.1 Prospettive di miglioramento della cooperativa Gli obiettivi a medio-breve termine della cooperativa possono essere brevemente riassunti nei punti seguenti: Ambito Strategia Obiettivi operativi DIMENSIONE ECONOMICA ATTIVARE NUOVI SERVIZI PER REGGERE LE SFIDE CON IL MERCATO ACCREDITARE N. 13 POSTI PER IL CDD E N. 3 POSTI PER LA CSS. AUMENTARE IL FATTURATO. COMUNICAZIONE E RACCOLTA FONDI MIGLIORARE L'IMMAGINE E LA VISIBILITA' DELLA COOPERATIVA ALL'INTERNO DEL TERRITORIO. FINANZIARE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO CENTRO ATTRAVERSO LA RACCOLTA FONDI FORMAZIONE FORMARE TUTTO IL PERSONALE PER ACCOMPAGNARE LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E L INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI. AUMENTARE NUMERO CONTATTI E COLLABORAZIONI SUL TERRITORIO. ESSERE PRESENTI COSTANTEMENTE SULLA STAMPA LOCALE. RAGGIUNGERE L OBIETTIVO ANNUALE DI RACCOLTA FONDI ( EURO ). MIGLIORARE IL SITO WEB. AUMENTARE LA DIFFUSIONE DELLA NEWSLETTER REALIZZARE N. 3 GIORNATE DI FORMAZIONE SUL TEMA DEL DELLA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI. GARANTIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTO IL PERSONALE ALLE GIORNATE FORMATIVE. DIMENSIONE EUROPEA RAPPORTO CON TERRITORIO E COMUNITA LOCALE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ACQUISIRE LA DIMENSIONE EUROPEA COME RIFERIMENTO PROGETTUALE. CONSIDERARE TUTTO IL TERRITORIO E LA COMUNITA COME PORTATORI DI INTERESSI DA COINVOLGERE. ADEGUARE L ORGANICO E L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ALLO SVILUPPO ELLA COOPERATIVA. ATTIVARE E MANTENERE CONTATTI CON PARTNER EUROPEI. PARTECIPARE AD UN EVENTO A CARATTERE INTERNAZIONALE. ATTIVARE CANALI DI SCAMBIO CON LE FAMIGLIE, IL MONDO DEL VOLONTARIATO, ISTITUZIONI PUBBLICHE, AZIENDE E DONATORI. IDENTIFICARE CON MAGGIOR PRECISIONE I PORTATORI DI INTERESSE CHE SONO IN RELAZIONE CON LA COOPERATIVA. INTEGRARE L ORGANICO DEI SERVIZI RIVEDERE LE PROCEDURE DI LAVORO. INFORMATIZZARE LA DOCUMENTAZIONE. GESTIONE DEI SERVIZI AMPLIARE L OFFERTA MIGLIORANDONE LA QUALITA. RIPROGETTARE I SERVIZI IN FORMA INTEGRATA. INCREMENTARE L UTENZA SPERIMENTARE NUOVI SERVIZI. ATTIVARE LA CUCINA INTERNA.

21 6.2 Il futuro del bilancio sociale La presente edizione a messo a fuoco principalmente gli aspetti legati all identità della cooperativa, alla sua missione, agli obiettivi e le strategie in atto. Nelle prossime edizioni del documento, attraverso un sempre maggiore coinvolgimento dei portatori di interessi interni ed esterni, si punterà ad ampliare la parte analitica relativa ai portatore di interesse, al fine di individuare e presentare agli stessi un insieme di indicatori evoluti (come da Guida Confcooperative) ed altri indicatori personalizzati, creati sulla base delle esigenze specifiche di chi utilizza il servizio e delle caratteristiche del Sistema collegato alla Cooperativa Bucaneve.

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

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