Il comportamento del consumatore turista

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il comportamento del consumatore turista"

Transcript

1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di marketing agroalimentare e turismo rurale a.a. 2010/2011 Prof. Gervasio Antonelli Il comportamento del consumatore turista Lavoro svolto da: Valentina Rizzello

2 Introduzione Nel tempo la visione del marketing è cambiata. Porre al centro del mercato il consumatore ha comportato per il mktg la necessità di ricorrere ad altre discipline oltre all economia, in particolare alla psicologia e alla sociologia. La domanda si presenta sempre più complessa e difficilmente interpretabile, caratterizzata da una variabilità personale e interpersonale che apre nuove prospettive di indagine.

3 Approccio neoclassico La domanda di prodotti e servizi turistici (così come la domanda di beni in generale), viene studiata dando come presupposti teorici: L omogeneità dei beni: l individuo acquista vari beni omogenei tra loro, ed ogni bene può essere sostituito da un altro indipendentemente dalle caratteristiche del prodotto stesso; L indipendenza della scelta: le scelte di ogni singolo non influiscono su quelle degli altri soggetti; La perfetta conoscenza del mercato: il consumatore è perfettamente informato sulle alternative disponibilià

4 Nel caso di un bene come il turismo, però, i beni non sono omogenei tra loro, i comportamenti e le scelte sono influenzate dalle altre persone e non è possibile conoscere tutte le numerose proposte presenti nel mercato.

5 Il nuovo approccio: fattori ed aspetti che influenzano le decisioni del turista Il mktg ha mutato il modo d interpretare il consumatore e il suo comportamento d acquisto, avvalendosi dei contributi di altre discipline. Il contributo della psicologia Basandosi su ricerche effettuate dalla psicologia, il mktg ha estratto alcuni fattori di tipo psicologico che influiscono sulle scelte di consumo: 1. Percezione; 2. apprendimento; 3. motivazioni; 4. personalità.

6 Il contributo della psicologia 1. Percezione Può essere definita come il processo complesso per mezzo del quale la gente seleziona, organizza, interpreta stimoli sensoriali, per giungere a una rappresentazione del mondo dotata di significato (Markin, 1974) La percezione ha a che fare con il modo in cui un individuo presta attenzione agli stimoli che gli sono rivolti in continuazioni da molteplici parti. È un fenomeno selettivo : le persone sono capaci di prestare attenzione ad un numero limitato di stimoli, gli altri sono percepiti solo vagamente, o non lo sono affatto. Ciò che riesce a far superare ad uno stimolo la soglia di attenzione e quindi di essere percepito sono i fattori esterni ed interni. I fattori esterni riguardano le caratteristiche fisiche dello stimolo: > intensità e dimensione; > posizione; > contrasto; > novità; > ripetizione; > movimento I fattori interni sono quelli che riguardano gli interessi, i bisogni, le motivazioni, le aspettative dell individuo.

7 Il contributo della psicologia Il contributo della psicologia 2. Apprendimento Si riferisce ai cambiamenti di comportamento relativamente permanenti che si verificano in conseguenza di esperienze o di abitudini; si esprime cioè nel nostro continuo adattamento ai cambiamenti che si verificano nell ambiente. Nella sua forma più semplice l apprendimento si fonda nell associazione tra un azione e il suo risultato. 3. Motivazione Apprendimento e percezione influenzano il comportamento turistico, ma offrono un contributo molto modesto per rispondere alla domanda Perché le persone vanno in vacanza?. Il concetto di motivazione, invece, si riferisce in modo diretto ed esplicito al perché, al motivo vero di un viaggio. è molto semplice individuare la serie di obiettivi (visitare parenti e amici, imparare nuove culture, ammirare paesaggi naturali, ) in quanto vengono abitualmente riferiti durante le interviste. Ma è molto più difficile comprendere la motivazione vera e ultima che spinge a partire, sia perché i consumatori possono esserne inconsapevoli, sia perché possono essere restii a dichiararla, sia perché possono essere portati a razionalizzare le loro scelte. La motivazione è definita come la forza che guida e spinge il comportamento umano. L analisi che è stata sempre maggiormente utilizzata è la teoria di Maslow (1943)

8 Bisogno Motivo Riferimenti Fisiologico Relax Evasione, relax, distensione, voglia di sole, sollievo fisico, sollievo mentale Incolumità Sicurezza Salute, svago, mantenersi attivo Appartenenza Amore Solidarietà familiare, intensificarsi dei rapporti di parentela, cameratismo, facilitazione dell integrazione sociale, Stima Successo, status sociale Convincersi dei propri risultati, mostrare la propria importanza agli altri, prestigio, apprezzamento sociale, rafforzamento dell ego Autorealizzazione Essere coerenti con la propria indole Studio e valutazione di se stessi, scoperta di se, soddisfacimento dei desideri più profondi Conoscere e capire Conoscenza Cultura, istruzione, voglia di viaggiare, interesse per l estero Estetico Apprezzamento della bellezza Ambiente, paesaggio

9 Mayo (1981) ha affermato che: il viaggio è raramente dovuto a un motivo unico. Piuttosto il turismo è una forma di comportamento complessa e simbolica, attraverso cui il turista cerca contemporaneamente di rispondere ad una molteplicità di bisogni. Questo lo ha portato a sostenere anche che l applicazione della piramide di Maslow trascura l importanza dei bisogni intellettuali, quali il bisogno di conoscere e di capire, che sono il punto di partenza di molte esperienze turistiche

10 Il contributo della psicologia 4. Personalità Gli studi della personalità hanno costituito un approfondimento per capire il comportamento del consumatore. La personalità spiega le scelte turistiche: anche se le teorie della personalità offrono un basso valore come strumento di previsione. Approccio freudiano Teoria dei tratti Teoria del concetto di sé Analisi transazionale

11 Contributo della sociologia Il mktg oltre a considerare gli aspetti psicologici, ha analizzato le influenze sociali che incidono nelle scelte consumo e nel comportamento turistico. I fattori psicologici e sociologici sono interconnessi tra loro e si influenzano a vicenda. Le influenze sociali sul comportamento di consumo sono: > concetto di ruolo; > concetto di stato sociale; > concetto di ciclo di vita della famiglia; > concetto di cultura; > concetto di stile di vita;

12 1. Ruolo Può essere definito come un sistema organizzato di aspettative di comportamento, dovute al fatto che, nella continua interazione con gli altri, ogni individuo sente l obbligo di seguire certi comportamenti, secondo il tipo di relazione in atto (Williams 1988). Data la molteplicità delle interazioni interpersonali, ogni individuo è chiamato a svolgere più ruoli nei diversi ambienti di relazioni sociali. Nelle sue linee fondamentali, il ruolo viene definito in base all appartenenza ad uno status sociale, una sorta di identificazione attraverso la quale le persone si mettono in relazione reciproca. Potere, ricchezza, professione, istruzione, reddito sono le determinanti dello status sociale.

13 2. Gruppo sociale Per gruppo sociale si intende un aggregato di individui che sono accomunati dal possesso di uno o più caratteri socialmente rilevanti. I parametri più utilizzati per individuare i vari gruppi sociali sono l occupazione e il livello di istruzione. 3. Ciclo di vita della famiglia Dal punto di vista delle influenze sociali, la famiglia è il tipo di raggruppamento che esercita il maggior condizionamento sull individuo. Ciò ha permesso di elaborare una ripartizione che individua vari momenti del ciclo di vita di una famiglia.

14 Fase da celibe Coppie appena sposate Nido pieno 1 Nido pieno 2 Nido pieno 3 Nido vuoto 1 Nido vuoto 2 Superstite solitario 1 Superstite solitario 2 Giovani che non vivono a casa, che destinano il loro reddito (non molto alto) soprattutto agli svaghi. Giovani, senza figli che hanno a disposizione un maggior reddito rispetto alla situazione precedente, che è destinato soprattutto alle spese per la casa. Giovani coppie con figli al di sotto dei 6 anni, per le quali la nascita del figlio può comportare peggioramenti nella situazione economica. Giovani coppie con figli di età superiore ai 6 anni, reddito più alto della situazione precedente, le spese sono molto influenzate dai figli Coppie mature con figli a carico, spesso hanno un miglioramento della situazione economica Coppie mature senza figli in casa, nel pieno delle potenzialità lavorative, possono raggiungere il massimo potere nel potere d acqusito Coppie sposate più anziane con in capofamiglia in pensione con reddito inferiori al periodo lavorativo Vedovi in attività lavorativa, con buona capacità di spesa per svaghi e vacanze Vedovi in pensione con ridotte capacità economiche Fonte: J.F. Engel, T.D. Kollat, R.D. Blackwell (1968), Consumer Behavior, rinehart & Winston, New York

15 Ad ogni fase occupata dall individuo nel ciclo familiare corrispondono situazioni diverse in termini di reddito e tempo disponibili, ed esigenze differenziate in termini di consumo e di motivazioni turistiche. I forti mutamenti demografici degli ultimi anni hanno modificato l articolazione del ciclo di vita; espansione della fase di single e di nido vuoto, un accorciamento del nido pieno con bambini piccoli, l origine di nuove situazioni alternative per le persone divorziate, che possono o meno costituire eventuali famiglie ridefinite.

16 4. Cultura La cultura è una delle determinanti principali dei desideri e dei comportamenti umani. L importanza della cultura come elemento influente sui consumi e sulle decisioni di acquisto è ampiamente riconosciuta, ma è vero anche che il concetto di cultura è molto complesso che non è facile da schematizzare: per spiegare come la cultura condiziona i comportamenti degli individui si fa generalmente riferimento ai valori sui quali una cultura si basa (famiglia, religione, proprietà).

17 5. Stile di vita La difficoltà di tradurre le influenze del concetto di cultura e delle influenze sociali ha portato i ricercatori ad utilizzare il concetto di stile di vita. Lo stile di vita consiste in un sistema complesso di variabili Attività Lavoro, hobbies, eventi sociali, vacanze, intrattenimenti, associazioni, sport Interessi Famiglia, casa, impiego, comunità, tempo libero, moda, cibo, media Opinioni Profilo demografico Se stessi, tematiche sociali, politica, affari, economia, educazione, prodotti, futuro, cultura Età, istruzione, reddito, professione, dimensione familiare, abitazione, luogo di residenza, fase di vita

18 Lo sforzo di capire il processo decisionale, è finalizzato alla possibilità di individuare le modalità migliori e più efficaci attraverso le quali l offerta può incidere sulle scelte di acquisto e di consumo. Tenendo presente che i beni, soprattutto i viaggi, sono visti come un insieme di caratteristiche, o paniere di attributi sono proprio questi ultimi che sono rilevanti per l acquisto. Ogni attributo corrisponde ad un vantaggio ricercato, un benefit, da parte dell acquirente.

19 Per delineare il comportamento d acquisto e di consumo del consumatore, il mktg deve avere a disposizione una serie di informazioni che riguardano l agire del consumatore. Cosa? Quanto? Come? Quando? Quali sono le vacanze normalmente effettuate? Di quali tipologie? In quali località? Qual è la durata delle vacanze? Qual è la spesa? Qual è la frequenza? Com è il gruppo di vacanza? Come viene prenotata/acquistata la vacanza? Quali le sistemazioni scelte per l alloggio, il trasporto, la ristorazione? Quali sono i periodi prescelti? Chi? Chi decide la destinazione? Chi le altre modalità?

20 I modelli riguardanti il comportamento di acquisto e di consumo possono essere racchiusi in tre tipologie principali: Modelli a scatola nera Modelli centrati su variabili personali Modelli generali Il consumatore è considerato come nuna realtà impenetrabile, e l attenzione è posta soprattutto sulle variabili esterne. Concentrano l attenzione su elementi personali quali atteggiamenti, valori, intenzioni. Non viene considerata l influenza dell ambiente esterno, ma si focalizzano sulle modalità del processo decisionali svolto dall individuo stesso. Cercano di rappresentare tutte le variabili che entrano in campo nel processo decisionale del consumatore, e le interrelazioni tra le variabili stesse.

21 Tutti e tre i modelli si basano sul presupposto della razionalità del consumatore che rappresenta un evoluzione del tradizionale principio di razionalità limitata dell economia neoclassica. Guardare al consumo con gli occhi dell impresa significa vedere nel consumatore l individuo che compie una decisione di acquisto, che opera delle scelte tra le alternative possibili. Questo ha portato a concentrarsi sul processo decisionale, nel quadro di una rational choise theory che vede il consumatore come decision maker.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA

Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA Prof. Stefania Funari Parte I TERMINOLOGIA STATISTICA e CONCETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Il Marketing Strategico

Il Marketing Strategico Il Marketing Strategico La mente del mercato aspetta solo di essere esplorata Definizione di Marketing Marketing: un processo attuo a definire, prevedere, soddisfare, creare, distribuire, promuovere beni

Dettagli

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE Porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé, di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1 Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi

Dettagli

* Obiettivi trasversali con tecnologia

* Obiettivi trasversali con tecnologia Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Economia e marketing del turismo

Economia e marketing del turismo Economia e marketing del turismo Il marketing mix: prodotto e domanda Padova PGT, ARC - 0 - Agenda Definizione di prodotto culturale Alcuni modelli di prodotto L ottica della domanda Il punto di vista

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

Politica Economica Istituzioni e Efficienza

Politica Economica Istituzioni e Efficienza Politica Economica Istituzioni e Efficienza 2 Introduzione al concetto di Istituzioni Le istituzioni riducono il tasso di incertezza creando delle regolarità nella vita di tutti i giorni. Sono una guida

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

dott.ssa Sofia Conterno

dott.ssa Sofia Conterno Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO

Dettagli

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia In service Famiglie! La famiglia come sistema dinamico! Quando l Autismo entra in questo sistema! I compiti della famiglia per la famiglia Introduzione il ciclo vitale della famiglia Definizione di famiglia!

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011 Il gruppo nella ricerca-azione azione Cantù, 24 maggio 2011 Life Skills di comunità PAR (Participatory Action Research): Analisi degli Stakeholders Valorizzazione del lavoro in gruppo Focus groups Conference(Tavoli)

Dettagli

Come sviluppare un marketing plan

Come sviluppare un marketing plan Come sviluppare un marketing plan Fasi del marketing plan 1. analisi della situazione; 2. definizione degli obiettivi; 3. individuazione del target; 4. sviluppo strategia di posizionamento 5. definizione

Dettagli

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti

Dettagli

I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO

I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Ottobre 2010 Anno accademico 2010/11 Analisi del comportamento del consumatore Marketing Stimoli

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio.

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Per realizzare i desideri. È bello avere un obiettivo. Ancor

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt. Analisi vs sintesi

Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt. Analisi vs sintesi Psicologia della forma (Gestalt) Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt Esperienza Analisi vs sintesi Gestaltisti: quando una persona guarda fuori della finestra, essa vede immediatamente

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

C omunicazione E fficace

C omunicazione E fficace C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

IL COACHING PER LO SVILUPPO DEL TALENTO Percorso per il Collegio di Merito Università degli Studi di Trento

IL COACHING PER LO SVILUPPO DEL TALENTO Percorso per il Collegio di Merito Università degli Studi di Trento IL COACHING PER LO SVILUPPO DEL TALENTO Percorso per il Collegio di Merito Università degli Studi di Trento di SERENELLA PANARO Trainer & Associated Certified Coach ICF (International Coach Federation)

Dettagli

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016 Corso Marketing per il No-Profit Pescara, 05 Febbraio 2016 Il vero marketing per per la tua la azienda. tua azienda. Programma Introduzione Venerdì 5 Febbraio Il Marketing Strategico per il No Profit Sabato

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Indice Obiettivi della ricerca Caratteristiche socio demografiche del campione I risultati della ricerca Percezione della discriminazione di Esperienze

Dettagli

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e

Dettagli

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino 2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

CONCILIAMOCI S.R.L. ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

CONCILIAMOCI S.R.L. ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Corsi di formazione soto bie alievile MECDoIrA RnEnC PROFESSIONISTA MEDIATORE FAMILIARE CONCILIAMOCI S.R.L. ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA n. 323 Sede Legale: Via Flaminia

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

Pricing & Costing: La percezione di valore per il cliente e il ruolo del prezzo

Pricing & Costing: La percezione di valore per il cliente e il ruolo del prezzo Pricing & Costing: La percezione di valore per il cliente e il ruolo del prezzo G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Ottobre 2012 Anno accademico 2012/13 1 VALORE PER CHI?

Dettagli

nuovo progetto in franchising

nuovo progetto in franchising nuovo progetto in franchising CareDENT - cliniche dentali è costituita da un gruppo di professionisti altamente qualificati con più di vent anni di esperienza nel settore e con oltre 80 cliniche aperte

Dettagli

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi

Dettagli

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

CAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia

CAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia Università degli Studi di Urbino Carlo Bo FACOLTÀ DI ECONOMIA CAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia Robert M. Grant Presentazione di: Radi Davide SCOPO DEL CAPITOLO: Valutare

Dettagli

Sui criteri di scelta per selezionare un consulente finanziario

Sui criteri di scelta per selezionare un consulente finanziario Sui criteri di scelta per selezionare un consulente finanziario Blog http://epsilon-intervallo-grande.blogspot.com/ Linked in http://www.linkedin.com/in/guidogiaume 1/11 Criteri per selezionare un consulente

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma

Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Aprile 2005 Definire un nuovo prodotto: Metterne a fuoco il concept, ovvero

Dettagli

Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni

Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni Orario di ricevimento: giovedì ore 15:00 - via Acton E-mail: simoni@uniparthenope.it III Blocco Prof. Simoni Lezione 4 Segmentazione del mercato III Blocco

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Elena Cedrola - Marketing - Università degli Studi di Macerata

Dettagli

LAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali

LAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali LAVORO DI GRUPPO Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali Esistono molti manuali e teorie sulla costituzione di gruppi e sull efficacia del lavoro di gruppo. Un coordinatore dovrebbe tenere

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra

Dettagli

ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Dott.ssa Maria Cristina Vallone Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL NO il marketing sociale è l

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli