SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 Allegato 1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CITTA DI TORINO 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Albo regionale 1^ classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: PRESENZA DONNA ) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A-11; Assistenza Donne con minori a carico e donne in difficoltà 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Presentazione dell ente proponente Il Telefono Rosa di Torino opera dal 1993 sul territorio torinese: si tratta di una associazione di genere, formata da sole donne, che occupano i ruoli di volontarie dell accoglienza, di psicologhe o di avvocatesse. Le diverse attività sono soggette alla verifica di un consiglio direttivo, con una coordinatrice organizzativa particolarmente presente nel servizio e di una supervisione tecnico-scientifica affidata ad uno psicologo e psicoterapeuta esterno con specifiche competenze nel settore della violenza di genere. Le attività riguardano sia l ascolto telefonico sia l accoglienza in sede, dove vengono promosse le strategie più opportune di affrancamento dalla violenza mantenendo il massimo rispetto nei confronti della soggettività delle donne accolte. Da considerare con particolare attenzione che, strettamente legato alle fasce di età delle donne vittime di violenza, vi è anche la frequente presenza di figli minori, a loro volta vittime, perlomeno se non direttamente, di violenza assistita figlio 2 figli 3 figli > 3 figli L 82,29% delle donne accolte ha figli, soprattutto minori: sovente, i figli sono più di uno, come

2 si rileva dal grafico, ponendo nelle iniziative di contrasto e di intercettazione della violenza contro le donne, come detto, il necessario interesse nei confronti delle vittime di violenze assistita. Nel corso dell anno 2006 le telefonate che anticipavano tematiche che sarebbero poi state prese in carico dall Associazione sono state 593, mentre le accoglienze in sede sono state 377. A questi dati uniamo circa 300 contatti attraverso le , soprattutto da donne di altre regioni italiane e anche da alcuni uomini indirettamente coinvolti nel tema della violenza di genere. Nel tempo, le attività del Telefono Rosa si sono ampliate e quindi oltre alle attività di accoglienza in sede (raggiungibile con maggiore facilità da donne provenienti dalla città di Torino o dalla provincia) sono aumentati di molto i contatti telefonici dalla regione e da tutto il territorio nazionale; contatti facilitati anche dalle che consentono contatti immediati con attivazioni delle risorse appartenenti alla rete nazionale dei centri antiviolenza. Il Telefono Rosa di Torino si è dotato di una supervisione esterna ed opera (con piena adesione) al Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne.. La formazione specifica e un tutoraggio continuo e presente consentono di acquisire conoscenze e competenze realizzandole nell immediato in una serie di attività tipiche dell associazione. La competenza diventa una risorsa per ampliare i turni di servizio, per procedere ad accompagnamenti più continui e mirati, per creare le condizioni di affrancamento alle donne in situazione di violenza attuando insieme la parte di percorso più densa di insidie e pertanto con la necessità di opportuni e continui punti di riferimento. L aumento delle prestazioni in senso quantitativo consente anche di aumentare il bagaglio delle risorse disponibili in senso innovativo (ad esempio, orientamento nella formazione o alla ricerca del lavoro) rendendo qualitativamente più ricca di opportunità l accoglienza che le donne ricevono al Telefono Rosa di Torino. L Associazione ha inoltre aumentato le proprie presenze esterne attraverso i servizi Presenza Amica e Vicino a Te. Presenza Amica è un servizio operativo attraverso una sede di coordinamento (atrio stazione, di fronte ai binari) che ha funzione di sede di accoglienza e anche di ascolto nelle emergenze, e di gruppi itineranti nella zona della stazione ferroviaria e nelle zone limitrofe. E attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 20 alle ore 24 e si propone di creare condizioni di presenza attiva, dissuasiva, preventiva insieme alle opportunità di accompagnamento nei confronti delle donne che più frequentemente percepiscono le condizioni di insicurezza di questi ampi spazi urbani. L accompagnamento viene attuato dai binari alle fermate degli autobus o dei taxi e viceversa. Il servizio può essere contattato direttamente, rivolgendosi alle operatrici ed agli operatori in servizio, oppure chiamando uno dei due cellulari di cui il servizio è dotato. Presenza Amica garantisce ascolto, accompagnamenti, ma anche informazioni e sensibilizzazione, considerando anche il numero di persone, spesso straniere, che transitano nella città di Torino. Le operatrici e gli operatori posseggono competenze linguistiche tali da consentire il dialogo anche con utenti stranieri (inglese, francese, spagnolo). L attivazione delle risorse territoriali risulta facilitato dai contatti autonomi delle utenti che reperiscono l informazione nelle diverse stazioni o grazie agli invii delle sedi della Polizia Ferroviaria ubicate nelle principali stazioni ferroviarie. Analisi del problema I dati relativi al servizio svolto nel corso del 2006 (da tenere presente che i dati a livello regionale riguardano solo il periodo settembre-dicembre 2006) sono i seguenti. Circa contatti nel corso dell anno, con operazioni di incontro, informazione e sensibilizzazione. In casi si è proceduto agli accompagnamenti, in 36 casi si è gestita una emergenza sanitaria, in 85 situazioni si è fatto fronte a compiti di coordinamento nei confronti di vittime di scippo. A persone sono state fornite informazioni varie, in casi si è proceduto ad assistente di diversi genere, 91 sono stati i casi di procedure di assistenza in situazioni di emergenza. 26 le emergenze di ordine pubblico, persone sono state accompagnate nella sede del coordinamento procedendo alle varie forme di coordinamento di assistenza, sono state le persone assistite alle fermate degli autobus vicine alla stazione ferroviaria. In 78 casi è stato Pag 2

3 richiesto l intervento delle forze dell ordine, in 36 circostanze è stata chiamata una autoambulanza, 105 volte si è ricorso ad associazioni assistenziali specifiche (ad esempio, per individui senza fissa dimora o in situazione di difficoltà personale. Particolarmente significativo il servizio Vicino a Te, un camper itinerante sul territorio per promuovere i diritti, le opportunità, e per contrastare le diverse forme di violenza, discriminazione e delegittimazione nei confronti delle donne Tali attività, consentono di avere contatti continui con le donne vittime di violenza, abusi o maltrattamenti sia nella sede centrale sia nei luoghi nei quali il Telefono Rosa sarà presente sull intero territorio cittadino. Esiste un contesto assolutamente diffuso nel quale la violenza contro le donne mostra di richiedere sempre maggiori presenze in grado di intercettare nella popolazione (e nei luoghi dove le persone maggiormente si muovono, come nelle stazioni ferroviarie) le situazioni che chiedono solo di essere evidenziate, attraverso le opportunità di ascolto che vengono offerte < >60 L analisi del grafico che mostra l età delle donne coinvolte nel problema della violenza, per ciò che riguarda i dati 2006 del Telefono Rosa di Torino, dimostra come vi sia una trasversalità che rende necessaria una moltiplicazione delle potenzialità di contatto con i servizi predisposti contro la violenza di genere. Nell ambito del contesto locale e territoriale appena descritto, si evidenzia un problema legato alla disparità di genere. Sono stimate in 6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% della classe di età considerata). 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8%). Il 14,3% delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner, se si considerano solo le donne con un expartner la percentuale arriva al 17,3%. Un ultimo aspetto dei dati 2006 conferma quanto già registrato l anno precedente. Anche quest anno, infatti, si registra un aumento delle ragazze adolescenti che si rivolgono al Telefono Rosa. Risulta che le casalinghe non sono le persone piu esposte alla violenza (se aggreghiamo tra loro le diverse professioni delle vittime il dato è evidente ) così come i disoccupati e i lavoratori precari non sono gli abusatori più incalliti. E se è vero che la violenza è un fenomeno trasversale, non sempre legata al disagio e al basso tenore economico,appare evidente come la mancata autonomia economica rappresenti per le donne che non hanno un reddito sufficiente a garantire il mantenimento proprio e dei figli rappresenti un ostacolo fortissimo, se non insuperabile, al tentativo di porre fine ad una relazione violenta. Eventuali accordi/protocolli operanti tra attori che si occupano di affrontare il problema Pag 3

4 Protocollo di intesa tra Telefono Rosa di Torino, Città di Torino, della Polizia di Stato, della Polizia Ferroviaria, della Società Grandi Stazioni, della Società Trenitalia, dell Ascom, della Confesercenti e della Nova Coop. Adesione al Protocollo d intesa al Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne Adesione alla Consulta Femminile regionale In linea con quanto definito dai protocolli appena citati, il progetto viene presentato dall ente Associazione Telefono Rosa con la collaborazione della seguente rete (vedi punto 25) di copromotori :Città di Torino, Polizia di Stato, Polizia Ferroviaria, Società Grandi Stazioni, della Società Trenitalia, Ascom, Confesercenti e Nova Coop 7) Obiettivi del progetto: Finalità del progetto Il progetto PRESENZA DONNA amplia le attività di base del Telefono Rosa di Torino (ascolto, accoglienza e accompagnamento) realizzate nell ambito giuridico e psicologico, nonché nell affrancamento dalle condizioni di dipendenza o di disagio anche attraverso l orientamento al lavoro. Il progetto intende favorire lo sviluppo di politiche di pari opportunità, prevedendo azioni finalizzate al superamento dei problemi di disparità nella sicurezza evidenziati al punto 6 Consentire l ampliamento delle offerte d ascolto, accoglienza e accompagnamento, implementare le iniziative sul territorio Migliorare i servizi di orientamento per le donne Attivare opportunità di sostegno e di orientamento psicologico, giuridico e sociale. Implementare le iniziative sul territorio Descrizione Quantificazione Maggiori potenzialità nell intercettazione deiaumento del 10% di casi accolti per ogni luogo disagi, delle difficoltà o delle situazioni di di presenza violenza o maltrattamento, anche in servizi esterni alla sede associativa Aumento delle potenzialità din. di donne accompagnate 10 accompagnamento nei confronti delle donne negli spazi urbani che creano insicurezza Creazione e manutenzione di banche datiaggiornamento giornaliero delle banche dati relativi ai servizi del territorio e alle attività delle associazioni, degli enti e delle agenzie del privato sociale Aumento quantitativo delle offerte di ascolto sul territorio e in sede Aumento qualitativo delle offerte di ascolto sul territorio e in sede N. attività realizzate Numero di ore di servizio 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Fase 1 Progettazione di massima In questa fase si procede, anche tramite il lavoro di rete (enti copromotori) e l analisi delle esperienze pregresse, all individuazione dei problemi che si intendono affrontare, all analisi dei vincoli e delle opportunità del contesto locale, alla definizione degli obiettivi ed alla pianificazione di massima delle azioni che dovranno essere realizzate. Inoltre si quantificano Pag 4

5 le risorse necessarie per la gestione del progetto e si definiscono le eventuali partnership operative. Si procede alla compilazione del formulario ed all invio del progetto. Fase 2 Progettazione di dettaglio In seguito alla comunicazione di avvenuto finanziamento del progetto, si procede, se necessario, alla ripianificazione delle attività ed all avvio delle procedure amministrative per la realizzazione delle iniziative. Fase 3 Start up In fase di avvio, viene costituita presso la sede l equipe di lavoro, della quale fanno parte in primis l Operatore Locale ed i volontari in servizio ma alla quale partecipano anche, in tempi e modalità diverse, le risorse di seguito indicate. Individuando nel giovane in Servizio Civile l elemento centrale attorno al quale è costruito l intero progetto, nel corso del primi mesi di attività vengono dedicati spazi specifici di riflessione per la stesura del Patto di servizio. Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva del giovane volontario nella programmazione dell intervento, in cui far emergere la propria soggettività, un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilità e impegni precisi. Inoltre, nei primi mesi, si prevede l avvio del percorso di formazione articolato in attività di: formazione generale finalizzata ad introdurre e preparare i volontari al Servizio Civile Nazionale inteso come opportunità di cittadinanza attiva, comunicando informazioni, concetti e metodologie utili ad orientarsi nell esperienza di servizio e a leggerne il significato; formazione specifica, finalizzata all acquisisce delle informazioni e delle competenze necessarie ad un positivo coinvolgimento nella realizzazione del progetto. Fase 4 - Accoglienza e accompagnamento Questo servizio si propone di creare condizioni di presenza attiva, dissuasiva, preventiva insieme alle opportunità di accompagnamento nei confronti delle donne che più frequentemente percepiscono le condizioni di insicurezza di questi ampi spazi urbani L attività prevede la partecipazione al progetto Presenza Amica e Vicino A te che è un servizio operativo attraverso una sede di coordinamento (atrio stazione di Torino Porta Nuova, di fronte ai binari, come dettagliato in altra parte del presente modulo) che ha funzione di sede di accoglienza e anche di ascolto nelle emergenze. Fase 5 - Mantenimento e aggiornamento In oltre nel progetto è prevista una fase di accoglienza, all orientamento al lavoro, alla creazione e al mantenimento di banche dati nel settore delle politiche di genere e alla ricerca di risorse metodologiche, operative e formative per aumentare il livello di partecipazione del Telefono Rosa di Torino nel piano generale di attivazione di risorse contro la violenza alle donne. Sono previsti affiancamenti alle volontarie già in servizio, alle psicologhe e alle legali dell associazione, nell accoglienza, nell ascolto e nell accompagnamento delle donne che si rivolgono al Telefono Rosa o ai progetti dell Associazione sul territorio (Presenza Amica e Vicino a Fase 6 - Restituzione Con l obiettivo di presentare ai giovani ed al territorio l esperienza fatta ed i risultati conseguiti dal progetto, nel corso dell ultimo mese, i volontari, con l aiuto e la collaborazione dell Operatore Locale e del tutor, saranno chiamati a rileggere il proprio servizio, raccogliendo e sistematizzando dati, materiali documentali e riflessioni in merito a quanto realizzato nell ambito del progetto. Fase 7 Monitoraggio Nel corso dei dodici mesi di realizzazione del progetto, l ente proponente e la sede di attuazione, al fine di raccogliere elementi utili alla eventuale riprogettazione in itinere Pag 5

6 dell esperienza, predispongono e realizzano interventi di monitoraggio, aventi per focus il progetto realizzato e l esperienza dei volontari in servizio. Fase 8 Valutazione finale Con l obiettivo di restituire al territorio l esperienza fatta ed i risultati conseguiti dal progetto, nel corso degli ultimi mesi, vengono raccolti e sistematizzati, a cura dell ente promotore e dedati, materiali documentali e riflessioni in merito a quanto realizzato nell ambito del progetto. Inoltre, tenuto conto dei principi legislativi che prevedono che il Servizio Civile debba essere finalizzato ad una crescita civica, sociale, culturale e professionale dei volontari, i giovani partecipano al percorso di Bilancio dell esperienza con l obiettivo di rileggere l esperienza realizzata nel corso dei 12 mesi. Ipotizzando l avvio del servizio nel corso del mese di Ottobre 2008, l articolazione delle fase di lavoro sopra descritte prevede la seguente scansione temporale: Da giugno Dalla data di alla data finanziamento di presentazione del progetto del progetto alla data di avvio del servizio Fase 1 X Fase 2 X Fase 3 X X Fase 4 Fase 5 Fase 6 Fase 7 X X X Fase 8 X X 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. Limitandosi a quanto previsto nell ambito dei piani di attuazione compresi nei 12 mesi di realizzazione del progetto, le attività sono le seguenti: Fase 3 Start up La redazione del Patto di Servizio, quale strumento in cui indicare nel dettaglio, nell ambito degli obiettivi specifici del progetto, le singole attività svolte, mansioni, orario, calendario e quant altro viene ritenuto indispensabile ai fini della verifica del servizio svolto, è frutto di una serie di incontri individuali tra il volontario e l Operatore Locale di riferimento. La formazione generale (vedi Formazione generale dei volontari ; punti 30-35) prevede la realizzazione di una serie di lezioni d'aula, utilizzando metodologie didattiche partecipative, alternando momenti di lezione, momenti di lavoro in gruppo, tecniche di animazione. Il percorso di formazione specifica (vedi Formazione specifica dei volontari ; punti 36-42) prevede l alternarsi di attività quali: Lezioni d aula Accompagnamento formativo a cura dell Operatore Locale di riferimento Lavoro a gruppi Visite guidate presso la sede di attuazione e/o altri servizi analoghi presenti sul territorio Formazione a distanza Fase 4 - Accoglienza e accompagnamento Attivare le proprie competenze nell ambito della sensibilizzazione, dell assistenza e degli accompagnamenti previsti nei servizi Presenza Amica e Vicino a Te Per Presenza Amica, sviluppare le competenze in ambito relazionale, garantire Pag 6

7 accompagnamenti sicuri, stimolare una attenzione solidale, essere pronte a gestire situazioni di emergenza per ciò che concerne la sicurezza del territorio Per Vicino a Te, garantire una competenza di informazione e di sensibilizzazione, promuovendo le strategie di contrasto alla violenza e l attenzione partecipata a ciò che avviene nei quartieri, nelle case, sui territori frequentati, offrendo immediate risposte anche attraverso informazioni sulle rete di servizi esistenti sul territorio. Fase 5 - Mantenimento e aggiornamento Occuparsi dell accoglienza e dell orientamento telefonico, di supporto alle volontarie in servizio Seguire percorsi psicologici o legali per i quali si ha una pregressa esperienza formativa Usufruire di una costante supervisione per la gestione di problematiche inerenti al servizio. Fase 6 - Restituzione Raccolta esperienza di volontariato per poter redigire un quaderno da presentare al territorio Fase 7 Monitoraggio In linea con quanto previsto nell ambito del sistema di Monitoraggio e Valutazione accreditato, il piano di monitoraggio del progetto prevede: Incontri di verifica dell andamento del progetto realizzati a livello di sede di attuazione con la partecipazione dell equipe di lavoro (volontari in servizio, Operatore locale di riferimento, referente del progetto ) Incontri di tutoraggio per volontari in servizio Incontri di monitoraggio per Operatori Locali di Progetto Somministrazione di questionari di monitoraggio agli Operatori Locali di Progetto ed ai volontari in servizio; analisi dei dati rilevati a cura del personale impiegato nell ambito del Sistema di Monitoraggio e Valutazione e restituzione di quanto emerso alle singole sedi di attuazione Fase 8 Valutazione finale In linea con quanto previsto nell ambito del sistema di sistema di Monitoraggio e Valutazione accreditato, per valutare l esperienza di Servizio Civile svolta, l ente predispone e attua due diversi tipi di azione, aventi per focus i volontari in servizio e il progetto realizzato. Le attività previste sono le seguenti: Incontro finale di verifica dell andamento dell esperienza e del progetto realizzato a livello di sede di attuazione con la partecipazione dei volontari in servizio, dell Operatore locale di riferimento, del referente del progetto e della rete degli enti copromotori Incontro finale di tutoraggio Incontro valutazione finale per Operatori Locali di Progetto Ciclo di incontri di Bilancio dell esperienza finalizzati alla stesura dell attestato rilasciato dall ente (vedi punto 29) Somministrazione del questionario di valutazione finale agli Operatori Locali di Progetto, ai volontari in servizio ed alla rete degli enti copromotori; analisi dei dati rilevati a cura del personale impiegato nell ambito del Sistema di Monitoraggio e Valutazione e restituzione di quanto emerso alle singole sedi di attuazione Redazione, pubblicazione e diffusione del Report di Progetto, finalizzato a restituire al territorio una fotografia di quanto realizzato nel corso dei 12 mesi. L ente e la sede di attuazione, in fase di progettazione, garantiscono le risorse strumentali (vedi punto 23) ed economiche (vedi punto 24) per la realizzazione di questa attività, rimandando la progettazione di dettaglio (modalità di diffusione, strumenti da utilizzare ) ad un successivo momento al fine di favorire il coinvolgimento attivo dei giovani in servizio Pag 7

8 nella sua definizione. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Oltre alle risorse previste dalla vigente normativa in materia di Servizio Civile (Operatore Locale di Progetto, Tutor, Formatori), per la realizzazione delle attività previste nell ambito della fase di realizzazione del progetto, ciascun volontario interagirà attivamente con le seguenti altre figure: - Volontarie dell accoglienza con funzioni di affiancamento nelle attività di ascolto, accoglienza e accompagnamento - Psicologhe volontarie dell Associazione con funzioni di chiarificazione delle dinamiche psicologiche della violenza e delle strategie di affrancamento - Avvocatesse volontarie dell Associazione con funzioni di chiarificazione degli ambiti legali della violenza e delle strategie di tutela giuridica - Psicologo formatore e supervisore (figura esterna all associazione) del Telefono Rosa di Torino per aspetti formativi, motivazionali, supervisione casi, con particolare attenzione all impatto delle volontarie in servizio civile nei confronti delle tematiche legate alla violenza di genere e all acquisizione e all approfondimento di personali strategie di lavoro N Ruolo Rapporto con l ente 25 Volontarie dell accoglienza già in servizio in associazione Volontarie 3 Psicologhe volontarie dell associazione Volontarie 18 Avvocatesse volontarie dell associazione Volontarie 1 Psicologo formatore e supervisore Collaboratore esterno 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Nell arco dei 12 mesi di servizio, ciascun volontario è tenuto a partecipare attivamente alla realizzazione del progetto, non solo svolgendo in modo serio e responsabile le attività di seguito descritte, ma anche garantendo un atteggiamento pro-attivo. Facendo riferimento alle fasi sopra citate, le attività previste per i volontari nell ambito del progetto sono: Fase 3 Start up Partecipazione agli incontri individuali con l Operatore Locale di riferimento finalizzati alla redazione del Patto di Servizio Partecipazione (obbligatoria ai sensi della vigente normativa) agli incontri di Formazione Generale organizzati dall ente Partecipazione (obbligatoria ai sensi della vigente normativa) agli incontri di Formazione Specifica organizzati dall ente e dalla sede di attuazione Fase 4 - Accoglienza e accompagnamento Il servizio viene svolto per 30 ore settimanali, di cui 10 presso il progetto di genere Presenza Amica e 5 presso il progetto itinerante sul territorio Vicino a Te. Le ore restanti saranno dedicate alle pratiche di accoglienza, all orientamento al lavoro, alla creazione e al mantenimento di banche dati nel settore delle politiche di genere e alla ricerca di risorse metodologiche, operative e formative per aumentare il livello di partecipazione del Telefono Rosa di Torino nel piano generale di attivazione di risorse contro la violenza alle donne. Sono previsti affiancamenti alle volontarie già in servizio, alle psicologhe e alle legali dell associazione, nell accoglienza, nell ascolto e nell accompagnamento delle donne che si rivolgono al Telefono Rosa o ai progetti dell Associazione sul territorio (Presenza Amica e Vicino a Te). In particolare, per Presenza Amica le volontarie svolgono: 10 ore di attività Affiancamento nelle attività del coordinamento del servizio Pag 8

9 Affiancamento nelle attività dei gruppi itineranti Acquisizione delle competenze di relazione sul territorio Acquisizione delle conoscenze necessarie per orientarsi sulle opportunità di servizi pubblici o del privato sociale sul territorio di riferimento Abilità nell individuare e attivare le risorse più opportune Sviluppo di abilità relazionali Capacità di gestire situazioni di emergenza Attivazione delle procedure immediate di ascolto, accoglienza e accompagnamento Acquisizione e miglioramento delle competenze linguistiche di base Nel servizio vicino a te, le volontarie svolgono: 5 ore di attività Affiancamento nelle attività sul territorio Acquisizione delle competenze di relazione sul territorio Acquisizione delle conoscenze necessarie per orientarsi sulle opportunità di servizi pubblici o del privato sociale sul territorio di riferimento Abilità nell individuare e attivare le risorse più opportune Sviluppo di abilità relazionali Capacità di sapersi adattare alle esigenze dello specifico territorio nel quale si opera Fase 5 - Mantenimento e aggiornamento Nelle attività in sede, le volontarie svolgono: 15 ore di attività Affiancamento nelle accoglienze Affiancamento legale Affiancamento psicologico Servizio di orientamento al lavoro Capacità di individuare, coordinare e gestire le situazioni di affrancamento, attivando le risorse più adatte Incontri di valutazione interni al progetto Fase 6 - Restituzione Nel corso degli ultimi mesi di servizio sono previsti: Produzione del "Diario Civile" (il racconto di un anno di servizio attraverso le esperienze, le immagini, le realizzazioni, le difficoltà... legate alla realizzazione del progetto) per restituire al territorio e all associazione l esperienza vissuta Fase 7 Monitoraggio Partecipazione agli incontri di verifica dell andamento del progetto realizzati a livello di sede di attuazione Partecipazione agli incontri di tutoraggio Compilazione, nel rispetto dei scadenze definite nell ambito del Sistema accreditato, del questionario di monitoraggio per volontari in servizio Fase 8 Valutazione finale Partecipazione all incontro finale di verifica dell andamento dell esperienza e del progetto realizzato a livello di sede di attuazione alla presenza dell Operatore locale di riferimento, del referente del progetto e della rete degli enti copromotori Partecipazione all incontro finale di tutoraggio Partecipazione al Ciclo di incontri di Lettura delle competenze Compilazione, nel rispetto dei scadenze definite nell ambito del Sistema accreditato, questionario di valutazione finale per volontari in servizio Ideazione, in collaborazione con l Operatore Locale di riferimento, realizzazione e diffusione del Report di Progetto Pag 9

10 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 (quattro ) 10) Numero posti con vitto e alloggio: Nessuno 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 (quattro ) 12) Numero posti con solo vitto: Nessuno 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Ore di servizio settimanali: 30 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 (cinque) 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria (da concordare con ogni unità accolta) sulla base dei servizi interni ed esterni previsti dal Telefono Rosa di Torino

11 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. 1 Sede di attuazione del progetto Associazione Volontarie del Telefono Rosa Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Data di nascita C.F. Torino Via Assietta 13/A Menzio Luciana MNZLCN50T59E345I 17) Altre figure impiegate nel Progetto: N. 1 Sede di attuazione del progetto Associazione Volontarie del Telefono Rosa Comune Indirizzo Cod. ident. sede Torino Via Assietta 13/A N. vol. per sede Cognome e nome Zaffalon Valeria TUTOR Data di nascita C.F. 02/05/74 ZFFVLR74E42 A859L Cognome e nome Vincenzo Simone RESP. LOCALI ENTE ACC. Data di nascita C.F. 10/11/65 SMNVCN65S10F158 Q

12 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Con l obiettivo di promuovere un cultura del Servizio Civile che pur partendo dalle positive esperienze realizzate nei diversi progetti, superi la logica dei singoli enti e impatti in modo trasversale sul territorio, annualmente la Città di Torino, in collaborazione con gli enti partner, programma e organizza i seguenti appuntamenti: Un convegno / seminario finalizzato ad approfondire i contenuti propri dell esperienza e a favorire lo scambio di buone prassi (a titolo di esempio nel corso dell anno 2005 in data 24 febbraio è stato organizzato il convegno dal titolo Servizio Civile Nazionale e Politiche Giovanili al quale hanno partecipato oltre 150 persone) Stand e punti informativi in occasione delle principali manifestazioni presenti sul territorio (es. Festa del Libro, Festa del volontariato ) per un impegno degli operatori non inferiore a 30 ore annue (almeno 6 giornate) Aperitivi / incontri informativi, in collaborazione con gli InformaGiovani del territorio (Comuni di Torino, Settimo Torinese ) e con la rete dei Centri Giovani per un impegno degli operatori non inferiore a 15 ore annue (almeno 5 appuntamenti di 3 ore ciascuno) Incontri informativi rivolti agli studenti delle scuole superiori presenti sul territorio per un impegno degli operatori non inferiore a 20 ore annue (almeno 10 appuntamenti di 2 ore ciascuno) Inoltre le pagine web a disposizione ( contengono un aggiornata rassegna dei principali appuntamenti promossi e di alcuni prodotti elaborati nell ambito dei singoli progetti (es. video, documenti ). Le novità inserite sono quindi presentate attraverso la newsletter inviata dall InformaGiovani a circa contatti. Infine, in occasione del bando promosso dall Ufficio Nazionale, la Città di Torino realizza la seguente campagna promozionale: Pubblicazione dei progetti sul sito internet Campagna radio attraverso l emittente Radio Flash e la trasmissione RADIOVOL promossa dal Centro Servizi per il Volontariato IDEA SOLIDALE (vedi punto 25) e diffusa su alcune radio locali ( Latte e miele ) Elaborazione e distribuzione attraverso la rete regionale degli InformaGiovani, dei Centri di Aggregazione giovanili e delle Biblioteche civiche di locandine e cartoline promozionali del bando Elaborazione, stampa e diffusione attraverso la rete regionale degli InformaGiovani, i Centri Informa della città e la rete degli Uffici Pace degli enti aderenti al Co.Co.Pa. e al T.E.S.C. (vedi punto 25), del quaderno riportante le schede sintetiche di tutti i progetti inseriti nel bando promossi dalla Città di Torino Elaborazione, stampa e diffusione di volantini e locandine in collaborazione con il Centro Servizi Idea Solidale (vedi punto 25) Pubblicazione di articoli promozionali su periodici locali, sul quindicinale InformaLavoro distribuito gratuitamente su scale provinciale e sull inserto TorinoSette del quotidiano La Stampa e sul periodico di informazione sul volontariato Volontaria-TO promosso dal Centro Servizi Idea Solidale (vedi punto 25), Complessivamente per attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio civile Nazionale l impegno annuo degli operatori coinvolti non è inferiore a 120 ore (65 di front e 55 per attività di back) 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione verificati nell accreditamento Si rinvia al Sistema di Reclutamento e Selezione presentato e verificato dall Ufficio Nazionale in sede di accreditamento 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

13 SI 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Per valutazione si intende l'attività volta ad analizzare se un azione intrapresa per uno scopo corrispondente ad un interesse collettivo abbia ottenuto gli effetti desiderati o altri, ed esprimere un giudizio sullo scostamento che normalmente si verifica, per proporre eventuali modifiche che tengano conto delle potenzialità manifestatesi (Stame 1998). Il monitoraggio consiste invece nella raccolta di dati finalizzata all accertamento e alla descrizione puntuale e metodica dell avanzamento di un progetto e alla segnalazione tempestiva di manifeste discrepanze rispetto a quanto prestabilito (Pennisi 1991 e Masoni, 1997). In coerenza con le indicazioni metodologiche sopra riportate e con quanto previsto dal sistema elaborato in fase di accreditamento dalla Città di Torino le attività di monitoraggio e valutazione sono finalizzate a: rilevare ed analizzare il livello di raggiungimento degli obiettivi progettuali, individuando gli scostamenti rispetto agli effetti attesi ed il verificarsi di eventuali effetti inattesi rilevare ed analizzare il livello di realizzazione delle attività previste dal progetto, individuando gli scostamenti rispetto ai processi definiti in sede progettuale e la presenza di eventuali azioni inizialmente non previste rilevare ed analizzare il livello di gradimento o qualità percepita dai coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sostenere l apprendimento continuo dall esperienza da parte degli attori progettuali, favorire la riprogrammazione in itinere delle attività progettuali e l assunzione di decisioni a partire dall analisi partecipata di dati quali-quantitativi sull andamento del progetto nell ottica del miglioramento continuo Il processo valutativo si compone delle seguenti fasi: definizione dell'evaluando e scelta degli indicatori individuazione dei dispositivi (strumenti e procedure) di rilevazione applicazione dei suddetti dispositivi analisi dei dati raccolti ed formulazione di giudizi argomentati produzione, socializzazione e condivisione del Report di Progetto (vedi punto 8) Al fine di consentire l adattamento e la correzione di eventuali deviazioni rispetto alle previsioni iniziali, la valutazione accompagna l'intera durata del progetto (valutazione in itinere). La responsabilità del processo valutativo è in capo al responsabile del progetto (valutazione interna) che agisce sotto la supervisione metodologica degli operatori accreditati del sistema di Monitoraggio predisposto dall'ufficio Servizio Civile della Città di Torino coinvolgendo la rete dei copromotori ed i volontari (valutazione condivisa). Vengono definiti i seguenti oggetti di valutazione (evaluandi) ed i relativi dispositivi di rilevazione: EFFICACIA (raggiungimento degli esiti e dei risultati previsti) Descrizione Quantificazione Modalità di misurazione / dispositivi avere contatti continui con leaumento del 10% per ognianalisi delle schede donne vittime di violenza, abusiluogo di presenza o maltrattamenti sia nella sede centrale sia nei luoghi nei quali il Telefono Rosa sarà presente sull intero territorio cittadino.

14 Accompagnamento nein.di donne accompagnate 10 Schede di presenza confronti delle donne negli spazi urbani che creano insicurezza Mantenere aggiornate leaggiornamento giornalierobanche dati banche dati di genere delle banche dati implementare le iniziative sul territorio ampliamento delle offerte d ascolto, accoglienza e accompagnamento N. attività realizzate Verbali di servizio Numero di ore di servizio Verbali di servizio EFFICIENZA (rispetto dell articolazione delle attività così come previste in sede progettuale) Descrizione Quantificazione Modalità di misurazione / dispositivi Rispetto del piano di attuazione Rispetto delle previsioni in merito alle risorse finanziarie utilizzate Rispetto delle previsioni in merito alle risorse strumentali utilizzate Rispetto degli impegni presi dai singoli co-promotori Assenza di scarto rilevante Scarto inferiore al 10% rispetto alle risorse finanziarie previste Assenza di scarto rilevante Assenza di scarto rilevante Rispetto degli impegni presi daiassenza di scarto rilevante singoli partner Analisi delle evidenze in rapporto alla documentazione progettuale Analisi delle evidenze in rapporto alla documentazione progettuale Analisi delle evidenze in rapporto alla documentazione progettuale Analisi delle evidenze in rapporto agli accordi presi in fase progettuale Analisi delle evidenze in rapporto agli accordi presi in fase progettuale QUALITA PERCEPITA (dai diversi attori coinvolti nella realizzazione del progetto) Descrizione Quantificazione Modalità di misurazione / dispositivi Grado di soddisfazione dei copromotori rispetto agli obiettivi raggiunti ed alle modalità di conseguimento Grado di soddisfazione degli OLP rispetto agli obiettivi raggiunti ed alle modalità di conseguimento Grado di soddisfazione dei volontari rispetto agli obiettivi raggiunti ed alle modalità di conseguimento Rispetto alla soglia di accettabilità (standard) si ritiene adeguato un livello medio di valutazione pari ad almeno 4,2 (ossia il 70%) Rispetto alla soglia di accettabilità (standard) si ritiene adeguato un livello medio di valutazione pari ad almeno 4,2 (ossia il 70%) Rispetto alla soglia di accettabilità (standard) si ritiene adeguato un livello medio di valutazione pari ad almeno 4,2 (ossia il 70%) Questionari di valutazione finale (tutti i questionari sono realizzati utilizzando scale di misura da 1 a 6 relativamente alle variabili oggetto di indagine) Questionari monitoraggio e di valutazione finale (tutti i questionari sono realizzati utilizzando scale di misura da 1 a 6 relativamente alle variabili oggetto di indagine) Questionari di monitoraggio e di valutazione finale (tutti i questionari sono realizzati utilizzando scale di misura da 1 a 6 relativamente alle variabili oggetto di indagine)

15 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: I candidati, oltre a quelli richiesti dalla Legge 6 marzo 2001, n. 64, devono obbligatoriamente possedere (all atto delle presentazione delle domanda) i seguenti requisiti, considerati necessari per una positiva partecipazione al progetto Requisiti obbligatori: Essere di genere femminile, per rispondere in modo coerente alle esigenze di garantire presenze attive in un luogo di genere Essere laureate o laureande in scienze legali, giuridiche, sociali Essere laureate o laureande in scienze psicologiche o in ambito umanistico Disponibilità alla fiessibilità oraria, necessaria a garantire la partecipazione, a rotazione, alle diverse attività del Telefono Rosa di Torino Come previsto dalla normativa, il mancato possesso dei requisiti sopra indicati pregiudica la possibilità di partecipare al progetto. In fase di selezione sarà quindi valutato il possesso da parte dei diversi candidati delle seguenti caratteristiche considerate preferenziali: Possesso di patente B Conoscenza di una lingua straniera Competenze empatiche e relazionali Precedenti esperienze di volontariato Frequenza precedente a scuole superiori di servizio sociale Esperienza nel settore delle politiche di genere Competenze specifiche in ambito psicologico, giuridico o sociale sulla violenza contro le donne 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Per il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione delle attività previste dal progetto (vedi punto 8.3) saranno destinate le seguenti risorse finanziarie: Fase Voce Risorse economiche 5-6 Realizzazione del percorso formativo specifico dei volontari (costi del personale coinvolto, stampa del materiale...) Idea Solidale Rimborso per il formatore Affitto locale e spese per materiali Realizzazione del percorso formativo specifico dei volontari (costi del personale coinvolto, stampa del materiale...) Telefono Rosa Rimborso per i formatori Spese per materiali 150,00 150,00 975,00 150,00 500,00 8 Budget finalizzato alla redazione, pubblicazione e diffusione del Report di Progetto 8 Realizzazione del ciclo di incontri di Bilancio dell esperienza 600,00 TOTALE 2.525,00 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all interno del progetto: Collaborano alla realizzazione del progetto i seguenti enti copromotori (vedi lettere allegati):

16 Ente Consulta Femminili regionale Regione Piemonte Città di Torino Coordinamento cittadino Contro la Violenza alle Donne Provincia di Torino Ruolo nel progetto Partecipazione alle attività Partecipazione alle attività Servizio Vicino a TE concertato e realizzato in collaborazione ed i seguenti enti partner (vedi lettere allegati): Ente Ruolo nel progetto Co.Co.Pa. Coordinamento Comuni per la Pace Collaborazione alla fase di promozione del progetto ai giovani (vedi punto 18) T.E.S.C. Tavolo Enti per il Servizio Civile Collaborazione alla fase di promozione del progetto ai giovani (vedi punto 18) Idea Solidale - Centro di Servizi In qualità di partner del progetto, realizzerà parte della per il Volontariato formazione specifica con particolare riferimento al mondo del volontariato ed alle sue regole (così come riportato nella lettera di partnerariato allegata). Collaborerà, inoltre, alla promozione del presente progetto di servizio civile in fase di bando per la selezione dei giovani da impiegare. Insieme alla collaborazione sul piano formativo, Idea Solidale propone ogni anno un percorso formativo specifico appositamente finanziato e dedicato alle volontarie dell Associazione, garantendo, in caso di approvazione del progetto formativo presentato, la copertura dell 80% delle spese connesse all ambito formativo specifico (formatori esterni, materiali, pubblicazioni, spese varie). 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Per il realizzazione delle attività previste (vedi punto 8.2), saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali: Fase Locali 3 Aule attrezzate (PC, videoproiettore, lavagna a fogli mobili ) a disposizione dell ente Città di Torino 7 Sale a disposizione dell ente Città di Torino per la realizzazione degli incontri di tutoraggio e monitoraggio 4-5 N.1 box appositamente allestito fronte binari, messo a disposizione di Presenza Amica dalla Società Grandi Stazioni, proprietaria delle principali stazioni ferroviarie italiane. La sede è ubicata fronte binari, facilmente accessibile e a fianco della sede locale della POLFER Attrezzature 4 un camper appositamente allestito ed attrezzato. Nel progetto Vicino a Te è prevista attività itinerante nelle varie circoscrizioni cittadine nonché sul territorio provinciale al fine di avvicinare ed evidenziare localmente disagi maltrattamenti o violenze. In base alle caratteristiche specifiche del progetto 5-6 Il servizio in sede si avvale di 4 personal computer in rete, tutti collegati ad Internet, sui quali sono inserite le schede di monitoraggio delle accoglienze e dei percorsi di affrancamento delle singole donne accolte 5 N.1 PC sul quale vengono registrate le diverse attività di servizio Telefono 4 1 cellulare

17 Materiali Dispense distribuite in occasione delle Formazione generale, della Formazione specifica, degli incontri di tutoraggio e monitoraggio e del Ciclo di incontri di Bilancio dell esperinza 8 Questionari di monitoraggio e di valutazione finale 5 Materiali sulla violenza di genere 6 Quaderno di Servizio. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 28) Eventuali tirocini riconosciuti : 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Comune di Torino c/o aule di formazione a disposizione dell ente 31) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori dell ente Inoltre, per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l ente si avvarrà della collaborazione di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: In continuità con l esperienza finora realizzata, la totalità del percorso formativo si svolge nell ambito di gruppi di volontari non superiori alle 25 unità, costituiti su base omogenea di territorio e/o di ambito di progetto. In fase iniziale, la formazione è co-condotta da un formatore-docente e da un tutor presente in aula per la durata della formazione generale. Dal punto di vista metodologico-didattico, gli argomenti sono trattati utilizzando una metodologia didattica partecipativa, alternando momenti di lezione, lavoro in gruppo, tecniche di animazione Fa eccezione il primo modulo la cui gestione avrà carattere assembleare e per la cui realizzazione l ente si avvarrà della collaborazione di esperti. I contenuti affrontati saranno successivamente ripresi e approfonditi nel corso dell intero percorso formativo. 34) Contenuti della formazione: La formazione generale consiste in un percorso comune a tutti i giovani avviati al servizio civile nello stesso bando. Si pone come obiettivo l elaborare e il contestualizzare il significato dell'esperienza di servizio civile e l'identità civile del volontario, sia in relazione ai principi normativi, sia in relazione ai progetti da realizzare.

18 In linea con le tematiche indicate nel documento Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile, il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi: Modulo Titolo Contenuti affrontati 1 L ente Città di Torino e il servizio civile nazionale volontario 2 Il Servizio Civile Nazionale 3 I contenuti del Servizio Civile Nazionale 4 Il Servizio Civile Nazionale nel territorio Presentazione dell ente La rete degli enti associati La solidarietà e le forme di cittadinanza Struttura e funzionamento dell esperienza La normativa vigente Diritti e doveri del volontario in Servizio Civile L identità del gruppo in formazione: aspettative, motivazioni, obiettivi individuali Dall obiezione di coscienza al servizio civile volontario: un percorso storico di cittadinanza attiva Il contesto normativo (Costituzione della Repubblica Italiana; Legge n.64/2001; Carta d impegno etico): principi e finalità del servizio civile. La dimensione politica, pubblica, istituzionale del servizio civile: a. Il dovere di difesa della patria e la difesa civile b. Pace e diritti umani nelle carte internazionali c. La cittadinanza europea. d. Cittadinanza e pari opportunità Il progetto di Servizio Civile. Lavoro per progetti, analisi del progetto di servizio civile, orientamento progettuale. Il contesto organizzativo. L'ente di servizio civile: un organizzazione complessa in cui il volontario si inserisce. Elementi costitutivi di un organizzazione. Le competenze del volontario. Lettura e analisi dei saperi del volontario in relazione al progetto di servizio civile da realizzarsi. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato La Protezione civile 35) Durata: Le ore di formazione generale complessivamente erogate sono 42 e risultano così suddivise: Modulo Titolo Totale ore 1 L ente Città di Torino e il servizio civile nazionale volontario 4 2 Il Servizio Civile Nazionale 4 3 I contenuti del Servizio Civile Nazionale 28 4 Il Servizio Civile Nazionale nel territorio 6 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: I diversi moduli formativi saranno svolti presso: le singole sedi di attuazione previste dal progetto aule di formazione a disposizione dell ente proponente 37) Modalità di attuazione: La formazione è effettuata: a) in proprio, presso l ente con formatori dell ente; c) affidata ad altri soggetti terzi;

19 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Modulo Cognome / Nome Data di nascita Luogo di nascita 1 Cerri Stefania Pesaro 2 Gabriele Traverso Ivrea 3 Silvana Quadrino Brusasco 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Modulo Cognome / Nome Titolo di studio Ruolo / esperienze 1 Cerri Stefania Laurea in storia ; Dal 2003 dipendente Master in "economia e del Centro di servizi gestione degli enti non-peprofit" il Volontariato "Idea Solidale" di Torino, con incarichi afferenti il servizio di consulenza ed orientamento per le associazioni di volontariato 2 Gabriele Traverso Laurea Psicologo e psicoterapeuta - Formatore e supervisore Telefono Rosa Torino 3 Silvana Quadrino Laurea Psicologa e psicoterapeuta - Direttrice Istituto Change specialista in counselling 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica dei volontari in servizio civile nazionale si articola in: un percorso formativo svolto nei primi mesi di servizio; una fase di addestramento al servizio Con l obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei volontari all attività didattica, per la realizzazione dei diversi moduli formativi saranno variamente utilizzati strumenti quali: Lezioni d aula Accompagnamento formativo Lavoro a gruppi Visite guidate Analisi di testi e discussione Formazione a distanza Nel corso dell anno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le attività di coordinamento e formazione dell ente e verrà promossa la loro partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto. 41) Contenuti della formazione: La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle attività previste dal progetto. Il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi: Modulo Titolo Contenuti affrontati 1 Il contesto di riferimento della sede Introduzione all associazionismo di volontariato Il quadro teorico di riferimento

20 Il quadro normativo di riferimento 2 Il volontario il significato del volontariato norme, diritti e doveri del volontario il panorama del volontariato in Piemonte 3 La violenza di genere il ciclo della violenza aspetti psicologici e sociali della violenza i servizi proposti dal Telefono Rosa i progetti sul territorio accogliere la violenza 42) Durata: Le ore di formazione specifica complessivamente erogate sono 80 e risultano così suddivise: Modulo Titolo Totale ore 1 Il contesto di riferimento della sede 6 2 Il volontario 10 3 La violenza di genere 64 Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rinvia al Sistema di Monitoraggio e Valutazione presentato e verificato dall Ufficio Nazionale in sede di accreditamento Pag 2

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